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Autore: Miss_Slytherin    09/05/2010    8 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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             CAPITOLO 31

                                                          First american day

 

Come Lilian Luna Potter avrebbe imparato nelle settimane a seguire, le lezioni al Saint Patrick iniziavano alle otto, e non alle nove come a Hogwarts. Fu per questo che quando sentì qualcosa di caldo e morbido atterrarle addosso, facendola svegliare di soprassalto con un urlo molto poco fine, per un attimo si chiese se non le stesse crollando l’edificio addosso.

Impiegò un minuto buono per capire che la cosa calda e morbida appallottolata sul suo stomaco era Cassiopea Sofia Malfoy.

-Che diavolo ci fai sulla mia pancia?!- sbottò Lily a metà fra l’incazzato e l’assonnato. Cassiopea, a sua volta piuttosto confusa la guardò come se non sapesse spiegare neanche lei il motivo della sua posizione piuttosto scomoda.

-Oh…- iniziò a dire perplessa, -credo che stessi cercando di raggiungere il bagno e di essere inciampata su qualcosa- concluse.

-Tu ringrazia di essere mia amica da cinque anni, altrimenti penso che il pezzo più grande che resterebbe di te sarebbero le orecchie- la minacciò Lily, soffocando uno sbadiglio; poi, notando che Cassiopea non accennava ad alzarsi dal suo stomaco le chiese garbatamente ironica:

-Cassiopea tesoro, ti potresti alzare ora?!-

-Ah! Sì in effetti ora che mi ci fai pensare sarebbe meglio che mi alzassi- convenne l’amica tranquilla, stiracchiandosi con lentezza mentre finalmente il sangue di Lily ricominciava a circolarle nella cassa toracica.

-Ehi, siete sveglie per fortuna!-

La porta della loro stanza si era appena aperta, facendo entrare una Glorya Zabini perfettamente pettinata, truccata e vestita con un paio di jeans a dir poco aderenti, basse ballerine rosse e una camicetta di raso dello stesso colore; era più bella del solito, con i capelli neri legati in un’alta coda e gli occhi nocciola brillanti.

Lily Potter si chiese seriamente cosa ci fosse che non andava in quella mattinata. Cassiopea che le piombava addosso in stato decisamente confusionale –non che solitamente appena sveglia connettesse granché- e Glorya perfettamente vestita alle sette del mattino…c’era decisamente qualcosa che non andava.

-Okay- iniziò Lily con una certa logica, -tu perché sei già vestita?-

Glorya la guardò con tanto d’occhi.

-Perché dobbiamo scendere a fare colazione!! Ieri sera non hai sentito che qui le lezioni iniziano alle otto?-

-Cosa?!- gridò un ammasso informe di capelli biondi e vestaglia da notte accoccolata in un groviglio di coperte e lenzuola, alias Cassiopea Sofia Malfoy che era andata a ributtarsi del suo letto dopo aver soavemente svegliato Lily.

-Eh sì, non so voi a cosa steste pensando ma Thomas ieri prima di congedarci ha detto che iniziano alle otto- confermò Glorya, mettendo alcune pergamene nuove nella borsa di pelle nera.

-E tu svegliarci??- le chiese Lily, irritata per il brusco risveglio, alzandosi di corsa dal letto. Aveva bisogno almeno di quaranta minuti per prepararsi e doveva almeno bere una tazza di caffè, prima di presentarsi a lezione!

-Ero appunto venuta a compiere questa difficile azione, quando vi ho trovate in posizioni compromettenti- replicò Glorya sarcastica, sedendosi sul suo letto per aspettarle.

La sera prima Lily, Glorya e Cassiopea si erano conquistate –alias avevano costretto tutte le altre a rinunciarvi- l’unica camera da tre disponibile, riuscendo finalmente dopo cinque anni a liberarsi della presenza ossequiosa di Melissa Summers e della sua amica Isabelle Blackwell; così ora avevano tranquillamente invaso ogni angolo possibile di quella camera dotata di tre letti, tre armadi e un bagno neanche troppo piccolo.

Mentre osservava divertita Cassiopea e Lily che si preparavano alla velocità della luce, Glorya lasciò vagare i suoi pensieri verso Liam. Stava così bene con lui…il giorno prima avevano trascorso tutto il viaggio in carrozza a parlare e per la prima volta Glorya aveva accennato dei suoi problemi famigliari a qualcuno che non fossero Lily, Cassiopea e Scorpius. Allo stesso modo Liam le aveva rivelato qualcosa del suo passato –non molto, a dire il vero- e dalle sue parole Glorya aveva potuto intuire che il bel Corvonero avesse subito una grave perdita da non molti anni. Ciò che affascinava Glorya di Liam era il modo in cui lui si muoveva. Sempre attento a non sfiorala con troppa schiettezza, come se avesse paura di farle del male, mai una mossa troppo azzardata che li avvicinasse troppo…cosa c’è che non va in me? si chiese Glorya, l’attenzione per i preparativi delle sue amiche ormai svanita. Glorya sapeva di essere una ragazza estremamente bella, ma non le veniva naturale ostentare la sua bellezza come faceva Lily, o mostrala con indifferente orgoglio come Cassiopea. E sapeva, per esperienza, che i ragazzi tendono a metterti le mani addosso appena possono…le era successo più di una volta nel corso degli anni, e lei aveva sempre rifiutato con fermezza quel tipo di contatto. Spesso si sentiva piuttosto fragile, probabilmente a causa dei maltrattamenti subìti da Lysa, e il solo vedere qualcuno avvicinarsi troppo a lei la mandava nel panico. Eppure questo con Liam non succedeva, come se lui percepisse la sua paura di essere maltrattata ancora. O di essere trattata come un semplice oggetto dai ragazzi. Ma questa sua accortezza anziché rassicurarla, impensieriva Glorya. Perché Liam non tenta un approccio più deciso? Forse non è attratto da me fisicamente, mi vede solo come un’amica…ipotizzò la Zabini intristendosi. Lei era fisicamente e mentalmente attratta da Liam, e il pensiero che lui non ricambiasse i suoi sentimenti la spaventava.

-Ehi, sei caduta in trance? Noi siamo pronte- la informò Cassiopea, sventolandole una mano davanti agli occhi. Era vero: Cassiopea era estremamente carina, con i boccoli lasciati liberi, una gonna sfasata blu e un dolcevita bianco, mentre Lily si stava infilando la decolté nera destra che avrebbe completato il suo abbigliamento insieme ai pantaloni neri a vita bassa e ad una maglia violetta dallo scollo a barca.

Le tre Slytherin –non avrebbero scordato nemmeno per un attimo di appartenere a quella Casa per mescolarsi a tutti gli altri - impiegarono qualche minuto a ritrovare la porta viola del Refettorio e una volta individuatala fecero il loro ingresso.

La sala rotonda era ancora quasi del tutto piena, sia perché si stava svolgendo ancora la colazione, sia perché le classi del quinto e dell’ultimo anno di Hogwarts e del Saint Patrick avrebbero dovuto aspettare lì per essere suddivisi nei famosi gruppi misti.

Lily si accorse con suo immenso piacere che anche in America il suo ingresso era seguito con attenzione da molte persone e, estremamente compiaciuta, raggiunse il tavolo dove aveva intravisto Edward e gli altri; altroché socializzare, lei stava bene in mezzo ai suoi Slytherin.

-Buon giorno ragazze- salutò Edward gentile, cogliendo al volo l’occasione per chinarsi a sfiorare l’angolo della bocca di Lily con la propria; la Slytherin tuttavia voltò impercettibilmente il capo, così da ricevere un semplice bacio sulla guancia. Edward la guardò perplesso e irritato, ma nascose questi sentimenti dietro il solito sorriso da dongiovanni.

-Thomas Nott, che piacere rivederti- esordì Lily rivolta al gemello di Edward, che eccezionalmente, essendo Coordinatore, aveva potuto unire due tavoli, cosicché ora oltre che essere seduto insieme agli Slytherin potesse stare anche con gli amici.

-Lily Potter, piacere tutto mio- ribatté lui, con lo stesso tono ironico di Lily.

-Ti trovo dimagrito, più gentile e quasi quasi più carino- commentò la Potter, sfoderando il suo sorriso Slytherin.

-Tu invece resti sempre la solita altezzosa snob, a quanto vedo- la rimbeccò Thomas, sperando di far vacillare il sorriso della rossa; inutile, non sarebbero mai potuti andare d’accordo.

-Fiera di esserlo Thomas, sempre e comunque- confermò Lily, versandosi del tè.

-Ehi Thomas, non ci presenti le tue amiche?- intervenne Ethan Sheldon, che aveva adocchiato Lily già la sera prima.

-Ma certo…loro sono Lily Potter- disse Thomas indicando loro la rossa, che sorrise a ciascuno dei Volpeblu con cortesia, -Glorya Zabini e Cassiopea Malfoy- concluse Thomas, presentando la Malfoy, che strinse con forzata gentilezza la mano a ciascuno di loro, e Glorya, che invece si disse lieta di conoscerli con fare pensieroso.

-Ragazze, vi presento Ethan Sheldon- proseguì, indicando loro il ragazzo dai magnetici occhi verde smeraldo e dai corti capelli neri che aveva parlato per primo, -Nathaniel Mayer- un ragazzo non meno attraente del primo, grazie ai suoi capelli rossicci e gli occhi d’ambra sorrise al loro indirizzo, -e Maximilian Roche- concluse Thomas, presentando loro l’ultimo componente del tavolo, un ragazzo piuttosto silenzioso e dal volto imperscrutabile.

-Se abbiamo finito con le presentazioni gradirei fare colazione in silenzio- intervenne Scorpius Malfoy, irritato da tutto quel parlare.

-Il solito maleducato Malfoy…lascia che Thomas ci presenti i suoi interessanti amici- ribatté Lily, che pronunciando “interessanti” guardò Ethan.

-E tu lasciami mangiare in pace, senza inquinare le mie orecchie con la tua fastidiosa voce come fai da cinque anni- fu la risposta di Malfoy; Cassiopea e gli altri Slytherin si scambiarono uno sguardo rassegnato, ma Ethan disse:
-Scorpius, non si trattano male le belle ragazze…- e sorrise a Lily; Edward, con fare possessivo, aggiustò una ciocca di capelli sfuggita dalla treccia della Potter.

Malfoy lo gelò con lo sguardo e solo perché sapeva che la famiglia di Ethan era molto potente si trattenne dal mandarlo a fanculo al secondo giorno; invece replicò:

-Oh caro Ethan…tu non conosci Lily. Sa renderti la vita un inferno, se lo vuole-.

-Peccato Malfoy che io desideri rendere un inferno solo la tua vita- commentò la Potter zuccherosa, -e so essere piuttosto…piacevole…con chi capisce come trattarmi- aggiunse, sciogliendo la treccia, conscia che i suoi capelli avevano sempre un certo fascino.

-Qui si mette male…- sussurrò Glorya a Cassiopea, notando ch Ethan sembrava ammaliato da Lily, che Scorpius probabilmente avrebbe ridotto in briciole il bricco del latte e che Edward osservava con occhi poco rassicuranti l’amico di Thomas.

-Già, troppe api vicino allo stesso fiore…- sussurrò Cassiopea di rimando, osservando la scena.

-Dobbiamo fare attenzione- disse Glorya pensosa.

-Molta attenzione- convenne Cassiopea. Intanto la conversazione intorno a loro si era spostata su un altro tema, che interessava molto gli Slytherin.

-…il party inizierà alle undici, giusto Thomas?- stava dicendo Nathaniel Mayer.

-Sì, mi sembra che Diana mi avesse detto così- rispose Thomas, e poi aggiunse rivolto al fratello:

-È una specie di party di benvenuto che il Club ha organizzato per voi di Hogwarts…in teoria per tutti, in pratica è piuttosto esclusivo-.

-Il Club? Che cosa sarebbe?- chiese Cassiopea interessata.

-Beh non so se ricordate Caroline Cavendish e il suo seguito…Diana Calender è la nostra Caroline Cavendish, detto molto semplicemente- spiegò Thomas.

-Oh, oh…abbiamo delle elites anche qui allora, altroché ogni studente è uguale all’altro!- commentò Lily decisamente contenta.

-Sì mia cara…e qui l’elites siamo noi- confermò Ethan, sicuro di sé.

Lily stava per chiedergli di mostrarle questa Diana Calender, quando la Preside Dalton si alzò in piedi con il chiaro intento di fare un altro discorso.

-Buon giorno a voi, cari ragazzi!!! Spero che abbiate passato una piacevole notte- esordì la Preside e Lily scambiò un sorriso complice con le sue amiche: erano rimaste sveglie fino alle tre a spettegolare a più non posso…altroché dormire!

-Affinché le lezioni non inizino con troppo ritardo, vi comunico subito le nuove “classi”, formate apposta per questo scambio interculturale…- proseguì la Dalton e, dopo aver estratto una pergamena giallina dalla colorata veste a pois, iniziò a leggere i nomi degli studenti.

Con suo grande disappunto, Lily venne separata dalle sue amiche: Glorya era stata infatti assegnata al gruppo denominato semplicemente “A”, insieme a Nora Weston, Jason Cassel (rispettivamente Falcoviola e Delfinoverde), Maximilian Roche (Volpeblu) e un’altra decina di studenti, fra i quali comparivano Cecyl Clifford di Corvonero, Adrianna Hallen di Grifondoro e Mark Fuller di Serpeverde, mentre Cassiopea fu inserita nel gruppo “B” di cui facevano parte Zack Dunaway di Corvonero, Vanessa Blindsworth (Cassiopea avrebbe voluto mettersi ad urlare per la rabbia quando la sentì nominare dopo il suo nome) di Grifondoro, Duke Morrison di Serpeverde ed altri del Saint Patrick che non conosceva. Profondamente delusa e arrabbiata, Lily si trattenne a stento dal pestare i piedi mentre aspettava di venire chiamata a sua volta. I suoi compagni di gruppo erano Melissa Summers (troppo bello illudersi di essersi liberata di lei), Molly ed Hugo Weasley, Sissy Brown, Lorein Steiner più altri fra studenti di Hogwarts e Saint Patrick.

-Pretendo che i gruppi vengano cambiati- annunciò Lily alle sue amiche, dalle quali non era stata ancora separata dato che dovevano essere comunicati i gruppi del settimo anno.

-Vengo a protestare con te- concordò Cassiopea incazzata…le toccava stare anche con quella sgualdrina della Blindsworth!

-Zitte! Stanno formando il primo gruppo del settimo…- disse loro Glorya, che sebbene fosse dispiaciuta quanto loro per la suddivisione nelle classi, voleva sapere in quale gruppo sarebbe finito Liam…e infondo infondo anche Derek.

Il primo ad essere chiamato fu proprio il bel Zabini, che venne assegnato al gruppo D, con Rose Weasley, Karen Terrent, Thomas Nott, Chantal Ferworth di Serpeverde, Logan Farrel dei Falcoviola ed altri; quando fu il turno di Edward, Lily ebbe modo di vedere la famosa Diana Calender nominata da Thomas. Con suo grande disappunto, Diana era davvero bella.

Aveva gambe toniche e slanciate, ventre piatto con una generosa terza di seno ed emanava classe ad ogni passo; i capelli neri sembravano brillare di luce propria e gli occhi erano di un impressionante grigio ghiaccio. La cosa che colpiva maggiormente Lily era che Diana dispensava veri sorrisi a tutti e mentre passava fra i tavoli per raggiungere il suo gruppo salutava persone con molta naturalezza. Era indubbiamente la Regina di quella scuola, ma sembrava portare lo scettro con gentilezza e simpatia, anziché con arroganza e perfidia.

-E così il nostro Edward è finito nel gruppo di questa Diana Calender…- commentò Cassiopea, mentre venivano chiamati anche Christopher Sendler, Nathaniel Mayer, Albus Severus Potter, Dirk Zeeman, Brianna Aberfield di Serpeverde e una del settimo anno di Corvonero di nome Cornelia Bloom.

Rimasto solo al tavolo, Scorpius capì che il suo gruppo sarebbe stato il peggiore di tutti: se non aveva fatto male i calcoli, gli toccavano Shane Burke (che sarebbe morto di lì a poco), Ethan Sheldon (un altro che non avrebbe fatto una bella fine), Liam Mackenzie (almeno avrebbe avuto modo di osservarlo), Rebecca Weston (che gli era stata descritta da sua sorella come una tipica Grifondoro) e uno sfigata di Tassorosso che aveva preso per il culo sin dall’alba dei tempi, di nome Sarah Addams; fortunatamente c’era Charisma Lockart della sua Casa (con la quale era anche stato a letto un paio di volte) e Marìkaa Stewart, che appena capì di essere stata assegnata al suo stesso gruppo sorrise gioiosa.

E così, fra il disappunto di alcuni e la gioia di altri, le lezioni del primo giorno al Saint Patrick College iniziarono.

 

 

***** 

 

Lily Potter arrivò per ultima nell’aula di Tecnica Magica, che sarebbe stata l’ultima lezione di quella penosa e lunghissima mattinata. Non aveva alcuna intenzione di sopportarsi ancora Melissa Summers e così si sedette da sola, mentre la professoressa Cromwell faceva alcuni appunti introduttivi per verificare che la classe fosse allo stesso livello.

Lily non l’ascoltava: era arrabbiata per essere stata separata dalle sue amiche, irritata per l’incessante chiacchiericcio di Melissa, preoccupata per i gruppi del settimo anno e incuriosita da Ethan Sheldon. Era sicuramente un bel ragazzo e Lily aveva voglia di fare nuove esperienze: chissà che Ethan non fosse interessato alla cultura inglese…

-Mi scusi, signorina…?-

-Potter- rispose Lily, risvegliandosi dalla sua trance.

-Potter, sarebbe così gentile da ripetermi l’ultima frase?- chiese la professoressa Cromwell che l’aveva beccata in piena disattenzione; se aveva capito di aver di fronte la figlia dell’eroe dei maghi non lo diede a vedere.

Lily tacque, non avendo ovviamente idea di che cosa stessero parlando, e si aspettava che la Cromwell le togliesse dei punti; poi si ricordò di essere al Saint Patrick dove non esistevano punti. Tuttavia fu ripresa e questo non fece che peggiorare il suo umore, disastroso in partenza; per evitare di essere sgridata nuovamente, si mise a prendere appunti, anche se loro avevano già affrontato l’argomento di cui stavano parlando. In questo modo il tempo sembrò passare più velocemente (non veloce come avrebbe voluto Lily) e proprio quando la Potter stava per gettare la spugna e posare la testa sul banco, la campanella suonò.

Estrasse uno specchietto dalla borsa per controllare che fosse tutto apposto, passò una mano fra i capelli per smuoverli un po’ ed infine, quando ormai tutti avevano lasciato l’aula, uscì anche lei. Se fosse stata ad Hogwarts avrebbe raggiunto la Sala Grande in meno di cinque secondi, ma era al Saint Patrick e perciò non aveva la più pallida idea di come tornare al Refettorio.

-Ci siamo perse, Alice nel paese delle meraviglie?-

Lily si voltò e neanche a farlo apposta si trovò davanti uno degli oggetti dei suoi pensieri: Ethan Sheldon si trovava a pochi metri da lei, appoggiato alla parete con le braccia conserte, e la scrutava con occhi attenti e un sorriso sornione.

-In effetti sì…- ammise Lily, avvicinandosi a lui; aveva un buon profumo, tipicamente maschile e da vicino si notava una piccola cicatrice all’angolo delle labbra.

-E dove vorresti andare?- le chiese ancora Ethan, che la superava di ben venti centimetri.

-Se non vuoi che ti svenga fra le braccia, dovresti gentilmente accompagnarmi a pranzo- rispose Lily, sapendo bene che quella era una frase a doppio senso.

-E se io volessi che tu mi svenga fra le braccia?- azzardò Ethan malizioso.

-Avresti modi ben meno dolorosi del lasciarmi morire di fame per farlo…- replicò Lily, e sorrise anche lei maliziosa. La tensione sessuale era altissima fra loro e probabilmente sarebbe accaduto qualcosa se studenti provenienti da altre classi non stessero passando di lì in continuazione.

-Mmh…per questa volta credo che mi priverò del piacere di averti fra le braccia e ti accompagnerò a pranzo. Avremo tempo per conoscerci, infondo- ribatté Ethan e, mettendole una mano sulla schiena, la sospinse nella direzione giusta. Chiacchierando di argomenti neutri, Lily ed Ethan raggiunsero il Refettorio, dove la maggior parte della scolaresca era già riunita.

Individuate immediatamente Cassiopea e Glorya le raggiunse dopo aver chiesto ad Ethan di unirsi a loro per pranzo; non aveva dimenticato il party di cui avevano parlato a colazione e voleva saperne di più. Ethan fu ben felice di sedersi al loro tavolo e incurante degli amici che lo chiamavano la seguì.

-E allora, stamattina stavi parlando di un party…- iniziò a dire Lily senza giri di parole; Cassiopea e Glorya la guardarono estremamente compiaciute per aver portato Ethan al loro tavolo.

-Ah sì…è stato organizzato per sabato prossimo- rispose Ethan, sgranocchiando un pezzo di pane, -e naturalmente voi siete invitate- aggiunse, sorridendo a ciascuna di loro.

-Gentilissimo- anche Lily sorrise al suo indirizzo, -ma dove si terrà? Non conosciamo ancora bene la scuola, come avrai capito- aggiunse, alludendo all’episodio di poco prima.

-Già- fece Ethan, con gli occhi verdi scintillanti,- si terrà nei dormitori del settimo anno comunque. In genere togliamo i letti e le pareti per fare un’unica grande sala, insonorizziamo la stanza e la chiudiamo con un incantesimo dall’interno…la può aprire solo chi ha fatto l’incantesimo di chiusura- spiegò poi alle tre Slytherin.

-Quasi meglio della nostra Stanza delle Necessità- commentò Cassiopea con noncuranza, ma d’improvviso il suo sguardo si fece brillante e domandò a Ethan:

-Sapresti dirmi chi è quel ragazzo?-

Ethan, seguendo la direzione del suo sguardo, rispose:

-Ah, lui…è Sebastian Calender, il fratello gemello di Diana. Avete conosciuto Diana, a proposito? Ha organizzato lei il party-.

-L’ho intravista questa mattina, mentre ci suddividevano in classi…è molto bella- commentò Lily, celando molto bene i suoi pensieri.

-Oh, lo è indubbiamente…ma non è solo quello che la rende popolare. Sa accattivarsi le persone in una maniera unica- ribatté Ethan, con aria sognante che spinse Lily a dire:
-Sbaglio o abbiamo qualche trascorso amoroso fra te e Diana?-

Ethan sorrise sornione e rispose:- No, non sbagli cara Lily…-

Chiacchierando del più e del meno i quattro continuarono a pranzare ed erano quasi arrivati al dolce quando Lily si sentì battere sulla spalla.

Voltandosi, vide che si trattava di suo fratello Albus, che dopo aver salutato educatamente gli altri commensali, chiese alla sorella:

-Lily, posso parlarti un attimo?-

Lily lo osservò attentamente, con curiosità. Albus era diventato davvero un ragazzo attraente e aveva il fascino di chi non sa di possedere tale bellezza.

-Sì, certo- gli rispose quasi gentile Lily e scusandosi con gli altri, si alzò per seguirlo.

Stettero in silenzio finché Albus non l’ebbe condotta in un’aula vuota del secondo piano (ma come faceva ad aver imparato già la strada? si chiese Lily) e, una volta dentro, chiuse la porta.

-Lily- esordì serio.

-Albus- fece lei altrettanto seria, sedendosi con le gambe accavallate sul banco.

-So che tu ci odi…intendo noi Potter…- iniziò a dire Albus, ma Lily sentì il bisogno di interromperlo:

-Io non vi odio!-

-Ah no? E allora perché in tutti questi anni ci hai trattato con freddezza, quasi con disgusto?-

-Perché ancor prima di nascere avevo cucita addosso una personalità che non era la mia- rispose Lily secca, riandando con la mente alla sua infanzia, quando aveva iniziato a sentirsi diversa da tutti i suoi famigliari, inadeguata quasi, e ripensò alla fatica e alla sofferenza che probabilmente aveva causato per strapparsi di dosso il marchio Potter ed essere semplicemente Lily.

-Comunque non era di questo che volevi parlarmi, giusto?- disse ancora Lily prima che Albus potesse ribattere.

-No, no, infatti…volevo parlarti di Marìkaa- rispose Albus e a quel nome Lily sentì automaticamente il pranzo venirle su.

-Ecco, lei…mi piace. Sì, insomma…la trovo carina, simpatica, disponibile, gentile…-

-Mi hai portato qui per decantarmi le sue lodi?- lo interruppe Lily più acidamente di quanto avrebbe voluto. Albus si accorse della sua irritazione e sorrise: se Lily reagiva così al solo sentirla nominare…

-No, ovviamente no! Sono qui per chiederti di aiutarmi- disse il bel Potter, arrivando al nocciolo della questione.

-Aiutarti? E in cosa?- chiese Lily seriamente interessata.

-A conquistarla- rispose Albus.

-Mi hai preso per Cupido? No perché sai fra me e lui c’è un bel po’ di differenza…-

-Altroché! Al massimo tu sei Satana…-  disse Albus ed entrambi scoppiarono a ridere; Lily aveva dimenticato quanto suo fratello potesse essere cattivo, se lo voleva.

-Parliamoci chiaro, Lily: a te piace Scorpius- riprese Albus, tornato serio, facendo sussultare Lily per la schiettezza delle sue parole.

-Cosa!? A me non piace Malfoy! Lo detesto! È l’essere più irritante e fastidioso e idiota e senza cervello e…e…- esplose lei, farneticando come una quattordicenne in piena esplosione ormonale.

-Dai Lily non prendermi in giro! Senti come ne stai parlando!!! Sii sincera almeno con te stessa…- la schernì Albus, al quale veniva da ridere di fronte alla faccia in fiamme della sorella.

-Non mi piace!- ribadì lei decisa.

-D’accordo, d’accordo non ti piace!!! Però, metti che ti piacesse…Marìkaa sarebbe un ostacolo- concesse lui e osservò Lily farsi di nuovo attenta e scaltra.

-Perché?-

-Perché lei è innamorata di Scorpius- ammise Albus a malincuore.

-Okay, ricapitoliamo: tu sei innamorato di Marìkaa, che è innamorata di Scorpius, che è innamorato di…-

-Te- concluse Albus al posto suo e Lily tacque: sapeva che anche se avesse cercato di far capire ad Albus che fra lei e Scorpius non poteva esserci altro che odio, lui non ci avrebbe creduto. E d’altra parte non ne era così convinta neanche lei, nel suo inconscio…

-Mettiamo che le cose stiano così. Io che cosa dovrei fare?- concesse alla fine Lily, giusto per sentire cosa voleva Albus da lei.

-Dovresti…come si dice…soffiare Scorpius a Marìkaa- concluse Albus e Lily scoppiò a ridere di gusto, di fronte all’espressione seria del fratello.

-Stai parlando sul serio?- chiese Lily, vedendo che Albus non si metteva a ridere dicendo “scherzo!”

-Certo che sì- rispose Albus, attendendo paziente che Lily tornasse seria.

-Punto primo non ho alcuna intenzione di sedurre Scorpius, punto secondo Scorpius non si farebbe sedurre da me e punto terzo come diavolo pensi che questo aiuterebbe te?- domandò allora Lily, che quando voleva sapeva essere davvero cieca di fronte all’evidenza.

-Lily, Lily mi meraviglio che una serpe come te non ci sia ancora arrivata…riflettici un attimo…- la esortò Albus, e tacque. Tempo dieci secondi e Lily esclamò:

-Albus Severus Potter non ti facevo così diabolico e soprattutto così perfido da sfruttare la sofferenza di una fanciulla con il cuore in pezzi per conquistarla!-

-Vedo che ci sei arrivata. Allora, mi aiuti?- domandò Albus e osservò sua sorella riflettere. Doveva ammettere che la bambina dai cespugliosi capelli rossi e gli occhi strani era diventata una vera principessa, con i suoi lineamenti regali; improvvisamente gli venne voglia di abbracciarla forte, ma sapeva che Lily non avrebbe gradito.

-Vedrò cosa posso fare Albus- disse infine Lily. Non era da lei aiutare qualcuno tanto per essere generosa, ma in quel caso anche lei avrebbe avuto il suo vantaggio…

 

 

   

Spazio Autrice:

Ebbene, a soli tre giorni dall’ultimo aggiornamento, eccovi un nuovo capitolo. Sembra che l’ispirazione mi sia tornata e perciò è meglio sfruttarla finché dura…

Cosa dirvi su questo capitolo…beh si stanno delineando nuovi personaggi che renderanno la vita difficile ad alcuni dei nostri protagonisti: fossi in voi terrei d’occhio Ethan Sheldon e Sebastian e Diana Calender (che è stata assegnata al gruppo di Edward…)…
A parte questo, finalmente Albus scopre le sue carte e chiede a Lily di aiutarlo…chissà se i due riusciranno nel loro intento : )
Tolti questi due avvenimenti, non succede molto altro in questo capitolo ma spero vi sia piaciuto ugualmente. Passo allora a ringraziare chi ha messo la mia storia fra seguite, preferite e ricordate e rispondo alle recensioni (che mi rendono sempre felice) di MarauderPad, Kalahary, Blondie, gelidovednto, Aislin, fire91, Circe, Lily Malfoy, Malika e maltrerio:

MarauderPad:ciao!! Ti ringrazio per la recensione e su tua richiesta posso dirti che le Volpiblu sono molto simili agli Slytherin (come credo si sia capito), i Falcoviola ai Grifondoro mentre i Delfinoverde ai Tassorosso…ma comunque al Saint Patrick non sono molto importanti queste divisioni, anche se ci sono le elites…come un po’ ovunque alla fine : P ancora grazie per la recensione, alla prossima!!!

Kalahary: ciao! Grazie mille per la recensione…spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche perché Albus mette in chiaro le sue intenzioni, anche se poi non era così difficile immaginare cos’avesse in mente di fare : ) alla prossima, ancora grazie!

Blondie: ho postato abbastanza presto? : ) scherzi a parte, grazie mille per la recensione…come al solito spero che me ne lascerai altre : ) un bacio!

Gelidovednto: uuh non mi parlare di madame bovarie…la detesto con tutta me stessa non posso che essere contenta di essere mooolto diversa da flaubert : P scherzi a parte, grazie per la recensione spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto : ) un bacio!!

Aislin: inutile dirti quanto mi faccia piacere trovare la tua recensione : ) in questo capitolo si delinea il piano di Albus, che tanto santarellino non è alla fine e tramite questa “scena” si vede una Lily diversa dal solito, un po’ più aperta e che si lascia andare più facilmente alle emozioni…e si vede anche un po’ di Liam e Glorya, anche se non direttamente. Credo che ormai si sia capito che Liam non è propriamente umano ma in ogni caso fra poco ci sarà un capitolo dedicato quasi esclusivamente a loro…in conclusione spero che il capitolo ti sia piaciuto : ) alla prossima e naturalmente grazie per la recensione!

Fire91: prima cosa grazie mille per la luuunghisima recensione, che mi è piaciuta un sacco : ) per Scorpius e Lily (tra l’altro così tanti mi hanno parlato di Gossip Girl per la mia ff che alla fine mi sono andata a vedere tutti gli episodi) non ti deprimere: sono così lunatica che una volta li descrivo vicini, un’altra che si odiano, come in questo capitolo…ma d’altra parte penso che sarebbe troppo facile farli vivere felici e contenti : P comunque ancora grazie per la recensione, alla prossima spero!

Circe: che piacere ritrovarti!!! Hai cambiato nick vero? Comunque, grazie mille per la recensione, mi fa sempre molto piacere trovarne una tua…alla prossima : )

Lily Malfoy: grazie per la recensione, ovviamente : ) se posso chiedere, a chi avevi pensato per Derek? Tra poco ci sarà spazio anche per lui comunque : ) ancora grazie, alla prossima!

Malika: in effetti ho pensato di mettere una scena come quella che hai descritto, ma mi son dovuta trattenere : P su Derek potresti averci azzeccato, ma non svelo nulla per ora…se no che gusto c’è a leggere i prossimi capitoli? : P non è che Albus abbia bisogno di una balia ma da mancata serpe sa che bisogna sfruttare anche gli altri per arrivare ai propri obiettivi…e chi meglio di Lily per eliminare il suo rivale? : ) comunque grazie mille per la recensione, alla prossima!!

Maltrerio: ho postato abbastanza presto? : ) altroché sopportarti, le tue recensioni mi fanno un sacco piacere e ogni volta che posto spero sempre che tu sia una di quelle che hanno recensito…mi auguro che questo capitolo ti sia piaciuto quanto gli altri…alla prossima, un bacio!!

  
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