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Autore: EvilFenrir90    02/05/2010    0 recensioni
Il gruppo di ragazzi che andremo ad introdurre è formato da ben 9 ragazze e solo 4 ragazzi. In ordine di età abbiamo: Francesco - (detto Fraffo) 19 anni,Giuliana - (detta Giuly) 19 anni, Francesca – 19 anni, Ornella – 18 anni, Floriana – 16 anni, Giuseppe – (detto Peppe) 16 anni, e il gruppetto più giovane, tutti 15enni formato da Alba, Elly, Illy, Ila, Sirin, Marco e Richie (detto Maw per motivi a noi sconosciuti). I 4 più grandi, grazie ai soldi che avevano messo da parte, erano riusciti ad affittare un minivan a 14 posti (il 14° posto era ovviamente riservato ai bagagli) e speravano sarebbe rimasto quantomeno tutto integro per tutta la durata della vacanza; certo, con quel gruppetto vivace le speranze venivano a mancare poiché, soprattutto i più giovani del gruppo, non riuscivano a stare fermi un secondo.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Tu... chi sei veramente?- chiese Francesca tremando. Era uno sconosciuto dopotutto, e dopo quello che era successo, difficilmente potevano ancora fidarsi di qualcuno.
Il signore in nero uscì dal vicolo, rivelando il suo volto pallido, coperto per metà da dei lunghi capelli bianchi i quali coprivano una cicatrice che gli attraversava buona parte della faccia. In più, indossava un cappello molto strano, una tuba molto malconcia per dirla tutta. Alla fine, con un sorriso, rispose alla domanda di Francesca:
-Io, signorina, mi chiamo Tucker Under e direi che voi ragazzi siete in un bel guaio... ma non demoralizzatevi, ho io la soluzione!
Appena finì la frase, tutti quanti si girarono verso di lui: davvero costui era in grado di aiutarli a tornare normali?
-Dice davvero signor Tucker?- chiese Elly con gli occhi pieni di speranza.
-Certamente miei signori- rispose lui con un ampio sorriso -perchè anche io, come voi, avevo subito la vostra stessa sorte!
Tutti si meravigliarono a quelle parole. Forse, allora, Tucker diceva la verità
-Come facciamo ad essere sicuri che non ci stai mentendo?- chiese diffidente Francesco digrignando i denti.
-Non si agiti micione- rise Tucker seguito da dei risolini di alcune delle ragazze del gruppo. -Questa cicatrice ne è la prova- E alzandosi la ciocca di capelli, fece vedere la cicatrice.
-Vi starete chiedendo come me la sono procurata... beh è stato Jacques...
A quel nome tutti quanti ringhiarono e si fecero più seri. Non potevano sopportare che quell'orribile individuo potesse farla franca.
-Comunque, tornando alle nost...volevo dire... alle vostre preoccupazioni, direi che è giunto il momento che vi sveli come tornare normali!- continuò Tucker sempre con il sorriso sulle labbra.
Nonostante sembrasse che Tucker volesse aiutarli, la maggior parte dei ragazzi pensava che costui nascondesse qualcosa...
-Mi scusi signor Tucker...- si fece avanti Ornella -ma lei, da tutta questa storia cosa ne ricava? Si, capisco che ci vuole aiutare e tutto il resto ma... ho come l'impressione che lei ci stia nascondendo qualcosa. E poi quella cicatrice sulla faccia... non possiamo prenderla come una vera prova... potrebbe anche essersela fatta altrove...
-Ottima intuizione signorinella.- rispose Tucker con aria assolutamente calma -Ma ogni cosa a suo tempo- continuò lui -prima vi svelerò come tornare normali poi sta a voi mettere in atto la mia soluzione o meno.
-In che senso scusi?- chiese Giuseppe con aria perplessa.
-C'è un segno sul vostro braccio sinistro, ognuno di voi ce l'ha.- disse Tucker indicando il braccio scoperto di Giuseppe.
-Sembra una specie di diamante- disse Sirin -ma è tutto nero!
-Precisamente!- continuò Tucker -Per far si che il segno scompaia e che voi torniate normali è necessario che risolviate 10 enigmi cadauno!- -Enigmi? Cioè indovinelli?- chiese Francesco
-Esatto! Purtroppo a Mistodd ci sono solo 129 abitanti escludendo me, Jacques e i suoi due tirapiedi, quindi...
-Quindi qualcuno di noi non potrà tornare del tutto normale!- concluse Giuliana preoccupata.
-Esattamente.- finì il discorso Tucker chinando il capo.
Tutti rimasero demoralizzati a quelle parole. Un attimo prima stavano esultando di gioia perchè finalmente avrebbero saputo il metodo per tornare normali e un momento dopo le loro speranze erano andate in fumo: uno o una di loro non sarebbe riuscita a tornare normale. Cosa potevano fare?
-Ora che mi ci fate pensare...- riprese Tucker con un sogghigno -un modo di salvare la persona che non tornerà normale ci sarebbe...
Tutti quanti si girarono verso Tucker con un nuovo barlume di speranza negli occhi.
-Spara!- disse Francesca.
-E' molto semplice in realtà- fece lui -basterà che distruggiate il luogo da cui tutto ciò ha avuto inizio!
Il gruppo di ragazzi rimase a bocca aperta. Ma come? Come potevano fare loro, dei semplici ragazzi, a distruggere un palazzo enorme come quel ristorante? E soprattutto, come poteva essere che distruggendo l'Animal Bistrot, sarebbero tornati normali?
-Vuoi dire che distruggendo quel ristorante infernale anche chi non ha completato tutti gli enigmi tornerà normale?- chiese Giuliana, ancora incredula.
-E' esattamente quello che ho detto- le rispose tranquillamente Tucker.
-Mi viene da pensare- intervenì Francesco -che in tutto questo lei ci guadagnerebbe comunque qualcosa... non è così signor Tucker?
Tucker esitò a rispondere a quella domanda, ma si limitò soltanto a sghignazzare.
-In effetti- riprese Tucker -si, ci guadagnerei qualcosa; ma come ho detto prima, ogni cosa a suo tempo ragazzi.
Certo, con quel suo ghigno stampato perennemente in volto e il suo modo di fare il signor Under appariva ben poco affidabile e degno della loro fiducia, ma che altra scelta avevano?
-E sentiamo signor Tucker- intervenne Francesca con sguardo serio, -lei che procedimento ci consiglia di seguire? Sprecare tempo a risolvere degli stupidi indovinelli e lasciare che uno di noi rimanga mezzo uomo e mezzo animale per sempre o dirigerci tutti quanti verso l'Animal Bistrot e mettere a repentaglio la vita di ognuno di noi?
-E' una scelta ardua non c'è che dire...- disse Tucker con tono piuttosto sincero -spetta a voi decidere quale strada intraprendere... anche se...
Tutti rimasero col fiato sospeso e nessuno spiccicava una sola parola, attendendo la conclusione del discorso. -Anche se..?- Richie interruppe il silenzio.
-Anche se,- riprese Tucker -visto che siete ancora giovani...ma che comunque siamo in maggioranza numerica... potrei chiamare due dei miei uomini fidati per aiutarvi in quest'impresa...
-Solo due?!- urlò Giuseppe con rabbia -che senso ha tutto questo?! Non sappiamo se quel Jacques ha altri tirapiedi oltre quei Gaston e Vattelapesca! Non siamo mica dei lottatori!
Giuseppe non aveva tutti i torti, ma Tucker sorrise con un sorriso diverso da quelli di prima..che ispirava fiducia, che dava speranza.
-Ho capito come vi sentite ragazzi, non c'è bisogno che vi scaldiate. Ma vi posso assicurare che ho un piano ben accurato per porre fine a tutto ciò una volta per tutte.
Il signor Tucker sembrava alquanto deciso mentre stava pronunciando la frase. A quanto pare aveva davvero un piano.
  
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