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Autore: Erhien    07/05/2010    7 recensioni
Salve a tutti quanti! Questa storia è incentrata sulla coppia Draco/Harry. La storia si svolge durante il 6° anno a Hogwarts; i due arrivano ad avere un contatto stretto, e non mi riferisco alle litigate, ma alle lettere, più percisamente pagine di diario, che i due si scambiano. Involontariamente. Inconsapevolmente. I maghi si troveranno quindi a confidarsi l'un l'altro le loro emozioni, le loro vite, alternando momenti bui con scenette divertenti. Ma cosa potrebbe accadere se uno di loro venisse a scoprire l'identità del suo caro amico di penna? Spero di avervi intrigato un pochino!
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'AVEVO PROMESSO, E COSI' SARA': UNA PUBBLICAZIONE A SETTIMANA, SALVO INCIDENTI DI PERCORSO. CHE VE NE PARE DELL'IDEA? BANDO ALLE CIANCE, VI LASCIO A QUESTO NUOVO CAPITOLO, SPERANDO DI NON DELUDERVI COME PUò ESSERE SUCCESSO COL PRECEDENTE... PER QUELLO, MI DISPIACE.
UN BACIONE STRATOSFERICO E UN ENORME GRAZIE VA ALLA MIA GRANDISSIMA BETA, MAKIRI: SEI UN ANGELO SCESO IN TERRA ^^
INOLTRE UN SALUTO TUTTO SPECIALE PER LA DOLCISSIMA BABU 17: ELI, SEI FANTASTICA E APPREZZO TANTISSIMO QUELLO CHE FAI. ^^
MA ORA... BUONA LETTURA!!!


Capitolo 14
16 novembre 1996

Un vento fortissimo imperversava a Hogwarts; gli spettatori emozionati aspettavano con ansia il fischio d'inizio della partita di Quidditch, che sarebbe iniziata a momenti.
Le due squadre di Tassorosso e Grifondoro si stavano disponendo in mezzo al campo e, dopo i dovuti riti tra i capisquadra, si alzarono in volo.
Quella era la partita che segnava l'inizio del campionato di quell'anno, per cui (quasi) tutta la scuola era accorsa a vederla, nonostante non nutrissero troppi dubbi sull'esito finale.

- Ti vuoi sbrigare?! - urlò Theodore Nott dall'altro capo della porta, aspettando una risposta.
- Non vengo! Preferisco riposarmi. Te l'ho già detto quattro volte - rispose una voce ovattata.
Il moro sbuffò stancamente, ma non si lasciò scoraggiare. Non poteva lasciare Draco da solo con se stesso per l'ennesim volta. No, questa volta lo avrebbe fatto parlare.
- Draco? -
- T'ho detto che non verrò a quella stupida partita -
- E non vuoi dirmi perché? -.
Ci fu una pausa, prima che l'altro si decidesse a parlare.
- Non mi va -.
Nott si appoggiò alla porta con la fronte, e un sorriso nervoso era il segnale che una furia omicida lo stava invadendo.
- Che risposta è "Non mi va"? Dovrai pure uscire! Cazzo, Draco, sono giorni che te ne stai da solo, non parli nemmeno più. Mi sono stufato di vederti così, quindi resterò qui a romperti le scatole fino al momento in cui non aprirai questa fottuta porta e non mi farai entrare! - urlò Theo. Non gli era mai successo di perdere così la pazienza.
Il rumore dello scattare di una serratura lo ridestarono dai suoi pensieri. Un volto stanco ma fiero gli si parò davanti.
- Non essere così volgare. Comunque tu insistevi a farmi assistere alla partita, non a farti entrare - e così il biondo si scansò lasciando libero il passaggio.
Nott entrò velocemnete e si mise seduto su una poltrona della stanza dell'amico, che dormiva da solo. Quest'ultimo invece si sedette sull'angolo del letto.
- Sai perfettamente perché sono qui - esordì Theo.
- E' inutile e lo sai. Non ho niente da dire - disse Draco tranquillamente e con una scrollata di spalle.
- E tu pensi che io mi beva questa balla? Si vede lontano un miglio che è successo o sta succedendo qualcosa -
- Non starai parlando troppo? Stai sempre zitto di solito... -, ma non c'era nemmeno una nota di sarcasmo nella frase di Malfoy. Era realmente sopreso.
- Be', allora puoi capire qaunto possa essere preoccupato -.
Il biondo ci pensò sù fissando il proprio cuscino, senza realmente guardarlo. Stava riflettendo su cosa avrebbe dovuto fare, se parlare oppure no. Se dimostrarsi vulnerabile per una volta di fronte a qualcuno. La voce del suo amico lo riportò alla realtà:
- Lo so che il tuo più grande disagio è quello di apparire debole, ma così non permetti a nessuno di avvicinarsi a te. E se sei solo sei triste -.
Theodore aspettò un altro po' con pazienza.
- Ho fatto qualcosa che forse non avrei dovuto fare, qualcosa di sbagliato -
- Sbagliato per chi? -
- Per tutti -
- Ma per te no, vero? -
- Esatto -.
Nott riflettè un secondo.
- Draco, sappiamo tutti bene che te hai sempre fatto ciò che volevi, perché il tuo carattere è forte. Se volevi veramente una cosa, ti rimboccavi le maniche e te la guadagnavi. Ora perché non dovrebbe essere lo stesso? -.
Il giovane Malfoy rise amaramente, guardando con un'espressione stanca e quasi arrendevole l'amico.
- Theo, io non ho mai fatto ciò che volevo. Tutto aveva sempre l'ombra di mio padre o del mio nome sopra. Quando mai sono stato libero di fare le mie scelte? -
- Lo hai fatto, stupido. Come per le lettere -.
Quasi venne un colpo a Draco, che si voltò verso l'altro con gli occhi sbarrati; come faceva a sapere?!
- Ah-ah! Allora c'ho visto giusto. Non guardarmi così, Draco. Non ti arrabbiare ma ho una confessione da farti. Per giorni ti ho visto andare in giro a destra e a manca con fare eccitato. Ma nessuno capiva perché. Così un giorno, non ricordo bene quando, ti ho visto rientrare con un sorriso enorme; lasciavi dietro di te impronte bagnate, e mi chiedevo dove fossi stato. Per semplice curiosità ti ho seguito per fare quattro chiacchiere, ma tu non mi hai nemmeno sentito! Quando poi sei entrato in camera mi sono fermato e ho notato che stavi tirando fuori delle pergamene e con attenzione le riponevi nel tuo baule. Me ne sono andato, ma la tentazione di sapere cosa ci fosse di tanto importante su quei fogli da farti sorridere così mi ha spinto un giorno a entrare in camera tua quando tu non c'eri, e cercarli. Quando l'ho trovati mi sono meravigliato. Chi è la piccola undicenne, Draco? -.
Il biondo però aveva ancora la bocca aperta e non riusciva a formulare una frase. Non sapeva di preciso cosa stesse provando, era tutto un vorticare di emozioni: per primo c'era quella strana sensazione che il mondo si sia tolto da sotto i tuoi piedi, poi la rabbia di quella privacy non rispettata, e di nuovo paura che quella storia potesse essere scoperta da suo padre.
- Draco, perdonami per quello che ho fatto, lo so che sono fatti tuoi, ma eri così strano, sono settimane che stai ancora più da solo. Prima sembri un bambino che ha appena ricevuto la sua bacchetta, poi diventi una specie di depresso... - disse Theodore sinceramente dispiaciuto.
- Chi altri lo sa? - chiese il biondo con un filo di voce.
- Cosa? Draco, ma per chi mi hai preso, scusa? A nessuno! Mica sono stronzo. Non l'ho detto ad anima viva - rispose sinceramente indignato e offeso nell'orgoglio.
Malfoy lo studiò un poco, per poi capire che c'era di che fidarsi, e che in fin dei conti qualcuno con cui parlare non era una cattiva idea.
- Grazie -.
Era quasi un sussurro, ma Nott l'aveva sentito ed ne era rimasto piacevolmente sorpreso.
- Chi è la piccola undicenne? -
- E' un soprannome che ho dato a... un ragazzo -.
Draco si sedette a gambe incrociate sul suo letto e, senza che il suo amico gli avesse chiesto nulla, gli raccontò della loro corrispondenza.
Dopo di che, Nott rimase un attimo in silenzio; poi chiese:
- Quindi tu lo hai incontrato di persona questo ragazzo... ma non me ne vuoi parlare perché te ne vergogni? -
- ...sì -
- Ok. Scusa una cosa, ma a te questo ragazzo... piace come amico o come... ? -.
L'altro tossì e cercò di guardare da un'atra parte nel vano tentaivo di non far vedere all'amico che era arrossito.
Nottinizioò a ridere, piegandosi in due e con le lacrime agli occhi.
- S-scusami... è che sei patetico nel nasconderlo... -
- Nascondere cosa?! - chiese adirato Draco. Stava ridendo di lui?!
- Che ti piace. Draco Lucius Malfoy gay! Distruggerai il cuore di tante povere giovani giovani... -
- Non sono gay, cavolo! -
- Bah! Se lo dici tu... però può anche darsi che sia una fase... o che ti capiti solo con lui. Lo sai? A volte capita che uno abbia una forte affinità con una persona dello stesso sesso, ma ciò non vuol dire che tu sia omosessuale -
- Ecco - precisò l'altro con sguardo imbronciato.
- Va be', ma allora vuoi dirmi chi è? -
- Certo... che no. Ma per chi mi hai preso?! Non crederai che te lo dica tanto facilmente! -
- Sei davvero impossibile, ragazzo! Ma quanto scommettiamo che riuscirò comunque a scoprirlo? -
- Non osare...-
- Oh sì che lo farò. E quando avrò scoperto chi è la piccola undicenne, allora...-
- Allora? -
- ... Non riesco a trovare un finale abbastanza ad effetto! Mannaggia -.
Draco lo guardò rassegnato, ma alla fine si mise a ridere.
Chissà cosa diavolo succederà.

Era appena finita la partita, e i Grifondoro avevano stracciato i Tassorosso nonostante il pessimo tempo.
I festeggiamenti si erano spostati dal campo alla Sala Comune e infine alla Sala Grande; era ormai ora di pranzo, per cui tutta la scuola si ritrovò per mangiare.

- Harry, che hai? - chiese Hermione al suo amico. La ragazza si sarebbe aspettata più entusiasmo da parte del ragazzo, che aveva un non so che di malinconico.
- Eh? Niente... - la liquidò.
Granger l'osservò per un po', ma poi lasciò cadere la cosa, tornando a chiacchierare con le altre grifondoro delle migliori azioni del match.

- Che chiasso assurdo che stanno facendo! E poi erano solo i Tassorosso: si farebbero battere anche dai Marciotti - commentò acidamente Draco.
Il ragazzo lanciava occhiate di fuoco verso il tavolo rosso-oro, col consenso di tutta la sua Casa. Nott però non notò niente di strano, annuendo ogni qualvolta venivano insultati i grifoni.

Tutti si erano rifugiati nella Sala Comune nel tentativo di far passare un po' il tempo; fuori la pioggia battente impediva loro di stare all'aperto.
- Io quella non la sopporto proprio. Giuro, se non la smette la trasfiguro in una teiera - stava borbottando Hermione. I risolini fastidiosi della Brown non solo importunavano la Granger, ma anche Potter. Eh già, perché ad ogni carezza o risata, ad Harry prendeva una forte fitta allo stomaco: come sarebbe stato Draco in una situazione identica? Sarebbe stato fedele al suo essere schivo ed elegante, o si sarebbe lasciato andare ai sentimenti... come sembrava avesse fatto al lago?
Il moro questo non lo poteva sapere, e così cercava di scacciare via quei pensieri concentrandosi sulle lamentele di Neville circa il compito troppo difficile assenatogli da Piton.
Però ad un certo punto il ragazzo non ce la fece più, e così si congedò dal resto della combriccola avviandosi verso il ritratto della Signora Grassa.
Hermione però lo strattonò un poco e gli sussurrò:
- Non vorrai mica lasciarmi da sola? Cos'è, non tieni all'incolumità della nuova fidanzatina di Ron? -.
Potter dovette trattersi dal ridere; acconsetì.

I due ragazzi si rifugiarono in Biblioteca non aspettandosi di trovare troppa gente; in effetti avevano ragione.
- Sediamoci lì, vicino alla sezione Incantesimi, così magari ti insegno finalmente a fare quel...- ma Hermione venne interrotta dal suo amico.
- Che stupido! Ma dove ho la testa?! Ho lasciato la bacchetta di sopra -
- Harry... sei un caso unico. Corri, non mi va di tornare di nuovo in mezzo a quel casino... -
- 10 minuti e sono di nuovo da te -
- C-o-r-r-i - scandì bene Hermione.
Il ragazzo le sorrise e partì in quarta.
Non avendo niente da fare, la giovane prese un libro a caso iniziò a sfogliarlo.
- Forse ho scoperto chi è la piccola undicenne - sentì Hermione dopo poco. La ragazza sbuffò infastidita dal tono troppo alto, ma ben presto tornò alla sua lettura.
- Shh! Vuoi fare silenzio? Comunque non ci credo - rispose un'altra voce.
Questa volta però la Granger rizzò le orecchie per un attimo, avendo riconosciuto la voce di Malfoy.
I suoni erano molto attutiti, ma la grifondoro scoprì che i due serpeverde si trovavano dall'altro lato della libreria, proprio alle sue spalle.
- Infatti era una balla. Ma sono sicuro che c'entra qualcosa con Grifondoro... -.
Hermione a quel punto si sentì interpellata, e così chiuse silenziosamente quel pesante tomo che aveva davanti e iniziò a prestare maggiore attenzione a quella singolare conversazione.

- Ah-ah! Ho ragione? - chiese Nott eccitato. Dall'espressione del suo amico sembrava avesse fatto centro; l'altro però continuava ostinatamente a negare e a coprire il tutto con un'espressione indifferente.
- Ricapitolando: è Grifondoro e ha la nostra età. In fin dei conti è una bella cernita. Ah, ed è un ragazzo. Non ne rimangono molti... -
- Theo, smettila di dire cavolate e lasciami studiare in pace. Non so come altro te lo devo dire: lascia perdere questa storia! -
- Sei pazzo?! Per una volta che riesco a trovare qualcosa di interessante da fare: durante le lezioni sono pochissime le cose che non mi annoiano; pochi della nostra casa sono degni di essere considerati... questa per me è come oro fuso -
- Allora mi dispiace davvero tanto che tu abbia una vita così noiosa - rispose sarcastico Draco.
Nott gli diede un lieve spinta, facendo l'offeso.
- A parte gli scherzi, sono sulla buona strada? -
- Theodore, lascia perdere questa storia. Quando ho detto che mi sono avvicinato alla persona più sbagliata che ci possa essere non mentivo. E probabilmente lo sarebbe anche per te. Quindi te lo chiedo di nuovo: smettila -.
Il giovane Malfoy aveva ragione: non voleva davvero che il suo amico scoprisse di Potter, perché secondo lui era la causa per cui il padre era finito ad Azkaban. Come avrebbe potuto mai aiutarlo, odiandolo così apertamente?

Hermione per un po' non sentì più alcun rumore; si mordicchiava il labbro nervosamente, essendo curiosa di sapere chi fosse questo ragazzo di cui tanto si parlava.
Poi sentì di nuovo qualcuno.

- Draco? -
- Sì? -.
Theodore si era fatto improvvisamente scuro in volto, e aveva piantato quasi con rabbia i suoi occhi in quelli dell'amico.
- Per caso è Seamus Finnigan? - chiese gelidamente il moro.
- Che? No! Mai e poi mai! Ma come ti è venuto in mente?! - rispose scandalizzato Malfoy.
- Shh! Abbassa la voce! Comunque dicevi che mi sarei arrabbiato sapendo chi lui fosse... e così ho pensato a lui... - rivelò con imbarazzo.
Il migliore amico lo squadrò e poi gli disse con pazienza:
- Theo, non ti farei mai una cosa del genere. Per non parlare del fatto che a me non è mai piaciuto quel tipo; piaceva a te, ricordi? - e rise. Anche Nott fece un sorriso sbieco, e credette a quella parole.

Hermione Granger ormai aveva uno sguardo scandalizzato non riuscendo più a seguire il filo del discorso: a Theodore Nott piaceva Seamus Finnigan? Ma se tra un po' non si ammazzavano nell'aula di Pozioni quella volta... !
Oddio! Ma non può essere... in effetti si comportava stranamente...
E non hai notato che anche qualcun altro si comporta stranamente? suggerì una vocina nella testa della ragazza.
Chi? Ma certo! Harry! Però lo so già che lui si comporta così perché pensa a qualcun altro...
Hermione Jean Granger: rifletti!
Ma dovette interrompere il suo battibecco interiore per carpire altre informazioni dai due serpeverde.

- Sono sollevato che non sia lui, davvero -
- Comunque non puoi veramente sapere di che anno sia, scusa! -
- Lo so, invece: nella prima lettera ho letto di alcune materie che si possono fare solo dal terzo anno in poi -
- Questo non significa che sia del sesto - precisò Draco.
- No, ma il fatto che lui avesse scritto ad un certo punto di un particolare argomento che abbiamo fatto quest'anno mi ha fatto intuire che per forza deve avere la nostra età. Colpito e affondato, Draco - disse Theo con un ghigno compiaciuto.
- Comunque chiunque sia questa persona, voglio proprio sperlo, perché quando ti stava intorno eri diverso. Non che non apprezzi il Draco di tutti i giorni, ma quello leggermente meno depresso e senza le manie d'isolamento non sarebbe sgradito -.

Cavolo ma allora...
Sì, Hermione: Malfoy ti ricorda Harry che ti ricorda Nott che ha una cotta per Seamus.
Ma non può essere che il ragazzo di cui parlava Malfoy fosse proprio...
- Hermione ma che stai facendo?! -. La ragazza lanciò un gridolino per lo spavento.
Era stato Harry Potter a parlare, che col fiatone era appena apparso.
La Granger era in una posizione alquanto bizzarra: tutto il busto era proteso verso la libreria che aveva alle spalle, quasi volesse ascoltare bene qualcosa.

- Potter? - chiamò Theo.
Draco sentendo la sua voce si era irrigidito. Per fortuna il suo amico non se n'era accorto; quest'ultimo intanto si era alzato e aveva sbirciato oltre la libreria girandoci intorno.
Quello che vide lo lasciò di stucco.
Mezzosangue Granger e Sfregiato erano a un passo da lui e Draco.
- Che cavolo ci fate voi qui? - chiese confuso Nott. Aveva paura che avessero sentito qualcosa riguardo lui e Seamus...
- Io sono appena tornato dalla nostra Casa. Comunque che ti importa? - rispose Harry.
- M'importa, Sfregiato, perché ho come la sensazione che la Granger stesse origliando - chiarì Theo, che guardava insistentemente la grifondoro.
- Origliando chi? Hermione non lo farebbe mai, e poi a lei cosa mai potrebbe importare? -
- Stava origliando me e Draco. Granger, che cavolo hai sentito? - chiese adirato. Però Harry s'intromise.
- D-draco Malfoy? - chiese con un filo di voce.
- E quanti ne conosci, sentiamo! In effetti... Draco? Dove cavolo sei finito? -.
Il biondo però fissava il banco di fronte a sé, dove aveva poggiato i pugni.
Se avesse girato quello stupido e alto mobile l'avrebbe visto, gli avrebbe parlato... ma non poteva, giusto?

Potter si mosse quasi in automatico, e lasciò Nott e Hermione a litigare da soli; si spostò di qualche passo e si trovò nel corridoio accanto, delimitato da alti scaffali. In mezzo ad essi era seduto Draco Malfoy.
Una terribile morsa prese lo stomaco di Harry, che rimase a fissarlo come incantato.
- Ciao - disse in un sussurro. L'altro non si voltò, ma chiuse gli occhi e strinse i pugni tanto da far sbiancare le nocche.
Il moro abbassò lo sguardo sconsolato, non sapendo cosa fare per riuscire a farsi guardare.
Di nuovo quella sensazione come di nostalgia e rabbia lo presero dentro; nonostante fossero passati più giorni da quella notte, non aveva mai smesso di pensarci, e non aveva mai accettato l'idea di vederlo andare via come fosse un fantasma.
- Malfoy, guardami - riuscì a dire il moro.
L'altro fece come gli era stato ordinato. Il volto era inespressivo.

Draco ce la stava mettendo tutta per nascondere il subbuglio che aveva dentro. Ma per l'ennesima volta si arrese alla verità.
- Potter, seguimi -. Detto ciò si alzò e velocemente se ne andò, mentre Harry subito obbedì.

- Draco! Mi vuoi ris... -.
Nessuna traccia del biondino.
- E' sparito! - disse Theo sbigottito.
- Cosa? Aspetta un attimo... Harry? - chiamò Hermione. Nessuna risposta.
I due si guardarono fissi per qualche secondo.
- Nott, tu non mi stai simpantico e la stessa cosa vale per te nei miei confronti. Ma credo che ci sia sotto qualcosa e lo sai anche tu -
- Non può essere... Potter?! Di tutti proprio lui? -.
Non sapeva cosa sentiva... poi un pensiero gli attraversò la mente:
Avevi ragione tu, Draco. Credo sia la persona più sbagliata a questo mondo.




E ORA ECCO LE RISPOSTE AI COMMENTI ^^ PERDONATEMI PER I POSSIBILI ERRORI CHE TROVERETE: VADO UN PO' DI FRETTA :P


R o M i: MA LO SAI CHE MI SEMBRA GIA' DI AVER RISPOSTO AL TUO COMMENTO? BOH, NON RICORDO ESATTAMENTE DOVE, MA HO COME LA SENSAZIONE DI AVER GIA' SCRITTO... CERTO CHE E' STRANO! CAVOLATE A PARTE, VOLEVO RINGRAZIARTI PER ESSERE STATA LA PRIMA A COMMENTARE, E ANCHE DI APPREZZARE IL FATTO CHE NON HO FATTO PARTIRE I DUE RAGAZZI IN QUARTA DA SUBITO, PROPRIO PERCHE' LA PENSO COME TE: TROVO ODIOSE QUELLE STORIE CHE DANNO TUTTO PER SCONTATO E BRUCIANO LE TAPPE! NON C'E' UN MINIMO DI REALISMO! MI DISPIACE MAGARI DI METTERCI COSI' TANTO AD ARRIVARE MAGARI AL SODO, MA LO FACCIO PERCHE' NON CREDO CHE I PERSONAGGI POSSANO ESSERE ANCORA PRONTI. QUINDI MILLE GRAZIE PER AVERLO NOTATO: MI HA FATTO DAVVERO MOLTO PIACERE ^___^ UN BACIONE E A PRESTO... SPERANDO DI VEDERE UN ALTRO TUO COMMENTO ;)

FLAMELY: GRAZIE PER IL COMMENTO. SI', EFFETTIVAMENTE QUEL LORO ADDIO NON E' UN VERO E PROPRIO ADDIO, DON'T WORRY! UN BACIONE E A PRESTO :)

GIADINAGE: SCUSA IL RITARDO, LO SO, E' DAVVERO ODIOSO, MA NON L'HO FATTO VOLONTARIAMENTE :( COMUNQUE VEDI? HO AGGIORNATO DOPO APPENA UNA SETTIMANA! XD E COMUNQUE Sì, MALFOY MANDA AI MATTI. MA NE VALE LA PENA ;) UN ABBRACCIO E GRAZIE MILLE PER IL COMMENTO ^^

KIKACHAN: GRAZIE PER LA COMPRENSIONE E PER IL COMMENTO IN GENERALE. SINCERAMENTE MI SONO FATTE GRASSE RISATE QUANDO HAI SCRITTO "...PER L'ANALISI COMPORTAMENTALE IDEATA DA MALFOY(FREUD NE SAREBBE STATO LIETO)". xD LO PRENDO COME UN GROSSISSIMO COMPLIEMENTO! SONO DAVVERO FELICE CHE TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO, E SPERO CHE LO STESSO CAPITI CON QUEST'ALTRO. INFINE DEVO DARTI RAGIONE: I RAGAZZI SONO TROPPO COCCIUTI ALLE VOLTE, PER CUI SOLO UN BEL PO' DI BOTTE CONTRO IL MURO LI PUO' FAR RINSAVIRE xD. UN MEGA BACIONE E TANTI SALUTI ^__^ CIAO!!

SYDELLE KEAT: MA CIAO! BEL NOME, COMPLIMENTI! DA DOVE L'HAI TROVATO FUORI? COMUNQUE DEVO AMMETTERE CHE SUPERA MILLE VOLTE QUELLO PRECEDENTE ù___ù OTTIMO LAVORO, CARA. SPERO QUESTA VOLTA TU ABBIA IL TEMPO PER LEGGERLA CON CALMA LA MIA STORIA... NON VORREI CHE TI PERDESSI I PEZZI! PICCOLA, UN BACIONE E SPERO TANTO A PRESTO =) CIAO!!!

BLACK SMILE: NON MI PIACEREBBE AFFATTO SE TU LASCIASSI LA MIA STORIA! MA STIAMO SCHERZANDO?! SEI TROPPO FORTE... GIURO, TI ADORO! MI DISPIACE CHE IL CAPITOLO 13 TI ABBIA LASCIATA INDIFFERENTE. NON ERA MIA INTENZIONE, PERò DEVO AMMETTERE CHE CON TUTTA PROBABILITA' QUELLO PUO' ESSERE ETICHETTATO COME CAPITOLO DI PASSAGGIO. MI DISPIACE UN SACCO, E SPERO CHE QUESTO INVECE NON TI ABBIA DELUSA! ODDIO, CI TENGO ALLA TUA OPINIONE, QUINDI FAMMI SAPERE COME TI SEMBRA. UN ABBRACCIO E ALLA PROSSIMA! (:

BABU 17: QUANTE VOLTE DOVRO' RINGRAZIARTI? BOH!! MI DISPIACE CHE IL CAPITOLO SIA AL DI SOTTO DELLO STANDARD DELLA STORIA. NON TI PREOCCUPARE CERCHERO' DI FARE MEGLIO DI COSI', E SPERO DI ESSERCI MINIMAMENTE RIUSCITA COL CAPITOLO CORRENTE. MI PIACE SAPERE COSA PENSI, PERCHE' SEI SEMPRE SINCERA QUANDO SERVE, MA CI METTI ANCHE GRINTA E INCITAMENTO (ç___ç GRAZIE).... SEI UNA RAGAZZA CARISSIMA, E SPERO DI RISENTIRTI PRESTO, PERCHE' PARLARE CON TE MI FA COSI' (STRANAMENTE) BENE!
TI MANDO MILLE BACI E DIECIMILA ABBRACCI, ASPETTANDOTI FEDELMENTE. SPLENDIDA, SEI FANTASTICA! ^^

AKATSUKI: GRAZIE MILLE PER I COMPLIMENTI... PERO' PRIMA DI CONTINUARE SALUTAMI IL TUO FEDELE GUFETTO! ^^ BENE... SONO DAVVERO CONTENTA CHE TI SIA PIACIUTO... AD UN CERTO PUNTO PENSAVO AVESSI FATTO UN BUCO NELL'ACQUA xD QUINDI TI RIMANDO UN ALTRO BACIONE SBAVOSO E ASPETTO TREPIDANTE IL TUO GUFO CON LA RECENSIONE LEGATA ALLA ZAMPETTA FIDATA ;) CIAO!!

DILETTA: DULCIS IN FUNDO, CIAO! GRAZIE PER IL COMMENTO, MI FA PIACERE SAPERE CHE TI E' PIACIUTO IL COMMENTO. DAVVERO HAI UNA STORIA DEL GENERE? PIUTTOSTO DOVREI ESSERE IO A PRENDERE SPUNTO DA TE! CAVOLI xD TI AUGURO IN BOCCA AL LUPO CON QUESTO RAGAZZO ;) UN BACIONE E SPERO DI SENTIRTI (/VEDERTI) PRESTO! CIAOOOO!



INFINE UN GRANDISSIMO GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE SEPPUR SENZA COMMENTARE, SEGUONO LA MIA STORIA! GRAZIE DI CUORE A K_97 CHE HA MESSO LA STORIA TRA QUELLE DA RICORDARE, AI 48 SPLENDIDI LETTORI CHE L'HANNO MESSA TRA LE PREFERITE, E ALLE 95 MERAVIGLIOSE PERSONE CHE L'HANNO MESSA TRA LE SEGUITE ^___^

A PRESTO MIEI CARI! CIAO E BUON FINESETTIMANA!
   
 
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