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Autore: zmarz    28/04/2010    3 recensioni
La storia che tutti noi conosciamo, vista dal punto di vista di Ginny... le sue lacrime, le sue giornate lontane dal trio protagonista... la sua vita dentro Hogwarts, i suoi sorrisi lontana da Harry potter... dove sorridere non era difficile...
Dall'inizio, da quel fatidico primo settembre, da quel dolce primo incontro, da quel primo innocente sguardo... dai primi passi di Ginny fuori dal mondo ovattato della Tana e dell'infanzia, nel suo ingresso nei tortuosi sentieri della crescita fino al suo essere pienamente donna, pienamente lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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nvu cap 24

All’indietro

 

Ginny richiuse dietro di sé la porta di legno. Fece girare la chiave nella serratura per due volte e appoggiò la schiena, chiudendo gli occhi. Fece un paio di respiri profondi e li riaprì. La sua immagine riflessa nello specchio del bagno dell’espresso di Hogwarts la guardava. Non era diversa dal solito; o almeno, quella mattina, appena sveglia, aveva cercato di comportarsi nella maniera più normale possibile. Aveva indossato la sua divisa, si era pettinata più accuratamente di quanto facesse normalmente, anche se non c’era nessuna occasione speciale. Forse pensava che se esteriormente era ordinata non si sarebbe visto come era sconvolta realmente. Non si era mai sentita in quel modo. Le pareva che tutto scivolasse via e che la sua mente non riuscisse più a fermare nulla. Come se fosse una bimba al mare, che cercava di fermare l’acqua con le mani. Respirò ancora. Doveva rimanere calma, restare lucida…

 

 

“è morto Cedric Diggory!” urlavano le voci intorno a lei, mentre tutti si spintonavano, per vedere meglio.

“un campione è morto”

Ginny cercò di sovrastare le altre persone, ma minuta com’era non le era possibile. Così si intrufolò tra la gente e riuscì a raggiunger Micheal che era un po’ più avanti.

“Micheal… è vero?” chiese la ragazza.

“si” rispose lui gravemente e l’abbracciò. A Ginny non pareva vero: un ragazzo morto, morto ad Hogwarts…

“Harry Potter è sopravvissuto però” disse Micheal “ho visto Malocchio Moody che lo portava al castello… chissà cosa è successo”

“Harry sta bene?”

“sì, ma sembrava sconvolto. Beh, è normale. Chissà cosa può essere successo…” disse il ragazzo addolorato. Ginny si strinse di più a lui e chiuse gli occhi.

 

I ragazzi furono mandati nel castello. Nessuno parlava più di tanto, ma ognuno aveva negli occhi quella muta domanda: cosa è successo nel labirinto?

Tutti i ragazzi, sia quelli di Hogwarts che quelli delle scuole straniere erano riuniti nella sala grande, seduti ai grandi tavoli in legno. John aveva momentaneamente lasciato il tavolo di Tassorosso per andare dalla sorella, che piangeva sulla sua spalla. Anche Micheal e Christopher avevano lasciato la loro Casa per stare con le rispettive ragazze. Aisleen piangeva in silenzio, appoggiata al petto di Christopher che aveva lo sguardo fisso nel vuoto. Nessuno aveva voglia di parlare. Ma nessuno si rendeva conto di cosa stava succedendo.

“ragazzi, dovete salire ognuno nella propria sala comune. I prefetti vi accompagneranno” il piccolo Professor Vitous si era avvicinato a loro. Pian piano tutti i ragazzi della sala si alzarono e si separarono.

“ci vediamo dopo” disse Micheal a Ginny, sfiorandole la mano. Lei si unì ai suoi compagni e cominciò a salire verso la torre.

 

 

Ginny sospirò. Erano cambiate tante cose in così poco tempo.

 

“colui-che-non-deve-essere-nominato?” squittì spaventata Miriam.

“è assurdo…” disse Anthony.

“non è possibile…” disse John, passandosi una mano tra i capelli.

“ma siamo sicuri?” chiese Aisleen, incerta.

“certo! Lo ha detto Silente… e di lui dobbiamo fidarci.” Rispose Ginny, anche se avrebbe dato tutto quello che aveva per non crederci.

“e poi Harry dice che lo ha visto tornare.” Sussurrò Colin.

“beh ma hai visto cosa ha scritto Rita Skeeter…” disse Anthony. “insomma, se lo ha confermato un medico del San Mungo…”

“io non credo alle stupidaggini di quella donna!” esclamò Colin, infuriato “io credo ad Harry, che sinceramente reputo un buon amico e non ha mai dato segni di follia”

“Rita Sketeer cerca solo di fare scandali” disse Demelza “e anche io credo che Harry sia un ragazzo tranquillo”

“fidati Anthony. Passa tutte le estati con mio fratello, ti posso garantire sulla sua salute mentale” disse Ginny, un po’ seccata. Anthony sospirò “io non so più a cosa credere! Il Torneo Tremaghi che lancia un concorrente in più, Crouch che scompare misteriosamente e ora questo! Cedric Diggory morto, ucciso da Tu-Sai-Chi! Il ministero nega, Silente afferma! Io non so più cosa pensare, a chi credere! Scusami tanto se sono un attimo confuso! Perdonami, se non sono come Ginny Weasley, che sa sempre ciò che è giusto e ciò che è sbagliato!” esclamò. Poi voltò le spalle agli amici, scappando su per le scale. “scusalo Ginny… da quando Cedric è morto… Anthony è veramente sconvolto. Sai che non ti avrebbe attaccata così” disse John, guardando l’amica.

“no, certo…”

“vado da lui. Spero si calmi un po’…” disse il ragazzo, e salì nel dormitorio maschile.

“conosceva Cedric” disse Demelza “suo padre e il signor Diggory sono colleghi in ufficio e sono molto amici. Ha passato le estati a giocare a Quidditch con lui”

Nessuno sapeva cosa dire. Non c’era veramente nulla da aggiungere.

 

Riprese a respirare. Diede un ultima occhiata alla sua immagine ed uscì dal bagno. “eccoti, finalmente!” esclamò Miriam, vedendola arrivare. “stavamo decidendo su come organizzare le vacanze” le disse Aisleen, seduta come al solito vicino a Christopher. “E a che conclusione siete arrivati?” chiese Ginny, sedendosi vicino a Demelza. “ beh nostro padre sta costruendo una di quelle enormi vasche babbane… le pisine o come diavolo si chiamano…” disse John.

“piscine” lo corresse Demelza.

“si, quelle… beh siete tutti invitati!”

Tutti erano entusiasti dell’idea. “uffa, basta che non organizzate quando non ci sono! Io vado in Italia, al mare per alcune settimane…”

“meno male!” esclamò John, prendendosi una spinta da Miriam. “cretino!”

"scusa sono solo sincero!"

"invece so benissimo che senza di me non sapete stare..."

"se lo dici te..."

 

"quest'estate non sarà come le altre..." aveva sospirato Molly Weasley, mentre andava verso i cancelli di Hogwarts accompagnata dai figli, prima di rispartire verso casa. Ginny era rimasta in silenzio. "cosa succederà?" chiese Ron. La donna accarezzò la testa del suo figlio più piccolo, anche se ormai alto più di lei. "cambieranno un pò di cose" rispose dolcemente "ma l'importante è che restiamo tutti uniti". Fred passò un braccio attorno le spalle della madre "hai sette figli su cui contare" le disse.

"nessuno sarà mai solo... non abbiamo mai avuto modo si rimanere soli nella nostra famiglia, neanche a volerlo, perchè dovrebbe accadere ora?" disse George. Molly sorrise, ma i suoi occhi erano umidi. "diventerà tutto così difficile..." mormorò. in un momento di silenzio si asciugò gli occhi colmi di lacrime e rivolse un sorriso ai ragazzi. "beh, ci vediamo tra pochi giorni... non mi fate preoccupare"

"..soprattutto voi due..." disse con un cipiglio severo rivolto ai due gemelli.

"tranquilla ma'"

"faremo onore al nome Weasley, come sempre"

"e... state vicino ad harry... non opprimetelo, non fategli troppe domande... ma fatelo sentire... in famiglia."

E, mentre diceva questa frase, a Ginny parve che il suo sguardo si fosse posato proprio su di lei. Ma forse era stata solo un impressione, perchè sua madre guardava Ron, che annuì.

"facciamolo venire da noi subito" disse il ragazzo.

"purtroppo non si può. Silente ha detto che deve andare per un pò dai suoi zii"

"ma perchè? sono delle persone orrende" esclamò Fred .

"Silente dice di avere le sue buone ragioni. Dobbiamo fidarci di lui."

 

"ragazzi, io vado a cercare Ron..." disse Ginny, alzandosi dal suo posto. "seee, ammettilo che vai da Micheal" esclamò Miriam, ridacchiando.

"sì, andate a sbaciucchiarvi in qualche scompartimento vuoto, eh?" disse John. Grace alzò gli occhi al cielo, sospirando. "scusalo Ginny. cerco di dimenticare ogni giorno che è mio fratello." disse.

"non ti preoccupare, ne so qualcosa di fratelli imbarazzanti" disse Ginny sorridendo e uscendo dalla porta. In realtà non cercava ne Ron nè Micheal. Solo che aveva bisogno di qualcuno... ma non sapeva neanche di chi. sapeva solo che quello scompartimento stava diventando troppo stretto e lei doveva uscirne. Per forza.

Camminando era arrivata a quello scompartimento, quello di cui probabilmente aveva bisogno, quello che stava cercando. Tra le tendine tirate vide la testa cespugliosa di Hermione, che mostrava un barattolino ai suoi due migliori amici, che la osservavano stupefatta, mentre lei diceva qualcosa. Ad un certo punto scoppiarono a ridere tutti e tre. Ginny li guardò, e subito ritrasse la sua mano, che si era adagiata sulla maniglia. Nonostante l'amicizia che la legava ad Hermione, alla fratellanza con Ron e l'indiscusso affetto che provava per Harry, non riusciva a penetrare quella gigantesca bolla che quei tre formavano su di loro. Sua madre si sbagliava. Harry non aveva nessun bisogno di lei. Lui la sua famiglia ce l'aveva.

Con il cuore pesante si voltò, e si imbattè nell'alta figura di Micheal.

"io e te ci riusciamo ad incontrare solo in questo modo, eh? o ti prendo alle spalle o non c'è possibilità di vederti" disse lui.

"scusami" sussurrò la ragazza, poggiando la testa sul suo petto.

"giornata pesante, eh?" disse lui, accarezzandole i capelli.

"ultimamente lo sono tutte"

"senti, per evitare i tuoi fratelli" disse Micheal "andiamo in quello scompartimento... stiamo un pò io e te"

"non chiedo di meglio" disse la ragazza sorridendo e insinuando le sue dita fra le sue. Forse non era di harry che aveva bisogno in quel momento. Forse i suoi passi non l'avevano condotta a quello scompartimento. "forse mi hanno condotta proprio qui" pensò, mentre appoggiava la sua testa sulla spalla di lui, le dita intrecciate, con le sue parole dolci che cullavano la sua anima, rendendola leggera.

 

angolo autrice

grazie di cuore a tutti coloro che mi seguono e mi recensicono... e mi scuso anche per il mio ritardo! ma immagino capirete... lo studio ci prende più o meno a tutti.

spero questo capitolo sia di vostro gradimento. purtoppo non posso promettere aggiornamenti veloci, ma farò tutto il possibile, come sempre!

grazie mille a cippotta91, la tua recensione mi ha fatto veramente piacere, sono contenta che la mia storia e il mio modo di scrivere ti piacciano... spero di non aver deluso le tue sapettative con questo capitolo!

alla prossima!!!!

  
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