Qui, alla fine,
la cosa si fa ancor più tragica…
"Uccidere la
persona che le ha scagliate."
intervenne una voce che non era quella di Xellos.
Tutti si volsero. Lina era
lì, pallida ma in piedi,
sorretta dal braccio di Gourry. Lo spadaccino la aiutò ad
avanzare,
osservandola con labbra strette per la preoccupazione. "Lo sappiamo
già,
ricordate? Anche quando Mazenda ha sigillato i miei poteri li ho
ritrovati non
appena la ho abbattuta."
Tutti i visi tornarono a volgersi
verso Melissa. La
sacerdotessa indietreggiò di un passo, evidentemente pronta
a fuggire, ma prima
che chiunque potesse agire contro di lei Xellos intervenne nuovamente.
"Corretto, Lina-san... ma non
è l'unico modo."
Sorrise alla maga. "Nel tuo caso, vedi, le cose sono rese
più semplici
dalla risonanza."
Lina si accigliò. "La
risonanza?"
Il Mazoku annuì.
"Nessuna magia umana, o demoniaca, o
divina può spezzare l'incantesimo." Xellos lanciò
una breve occhiata a
Melissa. "Ma un potere che riassume in sé tutti questi
poteri può
riuscirci... tu sai di cosa parlo."
Lina esitò per un
istante. "Lord of Nightmares."
concluse poi, con riluttanza.
Il Mazoku sorrise e
annuì. "Si da il caso che il
potere di Lord of Nightmares lasci una traccia in coloro che se ne
servono,
Lina. La pietra di luna, che si trova nell'anello della duchessa, oltre
a
essere un materiale preziosissimo è un... diciamo,
amplificatore di magia, che
reagisce a quel potere. Per questo, quando ti ha sfiorata ha reagito in
quel
modo, creando una risonanza. Ciò significa che tu, che hai
in te un frammento
di Lord of Nightmares, puoi servirti del potere di quell'anello, Lina.
La
pietra di luna funziona incanalando il potere di Lord of Nightmares
nell'incantesimo che la persona che la indossa sta lanciando. Spezzare
una
maledizione è una specialità da sacerdotessa, mi
rendo conto, ma se riuscirai a
imparare a farlo prima che il potere della maledizione ti uccida allora
potrai
usare l'anello per potenziare il tuo incantesimo, e sarai salva."
Xellos
tornò a osservare Melissa. "Certo, puoi anche scegliere
semplicemente di
eliminare quella sacerdotessa, ma posso assicurarti che non
necessariamente
questo si rivelerà il metodo più semplice."
Lina deglutì. La
prospettiva di imparare un nuovo
incantesimo nelle sue condizioni non le sorrideva, ma per qualche
motivo aveva
il sospetto che Xellos avesse ragione, a proposito di Melissa.
"Ho una domanda, Xellos."
replicò, prima di
prendere una decisione. "Che cosa significa che il potere di Lord of
Nightmares ha lasciato una traccia in me? Che conseguenze
può avere,
questo?"
"Questo, Lina-san..." Xellos
agitò il dito di
fronte al volto. "... è un segreto."
Amelia
osservò con ansia l'amica. Lina, che già
aveva la pelle piuttosto chiara in condizioni normali, aveva ora un
terribile
colorito cereo con profonde occhiaie scure.
Si reggeva a stento in piedi e
respirava in modo faticoso.
Eppure nei suoi occhi c'era quella scintilla di forza e
vitalità che mai aveva
visto spegnersi, neanche nelle situazioni più disperate.
Eppure...quante
possibilità c'erano che potesse imparare a
utilizzare un nuovo incantesimo, un incantesimo DI QUEL GENERE, in
quelle
condizioni?Perchè era quella,l'unica soluzione...di certo
non sarebbe stata in
grado di uccidere Melissa,qualsiasi cosa fosse la sacerdotessa, e di
sicuro
quest'ultima non si sarebbe fatta ammazzare facilmente ne ovviamente
VOLONTARIAMENTE. Neppure per riparare a quel terribile casino che aveva
messo
in piedi.
Amelia lanciò
un'occhiata a Lina, poi a Xelloss, infine
intervenne di nuovo. "Xelloss-san... per favore..."
Il mazoku volse la testa nella sua
direzione, sempre con
il sorriso sulle labbra. La principessa deglutì leggermente
e proseguì
"Xelloss-san, tu sai benissimo che Lina-san è troppo debole
per mettersi a
imparare...o per inventarsi un modo di usare l'anello di Isotta-san."
La
dra-mata sospirò. "Amelia...". L'amica scosse la testa e
strinse i
pugni. "No, Lina-san! E' vero... non hai pensato che puoi MORIRE prima
o
mentre o DURANTE l'utilizzo dell'anello? Lina-san..." gli occhi della
principessa si inumidirono pericolosamente.
Il mazoku avanzò di
qualche passo nella sua direzione,
mentre Zelgadiss si irrigidiva terribilmente e si preparava alla
difesa.
"Oh! Zelgadiss-san!" il sorriso sornione del mazoku si fece
più
largo. "Deliziosa la tua rabbia... e quella punta di paura poi! Ma
lascia
che Amelia-san parli, sono certo che dirà qualcosa di molto
interessante."
Aprì gli occhi di ametista e li fissò in quelli
della giovane.
Amelia fece un piccolo cenno con la
testa.
"Xelloss-san, io NON credo che un demone non possa spezzare una
maledizione, anche fatta eventualmente da un altro demone." E qui
occhieggiò Melissa. "Se a voi demoni importa che Lina-san
viva, DEVI
aiutarla!"
Xelloss strinse gli occhi. "E va
bene Amelia-san...in
effetti io POSSO aiutarla... ma il mio aiuto ha un prezzo." Detto
questo
si smaterializzò, poi scomparve anche Lina e i due si
materializzarono in aria.
"Lina!", "Lina-san!" urlarono i
suoi
amici.
Xelloss
fissò la maga, sorridendo sornione.
"Tu sai cosa voglio, cosa VOGLIAMO da sempre da te, vero Lina???".
Nonostante la debolezza,
Lina sbuffò con la sua
solita espressione insieme esasperata ed annoiata. "Fammi indovinare,
va!
Mi stai proponendo un 'meraviglioso' posto di lavoro nelle vostre
schiere,
vero? In cambio della mia vita e della mia anima, mi salveresti
facendomi
diventare un demone, giusto?".
"Perspicace nonostante la
morte imminente, mi
sorprendi sempre Lina Inverse!" - sussurrò Xelloss in un suo
orecchio.
Lina assunse un'espressione
dura. No, non lo
avrebbe fatto, nemmeno durante una situazione disperata come quella. Al
diavolo, lei era Lina Inverse!!! E che cos'era brava a fare Lina
Inverse...?
"Aprì gli occhi e lo fissò intensamente. "No
grazie, credo che mi
paccia troppo vivere... E anche una LONTANA prospettiva di morte,
quando sarò
molto molto vecchia!". Già, che senso aveva una vita
demoniaca eterna,
vedere il suo mondo dove era nata e cresciuta cambiare di moda e tempo,
di
generazione in generazione, i suoi amici e la sua famiglia invecchiare
e morire
lasciandola sola? Nessuno... "Quindi, come sempre, la mia risposta
è no!
Imparerò l'incantesimo, che ci vuole? Malata o non malata,
resto sempre un
personaggino a cui voi sembrate tenere molto... Perchè anche
in queste
condizioni, io rimango potente ed allettante per voi... Mi
tirerò fuori dai
guai da sola mio caro!".
Xelloss richiuse i suoi
occhi ametista. "Come
vuoi mia cara!". E poi scomparve, facendola cadere nel vuoto.
"LINA!!!". Gourry le corse
incontro e la
afferrò al volo fra le sue braccia, prima che si schiantasse
in terra.
"Gourry...". La maga
sorrise... Le
girava la testa in maniera incredibile a causa del volo... "Devi
aiutarmi,
devi essere il mio braccio e lasciarti guidare dalla mia mente... DEVO
imparare
quell'incantesimo!".
"Lina-san!"
Amelia si avvicinò di
corsa, e si inginocchiò al suo fianco. "Ragiona! I tuoi
poteri sono
sigillati, ora come ora non puoi nemmeno PROVARE l'incantesimo senza
usare
l'anello! Ma se ti servi dell'anello, potrebbe accadere come con il
Laguna Blade
o il Giga Slave... essendo tu in queste condizioni molto probabilmente
avresti
un unico colpo, prima di trovarti completamente priva di energie!
Abbiamo
BISOGNO di un piano di riserva!"
Lina, ansimando, scosse la testa.
Amelia evidentemente non
aveva sentito cosa le aveva proposto il Mazoku, perché
probabilmente sarebbe
stata molto meno ansiosa di suggerirle qualcosa del genere, se avesse
saputo.
La cosa, però, poteva tornare a suo vantaggio. "Vedi...
Xellos ha ammesso
solo che potrebbe aiutarmi, non che sarebbe in grado di spezzare la
maledizione." Occhieggiò Melissa. "Credo che intendesse che,
se
accetterò, la ucciderà per me."
Melissa impallidì. Sin
da quando Xellos aveva detto che
avrebbe aiutato Lina, era rimasta completamente immobile, come
presentendo
qualcosa del genere.
"Ti sei resa conto di CHI
è quell'individuo, non è
così?" Insisté Lina, rivolta alla sacerdotessa.
"Se non vuoi che io
accetti la sua proposta, ti consiglio di offrirmi una valida
alternativa. Puoi
aiutarmi, in qualche modo?"
Melissa ebbe un breve fremito. Se
per la prospettiva di
uno scontro con Xellos o se per il suo orgoglio ferito da quel ricatto,
Lina
non seppe dirlo. "Posso ritardare gli effetti della maledizione e...
restituirti i tuoi poteri, per permetterti di provare l'incantesimo
senza
consumare del tutto le tue energie. La tua condanna a morte,
però, non può
essere eliminata se non da te."
Lina annuì. "Mi sembra
equo."
Melissa protese le mani. La luce
avvolse Lina, nuovamente,
e la maga sentì le forze tornare in lei, lentamente. Quando
la sacerdotessa
ebbe terminato, evocò un Lighting. La luce magica prese
forma senza difficoltà
sul palmo della sua mano.
"Stai meglio?" le chiese Gourry, in
tono
esitante.
La maga sorrise. "Decisamente." Si
rivolse a
Isotta. "Avrò bisogno del tuo anello."
La Duchessa, tuttavia, si
limitò a sorridere. "Allora
dovrai guadagnartelo. Ora sei in grado di combattere, non è
così? Ciò significa
che è il momento di riprendere il nostro duello."
Da qualche parte, fra le cime degli
alberi, Xellos sorrise.
Isotta
si scrocchiò le nocche. La piccola
scimmia dai capelli rossi era pronta per prenderle.
Nonostante tutto la duchessa si era
legata al dito le
parole come "grezza", "contadina" e l'atteggiamento
indispondente della maga. E non vedeva l'ora di fargliela pagare.
Dal
canto suo, Melissa non era felice di aver
restituito i poteri ne la salute a Lina Inverse, seppur
temporaneamente. Non
desiderava scontrarsi con Xelloss ma le sue ragioni per voler eliminare
la maga
erano, e rimanevano, valide. La sacerdotessa però aveva
altre carte nella sua
manica. Xelloss non poteva leggere nel penisero e se anche lei aveva
sospeso la
maledizione, avrebbe comunque potuto mandare all'altro mondo Lina
Inverse.
Quella maga era un pericolo troppo grande. Lanciò una breve
occhiata a Louie
che ricambiò lo sguardo, consapevole di quello che Melissa
stava pensando e,
essendo d'accordo con lei, le fece un breve cenno d'intesa. Melissa non
voleva
morire ma avrebbe dato la vita per la salvezza dell'umanità.
Se Xelloss
intendeva ucciderla, dopo che avesse messo fine alla vita della maga,
sarebbe
dunque morta.
Decise di lasciare che Isotta si
divertisse un po'... per
tranquillizzare il gruppo di Lina Inverse mostrandosi arrendevole e
remissiva.
Forse anche pentita. Poi, al momento buono...
Ma
Louie la vedeva diversamente. Lasciar passare
tempo significava veder rifiorire Lina Inverse. E con lei i suoi poteri
e la
minaccia che portava con sè. Era d'accordo con Melissa nel
portare comunque a
termine la missione solo che lui non avrebbe aspettato. Lina Inverse
doveva
morire. E basta. Osservò le persone intorno a sè.
Isotta e Lina Inverse si
giravano intorno, entrambe in attesa della prima mossa dell'altra,
studiandosi.
Il biondo aveva lo sguardo fisso
sulla maga, la giovane
principessa stringeva i pugni e guardava alternativamente Isotta e la
sua
amica, anche il ragazzo di pietra fissava le contendenti.
Melissa si era appoggiata ad un
albero e si guardava la
punta delle scarpe, apparentemente non interessata e Marta osservava la
scena con
le braccia incrociate. Il mazoku sembrava essersi spostato nel piano
astrale.
Nessuno faceva caso a lui.
Louie
attese con calma che Lina Inverse gli
voltasse la schiena e fece partire un potente e letale incantesimo
contro di
lei.
Un
grido si levò nell’aria “luce”
lo spadaccino
rendendosi conto del pericolo si mise in mezzo annientando
l’incantesimo di
Louie con la sua spada lasciando tutti senza parole “non
è corretto attaccare
alle spalle”
Lina si girò di scatto
in quella direzione alquanto
sorpresa “Gourry”
“Lina pensa a recuperare
l’anello, a lui ci penso io” in
quel momento un altro incantesimo partì in direzione di
Lina, ma sta volta fu
fermato da Zelgadis e Amelia “ti sei forse scordata di
noi?” disse la chimera
fissando negli occhi Melissa, mentre la principessa si infervorava e
alzando un
pugno al cielo, salì sulla cima dell’albero
più vicino “il vostro comportamento
e molto scorretto, io, paladina della giustizia non posso passarci
sopra, il
pugno della giustizia si abbatterà su di voi”
gridò prima di saltare giù
finendo come sempre a facia a terra, e rialzandosi di colpo
continuò: “il fuoco
della giustizia vi consumerà, forza Lina siamo tutti con
te” la chimera a
quelle parole sorrise chiudendo un attimo gli occhi “Lina
vedi di stare attenta
e non stancarti troppo” lo spadaccino distolse un secondo lo
sguardo dal suo
nemico e gli sorrise “ben betto Zel, se per salvarla devo
uccidervi lo farò,
non permetterò a nessuno di farle del male” e si
scagliò contro Louie “inizierò
con te”
Louie
rispose con un ghigno. La sua missione era
assassinare Lina Inverse al momento, e lei soltanto.
Ma se per averla avrebbe dovuto
fare una carneficina, che
fosse...uccidere anche i suoi compagni non avrebbe fatto poi molta
differenza
ma non era tutto... Durante il viaggio intrapreso al fianco di Isotta e
Marta
si era in un certo senso affezionato alle due ragazze ma non avrebbe
esitato un
solo secondo a sacrificarle se si fosse reso necessario. Il bene
superiore a
volte chiedeva un tributo di sangue che andava pagato.
Prima di ucciderli tutti
però, e lordarsi le mani con
sangue innocente, decise di provare un'ultima strategia.
Mentre lo spadaccino preparava il
suo assalto, Louie
recitò mentalmente la formula e rilasciò
l'incantesimo.
Improvvisamente una luce bianca
fortissima illuminò a
giorno la foresta che prima divenne innaturalmente silenziosa, poi si
riempì di
grida di insopportabile agonia.
Gourry, Amelia, Zelgadiss, Isotta e
Marta erano a terra,
come schiacciati da una pensantissima mano invisibile.
Urlavano tutti, le grida roche di
Zelgadiss si mescolavano
a quelle acute di Marta, a quelle convulse di Amelia, a quelle
strazianti di
Gourry e a quelle gutturali di Isotta.
In piedi erano rimasti solo Louie,
che sorrideva
compiaciuto, Melissa con le labbra tirate e l'aria vagamente stanca e
Lina
Inverse che fissava inorridita e sconvolta la scena.
"Vediamo se possiamo ragionare,
piccola strega"
cominciò Louie.
Lina
guardò gli amici con le labbra serrate.
"ti avevo sottovalutato, mago con la coscia di pollo..."
Louie sorrise stancamente. "Te lo
avevo detto di non
metterti contro di me"
"La mano sacra di Kehl è
dolorosa, ma non letale.
Dopotutto non hai ancora deciso di eliminarci definitivamente. Potresti
però
lasciare andare i miei compagni? Ti dò la mia paroila che
staranno buoni."
Lina avanzò verso Louie con fare deciso. Le forze erano
tornate, sì, ma avrebbe
preferito non sentire quella debolezza e quello stringersi ritmico di
qualcosa
nel suo petto, facendole esalare i respiri sempre con un poco
più di fatica.
"Certo che staranno buoni, non mi
serve la tua
parola. Volevo solo dimostrarti che non ho intenzione di pormi troppi
problemi,
nel caso la faccenda precipitasse." Louie puntò con gesto
deciso la
bacchetta ridicola verso tutti quelli che erano stati colpiti
dall'incantesimo:
in quell'istante le urla di dolore terminarono, e vennero sostituite da
mugugnii indistinti.
"Perfino la tela di aracne? Non mi
sono mai sbagliata
così tanto a giudicare un'avversario..." mormorò
Lina fissando i compagni
imbozzolati in tela di ragno fino al naso, che si muovevano come
insetti in
trappola.
"Così non disturberanno
il nostro discorso Lina. Te
l'ho detto, somigli a tal punto alla mia compagna Elie, che mi ispiri
quasi
simpatia. E voglio che prima di lasciare questo mondo tu conosca come
stanno
veramente le cose..." il mago dai lunghi capelli blu abbozzò
un sorriso.
"Io non lascerò questo
mondo, ma ti sto ad ascoltare
volentieri. Tutta questa faccenda sta cominciando a darmi seriamente
sui
nervi"
"No, Louie non loo fare!" La voce
di Melissa
giunse dalle spalle del mago.
Il ragazzo si volse ad osservarla,
socchiudendo gli occhi
e facendo un cenno di assenso. "Forse capirà Melissa..."
"Se vuoi convincermi ad immolarmi,
te lo puoi
scordare!" Lina incrociò le braccia, fissando con aria di
sfida il mago di
frotne a lei.
"Lina, tu sai chi sono i Profeti,
vero?"
Rimase colpita dalla domanda.
Chiunque avrebbe risposto
nella maniera classica: un profeta è latore della parola di
un dio, o prevede
il futuro con parole spesso confuse. Ma Lina comprese subito che Louie
non si
stava riferendo a quei profeti. Lo fissò senza aprire bocca.
"Sì, lo sai. Lo leggo
nei tuoi occhi. I Profeti sono
gli abitanti del'antica isola di Mu. Coloro che toccano il futuro."
"L'isola di Mu è
scomparsa secoli fa, e la sua
popolazione è sparita con essa. Quel popolo si è
estinto... " mormorò
Lina.
"Louie!" Melissa si
aggrappò al braccio del
mago, guardandolo con due occhi blu quasi supplicanti. Ma lui non le
prestò
attenzione, e continuò a rivolgersi a Lina. "Melissa
è una Profeta. Viene
dall'isola di Mu, dal posto in cui l'isola si trova ora. Invisibile ad
occhio
umano, irraggiungibile ad un cuore con un minimo di ombra al suo
interno."
Lina fissò la
sacerdotessa come se la vedesse per la prima
volta. Era una Profeta. Quello che aveva visto in lei... le visioni che
le
aveva mandato... erano reali. Era il futuro vero, era ciò da
cui non si poteva
fuggire. Scosse la testa incredula. I poteri dei Profeti erano
grandissimi, ciò
che loro toccavano del futuro era sempre esatto, come se la
molteplicità dei
futuri possibile avessero dei nodi di congiunzione, vicende ed azioni
che si
sarebbero presentate comunque, nonostante le apparnti alternative. Se
tutto ciò
era vero, lei avrebbe veramente...
"Ora capisci Lina Inverse? Tu sei
pericolosa. Lo sei
per i tuoi amici, ma lo se molto per l'intera regione che comprende i
regni di
Saillune e Zefilia. Melissa non ti ha fatto vedere quello che sarai in
grado di
compiere da sola. E con piena coscienza"
"Io... io... non voglio credere
alle tue
parole." per la prima volta Lina si sentì veramente ad un
passo da un
precipizio. Sapeva che Louie aveva ragione in merito alle visioni dei
Profeti,
ma non voleva che fosse vero.
"Lina ascoltami. Anche io..."
riprese il mago,
quando Melissa si aggrappò con maggiore forza a lui, quasi
gridando
"Louie, non dirlo! Non voglio! Tu non..." Il ragazzo le mise un dito
sulle labbra per farla tacere, guardandola con dolcezza.
"Lina, io stesso sono pronto ad
essere eliminato da
Melissa, se un giorno toccherà un ganglio del futuro in cui
io sarò latore di
distruzione. Ho cominciato a viaggiare con lei proprio per avere la
certezza
che, se qualcosa in me si fosse risvegliato, avrei avuto al mio fianco
qualcuno
in grado di prevenire la sciagura..."
Risvegliato? Cosa diavolo stava
dicendo Louie? Louie....
un sospetto attraversò la mente di Lina come un lampo,
fissò gli occhi in
quelli del ragazzo, e con orrore si rese conto che quelli che aveva
creduto
occhi di uno strano color nocciola, erano in realtà occhi di
un intenso rosso
cupo.
"Shabranigdu..."
Lina deglutì,
sentendo la gola stringersi dolorosamente. Louie era forse una
potenziale mina
vagante, come lo era stato a suo tempo Aka Houshi Rezo. Ma... la
questione non
era neppure quella. Il demone era latente in Louie e probabilmente non
avrebbe
creato problemi...il vero problema era lei stessa.
La maga socchiuse gli occhi e
strinse la bocca in una
piega amara. Le immagini della visione erano marchiate a fuoco nella
sua mente,
per quanto veloci e a volte nebulose, il loro significato era chiaro.
Tutte le
persone a cui voleva bene sarebbero morte per mano sua...e...il forte
bagliore
dorato che aveva visto prima di risvegliarsi era il risvegliarsi di
L.o.N.?
Lina strinse gli occhi e si mise le mani sul volto, sospirando piano.
"Lina Inverse," sussurrò
Melissa "Capisci
ora?" Scuotendo i riccioli biondi la ragazza alzò il viso al
cielo.
"In realtà non ho mai viaggiato con Isotta per proteggere
LEI, la sua
ossessione infantile e ridicola per i manufatti magici e i poteri
superiori era
la MIA copertura. Tramite quelle sciocchezze vigilavo il mondo e mi
auguravo di
non dover incontrare nessuno come te. Perchè poi..." Louie
prese la parola
al posto suo."Capisci Lina Inverse? Comprendi il pericolo che
rappresenti?
Se solo fossi stata letale per i tuoi amici, Melissa avrebbe lasciato
che il
tuo destino si compisse...ma tu, tu distruggerai il mondo."
Lina abbassò le mani che
le coprivano il viso e fissò gli
occhi in quelli del ragazzo. Il peso delle parole appena pronunciate
dai due
era troppo, per lei. Sapeva, con la certezza di una studiosa quale era,
che
quanto enunciato da Melissa corrispondeva al vero, che le visioni le
avevano
mostrato il futuro.Non uno possibile, quello reale. Ci sarebbe stato un
giorno,
un tempo in cui avrebbe attinto a dei poteri superiori...no, in cui i
poteri
che ormai erano sedimentati in lei avrebbero preso il sopravvento e
lei...
lei...
Volse la testa in direzione dei
suoi amici, dell'uomo che
amava. Rivide il primo incontro con Zelgadiss, la nascita della loro
alleanza e
amicizia. Rivide Amelia com'era a 14 anni, ricordò quando
voleva imparare il
Dragon Slave, il percorso dei loro viaggi, i litigi, i giorni felici.
E poi c'era Gourry, il fratello, il
migliore amico, la
guardia del corpo... l'amore della sua vita.
Si avvicinò a loro, a
Zel che la guardava serio e muto,
immobilizzato come gli altri dalla magia. "Ti voglio bene, Zel. Trova
la
tua cura...ma se non ci fosse, vivi felice la vita che hai." Poi
andò da
Amelia. "Sei quanto di più vicino abbia mai avuto ad una
sorellina. Non te
l'ho spesso dimostrato ma voglio molto bene anche a te! Un giorno forse
ci
rivedremo..." Amelia emise un mugugno pieno di dolore. La maga infine
andò
da Gourry. "Gourry..." lo spadaccino la fissava con gli occhi pieni
di lacrime. "Non piangere...non è un addio, è un
arrivederci, sai? Vivi...
vivi la tua vita, è quanto di più prezioso ci
sia. Io..." Lina sorrise
mestamente. "Lo sapevi, vero? Io ti amo...". Si chinò ad
accarezzargli il volto. Lo spadaccino iniziò a dimenarsi ma
ovviamente
liberarsi con l'uso della forza non era contemplato dall'incantesimo di
Louie.
La maga si rialzò e si
diresse verso Louie e Melissa.
"sono
pronta fate ciò che dovete" lo
sguardo deciso di Lina non lasciava posto a indecisioni. Louie e
Melissa la
guardarono soddisfatti della sua decisione, mentre i conpagni della
ragazza
iniziarono a dimenarsi nel tentativo di fermarla, Gourry non poteva
permettere
che lei morisse a quel modo e quel senso di impotenza che provava nel
vedere la
sua amata morire a quel modo senza poter fare nulla gli lacerava
l'anima.
in quel momento Louie
lanciò il suo attacco verso la maga
che prima di essere colpita gridò "Gourry perdonami se puoi"
e una
luce accecante la avvolse.
quando la maga riaprì
gli occhi si rese conto di essere
sdraiata nel suo letto, con lo spadaccino al suo fianco che le
accarezzava i
capelli "fin'almente ti sei svegliata! hai avuto un incubo come al
solito
vero?" la maga si alzò stupita portandosi una mano alla
testa "ma...
era solo un sogno!"
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Vi è
preso un colpo vero? ^____^
Ma
d’adesso il racconto si fa più leggero
e
divertente, spero che vi piaccia :D
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