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Autore: Amy March    21/08/2005    1 recensioni
La storia di una Black, scacciata dalla famiglia, la nobile e purosangue casata dei Black.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Din-Don
Si sente il campanello bussare
Din-Don
-Bella, vai ad aprire la porta, cara.
La voce arcigna e acuta della signora Black risuonò nelle orecchie di Bellatrix che subito andò ad aprire la porta.
Si trovò davanti Mariette e John Black, e poi i loro figli Regulus, e Sirius.
La bella moretta salutò tutti calorosamente, prima di farli entrare dentro casa, dove tutta la famiglia saluta gli ospiti.
Molto felice di quella visita su soprattutto Andromeda, poichè era spesso molto felice di vedere Sirius, consapevole di non essere l'unica Grifondoro.
-Salve- disse Andromesa scendendo le scale
Mariette Black fece per un attimo una smorfia, poi salutò la nipote e così tutti gli altri.
Andromeda alla smorfia della mamma di Sirius, le si aggrappò un nodo alla gola, e si sentì una punta di delusione pervadere dentro di se.
-Ciao Andromeda- disse Sirius.
Era un ragazzo, davvero affascinante, con dei lunghi capelli che gli scendevano distrattamente sulla fronte.
-Ciao Sirius- disse Andromeda sorridendo gioiosamente.
Dopo alcuni minuti, tutti i più giovani, si ritrovarono nella camera di Andromeda, abbastanza larga da far spazio a tutti.
-Ecco qui i Grifoncelli della situazione-
A parlare era stato Regulus Black, il fratello si Sirius.
Anche lui come il fratello era molto bello, anche se aveva i capelli decisamente più corti di quelli di Sirius.
-Finiscila Regulus- lo intimò Sirius.
Andromeda, era pienamente d'accordo con Sirius, stanca di tutte le sghignazzate che si facevano gli altri Black, appena passava uno di loro due.
Non capiva, questo odio tra Grifondoro e Serpeverde.
-Oh,oh,oh vuoi fare il buono Sirius?- sghignazzò il fratello
-HO detto smettila- ruggì l'ex-Grifondoro.
Era un tono, che Andromeda non aveva mai sentito quel tono di voce con Sirius.
Evidentemente Regulus aveva toccato un tasto delicato, di cui Sirius facilmente si arrabbiava.
Quell'ultima frase zittì Regulus che con una smorfia di disgusto, e con una punta di cattiveria si congedò dalla stanza.
-Perchè non andiamo fuori da casa- propose con un filo di speranza Andromeda.
-Sai chi ci sono fuori Andy?- chiese Bellatrix
-No, Bella,chi c'è fuori?- chiese in tono di sfida Andromeda, pura sapendo la risposta.
-I babbani- rispose Bellatrix
-Che importa se sono o no babbani, Bella?Eh?Perchè fuori ci sono babbani, non vuol dire che dobbiamo restare segregati in casa, io esco se voi volete seguirmi, fatelo-
Soffiò rabbiosamente Andromeda uscendo.
Che differenza faceva se c'era o no un babbano?Odiava tutto e tutti quando le sorelle facevano così, non capivano, come poter stare chiusi in casa solo perchè la fuori ci sono non-maghi!
Quasi quasi, Andromeda pensò, di apprezzare più i babbani che i purosangue vistosi e strascicati come la famiglia.
Con il consenso della madre e del padre, Andromeda ottenne il permesso di uscire fuori, all'aria aperta.
Si sentì come fuori una prigione.
Il venticello piacevolmente le scompigliava i rossi capelli.
Andromeda chiuse gli occhi. Oh si, si sentiva così bene fuori casa.
Gli uccellini che cinguettavano felici davano un senso di pace.
Perchè le sue sorelle non volevano provare quel piacere?
Quando li riaprì vide per terra, proprio davanti a lei una lattina vuota con sritto "Coca Cola".
La calciò forte, per sfogo.
No, pensò prima di mandare a quel paese la lattina, non sono comportamenti da una signorina per bene.
Si portò una mano alla bocca quando vide che la lattina aveva colpito pesantemente un ragazzo vicino alla strada. Probabilmente era babbano.
-Mi dispiace- disse Andromeda scusandosi con il babbano.
-Oh, he, non...non fa niente- disse imbarazzato lui.
Era alto, con i capelli castani disordinati, la pelle chiara metteva in risalto i begli occhi azzurri.
-Ted, non ti sei fatto nulla?-
A parlare era stata una ragazzina dai capelli rossicci, molto scuri.
-No, no Maggie, nulla- disse il ragazzo
Andromeda fece per andarsene, ma il ragazzo la richiamò.
-Scusa se mi permetto, come si chiama?- chiese
Andromeda si girò timidamente.
-Ehm..io...ecco..io...-
Che cavolo balbetto?Si domandò Andromeda, non mi è mai capitato
-A-andromeda Black...- rispose, ma prima di un'esitazione momentanea.
-Un nome davvero bello- rispose vagamente il ragazzo
-E-e-e lei?- chiese educatamente Andromeda
-Il mio nome è molto brutto, non si spaventi signorina...-
Andromeda ridacchiò.
-Ted Tonks- disse il ragazzo
-Non è brutto!- esclamò in disapprovazione
-La ringrazio- disse Ted
-Teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeed-
La voce dolce di una donna risuonò fuori il parco.
-Oh, mia madre, devo andare, ci si vede signorina...- disse Ted, sorridendo e scappando via.
Andromeda ridacchiò.
Era simpatico dopotutto. Si, molto simpatico...ed era babbano...non aveva mai socializzato con babbani.
Non deve esser male, far amicizia con babbani...pensò Andromeda.
-Ci vediamo, signor Ted Tonks- disse ridendo e voltando le spalle alla stradina per tornare a casa

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Ecco il 2° capitolo spero che commenterete in molti.

 

  
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