Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Dully    27/04/2010    2 recensioni
Pansy Parkinson é tornata nel Mondo Magico, trascinandosi dietro un passato difficile e complesso. Si scontra con Ronald Weasley, l'eterno secondo, che ha preso al volo l'occasione di spiaccare verso il primo posto. Due persone che sanno cos'è la sofferenza,di cui portano le cicatrici sul cuore. Potranno mai imparare ad amare di nuovo? "Questa ff può risultare un po' OOC, é una Ron/Pansy, ma ha anche accenni a una Hermione/Draco, Harry/Ginny, Arthur/Molly.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Serpeverde
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


________________________________________________________________________________


IL VERDE E IL ROSSO


Capitolo XXIV


Cenone.



Si tolse velocemente il camice verde e diede un ultimo bacio all'ormai sveglio Ron che la pregava di rimanere con lui.

-Dai,ti lascio ai tuoi,ti vorranno viziare un po'.- disse sorridendogli.

-Nessuno mi vizia come fai tu.- rispose lui con voce roca.

Si fissarono negli occhi,dopo tanto penare e dolore,Pansy poteva rivedere quei occhi che brillavano di un'intenso blu.

Lo baciò con passione.

Improvvisamente conscia di non riuscire a fare a meno di lui.

Improvvisamente felice di sapere che il suo cuore ricominciava a battere.

Improvvisamente sicura di sé.

I due continuarono a baciarsi e a sorridersi ignari di chi li stava osservando dalla porta socchiusa.

La famiglia Weasley stava osservando,chi tra la sorpresa chi con sgomento.

-Non-é-possibile!-gracchiò George sgranado gli occhi. Fred lo scansò e si curvò per vedere la scena.

-E'-impossibile!- disse il gemello.

La signora Weasley tirò le orecchie ai due figli e li fece allontanare velocemente.

-Fred e George,vergognatevi!- sibilò. Molly si soffiò il naso con un fazzoletto rosso e sorrise.

-L'importante é che vostro fratello stia bene.- ammise la madre. Entrò nella stanza e camminò fino al letto del figlio.

Pans s'irrigidì quasi subito e si voltò lentamente.

-Buonasera,signora Weasley.- disse meccanicamente,mentre il suo viso divenne quasi giallo per la sorpresa.

Molly scosse la testa e la strinse in un abbraccio caloroso.

-Oh,cara!Chiamami Molly,per carità.-

Ron si passò la mano sana sul viso,sapeva della difficoltà di Pansy ad accettare la sua famiglia,qualunque famiglia.

-Mamma!-la chiamò nella speranza di distogliere la sua attenzione.

Pansy sciolse l'abbraccio freddamente. -Signora Weasley,é stato un piacere conoscerla.- disse brevemente, si girò verso Ron per fissarlo, e s'incamminò verso la porta.

-Mamma,l'hai spaventata!- esclamò Ron.

-No,sei tu che mi hai spaventato. Guai a te,se mi fai prendere altri spaventi!-

Il figlio sorrise e si lasciò stritolare dalla madre che non riusciva a reprimere le lacrime.

Baciò la testa rossa e si lanciò in una lunga sgridata.

Nel frattempo,Pansy uscì dalla sala e si ritrovò una decina di occhi che la fissavano incuriositi.

-Parkinson...quanto tempo é passato?- domandò George Weasley fissandola acidamente.

Pansy alzò il viso verso di lui. -Quasi tre anni,se non sbaglio.-

-E' veramente buffo ritrovarsi qui,non credi?- chiese Fred sostenendo il fratello.

Gli occhi scuri di Pansy s'indurirono,aveva sempre odiato i fratelli Weasley,troppo rumorosi,troppo amati dai Grifondoro.Troppo Grifondoro.

-Ora tolgo volentieri il disturbo.- rispose, fissando con freddezza la famiglia Weasley al completo. La coda dell'occhio notò l'arrivo di un Guaritore senza camice che la indicò con un dito.

-TU!-

Pansy inchinò lievemente la testa ai Weasley.-A causa di eventi di forza maggiore,vi devo salutare. Addio.- disse velocemente e sparì nel vuoto creato dalla sua materializzazione.



Due settimane dopo.


Ronald Bilius Weasley fissò la sua ragazza con la testa infilata nell'ormai disordinatissimo armadio.

-E' solo un pranzo.- disse lui scansando in tempo per evitare di essere colpito da un maglione verde.

Lei si girò di scatto. -Solo-un-pranzo?-scandì furiosa. -Weasley sarò ufficialmente presentata alla tua famiglia,compreso San Potter. Non é un pranzo,é un evento catastrofico!E' l'ascesa o il mio definitivo declino. Non capisci?Questa é la mia prima e ultima occasione!-strillò Pansy lanciando altri vestiti dietro di sé.

-Evidentemente non capisco.-borbottò lui che si sdraiò placidamente sul morbido letto.

Dopo qualche minuto,la ragazza riemerse dall'armadio con due abiti.

-Allora questo abito verde scuro,un po' troppo forse scollato per un pranzo, oppure questo completo di camicia e jeans azzurri?- domandò lei ponendo al ragazzo di fronte una vitale questione.

Lui corrugò la fronte confuso. Aveva intuito che qualunque cosa avrebbe detto,Pansy si sarebbe comunque arrabbiata.

-Quello verde...-provò lui. La ragazza si morse il labbro e si fissò allo specchio.

-Metto l'altro.-

-E te pareva!- mormorò il rosso.

-Cosa hai detto?- chiese Pansy perplessa. Ron si affrettò a rispondere con un niente.

Pansy si guardò allo specchio con occhio critico.

Le occhiaie dovute alle notti bianche che lei e Ron avevano passato e le giornate passate a studiare per conseguire il diploma si notavano immediatamente nelle occhiaie del suo volto.

Si sistemò il ciuffo nero che le copriva insistemento un occhio.

-Dai,siamo in ritardo!-le gridò Ron in soggiorno.

La ragazza sbuffò e prese la solita borsa con dentro gli strumenti da lavoro.

-Dopo vado a fare una passeggiata per Hogsmede.- si giustificò lei notando lo sguardo torvo del ragazzo,che scosse la testa e le mise un braccio sulla spalla smaterializzandosi.



Quando riaprì gli occhi si ritrovò in un portico pieno di sedie diverse fra loro e segni del tempo.

Deglutì, dietro quella porta si sentivano grida e voci che allegre parlavano fra loro.

Lei non era abiutata al rumore,al casino,a quelle manifestazione di vita così aperte.

Lei era stata cresciuta secondo l'educazione più rigida.

Nessuna risata doveva interrompere un pranzo.

Nessuna battuta fuori luogo. Si poteva parlare solo di eventi mondani,politica,storia recente e la ricchezza della sua famiglia.

Si morse il labbro dall'interno e cominciò ad indietreggiare.

-Io...penso...avevo un impegno importante...- balbettò storidita Pansy ma fu fermato dal braccio di Ron che l'agguantò prima che fuggisse.

-Diamine,Parkinson é solo la mia famiglia.- sbottò lui. -Credimi se ti dico che mia madre vuole davvero conoscerti. Ignora i miei fratelli,loro sono così,criticherebbero qualunque mia scelta.-

La ragazza sospirò e cercò di farsi coraggio. Sua madre si sarebbe piuttosto uccisa che vedere l'unica figlia femmina al braccio di uno dei tanti Weasley;pensò.

Le venne quasi da ridere.

Accettò la mano del ragazzo ed insieme varcarono la porta della Tana.



La signora Weasley osservò con occhio critico i suoi figli che sbuffavano seduti in soggiorno.

Entro qualche minuto sarebbe arrivata Pansy Parkinson. Solo sentendo il cognome non poteva fare a meno di sentire un brivido sulla schiena. Cercò di scrollarselo e di pensare al meglio. In fondo quella era una ragazzina, che aveva,in qualche modo conquistato il cuore di Ronald.

Quel cuore spezzato dalla sua quasi seconda figlia Hermione Granger, e che si era trascinato per anni con le crepe unite fra loro dal magi-schotch. Ora,quello stesso cuore, batteva riparato e ricambiato. Certo,nemmeno lei era esente dai dubbi e da qualche pregudizio ma si impegnò a superarli,sperava che i suoi figli facessero lo stesso ma gli bastava vedere i volti corrucciati di Fred e George per pensare il contrario.

-Se uno di voi sarà scortese con la ragazza di Ronald, sarà bandito da questa casa!-

-Ma mamma!E' una serpeverde!- esclamò Fred.

-E allora?-

-Sarà anche una serpeverde,ma rimane un essere umano,Fred. Da quanto ho sentito dire, i pochi Parkinson rimasti intoccati hanno collaborato con il Ministero e le varie indagine.Dovremmo ringraziarla,invece che accusarla di essere nata e cresciuta in un ambiente diverso da noi.- disse Arthur al figlio che corrucciò la fronte.

Proprio in quel momento si aprì la porta di casa ed entrò il figlio minore.

Pansy Parkinson fece la sua entrata,vestita in modo molto semplice,che stupì un po' gli altri aspettandosi chissà cosa.

Molly vide la magrezza della ragazza nascosta dalla camicia blu e dai jeans che esaltavano la sua figura alta. Gli occhi erano di un nero profondo e oscuro.

Molly si avvicinò a lei.

-E' un piacere rivederti,cara.- la strinse in un abbraccio affettuoso,ma notò la freddezza della risposta della ragazza e si rimproverò di essere stata troppo calorosa.

-E' un piacere anche per me,signora Weasley.- rispose Pansy sorridendo appena. Arthur le venne incontro.

-Salve,Pansy.- le strinse la mano ed aggiunse per farla sentire a suo agio -Conoscevo tuo nonno. Un grande esperto di storia e antiche rune,mi aiutò a capire un paio di cose sugli usi e i costumi dei Babbani.-

La ragazza strinse la mascella e la mano intorno all'uomo. -Ne sono piacevolmente colpita.- la voce era fredda e dura. Ron si accorse che il padre aveva inavvertitamente toccato un nervo scoperto di Pansy.

Strinse la vita della ragazza a sé, e dichiarò di avere fame.

La famiglia si spostò alla lunga tavola.

Pansy si sedette accanto a Ron ed a una ragazza dai capelli biondi e l'aria sognante. Sobbalzò e la riconobbe come Lunatica Lovegood.

-Ciao Pansy.- squittì lei.

-Salve Lovegood.-

-Oh,non chiamarmi per cognome,preferisco quel cognome che tu e gli altri mi avete dato. Era carino.-

Pansy strinse le labbra. -Quale?- sapeva benissimo a quale nome si stava riferendo.

-Penso fosse Lunatica,non l'avevi inventato tu?-

A quella domanda Ron si strozzò con l'acqua. Pansy gli batté qualche pacca per fermare la tosse.

-Ah,già. Me ne ero scordata,era un bel nomignolo, ma in realtà ad inventarlo fu mio cugino Tiger.-

-Tiger era tuo cugino?- domandò Luna,la prima a riprendersi dal colpo di scena.

- Sì, di secondo grado.E...- smise di parlare e si ricompose subito.

Il cambiamento di umore fu interpretato come una chiusura completa da parte di Pansy, che silenziosa si servì di un po' di tutto e cominciò a mangiare.

Il resto dei commensali iniziò a parlare del più e del meno.

Pansy finì molto prima degli altri e rifiutò il secondo e terzo piatto che Molly le continuava a porgere. La signora Weasley la guardò in modo strano.

-Cara,dovresti mangiare di più.Ti farebbe bene, scometto che tua madre non é affatto contenta dell'ossessione delle ragazze d'oggi.-

Ron degluitì e posò gli occhi su sua madre.

Harry e Ginny che avevano evitato di mostrarsi più di tanto, sospirarono.

Persino Arthur si ricordò del caro prezzo che la famiglia di Pansy aveva pagato durante la seconda Guerra Magica.

-I miei genitori sono morti due anni fa. Durante le ultime fasi della Guerra.- disse Pansy con voce meccanica,incolore,fredda. -Erano Mangiamorte pentiti non per la causa ma per convenienza.- disse lapidaria.

-Mi dispiace tantissimo.- sussurrò Ginny.

-Grazie.- rispose flebile la ragazza. Sentì la stretta decisa di Ron sulla sua mano e con lentezza incrociarono le loro dita. Non aveva bisogno di vederlo,gli bastava saperlo vicino che si sentiva più sicura,più coraggiosa. Più forte.

Il pranzo finì poco dopo e la maggior parte della famiglia Weasley si era spostata in giardino per assaporare il tiepido solo di gennaio.

Pansy rifiutò l'invito di Ron e Percy,l'unico che gli sembrava simpatico, di giocare a Quidditch, uno in veste di portiere l'altro in veste di arbitro.

Si sedette in un angolo abbastanza lontano dagli schiamazzi e dalle risa.

Prese la macchina fotografica Babbana e cominciò a fotografare ogni piccolo dettaglio degli arbusti intorno a lei,cambiando direzione,luce,lontanza.

Completamente attratta dai colori della natura e da quella aurea magica che impregnava quel luogo.

Un sorriso naturale e spontaneo le comparve sul viso quando la bambina piccola,nipote di Ron,avanzò sino a lei zampettando sulle piccole gambe.

-Ehi, hai imparato a camminare!- esclamò Pansy fermandosi a osservare gli occhi blu e i capelli biondi.

-Scì, io cammino!- rispose entusiasta la bambina che batté le mani e cadde a terra ridendo.

Pansy puntò l'obiettivo sulla bambina e prese a scattare delle fotografie a caso.La bambina incuriosita si avvicinò alla macchina tendendo una mano.

-Facciamo un gioco. Io sono il pubblico e tu la ballerina.-

-Ballerina!- ripeté ridendo.

Nella successiva ora,Pansy e Victoire si divertirono,ridendo come matte.

La bellezza infantile e nello stesso tempo adulta della piccola Weasley incantava Pansy che si lasciò andare, mostrando il lato più dolce,sicura di non essere vista.

In realtà da molti minuti ormai, Ron,Molly,Harry e Percy le osservavano.

-Non mi sembra così...oscura.- commentò Percy aggiustando gli occhiali sul naso.

-No,infatti non lo é. Ha solo bisogno di tempo per adattarsi,non é abituata al nostro modo di fare.- disse Ron sorrise,quando vide Pansy prendere in braccio una piangente Victoire per una caduta. Le asciugò le lacrime e le fece fare una specie di gioco che consisteva nel farla volteggiare senza bacchetta.

Il rosso si avvicinò alla ragazza bruna che posò a terra la bambina e la baciò con trasporto.

-Ti amo.- le sussurrò mentre le sue gance arrossivano.




__________________________________________________


Non uccidetemi per lo scandaloso ritardo di questo aggiornamento!!

Purtroppo la vita là fuori si sta incasinando e l'esame di stato si avvicina...T__T

Spero che questo capitolo vi faccia dimenticare il mio ritardo..


Circe: Non sono una amante del Happy Ending anche perché nella vita é raro che succeda. Ci saranno altri scossoni e momenti difficile,ma non escludo un buon finale per tutti,o quasi.

Sono felice che ci sia un pezzo che ti ha fatto emozionare un po' di più. Penso che fra poco rivedremo lo scontro tra le due personalità,che vanno al di là della casa o del ceto sociale,ma vanno a scavere dentro,a cercare qualcosa di più vero.


Fandracofiction: Rieccomi,appena uscita dagli inferi! Cmq, non sarebbero Pansy e Ron se si incontrassero in un anonimo bar a fare la pace!Lei e lui sono unici nel loro genere. Hai ragione sulla premonizione, sotto sotto il vero momento nero é questo,l'incontro fra lei e i Weasley,che é stato abbastanza pacifico,per ora....


Ringraziamenti

-alle 13 persone che hanno aggiunto questa ff fra le preferite:

1 - bmico
2 - Carty_Sbaut
3 - DANINO
4 - data81
5 - dramione_ron
6 - elys
7 - fandracofiction
8 - fly girl_HH
9 - giada2000
10 - krisy
11 - lala_nihal
12 - stellinainnamorata90
13 - vale_92


-alle 30 persone che l'hanno messa fra le seguite:

1 - anc
2 - AundreaMalfoy
3 - bellandrew82
4 - excel sana
5 - Faith Princi
6 - folletto
7 - france87
8 - gajta
9 - GinMarty
10 - jazz211
11 - jotica90
12 - KassandrA
13 - kukina
14 - Liam_Jargo
15 - Lily261
16 - Madeline
17 - mikyvale
18 - Nell Sev Snape
19 - paci
20 - pinuccia2605
21 - Ramiza
22 - Roxy
23 - sissi86
24 - SoReLLiNaMaLfoY
25 - steg94
26 - vama1978
27 - vcullen
28 - vegani
29 - vulneraria

30 - zoe1997


Grazie mille per seguire questa ff.

Ogni vostro commento o precisazione é ben voluta.

Bacioni Dully.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dully