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Autore: SummerRestlessness    04/05/2010    1 recensioni
La storia di due mondi che si incontrano, ma che forse non sono fatti per incontrarsi...
"So I guess this is the ending or a beautiful mistake.
And if we both agree that we shouldn't be together why does it hurt so much?
And you know I would jump into the fucking ocean if it meant I was truly capable of being satisfied.
Well I ever be?
Did I just give up the best thing I ever had?"
(The Ataris, A Beautiful Mistake)
Update: Ho aggiunto il cap 20 Just You perchè me l'ero dimenticato!! E va prima del 21 Just me, vabbè.
Update del 6 maggio: aggiunto il capitolo "Mandy", inserito dopo il 20esimo, "Just you"...
Update del 25 settembre: piccolo aggiornamento nell'ultimo capitolo per informarvi della nascita di una serie di missing moments legati a BM... spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Beautiful Memories'
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Non smettere di cercare ciò che ami o finirai per amare ciò che trovi.

20 ottobre-domenica


- Mark, non possiamo andare avanti così… Tu sei troppo per me… Sei troppo bello, troppo ricco, troppo serio, troppo tranquillo… Insomma, io non ti sopporto più, è questa la verità! E tra l’altro metti anche troppo profumo!-
Lena sbucò con la testa dallo stipite della porta e guardò incuriosita Alison che stava in piedi davanti allo specchio e si giustificò subito: - Sto provando il mio discorso per mollare Mark…-
Lena entrò nella stanza minacciandola col dito: - Oooh, no… non lo farai… io te lo impedirò!-
- Lena…-
- Non ti lascerò commettere il più grande errore della tua vita…-
- Addirittura…è solo un ragazzo…-
- Anche quello per cui lo lasci è un ragazzo…-
- Ma cosa dici…?-
- Alison… Mi ha detto Mark del vostro incontro di ieri sera… e poi era difficile non notare il tuo “buonumore”, dopo… tralasciando il fatto che ti sei scolata qualcosa come sei cocktail…-
- Va bene, non ero in forma e allora?-
- Tesoro mio, puoi mentire a tutti, anche a te stessa se vuoi, ma non a me! Riprovaci con Mark, magari andrà meglio… è...è perfetto!-
- Sì è perfetto, lo so… ma  non è perfetto per me…-
- Già, tu vuoi solo bad boys che ti fanno star male un giorno sì e un giorno no…-
“Ma vuoi mettere il giorno che ti fanno star bene?” - Non è così…-
- Hai ragione, a te piace solo un bad boy…E ti capisco… In amore non ci si deve accontentare di qualcuno “solo” perché è perfetto…-
Alison sorrise amaramente e si abbracciarono.
- Ok, fai come vuoi e… vieni pure a piangere da me quando ti accorgerai del grave errore che hai commesso!-
- Nessun errore, te lo assicuro… - Lena se ne andò e Alison continuò con le sue prove davanti allo specchio.
Cosa doveva dirgli? Scusami, so che sei perfetto ma non mi fai provare… quella stretta allo stomaco… Era colpa sua, in fondo, se non sentiva niente? No, ma non era neanche colpa di Mark… Beh allora per questo doveva continuare ad uscirci e ad illuderlo? No, non era così che era giusto fare; era convinta di qualcosa, per una volta.

Now as you close your eyes
Know I’ll be thinking about you
Now as you close your eyes
Know I'll be thinking about you

Tonite I won't be alone
But you know that don't
Mean I'm not lonely
I've got nothing to prove for it's you
That I'd die to defend
(Bon Jovi, “Bed of Roses”)

21 ottobre-lunedì


- Capisci? Non posso più uscire con te…-
- No, Alison, veramente non capisco!- disse Mark appoggiandosi con un braccio al muro del corridoio.
Alison si ricordò con amarezza che quella non era una prova e che avrebbe dovuto dare il meglio di sè. “Ma perché devi rendermi tutto più difficile?”
- Tu sei perfetto, sul serio…-
- E allora?!?!-
- …e allora… io non ho bisogno di questo… e non me la sento di illuderti…-
- Beh grazie!- rispose lui sarcastico.
- Mark, dai…-
- …io so perché fai così… tu stai ancora dietro a quello, non è vero?-
“Quello…?!” - Anche se fosse vero, ma in realtà io non sto proprio dietro a nessuno, questo non c’entrerebbe con noi…-
- Ah, no? Non stai dietro nessuno? Neanche a Drew, non so se hai presente, il tipo di sabato sera?-
- E’ una storia complicata con lui, ma non c’entra con te… con noi…-
- Ok, come vuoi tu, allora… amici come prima, giusto? E’ così che si dice?- e se ne andò dando un pugno al muro.
Alison non si sentiva per niente bene, forse solo leggermente sollevata. Prese la borsa dal pavimento e con gesti meccanici si avviò lentamente verso l’aula di inglese.

Era sera ormai e Alison e Lena avevano affittato il dvd de “Il diario di Bridget Jones 2” ed erano intenzionate a passare una serata davanti alla tv mangiando pop corn. Entrambe in tenuta da notte, Alison con pantaloni di una tuta blu con striscie laterali azzurre e maglietta azzurra con un pulcino stampato davanti e Lena con un pigiama verde acceso.
Avvolte ciascuna nella propria coperta preferita, stavano sul divano con la luce spenta: Lena stava cercando invano di far funzionare il lettore dvd litigando con il telecomando: - Ma come funziona ‘sto coso? Mmmh… play… ehi, coso, ho schiacciato play!!! Premere il pulsante giallo… Quale pulsante giallo??? Ce n’è uno arancione, sarà questo…-
Alison stava fissando un punto indefinito nel vuoto quando, ad un tratto, ebbe un pensiero: - Uh, Lena ci siamo dimenticate di portare giù la spazzatura!-
- Beh vai tu, io sono occupata!!! Allora il tasto blu, poi… no, era…-
Alison si infilò il giubbotto sopra il pigiama e scese in fretta per le scale con il sacco della spazzatura in mano: una volta in strada lo buttò nel cassonetto e stava per rientrare ma qualcosa colpì la sua attenzione. Guardò meglio di fianco al portone e vide che non era qualcosa, ma qualcuno. Sembrava un ragazzo, probabilmente svenuto, con un giubbotto di pelle piuttosto costoso… non poteva essere un barbone… Si avvicinò con cautela e lo toccò piano per vedere se stesse semplicemente dormendo. Il ragazzo non si mosse. Lo girò un po’ per vederlo in faccia e un gemito rauco le uscì dalla gola: smise di respirare per qualche secondo… “Cosa ci fa…? ...oddio.” Cercò di riprendersi dallo shock e lo scosse per tentare di farlo svegliare. Era gelato ma il suo cuore batteva. Frugò nelle sue tasche per vedere se aveva qualcosa che potesse dirle cosa l’aveva ridotto così. Trovò solo un foglio spiegazzato con il nome “Alison” sopra. Non riuscì a mettere a fuoco la cosa e se lo mise semplicemente in tasca; poi corse su per le scale fino al primo piano, entrò di corsa e col fiatone disse a Lena:
- Chiama…l’ambulanza…veloce…-
- …ma…cosa…?-
- Dan…- rispose semplicemente.
   
 
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