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Autore: CrazyNessina    01/05/2010    1 recensioni
-Ho proprio la scena in mente... il momento esatto in cui ho capito che ti stavi avvicinando a me e che la mia vita non sarebbe stata più la stessa...voglio continuare per sempre, voglio rivivere quel momento ogni istante finchè sentiremo la canzone dell'eternità suonare le ultime note...-
questa è la ff che conclude le vicende di Caterina,Marco e tutta la famiglia Cullen!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Volterra. Palazzo dei Volturi. Alec, Rachele e Aro.

Aro:-Quindi mi state dicendo che Rosalie Hale, che fa parte dei Cullen li sta tradendo?-

Alec:-Già…a quanto pare non gli va a genio che tale Marco Carta,(cantante sardo,conosciuto grazie al talent show di Amici) sia innamorato di Caterina…e quindi vuole farlo spaventare perché quel genio di Carlisle gli ha detto che potrebbe anche trasformarlo…uno in più tra i coglioni…-

Aro:-Alec! Queste parole così sgradevoli, davanti alla tua fidanzata poi…e quindi? Che avete intenzione di fare?-

Rachele:-Bè, abbiamo in mente qualche idea. Dobbiamo solo valutare quale sia la più adatta per farlo spaventare per bene…non vogliamo che tra qualche anno il problema ritorni…giusto?-

Aro:-Ottimo…Eccezionale…intanto io dovrei vedere questa Caterina, perché non ne so molto…avete delle informazioni su di lei?-

Aro:-Uhm…Caterina Ibico. Anni 20. Trasformata il giorno 6 agosto 2009. Corritrice. Vincintrice di gare atletiche. Ha un fratello con moglie e due figli. Stato civile fidanzata segretamente con Marco Carta. Poteri speciali: leggere nella mente di chi non dice la verità. Neo vampira quindi molto forte e intelligente. Non si ciba di esseri umani,ma solo di lupi e volpi. Questo la dice lunga su di lei…-

Rachele:-Alta 172 cm. Peso 59 kg. Capelli corti e castani scuri. Per non far vedere che è diversa usa una crema che dà alla sua pelle una colorazione umana, ideata da Alice e Carlisle Cullen. Vive in un appartamento a Roma, lavora nel negozio di suo zio, ma proprio oggi è andata ad un colloquio per fare da modella ad una casa di moda molto importante. Motlo amica di Isabella Swan e Alice Cullen. A scuola ottimi voti… sembra che non abbia difetti…uh ora ricordo…ha avuto un ragazzo che è entrato nella droga e l’ha lasciata. Ma non so fino a che punto possa esserci utile…-

Aro:-Già…bene bene…quando incontrerete Rosalie Cullen, chiedetele di venire a Volterra accompagnata d Caterina. Per una…scampagnata…sono molto fiero di voi…bravi, continuate così…-

Rosalie pensava. Rifletteva. Tentava di trovare una soluzione a quel problema che forse, una soluzione non aveva.
camminava. Si fermava. Fissava un punto nel vuoto. Niente. Non le veniva in mente niente. E quelle parole le rimbombavano nella mente:
*…Dimostragli che si possono ancora fidare di te, che tutto questo è stato provocato da un annullamento del cuore…che hai agito solo pensando,e non sentendo…Io posso aiutarti*
Stupido umano. Come poteva un insulso essere umano aiutarla? Poi non accorgendosene prese tra le mani il vecchio album di famiglia. La sua vera famiglia. E in un attimo ripercorse quella vita.
La sua vita perfetta. Lusso. Bellezza. E quel ragazzo che le sembrava il principe azzurro. I suoi veri genitori, orgogliosi di lei. E quell’amica che le aveva provocato tanta invidia. Che le aveva fatto capire che la vera felicità non sta nei soldi. E poi quella sera. Il freddo della strada su cui era stata usata come un oggetto. Quel freddo le era entrato nel cuore. Era diventata una regina di ghiaccio.
Si era avvicinata al pc. Lo aveva acceso, cercando l’ispirazione. Andò su Youtube. Scrisse Marco Carta nella casella di ricerca. Scivolò tra tutti quei brani e ne scelse uno. “Quando nasce un amore-Marco Carta”. La musica si diffuse nella stanza dalle bianche pareti. L’ascoltava attenta. Iniziava anche ad apprezzare quella voce graffiata…in effetti non era male.
E poi come un lampo in una giornata di sole. Sorrise soddisfatta della sua idea. Scese nel salone dove tutta la famiglia era riunita. Erano tutti sparsi per la stanza. Chi sul divano, chi per terra.
Marco e Caterina scherzavano e ridevano tra loro, giocando con la piccola Renesme. Quando la sentirono entrare nella stanza si ammutolirono tutti. Perfino la piccola vampira, capendo che il tempo per il gioco era finito, si sedette meglio per terra e stette ad aspettare.

-Ho trovato la soluzione…non so nemmeno come mi è venuta in mente,ma mi è venuta!-

C:-Spera che sia una buona idea-

R:-Bè…dato che i Volturi non capiscono se qualcuno mente o meno…ecco, potremmo, cioè potrei, si insomma…potrei fargli credere che Caterina ha già trasformato Marco in vampiro…-

E:-Amore mio! Ma sei un genio!!-

Emmet le si avvicinò,e l’abbracciò soddisfatto e felice. Ma il resto della famiglia non era della stessa opinione…

Cat:-Sì, peccato che il tuo “amore” ha dimenticato un piccolo, insignificante, insulso dettaglio…I VOLUTI LO VORRANNO CONOSCERE!!!-

Rose:-Cat non sono così sprovveduta…basterà truccarlo un po’, e se gli chiedono che potere ha bè, potrebbe che ne sò, immobilizzare tutti con la sua voce…il super potere ce lo inventeremo in un altro momento…-

Alice:-Rose, il tuo piano è talmente stupido che…potrebbe anche funzionare…e se invece non funzione sono cazzi tuoi…ti prenderai le tue responsabilità e dirai davanti ai Volturi che sei un’idiota, mi sembra una buona proposta no?-

Cat:-Sì, solo che se non funziona, lui ci va di mezzo…e poi ci va di mezzo lei…ma non per mano dei Volturi,ma per mano mia…eheh-

Marco:-Cat, calma. E se invece non ci inventiamo proprio un bel niente, andiamo da sti qui e gli parlo io, so di non essere grammaticalmente corretto, ma avranno un cuore, o comunque in una vita passata ce l’avranno avuto no?-

Com’era ingenuo. Pensava ancora che con le parole si potesse risolvere la guerra. Bè forse era meglio il suo piano che quello di Rose. Qualche ora dopo iniziarono i preparativi per fare un piccolo viaggio d’istruzione. Meta:Volterra.


Qualche giorno dopo. Arrivati a Volterra, Cat,Marco, Edward,Bella,Rosalie, e Carlisle puntarono subiuto al palazzo dei Volturi

Heidi dopo aver parlato con il dott.Cullen li accompagnò nella sala del trono dove, seduti su tre troni, presiedevano Aro,Caius e Marcus. Ai lati di Aro:Alec,Rachele e Jane. Vicino a Caius Felix e Heidi. Tutti quei vampiri assetati di sangue umano, annusarono l’aria, impremiata del dolce e delizioso profumo che la pelle di Marco emanava. Carlisle Edward, Bella e la neovampira erano davanti. Bella serviva soprattutto da scudo, per difendere meglio Marco. Il cantante sardo, Alice e Rosalie stavano dietro di loro. Cat aveva negli occhi una luce di speranza,paura e tensione. Era pronta ad attaccare a qualsiasi parola storta. Teneva la mente libera, doveva captare le bugie che, ovviamente, i Volturi avrebbero detto.
Quegli otto vampiri, diversi dai Cullen, ridevano sotto i baffi. Ignari, o meno di quello che si sarebbe successo di lì a poco.

Aro:-Cullen! Che piacere rivedervi! E chi abbiamo qui? Se non sbaglio tu sei Caterina Ibico…sono molto onorato di fare la tua conoscenza…oh e lì dietro chi c’è? Quel giovincello di Marco Carta eh? Non avere paura! Non mordo mica! Ahahah-

La sua risata echeggiava in tutta la sala.

Cat:-Molto piacere. Vengo subito al punto. Potreste scusarmi, se nel palrare, dovessi usare parole poco consone ad un linguaggio soffisticato?-

Falsa come non era mai stata.

Caius:-Ma certo! Non siamo mica ad una scuola di galateo…prego prego…quale sarebbe il motivo della vostra, inusuale visita qui al palazzo di Volterra? Siamo molto curiosi-

Cat:-Bè, ecco…Rosalie, ci ha voluto fare uno scherzo. Ecco, voleva spaventare il mio fidanzato, Marco. Una burla. Voleva sentirsi di nuovo un’umana, e sappiamo che ha chiesto il vostro aiuto. Ecco siamo qui, per dirvi che non serve usare metodi bizzarri. Credo che vossignori non abbiano tempo da perdere dietro ad uno scherzetto così. Nevvero?-

Aro:-Mmm…quindi ci stai dicendo che la bella Rosalie, si è burlata anche di noi??-

Carlisle:-Oh no! Assolutamente! È che lo scherzo le è scappato dalle mani. Voleva farne uno un po’ troppo divertente, ma noi lo abbiamo scoperto, quindi lo scherzo è finito, ancor prima di nascere, ma non si sarebbe mai permessa di prendervi in giro…-

Caius:-Sì,ma comunque vostra figlia, dottor Cullen, ci ha scomodati. E, come ha detto la signorina Caterina, noi non abbiamo tempo da perdere…-

Cat:-Oh ma certo! ma l’abbiamo già punita. Ecco quindi noi siamo venuti qui di persona, perché ci sembrava brutto dirvelo per telefono, per dirvi che ci dispiace davvero tanto che vi abbia fatto perdere tempo prezioso, ma che il vostro aiuto per lo scherzo non serve più…-

Aro:-Ah…bè già che siamo qui, diteci: è vero che il suo fidanzato, signorina Caterina, verrà trasformato?-

Cat:-Oh…n…noo…-

Marco:-Caterina. No…fatemi parlare per favore. Scusate la mia interruzione, ma sinceramente vorrei espirmere la mia opinione…Io amo Caterina. Sono venuto a conoscenza del vostro segreto, e credetemi non dirò mai niente che possa mettere in pericolo voi o i Cullen. Ho intenzione di passare la mia vita,e quella che mi verrà data con lei. Sono sicuro che voi mi sappiate capire. Non vi è mai capitato di sentirvi felice, leggeri come non mai, vedendo, anche solo da lontano, la persona che amavate? Di sentirvi in paradiso…io dico queste cose perché le sento. E vorrei il vostro permesso. Voreei che voi mi diate il permesso di essere trasformato per poter continuare a vivere con Caterina.-

Aro:-Mmm…interessante…bè, se ci tieni davvero a questa bella signorina, ti diamo il consenso…-

Ma Caterina lesse un'altra cosa enlla sua mente: “Stupido essere umano. Arriverà il momento in cui sarai solo…e a quel punto…ahahah”. Un ringhio le partì dalla gola. Aro si girò verso di lei, dubbioso.

Aro:<-cosa succede Caterina?? Come mai quel brutto ringhio? Non si addice proprio alla tua..ehm…persona, ahah-

*Fai poco lo spiritoso brutto idiota! E se uno dei tuoi bastardi da guardia provano soltanto a respirare faccio in modo che questo diventi un campo di battaglia…*

Cat:-Eh? Oh no,mi scusi è che mi stavo schiarendo la voce…bè allora possiamo anche togliere il disturbo. Vi abbiamo fatto perdere tantissimo tempo-

Jane:-Non siate frettolosi…siete nostri ospiti…seguiteci nell’altra sala, per prendere…una tazza di tè, vi va?-

Bella:-Sì, perché no? Vi seguiremo volentieri…-

Aro si avvicinò a Caterina, le porse il braccio, e lei per non essere “scortese” vi poggiò la sua mano. Aro potè così capire che qualità aveva quella vampira. Leggere nelle menti di chi non dice il vero.
Bella ed Alice, cercarono di fermarla, ma ormai era troppo tardi. Aro fece un sorriso divertito. Era una vampira scomoda in quella situazione.
Si fermò. Le prese il braccio bloccandoglielo con una mano. Le sorrise falso e l’alzò, scaraventandola poi a terra. Non si fece niente, ma sul pavimento si formò un solco. Caterina immobile, stesa al suolo, spalancò gli occhi…

Aro:-Mia cara Caterina. Hai un potere eccezionale, ma purtroppo scomodo per noi Volturi e quindi dovrai morire. Jane pensaci tu! Caius, Marcus andiamo…non voglio sporcarmi di sangue…agli altri pensateci voi…ah e Marco…quando sarà rimasto da solo, chiamteci-

Edward:-Bella! Lo scudo!-

Bella si mise davanti ai suoi compagni, si concentrò ed espanse il suo scudo. Marco non capiva più niente. Caterina invece aveva paura che gli succedesse qualcosa. Lei ed Edward si scambiarono un’occhiata. Entrambi avevano pensato la stessa cosa. Servivano anche Jasper e Emmet. E purtroppo per loro anche i lupi sarebbero serviti.
Caterina iniziò a pensare ad una richiesta d’aiuto. Sperando che Jacob la stesse ascoltando. Tornò a guardare Edward. Lui le fece segno di si. Jacob stava richiamando i lupi, e aveva mandato Sam da Emmet e Jasper. La neovampira tornò a guardare Marco. Cercò di rassicurarlo con lo sguardo,ma anche lei era terrorizzata. Sperava che gli alleati arrivassero il più presto possibile.
I minuti passavano. Nessuno cercava di attaccare. Jane era concentrata su Caterina. Rachele e Alec su Edward e Bella. Ma niente. Lo scudo era troppo potente. Carlisle era l’unico tranquillo, il che fece quasi incavolare sia Rosalie che Alice.

Rachele:-Caterina, io ti conosco. Ti ho visto quando ero ancora umana. Non ricordo dove…Mmm…però già allora mi stavi sulle palle!-

Cat:-Ah si! Te sei quella che stava alle superiori da me…tutta la scuola ti sputtanava dietro, e te non te ne sei mai accorta. Ecco perché poi non sei più venuta. Pensavo ti vergognassi di farti vedere in giro…ahah-

Alec:-Come osi! Lurida Cullen! Hai firmato la tua condanna a morte! Esci da quel cazzo di scudo e combatti! Siete dei codardi. Non lottate perché sapete benissimo che non ce la fareste contro di noi!-

Cat:-Ah si? Bene, facciamo un combattimento ad armi pari. Io e te. anche perché sinceramente mi sto annoiando-

Edward:-Sei deficiente?? Ma si! Perché non farci uccidere tutti!-

Caterina uscì dall scudo. Si girò verso la famiglia Cullen con lo sguardo di chi la sa lunga.

Cat:-Eddino, capisco che tu possa preoccuparti di me, ma ho battuto Emmet,te e Jasper insieme. Non ho paura di farmi qualche graffio, più che altro ho paura per lui…ahah preoccupatevi più di Marco và…-

Mraco:-Cat, però fai attenzione. Ti ho già perso una volta. Non voglio che succeda di nuovo…-

Cat:-Tranquillo amore…bè e adesso, bando alle ciance. Diamo inizio alle danze!-

Non aspettò nemmeno un secondo. Saltò praticamente addosso ad Alce, gli bloccò le braccia con le ginocchia e gli prese la testa fra le mani. Il ragazzo era alquanto spaventato. Era troppo veloce. Nemmeno la luce era così. E quella mossa. Buttò lo sguardo prima sulla sua amata, che non mostrava emozioni. Poi quasi attirato dalla parte opposta guardò Alice. Rideva serena. L’aveva previsto! Era tutto quanto studiato! E ci erano cascati come allocchi. Jane cercò di buttarle addosso gli occhi per salvare il fratello,ma delle braccia potenti e muscolose, la bloccarono da dietro.

Emmet:-Eh no carina! Un duello ad armi pari. Ovviamente noi abbiamo vinto. E voi perso! Ahahah-

Rachele:-Siete furbi Cullen. Ma non invincibili. Si vi abbiamo sottovalutato, ma possiamo risolvere la questione in modo pacifico no?-

Alice:-Pacifico un cazzo, tesoro bello! Ora dateci la nostra rivincita. Siete sempre stati superiori, ma intanto non avete pensato che la sottoscritta avesse già visto tutto. Che cazzo di Volturi siete? Dei sosia…me ne avevano sempre parlato come vampiri superiori agli altri. Forti. Intelligenti. Si intelligenti di sto cavolo! Ahahah-

Aro:-Ah mi fa piacere che ridete! Perché state per piangere!-

Sam:-Sicuro? No perché noi siamo di più. Conosciamo già ogni vostra mossa. E uno dei tuoi bodyguard sta per essere mandato all’altro mondo per sempre…guarda là…-

Sam indicò ad Aro Caterina, agganciata ad Alce con le gambe, e le mani intorno alle sue guance fredde. Aro poi guardò Rachele. Se fosse stata ancora un umana avrebbe pianto. Parlava veloce. Pregava il capo dei Volturi di richiamare l’ordine e di lasciarli andare. Amava troppo Alec.
Caterina fece girare piano piano la testa al vampiro. Si avvicinò al suo collo bucandogli la pelle con i suoi canini perfetti. Da Alce partì un grido soffocato. Anche Jane si aggiunse alla supplica di Rachele. A quel punto Aro si arrese.

Aro:-Basta! Smettetela! Va bene Cullen. Potete andare. Caterina al tuo ragazzo non accadrà nulla. Hai la mia parola d’onore, e se non mi credi, leggi nella mia mente…forza andatevene.-



Due anni dopo

-Bene, siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione di questi due giovani ragazzi. Marco Carta e Caterina Ibico. Se qualcuno ha qualche motivazione per cui questo matrimonio non debba essere celebrato parli ora, o taccia per sempre…-

[…]

-Caterina Ibico, prendo te oggi come mia legittima sposa. Prometto di amarti e onorarti. Di rispettarti e renderti felice, ogni giorno della mia esistenza. In ricchezza e povertà. In salute e in malattia. Finchè la colonna sonora della nostra eternità non smetterà di suonare le sue ultime note…-

-Marco Carta. Prendo te oggi come mio legittimo sposo. Prometto di amarti e onorarti. Di rispettarti e renderti felice ogni giorno della mia esistenza. In ricchezza e povertà. In salute e in malattia. Finchè la colonna sonora della nostra eternità non smetterà di suonare le sue ultime note…-

-Bene. Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa…-

I loro volti si avvicinarono l’uno all’altro, unirono le loro labbra in un bacio che sapeva d’amore, di felicità e di sacrifici. Sorrisi e alcune lacrime affioravano tra i presenti a quella cerimonia. Pochi invitati. Solo amici stretti e familiari. Tutti in abiti elegantissimi, costosissimi e scomodissimi.
Marco si era trasformato da poco,ma nonostante tutto aveva deciso di continuare la sua carriera musicale per ancora qualche anno e poi forse dire addio alle scene. Erano riusciti a coronare un sogno in comune. Finalmente i guai erano finiti, il loro amore aveva superato tutte le intemperie e soprattutto i Volturi.
Alice corse incontro ai novelli sposi sorrise ad entrambi,ma forse emozionata, abbracciò prima l’amica cercando di non macchiarle l’abito bianco,e subito dopo la new-entry nella loro famiglia. Li raggiunsero anche la famiglia di Marco e di Caterina. Baci, abbracci, sorrisi, alcune lacrime e di nuovo abbracci. Il padre e il fratello di Caterina si avvicinarono al novello sposo, mentre la loro “bambina” sorrideva, bellissima nel suo vestito candido come la neve. Lungo fino ai piedi, con maniche lunghe tempestate da fiori ricamati. Al collo una collana con delle pietre azzurre e blu. Apparteneva a sua nonna. Qualcosa di nuovo. Qualcosa di blu. Qualcosa di vecchio. I capelli corti arricciati con il ferro,decorati con mollettine, fermagli bianchi e azzurri. Rideva con Alice, e Bella mentre guardava estasiata quella piazza che festeggiava l’inizio della sua eternità.

-Trattala bene figliolo. So che sei un bravo ragazzo, perché sennò a quest’ora non saremo qui. Mi raccomando eh?-

-Ci conti signore. La tratterò come una principessa…-

Il matrimonio era stato organizzato ovviamente da Alice e Rosalie. La chiesa si trovava in un paesino che il ragazzo conosceva benissimo. Pirri. Tutta bianca, a tre navate, ristrutturata un sacco di volte, dal sapore antico. Posizionata in mezzo alla campagna. Quasi abbandonata, ma forse tra le più belle che Alice avesse visto.
Il pranzo che seguì era stato organizzato nella piazza principale del paese. Tutte le vie che erano collegate con essa erano state addobbate con nastri bianchi e confetti. La piazza era divisa in due. Da una parte il buffet con una moltitudine di cibo. Carne,pesce,pasta,verdure,insalate di tutti i tipi e su un tavolo apposito era posizionata un’altissima torta nuziale. Preparata ovviamente dallo zio di Caterina. Cinque piani di glassa rosa e azzurra. Ogni piano con una forma diversa. Decorata con rose, narcisi e spighe di grano di zucchero.

-Alice! È tutto perfetto! Grazie mille! È meraviglioso…- le disse Caterina,mentre la bella vampira ammirava compiaciuta il suo operato

-No tesoro. Tu sei perfetta. Voi due siete perfetti. Grazie comunque. È stato un divertimento assurdo scegliere tutto. E io non ti ho detto niente,ma questo sarebbe un piccolo regalo da parte mia,di Rosalie,Emmet e Jasper. Edward,Bella,Esme e Charlisle ve ne hanno fatto un altro. Ma mai bello come il nostro ahahah!-

-Siete pazzi?? Non possiamo accettare! Dai!-

-Vuol concedermi questo ballo, madame?-

Marco era apparso alle loro spalle. Nel suo abito nero era semplicemente fantastico. Cat gli sorrise avvicinandosi a lui. Raggiunsero l’altra metà della piazza, “addetta” alla pista da ballo. Bellissimi e uniti per sempre iniziarono a muoversi sulle note di una musica suonata al pianoforte.

-Sei bellissima. Lo sei sempre stata. E credo proprio che lo rimarrai per sempre-

Le disse lui avvicinandosi al suo orecchio.

-Amore non sai come sono contenta. Non pensavo che ci sarei riusicta di nuovo-

-A fare cosa tesoro?-

-Ad innamorami di nuovo. A essere felice ancora. A poter tornare a sorridere. Sei il mio eroe. Ahah-

-Bè, peccato,perché oggi mi sono dimenticato il mantello a casa…ahah. Non posso ancora credere di poter restare con te sempre. Per sempre-

-Ti amo. Ti ho amato. Ti amerò finchè mi verrà data la possibilità di dimostrartelo-

-Vale lo stesso per me piccoletta…-

Iniziò a nevicare, fatto molto insolito in un paesino sardo, nonostante fossero gli inizi di gennaio. E sotto quella neve fredda i loro cuori caldi d’amore tornarono a battere seguendo le note di quella musica che li avrebbe accompagnati nel loro Per sempre
  
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