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Autore: Sedge    14/05/2010    8 recensioni
Breaking Dawn dal punto di vista di Edward
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze!Come state?Allora...ho scritto il capitolo più in fretta che potevo, spero vi piaccia(a me non tantissimo...vabbè!).Volevo ringraziarvi come sempre per tutti i commenti positivi che mi lasciate e per leggere. Quindi ringrazio chi mi ha messo tra i preferiti, tra i seguiti e nelle storie da ricordare e chi, ovviamente, mi commenta!Vi ricordo che ho creato un forum(so che non è una cosa originale....), dove potete trovarmi quasi ogni sera. Quindi è il posto giusto per lasciarmi messaggi e per spronarmi a scrivere... http://silviettafanfiction.forumfree.it/!Ovviamente fate un giro se vi va e se avete un 'pò di tempo da perdere!

Elfa sognatrice: Certo l'idea del vocabolario è utilissima...avrai capito ormai che Jacob non mi va tanto a genio...sono team Edward per sempre!!Grazie mille dei commenti, e di leggere sempre!Silvia.

Antonya:grazie a te di leggere. Anche secondo me Edward ha avuto troppo poco spazio, non avrei mai fatto raccontare la gravidanza di Bella a Jacob!Sto lavorando a Sogno, e, forse, ho definito la trama. Spero di non aver voglia di fare altri cambiamenti. Comunque tranquilla, ho quasi un capitolo pronto anche di Sogno,Silvia

chi61:grazie mille, sono contenta che il mio Edward ti piaccia, cerco di umanizzarlo il più possibile.

ila74cullen:ho fatto in fretta, vero?Spero che il capitolo non deluda le tue aspettative!Grazie di leggere e commentare sempre!

Crazyangel84:grazie, sono davvero felice che ti piaccia!

theangelsee69:hai ragione, sembrano tutto fuorchè dei fenomeni!grazie davvero di leggere e di commentare sempre!

linda88:ciao Linda!Spero che il capitolo ti piaccia, e grazie per aver letto e commentato!

Un bacio a tutte!

Capitolo 34.Charlie

Bella sentì la macchina di Charlie arrivare e si irrigidì al mio fianco. Le presi la mano, cercando di tranquillizzarla. Lei strinse, ancora di più, Nessie al suo petto e la piccola si rilassò tra le sue braccia.

-Molto bene, Bella. Il tuo stato d'animo è perfetto-, si congratulò Jasper, che si meravigliava continuamente delle sue capacità. Strinsi Bella in un abbraccio:era davvero nata per essere una vampira. Non sapevo dove trovasse tutto quell'autocontrollo di cui aveva bisogno.

-Sei certo vero Jasper?-, gli chiese Bella, in cerca di ulteriori rassicurazioni.

"Non ho mai visto in nessun vampiro neonato un simile autocontrollo, ne ha da vendere", pensò Jasper, e lasciò che fossi io a dare quella certezza a Bella.

-Sicuro, tesoro. Siamo certissimi che tu possa fare qualsiasi cosa-,dissi, e mi avvicinai a lei con una gran desiderio di baciarla. Lei mi sorrise, e ricambiò il bacio che non fu proprio come mi aspettavo.

Bella sapeva baciare in modo dolce e allo stesso tempo molto sensuale. Dimenticai che aspettavamo Charlie, dimenticai che Nessie era in braccio a Bella, l'unica cosa che sapevo è che volevo continuare a tenere le mie labbra sulle sue, volevo continuare a sentire la sua mano accarezzare i miei capelli...

-Mmmm...Edward...-. Jasper mi fece tornare in me. Mi staccai mal volentieri da Bella e lo guardai con la mente altrove.

-La stai distraendo...-, mi rimproverò.

-Opss...-, dissi, sorridendo colpevole,imitando Bella.

-Quella era la mia battuta-, mi fece notare lei,cercando di ricomporsi.

-Stasera...-, le sussurrai all'orecchio, con Jasper che disapprovava il nostro continuo flirtare.

-Non vedo l'ora-, rispose Bella,guardandomi con lo sguardo eccitato.

-Dai, concentrati-. Ci pensò Jasper a mettere fine alla nostra parentesi amorosa.

-Giusto...-, mormorò Bella, ma la sua mente era altrove.-Dai Bella, smettila...-, la rimproverò ancora Jasper, e dai pensieri di mio fratello capii che mia moglie stava ancora pensando a noi due e alla serata che avremo trascorso. Ero lusingato. Sorrisi tra me, anch'io non vedevo l'ora...

-Ok, scusami Jasper-, borbottò Bella colpevole, stringendo Nessie più forte a sé.

"Lo sapevo che da vampiri si sarebbero scatenati...", ridacchiò pensandoci Emmett.

Il rumore dello spegnimento del motore di Charlie, fece tornare Bella seria e concentrata. Accavallò le gambe nervosamente, e sbatté gli occhi. Probabilmente stava ripassando mentalmente tutto quello che doveva fare, e che le avevamo consigliato.

"Sono proprio curioso di sapere che succede...speriamo che Bella stia bene...", pensò Charlie mentre richiudeva la porta della macchina."Forse la trasformazione di Jacob è stata solo un'allucinazione...deve essere così",borbottava la sua mente confusa.

Bella, sempre più nervosa, inspirò copiosamente prima di trattenere definitivamente il respiro. Nessie si era messa tranquilla, aveva sprofondato il viso sulla spalla di Bella, tra i suoi capelli, anche lei chiaramente nervosa. Una punta d'odio mi attraversò il petto:Jacob era la causa di tutto. Non ero certo che sarei riuscito a perdonarlo. Odiavo vedere sia Bella, sia la piccola così in difficoltà.

Carlisle si diresse alla porta. L'espressione che fino poco prima aveva impressa sul suo volto mutò. Da preoccupato, divenne sereno e cordiale mentre apriva la porta per invitare Charlie ad entrare. Era un bravo attore.

-Salve Charlie-, lo salutò mio padre, fingendo di essere preoccupato e sorpreso della sua visita.

-Salve Carlisle-, lo salutò frettolosamente.-Dov'è mia figlia?-, chiese, sporgendosi oltre di lui, e lanciando un'occhiata nervosa all'intero salone.

-Ciao papà, sono qui-, intervenne Bella, cercando di mantenere un tono di voce controllato.

Respirò a fondo un'altra volta, cercando di riprendere l'ossigeno che le era mancato dopo aver parlato.

"Non sembra la voce di Bella", pensò Charlie. Si avvicinò, e la guardò a lungo, come se non la riconoscesse."Cosa le è successo?", pensò ancora, continuando ad osservarla.

"Non è lei, non sembra lei...",pensò ancora Charlie, disorientato. Bella si morse il labbro nervosa, come faceva spesso da umana. Non credevo l'avesse fatto apposta, non era un gesto calcolato per sembrare ancora umana. Era davvero nervosa e mi piaceva che parte dei suoi atteggiamenti umani fossero rimasti gli stessi.

-Sei davvero tu, Bella?-, chiese ancora Charlie, in cerca di rassicurazioni.

-Certo che sono io-, disse Bella con tono sicuro.-Ciao, papà-, disse ancora, cercando di comportarsi normalmente. Charlie respirò a fondo."Eppure sembra lei...", pensò ancora.

-Ciao Charlie-, lo salutò Jacob, sorridendo. L'avrei strozzato.-Come stai?-, gli chiese, e la domanda sembrava molto fuori luogo. Non gli rispose. Tremò alla sua vista, sembrava un tremolio di disgusto, e tornò a guardare Bella, spaesato.

Continuò a camminare verso di lei, avvicinandosi piano."Cosa è successo?E' stato lui?", pensò guardandomi con sguardo minaccioso. Io abbassai il capo, colpevole. Sì, era stata tutta colpa mia.

-Bella?-, la chiamò ancora, insicuro che fosse davvero sua figlia.

-Sì papà, sono io...-, disse ancora Bella,con la voce che le tremava.-Scusa se non ti ho avvisato che ero tornata...-, disse ancora, abbassando il capo, dispiaciuta.

-Ora stai bene?-, chiese lui preoccupato."Possibile che sia stata la malattia a cambiarla?", pensò ancora.

-Certo, sto benissimo-, disse sorridendogli."E' diversa, è strana...molto più pallida di prima, ma anche molto più bella. Il suo pallore illumina la sua bellezza, sembra quasi finta...", pensò Charlie. Era un bravo osservatore, non potevamo illuderci di nascondergli le cose.

-Jacob mi ha detto che quello che ti è successo non poteva essere evitato, che eri in fin di vita...-, cercò di spiegare,senza però realmente comprendere quello che stava dicendo.

Bella strinse la mia mano, in cerca di coraggio, sia per quello che doveva dire, sia per resistere alla voglia di attaccarlo.

"Tranquillizzala Edward, è nervosa...", mi consiglio Jasper. Io strinsi più forte la sua mano e le accarezzai una guancia. Nessie si mosse tra le sue braccia, e l'attenzione di Bella, si focalizzò su di lei, abbandonando per un attimo Charlie.

"Non pensavo che per Bella fosse così difficile", pensò Jacob, notando che Bella era chiaramente in difficoltà.

-Jacob non ha mentito...-, disse, rimanendo evasiva senza dare spiegazioni che avrebbero potuto turbare ulteriormente suo padre.

-E quindi ora sei come loro-, rispose Charlie, anche lui evasivo, senza esplicitare cosa significasse una di loro. Non lo aveva capito."Sapevo che i Cullen erano particolare...chissà di cosa sono capaci, chissà in cosa si trasformano...", pensò, subito scosso da un brivido di disgusto pensando che anche noi avessimo il potere di mutare in qualcosa, come Jacob.

Guardai Bella, che per un attimo rimase muta, immobile, senza rispondere. Poi abbassò lo sguardo:la piccola si muoveva, e stava annusando in giro. Aveva percepito l'odore diverso di Charlie, il quale non si era accorto che Bella teneva tra le braccia una bambina."Oddio...chi è?", pensò nervoso, guardandola intensamente.

-E' lei la bambina che avete deciso di adottare...Jacob mi ha detto...-, mormorò, voltandosi verso di lui, guardandolo e rabbrividendo."Ma davvero si è trasformato, non credo, forse ho bevuto un po' troppa birra...", pensò, guardandosi attorno,per poi riposare lo sguardo sulla piccola. "E' davvero bellissima, assomiglia davvero molto a Edward, ma anche a Bella...ma che dico?Non è loro...non ci capisco più niente...ma non saranno troppo giovani, appena sposati, non vorrei che succedesse come me e Renee, l'entusiasmo fa presto a passare quando si devono affrontare un sacco di problemi...", pensò. I suoi pensieri erano partiti a mille, non avevo mai sentito la mente di Charlie così affollata. Era un bravo osservatore, aveva già notato la somiglianza della piccola a me e a Bella. Meglio cercare una bugia plausibile.-E' la figlia di mio fratello, mio nipote-, mi affrettai a dire, sperando che almeno questo riuscisse a spiegare la somiglianza a me. Charlie alzò lo sguardo verso di me, dubbioso."Ma perché non è stato con suo fratello allora, invece che essere adottato da Carlisle...mah...".-Davvero?Credevo non avessi più nessuno della tua famiglia-, disse, sincero, rispecchiando i suoi pensieri.

-Avevo solo questo fratello, più grande di me, che è stato adottato anche lui dopo la morte dei miei genitori. Non l'ho più rivisto, solo ora sono venuto a sapere che è morto assieme alla moglie in un incidente, lasciando una bambina-, spiegai, cercando di tenere un tono tranquillo, pacato e più verosimile possibile."Vai Edward, te la stai cavando alla grande", mi incoraggiò Emmett, facendomi l'occhialino. "Che sfortuna...prima la famiglia, poi il fratello...". Le mie bugie avevano funzionato:avevo fatto impietosire Charlie. Renesmee si mosse piano, spostando i suoi occhioni verso Charlie e guardandolo intensamente.

-E' bellissima...-, disse,sospirando. "E' davvero bellissima come Bella...", pensò. Non potevo essere più d'accordo:non potevo chiedere di meglio.

-E'vero-, confermai. Renesmee non aveva dovuto fare tanta fatica:con uno solo sguardo aveva conquistato anche il nonno.

-Siete sicuri della vostra scelta. Un bambino piccolo è una bella responsabilità siete così giovani...-, osservò, senza staccare gli occhi dalla piccola."Ma quanto è bella, è un amore, un tesoro...", pensò.

-Non potevamo fare altro, non potevamo lasciarla sola...-, spiegai, accarezzando la guancia della piccola, e appoggiandole un dito sulle labbra per ricordarle di fare la brava."E'tranquilla...", mi informò Jasper.-Tu avresti fatto diversamente?-, chiesi, cercando di impietosire Charlie.

-No, ovvio che no...-."Magari poteva pensarci Carlisle, ha fatto un buon lavoro con loro...", pensò, guardandosi attorno.-Si chiama Nessie, vero?-, chiese, cambiando discorso.

-No-. Bella intervenne, con tono acuto e infastidito.-Si chiama Renesmee, ti hanno informato male...-, disse, lanciando un'occhiataccia a Jake. "Non so...Edward potrebbe...ma Bella, non è giusto imporle un compito così grande...", pensò, preoccupandosi per la figlia.

-Ma sei sicura Bella, sicura del compito che ti sei presa?-,chiese per essere rassicurato.

-Forse Carlisle ed Esme potrebbero darvi una mano...-, azzardò. Ma la risposta di Bella fu netta.

-Neanche per sogno, è mia,la voglio con me-, disse, con un tono che non ammetteva repliche.

"Non pensavo che Bella mi desse tutti questi pensieri, era così tranquilla quando stava a Phoenix con la madre...ora mi fa diventare pure nonno...". Sorrisi leggermente al pensiero di Charlie.

-Quindi sono nonno così giovane?-, chiese, ovviamente già conoscendo la risposta.

-Beh, anche mio padre è nonno-, dissi, cercando di mitigare il suo disappunto.

"E' vero anche Carlisle è nonno...pensa quando lo sapranno in ospedale...dimostra una trentina d'anni, per lui deve essere peggio...", pensò, facendomi sorridere un'altra volta.

-Beh, questo mi fa sentire un po' meglio-, disse, tornando a guardare Bella, dopo aver fissato intensamente mio padre.

-Certo che è davvero stupenda, i bambini sono tutti belli, ma lei è una cosa straordinario...è bellissima...-. Renesmme appoggiò la sua manina sul mio braccio, riversandomi tutta la difficoltà che stava vivendo in quel momento. Non voleva far del male a Charlie, ma era dura resistere. Maledii mentalmente un'altra volta il cane per aver messo mia moglie e mia figlia in questa situazione. Accarezzai la mano della piccola, sperando che si tranquillizzasse. Bella le accarezzava teneramente i capelli, cercando anche lei di rilassarla. Charlie era il primo umano che incontrava, senza ovviamente considerare Jacob.

"E' assurda la somiglianza con Bella, è davvero sua...fatico a credere che non sia sua figlia...sembra figlia di Bella....è assurdo...è passato poco più di un mese dal matrimonio...possibile che fosse incinta da prima...".I pensieri di Charlie erano completamente sconnessi. Aveva capito che Nessie era profondamente legata a Bella, e aveva, ovviamente, notato la somiglianza fisica.

Alternava il suo sguardo da una all'altra, cercando un appiglio, un qualcosa a cui aggrapparsi per non credere fosse davvero figlia di Bella."Non può essere...non poteva essere incinta quando si è sposata...era....no....non era....ma la piccola...è lei....". Bella abbassò gli occhi gli occhi verso di me, pregandomi di dire o fare qualcosa per mettere fine all'agonia di Charlie che gli si leggeva chiaramente in viso. -Charlie, lascia stare. E' una cosa un po' strana, ma va tutto bene..-, intervenne Jacob,dandogli una pacca sulla spalla per tranquillizzarlo."Jacob...". Charlie rabbrividì, e l'immagine di lui trasformato in lupo gli ritornò in mente. Mi aspettavo che a quel punto scappasse dalla nostra casa, urlando che eravamo solo un branco di mostri, e avrebbe avuto ragione,ma così non fece.

Respirò a fondo, come se volesse cercare di riprendere la calma che aveva perso."Voglio la verità...", pensò,svolgendo uno sguardo tetro e colpevole a Jacob.-Sono stufo delle vostre balle. Non voglio sapere tutto, ma almeno ditemi la verità-, esplose. Aveva ragione, non era stupido ed era inutile fargli credere quello che non era.

-Charlie, ci dispiace, ma è meglio che tu conosca la versione ufficiale, piuttosto che la verità. Ormai fai parte del segreto, e l'unica cosa che devi sapere è quello che ti abbiamo raccontato. Riesci a farti bastare questo per il bene di Bella e di Renesmee?-, chiesi,sperando che capisse e che non insistesse.

"Allora è vero...allora è sua figlia...assurdo...è nata da Bella e da lui...", pensò, guardandomi disgustato."Però...potevano dirmelo prima....era questa allora la malattia...Bella era incinta....".

-Potevi avvisarmi in qualche modo però Bella-, la rimproverò ancora. A cosa sarebbe servito, probabilmente ad aumentare l'odio e la paura che provava nei confronti di me e della mia famiglia. Non era il caso che avessimo un'altra complicazione durante la gravidanza di Bella, ne avevamo già avute troppe.

-A cosa sarebbe servito?-, chiese Bella, stringendo maggiormente la piccola su di sé. Non rispose. Si inginocchiò davanti a Bella, per osservare meglio la piccola. Renesmee, che fin'ora era stata davvero molto brava, sporse i suoi occhioni verso di lui e sbatté le sue lunghe e folte ciglia.

Poi allungò la sua manina verso di lui. Bella cercò di trattenerla, riportandola verso di lei.La piccola aveva sete, desiderava "assaggiare" Charlie, ma il nostro avvertimento era stato chiaro chiaro. Sapeva e capiva che era proibito,ma ugualmente in lei c'era il desiderio di conoscerlo, di avvicinarsi a quell'estraneo tanto diverso da lei che in qualche modo desiderava.

Renesmee gli sorrise dolce.-Ma quanti giorni ha?-, chiese."Ha già tutti i dentini....ci vogliono mesi...", pensò, cercando di ricordare la sua esperienza come padre.

-Ha tre mesi...-, dissi,cercando di trovare il modo di alleggerire questa affermazione.-Ma per certi aspetti sembra più grande, per altri più piccola-. Avevo detto tutto e niente, le mie frasi avevano l'unico scopo di confondere Charlie in modo tale che capisse che non potevamo spiegargli nel dettaglio chi era e cos'era Nessie. Avrebbe dovuto accettarla così com'era, senza domande.

-E' un esserino speciale, te l'ho detto-, intervenne Jacob, cercando di rimediare almeno in parte al danno che aveva causato.-E' davvero speciale-, ripeté, appoggiando una mano sulla spalla di Charlie. Lui si ritrasse al contatto.-Dai Charlie, sono sempre io, Jacob...Quello che è successo oggi pomeriggio non cambia le cose...-. Ricordò ancora una volta la trasformazione in lupo, chiedendosi chi fosse Jacob, e perché continuasse a stare accanto a Bella."Se n'era andato...era arrabbiato con Bella...perché ora è con lui e conosce il suo segreto...". Abbassai la testa...quello non avrei saputo spiegarglielo...neppure io riuscivo a credere che Jacob fosse indissolubilmente legato a mia figlia. Era ancora così piccola,doveva crescere, capire da sola quale strada condurre nella vita. Non volevo che si sentisse obbligata a stare con Jacob, solo perché il destino e il fato aveva scelto per lei. Ma dal modo incantato in cui Nessie lo guardava, capivo che non avrei potuto farci molto. Lo amava, era suo. Nient'altro contava.

-Jacob, che ci fai qui?Perché conosci questa storia e cosa sa Billy?-, chiese Charlie, cercando di capire, con tono di rimprovero.

-Billy sa tutto, e potrei spiegarlo anche a te, ma non è il caso...non è il caso che ti racconti un sacco di particolari sui licant...-. Charlie lo fermò disgustato.-Basta, basta, non voglio sapere, lascia perdere...-, disse, tornando a concentrarsi su Nessie. "Ero certo che non avrebbe voluto sapere....", pensò, sorridendo.-Non c'è nessun problema Charlie, basta che tu non cerca di capire. Accetta le cose così come sono...-, aggiunse. "Mmm...non pensavo che anche lui fosse coinvolto, e sembra il più disgustoso di tutti...". Ridacchia, cercando di non darlo a vedere. Condividevo il pensiero di Charlie.

-Dai Gators, forza..-. Tutti spostammo l'attenzione verso Emmett, che stava guardando la partita. La tensione si era in parte placata, e Emmett aveva fatto il resto, stemperando definitivamente l'apprensione per l'incontro. Charlie si voltò spaventato.-Sta vincendo il Florida?-, chiese a mio fratello, accantonando per un attimo i suoi pensieri preoccupati per la situazione della figlia.

-Certo, hanno appena fatto touchdown...-, disse, voltandosi verso di noi, me in particolare.-Loro non fanno mai cilecca...-, continuò, facendomi l'occhiolino."Vero fratellino?". Più tardi me l'avrebbe pagata, sul serio questa volta. Sentii Bella immobilizzarsi ancora di più, se fosse stato possibile.

Charlie fortunatamente non colse il doppio senso, distratto dalla partita. Sembrava essersi ormai rilassato e tranquillizzato. Si alzò da terra e si sedette accanto a Emmett.-Non credo ce rimarranno in vantaggio...-, notò, sprofondando sulla poltrona."Ci vorrebbe solo una birra...poi mi sentirei come a casa mia..."-.Sospirai, un sospiro liberatorioo. Il peggio sembrava essere passato. Bella abbassò le spalle, che erano rimaste rigide tutto il tempo, e sprofondò nel divano. Renesmee riemerse dal suo nascondiglio e mi sorrise.-Sei stata bravissima...-, le bisbigliai all'orecchio.-Anche tu...-, continuai, questa volta rivolgendomi a Bella. La baciai piano sulla punta del naso, sperando che Charlie non se ne accorgesse."Ero certo che Charlie sarebbe stato ragionevole...", pensò Jacob, scodinzolando felice. Sospirai rassegnato...non c'era verso di fargli capire che dirlo a Charlie era stato stupido e folle. Poteva finire male per tutti.

Il resto del pomeriggio trascorse tranquillo. Sembravamo davvero una grande famiglia. Charlie e Emmett si trovarono subito molto bene insieme, tanto che Emmett lo invitò a vedere quando voleva le partite con lui. Era una strana coalizione. Io ero finalmente felice. Ero contento che Bella avesse potuto rivedere Charlie, e in parte, chiarire con lui. Era davvero un bravo papà. Aveva messo da parte ogni paura, ogni incertezza pur di continuare a stare con sua figlia. Lasciai che Bella salutasse il padre in privato. Mi sedetti al piano. Ero felice, e mi andava di suonare. Era da tantissimo tempo che non lo facevo...era da tantissimo tempo che non mi sentivo completamente e interamente felice. Avevo tutto quello che non avevo mai osato desiderare. Molto più di quello che meritava la mia anima. Possibile che ci fosse una speranza anche per un essere come me?

   
 
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