Urlai, mi sgolai, ruppi tutto quello che avevo a portata di mano, ma questo non riuscì a risanare quella nuova, terribile, ferita che si era aperta nel mio cuore. Mi accasciai, inerte, sul letto, rannicchiandomi. Era come un arto mancante di cui non riuscivo ancora a capacitarmi la mancanza, sentendone solo un vago ricordo percettivo. Era così anche per mio fratello. Potevo quasi sentirlo al mio fianco parlare delle solite battute, progettare nuovi scherzi e sognare con me un mondo senza Voldemort. Piansi, piansi, senza ritegno.
Fred..