Scusate il terribile ritardo ma con la scuola e tutto il resto c’è sempre anche troppo da fare

Riley seguì il professore con un moto passivo, cioè per lo più lasciandosi trasportare verso il suo destino. Non avrebbero mai potuto toglierli la magia, ne era quasi completamente sicuro.
-Sai cosa succede a chi infrange il coprifuoco?
-No- rispose seccamente Riley leggermente infastidito dalle circostanze. Non avrebbero dovuto trovarlo, la prossima volta sarebbe stato più attento.
Per il professore riuscire a sentire ciò che il ragazzino pensava doveva essere più facile che avere delle risposte. Infondo aveva solo undici anni e, per quanto forte potesse essere, Severus Piton era uno tra i più abili legilimens del mondo. Sondò la sua coscienza, riuscendo ad insinuarsi tra i suoi pensieri con una certa facilità. Rimase comunque sorpreso di riuscire a trovare delle rudimentali barriere. Era piuttosto raro, ma tutto il Riley Somber sembrava raro.
Quando scoprì i veri pensieri del ragazzo non poteva crederci. Non pensava più di poter essere espulso, di perdere i suoi poteri magici, di tornare in quella topaia troppo affollata. Non pensava nemmeno alla punizione e men che meno alla gravità delle sue azioni. Pensava solo che la prossima volta avrebbe dovuto architettare qualcosa di migliore.
Rimase per un po’ nei suoi pensieri ma non capì comunque il modo di pensare dell’undicenne, saltava di palo di frasca ad una velocità impressionante e si era perso per più di un minuto nel fissare l’orologio a pendolo appeso alla parete.
-Sei ovviamente in punizione.
Non distolse lo sguardo dal punto sul muro che stava fissando e le sue reazioni furono pressoché impercettibili. Il professore riuscì a sentire un accenno di fastidio, come quello prodotto da un mosca che comincia a ronzarti attorno. Il paragone non gli piacque.
-E dovrò togliere 50 punti alla tua casa.
-La nostra casa.
Sottolineò lui spostando lo sguardo sul pavimento mentre nella sua mente passava qualcosa di vagamente simile al rimorso.
Dovevo essere più astuto. Invece lui mi ha trovato. Ha vinto, ma solo questo round.
Piton rimase un po’ incuriosito da quei pensieri così stravanti, ma ormai ci aveva quasi fatto l’abitudine nell’essere sorpreso qualunque cosa facesse, dicesse o pensasse il bambino.
-La tua punizione sarà passare un’intera notte da solo nella foresta proibita, con una lanterna e il cane del guardiano.
Quella punizione era molto severa e, in tutti i casi in cui era stata applicata, i soggetti avevano pregato di fare qualcos’altro. Ovviamente la sua reazione fu prevedibile, bastava pensare al contrario di ciò che avrebbe fatto una persona normale.
-Molto bene, posso tornare nella mia camera?
Severus si alzò e mentre lo accompagnava disse solo:
-Domani notte.
Sembra quasi una minaccia, si aspetta un’espressione spaventata. Se mi mandano lì non può esserci alcun pericolo mortale, altrimenti non gli sarebbe permesso
Il professore sapeva che infondo quella era la realtà, ma sapeva benissimo anche che chiunque di notte nel cuore della foresta provava paura.
Si diffuse molto velocemente la notizia del primino che era stato beccato da Piton nella prima notte ad Hogwarts. Gli atteggiamenti primari furono due: l’avvicinarsi e fare una miriade di domande oppure stare lontano sperando che la gente notasse che non si aveva il minimo rapporto con “Il Primino”. Lo chiamavano tutti così, in quanto di solito l’attenzione era concentrata sui ragazzi più grandi e lui era l’unico del primo anno ad essere conosciuto.
Quella serata stava per renderlo davvero famoso per sempre.
Certo, molti dubitavano che sarebbe riuscito a tornare.

Ok bene, per ora mi fermo qui, ma presto arriverò e ci saranno dei nuovi personaggi… un commento sarebbe gradito… beh a dire il vero anche più di uno…