Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Elizabeth9    27/04/2010    7 recensioni
“Ogni cosa ha il suo tempo, tuo fratello e tua sorella hanno imparato tutto quello che potevano da questo mondo, ora è il momento che vivano nel loro” Io invece non trovavo più motivo di vivere nel mio mondo. Ora che avevo imparato ad amare. E se Susan potesse tornare a Narnia?Perchè?Tutto ciò che sembra non è, e il confine tra bene e male si spezzerà molte volte in questa battaglia dove l'incertezza di essere se stessi potrà essere superata solo dall'amore. Un nuovo nemico incombe, bisogna solo saperlo riconoscere...NUOVO CAPITOLO!!!!!!!!!!!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Aslan, Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Kingdom of Caspian: She and He – Why am I here again?

 

Tornare a Narnia significava rinnegare una parte di me stessa troppo razionale e certa, ma avrei potuto rivederlo. Questo luogo che ho tanto odiato nel ricordarlo e sperato di rivedere, non sembrava molto diverso dall’ultima volta che le avevo lasciato. Non ero ancora sicura di quanti anni potessero essere passati, ma qualcosa mi tratteneva dall’essere di nuovo felice tra queste terre. Toccavo quell’albero chiudendo gli occhi. Non mi trasmetteva nulla, nessuna energia, nessuna potenza, nessuna magia.

Rimango per qualche istante a contemplare il luogo che mi circondava. Le mie sensazioni erano giuste, i luoghi non erano cambiati fisicamente ma c’era qualcosa di questa Narnia che non potevo più riconoscere. Con sguardo deciso mi avvio alle porte del castello, con la speranza di ritrovare lui. Il mio unico desiderio era di rivederlo. Due guardie mi aprono le immense porte senza prestarmi molta riverenza o attenzione. Ero ancora la regina Susan di questi luoghi in fondo. O forse, Narnia era davvero cambiata come temevo e probabilmente anche il mio ruolo in essa.

“Dove posso trovare il principe Caspian, ve ne prego?” fermo una delle tante persone presenti tra i corridoi.

Caspian?Per-perché lo cercate…MA VOI SIETE…perché siete tornata?Non dovreste essere qui!” con il volto stravolto dallo stupore, vedo fissarmi con più malcontento che accoglienza.

“Cosa?sono stata richiamata dal vostro sovrano, qui! Non sarei mai tornata di mia volontà…o almeno credo” non saprei dire perché avevo pronunciato quelle parole tanto avventate e spregiudicate, ma mi ero lasciata prendere dall’impulsività dei miei timorosi presentimenti.

“Di qua…” con aria afflitta, quell’uomo mi fa strada tra le lussuose stanze del castello. Niente era cambiato dall’ultima volta che l’avevo lasciato. Con una alzata di ciglia mi fa cenno di entrare nella sala grande. “Badate a voi…non siete desiderata in questo regno ormai” lo congedo con una occhiata furtiva, non troppo cortese a dire il vero. 

 Il mio cuore si sentiva per un attimo rubare del suo vitale respiro, al pensiero che finalmente l’avrei rivisto. Prendo coraggio e spingo il manico della porta dorata, la schiudo lentamente. Perché non mi vogliono qui?E…lui mi vorrebbe ancora, o sarei solo un debole ricordo? Imbuco lo sguardo sulla fessura che mi ero creata, prima di fare qualsiasi passo in avanti. Il sole della vetrata gli illuminava il viso, più cresciuto o forse più responsabile ora, che vi si addossava il peso di un regno.

“Non so come oltre provvedere…probabilmente perderemo ancora” queste flebili parole mi giungono all’orecchio, mentre la mia mente si fa sempre più reticente di restare qui. Forse sarebbe meglio fuggire. Ma questa volta, lascio vagare i miei pensieri e chiudendo gli occhi mi faccio coraggio nel varcare la soglia dell’immensa stanza. Il sole mi accecava , tutto era indistinto e confuso. Con tutta la sua violenta brillantezza mi derubava dei sensi e della sicurezza. Faccio qualche piccolo passo in avanti fin quando la figura di Caspian non mi ridiventò chiara. L’uomo con il quale discuteva fino a pochi momenti fa se ne era andato. Caspian ero solo, sul suo trono, con il volto in preda alla disperazione nascosto tra le mani. Sorreggeva il suo dolore, aggrappandosi ad una spada. Non potevo sbagliarmi quella era la spada di Peter. Continuo ad avvicinarmi a lui senza farmi notare. Il suo sguardo era stranamente basso e non mi aveva ancora notata. Finalmente ero lì, di nuovo con lui. Non potevo ancora crederci.

“Per quale motivo la custodisco, se non sono in grado di salvare il MIO POPOLO!!!!”Stavo per rivelare la mia presenza quando d’un colpo con quanta forza deteneva tra le sue braccia, scaglia via la spada. Come un bambino, chiude il suo bellissimo viso tra le mani. Compresi che forse, Narnia aveva bisogno veramente di me anche se faticava ad ammetterlo. Mi inginocchio lentamente ai suoi piedi e con delicatezza allontano le sue dita porgendole verso me.

Potevo finalmente vedere la luce dei suoi occhi, anche se afflitti ed iracondi per qualche motivo. Caspian alza incredulo lo sguardo. Ogni ombra di delusione sembrava per un attimo sparire dalla sua espressione.

S-Susan?” gli sorrido accarezzando una delle sue calde guance.

“Sono tornata…” gli rispondo con un filo di voce, per poi sentirmi perdere nel suo caloroso abbraccio. Mi stringeva così forte da farmi perdere il respiro. Sento le sue mani scivolare tra le mie spalle. Era così dolce poter provare questa emozione ancora.

“Non sai quanto mi sei mancata…ti amo” mi regala un timido bacio a brucia pelo. Poi mi porge la mano per alzarmi in piedi.

“Come mai sei potuta tornare…Aslan era stato chiaro…” rimasi un po’ scettica da quell’affermazione.

“Non mi hai chiamata tu? Con il mio corno. Ti sono venuta in aiuto!”

“Non avrei potuto farlo anche se avessi voluto, Aslan mi ha lasciato padroneggiare solo la spada di tuo fratello. Il tuo ritorno non è stato voluto da me, benché lo avessi tanto desiderato in questi tre mesi…

“Allora, è così…non mi vuoi neanche tu…” mi sento cadere nel dubbio e nella confusione. Quell’istante di felicità appena passato insieme sembrò dissiparsi in un sol colpo alle sue parole “PERCHE’ SONO QUI? PERCHE’ SONO A NARNIA!” comincio ad alzare la voce senza rendermene conto.

Calmati…non conosco il perché del tuo ritorno. So soltanto che Aslan mi ha proibito di ricondurti a Narnia per sempre poco dopo che tu te ne sei andata…

“Cosa?Perchè?” non riuscivo ad afferrare il significato delle sue parole

“ Non lo so…ma le cose sono cambiate qui, e purtroppo non in meglio…Narnia non è più la stessa, Susan”

“PERCHE’?”

Diana…” non attribuivo alcuna mia conoscenza a quel nome, ma non appena lo ha pronunciato il mio cuore si sentì stringere violentemente, quasi soffocare sotto una morsa di ghiaccio. Quasi sul punto di perdere i sensi, frastornata a stordita, quegli occhi azzurri e pungenti come la neve mi apparsero ancora. Tutto sembrava avere una luce diversa sotto la loro agghiacciante e malefica bellezza .   

Ecco a voi il secondo capitolo, preannuncio che l’azione vera e propria comincerà ad esserci dal quarto capitolo…spero di avervi incuriosito e come sempre aspetto vostri commenti.

Un grazie particolare a Queen Susan che ha recensito per prima, ma ovviamente ringrazio anche tutti gli altri che lo hanno fatto o che semplicemente hanno letto. Vi aspetto alla prossima.

  
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