CAPITOLO
31
First american day
Come
Lilian Luna Potter avrebbe imparato nelle settimane a
seguire, le lezioni al Saint Patrick iniziavano alle otto, e non alle
nove come
a Hogwarts. Fu per questo che quando sentì qualcosa di caldo
e morbido
atterrarle addosso, facendola svegliare di soprassalto con un urlo
molto poco
fine, per un attimo si chiese se non le stesse crollando
l’edificio addosso.
Impiegò
un minuto buono per capire che la cosa calda e morbida
appallottolata sul suo stomaco era Cassiopea Sofia Malfoy.
-Che
diavolo ci fai sulla mia pancia?!- sbottò Lily a
metà fra
l’incazzato e l’assonnato. Cassiopea, a sua volta
piuttosto confusa la guardò
come se non sapesse spiegare neanche lei il motivo della sua posizione
piuttosto scomoda.
-Oh…-
iniziò a dire perplessa, -credo che stessi cercando di
raggiungere il bagno e di essere inciampata su qualcosa- concluse.
-Tu
ringrazia di essere mia amica da cinque anni, altrimenti penso
che il pezzo più grande che resterebbe di te sarebbero le
orecchie- la minacciò
Lily, soffocando uno sbadiglio; poi, notando che Cassiopea non
accennava ad
alzarsi dal suo stomaco le chiese garbatamente ironica:
-Cassiopea
tesoro, ti potresti alzare ora?!-
-Ah!
Sì in effetti ora che mi ci fai pensare sarebbe meglio che
mi
alzassi- convenne l’amica tranquilla, stiracchiandosi con
lentezza mentre
finalmente il sangue di Lily ricominciava a circolarle nella cassa
toracica.
-Ehi,
siete sveglie per fortuna!-
La
porta della loro stanza si era appena aperta, facendo entrare
una Glorya Zabini perfettamente pettinata, truccata e vestita con un
paio di
jeans a dir poco aderenti, basse ballerine rosse e una camicetta di
raso dello
stesso colore; era più bella del solito, con i capelli neri
legati in un’alta
coda e gli occhi nocciola brillanti.
Lily
Potter si chiese seriamente cosa ci fosse che non andava in
quella mattinata. Cassiopea che le piombava addosso in stato
decisamente
confusionale –non che solitamente appena sveglia connettesse
granché- e Glorya
perfettamente vestita alle sette del mattino…c’era
decisamente qualcosa che non
andava.
-Okay-
iniziò Lily con una certa logica, -tu perché sei
già
vestita?-
Glorya
la guardò con tanto d’occhi.
-Perché
dobbiamo scendere a fare colazione!! Ieri sera non hai
sentito che qui le lezioni iniziano alle otto?-
-Cosa?!-
gridò un ammasso informe di capelli biondi e vestaglia da
notte accoccolata in un groviglio di coperte e lenzuola, alias
Cassiopea Sofia
Malfoy che era andata a ributtarsi del suo letto dopo aver soavemente
svegliato
Lily.
-Eh
sì, non so voi a cosa steste pensando ma Thomas ieri prima
di
congedarci ha detto che iniziano alle otto- confermò Glorya,
mettendo alcune
pergamene nuove nella borsa di pelle nera.
-E
tu svegliarci??- le chiese Lily, irritata per il brusco
risveglio, alzandosi di corsa dal letto. Aveva bisogno almeno di
quaranta
minuti per prepararsi e doveva almeno bere una tazza di
caffè, prima di
presentarsi a lezione!
-Ero
appunto venuta a compiere questa difficile azione, quando vi
ho trovate in posizioni compromettenti- replicò Glorya
sarcastica, sedendosi
sul suo letto per aspettarle.
La
sera prima Lily, Glorya e Cassiopea si erano conquistate
–alias
avevano costretto tutte le altre a rinunciarvi- l’unica
camera da tre
disponibile, riuscendo finalmente dopo cinque anni a liberarsi della
presenza
ossequiosa di Melissa Summers e della sua amica Isabelle Blackwell;
così ora
avevano tranquillamente invaso ogni angolo possibile di quella camera
dotata di
tre letti, tre armadi e un bagno neanche troppo piccolo.
Mentre
osservava divertita Cassiopea e Lily che si preparavano
alla velocità della luce, Glorya lasciò vagare i
suoi pensieri verso Liam. Stava
così bene con lui…il giorno prima avevano
trascorso tutto il viaggio in
carrozza a parlare e per la prima volta Glorya aveva accennato dei suoi
problemi famigliari a qualcuno che non fossero Lily, Cassiopea e
Scorpius. Allo
stesso modo Liam le aveva rivelato qualcosa del suo passato
–non molto, a dire
il vero- e dalle sue parole Glorya aveva potuto intuire che il bel
Corvonero
avesse subito una grave perdita da non molti anni. Ciò che
affascinava Glorya
di Liam era il modo in cui lui si muoveva. Sempre attento a non
sfiorala con
troppa schiettezza, come se avesse paura
di farle del male, mai una mossa troppo azzardata che li
avvicinasse
troppo…cosa c’è che non va in me? si
chiese Glorya, l’attenzione per i
preparativi delle sue amiche ormai svanita. Glorya sapeva di essere una
ragazza
estremamente bella, ma non le veniva naturale ostentare la sua bellezza
come
faceva Lily, o mostrala con indifferente orgoglio come Cassiopea. E
sapeva, per
esperienza, che i ragazzi tendono a metterti le mani addosso appena
possono…le
era successo più di una volta nel corso degli anni, e lei
aveva sempre
rifiutato con fermezza quel tipo di contatto. Spesso si sentiva
piuttosto
fragile, probabilmente a causa dei maltrattamenti subìti da
Lysa, e il solo
vedere qualcuno avvicinarsi troppo a lei la mandava nel panico. Eppure
questo
con Liam non succedeva, come se lui percepisse la sua paura di essere
maltrattata ancora. O di essere trattata come un semplice oggetto dai
ragazzi.
Ma questa sua accortezza anziché rassicurarla, impensieriva
Glorya. Perché Liam
non tenta un approccio più deciso? Forse non è
attratto da me fisicamente, mi
vede solo come un’amica…ipotizzò
-Ehi,
sei caduta in trance? Noi siamo pronte- la informò
Cassiopea, sventolandole una mano davanti agli occhi. Era vero:
Cassiopea era
estremamente carina, con i boccoli lasciati liberi, una gonna sfasata
blu e un
dolcevita bianco, mentre Lily si stava infilando la decolté
nera destra che
avrebbe completato il suo abbigliamento insieme ai pantaloni neri a
vita bassa
e ad una maglia violetta dallo scollo a barca.
Le
tre Slytherin –non avrebbero scordato nemmeno per un attimo
di
appartenere a quella Casa per mescolarsi a tutti gli altri -
impiegarono
qualche minuto a ritrovare la porta viola del Refettorio e una volta
individuatala fecero il loro ingresso.
La
sala rotonda era ancora quasi del tutto piena, sia perché si
stava svolgendo ancora la colazione, sia perché le classi
del quinto e
dell’ultimo anno di Hogwarts e del Saint Patrick avrebbero
dovuto aspettare lì
per essere suddivisi nei famosi gruppi misti.
Lily
si accorse con suo immenso piacere che anche in America il
suo ingresso era seguito con attenzione da molte persone e,
estremamente
compiaciuta, raggiunse il tavolo dove aveva intravisto Edward e gli
altri;
altroché socializzare, lei stava bene in mezzo ai suoi
Slytherin.
-Buon
giorno ragazze- salutò Edward gentile, cogliendo al volo
l’occasione per chinarsi a sfiorare l’angolo della
bocca di Lily con la
propria;
-Thomas
Nott, che piacere rivederti- esordì Lily rivolta al
gemello di Edward, che eccezionalmente, essendo Coordinatore, aveva
potuto
unire due tavoli, cosicché ora oltre che essere seduto
insieme agli Slytherin
potesse stare anche con gli amici.
-Lily
Potter, piacere tutto mio- ribatté lui, con lo stesso tono
ironico di Lily.
-Ti
trovo dimagrito, più gentile e quasi quasi più
carino-
commentò
-Tu
invece resti sempre la solita altezzosa snob, a quanto vedo-
la rimbeccò Thomas, sperando di far vacillare il sorriso
della rossa; inutile,
non sarebbero mai potuti andare d’accordo.
-Fiera
di esserlo Thomas, sempre e comunque- confermò Lily,
versandosi del tè.
-Ehi
Thomas, non ci presenti le tue amiche?- intervenne Ethan
Sheldon, che aveva adocchiato Lily già la sera prima.
-Ma
certo…loro sono Lily Potter- disse Thomas indicando loro la
rossa, che sorrise a ciascuno dei Volpeblu con cortesia, -Glorya Zabini
e Cassiopea
Malfoy- concluse Thomas, presentando
-Ragazze,
vi presento Ethan Sheldon- proseguì, indicando loro il
ragazzo dai magnetici occhi verde smeraldo e dai corti capelli neri che
aveva
parlato per primo, -Nathaniel Mayer- un ragazzo non meno attraente del
primo, grazie
ai suoi capelli rossicci e gli occhi d’ambra sorrise al loro
indirizzo, -e Maximilian
Roche- concluse Thomas, presentando loro l’ultimo componente
del tavolo, un
ragazzo piuttosto silenzioso e dal volto imperscrutabile.
-Se
abbiamo finito con le presentazioni gradirei fare colazione in
silenzio- intervenne Scorpius Malfoy, irritato da tutto quel parlare.
-Il
solito maleducato Malfoy…lascia che Thomas ci presenti i
suoi
interessanti amici- ribatté Lily, che pronunciando
“interessanti” guardò Ethan.
-E
tu lasciami mangiare in pace, senza inquinare le mie orecchie
con la tua fastidiosa voce come fai da cinque anni- fu la risposta di
Malfoy;
Cassiopea e gli altri Slytherin si scambiarono uno sguardo rassegnato,
ma Ethan
disse:
-Scorpius, non si trattano male le belle ragazze…- e sorrise
a Lily; Edward,
con fare possessivo, aggiustò una ciocca di capelli sfuggita
dalla treccia della
Potter.
Malfoy
lo gelò con lo sguardo e solo perché sapeva che
la famiglia
di Ethan era molto potente si trattenne dal mandarlo a fanculo al
secondo
giorno; invece replicò:
-Oh
caro Ethan…tu non conosci Lily. Sa renderti la vita un
inferno, se lo vuole-.
-Peccato
Malfoy che io desideri rendere un inferno solo la tua
vita- commentò
-Qui
si mette male…- sussurrò Glorya a Cassiopea,
notando ch Ethan
sembrava ammaliato da Lily, che Scorpius probabilmente avrebbe ridotto
in
briciole il bricco del latte e che Edward osservava con occhi poco
rassicuranti
l’amico di Thomas.
-Già,
troppe api vicino allo stesso fiore…- sussurrò
Cassiopea di
rimando, osservando la scena.
-Dobbiamo
fare attenzione- disse Glorya pensosa.
-Molta
attenzione- convenne Cassiopea. Intanto la conversazione
intorno a loro si era spostata su un altro tema, che interessava molto
gli
Slytherin.
-…il
party inizierà alle undici, giusto Thomas?- stava dicendo
Nathaniel Mayer.
-Sì,
mi sembra che Diana mi avesse detto così- rispose Thomas, e
poi aggiunse rivolto al fratello:
-È
una specie di party di benvenuto che il Club ha organizzato per
voi di Hogwarts…in teoria per tutti, in pratica è
piuttosto esclusivo-.
-Il
Club? Che cosa sarebbe?- chiese Cassiopea interessata.
-Beh
non so se ricordate Caroline Cavendish e il suo
seguito…Diana
Calender è la nostra Caroline Cavendish, detto molto
semplicemente- spiegò
Thomas.
-Oh,
oh…abbiamo delle elites anche qui allora,
altroché ogni
studente è uguale all’altro!- commentò
Lily decisamente contenta.
-Sì
mia cara…e qui
l’elites siamo noi- confermò Ethan, sicuro di
sé.
Lily
stava per chiedergli di mostrarle questa Diana Calender,
quando
-Buon
giorno a voi, cari ragazzi!!! Spero che abbiate passato una
piacevole notte- esordì
-Affinché
le lezioni non inizino con troppo ritardo, vi comunico
subito le nuove “classi”, formate apposta per
questo scambio interculturale…-
proseguì
Con
suo grande disappunto, Lily venne separata dalle sue amiche:
Glorya era stata infatti assegnata al gruppo denominato semplicemente
“A”,
insieme a Nora Weston, Jason Cassel (rispettivamente Falcoviola e
Delfinoverde),
Maximilian Roche (Volpeblu) e un’altra decina di studenti,
fra i quali
comparivano Cecyl Clifford di Corvonero, Adrianna Hallen di Grifondoro
e Mark
Fuller di Serpeverde, mentre Cassiopea fu inserita nel gruppo
“B” di cui
facevano parte Zack Dunaway di Corvonero, Vanessa Blindsworth
(Cassiopea
avrebbe voluto mettersi ad urlare per la rabbia quando la
sentì nominare dopo
il suo nome) di Grifondoro, Duke Morrison di Serpeverde ed altri del
Saint
Patrick che non conosceva. Profondamente delusa e arrabbiata, Lily si
trattenne
a stento dal pestare i piedi mentre aspettava di venire chiamata a sua
volta. I
suoi compagni di gruppo erano Melissa Summers (troppo bello illudersi
di
essersi liberata di lei), Molly ed Hugo Weasley, Sissy Brown, Lorein
Steiner più
altri fra studenti di Hogwarts e Saint Patrick.
-Pretendo
che i gruppi vengano cambiati- annunciò Lily alle sue
amiche, dalle quali non era stata ancora separata dato che dovevano
essere
comunicati i gruppi del settimo anno.
-Vengo
a protestare con te- concordò Cassiopea
incazzata…le
toccava stare anche con quella sgualdrina della Blindsworth!
-Zitte!
Stanno formando il primo gruppo del settimo…- disse loro
Glorya, che sebbene fosse dispiaciuta quanto loro per la suddivisione
nelle
classi, voleva sapere in quale gruppo sarebbe finito Liam…e
infondo infondo
anche Derek.
Il
primo ad essere chiamato fu proprio il bel Zabini, che venne
assegnato al gruppo D, con Rose Weasley, Karen Terrent, Thomas Nott,
Chantal
Ferworth di Serpeverde, Logan Farrel dei Falcoviola ed altri; quando fu
il
turno di Edward, Lily ebbe modo di vedere la famosa Diana Calender
nominata da
Thomas. Con suo grande disappunto, Diana era davvero bella.
Aveva
gambe toniche e slanciate, ventre piatto con una generosa
terza di seno ed emanava classe ad ogni passo; i capelli neri
sembravano
brillare di luce propria e gli occhi erano di un impressionante grigio
ghiaccio. La cosa che colpiva maggiormente Lily era che Diana
dispensava veri
sorrisi a tutti e mentre passava fra i tavoli per raggiungere il suo
gruppo
salutava persone con molta naturalezza. Era indubbiamente
-E
così il nostro Edward è finito nel gruppo di
questa Diana
Calender…- commentò Cassiopea, mentre venivano
chiamati anche Christopher
Sendler, Nathaniel Mayer, Albus Severus Potter, Dirk Zeeman, Brianna
Aberfield
di Serpeverde e una del settimo anno di Corvonero di nome Cornelia
Bloom.
Rimasto
solo al tavolo, Scorpius capì che il suo gruppo sarebbe
stato il peggiore di tutti: se non aveva fatto male i calcoli, gli
toccavano
Shane Burke (che sarebbe morto di lì a poco), Ethan Sheldon
(un altro che non
avrebbe fatto una bella fine), Liam Mackenzie (almeno avrebbe avuto
modo di
osservarlo), Rebecca Weston (che gli era stata descritta da sua sorella
come
una tipica Grifondoro) e uno sfigata di Tassorosso che aveva preso per
il culo
sin dall’alba dei tempi, di nome Sarah Addams; fortunatamente
c’era Charisma
Lockart della sua Casa (con la quale era anche stato a letto un paio di
volte)
e Marìkaa Stewart, che appena capì di essere
stata assegnata al suo stesso
gruppo sorrise gioiosa.
E
così, fra il disappunto di alcuni e la gioia di altri, le
lezioni del primo giorno al Saint Patrick College iniziarono.
*****
Lily
Potter arrivò per ultima nell’aula di Tecnica
Magica, che
sarebbe stata l’ultima lezione di quella penosa e lunghissima
mattinata. Non
aveva alcuna intenzione di sopportarsi ancora Melissa Summers e
così si sedette
da sola, mentre la professoressa Cromwell faceva alcuni appunti
introduttivi
per verificare che la classe fosse allo stesso livello.
Lily
non l’ascoltava: era arrabbiata per essere stata separata
dalle sue amiche, irritata per l’incessante chiacchiericcio
di Melissa,
preoccupata per i gruppi del settimo anno e incuriosita da Ethan
Sheldon. Era
sicuramente un bel ragazzo e Lily aveva voglia di fare nuove
esperienze: chissà
che Ethan non fosse interessato alla cultura inglese…
-Mi
scusi, signorina…?-
-Potter-
rispose Lily, risvegliandosi dalla sua trance.
-Potter,
sarebbe così gentile da ripetermi l’ultima frase?-
chiese
la professoressa Cromwell che l’aveva beccata in piena
disattenzione; se aveva
capito di aver di fronte la figlia dell’eroe dei maghi non lo
diede a vedere.
Lily
tacque, non avendo ovviamente idea di che cosa stessero
parlando, e si aspettava che
Estrasse
uno specchietto dalla borsa per controllare che fosse
tutto apposto, passò una mano fra i capelli per smuoverli un
po’ ed infine,
quando ormai tutti avevano lasciato l’aula, uscì
anche lei. Se fosse stata ad
Hogwarts avrebbe raggiunto
-Ci
siamo perse, Alice nel paese delle meraviglie?-
Lily
si voltò e neanche a farlo apposta si trovò
davanti uno degli
oggetti dei suoi pensieri: Ethan Sheldon si trovava a pochi metri da
lei,
appoggiato alla parete con le braccia conserte, e la scrutava con occhi
attenti
e un sorriso sornione.
-In
effetti sì…- ammise Lily, avvicinandosi a lui;
aveva un buon
profumo, tipicamente maschile e da vicino si notava una piccola
cicatrice
all’angolo delle labbra.
-E
dove vorresti andare?- le chiese ancora Ethan, che la superava
di ben venti centimetri.
-Se
non vuoi che ti svenga fra le braccia, dovresti gentilmente
accompagnarmi a pranzo- rispose Lily, sapendo bene che quella era una
frase a
doppio senso.
-E
se io volessi che tu mi svenga fra le braccia?- azzardò
Ethan
malizioso.
-Avresti
modi ben meno dolorosi del lasciarmi morire di fame per
farlo…- replicò Lily, e sorrise anche lei
maliziosa. La tensione sessuale era
altissima fra loro e probabilmente sarebbe accaduto qualcosa se
studenti
provenienti da altre classi non stessero passando di lì in
continuazione.
-Mmh…per
questa volta credo che mi priverò del piacere di averti
fra le braccia e ti accompagnerò a pranzo. Avremo tempo per
conoscerci,
infondo- ribatté Ethan e, mettendole una mano sulla schiena,
la sospinse nella
direzione giusta. Chiacchierando di argomenti neutri, Lily ed Ethan
raggiunsero
il Refettorio, dove la maggior parte della scolaresca era
già riunita.
Individuate
immediatamente Cassiopea e Glorya le raggiunse dopo
aver chiesto ad Ethan di unirsi a loro per pranzo; non aveva
dimenticato il
party di cui avevano parlato a colazione e voleva saperne di
più. Ethan fu ben
felice di sedersi al loro tavolo e incurante degli amici che lo
chiamavano la
seguì.
-E
allora, stamattina stavi parlando di un party…-
iniziò a dire
Lily senza giri di parole; Cassiopea e Glorya la guardarono
estremamente
compiaciute per aver portato Ethan al loro tavolo.
-Ah
sì…è stato organizzato per sabato
prossimo- rispose Ethan,
sgranocchiando un pezzo di pane, -e naturalmente voi siete invitate-
aggiunse,
sorridendo a ciascuna di loro.
-Gentilissimo-
anche Lily sorrise al suo indirizzo, -ma dove si
terrà? Non conosciamo ancora bene la scuola, come avrai
capito- aggiunse,
alludendo all’episodio di poco prima.
-Già-
fece Ethan, con gli occhi verdi scintillanti,- si terrà nei
dormitori del settimo anno comunque. In genere togliamo i letti e le
pareti per
fare un’unica grande sala, insonorizziamo la stanza e la
chiudiamo con un
incantesimo dall’interno…la può aprire
solo chi ha fatto l’incantesimo di
chiusura- spiegò poi alle tre Slytherin.
-Quasi
meglio della nostra Stanza delle Necessità-
commentò
Cassiopea con noncuranza, ma d’improvviso il suo sguardo si
fece brillante e
domandò a Ethan:
-Sapresti
dirmi chi è quel ragazzo?-
Ethan,
seguendo la direzione del suo sguardo, rispose:
-Ah,
lui…è Sebastian Calender, il fratello gemello di
Diana. Avete
conosciuto Diana, a proposito? Ha organizzato lei il party-.
-L’ho
intravista questa mattina, mentre ci suddividevano in
classi…è molto bella- commentò Lily,
celando molto bene i suoi pensieri.
-Oh,
lo è indubbiamente…ma non è solo
quello che la rende
popolare. Sa accattivarsi le persone in una maniera unica-
ribatté Ethan, con
aria sognante che spinse Lily a dire:
-Sbaglio o abbiamo qualche trascorso amoroso fra te e Diana?-
Ethan
sorrise sornione e rispose:- No, non sbagli cara Lily…-
Chiacchierando
del più e del meno i quattro continuarono a
pranzare ed erano quasi arrivati al dolce quando Lily si
sentì battere sulla
spalla.
Voltandosi,
vide che si trattava di suo fratello Albus, che dopo
aver salutato educatamente gli altri commensali, chiese alla sorella:
-Lily,
posso parlarti un attimo?-
Lily
lo osservò attentamente, con curiosità. Albus era
diventato
davvero un ragazzo attraente e aveva il fascino di chi non sa di
possedere tale
bellezza.
-Sì,
certo- gli rispose quasi
gentile Lily e scusandosi con gli altri, si alzò per
seguirlo.
Stettero
in silenzio finché Albus non l’ebbe condotta in
un’aula
vuota del secondo piano (ma come faceva ad aver imparato già
la strada? si
chiese Lily) e, una volta dentro, chiuse la porta.
-Lily-
esordì serio.
-Albus-
fece lei altrettanto seria, sedendosi con le gambe
accavallate sul banco.
-So
che tu ci odi…intendo noi Potter…-
iniziò a dire Albus, ma
Lily sentì il bisogno di interromperlo:
-Io
non vi odio!-
-Ah
no? E allora perché in tutti questi anni ci hai trattato con
freddezza, quasi con disgusto?-
-Perché
ancor prima di nascere avevo cucita addosso una
personalità che non era la mia- rispose Lily secca,
riandando con la mente alla
sua infanzia, quando aveva iniziato a sentirsi diversa da tutti i suoi
famigliari, inadeguata quasi, e ripensò alla fatica e alla
sofferenza che
probabilmente aveva causato per strapparsi di dosso il marchio Potter
ed essere
semplicemente Lily.
-Comunque
non era di questo che volevi parlarmi, giusto?- disse
ancora Lily prima che Albus potesse ribattere.
-No,
no, infatti…volevo parlarti di Marìkaa- rispose
Albus e a
quel nome Lily sentì automaticamente il pranzo venirle su.
-Ecco,
lei…mi piace. Sì, insomma…la trovo
carina, simpatica,
disponibile, gentile…-
-Mi
hai portato qui per decantarmi le sue lodi?- lo interruppe
Lily più acidamente di quanto avrebbe voluto. Albus si
accorse della sua
irritazione e sorrise: se Lily reagiva così al solo sentirla
nominare…
-No,
ovviamente no! Sono qui per chiederti di aiutarmi- disse il
bel Potter, arrivando al nocciolo della questione.
-Aiutarti?
E in cosa?- chiese Lily seriamente interessata.
-A
conquistarla- rispose Albus.
-Mi
hai preso per Cupido? No perché sai fra me e lui
c’è un bel
po’ di differenza…-
-Altroché!
Al massimo tu sei Satana…- disse
Albus ed entrambi scoppiarono a ridere;
Lily aveva dimenticato quanto suo fratello potesse essere cattivo, se
lo
voleva.
-Parliamoci
chiaro, Lily: a te piace Scorpius- riprese Albus,
tornato serio, facendo sussultare Lily per la schiettezza delle sue
parole.
-Cosa!?
A me non piace Malfoy! Lo detesto! È l’essere
più
irritante e fastidioso e idiota e senza cervello
e…e…- esplose lei,
farneticando come una quattordicenne in piena esplosione ormonale.
-Dai
Lily non prendermi in giro! Senti come ne stai parlando!!!
Sii sincera almeno con te stessa…- la schernì
Albus, al quale veniva da ridere
di fronte alla faccia in fiamme della sorella.
-Non
mi piace!- ribadì lei decisa.
-D’accordo,
d’accordo non ti piace!!! Però, metti che ti
piacesse…Marìkaa sarebbe un ostacolo- concesse
lui e osservò Lily farsi di
nuovo attenta e scaltra.
-Perché?-
-Perché
lei è innamorata di Scorpius- ammise Albus a malincuore.
-Okay,
ricapitoliamo: tu sei innamorato di Marìkaa, che
è
innamorata di Scorpius, che è innamorato di…-
-Te-
concluse Albus al posto suo e Lily tacque: sapeva che anche
se avesse cercato di far capire ad Albus che fra lei e Scorpius non
poteva
esserci altro che odio, lui non ci avrebbe creduto. E d’altra
parte non ne era
così convinta neanche lei, nel suo inconscio…
-Mettiamo
che le cose stiano così. Io che cosa dovrei fare?-
concesse alla fine Lily, giusto per sentire cosa voleva Albus da lei.
-Dovresti…come
si dice…soffiare Scorpius a Marìkaa- concluse
Albus
e Lily scoppiò a ridere di gusto, di fronte
all’espressione seria del fratello.
-Stai
parlando sul serio?- chiese Lily, vedendo che Albus non si
metteva a ridere dicendo “scherzo!”
-Certo
che sì- rispose Albus, attendendo paziente che Lily
tornasse seria.
-Punto
primo non ho alcuna intenzione di sedurre Scorpius, punto
secondo Scorpius non si farebbe sedurre da me e punto terzo come
diavolo pensi
che questo aiuterebbe te?- domandò allora Lily, che quando
voleva sapeva essere
davvero cieca di fronte all’evidenza.
-Lily,
Lily mi meraviglio che una serpe come te non ci sia ancora
arrivata…riflettici un attimo…- la
esortò Albus, e tacque. Tempo dieci secondi
e Lily esclamò:
-Albus
Severus Potter non ti facevo così diabolico e soprattutto
così perfido da sfruttare la sofferenza di una fanciulla con
il cuore in pezzi
per conquistarla!-
-Vedo
che ci sei arrivata. Allora, mi aiuti?- domandò Albus e
osservò sua sorella riflettere. Doveva ammettere che la
bambina dai cespugliosi
capelli rossi e gli occhi strani era diventata una vera principessa,
con i suoi
lineamenti regali; improvvisamente gli venne voglia di abbracciarla
forte, ma
sapeva che Lily non avrebbe gradito.
-Vedrò
cosa posso fare Albus- disse infine Lily. Non era da lei
aiutare qualcuno tanto per essere generosa, ma in quel caso anche lei
avrebbe
avuto il suo vantaggio…
Spazio
Autrice:
Cosa
dirvi su questo
capitolo…beh si stanno delineando nuovi personaggi che
renderanno la vita
difficile ad alcuni dei nostri protagonisti: fossi in voi terrei
d’occhio Ethan
Sheldon e Sebastian e Diana Calender (che è stata assegnata
al gruppo di
Edward…)…
A parte questo, finalmente Albus scopre le sue carte e chiede a Lily di
aiutarlo…chissà se i due riusciranno nel loro
intento : )
Tolti questi due avvenimenti, non succede molto altro in questo
capitolo ma
spero vi sia piaciuto ugualmente. Passo allora a ringraziare chi ha
messo la
mia storia fra seguite, preferite e ricordate e rispondo alle
recensioni (che
mi rendono sempre felice) di MarauderPad, Kalahary,
Blondie,
gelidovednto, Aislin, fire91,
Circe, Lily Malfoy,
Malika e maltrerio:
MarauderPad:ciao!!
Ti ringrazio
per la recensione e su tua richiesta posso dirti che le Volpiblu sono
molto
simili agli Slytherin (come credo si sia capito), i Falcoviola ai
Grifondoro
mentre i Delfinoverde ai Tassorosso…ma comunque al Saint
Patrick non sono molto
importanti queste divisioni, anche se ci sono le elites…come
un po’ ovunque
alla fine : P ancora grazie per la recensione, alla prossima!!!
Kalahary:
ciao! Grazie mille
per la recensione…spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
anche perché Albus
mette in chiaro le sue intenzioni, anche se poi non era così
difficile
immaginare cos’avesse in mente di fare : ) alla prossima,
ancora grazie!
Blondie:
ho postato
abbastanza presto? : ) scherzi a parte, grazie mille per la
recensione…come al
solito spero che me ne lascerai altre : ) un bacio!
Gelidovednto:
uuh non mi parlare
di madame bovarie…la detesto con tutta me stessa non posso
che essere contenta
di essere mooolto diversa da flaubert : P scherzi a parte, grazie per
la
recensione spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto : ) un
bacio!!
Aislin:
inutile dirti quanto
mi faccia piacere trovare la tua recensione : ) in questo capitolo si
delinea
il piano di Albus, che tanto santarellino non è alla fine e
tramite questa
“scena” si vede una Lily diversa dal solito, un
po’ più aperta e che si lascia
andare più facilmente alle emozioni…e si vede
anche un po’ di Liam e Glorya,
anche se non direttamente. Credo che ormai si sia capito che Liam non
è
propriamente umano ma in ogni caso fra poco ci sarà un
capitolo dedicato quasi
esclusivamente a loro…in conclusione spero che il capitolo
ti sia piaciuto : )
alla prossima e naturalmente grazie per la recensione!
Fire91:
prima
cosa grazie
mille per la luuunghisima recensione, che mi è piaciuta un
sacco : ) per
Scorpius e Lily (tra l’altro così tanti mi hanno
parlato di Gossip Girl per la
mia ff che alla fine mi sono andata a vedere tutti gli episodi) non ti
deprimere: sono così lunatica che una volta li descrivo
vicini, un’altra che si
odiano, come in questo capitolo…ma d’altra parte
penso che sarebbe troppo
facile farli vivere felici e contenti : P comunque ancora grazie per la
recensione, alla prossima spero!
Circe:
che piacere
ritrovarti!!! Hai cambiato nick vero? Comunque, grazie mille per la
recensione,
mi fa sempre molto piacere trovarne una tua…alla prossima : )
Lily
Malfoy:
grazie per la
recensione, ovviamente : ) se posso chiedere, a chi avevi pensato per
Derek?
Tra poco ci sarà spazio anche per lui comunque : ) ancora
grazie, alla prossima!
Malika:
in effetti ho
pensato di mettere una scena come quella che hai descritto, ma mi son
dovuta
trattenere : P su Derek potresti averci azzeccato, ma non svelo nulla
per
ora…se no che gusto c’è a leggere i
prossimi capitoli? : P non è che Albus
abbia bisogno di una balia ma da mancata serpe sa che bisogna sfruttare
anche
gli altri per arrivare ai propri obiettivi…e chi meglio di
Lily per eliminare
il suo rivale? : ) comunque grazie mille per la recensione, alla
prossima!!
Maltrerio:
ho postato
abbastanza presto? : ) altroché sopportarti, le tue
recensioni mi fanno un
sacco piacere e ogni volta che posto spero sempre che tu sia una di
quelle che
hanno recensito…mi auguro che questo capitolo ti sia
piaciuto quanto gli
altri…alla prossima, un bacio!!