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Autore: Miss_Slytherin    02/05/2010    12 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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           CAPITOLO 29

                                                           During the trip

 

 

-Un momento…mi state dicendo che ci aspettano dieci ore di volo a bordo di quella cosa?!-

esclamò Lilian Luna Potter, decisamente orripilata, tenendo gli occhi fissi su una dozzina di carrozze ferme al centro del parco di Hogwarts. Era la mattina della partenza per San Francisco e le classi del quinto e del settimo anno erano state radunate, con tanto di bagagli, per ricevere le ultime istruzioni…fra cui la modalità con la quale avrebbero viaggiato.

-A quanto pare sì Lily!- sbottò Cassiopea ancora piuttosto incazzata nemmeno lei sapeva perché. Era di quest’umore intrattabile sin dalla sera prima, per causa di Shane. Il pigiama party con Lily e Glorya era riuscita a distrarla sul momento, ma ogni volta che ci pensava a mente lucida sentiva lo stomaco attorcigliasi per la rabbia.

-Non voglio!- annunciò Lily, trattenendosi a malapena dal picchiare a terra il piede destro avvolto in uno stivaletto di pelle nero, che sostituivano i classici mocassini della divisa. Insomma, aveva superato la sua paura di volare ma…dieci ore su una carrozza che avrebbe volato sospesa nel nulla?! Era decisamente troppo!

-Allora resti qui? Merlino grazie per questo miracolo!- commentò una voce sarcastica alle sue spalle; Scorpius Malfoy, che aveva l’incredibile e alquanto irritante capacità di trovarsi sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato, aveva udito la conversazione fra le due amiche.

-No Malfoy sono decisa a perseguitarti fino alla fine dei miei giorni!- lo rimbeccò Lily, mentre il Preside Linton stava continuando a blaterare qualcosa riguardo il viaggio.

-Considerando la tua nausea da volo, è già tanto se non decedi sulla carrozza- ribatté Scorpius ironico.

-Non scomodarti a venire al mio funerale, in tal caso- fu la gelida risposta di Lily. Scorpius stava per replicare a sua volta, quando un Edward piuttosto scarmigliato si fece largo fra gli studenti sino a raggiungerli.

-…‘fanculo Scorps, potevi svegliarmi!- disse rivolto al suo migliore amico, mentre cercava di riprendere fiato, con le mani sui fianchi e il respiro veloce.

Lily gli si avvicinò e, senza dire una parola, chiuse i bottoni della camicia candida che Edward aveva infilato di fretta, aggiustò la cravatta che era stata a malapena buttata intorno al collo e con un veloce incantesimo stirò i pantaloni che probabilmente avevano giaciuto accartocciati sulla sedia per giorni interi. Finito di prendersi cura dei vestiti, gli passò una mano fra i capelli con l’intento di aggiustarglieli, dato che non versavano in uno stato neanche lontanamente decente ed infine osservò la sua opera soddisfatta.

-Ora sei presentabile- gli disse altezzosa, conquistandosi un sorriso da parte del bel Nott.

-Ti è presa la sindrome della mogliettina?- si intromise Scorpius, che non aveva badato al commento dell’amico.

-Scorpius piantala di darle fastidio!- lo sgridò Cassiopea, che quel giorno non aspettava altro che sfogare le sue ire su qualcuno.

-E tu cos’hai? Ti ha morso la tarantola?- replicò il fratello acido, puntando gli occhi argentati sulla sorella; per tutta risposta Cassiopea gli rifilò un’occhiataccia, prima di tornare a concentrarsi sulla sua incazzatura.

-Ehi, con chi sta parlando Glorya?- domandò poi Scorpius, con tono neutro, mentre Edward era scappato di nuovo in Dormitorio, dato che aveva dimenticato le valigie. Da quando Glorya e Derek avevano smesso di comportarsi come fratello e sorella, Scorpius aveva preso a comportarsi in modo piuttosto protettivo nei confronti della piccola Zabini, come avrebbe dovuto fare Derek. Perciò, vedendola chiacchierare con un ragazzo che non gli sembrava di conoscere, assunse immediatamente la modalità pseudo fratello geloso.

-Liam Mackenzie- rispose Lily, dato che Cassiopea, l’informatrice ufficiale del gruppo, si era chiusa in un ostinato silenzio.

-E chi sarebbe, di grazia? Ha una buona reputazione oppure è un puttaniere?- chiese Scorpius, come se lui non appartenesse a quest’ultima categoria, -devo andare a spaccargli la faccia? Non mi piace per niente come la guarda…- continuò imperterrito Malfoy, osservando Liam che portava una lunga ciocca di capelli dietro l’orecchio di Glorya, con fare delicato.

-Piantala Malfoy!- lo interruppe Lily, esasperata da tutte quelle domande, -è un bravo ragazzo, a differenza tua, e non sta facendo niente di male!-

-Mmh…-grugnì Scorpius poco convinto, mentre finalmente gli studenti delle prime file iniziavano a salire sulle varie carrozze. A quella vista Lily sbiancò letteralmente, mentre tragiche immagini di carrozze che precipitavano nel vuoto le invadevano la mente. Chiuse gli occhi, concedendosi un breve momento di debolezza, e non li riaprì neanche quando sentì una mano stringere la sua, immaginando che si trattasse di Cassiopea o di Edward.

-Okay, ce la posso fare…ce la posso fare…- mormorò più rivolta a sé stessa che ad altri, e sentì che la sua mano veniva lasciata; questo le causò uno strano senso di vuoto, che Lily cercò di scacciare con una scrollata di spalle. Si avviò poi con passo funereo verso la carrozza che le spettava, seguita da Cassiopea ancora imbronciata e da Glorya, che in vista della partenza aveva salutato Liam per raggiungere le sue amiche. Vedendo che anche Scorpius, come Derek e Edward si stava apprestando a salire sulla sua stessa carrozza, Lily commentò:

-Che cosa staresti facendo Malfoy, di grazia? Non vai a tenere compagnia a Marìkaa?-

-Perché dovrei, c’è già il tuo adorato fratellino con lei!- ribatté Scorpius, sistemandosi comodamente accanto a lei, alias occupò mezzo sedile spaparanzandosi a suo piacimento.

Scorpius aveva detto la verità: Albus stava galantemente aiutando l’imbranata Marìkaa a salire su un’altra carrozza, insieme a Rose, Molly ed altri loro amici. Alla vista dell’americana, di nuovo le viscere le si attorcigliarono dolorosamente…possibile che il solo guardare quella chioma scompigliata di ricci e le Converse malandate le procurasse un bruciore allo stomaco?

Autoconvincendosi di odiare la yankee esclusivamente per il rapporto d’amicizia che la legava a suo fratello, Lily diede un elegante spintone a Scorpius affinché le facesse posto.

Il viaggio iniziò in uno strano silenzio.

Lily, troppo occupata a fingere di star bene quando in realtà sentiva la colazione ballare la salsa nello stomaco, teneva la bocca chiusa per evitare di mostrare a tutti cosa aveva mangiato quella mattina, Cassiopea se ne stava con le braccia serrate rigidamente intorno al corpo e le labbra strette in una smorfia buffa e Glorya invece fissava il cielo limpido con occhi sereni. Suo fratello Derek di tanto intanto la osservava, ma il suo era uno sguardo nostalgico e triste più che arrabbiato, mentre Edward seduto accanto a lui stava rovistando nella sua borsa di pelle alla ricerca di qualcosa che sicuramente aveva scordato in Dormitorio nella fretta di raggiungere gli altri nel parco. Infine Scorpius, dopo aver lanciato un’occhiata perplessa al resto della comitiva, domandò con il suo solito fare scocciato:

-Beh? Avete lasciato l’uso della parola a terra?-

-Ah, ah simpatico Scorps…no, per colpa tua ho lasciato a terra il mio fantastico orologio da polso!- lo rimbeccò Edward, che infine aveva rinunciato alla ricerca.

-Colpa mia?! Sei tu che non ti sveglieresti neanche se venisse giù tutta Hogwarts di colpo!- ribatté Scorpius, che effettivamente quella mattina aveva tentato con tutte le sue forze di tirare giù l’amico dal letto, senza riuscirvi.

-Io non ti ho sentito!-

-E allora se sei sordo non è colpa mia!-

Probabilmente sarebbero andati avanti a beccarsi ancora per un bel po’ se Cassiopea non fosse intervenuta urlando istericamente:

-Bastaaa! Piantatela! Siete peggio di due bambini!-

Edward e Scorpius tacquero di colpo, probabilmente scioccati dal fatto che Cassiopea, solitamente così composta, come si conviene ad una signorina del suo status sociale, avesse urlato come una volgare Babbana.

-Sentì un po’- l’apostrofò Scorpius con gli occhi argentati ridotte a fessure, mentre Derek e Glorya sembravano persi nel loro mondo (che fossero innamorati?) e Lily stava diventando sempre più esangue per la nausea, -che cosa ti prende? È da stamattina che sei intrattabile!-

-Ha parlato Mister Gentilezza!- fu l’acida risposta di Cassiopea.

-Adesso o la pianti immediatamente e mi dici che cazzo ti prende oppure io riduco in cenere con un incantesimo irreversibile il tuo baule pieno di abiti. Sai che lo farò- la minacciò Scorpius, serissimo.

Di fronte alla prospettiva di perdere per sempre i suoi preziosi abiti, Cassiopea si decise a raccontare che cos’avesse, seppur controvoglia.

Lily, per nulla intenzionata a perdersi la confessione dell’amica –la sera prima Cassiopea non aveva voluto raccontare nulla riguardo l’incursione nel Dormitorio rosso-oro e lei e Glorya non l’avevano forzata- cercò di distogliere la sua attenzione dai propri mali per ascoltare la biondina.

-Sei un rompipalle Scorpius! Una spina nel fianco, come tutti i ragazzi! Prendiamo Shane Burke: una continua rottura di scatole per cinque anni! E tu mi piaci, e tu sei bellissima, e io non posso vivere senza di te, e sei il mio sole- cominciò a sproloquiare Cassiopea, imitando il tono di Shane con un crescendo d’ira, - e io che lo tratto male, lo rifiuto, lo disprezzo e poi? Che fa l’imbecille quando finalmente mi decido a mostrargli un minimo di cortesia? Che fa? Si fa trovare avvinghiato a quella sgualdrina di Vanessa Blindsworth, appolipato come se non toccasse carne femminile da un secolo!- concluse, con le chiare gote arrossate per la rabbia.

-Io lo ammazzo!-

-Io lo affatturo!-

Lily e Scorpius si guardarono in faccia e ci mancò poco che si sorridessero per le due esclamazioni quasi simili; ma loro erano Lily Potter e Scorpius Malfoy, perciò non si sorrisero.

-Cioè, mi stai dicendo che tu non ti sei filata questo tizio per cinque anni e poi ti arrabbi se lui si fa un’altra?- chiese Edward, logico. Non avesse mai detto una frase del genere: Cassiopea gli pestò con violenza un piede, prima di replicare:

-È un Nato Babbano, Edward! Per di più Grifondoro! Quale Slytherin Purosangue sana di mente penserebbe mai di avvicinare un essere del genere?-

A quelle parole Edward le diede ragione, seppur con i lacrimoni agli occhi per il violento pestone, mentre Scorpius, che come fratello era uno schifo a consolare, le domandò:

-E tu invece per quale diavolo di motivo avevi pensato di essere gentile con lui?-

Lily annuì, ma consapevole che in questo modo stava dando ragione a Scorpius, si bloccò a metà del gesto; Glorya, interessata anche lei ora al mondo che la circondava, notò Lily e le fece un mezzo sorriso.

-Perché io, a differenza tua, ho un cuore- lo gelò Cassiopea e Scorpius si irrigidì impercettibilmente a quelle parole; Cassiopea era una delle pochissime persone in grado di ferirlo.

Un pesante silenzio calò nella carrozza dopo le parole della bionda Malfoy.

-Beh, ma infondo un cuore a che serve?- disse Lily pragmatica, per spezzare l’atmosfera tesa. Ottenne l’effetto sperato: Cassiopea finalmente sorrise, Glorya e Edward scoppiarono a ridere, Derek tese le labbra nel suo tipico sorriso distaccato e Scorpius sollevò appena un angolo delle labbra perfette.

-Sempre la solita acida! Chissà che Edward non riesca ad addolcirti prima o poi…- commentò poi Glorya, con un sorrisino furbo. Cassiopea, che conosceva bene suo fratello, lo vide pietrificare la Zabini  con lo sguardo e per evitare una qualsiasi sua reazione intervenne dicendo:

-Come sta facendo un certo Liam Mackenzie con te?-

Glorya arrossì e replicò con poca convinzione:

-Liam è solo un amico!-

-Sì come no…- commentò Lily con aria di chi la sa lunga; poi avvertendo un conato di vomito in arrivo si premette le mani sulla bocca e chiuse gli occhi.

-Lily! Tutto bene?- domandò Edward preoccupato mentre Derek con un incantesimo inumidiva un fazzoletto da metterle sulla fronte.

Lily annuì senza aprire gli occhi né togliere le mani dalla bocca; nel frattempo Cassiopea le stava detergendo la fronte sperando che questo la facesse star meglio.

-Forse dovremmo fermare la carrozza. Non vorrei mai che sporcasse tutto rigettando la colazione- propose Scorpius, del tutto indifferente al fatto che Lily stesse male.

-Se Lily resiste ancora un po’ non dovrebbe esserci bisogno di fermare la carrozza: il Preside Linton ha detto che ci sarà una sosta in Scozia prima della traversata più lunga verso l’America  ed ormai sono quasi le dieci- ribatté Glorya, controllando l’orologio da polso grigio perla. Aveva ragione: tempo un quarto d’ora e la carrozza iniziò una lenta discesa verso il territorio scozzese, dove avrebbe sostato per una mezz’oretta. Lentamente tutti gli studenti scesero dalle carrozze, per prendere un po’ d’aria e sgranchirsi le gambe, come anche Cassiopea che corse dal Preside per avvertirlo che una studentessa stava poco bene.

Linton immediatamente si diresse verso Lily e dopo averla esaminata con calma disse:

-Sarebbe meglio che la signorina Potter restasse sdraiata…provvederò anche ad oscurare i finestrini della carrozza, di modo che non veda il vuoto sotto di sé. Nel frattempo consiglio di assumere queste pastiglie ogni due ore- aggiunse posando accanto a Lily, che stava sdraiata su un telo posto sull’erba con gli occhi chiusi e le orecchie tappate (sintomo di svenimento) un sacchetto di pillole scure.

-Credo anche che avere troppe persone attorno le tolga l’aria…disponetevi nelle altre carrozze di modo da lasciare con la signorina Potter una sola persona- ordinò poi, prima di allontanarsi per sequestrare un paio di Caccabombe che aveva intravisto nelle mani di un Tassorosso del quinto anno.

Rimasti soli, Cassiopea, Glorya, Edward, Derek e Scorpius si guardarono l’un l’altro chiedendosi con lo sguardo a chi sarebbe toccato il gravoso compito di vegliare un’apparente moribonda Lily.

-Ecco, se vedessi Lily vomitare credo che vomiterei anch’io subito dopo…- iniziò a dire Edward, che avrebbe davvero voluto rimanere con Lily, ma proprio non avrebbe resistito alla visione del contenuto del suo stomaco.

-Eh, anch’io sono piuttosto sensibile al rigetto- ammise Cassiopea, che effettivamente sin da bambina al solo sentire odore di succhi gastrici si sentiva male.

-Non credo che Lily gradirebbe avere me accanto- commentò Derek, riferendosi all’amicizia poco profonda che lo legava alla Potter.

-Non è che io non ci tenga a stare accanto a Lily, ma…mi sembra che anche qualcun altro abbia bisogno di me- disse Glorya, notando Liam appoggiato ad un albero, in disparte e solitario.

-Ho capito! Ci rimango io con lei! Begli amici però!- sbottò Scorpius, notando che per un motivo o per un altro tutti si erano tirati indietro. Non sapeva che, almeno per quanto riguardava sua sorella e Glorya, il defilarsi faceva parte di un machiavellico piano…

Così, sotto lo sguardo deluso di una Marìkaa che lo osservava da lontano, Scorpius aiutò una Lily semi incosciente ad alzarsi e la riportò sulla carrozza.

 

 

                                  *****

 

Quando Lily riaprì gli occhi, non capì immediatamente dove si trovava. Sentiva di essere sdraiata e avvolta in qualcosa di caldo, ma il buio non le permetteva di riconoscere l’ambiente intorno a lei. Ci volle qualche secondo prima che si ricordasse che erano in viaggio per l’America a bordo di orribili carrozze volanti e che lei si era sentita male dopo neanche un’ora dalla partenza.

-Qualcuno accenderebbe la luce?- domandò, sentendosi stupida; non sapeva se ci fosse qualcuno in ascolto. Sentì un sussurro e la carrozza s’illuminò di colpo, rivelando Scorpius Malfoy seduto sul sedile di fronte al suo. Si era allentato la cravatta della divisa e aveva sbottonato i primi due bottoni della camicia; i capelli chiari, appena più lunghi sul davanti, erano leggermente scompigliati, come se vi avesse passato una mano in mezzo…era da togliere il fiato, ma in quel momento non sembrava essere consapevole della sua bellezza.

Lily si sentì improvvisamente brutta, cosa che non aveva mai pensato di sé in tutta la sua vita.

Non osava immaginare lo stato del suo viso, o peggio ancora dei suoi capelli; sapeva per esperienza che la nausea da vertigini sconvolgeva il suo aspetto.

-Ben svegliata, bell’addormentata- disse Malfoy ironico, interrompendo il filo dei suoi pensieri. Lily lo guardò confusa: per quale diavolo di motivo si trovava da sola con lui, al buio, senza maglioncino della divisa, la camicetta semiaperta e a piedi scalzi?

Evidentemente Scorpius notò il suo cipiglio perplesso, perché disse:

-Se ti stai chiedendo come mai sei in questo stato pietoso e perché qui ci sono solo io, ti rispondo che a) sei stata colta dalla tua patetica nausea da volo, perciò sei stata male e sei svenuta, b) Linton ha voluto che solo uno di noi rimanesse con te e la sfortuna ha voluto che toccasse a me questo gravoso compito e c)ti ho tolto il maglioncino e aperto la camicia per farti respirare meglio-

-Scorpius Malfoy: un futuro da medimago- annunciò Lily sarcastica, e prima che lui avesse modo di replicare, aggiunse:

-Quanto manca all’arrivo?-

-Mi hai preso per l’ufficio informazioni?- ribatté Scorpius scocciato ma poi, dopo aver controllato l’ora, rispose: -ancora cinque ore al massimo-.

-Cosa?!?! No, io voglio scendere!!! Voglio scendere!!!- si lamentò Lily, in tono capriccioso. Apparentemente la nausea si era calmata ma aveva bisogno di aria, di un bagno e di cambiarsi d’abito.

-Certo, aspetta, vado a chiedere a Linton di fermarci, perché Lily Potter è una piaga di prima categoria!- la zittì Scorpius, che già non la sopportava più. Perché Lily quando dormiva era così tenera, così bella che gli faceva venire voglia di stringerla a sé e cullarla, e invece quando si svegliava diventava la persona più odiosa al mondo?

-Davvero lo faresti? Che carino che sei Malfoy!- fu la risposta di Lily, che insieme alla salute aveva recuperato anche tutto il suo veleno.

-Come no, tutto per la Regina di Slytherin!- ribatté Scorpius, sempre più sarcastico e irritato.

Lily aprì bocca per replicare ma, sentendo una nuova ondata di malessere in arrivo, la richiuse, sbiancando d’un colpo. Scorpius immediatamente estrasse una pillola scura dal sacchetto datogli da Linton e, avvicinatosi in un lampo a Lily, la aiutò a ingerirla con un po’ d’acqua dopo averla fatta sedere.

-Meglio?- le chiese, mentre teneva ancora un braccio intorno alla sua sottile vita e l’altra mano fra i capelli a sorreggerle la testa. Lily per lunghi momenti rimase immobile, ma sentendo che la pastiglia stava facendo effetto, annuì lentamente.

A quel punto Scorpius avrebbe dovuto aiutarla a stendersi, coprirla con una coperta termica che la raffreddasse un po’ e tornare a sedersi di fronte a lei, ma non lo fece. I suoi capelli erano così morbidi, così profumati…e la sua vita così sottile, così fragile…

Lily avrebbe dovuto delicatamente staccarsi da Scorpius, tornare a sdraiarsi e magari dormire, ma non lo fece. Le sue braccia intorno a lei erano così solide, così calde…la sua mano fra i capelli così piacevole…e il suo respiro sul collo così fresco…

-Scorpius…- disse piano Lily e non era la solita Lily acida, sarcastica, arrogante e piena di sé, ma una ragazza che stava male e aveva bisogno di conforto.

-Sì?- rispose lui, non rigido, non ironico, non distaccato, ma tranquillo.

-Posso appoggiarmi a te?- chiese Lily, ma senza aspettare un suo consenso, posò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi. Sapeva che Scorpius non l’avrebbe respinta: c’erano quei rari, rarissimi e preziosi momenti in cui smettevano di essere Potter e Malfoy, di detestarsi e di litigare, per essere semplicemente Lily e Scorpius.

Scorpius per tutta risposta tolse la mano dai suoi capelli, per passargliela intorno alle spalle; così sistemati, entrambi si addormentarono, sentendosi in un certo modo completi.

 
Sei ore più tardi, le magiche carrozze di Hogwarts toccarono il suolo americano.

 

 

 

 

Spazio autrice:

                                           
Come annunciato qualche giorno fa, ecco a voi il ventinovesimo capitolo.
Mi rendo conto che questa cosa non possa neanche essere definita capitolo e non mi stupirò se le vostre recensioni –sempre che ce ne siano- saranno piene di “che schifo” e “ritirati!”
Ci tengo a precisare un paio di cose: Cassiopea e Glorya hanno lasciato sola Lily con Scorpius non perché non gliene importasse nulla della salute della loro amica…ma per un piano che hanno ideato e che nei prossimi capitoli spiegherò. Derek è effettivamente innamorato di una ragazza, ma anche questa storia verrà delineata meglio nei prossimi capitoli, così come quella di Glorya e Liam, che per ora sembra avviata bene ma in futuro incontrerà non pochi ostacoli e che in questo capitolo ho lasciato un po’ da parte.
Se Scorpius e Lily vi sembrano sulla buona strada, vi sbagliate…e non dimenticatevi di Edward e Marìkaa, che faranno di tutto per tenersi stretti i loro amati.
Bene, mi sembra di aver detto tutto quello che c’era da dire su questa schifezza e ora passo a cose più serie.
Ringrazio davvero di cuore tutti coloro che mi hanno mostrato il loro sostegno, con le loro “recensioni”: può sembrare stupido, lo so, ma in momenti come questi è confortante sapere che voi ci siete, anche se non ci conosciamo. Grazie davvero, grazie.
Mi devo inoltre scusare con tutte le persone che hanno recensito l’ultimo capitolo da me postato: dalla prossima volta in poi spero di riuscire a rispondere alle vostre recensioni e vi chiedo perdono se questa volta non riesco a farlo. Scusatemi, davvero.
Nonostante io faccia pena come autrice, spero ci sia ancora qualcuno che mi recensisce…mi farebbe davvero piacere vedere se la storia piace ancora o meno.
Bene, dopo avervi annoiati a sufficienza (immagino siate svenuti di fronte a questo lungo e noioso commento) chiudo qui il mio sproloquio, ringraziandovi e scusandomi ancora.

  
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