CHAPTER 5
<< Loliiiiiii… Loli! Dai, è tutto il giorno che mi ignoriii! Non essere arrabbiata con me! >>
Dunque, vedete quel gran bel ragazzo che striscia ai piedi di quella cosetta emo in modo moderatamente patetico implorandola di perdonarlo? Ecco, quello sono io.
<< Ti ho fatto la tua torta preferita! Quella con le fragole! >> si, lo so, sono ridicolo. Ma che ci posso fare?! Lei è la mia sorellina ed io la amo totalmente ed incondizionatamente, non posso sopportare che non mi rivolga la parola per un giorno intero! E comunque sono un grande cuoco!
Lei si gira e mi guarda con gli occhioni spalancati.
<< Davvero? >>
<< Si, c’ho anche messo il cioccolato, come piace a te! >>
La guardo speranzoso. Insomma, sono le 9 di sera e da sta mattina tutto quello che mi ha detto è stato un “fottiti” e il “davvero” di poco fa.
<< Okay, sei perdonato… ma sappi che è solo merito della torta! >> dice alla fine, sorridendomi.
La abbraccio, facendole scrocchiare tutte le ossa, ma lei non si lamenta: c’è abituata.
<< Grande sorellina! Sei meravigliosa! >>
<< Seh seh, basta con le smancerie e tira fuori la torta. >>
<< Subito! >> esclamo, poi mi volto e faccio per andare in cucina, quando sento lo squillo del telefono. << Rispondi tu! >> le urlo, primo di entrare nella stanza.
Apro il frigorifero e tiro fuori la torta, mentre sento mia sorella pigolare al telefono.
Rimango qualche secondo ad ammirare quella meraviglia di torta… è una piccola cheescake alla fragola completamente ricoperta di crema di cioccolato e modestamente mi è venuta BENISSIMO.
Vorrei farla assaggiare anche a Giò, uno di questi giorni… sono sicuro che si innamorerebbe follemente di me se venisse a sapere di queste mie incredibili doti culinarie! Sospiro e scuoto la testa, rendendomi conto dei pensieri indecenti che sto facendo, poi torno in salotto, e posso notare che mia sorella ha messo giù il telefono.
<< Chi era? >> le chiedo, appoggiando la torta sul tavolo.
<< Giovanni.. >>
Spalanco gli occhi.
<< Come? >>
Lei alza gli occhi al cielo, incomprensibilmente seccata.
<< Giò! Viene a dormire da noi perché è tipo..boh, scappato di casa… va bene, no? Mamma e papà di sicuro non si lamentano, lo adorano… >>
La guardo qualche secondo con occhi e bocca spalancati. Io non ci posso credere. Questa ragazza è STUPIDA! Deve avere per forza dei problemi! Afferro il coltello per tagliare la torta e lo stringo leggermente tra le mani.
<< E, secondo te, dove dovrebbe dormire, di grazia?? >>
<< Beh, ovvio che dormirà con te, hai un letto enorme!! >> mi risponde, come se fosse ovvio.
<< Cristo, il mio letto non è enorme! È un letto a una fottuta piazza e mezzo e io sono un metro e ottantacinque di ragazzo! Cazz…non ci stiamo! >>
<< Ah, Dio! Cos’è, dovevo dirgli di ritornarsene a casa solo perché hai paura che se dormite insieme non riuscirai a tenere le mani a posto?? >> esclama esasperata, levandomi di mano il coltello. E so che ha ragione, ma cosa ci posso fare??
<< Chi ha mai detto che ho pau.. >>
Inarca un sopracciglio.
<< Lascia stare.. mangiamoci ‘sta torta… >> concludo accigliato, sedendomi a tavola.
La vedo sorridere tra sé, mentre taglia la torta.
<< Che hai da sorridere? >>
Lei alza lo sguardo su di me, e il sorriso si allarga a dismisura, diventando ancora più malvagio.
<< Niente, pensavo… che domani mattina mi divertirò molto, a vedere le vostre facce… >>
Fa una risatina perfida.
<< Corri. >>
<< Eh? >> Mi guarda perplessa.
<< Ti conviene iniziare a correre, se vuoi arrivarci intera, a domani mattina…>>
Mi guarda per un secondo, indecisa se essere preoccupata o no, poi segue il mio consiglio, e inizia a correre in direzione della cucina. Io la inseguo, rischiando di ammazzarmi contro lo spigolo in un tavolo. Lo aggiriamo uno dopo l’altro e ci fiondiamo in bagno, dove, finalmente, riesco a metterla con le spalle al muro, tra il water e il bidet.*
<< Dì le tue preghiere sorella, perché la tua corsa finisce qui… >> le dico, con aria molto minacciosa, stringendo gli occhi.
Lei in tutta risposta alza una mano a chiedere udienza.
<< Posso dire una cosa? >> pigola, facendosi piccola piccola.
<< Che sia breve… >>
Il suo viso si deforma che neanche la bambina dell’esorcista, e mi guarda con aria estremamente malvagia.
<< Hanno appena citofonato…>>
*si, ho sempre avuto un terribile dubbio riguardo come questa parola si scrivesse, e se qualcuno mi illuminasse ne sarei molto felice…XD
Dunque infine è giunto questo maledetto quinto capitolo…e vi ho fatto aspettare millenni per un capitolo del cazzo! Gioia e gaudio! XD ahahah a parte quello vi ringrazio! Tutti voi che leggete o commentate o mettete tra i preferiti, le seguite o da ricordare…(si, mi sento un po’ ripetitiva a dirlo ad ogni capitolo…ma vabbeh, dettagli….)
rose07: ahahahah sisi ci serviva la sorellina per fargli dare un po’ una mossa a ‘sti due eh! Il problema è che Luca è ancora più idiota di quello che credi, per quanto ciò possa sembrare impossibile…u.ù comunque si, Giò ci prova spudoratamente e Luca nemmeno se ne accorge…a volte mi chiedo se non abbia qualche serio problema pure lui….X°°D