Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: apollo41    27/04/2010    7 recensioni
Harry una sera viene trascinato da Seamus in un famoso nightclub di Londra. Lì, secondo l'irlandese, ci sarebbe una ragazza che fa girare la testa ad ogni uomo che la vede ballare. Peccato che nessuno dei due sappia chi questa ragazza sia in realtà...
Una ficcy senza pretese che ha iniziato a ronzarmi in testa per colpa della canzone presente nel primo capitolo. Spero vi piacerà.
!!!POSTATO CAPITOLO EXTRA CON UN PICCOLO SEGUITO!!!
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alice


Alice – Studio 3

Pansy Parkinson osservava la porta bianca del cottage di fronte a sé con ansia.
Lei ed Harry si frequentavano ormai da sei mesi e in tutto quel tempo era sempre riuscita a rimandare quel momento, ma ormai non poteva più rinviare. Era il momento di affrontare quella situazione.
In un certo senso si sentiva in colpa. Anzi, si sentiva una codarda.
Come si poteva aver paura di un bambino di 5 anni?

Ma infondo lei non era mai stata molto brava con i bambini e non voleva deludere Harry, fargli vedere quanto pessima sarebbe stata come madre.

Così, ora, dover affrontare il piccolo Teddy Lupin, le faceva pensare che l'Auror di cui era innamorata avrebbe anche potuto lasciarla per quello che sarebbe potuto succedere di lì a qualche secondo.
Quindi, forse, era meglio dire che aveva paura di perdere Harry.
La sua riflessione venne interrotta quando il moro la chiamò.

Pansy, tutto bene? Sei pallida...” le sussurrò tenendole la mano.
C-certo. Sono solo un po'... come dire... nervosa. Potrei non piacere a Teddy.”
Harry le sorrise.

Io ho i miei dubbi. Lui è un bambino solare che ama molto stare con le altre persone. Non l'ho mai visto litigare con nessuno.”fece una pausa in cui ridacchiò. “E poi oggi sarà al settimo cielo. Il nostro regalo ti farà entrare subito nella top 10 delle persone che ama di più.” aggiunse facendole l'occhiolino mentre nascondeva dietro le spalle la piccola scopa giocattolo che avevano comprato un paio di giorni prima.
Dall'altra parte della porta di fronte al quale stavano aspettando si udì il rumore di passi veloci e una voce da bambino che urlava di sbrigarsi a qualcuno.
Finalmente la porta si aprì.
Di fronte a lei c'era un bambino che subito le ricordò il professor Lupin.
Aveva gli stessi occhi espressivi e caldi e gli stessi spettinatissimi capelli castano chiaro.
Ciò che lo differiva dal defunto padre era però il sorriso felice e giocoso sulla faccia. Lo attribuì subito alla madre che, secondo i racconti di Harry, era una persona solare anche se un po' impacciata e combina guai.
Non poté fare a meno di sorridere vedendo il piccolo Lupin che abbracciava le gambe del moro accanto a lei.

Ehy, Teddy, ho capito che sei felice di vedermi, ma ora voglio presentarti una persona speciale.” sussurrò Harry ridendo mentre passava una mano nei capelli del bambino che si distanziò un po' per guardare verso di lei.
Il moro si inginocchiò per essere all'altezza del piccolo e poi continuò.

Lei è Pansy.” disse solo mentre ancora inginocchiato la prendeva per mano.
Teddy li guardò per qualche istante.

Zio Harry, lei è la tua fidanzata?” chiese perspicace.
La mora arrossì appena mentre Harry scoppiava a ridere alzandosi in piedi.
Lei e l'Auror non erano ufficialmente fidanzati. Certo, vivevano sotto lo stesso tetto e ormai era cosa nota nel Mondo Magico che si frequentassero, ma non erano fidanzati...
Dall'interno si sentì una voce femminile.

Teddy, non è educato tenere gli ospiti sulla porta.”
Quando Andromeda Black in Tonks era apparsa sulla soglia, per un attimo il sorriso di Pansy si era gelato sul suo viso. Harry le aveva detto della somiglianza con Bellatrix, ma vederla di persona le fece accapponare i capelli.

Oh... Finalmente ti sei deciso, Harry.” disse con un sorriso la donna vedendo la mora. Poi le porse la mano. “Per me è un piacere conoscerti. Harry ha parlato molto di te e ormai è come se fossi già parte della famiglia. Pansy, giusto?”
La mora, un po' disorientata, le strinse la mano e annuì.

I-il piacere è tutto mio, signora...”
Ti prego, chiamami Andromeda. Non sono ancora così vecchia.”
Inevitabilmente Pansy si trovò a sorriderle. Per quanto fisicamente fosse quasi la gemella della Lestrange, Andromeda era decisamente una persona diversa.
Al contrario della Mangiamorte infatti vedeva una luce calda e un po' triste negli occhi della donna. Anzi, ora che la guardava bene, le iridi e i capelli non erano neppure dello stesso colore di quelli della sorella.

Bene.” esclamò allegro Harry. “Teddy, io e Pansy abbiamo una sorpresa per te. Sono sicuro che nonna Dromeda non sarà molto felice ma... Facciamo così. Io e te facciamo una promessa solenne, uhm?” chiese inginocchiandosi di nuovo di fronte al suo figlioccio.
Il bambino lo guardò felice.

Che sorpresa zio Harry? Dai dimmelo! Farò tutto quello che vuoi!” urlava saltellando.
Il moro ridacchiò.

Devi promettere che la userai solo se ci siamo io e la nonna, ok? Parola di Malandrino?” domandò fingendosi serio ma facendogli l'occhiolino con un'espressione birichina in viso.
Teddy mise una mano al cuore, anche se dal lato sbagliato, e alzò l'altra.

Parola di Malandrino, zio Harry!”
Ridendo ancora, finalmente il moro rivelò al figlioccio la sorpresa.
Un istante dopo il piccolo stava già abbracciando il padrino.

M'innamoro quando con le mani tocchi tutto è tutto tuo
Quando guardi le figure di animale che son li per te

Avanti Teddy, giocherai ancora dopo. Ora devi lavarti le mani e venire a tavola a pranzare.” disse la voce austera di Andromeda.
Il piccolo però continuava a svolazzare a circa un metro da terra in sella alla sua scopa.
La donna sbuffò mentre Harry e Pansy ridevano vedendola seguire il bambino in giro per lo spazioso giardino della villetta in cui vivevano.

Harry, giuro che non ti ho mai odiato tanto come in questo momento.” Sbottò quando finalmente riuscì a fermare Teddy che ora sbuffava scocciato cercando di liberarsi dalla presa ferrea della nonna.
Dai, è un bambino. E poi è il mio figlioccio, deve cominciare a imparare presto. Non vedo l'ora che sia il capitano della squadra di Quiddich di Grifondoro.” scherzò prendendo in braccio il piccolo che subito gli mise le braccia al collo.
Zio Harry, possiamo giocare ancora? Io non ho fame!” protestò vedendo che stavano rientrando in casa.
Pansy sorrise mentre camminava dietro di lui.
Era sorprendente quanto Harry fosse paterno e protettivo con quel bambino non suo.
Eppure si rese conto che infondo il piccolo Lupin era l'ultimo pezzo di famiglia che era rimasto all'Auror e subito capì che era davvero come se Teddy fosse suo figlio e non il suo figlioccio.

Giocheremo dopo, ok? Adesso però devi mostrare a Pansy che sei un bravo ometto. Non vorrai farle pensare che sei un bambino piccolo, giusto?”
Il piccolo si voltò a guardarla negli occhi e lei gli sorrise dolcemente.

Uhm... E va bene.” disse voltandosi di nuovo verso il moro. “Però dopo voglio salire sulla tua scopa zio Harry!”
L'Auror rise ancora.


Io ti adoro prima di mangiare e urli e non ne vuoi sapere
Quando senti che ti chiamo e non ne hai voglia li mi fai impazzire

Più veloce zio Harry! Più veloce!” urlava ridendo il piccolo Teddy.
Pansy osservava sopra di sé, seduta in giardino accanto ad Andromeda, l'Auror che sfrecciava veloce sulla sua Firebolt mentre teneva stretto a sé il piccolo Lupin che sembrava stesse vivendo il giorno più bello della sua vita.
Sentiva una grande sensazione di felicità anche lei e tutto era dovuto al continuò ridere e sorridere di Harry.
In quel momento sembravano due bambini spensierati e non il padrino e il suo figlioccio che avevano perso gran parte della loro famiglia.
Andromeda parve averle letto nel pensiero.

Sai Pansy, quando sono insieme quei due hanno sempre il sole nel viso. Sembra quasi che insieme riescano a estraniarsi dal resto, a liberarsi della consapevolezza di essere quasi soli al mondo.” fece una pausa. “Quando qui ci siamo solo io e Teddy spesso mi viene da piangere. Vedere lui che sorride mi ricorda tanto la mia povera Dora. Eppure sapere che è felice, che vive la vita come se fosse una favola, mi riempe di...” lei non riuscì a trovare la parola ma Pansy, che provava la stessa sensazione che lei descriveva ogni volta che guardava negli occhi di Harry, completò la frase.
Speranza.”
La donna annuì.

Voglio solo che viva una vita tranquilla e lo vuole anche Harry. Lui forse anche più di me. Infondo ci somigliamo, no? Anche se per mia scelta, anche io ho perso i miei genitori. L'unica famiglia che mi è rimasta è Teddy. Certo, io ormai sono vecchia, ma Harry può ancora costruire una nuova famiglia e spero che accetterà anche Teddy in essa.”
Pansy distolse lo sguardo dagli occhi lucidi della donna.

Sapeva quanto fossero orgogliosi i Black e per quanto lei fosse una rinnegata, sapeva per certo che l'orgoglio non le mancava.
Era parte di lei.
Una parte che forse odiava, perchè condivisa con la famiglia che aveva odiato, ma lo era comunque.
Sospirò.

Io credo che Harry voglia anche lei nella sua famiglia, Andromeda.” disse solo guardando verso l'alto di nuovo mentre sia Harry che Teddy le salutavano sorridendo.

Per te vivere è come una favola
Come se il tempo non passasse mai
Uno due tre gioca con me batti le mani
Fai ciao sorridi e di amare non devi smettere mai mai mai

Allora, cosa dici? Com'è Teddy?” chiese Harry stringendola tra le braccia quando Andromeda e il suo figlioccio li lasciarono soli in giardino un momento.
Credo che sia un bambino molto dolce. E molto felice anche grazie a te e a sua nonna.” sussurrò baciandolo a fior di labbra. “Lo stai crescendo come un piccolo Malandrino e credo che Remus ne sarebbe molto felice.”
L'Auror sorrise malinconico a quelle parole.

Vorrei che fosse qui per vederlo crescere. Spesso Teddy mi chiede di raccontargli di lui e ogni volta dice che vuole essere come era lui. Lo invidio un po'. Lui qualcuno che gli parla dei suoi genitori ce l'ha...” sussurrò tristemente.
Lei gli carezzò il viso baciandolo di nuovo per poi stringerlo forte.

Lo so Harry che è difficile. Però non puoi continuare a vivere nel passato. Quando voi due state insieme diventate due raggi dello stesso sole. Perchè vi somigliate, in un certo senso, e avete bisogno l'uno dell'altra. Ma per essere un bravo padrino devi essere in pace con te stesso. E tu, anche se ti perdi spesso in queste riflessioni, lo sei Harry.” disse guardandolo negli occhi. “Credo di non essere mai stata tanto sicura di amarti quanto ora.” aggiunse poggiando la testa al petto di lui.
Il cuore di Harry batteva forte, si rese conto.
L'Auror le carezzò i capelli.

Grazie Pansy.” le alzò il viso. “Ti amo anche io.” sussurrò prima di baciarla.
Nonna, zio Harry e zia Pansy si baciano...”ridacchiò Teddy uscendo proprio in quell'istante.


M’innamoro quando stretta in braccio ti ho a un centimetro da me
Con le dita mi graffi la faccia e ridi consapevole

Harry e Andromeda erano andati in cucina e lei e Teddy erano rimasti soli in salotto.
Per tutta la giornata non erano mai stati soli e quindi ora la paura era un po' tornata.
La considerava un po' una prova per quando sarebbe diventata madre. Infondo se per Harry lui era come un figlio, lo sarebbe stato anche per lei.
Istintivamente si mise una mano sul grembo.

Ehm... zia Pansy? Posso chiamarti zia Pansy vero?” le chiese il bambino.
Non si era neppure accorta che lui si era seduto accanto a lei.

Ma certo Teddy. Vuoi chiedermi qualcos'altro?” disse gentile.
Il piccolo Lupin rimuginò per un attimo.

Uhm. Vuoi bene allo zio Harry.” esclamò lui. “Lo capisco perchè quando lo guardi sorridi sempre zia Pansy. E anche lo zio vuole bene a te. Quindi ti voglio bene anche io.” terminò abbracciandola.
Lei ricambiò l'abbraccio ridendo.

Dai, giochiamo insieme, ti va?”

Per te vivere è come una favola
Come se il tempo non passasse mai
Uno due tre gioca con me batti le mani
Fai ciao sorridi e di amare non devi smettere mai

Dopo quella giornata divertente e piena di emozioni, nulla era più bello di riposare dopo aver fatto l'amore con la persona di cui si è innamorati.
Pansy però si portava da un paio di giorni un peso sul cuore.
Durante quella giornata era riuscita a ignorare quel pensiero ma ora...
Cercava l'occasione giusta per dirlo ad Harry e ora, mentre riposava sul suo petto con le mani di lui nei suoi capelli, aveva come la sensazione che il momento propizio fosse finalmente arrivato.

Harry...” lo chiamò guardandolo negli occhi.
Lui mugugnò qualcosa rimanendo con le palpebre serrate. Sembrava stesse per mettersi a dormire.

Apri gli occhi, amore. Devo dirti una cosa importante.”
A quelle parole, con uno sbuffo stanco, il moro aprì un occhi.

Ok, ma niente giri di parole. Teddy mi ha sfinito e voglio dormire qui con te che mi coccoli”
Pansy si mordicchiò le labbra.
Forse aveva avuto una sensazione sbagliata.
Lui, vedendola in quello stato, si alzò a sedere prendendole il volto.

Ehy, che c'è?
È successo qualcosa di male?” sussurrò preoccupato.
Sì... cioè, no... Forse. Io... Per me è una cosa buona ma non so come la prenderai tu.”disse velocemente molto agitata.
Amore, non ci ho capito nulla.” sbottò.
Pansy allora prese tutto il coraggio che non aveva mai avuto e finalmente parlò.

Sono incinta.”


Uno due tre suona per te una canzone
Fai ciao e ripeti il tuo nome, Fai ciao e ripeti il tuo nome

Uno due tre gioca con me, Uno due tre gioca con me


Harry aspettava fuori dalla sala parto con impazienza.
Erano due ore che aspettava senza avere nessuna notizia.
Aveva sentito un paio di volte le urla isteriche di Pansy, oppure le frasi di incoraggiamento dell'infermiera, ma non riusciva a calmarsi perchè era il suo primogenito quello che la sua amata stava dando alla luce, e lui non poteva fare a meno di essere preoccupato per la salute sia del pargolo che della sua quasi moglie.
Provò a concentrarsi sul matrimonio che si sarebbe svolto da lì a due mesi, ma neppure quel pensiero gli impedì di continuare a passeggiare nervosamente su e giù di fronte alla porta.
Poi, finalmente, un pianto di bambino provenne dall'interno e un paio di istanti dopo l'infermiera uscì a chiamarlo.
Pansy, la faccia pallida ad eccezione delle guance che erano bordeaux, la fronte sudata e un'espressione felice sulle labbra screpolate, stringeva al petto un piccolo fagottino.
Con il fiato fermo in gola, il moro si avvicinò alla donna e si sporse a guardare il piccolo esserino che ad occhi chiusi riposava sul seno di Pansy.

Dai il benvenuto a Alice Lily Potter, Harry.”


Uno due tre gioca con me batti le mani
Fai ciao e ripeti il tuo nome, Fai ciao e ripeti il tuo nome



Spazio dell'Autrice:

A quanto pare le idee stupide sono dure a morire. Ebbene sì, ho scritto un capitolo extra alla storia “La Pantera”.
In realtà l'ho scritto perchè Thumbelina mi ha gentilmente inculcato in testa il tarlo della curiosità su un possibile incontro tra Pansy e Teddy. A proposito, il capitolo è dedicato proprio a lei.
L'ispirazione però mi è venuta solo quando l'altro giorno sotto la doccia mi sono ritrovata a canticchiare questa canzoncina e improvvisamente PUFF!! La storia era nella mia testa.
Ho cercato di descrivere al meglio il rapporto che c'era tra Harry e Teddy ma non so se ci sono riuscita. Mi farebbe molto piacere sapere un vostro parere al riguardo.
La storia è molto breve ma spero vi sia piaciuta comunque.
Ne approfitto per ringraziare coloro che hanno lasciato una recensione ne “La Pantera”.

-edocast92: sono felice di sapere che la mia storia ti sia piaciuta. Mi rende orgogliosa sapere che tu abbia iniziato ad interessarti alle harry/pansy grazie a me. Non è un seguito questo, ma spero che questo capitolo extra ti piaccia comunque. Ti assicuro però che se mi dovesse venire in mentre qualcosa lo scriverò. Infondo mi sono affezionata a questa cosuccia che ho scritto senza alcuna pretesa.

-Thumbelina: bhè, ti è piaciuta Pansy matrigna (sai che non mi piace questo termine? Forse è meglio madrina... bah)? Spero di sì. Mi auguro che la dedica ti abbia fatto piacere perchè se non fosse per te questo piccolo sclero non esisterebbe quindi... Va beh, fammi sapere.

-Auron_san: non importa se non hai commentato il secondo capitolo. Mi fa piacere comunque sapere che la storia ti è piaciuta.

-erigre: avrei tanto voluto anche io che vincesse Pierdavide. Io ho già comprato il suo cd e... sbav sbav... so tutte le canzoni a memoria e nelle foto del libretto dei testi lui è un gran bonazzo... sbav sbav... Mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta. Mi dispiace che tu non possa più leggere i capitoli de “La Spia”. Se mi dici a quale sei arrivata e mi dai il tuo indirizzo e-mail se vuoi te li mando.

-sasyherm: mi fa piacere che ti sia piaciuta la conclusione, anche se a me ancora non convince. Comunque spero ti piaccia anche questo capitoletto.


Ancora grazie a chi mi ha seguita fino a qui e a chi ha seguito anche questo piccolo extra.

Baci, Lizzy.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: apollo41