Una su un milione

Si inginocchiò dinnanzi al water e vomitò di nuovo. No, non poteva essere vero. No, non lei.
Reggeva i capelli rossi con le mani affinché non si sporcassero e piangeva, piangeva ancora.
Quando ebbe finito si sciacquò la bocca nel lavandino, e poi si lasciò scivolare a terrà, rannicchiandosi su se stesse, piangendo rumorosamente. No, non lei. Non poteva essere vero.
Quello era stato il suo sogno fin da bambina, il suo gioco preferito, la più importante fra le sue ambizioni ed adesso…
Anche con James ne avevano parlato tanto, ed era anche lui piùcchè entusiasta, era un desiderio che avevano imparato a condividere, ed ora questo era diventato irrealizzabile.
Si chiedeva perché fosse toccato a lei.
Non era stata cattiva con nessuno, nemmeno con le persone che l’avevano odiata, era stata sempre gentile con tutti, non aveva mai desiderato altro che quel suo piccolo desiderio si avverasse, ed allora perché una simile tragedia doveva spettare solo a lei?
Che egoista si sentiva in quel momento!
Pensava che avrebbe voluto che tutte le donne della terra fossero afflitte dal suo male, purché lei ne guarisse, e si malediceva poi per ciò che aveva pensato, e tornava a piangere.
Non aveva neppure il coraggio di dirlo a James.
Insomma, come avrebbe potuto articolare il discorso? “Ciao, amore, presente il figlio che volevamo con tutto il cuore? Beh, datti pace: io sono sterile”.
No, non avrebbe potuto funzionare. Forse James l’avrebbe addirittura lasciata se solo avesse saputo che…
Per quanto tempo avevano calcolato i giorni giusti? Quante volte era stata sicura di essere incinta? Quante volte era rimasta delusa da un risultato negativo? E quella visita alla clinica aveva risolto tutto.
Sterilità quasi totale. Lily Evans era quasi totalmente sterile. Pensò che avrebbe desiderato morire.
C’era una possibilità su un milione, le aveva spiegato il dottore, che la donna rimanesse in cinta, era praticamente impossibile.
Pianse ancora ripensando alle sue vecchie bambole, alla prima volta che aveva fatto l’amore, e che aveva temuto, quel giorno, di esser rimasta incinta, dato che non avevano usato alcuna protezione, ma che infondo quel pensiero, quel timore, le aveva anche regalato un piacevole solletico ed una gaia fantasia, e si era rattristata un po’ quando le mestruazioni erano tornate a manifestarsi anche quel mese, anche se a quei tempi aveva solo diciassette anni.
Ma era passato del tempo da quella sua prima volta, ed ora la bella Lily di anni ne aveva trenta, ed i suoi sogni e le sue speranze avevano smesso di esistere.
Avrebbe voluto parlarne con qualcuno, ed allo stesso tempo avrebbe voluto che nessuno al mondo lo sapesse. Avrebbe voluto dimenticare quella giornata d’inferno, ed allo stesso tempo assumerne consapevolezza. Avrebbe voluto scappare via, ed invece rimase seduta nel suo bagno di lacrime. Avrebbe voluto morire, ed allo stesso tempo vivere per sognare l’avverarsi della sua milionesima possibilità.
Ma era una su un milione. Era impossibile.

Altra piccola ff di soli tre capitoli (ne ho già scritte due e la cosa ormai mi entusiasma!) come avrete sicuramente già capito Lily ha scoperto di essere quasi totalmente sterile, e da qui si sviluppa la storia che avrà un finale mooooooooooooolto inaspettato. Ok, spero di avervi incuriosito. Baci. Giulia.