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Autore: Julia Weasley    08/05/2010    14 recensioni
Argomento di questa storia è la vita di Regulus Black, dal momento della sua nascita a quello della morte. La crescita in una famiglia Purosangue piena di pregiudizi, il difficile rapporto con il fratello Sirius, i sette anni trascorsi a Hogwarts, la decisione di unirsi ai Mangiamorte fino al suo completo riscatto, tutto raccontato in 50 capitoli.
[ Altri personaggi: Famiglia Black, Kreacher, Barty Crouch jr, Rachel Queen (originale), Severus Piton, i Malandrini, Emmeline Vance, Voldemort, Mangiamorte ]
Storia vincitrice del primo turno dell'Harry Potter Final Contest
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'R.A.B.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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47
Fandom: Harry Potter

Personaggio: Regulus Black

Prompt: 47. Latte

Rating: giallo


Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.

Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/


Il segreto di Tom Riddle

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Settembre 1979

Regulus percorreva di corsa il corridoio al piano terra di un'antica dimora magica, mentre gli altri Mangiamorte perlustravano il resto della casa, rovesciando tutto quello che trovavano e distruggendo ogni cosa si potesse rompere.
Sentì qualcuno che gridava e capì di essere nella giusta direzione: non aveva mai seguito molto il proprio istinto, ma quella volta si era rivelato esatto. Quando entrò, quasi in scivolata, in una stanzina in fondo al corridoio, vide una donna che teneva in braccio una neonata mentre cercava disperatamente di aprire la porta sul retro. Quest'ultima però era chiusa con la magia, e la donna era stata disarmata quando i Mangiamorte erano entrati in casa sua.
Da uno dei piani superiori si udirono le grida di dolore di uno degli Auror di scorta: Lord Voldemort lo stava torturando. Regulus cercò di non pensare a quello che gli avrebbe fatto.
Alle urla strazianti, la neonata scoppiò a piangere e la donna si voltò, strillando alla vista di Regulus.
“Stia zitta” bofonchiò lui, nervoso. Ci mancava solo che qualcuno si accorgesse che aveva trovato Millicent Bagnold in persona, una tra i più probabili candidati alla carica di Ministro della Magia. Era molto amica di Albus Silente, a quanto ne sapeva, e Voldemort non la voleva a capo del Ministero almeno quanto non voleva Barty Crouch. La temeva, perché lei rappresentava tutte le famiglie Purosangue che si opponevano al dominio del Signore Oscuro. Una Purosangue a capo della comunità magica con idee diverse dalle sue poteva essere ancora più pericolosa di qualsiasi insulso Mezzosangue. Per questo Voldemort era talmente deciso a ucciderla che aveva deciso di partecipare direttamente alla missione.
La donna era caduta a terra, la schiena contro il muro, e stringeva la figlia per darle un minimo di conforto, ma i suoi occhi erano puntati contro Regulus, colmi di orrore e consapevolezza di essere sul punto di morire. Lui ormai odiava essere fissato in quel modo. Non voleva più provocare terrore nelle persone: non lo faceva sentire potente, ma solo disgustato.
In quel momento un ululato lo riscosse: era una notte di luna piena e Greyback era lì in quel preciso momento, sempre su ordine di Voldemort.
Orripilato, Regulus estrasse dalla tasca la bacchetta appartenente alla donna e gliela porse. L'aveva raccolta da terra e, per fortuna, in tutto quel trambusto i Mangiamorte non se ne erano accorti.
Millicent Bagnold rimase paralizzata e lo fissò con profondo stupore, cercando di guardare attraverso la maschera argentata che lui indossava.
“Vogliamo restare qui tutta la notte?” disse lui, seccato dalle sue esitazioni. La donna prese la bacchetta e si rialzò in piedi. “Suo marito dov'è?”
“A c-casa di sua madre... perché lei stava male...” balbettò quella, ancora sconvolta.
“Bene, allora vada subito da lui” tagliò corto Regulus, tendendo bene le orecchie per assicurarsi che non arrivasse nessuno. Si avvicinò alla porta secondaria e fece scattare la serratura. La campagna immersa nella notte era completamente deserta: i Mangiamorte, Greyback compreso, dovevano essere tutti dentro. Regulus fece cenno alla donna di uscire in fretta, ma poi il suo sguardo cadde su un tavolo vicino, che era stato usato come deposito di tutto ciò che serviva alla neonata.
“Ehm, si porti anche questo” disse, leggermente impacciato, porgendole un biberon pieno di latte. “Potrebbe avere fame” aggiunse, alludendo alla figlia.
La donna prese il biberon ma trattenne Regulus afferrandogli il polso e costringendolo a guardarla.
“Grazie” sussurrò, stupita e commossa. “Ti devo la vita. Se hai bisogno di aiuto, io posso farti proteggere...”
“Non si preoccupi” rispose lui.
“Sei sicuro? Dimmi almeno come ti chiami...”
“Vada, stanno arrivando” tagliò corto, inquieto.
“D'accordo. Per qualsiasi cosa, farò di tutto per sdebitarmi”.
Millicent Bagnold gli rivolse un'ultima occhiata riconoscente, poi uscì dalla porta e si Smaterializzò, scomparendo nella notte.


La dimora dei Bagnold era divorata dalle fiamme. Nel parco illuminato soltanto dal fuoco che si alzava sempre più in alto, Greyback era accasciato a terra, svenuto, e i restanti Mangiamorte erano schierati in fila davanti all'Oscuro Signore, che aveva appena finito di sfogare la propria rabbia sul Lupo Mannaro.
“L'ho disarmata, ma è riuscita lo stesso a scappare” sibilò Lord Voldemort in tono minaccioso. “Nessuno di voi l'ha vista fuggire, dopo che gli Auror di scorta hanno creato quella nebbia per confonderci. Chi era al piano terra?”
“Io, Signore” rispose Regulus, tremando come una foglia. “Ma posso assicurarvi che lì non c'era”. Inorridì quando Voldemort reclamò il suo sguardo.
Svuota la mente, svuota la mente, svuota la mente... si ripeteva. Non poteva permettersi di essere scoperto, non ora che aveva deciso di tradirlo.
Il Signore Oscuro parve soddisfatto: forse era stata la forza della disperazione a fare in modo che Regulus non gli lasciasse libero accesso alla propria mente. Era sempre stato bravo a non mostrare quello che provava e per questo in Occlumanzia era molto avvantaggiato rispetto agli altri, ma quando Voldemort tentava di forzargli la mente temeva sempre di non riuscire a contrastarlo. Del resto, non aveva osato chiedere a Severus o Bellatrix di farlo esercitare, altrimenti avrebbe rischiato che vedessero qualche ricordo compromettente.
Nonostante la rabbia del Signore Oscuro, non si era pentito di aver salvato la vita di quella strega. Niente lo aveva mai fatto sentire così bene quanto la sua decisione consapevole di aiutarla a scappare. Era la prima volta che riusciva a considerarsi in pace con se stesso. Una piccola parte di sé pensò che, se lo avessero visto, sia Rachel che Sirius sarebbero stati fieri di lui, anche se nella realtà pensavano l'esatto contrario.
L'ira di Voldemort si era finalmente sfogata e lui si era rivolto verso il gruppetto di Mangiamorte di cui Regulus faceva parte.
“Lucius” disse, “dobbiamo evitare che questa notizia esca sul Profeta di domani. Molti Purosangue ancora indecisi potrebbero scegliere di appoggiare Silente se sapessero che abbiamo cercato di uccidere una di loro. Decidi tu se limitarti a fare una Imperius al direttore oppure se fare piazza pulita di tutta la redazione, non m'interessa”.
“Sì, mio Signore” rispose Malfoy, prontamente.
“Da domani continueremo a cercare quella traditrice del suo sangue” disse poi Voldemort. “Ora sparite tutti... Black, tu no, aspetta un attimo”.
Regulus sussultò, ma si ricompose subito.
“Il tuo elfo domestico mi è stato di grande aiuto, purtroppo a causa di una tragica fatalità, non è sopravvissuto alla missione. In ogni caso, non credo che sia un grosso problema per la tua famiglia. Di altri servitori ne potete avere quanti volete. In fondo era soltanto un elfo”.
“Certo” rispose Regulus digrignando i denti e fingendo di chinare la testa in segno di rispetto: in realtà voleva nascondere la smorfia di rabbia che gli era comparsa sul viso.
Te la farò pagare, fosse l'ultima cosa che faccio, pensò, odiandolo sempre di più.
Quando si incamminò lontano dalla casa dei Bagnold per Smaterializzarsi, fu affiancato da Severus.
“Che disdetta” esordì il ragazzo con un tono neutro. “Il Signore Oscuro ci farà setacciare tutta la Gran Bretagna per trovare la Bagnold...”
“Già... ora scusa, ma vado di fretta” rispose Regulus, guardandosi intorno in modo febbrile: sapeca che fosse una cosa stupida e illogica, ma aveva paura di ritrovarsi l'Ordine della Fenice tra capo e collo. All'altro quelle occhiate non sfuggrono.
“Sai” disse, “ultimamente mi sembri un po'... strano”.
Regulus smise di camminare, e Piton fece lo stesso. Il primo deglutì ma si rifiutò di guardarlo negli occhi: sapeva che anche lui fosse un bravo Occlumante.
“È morto da poco mio padre, Piton. Non sono sono tenuto a dare spiegazioni a te sulle mie reazioni” disse con freddezza.
Severus non parve affatto imbarazzato. Intorno a loro, tutti gli altri Mangiamorte si erano già Smaterializzati e anche Voldemort era sparito. La notte era silenziosa, a parte il crepitio del fuoco che divorava casa Bagnold.
“Veramente mi riferivo ad un'altra cosa. Ho notato che in certe occasioni tu perda ogni voglia di combattere”.
“Ma davvero? Chi è che ti ha salvato la pelle da quegli Auror che ti avevano accerchiato, stanotte?” rispose Regulus, sarcastico.
“In effetti, stavolta hai combattuto. Ma non posso fare a meno di chiedermi come mai tu non ti impegni così tanto quando... ehm” aggiunse, con una falsa esitazione che suonò estremamente beffarda, “... quando l'Ordine della Fenice è nei paraggi”.
Regulus si sentì arrossire all'improvviso e ringraziò il fatto che fosse buio.
“Non so di cosa tu stia parlando” sbottò, secco.
“Io credo di sì, invece. Durante le nostre... scorribande, hai sempre una gran fretta e non fai altro che dirci di non perdere tempo e di andarcene prima che arrivi l'Ordine. Mi chiedo perché tu preferisca avere a che fare con gli Auror piuttosto che con loro... Ma forse, questo tuo atteggiamento è iniziato... ah, certo... da quando hai scoperto che tuo fratello fa parte dell'Ordine, o sbaglio?”
“Infatti ti sbagli”. Regulus era furioso, ma cercò di trattenersi. “Mi sembra di aver già dimostrato abbastanza che non mi importa niente di lui”.
“E allora come mai ogni volta che c'è una battaglia cerchi in tutti i modi di evitare che si faccia male? Per non parlare di quella volta in cui è stato lui a salvare la tua vita. L'ho visto. Tutto ciò è molto commovente, Black, ma non credo sia l'atteggiamento giusto”.
Piton aveva un'aria così beffarda che Regulus avrebbe voluto fargliela pagare. Quello si divertiva a prenderlo in giro ma lui non sapeva come rispondere.
“E anche se fosse?” lo sfidò alla fine, incapace di negare l'evidenza. “A te cosa importa?”
“A me assolutamente nulla, ma ti ricordo che, anche se Silente sarebbe commosso da questa manifestazione di affetto fraterno, dubito che al Signore Oscuro possa fare altrettanto piacere. Credo che potrebbe considerarlo quasi un tradimento”.
Regulus arrossì ancora di più. Detestava sentirsi smascherato in quel modo da uno che odiava a morte Sirius, tra l'altro. Aveva trascorso gli ultimi quattro anni della sua vita a ostentare una totale indifferenza nei confronti di suo fratello ed essere scoperto in quel modo non gli piaceva affatto. In quel momento desiderò ferire Piton con un'insinuazione altrettanto maligna e le parole gli uscirono spontanee, senza che se ne rendesse davvero conto.
“Hai una gran faccia tosta, sai? Io piuttosto sarei curioso di sapere cosa ne penserebbe il Signore Oscuro se vedesse tutti gli sforzi che fai per evitare che la Evans venga ferita. Almeno mio fratello è nato Purosangue, a differenza di lei”.
Regulus aveva voluto soltanto sbeffeggiarlo, perché sapeva che Piton e la Evans fossero stati molto amici in passato, ma non si aspettava di vederlo così furibondo. Doveva avergli fatto più male di quanto ne avesse intenzione. Anche Severus era arrossito e lo stava guardando così male che Regulus temette di essere attaccato. Un attimo più tardi però l'altro riuscì a ricomporsi e gli si rivolse con il suo solito tono glaciale.
“Sei bravo a coprire i tuoi difetti sottolineando quelli altrui. È una caratteristica che hai in comune con il tuo degno fratello”.
Regulus odiò la sua capacità di avere sempre la risposta pronta; lui invece non era altrettanto bravo.
Poiché non replicava, Piton gli rivolse una smorfia vittoriosa e si allontanò. Regulus lo guardò Smaterializzarsi, irritato nel profondo, ma si disse di aver fatto bene a non rispondere alla provocazione. Aveva cose molto più importanti della insinuazioni di Piton a cui pensare, e doveva risolverle prima che quello iniziasse a sospettare che i suoi tentennamenti fossero dovuti ad un tradimento vero e proprio.

***

Era la prima volta che andava a Hogsmeade da quando aveva finito di frequentare la scuola. Il villaggio era sempre lo stesso ma lui ora si sentiva un perfetto estraneo. Gli mancavano i suoi anni da studente: le gite a Hogsmeade, i pomeriggi primaverili trascorsi nel parco, i banchetti in Sala Grande, addirittura le lezioni e le ore passate a studiare e chiacchierare in sala comune, ma soprattutto il Quidditch e, sopra ogni altra cosa, lei. Rachel occupava ogni suo ricordo, era entrata a far parte della sua vita durante il primissimo viaggio sul treno per non uscirne più.
Cercando di non farsi assalire di nuovo dai rimpianti, camminava distratto tra gli studenti immersi in conversazioni spensierate e le coppiette che si tenevano per mano, dirette da Madama Piediburro. Quando passò davanti ad un vicolo molto familiare, si fermò a fissarlo, il cuore che batteva all'impazzata. Era lì che, due anni prima, aveva baciato Rachel per la prima volta. Non se lo sarebbe mai dimenticato.
Tutto sembrava volergli ricordare quanto aveva perso per colpa della propria follia. Si era rovinato da solo, pensava.
Dopo alcuni lunghi minuti finalmente riuscì a distogliere lo sguardo da quel vicolo deserto e ricominciò a camminare, sempre più depresso. Per l'ennesima volta ripeté mentalmente il proprio obiettivo, per non perderlo di vista.
L'insegna dei Tre Manici di Scopa dondolava, per via del vento, davanti a lui e Regulus accelerò il passo.
Se vuoi sapere qualcosa riguardo il Signore Oscuro, chiedi a lui, gli aveva detto Barty un anno prima, e per fortuna.
Quando entrò nel locale affollato e vide un'ampia schiena familiare, si sentì immediatamente sollevato.
“Il solito Idromele, professore?” chiese Madama Rosmerta all'uomo seduto al bancone.
“Grazie, Rosmerta” rispose il professor Lumacorno.
Afferrò il boccale pieno di Idromele, sorseggiandolo con aria soddisfatta. Regulus lo raggiunse e si appoggiò al bancone accanto a lui.
“Professore?” lo chiamò.
Lumacorno posò il bicchiere e si voltò. Quando lo riconobbe, sobbalzò e sorrise per lo stupore. “Signor Black! Che piacere vederti! Ma cosa ci fai da queste parti?”
Regulus simulò un sorriso forzato.
“Avevo voglia di fare una passeggiata”.
“Nostalgia di Hogwarts, vero? Ti capisco, viene a tutti quanti... Be', sono veramente contento di averti incontrato, fa sempre piacere ritrovare gli ex-studenti del Lumaclub! Prendi qualcosa?”
“Oh, sì, una Burrobirra” disse Regulus. Madama Rosmerta gli servì una bottiglia, ma lui ne bevve solo qualche goccia. “Come va a Hogwarts, professore?”
“Abbastanza bene, le solite cose. Al banchetto di inizio anno Gazza ha dato di matto perché Pix ha rovesciato dei gavettoni sui poveri studenti del primo anno che dovevano ancora essere Smistati. Quel Poltergeist è incredibilmente dispettoso, non trovi? E tu, invece? Hai già cominciato a lavorare?”
Ancora no, ma ho fatto domanda al Ministero della Magia” rispose Regulus.
Certo, scommetto che lavorerai al Primo Livello! Anche se continuo a pensare che per il Quidditch saresti stato perfetto”.
Regulus evitò di commentare bevendo una quantità esagerata di Burrobirra.
Professore, avrei qualcosa da chiederle...” disse all'improvviso, quando si fu assicurato che l'Idromele di Lumacorno fosse finito.
Dimmi pure”.
No, qui è troppo affollato... che ne dice di andare alla Testa di Porco? Si tratta di una questione un po'... delicata”. La Testa di Porco era il luogo ideale per parlare di certe cose senza correre il rischio di essere sentiti da orecchie indiscrete.
Oh, non c'è problema. Avevo già intenzione di andarci. Rosmerta, eccoti le tue cinque falci” aggiunse, lasciando le monete alla proprietaria. Regulus fece lo stesso e poi lo seguì fuori dai Tre Manici di Scopa.
Si incamminarono lungo High Street e Lumacorno ricominciò subito a parlare allegramente.
“Sono proprio contento di rivederti! Mi stavo proprio dicendo che i miei vecchi studenti mi sarebbero mancati. Il Lumaclub non è più numeroso come qualche anno fa, però ci sono alcuni che promettono bene... Ah, Regulus, perdonami, mi è tornato in mente solo adesso: condoglianze per tuo padre, mi dispiace davvero”.
Oh... grazie” rispose lui, incupito. Avrebbe preferito che Lumacorno non se ne fosse ricordato, ma il professore si era già lasciato trasportare dai ricordi.
Conoscevo Orion, è stato anche lui un mio studente. Non pensavo che se ne sarebbe andato così presto...”
Con grande sollievo di Regulus, il discorso dovette interrompersi quando entrarono nel pub. Era lurido come se lo ricordava, se non di più. Non c'era molta gente, a parte un paio di uomini che conversavano fitto in un angolo riparato, e la solita capra che vagava indisturbata tra i tavoli.
Buongiorno, Aberforth” esordì Lumacorno. “Un Whisky Incendiario per me e...”
Niente, grazie” si affrettò a dire Regulus, considerata la scarsa igiene del posto.
Aberforth annuì senza parlare, ma gli lanciò un'occhiata penetrante, e Regulus si affrettò a distogliere lo sguardo.
Come va il campionato di Quidditch, professore?” chiese, in attesa di allontanarsi dal bancone.
Oh, ancora non è iniziato, ovviamente, ma promette di essere emozionante e combattuto. Secondo me hai fatto una buona scelta suggerendo Dunstan come Capitano. Tuttavia ho paura che quest'anno non sarà così facile vincere la Coppa. Sia Serpeverde che Grifondoro possiedono dei giocatori molto forti ma – che rimanga tra noi – i veri talenti se ne sono andati tutti”.
Regulus abbozzò un sorriso compiaciuto, anche se ora nulla gli sembrava più importante del medaglione, nemmeno un riconoscimento del genere.
Invece il nuovo Capitano di Corvonero sta mettendo su una grande squadra, sai? Temo che sia la favorita di quest'anno. Io sono convinto che saranno loro a vincere”.
Non è ancora detto. Ma se Serpeverde dovesse perdere, preferisco che sia Corvonero ad ottenere la Coppa” affermò Regulus, mentre Aberforth serviva il Whisky all'insegnante.
Lumacorno ridacchiò, divertito.
Tipico di noi Serpeverde: possiamo anche perdere, ma dobbiamo trascinare con noi i Grifondoro, vero?”
Poi si diresse verso uno dei tavoli più vicini, ma Regulus insisté per prenderne uno in un angolo più al riparo da orecchie indiscrete, con la scusa che fosse meno sporco.
Quando furono entrambi seduti, meditò sul modo migliore per farlo parlare, mentre l'insegnante gli iniziava a raccontare dei nuovi talenti che aveva scoperto ultimamente.
Escluse a priori la Legilimanzia: non la sapeva padroneggiare molto bene e temeva che Lumacorno fosse abile a contrastarla. Forse avrebbe potuto Confonderlo, ma rischiava di impedirgli di ricordare con chiarezza le informazioni che gli servivano. Prima di uscire di casa aveva pensato al Veritaserum, ma non era sempre affidabile. C'era solo un modo sicuro per indurlo a raccontargli ogni cosa. Si era ripromesso di non usare più le Maledizioni Senza Perdono, a meno che non fosse strettamente necessario, ma quella volta avrebbe dovuto fare un'eccezione.
Così, mentre il professore chiacchierava ignaro, Regulus estrasse la bacchetta e, tenendola nascosta sotto il tavolo, dopo aver controllato che nessuno stesse guardando, la puntò contro di lui. In fondo era la meno pericolosa, e poi la stava usando per un buon fine, non per fare del male...
... e alla fine si è alzato e mi ha detto che aveva già finito la pozione dopo neanche un'ora. Io non ci potevo...”
Imperio!
Lumacorno tacque improvvisamente, assumendo un'espressione imbambolata. Regulus si guardò intorno per assicurarsi che nessuno si fosse accorto di quell'inatteso silenzio, ma per fortuna sia Aberforth che gli altri due clienti erano troppo lontani per sentirli.
Professore” sussurrò, un po' dispiaciuto, “mi dica tutto quello che sa su Tom Riddle”.
L'insegnante non ebbe alcuna reazione e iniziò a parlare subito.
Tom Riddle... fin dal primo giorno di scuola si era dimostrato un ragazzo fuori dal comune. Era eccezionalmente bravo con la magia, nonostante avesse trascorso l'infanzia in un orfanotrofio babbano. Forse è stata quella sua brutta esperienza a fargli odiare tanto i Babbani. Lo notai subito. Era determinato e aveva molta influenza sugli altri studenti. Così lo ammisi nel Lumaclub. Era estremamente bravo nel capire la gente ma, al contrario, nessuno sospettava che nascondesse un animo così... crudele. Aveva sempre avuto ottimi voti, era stato nominato Prefetto e, inoltre, aveva anche ricevuto un Encomio Speciale...”
Regulus si ricordò della targa intitolata a Riddle nella Sala dei Trofei ma non interruppe il professore, lasciandolo parlare.
Dopo aver finito la scuola con il massimo dei voti, tutti si aspettavano che avrebbe fatto carriera in fretta, e invece è andato a lavorare da Magie Sinister”.
Regulus sgranò gli occhi. Il Signore Oscuro a lavorare in un negozio di Notturn Alley? Era molto strano.
E poi sparì per un certo periodo. Forse era andato all'estero, non lo so. Quando tornò, iniziò a cercare dei seguaci, fino ai giorni nostri...”
Regulus era molto deluso. Non conosceva tutti quei dettagli sulla vita del Signore Oscuro e magari in un'altra situazione avrebbe potuto ritenerli interessanti, ma quello che gli importava al momento era ben altro. Purtroppo, non sapeva neanche che tipo di domanda avrebbe dovuto rivolgere al professore. E non voleva chiedergli direttamente del medaglione, per paura che qualcuno in seguito riuscisse a leggergli nella mente.
Che cosa mi dice del suo rapporto con le Arti Oscure?” chiese, sperando di essersi avvicinato all'argomento.
Nonostante l'espressione intontita dovuta alla Maledizione Imperius, Lumacorno parve un po' spaventato.
Le adorava. Sul momento non me ne ero reso conto. Pensavo che il suo interesse per le Arti Oscure fosse lo stesso di quello che dimostrava nei confronti di tutte le altre materie. E invece...”
Invece cosa?” lo incitò Regulus e, per l'ansia di sapere, abbassò inavvertitamente la bacchetta.
Lumacorno strabuzzò gli occhi, confuso, e gli rivolse uno sguardo fin troppo lucido. Il ragazzo si affrettò a riformulare la Imperius, prima che l'insegnante si potesse rendere conto di quanto stesse accadendo. Il professore tornò imbambolato, e l'altro tirò un respiro di sollievo.
Le Arti Oscure...” gli ricordò.
Oh, sì. Be', trascorreva molto tempo nel Reparto Proibito della biblioteca di Hogwarts. Io credevo che facesse solo delle ricerche in più, ma in realtà stava coltivando e accrescendo il suo interesse nei confronti della Magia Oscura. Aveva iniziato a desiderare un potere maggiore di chiunque altro, voleva dominare il mondo magico ma, soprattutto, era ossessionato dall'idea dell'immortalità...”
In qualche angolo della memoria di Regulus riecheggiò una frase sussurrata da una voce sibilante:
“...e magari un giorno riuscirete addirittura ad ingannare la morte, proprio come ho fatto io”.
Era un pensiero assurdo. Fino a quel momento aveva creduto che lo avesse detto solo per indurlo a servirlo, che fosse soltanto un'altra delle sue tante menzogne e che, se fosse stata la verità, non sarebbe certo andato a sbandierarla così ai quattro venti... Ma anche con Kreacher si era comportato allo stesso modo: lo aveva sottovalutato, sicuro che l'elfo fosse morto. Possibile che si fosse lasciato sfuggire una cosa così importante in sua presenza? Un'eccitazione febbrile lo assalì. Che fosse davvero diventato immortale?
Mi parli di questa ossessione per l'immortalità” proseguì, tremando al solo pensiero.
Voleva essere il mago più potente di tutti e avrebbe voluto ottenere il dominio per sempre, immagino... Io non lo capii. Nessuno avrebbe mai sospettato le sue reali intenzioni. Solo il professor Silente non lo venerava come noialtri. Non lo convinceva. Ma neanche Silente sa quello che... temo... sia arrivato a fare... soltanto io lo so...”
Lumacorno aveva assunto un'espressione sofferente e imbarazzata, per quanto gli fosse possibile dal momento che era ancora stregato.
Che cosa?”
Una sera mi ha chiesto... una cosa... e be', credo di avergli detto troppo...”
Il formicolio al braccio di Regulus si stava affievolendo: l'insegnante aveva cominciato a contrastare la Maledizione. Era evidente che non volesse continuare il suo racconto. Lui si sforzò di mantenere il controllo sulla sua mente.
Che cosa gli ha chiesto?” chiese con un tono autoritario.
Mi ha... fatto delle domande... su un tipo di magia molto... oscura...”
Un gruppo di studenti entrò ridacchiando nel locale e, dopo aver ordinato delle Burrobirre, si diressero ad un tavolo vicino al loro.
Di che tipo di Magia oscura si trattava?” chiese Regulus con urgenza, temendo di non farcela. Lumacorno si stava dimostrando un osso duro da convincere. Lottava con tutto se stesso per sottrarsi alla Maledizione ma Regulus era altrettanto determinato a non cedere. “Me lo dica!”
Ha chiesto degli Horcrux”sussurrò quello, stentando a scandire le parole.
E che roba è?” domandò Regulus. Ma era troppo tardi. Gli studenti avevano raggiunto il tavolo accanto al loro e Lumacorno, sotto shock per la propria rivelazione, aveva vinto l'influenza della Imperius.
Regulus agì velocemente e usò un altro incantesimo su di lui, modificandogli la memoria per fargli credere di aver conversato fino a quel momento dei nuovi talenti del Lumaclub. Alla fine dell'operazione, l'uomo sembrava molto confuso.
Professore, si è fatto tardi. Dovrei tornare”.
Oh, certo, fai pure... accidenti, è già passato così tanto tempo?” esclamò quello, controllando il proprio orologio.
Dopo averlo salutato come se nulla fosse accaduto, Regulus uscì dal locale, pensieroso.
Non aveva la più pallida idea di cosa fossero quegli Horcrux e non sapeva se c'entrassero davvero qualcosa con il medaglione, ma dentro di sé aveva la sensazione che in qualche modo fossero collegati. Forse il medaglione possedeva dei poteri particolari, capaci di allungargli la vita... non ne aveva idea. Ma almeno adesso aveva qualcosa da andare a cercare. L'unico problema che gli restava era quello di capire dove cercare.


01. Addio. 02. Ricordi. 03. Speranza. 04. Bellezza. 05. Fotografia.
06. Gatto. 07. Cane. 08. Musica. 09. Fuochi d'artificio. 10. Cioccolato.
11. Carta. 12. Paura. 13. Sole. 14. Sangue. 15. Bambola.
16. Ali. 17. Cuscino. 18. Candela. 19. Dolce. 20. Amaro.
21. Pelle. 22. Ghiaccio. 23. Sogno. 24. Incubo. 25. Risveglio.
26. Incontro. 27. Vertigine. 28. Lacrime. 29. Attesa. 30. Noia.
31. Felicità. 32. Dolore. 33. Solitudine. 34. Silenzio. 35. Campanello.
36. Nascosto. 37. Gelosia. 38. Nodo. 39. Caldo. 40. Freddo.
41. Tempo. 42. Bacio. 43. Sorriso. 44. Desiderio. 45. Illusione.
46. Specchio. 47. Latte. 48. Caffè. 49. Potere. 50. Strada.

*Angolo autrice*

L'idea di chiedere a Lumacorno non è certo la più originale, ma non avevo molte alternative. Tutto quello che Lumacorno dice su Tom Riddle penso che lo sapessero tutti i professori che gli avevano insegnato, non solo Silente, anche se molto vagamente.
Certo che se Harry a suo tempo avesse utilizzato la Maledizione Imperius sul prof per recuperare il ricordo originale si sarebbe risparmiato un sacco di stress e una mezza ramanzina di Silente! XD
Il mezzo bisticcio tra Regulus e Severus l'ho messo perché era da un po' che volevo riprendere il povero Piton, che ho snobbato troppo, ultimamente. Quando si tratta di lui, ho sempre il terrore di andare OOC, quindi vi prego ditemi se vi convince, perché è uno dei personaggi che mi mettono più soggezione!!
Millicent Bagnold (fonte: il mio amato HP Lexicon) sarà Ministro della Magia dal 1980 al 1990, quindi precederà Caramell. Ho pensato che in un lontano futuro a Regulus potrà fare comodo un Ministro che gli deve la vita, soprattutto con Barty Crouch che strepita per mandare mezza comunità magica ad Azkaban ^_^

Il capitolo scorso l'ho pubblicato a mezzanotte in punto e poi sono andata subito a dormire, perciò quando la mattina dopo ho letto che questa storia era passata alla seconda fase del concorso credevo di essere ancora nel mondo dei sogni... Cioè, non so se posso spiegare il mio stupore ed esprimere quanto sia sconvolta: non mi aspettavo affatto un risultato del genere! Non vorrei sembrare una falsa modesta ma vi giuro che mai mi sarei immaginata di passare! Mi limitavo ad essere contenta per i voti ricevuti e basta!
Ringrazio tantissimo chi mi ha votato e ringrazio anche tutti gli altri che continuano a seguire questa storia. Grazie davvero!! *_*

Prossimo aggiornamento: 15 maggio (ci sarà un gran ritorno!)

malandrina4ever: sì, Regulus finalmente ce l'ha fatta, e adesso si è già messo sulla buona strada per scoprire cosa sono gli Horcrux. Vedrai, probabilmente il modo in cui svelerà il segreto sarà insolito. Non voglio anticipare nulla, tanto lo scoprirai nel prossimo capitolo! Invece per sapere come Regulus si salverà dovrai aspettare un po' di più...
vulneraria: grazie di tutto! Effettivamente il capitolo scorso è stato molto triste... del resto non poteva essere altrimenti. Grazie anche per aver apprezzato la caratterizzazione di Kreacher: mi preoccupava un po' in effetti. Però, tranquilla, Rachel lo perdonerà quando lui le dirà di essersi pentito!
Circe: buon compleanno, allora, anche se in ritardo! Sai che hai ragione? E, guarda caso, l'Innominato è il mio personaggio preferito! Era proprio destino... A me è piaciuto molto scrivere la prima parte: l'ho pensata ogni sera prima di addormentarmi, immaginandomi nei panni di Regulus e cercando di intuire cosa potesse pensare. Sono felicissima che ti sia piaciuta! Sul rapporto tra Regulus e Bellatrix devo ancora pensarci seriamente, e spero di descriverlo bene.
Mirwen: sì, meno male che Rachel non sa nulla di Barty, altrimenti avrebbe fatto una strage in piena regola! XD Ce ne vorrà di tempo per mettere tutto a posto, ma alla fine ce la faranno!
dirkfelpy89: ciao! Sono felice che ti siano piaciuti gli ultimi capitoli! E' vero, sono stati molto intensi, e lo si vede anche dalla lunghezza: i primissimi capitoli erano meno della metà! Sono tristissima anche io per l'allontanamento tra Rachel e Regulus, ma stai sicuro che non finirà qui!
Alohomora: sì, purtroppo la data ufficiale della fine della fanfiction è il 29 maggio... anche a me mancherà aggiornare ogni sabato, ma tornerò, su questo non c'è dubbio! Comunque, ma ti pare che posso concludere la storia senza che Rachel sappia del pentimento di Regulus? Certo che lo saprà, e stavolta non ci sarà la lettera, lui glielo dirà di persona, anche se non le riferirà proprio tutto quello che deve fare. Però si chiariranno nell'ultimo capitolo, non c'è dubbio!
_Mary: la risposta ai tuoi dubbi era più semplice del previsto! Su Lumacorno avevo già sparso qualche indizio, perciò ho pensato bene di sfruttarlo. Stavolta Regulus non andrà da Narcissa anche se lei, a proposito, ricomparirà tra due capitoli: comunque, non ti anticipo nulla! XD Sì, Regulus lo schiaffo se l'è meritato eccome. Comunque, è finalmente rinsavito.... E poi dicono che le maniere forti non servono!. Dispiace anche a me trovarmi un'altra volta quasi alla fine... cercherò di tornare il prima possibile, comunque!
Gobra1095: be', la storia non si concluderà proprio felicemente (quello sarà l'argomento del seguito) ma sicuramente saranno tutti e due ancora vivi, e questa è quel che conta al momento! Sono d'accordo con te: anche se Orion non si è mai comportato da padre con Sirius, in fondo lo era lo stesso e il ragazzo non poteva essere felice della sua morte. Anche a me mancherà tantissimo aggiornare! :-(
DubheBlack: in "Slytherin love" Regulus aveva intuito che il medaglione fosse un mezzo che permetteva a Voldemort di essere quasi immortale, qui parte solo da un nome, ma Lumacorno gli ha dato una mano a collegare le due cose! Vedrai che nel prossimo capitolo Regulus scoprirà cosa sono questi famigerati Horcrux... Grazie, ci tenevo molto a descrivere per bene i sentimenti di Regulus durante la nottata insonne, quindi sono felice che tu li abbia apprezzai! Comunque sì, lui e Rachel riusciranno a chiarirsi, anche se proprio alla fine della storia, ma faranno pace, su questo non c'è dubbio! Buon primo maggio anche a te!
  
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