CAPITOLO 2
Slash e Liz
camminarono ancora parecchio, parlando del più e del meno e ridendo; Slash si
era definitivamente sciolto, cominciando una sequenza di battute e commenti che
facevano morire Liz dalle risate.. Il chitarrista tutto muscoli e sesso-disinteressato
non si accorse nemmeno che camminavano da almeno un’ora e mezza, sembrava non
rendersi conto dello scorrere del tempo.
Liz invece
se ne era accorta, quando quasi un’ora prima aveva imboccato la via dove c’era
il suo appartamento, ma era così divertita da quel ventenne, così spiritoso e
affascinante, che aveva preferito tirare dritto, e aveva cominciato a seguire
un percorso improvvisato.
Entrarono in
un parco continuando a parlare, solo quando la ragazza si sedette su una
panchina Slash si rese conto della situazione..
‘Ma casa
tua?’ domandò incredulo.
‘L’abbiamo
passata circa un’ora fa’ rispose innocente, sfoderando un sorriso delizioso.
Slash non
credeva alle sue orecchie.. ‘Non ti seguo..’
‘Beh, ci
siamo passati davanti.. ma mi stavo divertendo e non avevo voglia di tornare a
casa, e l’abbiamo superata.. eddai abbiamo anche avuto fortuna! Siamo finiti in
un parco! Non stare lì fermo!’
Slash rimase
spiazzato da quella confessione.. ma alla fine non gli dispiaceva proprio per
niente, sorrise come un bambino e si sedette accanto a lei..
‘Me l’hai
proprio fatta.. e per questo..’ Lei lo guardò, per un attimo preoccupata che
potesse prenderla male.. ‘PAGHERAI!’ urlò avventandosi su di lei e facendole il
solletico
‘Noooo!! Ti
prego Slash!! Bastaaa! Ok ok, pausa, hai vinto hai vinto!!!’
Si
risedettero sulla panchina, Slash cingeva col braccio le spalle della ragazza,
si trovava davvero bene con lei.. Era davvero bellissima.
L’alba non
tardò molto ad arrivare, e la luce della mattina rischiarò il parco; Slash era
dispiaciuto all’idea che si dovessero prima o poi separare, ma doveva ammettere
che non si reggeva in piedi dalla stanchezza, e Liz non era certo da meno.
‘Credo che
sia definitivamente venuta l’ora di tornare a casa..’
‘Mi lascerai
così insoddisfatto?’ Slash assunse un sorriso ammiccante.
‘Dai
Casanova muoviti, te lo si legge in fronte che svieni dal sonno’
‘Anche
attraverso i ricci? Cavolo devo essere messo proprio male!’ Liz allungò la mano
e lo aiutò ad alzarsi; uscirono dal parco e tornarono verso la via della
ragazza, nonostante la stanchezza Slash aveva insistito per riaccompagnarla a
casa, e grazie alla luce Liz era riuscita ad orientarsi e aveva trovato subito
la via più breve per tornare al suo appartamento.
Arrivarono
in tempo ragionevolmente breve sotto il portone del palazzo rosso scuro in cui
Liz viveva da circa due anni, da quando era riuscita a scappare dalle grinfie
dei suoi genitori; si fermarono davanti all’entrata e si guardarono diversi
attimi negli occhi prima che uno dei due trovasse qualcosa da dire..
‘Eccoci, sei
arrivata’ Slash aveva trovato per primo quel qualcosa nonostante non fosse
stato particolarmente originale
‘Già..’
‘Allora
buonanotte..’
‘Buonanotte?
C’è già la luce e tu mi auguri la buona notte?’
‘Cazzo.. e
vabbeh dai, è un errorino!’ riuscì a strapparle un’altra risata..
‘Mi
piacerebbe rivederti Liz..’ Slash aveva pronunciato quelle parole tutte d’un
fiato.. in questi momenti era sempre in balia di una sorta di timidezza che
poco si adeguava al suo personaggio..
‘Anche a
me.. ma non la farai franca così facilmente..’
‘Cioè??’
‘Se mi vuoi
rivedere, mi devi trovare, ti ho già detto che lavoro in un locale la sera e in
un supermarket il pomeriggio.. fatti una sana passeggiata per Los Angeles..’
‘Ma non è
giusto!! Ci metterò giorni a trovarti!!’ Ma Liz aveva velocemente aperto il
portone ed era corsa dentro.. Slash rimase spiazzato, come avrebbe fatto a
ritrovarla? Poteva lavorare ovunque.. ci avrebbe messo giorni, e lui non era
certo il tipo da inseguire una ragazza per l’intera città.. pensò che sarebbe
finita in un nulla, non l’avrebbe cercata come un matto, non era da lui.. ma
non ne era molto convinto.
Liz entrò
nell’appartamento e si richiuse la porta alle spalle, si appoggiò con la
schiena e si lasciò scivolare fino a sedersi, era davvero esausta, come non le
succedeva da tanto.. ma nonostante il sonno insopportabile e il male ai
muscoli, che sentivano gli effetti della serata al club e della nottata passata
con Slash, sorrise, era stata davvero bene..
Gettarsi sul
letto fu una rivelazione, non riusciva più a stare in piedi o a fare altro.. si
addormentò dopo pochi minuti, per altro dimenticandosi di puntare la sveglia
per quel pomeriggio..