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Autore: figghio    21/08/2005    2 recensioni
Qui oggi faremo un passo all'indietro nel passato di quest'uomo, riassumendo ogni evento della sua vita, ricordandone ogni sfumatura e graziosità. Iniziamo quindi questa magnifica storia, di colui in cui tutti possono identificarsi. Materazzi.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un Uomo Un Materazzi

Ebbene si...avete indovinato. Recensioni. Figghio

"Perdonami, O Padre, desidero la Vita"

Dal diario dell'unico figlio di Materazzi, dopo che ebbe per sbaglio colpito il Padre in fronte con un foglio di carta...

Eh si.

Lui ci ha lentamente stravolti. Come un temporale a ciel sereno, lui ci ha conquistati..

Eh gia.

Lui, con l'espressione tesa nel momento di entrare in campo, sempre forte di mille qualità e coraggio.

Proprio così.

Un uomo chiamato coraggio e adrenalina. Un uomo forgiato nel fuoco della passione.

Proprio lui. Il nostro errante Materazzi.

Da le sue imprese sono nati detti, modi di fare di comportarsi, frasi fatte, espressioni del viso, culture di intere nazioni. Lui è stato un capostipite della nostra società, amato da tutti. Lui ci ha regalato molti bei momenti.

Come dimenticare tutte le sue partite? Le sue azioni...i suoi momenti d'oro...le sue apprensioni...il suo sguardo dolce come quello di un mastino...

Qui oggi faremo un passo all'indietro nel passato di quest'uomo, riassumendo ogni evento della sua vita, ricordandone ogni sfumatura e graziosità. Iniziamo quindi questa magnifica storia, di colui in cui tutti possono identificarsi. Materazzi.

Data di Nascita: Non lo So

Data di Morte: Tocchiamoci i testicoli e facciamo le Corna (alla moglie NO)

Luogo di Nascita: Francia Meridionale

Segni particolari: Tanti tatuaggi, ognuno per ognuna delle sue vittime

Capelli: I SUoi

Occhi: Non guardateli troppo a lungo - morde

Guinzaglio: North Sails

Nato quindi in una stalla della Francia Meridionale, Materazzi fu cresciuto da un simpatico uomo di campagna, amante della buona tavola e dei paesaggi selvaggi della natura. Cresciuto in cattività, fu allevato magistralmente fino all'età di tre anni.

Scartato dagli zii al mattatoio - come si sa, i cavalli con troppi nervi non sono buonissimi - decise di intraprendere, con il fratello Varenne, la scalata del mondo delle corse dei cavalli.

Corsa dopo corsa, i fratelli Francesi guadagnarono delle buone posizioni nei tornei Francesi, finchè non vinsero la Oltre-Mar Cup (coppa prestigiosa francese, soprannominata Materazzi Cup in onore del maestro), e decisero di entrare nei tornei internazionali europei.

Dopo quattro gare, Materazzi fu però trovato positivo agli esami delle urine anti-dopping, e eliminato dal torneo. Arrabbiato per la squalifica, e invidioso del fratello, entrò in una fase di contemplazione, dove si alternavano sere scatenate con donne e alcol a pacifici ritratti di vari paesaggi montani.

Dopo aver perso anche il concorso di pittura, per essere stato trovato positivo all'esame anti-pitturing, cadde in depressione e attraversò un periodo buio dove lavorò per un dottore molto famoso, e losco, inglese. Dopo esser stato soprannominato Frankestain, decise di abbandonare il campo della medicina sperimentale, e passò quindi da cavia a jigolò, a spazzino, a guardia del corpo, a scaricatore di porto, a famoso dirottatore di aerei. Aveva perso la fiducia in lui, e non aspirava a nulla di realmente importante.

Ma era ancora giovane il nostro Materazzi, e, come si suole dire in giro, (un detto famoso creato dal maestro - Materazzi ) "Boia chi molla" copiato poi da altri calciatori di cui non ci occuperemo qui (e che per altro si è gia occupato Materazzi).

Così, come gli fece notare poi l'Illustrissimo Moratti: "Materazzi che Morde, non Abbaia" (modificato poi per creare il proverbio che tutti oggi conosciamo), e il Calcio sarebbe stata la soluzione perfetta ai suoi problemi. Rifiutò l'offerta di entrare all'Inter: aveva un piano migliore (per il momento).

Attese a lungo, finchè non vide davanti di se un'ottima opportunità di sfondare nel mondo del calcio. Quello era un periodo dove qualunque giocatore - compreso l'arbitro - non appena veniva sfiorato da qualcuno si gettava atterra fingendo il dolore. Materazzi, stanco quindi di vedere falsità in tv, entrò nel Perugia - allora sotto il Controllo di Serse Cosmi - e divenne ben presto un famoso difensore.

Soprannominato il Terminator (da cui vennero fatti due film futuristici - che per altro non piaquero mai al maestro) passò qualche anno tra un falcione, e un colpo di Kung Fu. Dopo aver preso la cintura "Unico Concorrente che non Fa Finta di Fare e Farsi Male" (la traduzione è approssimativa) a Smack Down, la sua carriera calcistica decollò, portandolo davanti al viso euforico (al tempo) di Moratti.

Indossata la maglietta Blu e Nera, iniziò la sua fulminante (per alcuni) e terrificante (per altri) carriera nell'Inter, che - come tutti sappiamo - continua tutt'oggi.

Premiato per la miglior poesia citata ad un funerale per il ricordo di un suo amico (ucciso da lui, per altro, durante un allenamento), gli fu chiesto di piantare un albero nella via sacra vicino a quello di Shlinder. Rifiutò anche questo. Modesto e amato da tutti, fece la sua prima entrata in nazionale - entrata molto forte e possente, 13 morti e un ferito -.

Vinto l'ennesimo contrasto, eliminò la parola Parastinchi dal suo vocabolario.

Salvato Kalrk Kent dalla Kriptonite, uccise gli alieni che erano arrivati a portarselo via, e si fece tanti panini. Da quel giorno naquero in italia - così come in tutto il mondo - tante paninoteche.

Ferita l'ennesina persona, decise che avrebbe imparato a leggere e scrivere, così da poter anche lui firmare gli autografi.

La sua vita continua ancora a stupirci. Nessuno dimenticherà quello che ha fatto per noi quell'uomo, e quello che ancora potrà fare a noi.

Adesso - ci dice l'amico migliore di Materazzi (l'uomo) - il maestro sta scrivendo un libro di massime che si intitolerà: "Non fare agli altri, quello che non vorresti ti facesse Materazzi". Come sempre spettacolare.

In esclusiva, abbiamo con noi l'evento più tragico della sua vita: ieri sera, Inter contro Juventus...il maestro si è fatto male. Attendiamo aggiornamenti ma sappiamo bene che si rialzerà come fece il suo antenato Lazzaro, e si vendicherà contro i suoi assalitori.

Ad Honorem Materazzi

 

 

  
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