Capitolo14
Posso
amarti?
Dormiva.
Dopo tutta
la fatica che aveva fatto per prendere il coraggio ed andare nella sua
stanza,
lei dormiva.
Aveva fatto
avanti e indietro diverse volte, di fronte alla porta della stanza di
lei, ma
proprio quando aveva preso il coraggio ed era entrato, nulla.
Lei dormiva!
Sbuffando
per l’ennesima volta, il ragazzino di gomma si mise a
cavalcioni nella sedia
poco distante dal letto, iniziando a fissare l’ignara
navigatrice.
I suoi occhi
si puntarono da subito, nel viso dolce e sereno che la rossa aveva
accucciato
per metà nel cuscino.
Sorrise,
pensando che non aveva mai visto Nami sveglia con
quell’espressione.
Solitamente,
assumeva un aria da rimprovero, oppure uno sguardo omicida, ma mai
aveva visto
il viso della bella navigatrice tranquillo e rilassato come in quel
momento.
Allungando
una mano le scostò una ciocca di capelli, un gesto istintivo
che lo lasciò
perplesso e pieno di dubbi.
Gesto, che
lo portò ad accarezzare il collo fino alla lieve scollatura
della canottiera
che lei aveva indosso, ma dopo poco si fermò, scrutando
pieno di rimorsi il
rossore che il suo morso aveva lasciato nel collo di Nami.
-Scusa..-mormorò,
nonostante sapesse bene che la navigatrice stesse riposando.
Lentamente
si alzò dalla sedia, posandoci il suo fidato cappello, per
poi avvicinarsi al
viso della sua bella.
Accarezzò
con gesti lievi la guancia di Nami, spostandosi poi verso il segno
rosso che
gli aveva lasciato e dopo poco, senza nemmeno accorgersene la bocca
preso il
posto della mano, iniziando a tracciare una scia di baci leggeri che
arrivarono
fino al viso di lei.
Monkey D
Rufy, con espressione ingenua da bambino, esitò un momento
fissando quasi
ipnotizzato, quelle che a lui parevano due petali di fiore, ma fu solo
un
momento, subito dopo scese a sfiorare le labbra della sua navigatrice.
Svegliandola
del tutto dal suo sonno.
-Rufy..-sussurrò,
gli occhi velati dalla sorpresa.
-Posso
amarti Nami?-domandò cappello di paglia, il volto smarrito
da bambino.
La
navigatrice restò muta, per attimi che a Rufy parvero
infiniti, poi annuì
sorridendo dolcemente e traendolo a se verso il letto.
Cappello di
paglia, ormai completamente sopra la sua navigatrice, scese a baciarla
nuovamente, stavolta lambendo con più sicurezza
ciò che gli apparteneva per
diritto.
Nami
accarezzò i cappelli neri del suo capitano, sentendo il suo
cuore correre
veloce, mentre la sua lingua assaggiava il sapore di lui.
Dopo pochi
attimi o tante ore, si staccarono, entrambi ansanti.
-Perché?-borbottò
Rufy, portandosi una mano alla pancia e guardando confuso la sua
navigatrice.
Lei,
ricambiò l’occhiata con altrettanta
perplessità, chiedendo a sua volta.
-Perché
cosa?-
Rufy scosse
semplicemente il capo, spostandosi verso l’altra parte del
piccolo letto e scrutando
con fame la navigatrice.
-Cosa c’è
Rufy?-il tono preoccupato e lo sguardo supplicante, costrinsero
cappello di
paglia a rivelare il suo strano stato d’animo, di cui si
vergognava
profondamente.
-Ho ancora
fame di te Nami!- esclamò, pentendosi di non aver a portata
di mano il suo
cappello per poter celare l’imbarazzo nel suo viso, che
crebbe, appena la
risata cristallina di Nami si espanse per tutta la stanza.
-Non è
divertente..-mormorò offeso, facendo per andarsene, ma Nami
si portò sopradi
lui, ignorando la fitta alla spalla fasciata.
-Scusa..-
sussurrò, scendendo verso la bocca di Rufy per depositarvi
un piccolo bacio.
Lui non
disse nulla, posando la sua mano nel collo di lei.
-Hai fame di
me Rufy?-gli chiese Nami, lo sguardo languido e malizioso allo stesso
tempo.
Monkey D
Rufy annuì meccanicamente, non riuscendo a staccare gli
occhi dal viso della
sua navigatrice.
O almeno,
non ci riuscì fin quando lei non si tolse la canottiera,
lasciando che
l’attenzione del suo capitano venisse presa da ben altro.
-Nami!-
esclamò, deglutendo mentre le labbra di lei scendevano verso
il suo viso.
Rufy avvertì
nel petto il seno morbido della sua navigatrice e lasciò che
il sussurrò
penetrasse all’interno di lui.
-Anche io ho
fame Rufy..-
E la bocca
avida di lui, si scontrò con quella impaziente di lei: in
uno scontro dove non
esistevano ne vincitori, ne vinti.
Quell’attimo
di crescente passione però, non ebbe un liete
fine….
-Dolce Nami,
ti ho portato…-
Sanji, l’espressione
sconvolta e un vassoio in mano, restò di sasso,
così come i due beccati in
flagrante, lasciando che un silenzio teso aleggiasse per tutta la
cabina.
…
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Poco dopo.
-RUUUFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Puntuale come sempre, anche se oggi credevo
di non far in tempo.
Spero possiate perdonarmi!*-*
Poi vorrei dirvi che scriverò altri due capitoli e che la
storia si concluderà al 16 capitolo quindi.=(
Non preoccupatevi, cercherò quest'estate di scrivere almeno
dell One shot..su questa splendida coppia, x ringraziarvi con tutto il
mio cuore x avermi seguito!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi assicuro che nel
prossimo se ne vedranno delle belle! Un abbraccio enorme a tutti,
recensori e lettori..