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Autore: Miss_Slytherin    06/05/2010    10 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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             CAPITOLO 30

                                                    Saint Patrick Magic College

 

 

-È spettacolare…-

Albus Severus Potter non poté trattenersi dal esprimere tutto il suo stupore di fronte all’imponente costruzione del Saint Patrick Magic College.

Scesi dalle carrozze, gli studenti di Hogwarts erano stati raggiunti da un’insegnante del Saint Patrick –una certa Krista Cromwell, insegnante di Tecnica Magica, una donna piuttosto attraente sulla trentina che si era attirata gli sguardi di non pochi ragazzi hogwartsiani - che li aveva condotti di fronte ai cancelli della sua scuola; prima di farli entrare aveva voluto scambiare due parole con il preside Linton e così ora gli studenti avevano tutto il tempo di osservare la scuola in cui avrebbero vissuto per tre mesi.

Il Saint Patrick Magic college sorgeva su una verdeggiante collina della Noe Valley: alle sue spalle si estendeva tutta la città di San Francisco, una vista che sapeva togliere il fiato, insieme a tutto ciò che la circondava. Ma a sorprendere di più gli studenti di Hogwarts era il fatto che il Saint Patrick fosse un grattacielo. O meglio, una serie di tanti altissimi, luccicanti e vetrosi grattacieli, posti l’uno accanto all’altro; doveva avere almeno una ventina di piani.

-Incredibile, vero? Quando vivevo qui in America per me i grattacieli erano all’ordine del giorno, ma ogni volta che ci passavo davanti non smettevo mai di chiedermi se sarebbero davvero arrivati al cielo- commentò Marìkaa Stewart, vedendo l’espressione incantata di Albus. Quest’ultimo si risvegliò dalla sua trance contemplativa, per rispondere all’amica:

-Beh io invece ho quasi sempre vissuto nel mondo dei maghi…raramente i miei genitori ci portavano in quello Babbano. E devo dire che queste costruzioni…i rattafeli? sono davvero bellissime-.

Marìkaa rise di fronte alla pronuncia sbagliata dell’amico e rivolgendo di nuovo lo sguardo al Saint Patrick lo corresse:

-Grattacieli Albus, non rattafeli. Anche se non sono nata proprio in questa città devo ammettere che l’aria americana mi è mancata…-

Poco più in là, anche Lily stava osservando la nuova scuola: doveva ammettere che aveva un certo fascino, anche se non quanto Hogwarts, che per lei restava il luogo più bello al mondo. Ricordava ancora la prima volta che l’aveva vista…

-Ehi Edward, sbaglio o i tuoi hanno mandato qui tuo fratello Thomas?- la voce di Derek Zabini interruppe le riflessioni di Lily, che si voltò per ascoltare la risposta di Edward. Thomas, il suo gemello, aveva lasciato Hogwarts al loro terzo anno, ma Lily non aveva mai saputo né perché né dove fosse stato mandato. E ovviamente non aveva perso il sonno ad interrogarsi sulla fine dell’anonimo, sgradevole e acido Thomas Nott.

-Sì, si trova qui…- rispose Edward, apparentemente indifferente; in realtà, per quanto potessero essere diversi, lui era sinceramente legato al gemello.

Il chiacchiericcio meravigliato degli studenti venne interrotto dal Preside Linton che voleva dire due parole ai suoi alunni prima del tanto atteso ingresso nella scuola americana:

-Bene ragazzi, eccoci qui. Mi auguro vivamente che considererete questo scambio come un’ottima occasione per allargare i vostri orizzonti e per apprendere quante più cose su una cultura a noi sconosciuta. Sarò profondamente dispiaciuto se il vostro comportamento arrecherà in qualche modo disonore a Hogwarts e fastidio a questa prestigiosa scuola che gentilmente ci ospita. Adesso l’illustre collega Cromwell ci condurrà all’interno, dove ci verrà offerto un sontuoso banchetto di benvenuto-.

Appena mise piede all’interno del grattacielo centrale, l’intera scolaresca di Hogwarts non poté trattenersi dall’esclamare all’unisono un: -oooooh!!!!- di meraviglia.

Il Saint Patrick all’interno era identico ad un castello settecentesco. Se da fuori il suo aspetto poteva apparire moderno essendo il grattacielo una costruzione tutto sommato recente, all’interno tutta l’antichità di quella scuola veniva rivelata dalle alte pareti in pietra, dai soffitti affrescati, dai preziosi lampadari; evidentemente quella del grattacielo era solo una facciata per non destare sospetti sulla sottostante città babbana.

-Ma com’è possibile? Da fuori sembrava davvero un grattacielo eppure ora mi sembra di essere dentro un vero castello!- esclamò Molly Weasley sottovoce. Mentre lo stesso quesito serpeggiava più o meno da tutte le parti, la professoressa Cromwell li aveva condotti lungo uno stretto corridoio e si era fermata davanti ad una parete che ospitava tre porte. Una era di colore viola scuro, con una H bianca sullo stipite, quella al centro era invece blu scuro, con una S azzurra mentre l’ultima di sinistra era verde scuro con una D verde erba; la Cromwell si era fermata sulla porta di destra.

-Benvenuti al Saint Patrick Magic College. Lascerò il piacere di illustrarvi la nostra storia e le nostre consuetudini alla Preside Dalton e mi limiterò a dirvi poche cose riguardo queste porte. Questa porta viola alle mie spalle conduce a quello che noi chiamiamo il Refettorio, ovvero il luogo dove si svolgono i pasti e, in occasioni speciali, i balli scolastici. La porta blu scuro invece è l’accesso alle aule scolastiche, alle biblioteche, alle aule sportive e a tutto ciò che compete all’istruzione; infine, la porta verde scuro conduce alle stanze degli studenti e agli uffici dei professori. Il nostro castello si compone inoltre di tre torri, un largo spazio verde per le materie come Biomagia, e di un lago. Spero vivamente che vi troviate a vostro agio qui da noi e che il vostro soggiorno sia il più piacevole possibile- concluse la professoressa Cromwell, con un sorriso che fece intendere agli studenti che dietro gli occhi azzurri, i capelli biondi e la giovane età doveva esserci un’insegnante piuttosto temibile. Detto questo posò una mano sulla porta viola e quella si aprì al suo tocco, rivelando una grande sala circolare.

-Siamo finiti alla Tavola Rotonda di Re Artù?- chiese Scorpius ironico, osservando circospetto la sala; aveva l’innata tendenza ad essere diffidente verso le cose a lui sconosciute e di certo una sala che si configurava in modo del tutto anomalo non rientrava nelle sue conoscenze.

-Sempre il solito…guarda com’è strana!- gli rispose Glorya, che cercava di cogliere ogni dettaglio di quella particolare “Sala Grande”. I tavoli erano rotondi e non rettangolari come quelli di Hogwarts, e non erano disposti a formare lunghe tavolate, ma erano staccati l’uno dall’altro e raggruppati in tre lunghe file; il tavolo delle autorità era posto al centro. Il raggruppamento di tavoli di sinistra aveva tovaglie verde scuro, quello centrale blu mentre quello di destra viola; questi tre colori sembravano rappresentare ciò che il rosso oro, il verde e l’argento, il blu e l’argento e il nero e il giallo e il nero rappresentavano per Hogwarts.

Al loro ingresso si scatenò un applauso, con tanto di standing ovation, mentre quella che doveva essere la Preside veniva loro incontro.

La Preside Dalton era una donna non troppo anziana, sulla cinquantina, con una variopinta veste e lunghi capelli brizzolati lasciati liberi; aveva profondi occhi verdi che comunicavano bontà e gentilezza.

-Benvenuti a Saint Patrick. Vi prego di accomodarvi ovunque troverete posto: è nostra abitudine mischiare gli studenti e infatti qui da noi nessuno si siede mai nel posto in cui si è seduto il giorno prima. Prego lei, Preside Linton, di seguirmi invece al tavolo dei professori-.

Lily guardò le sue amiche con stupore: a Hogwarts ognuno aveva una sorta di “posto fisso” al proprio tavolo e si scatenavano vere e proprie lotte per la conquista dei posti più ambiti.

-Questa scuola è decisamente…strana- commentò Cassiopea, facendo vagare lo sguardo fra i tavoli alla ricerca di tre posti liberi vicini; li individuò ad un tavolo dalla tovaglia verde, occupato per metà da due ragazzi e due ragazze.

-Ci sediamo lì?- chiese alle amiche, indicandoglielo. Glorya annuì, mentre Lily fece spallucce; era più impegnata a studiare gli abitanti del castello che non il castello stesso.

Com’era sua abitudine, Cassiopea non chiese il permesso ai quattro ragazzi per sedersi: semplicemente lo fece e si mise a scrutarli altezzosa, come fecero per altro le sue amiche.

-Benvenute ragazze!- esordì uno dei due ragazzi con fare amichevole; aveva ridenti occhi castani, la barba un po’ sfatta e ricci capelli anch’essi castani.

Lily lo gelò con gli occhi violetti, non essendole piaciuto il suo tono, ma rispose con fredda cortesia:

-Grazie mille, tu sei…?-

-Oh che scemo! Non mi sono neanche presentato…Christopher Sendler- replicò lui, senza perdere il sorriso di fronte alle espressioni delle tre Slytherin.

-Logan Farrel, al vostro servizio madam- intervenne il ragazzo seduto accanto a Christopher, con tono non meno allegro; Logan aveva invece i capelli biondo cenere e dietro le lenti rettangolari c’erano chiari occhi azzurri.

-Beh, manchiamo solo noi con le presentazioni! Piacere di conoscervi, sono Rebecca Weston- disse la ragazza accanto alla quale si era seduta –forzatamente- Glorya.

Rebecca era piuttosto carina: sembrava avere un fisico minuto, lisci capelli neri e occhi blu dal taglio allungato. La ragazza seduta accanto a lei doveva essere sua sorella, o quanto meno una parente, perché aveva i suoi stessi occhi e lo stesso modo di sorridere, ma aveva capelli biondo scuro ed era leggermente più in carne; infatti si presentò con il nome di Nora Weston.

Cassiopea scambiò un’occhiata ironicamente divertita con le due amiche, prima di annunciare altezzosa:

-Cassiopea Sofia Malfoy-.

-Cassiopea! Che bel nome…- esclamò Nora, genuinamente convinta; ricevette dalla Malfoy un sorriso di circostanza.

-Glorya Zabini- si presentò Glorya con il suo tipico modo di essere gentile ma mettendo al contempo una barriera fra sé e gli altri.

-E tu, rossa?- chiese Logan a Lily, vedendo che quest’ultima non accennava a presentarsi; sentendo quel fastidioso appellativo, Lily fu tentata di freddarlo con una delle sue battute ma imponendosi di essere quantomeno beneducata replicò:

-Lilian Luna Potter-.

-La figlia di Harry Potter?!- chiese Rebecca sorpresa; la storia del famoso Bambino Sopravvissuto era nota anche a loro.

-In persona- rispose Lily, del tutto indifferente alla popolarità del padre.

Rebecca stava per dire qualcos’altro riguardo Harry Potter, quando la voce della Preside Dalton richiamò la loro attenzione.

-Diamo di nuovo il nostro caloroso benvenuto agli studenti di Hogwarts. Affinché il vostro soggiorno risulti essere il più piacevole e istruttivo qui, è necessario conoscere alcune delle nostre regole, e soprattutto la struttura della nostra scuola- iniziò a dire la Preside e Lily sentiva già la sua attenzione scemare; immaginava che sarebbe stato un discorso lungo e noioso e lei voleva solo mettere qualcosa nello stomaco, andare a dormire e dimenticare il disastroso viaggio in carrozza. Nonostante ciò si convinse ad ascoltare almeno qualche parola:

-I nostri studenti iniziano la scuola a dieci anni e nella maggior parte dei casi la terminano a diciotto, con la consegna dei M.A.G.O, che immagino conosciate molto bene anche voi. Sono divisi in tre sezioni che corrispondono, come mi ha spiegato il Preside Linton, alle vostre “Case”: noi abbiamo i Falcoviola, dall’antico gaelico Hawk Mhark, le Volpiblu dall’antico gaelico Sionnach Gorm ed infine i Delfiniverdi dall’antico gaelico Deilf Glas. Sappiamo bene che sono nomi difficili da ricordare, perciò sono stati semplicemente ridotti a Hawk per i Falcoviola, Sionnach per le Volpiblu e Deilf per il delfini. La scelta viene operata tramite un libro, molto antico, che risale ai nostri fondatori; al tocco dello studente, esso si apre magicamente alla pagina riguardante una delle tre sezioni…- stava dicendo la Preside Dalton ed in sala regnava un insolito silenzio. Era comprensibile che gli studenti di Hogwarts fossero attenti alle parole della Dalton, ma era strano che gli studenti americani se ne stessero zitti zitti ad ascoltare cose che già sapevano. Vigono per caso orribili punizioni su chi chiacchiera? si chiese Lily perplessa, facendo vagare lo sguardo qui e la tanto per far qualcosa. Intravide Edward seduto accanto al fratello, ad un tavolo dalla tovaglia blu, insieme a Derek e Scorpius, che sembrava parecchio annoiato. Casualmente al tavolo dietro il suo dalla tovaglia verde, era seduta Marìkaa che non stava ascoltando propriamente quanto si stava dicendo. Serrando le labbra con forza, Lily distolse lo sguardo e tornò ad ascoltare la Preside.

-…sul piano scolastico, le materie attraverso le quali formiamo i nostri allievi sono Tecnica Magica, Difesa contro le Arti Oscure, Biomagia, Pozioni, Arte della Trasmutanza, Storia della Magia, Scienze della Magia e obbligatoria solo fino al terzo anno Preveggenza; facoltativamente si possono praticare degli sport, di cui vi parlerò in seguito. Prima di lasciarvi al tanto agognato banchetto, vi comunico come si svolgerà la vostra vita qui al Saint Patrick. Per favorire l’integrazione fra le scuole, ma anche fra le sezioni/case di ogni scuola, abbiamo deciso che verranno formati dei gruppi misti, naturalmente basati per età. Scordatevi Gryffindor, Slytherin, Hufflepuff e Ravenclaw voi hogwartsiani, e voi le vostre sezioni, cari i miei alunni: è importante fare nuove conoscenze e nuove esperienze con altre persone. Per quanto riguarda il pernottamento, siete liberi di scegliere fra le stanze che vi abbiamo riservato. Bene, dopo questo lungo discorso, vi auguro una buona cena!- la Dalton concluse il suo eccessivamente lungo monologo sedendosi e, come avveniva anche a Hogwarts, il cibo apparve magicamente su ogni tavola.

-Mioddio non la finiva più di parlare…- sbuffò Lily, mettendosi nel piatto un po’ di insalata con carne. Prima di iniziare a mangiare però, si tolse la sciarpa di Slytherin dal collo: lì dentro faceva decisamente caldo…ehi! Quella sciarpa non era la sua…e a giudicare dal profumo sembrava appartenere a Scorpius. Si voltò, quasi automaticamente, per cercarlo con gli occhi. Lo vide seduto con Derek, Edward e quello che le sembrò Thomas Nott; stava sorridendo leggermente per qualcosa che era stato detto ma, come se si sentisse osservato, smise di ridere per guardarsi intorno. Per una millesima frazione di secondo, gli occhi viola di Lily rimasero incatenati in quelli di Scorpius; poi entrambi distolsero lo sguardo e tornarono alle proprie conversazioni.

-È peggio di Linton quando attacca a parlare prima di cena…- aggiunse Cassiopea che stava già finendo il primo.

-O del professor Paciock quando si lancia nei suoi monologhi sulle piante!- commentò Glorya che stava ancora decidendo cosa mangiare.

Nessuna delle tre sembrava far caso agli altri quattro commensali, che vollero però rendere palese la loro presenza.

-Scusate, non siete molto carine a parlare così- intervenne timidamente Nora Weston.

-Da quando bisogna essere carine?- chiese sfacciatamente Lily. Nora arrossì e parve non trovare più nulla da ribattere, ma Christopher si eresse a suo paladino:

-Da quando state parlando con degli estranei- disse, senza nessuna traccia del sorriso di prima.

-Ecco, appunto, degli estranei- sottolineò Cassiopea, che quando mangiava desiderava essere lasciata in religioso silenzio.

-Ma guarda te ‘ste snob…- fece Logan, allibito; se tutti gli studenti di Hogwarts erano come loro, il soggiorno sarebbe stato davvero davvero molto lungo…

Qualche tavolo più in là, Shane Burke non riusciva a staccare gli occhi da Cassiopea. Non aveva avuto più il coraggio di parlarle, dopo che lei l’aveva beccato a baciare Vanessa e d’altra parte sentiva che qualsiasi approccio sarebbe stato inutile. Ma soffriva così tanto all’idea di averla persa…anche se sapeva che non era mai stata sua. Eppure ricordava quanto era stato bello parlare con lei nella Stanza delle Necessità, com’era simpatica lei quando lasciava da parte la rigida maschera da snob…perché si era comportato in quel modo? Perché diavolo aveva sentito la necessità di una ragazza proprio quella sera?

-Ehi, sei tra noi?-

Il filo dei pensieri di Shane venne interrotto da una ragazza con voluminosi ricci rosso acceso, che gli sventolò una mano davanti agli occhi. Shane, il suo amico Tom e Dirk Zeeman, un altro Grifondoro, si erano seduti ad un tavolo dalla tovaglia viola e avevano subito socializzato con i tre ragazzi seduti; quando però Shane si era incantato a guardare Cassiopea si era come estraniato dal mondo.

Shane rivolse un sorriso forzato alla ragazza, che si chiamava Lorein, e replicò:

-Sì, certo…stavo guardando la forma particolare di questa sala-.

-In effetti può sembrare strana per chi non è abituato- commentò l’amico di Lorein, un tale Jason Cassel, un ragazzo cicciotto, con tenere guanciotte rosee e occhiali rotondi; sembrava un angioletto paffuto, per via degli occhi azzurri e dei capelli biondi.

-Già, sapete come mai è stata costruita così?- chiese Tom, addentando famelico un dolce alla panna.

-Beh, qui molte cose hanno forma rotonda, come i nostri tavoli, perché qui a Saint Patrick vige il principio dell’ugualità. Ogni studente ha gli stessi diritti degli altri e così, siccome il cerchio è da sempre simbolo di uguaglianza, è stato scelto come forma base- spiegò gentilmente l’ultima componente del tavolo, tale Karen Terrent, che sembrava la classica sfigata: anonimi capelli lisci, brufoli sparsi sul viso e occhi castani poco profondi. Sembrava però una ragazza molto intelligente e informata e parlare con lei era piacevole.

-Che cosa interessante!!! E cosa ci dite delle vostre Sezioni? A Hogwarts ogni Casa ha delle caratteristiche…- domandò interessato Dirk Zeeman, che intanto si guardava intorno alla ricerca di qualche ragazza carina. Non era quello che si definiva propriamente un “bel ragazzo”, con l’apparecchio ai denti e i pochi centimetri d’altezza, ma lui non aveva perso le speranze d’incontrare l’anima gemella.

-In realtà non so da dove derivino i nomi delle nostre Sezioni, ma posso dirti che non ci sono molte differenze fra noi…il Libro sceglie casualmente dove assegnarci, sempre per il famoso principio di uguaglianza- rispose Lorein con un sorriso, finendo il suo purè di patate.

-Magari fosse così anche da noi!- esclamò Shane malinconico, pensando a quanti pregiudizi esistevano nella loro scuola, soprattutto fra Serpeverde e Grifondoro…

 -Perché, da voi come vanno le cose?- chiese incuriosito Jason, che sembrava a dieta, data la poca quantità di cibo nel piatto.

-Da noi veniamo assegnati nelle Case tramite un antico Cappello Parlante che beh…quando ci viene messo in testa guarda dentro di noi e capisce come siamo fatti, com’è il nostro carattere…e in base a questo ci mette nelle varie Case- iniziò a dire Shane, che si stava ostinando a guardare verso Jason per non fissare in continuazione la Malfoy.

-Oooh! E descriveteci le vostre Case…!- lo incoraggiò Karen piuttosto stupita dalla storia del cappello che guarda nella testa delle persone.

-Beh i coraggiosi di cuore, i prodi e i nobili vengono assegnati a Grifondoro, che sarebbe la nostra Casa- cominciò a spiegare Shane con orgoglio.

-Poi c’è Corvonero, per quelli più intelligenti e svegli….o per i più secchioni, se preferite- aggiunse Tom, facendo sorridere gli americani.

-Serpeverde invece è la Casa degli astuti, dei furbi, degli snob, delle persone perfide e cattive di natura, dei bastardi dentro…- disse Shane, mettendoci tutti i peggiori aggettivi possibili nel descrivere Slytherin.

-Questa Casa non sembra esservi molto simpatica- notò infatti Lorein.

-Non molto, da tempi immemori c’è sempre stata molta rivalità fra Grifondoro e Serpeverde…- confermò Dirk, per poi aggiungere:

-…e poi c’è Tassorosso, per quelli di buon carattere e di buona volontà, anche se tutti dicono che lì ci finiscono quelli che non trovano nessun’altra collocazione-.

Mentre i Grifondoro socializzavano, altri Slytherin facevano nuove conoscenze e ne riscoprivano un’altra. Edward si era infatti seduto al tavolo di Thomas, con i suoi amici, e Derek e Scorpius l’avevano seguito; avevano quasi finito di cenare, quando Thomas domandò al gemello:

-E allora Edward? Sei riuscito a conquistare Lily Potter alla fine?-

Edward sorrise al fratello, che trovava molto cambiato. Sembrava più sicuro di sé, forse perché era riuscito a perdere i chili di troppo e la sua acne era decisamente migliorata; non era bello quanto il gemello, ma almeno adesso riusciva a trovare qualche ragazza di tanto in tanto e lì al Saint Patrick si era fatto molti amici.

-Beh fratellino, diciamo che sono sulla buona strada…- rispose poi il bel Nott, con un sorriso biricchino.

-Sì? Raccontami qualcosa…me lo merito, dopo tutte le chiacchiere che ho ascoltato su di lei quando ero a Hogwarts!- ribatté Thomas, per poi aggiungere:

-A proposito, dov’è seduta? Non mi sembra di averla vista…-

-È lì- replicò Scorpius lapidario, indicando la schiena di Lily, riconoscibilissima per la sua inconfondibile chioma rosso rubino. Gli stessi capelli che aveva accarezzato poco prima…

-Carina la tipa!- esclamò uno degli amici di Thomas, un certo Ethan Sheldon, un tipo abbastanza aitante, che sembrava piacere alle ragazze, a giudicare da come lo guardavano desiderose le sue compagne di Casa, le Volpiblu, e non solo.

-Già- commentò Edward con tono secco, come a marcare la proprietà; poi rispose al fratello, che ancora aspettava:

-Beh sai siamo una specie di coppia…usciamo a Hogsmade insieme, la porto a ballare…e come bacia bene!-

-Non direi che tu e Lily siete proprio una coppia- intervenne freddo Scorpius, cercando di sembrare impassibile di fronte all’entusiasmo di Edward.

-Ah no?- ribatté Edward, con il sorriso smorzato.

-No. Non vi ho ancora visti andarvene in giro mano nella mano, sbaciucchiarvi agli angoli, fare la classica coppietta…- replicò Scorpius, disgustato alla sola idea.

-Da come me la ricordo, Lily non mi sembrava proprio una ragazza tutto miele e zucchero- commentò Thomas, per smorzare la tensione che sembrava essersi creata fra Edward e Scorpius. Era un’atmosfera che non aveva mai visto fra i due: amici inseparabili da sempre, erano legati nel profondo.

-Direi proprio di no!- disse Derek con una risatina, pensando invece alla ragazza che gli occupava la mente da tutta l’estate…lei sì che sapeva essere dolce…

E così, fra il chiacchiericcio generale e tentativi di conversazione, la prima cena al Saint Patrick Magic College si concluse; fu con immensa gratitudine verso chiunque ci fosse lassù nel cielo, che Lily poté lasciare il Refettorio insieme a tutti gli altri studenti per seguire i Coordinatori del Saint Patrick, che erano simili ai Prefetti e ai Caposcuola di Hogwarts. Con sua grande sorpresa, Christopher Sendler e, udite udite, Thomas Nott, o meglio, Thomas Nott che finalmente somigliava al gemello.

-Ehi Albus, quel tizio assomiglia a Edward Nott di Serpeverde!- esclamò Marìkaa, seguendo i Coordinatori verso il quarto piano, dove c’erano le camerate degli studenti più anziani.

-Ovvio che gli somiglia, è il suo gemello!- replicò Albus con un sorriso, che divenne una risata di fronte all’espressione imbarazzata di Marìkaa. Era così tenera quando arrossiva…eppure percepiva ogni giorno di più quanto Marìkaa fosse infatuata di Scorpius, e non riusciva a fare a meno di starci male. Primo, perché sentiva che si stava innamorando di lei, secondo perché sapeva che Scorpius Malfoy non si sarebbe mai e poi mai interessato a lei, preso com’era da…Lily! Albus dovette trattenersi dal battersi una mano sulla fronte, dandosi dello scemo…come aveva fatto a non pensare a Lily?! Avrebbe potuto aiutarlo…

La cercò con lo sguardo in mezzo a tutti gli altri studenti, che stavano ricevendo le ultime istruzioni prima di suddividersi nelle varie camere, e la individuò vicino alle sue amiche e a Edward Nott; spostando un po’ lo sguardo, trovò immancabilmente anche Scorpius e l’altro amico, Derek. Un momento, Derek non era lo stesso ragazzo che qualche sera fa aveva visto parlare con sua cugina…? Scacciando il pensiero con una scrollata di capo, tornò a concentrarsi sulle proprie questioni di cuore. Anche Albus Severus Potter, quando voleva, sapeva essere machiavellico come una serpe. E forse l’unico tratto che lui e sua sorella avevano in comune, era una certa ostinazione nel perseguire i propri obiettivi.

 

 

Spazio Autrice:

Salve a tutti!

Con mia grande (e forse anche vostra) sorpresa, sono riuscita a postare abbastanza velocemente…e il merito di questo veloce aggiornamento va alle vostre recensioni, che mi hanno fatta sentire ancora una volta apprezzata come scrittrice in un momento in cui mi sento completamente vuota, oltre ad avermi dato un sostegno importantissimo per me. Prima di passare ai ringraziamenti, vorrei però dire due parole sul capitolo…diciamo che, anche se ci sono dei pezzi riguardanti i nostri personaggi, si tratta di un capitolo incentrato più che altro sulla nuova scuola. Siccome la storia sarà ambientata al Saint Patrick per un po’ di capitoli (non so ancora quanti) mi sembrava giusto dare una descrizione del grattacielo/castello, delle abitudini della scuola ecc…spero che non sia stato troppo noioso per voi il discorso della Preside Dalton : ) come ho detto, i rapporti fra i personaggi sono rimasti più o meno invariati dallo scorso capitolo, anche se il nostro Albus ha deciso di smettere di compatirsi e di attivarsi per strappare Marìkaa dalle grinfie di Scorpius. Mi auguro davvero che il capitolo vi piaccia, insomma.

Ringrazio ancora una volta tutti voi per il sostegno che mi date, chi ha messo la storia fra preferiti, seguite ricordate e me (ancora non ci credo!) fra gli autori preferiti e finalmente, dopo mesi e mesi, passo a rispondere alle recensioni di Tugs, Rein94, Ellaella, Alexandra_Potter, Lily Malfoy, MarauderPad, Aislin, Maltrerio, Blondie, Malika, Zakurio e gelidovednto:

Tugs: ti ringrazio mille per la recensione, se non sbaglio è la prima che mi lasci e ne sono molto contenta. A volte in effetti Lily è insopportabile ma…che ci vuoi fare, amo il mio personaggio così : ) sono felice che comunque il mio modo di descriverla ti piaccia e ti ringrazio per i complimenti. Alla prossima spero!

Rein94: ciao!!! Mi sento piuttosto in colpa nei tuoi confronti perché ho ben 2 recensioni a cui rispondere…cosa che faccio molto volentieri ora : ) per quanto riguarda le tue ipotesi sulla natura di Liam ti posso dire che la prima che hai fatto (probabilmente non te la ricordi neanche più) è quella che più si avvicina alla verità…e per il resto ti ringrazio per quella recensione. Ovviamente ti ringrazio anche per l’ultima che mi hai lasciato che anche se la definisci breve a me è piaciuta un sacco : ) grazie mille, alla prossima!!

Ellaella: grazie per la tua perseveranza nel seguire la mia storia e ovviamente ti ringrazio anche per la recensione : ) alla prossima spero!!

Alexandra_Potter: grazie mille per la recensione, spero che la nuova scuola ti piaccia, come anche il resto del capitolo, anche se non ho più accennato al piano di Glorya e Cassiopea…che salterà fuori nei prossimi capitoli : ) grazie mille, alla prossima spero!

Lily Malfoy: ciao! Per prima cosa ti ringrazio anche per la recensione che avevi lasciato al ventinovesimo capitolo alla quale, purtroppo, non aveva più potuto rispondere. Naturalmente ti ringrazio anche per quest’ultima recensione e spero ti sia piaciuto il capitolo…ho messo qualche indizio sulla fiamma di Derek, mentre sul piano di Glorya e Cassiopea ancora mistero : ) grazie ancora, alla prossima spero!!!

MarauderPad: felicissima di essermi trovata una fun : ) ti ringrazio moltissimo per la recensione anche se appunto come avevo annunciato il capitolo non era dei migliori…spero davvero che questo ti sia piaciuto di più, è stata una faticaccia inventarmi tutto della nuova scuola : ) e ho anche disseminato qualche indizio sulla ragazza di Derek : ) ancora grazie per la recensione, alla prossima spero! Ah, quasi dimenticavo di ringraziarti per la recensione che avevi lasciato al capitolo ventinove…era lunghissima e mi è piaciuta un sacco!! Mi piace l’attore che avevi suggerito per Edward come anche l’attrice per Glorya…mi piacerebbe davvero mettere delle immagini ma anche se ci ho provato mille volte ho fallito miseramente : ( se ti va puoi contattarmi tramite il “contatta” di efp per aiutarmi a caricare queste maledette immagini, te ne sarei grata!!! Grazie mille : )

Aislin: ti confesso che la tua recensione era una delle più attese ma anche delle più temute. Temute perché pensavo che non so, per via dell’ultimo capitolo e del passare del tempo, avessi perso interesse per la mia storia o che il mio modo di scrivere non ti piacesse più…magari sembra stupido ma mi sarebbe dispiaciuto perdere una “fan” come te, che riesce a capire ciò che voglio esprimere e mi fa sorridere con le sue recensioni, sempre dettagliate e quanto mai apprezzate. Invece sembra che così non sia e ne sono davvero felice…grazie!! Passando alla recensione (ti ringrazio anche per quella che avevi lasciato al ventinovesimo capitolo) mi sembra che non ci sia molto da dire, se non che mi stupisci sempre di più con le tue osservazioni accurate e dettagliate…spero che anche quest’ultimo capitolo ti sia piaciuto! Ancora grazie, anche per il sostegno sul piano personale…

Maltrerio: ti ringrazio soprattutto perché la tua recensione mi ha fatta davvero sorridere e far sorridere e far sorridere me in questo periodo non è affatto facile, perciò grazie davvero! E poi, altroché non contare nulla! Ogni singolo lettore per me è importante e spero sempre di riuscire a “regalare” capitoli che siano belli e che sappiano coinvolgere…perciò sono felice del fatto che tu continui a seguirmi. Grazie! Alla prossima, spero! Ps. grazie anche per la recensione al capitolo ventinove!

Blondie: grazie mille per la recensione, spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che mi farai sapere cosa ne pensi!!! Alla prossima : )

Malika: grazie mille per la recensione!!! Su Cassiopea hai azzeccato, anche se ne passerà prima che si accorga di amare Shane! Per Glorya e Liam forse è un po’ più facile, ma fra loro ci saranno ben altri problemi…il tuo ragionamento su Lily/Scorpius/Marìkaa e Edward è piuttosto contorto, ma rileggendolo un paio di volte sono riuscita a capirlo : ) ti ringrazio ancora, alla prossima spero!!

Zakurio: credo proprio che sia la prima volta che recensisci e sono proprio felice che la mia fan fiction meriti una recensione, perciò ti ringrazio!! Ho aggiornato troppo presto per i tuoi gusti : ) scherzo…spero il capitolo ti piaccia comunque, alla prossima!!

Gelidovednto: il tuo commento era tutt’altro che opportuno, anzi mi ha fatta davvero sorridere, perciò grazie!! Sono molto contenta che la mia fan fiction ti abbia spinta a lasciare una recensione, e spero che questo evento si ripeta : ) grazie per le parole di sostegno, in questo periodo ne ho davvero bisogno…alla prossima spero! Baci

  
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