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Autore: sorelline koala    15/05/2010    6 recensioni
Sonia è una streghetta, quella classica che viaggia su una scopa volante, a cui basta scioccare le dita per far apparire ciò che vuole davanti a lei. Ama leggere i libri, o per meglio dire adora viverli. Infatti, grazie ad un incantesimo speciale riesce ad entrare in un libro diventando una "comparsa". Ma con la magia si possono commettere degli errori. Ed è proprio per questo che Sonia sbaglierà libro per ritrovarsi nel mondo di Twilight, bloccata. Ma per fortuna non è sola. Insieme a lei c'è Lily, un'accanita e impavida cacciatrice di vampiri, e Deborah, una lupa mannara un po' troppo lunatica. Cosa potrebbe mai andare storto?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima cosa di cui mi resi conto appena entrai in cucina fu il frigo aperto. Poi notai il cartoccio del latte, il vasetto della marmellata e molte altre cose sparse per tutto il pavimento. Mentre mi accingevo scavalcare una pila di yogurt alla frutta, notai il piede che spuntava dal frigo. Aveva calze con gli orsacchiotti sopra.

- Lily? Cosa ci fai dentro il frigo?-

Lei reagì come se avesse preso la corrente: saltò e emise un gemito quando batté la testa.

Poi uscì e guardandomi con cautela rispose: - niente.-

Aveva le guance rosse, ma non avrei saputo capire se dall’imbarazzo o per il freddo del frigo.

- avevi caldo?- chiesi cercando di trattenermi dal ridere.

Scavalcai altri barattoli. - no, spiritosa. Stavo cercando il mio M249. Sai dov’è, per caso?-

- stavi cercando il lanciafiamme nel frigorifero?!-

Lei sbuffò. - l’hanno nascosto da qualche parte, ma non ho idea dove.-

- e il tuo primo pensiero è stato il frigo?- le chiesi cercando di non ridere.

- una volta la mamma l’ha fatto…- mi guardò e fece una smorfia. - magari avevano un passaggio segreto o qualcosa del genere, no?-

Risi. - Lily, forse dovresti ritirare.- dissi indicando l’insalatiera sotto la sedia del tavolo.

- già… certo che oltre a noi e i lupi, chi userà mai questo frigo? L’avranno mai usato per conservare sangue?-

Mi guardò pensierosa.

- Lily, che schifo!- protestai. - sai dove sono andati tutti?-

- credo che siano andati a cercare Liam e gli altri … - disse vaga.

- tutti? Non hanno mica bisogno delle balie. Io … -

- se non fossi arrivata io, non so che fine avresti fatto. Dritta nel covo dei vampiri…- mi disse indicandosi col tubetto della maionese.

Non la contraddissi dicendole che lei stessa era nel cosiddetto “covo” di vampiri e lasciai perdere. - non è che mi passeresti il succo? Quello all’albicocca…-

- certo, però ad una condizione.- disse, lanciando in aria il cartoccio e poi riprendendolo con l’altra.

- una condizione? Per passarmi un succo di frutta?- chiesi, alzando un sopracciglio.

- sì, ho bisogno di un favore.- sussurrò.

- quale?- chiesi con cautela. Ero da sempre un po’ restia a concedere favori, anche minimi, se coinvolgevano la magia. La gente credeva che chiedendo ad una strega si potesse ottenere ogni cosa desiderata, ma era proprio quello il problema: la gente non sapeva cosa voleva davvero. Avete presente il detto “ fate attenzione a cosa desiderate perché potrebbe avverarsi”? be’, è più che vero. Ciò che voleva la gente poteva diventare pericoloso. Inoltre, io non ero un genio della lampada! Ero una strega! E generalmente non concediamo i classici tre desideri, anzi: sicuramente non gratis.

- devi dirmi dove le zanzare tengono il mio lanciafiamme.-

Socchiuse leggermente gli occhi in quel suo modo da cacciatrice spietata.

- dov’è Deborah?- chiesi guardandomi attorno e agitandomi un pochino non trovandola. Non è non potessi trovarlo, il suo lanciafiamme, il vero problema è che non sapevo se sarebbe stato meglio con o senza. Non avevo molta voglia di doverla gestire quando si comportava come una psicopatica. Armata, per giunta.

- smettila. Aiutami a trovarlo.-

Alzai le spalle. - posso prendermelo da sola, il succo di frutta.-

Quando poi uscii di casa, feci materializzare la mia scopa volante con uno schiocco delle dita e mi diressi verso il folto del bosco.

All’improvviso mi sentii tirare ed ecco che cadevo giù e giù. Quando atterrai, ero tutta dolorante per cui rimasi per un po’ ad occhi chiusi.

Quando finalmente li aprii sentii una risata che conoscevo fin troppo bene: mi alzai con cautela e vidi, o meglio non vidi, chi mi aveva fatto cadere. E proprio per il fatto che non lo vedevo, ero sicura di chi si trattasse.

- Liam, dovresti finirla di comportarti come un tale squilibrato. Avrei potuto rompermi l’osso del collo.-

Mi guardai intorno per cercarlo, anche se era totalmente inutile visto che con la vista normale non avrei mai potuto neanche scorgerlo, se non grazie al muoversi delle foglie al suo passaggio o allo spostarsi dell’aria.

Liam era quello che voi definireste uno spirito, ma non era un fantasma o roba strana del genere. No, Liam era un bambino che alla nascita, come diceva mia nonna, “aveva perso il colore”, ma io li definivo con i loro veri nomi: mietitori.

Erano particolari creature, quellle: potevano passare dalla dimensione dei vivi a quella dei morti in un batter d’occhio e senza ripercussioni.

Un umano normale poteva perdere la strada, se provava ad entrare nell’altro mondo. Pure la strega più potente, se anche fosse riuscita ad oltrepassare il muro che impediva ai morti di invadere i vivi, sarebbe rimasta a metà fra un mondo e l’altro. Una parte sarebbe rimasta dall’altra parte del muro, per sempre. Avrebbe sempre portato con sé la morte come un tatuaggio indelebile impresso a fondo nella pelle.

Quando sentii la sua risposta, riuscii a capire dov’era.

Il mondo si tinse di viola e riuscii a scorgere la figura azzurra che stava proprio davanti a me. - non pensavo fossi tu. -

La verità era un’altra e gliela leggevo negli occhi: aveva avuto un altro istinto omicida.

- Chi altri avrebbe potuto girare su una scopa volante?!- riuscendo a non mettere nella mia voce l’agitazione che provavo.

C’era un motivo preciso per cui non sopportavo Liam: era un mietitore, ma non uno qualunque. Era colui che un giorno o l’altro avrebbe sguainato la sua lama e mi avrebbe consegnata alla morte.

Ogni persona ne ha uno, ma solo io potevo essere così sfortunata da sapere chi era. E sapevo anche che aveva una buona ragione per farmi fuori.

- Justin è ancora indietro con Deborah e quelli.-

Dal modo in cui si riferì ai Cullen, capii la sua irritazione: non era poi così difficile dedurlo. Mietitori e vampiri non vanno troppo d’accordo: è terribile la fine che fanno una volta che un umano diventa immortale e il loro disprezzo per coloro che scappano alla morte è insormontabile.

Camminammo in silenzio e tesi, fino a che Debby spuntò all’orizzonte e ci urlò contro: - sei ancora viva, Sofia?-

Vidi chiaramente i Cullen voltarsi verso Deborah confusi.

- Liam, prova a farla fuori e dovrai pagarne le conseguenze una volta tornato umano.- ringhiò contro al nulla, visto che non sapeva dove il ragazzo fosse.

- guarda che non è lì. - le feci notare.

Lei sbuffò. - chi se ne frega? L’importante è che abbia capito il messaggio. Sei finito, amico.- tornò a rivolgersi all’albero davanti a lei senza capire che Liam era proprio dall’altra parte.

Justin ignorò le urla isteriche di Deborah e mi venne incontro:- dov’è Lily?-

- oh, ciao, Justin. Sì, io sto bene.-

Lui mi guardò contrariato. - non ti ho chiesto questo. Dov’è Lily? Mia sorella non si è ancora data fuoco con quel coso? Le avevo spiegato che bisogna far attenzione e che non è un giocattolo, ma, sai com’è, è una matta e non credo che abbia afferrato il concetto.-

- lo stava cercando nel frigorifero.-

- nel frigorifero?!- mi risposero ad occhi sgranati Justin e Carlisle, mentre Alice ridacchiava e Liam scuoteva la testa.

- dille solo che faccia attenzione a non farti male.- mi disse con sguardo turbato.

Alzai un sopracciglio scettica. - non ho intenzione di lasciare che esegua lei il mio compito.-

Sorrisi. - tranquilli, non permetterò che qualcuno mi faccia fuori al posto tuo.-

Qualcuno si schiarì la voce ed Edward, intervenne: - credo che ci siano ancora fin troppe spiegazioni da fare.-

Chissà quando sarebbero finite…

 

 

 

 

okay, scusatemi tanto! ho smesso di aggiornare perchè ho un sacco di roba da fare e anche perchè non sapevo esattamente come scrivere questo capitolo. Mitika81, quando ho letto la tua recensione, ho capito che dovevo darmi una mossa e scrivere... sorry!!

 

comunque spero che vi sia piaciuto e vi spingerei a leggere Trapped in a dream, di cui ho postato solo il prologo, per ora. è una storia che non veo l'ora di scrivere tutta e a cui tengo molto perchè è il perfetto mosaico di tutte le idee che mi giravano in testa...

correte a dare uno suardo!!

  
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