Circa un anno fa, proprio poche ore fa, stavo conoscendo te,
quella fantastica ragazza che è diventata per me come la nutella…
Sei veramente dolce e ormai non riesco più a farne a meno.
Ultimamente purtroppo non sei scoppiettante come al solito,
non so cosa darei per aiutarti in qualche modo, ma non so come.
Personalmente direi due paroline anche a chi ti sta così
caricando!
Comunque oggi è passato da un anno da quando tu mi ha cercata
su msn ed abbiamo cominciato a parlare, a scriverci,
a raccontarci impressioni e fatti, a restare in contatto.
Nessuno mi aveva mai detto quanto può essere un’arma a doppio
taglio un’amicizia a distanza, quanto si può affezionarsi ad una persona anche
senza averla mai vista di persona.
Affezionarsi tanto da sognarla perfino la notte e che sogni
strani!
Ho sognato di venire a trovarti, di prendere il treno senza
dirlo ai miei genitori, di entrare in casa tua, di stare seduta ad un tavolo
vicino a te, e poi di tornare a casa, tutto in poche ore!
Se fosse così facile avrei già preso il treno. Invece ci si
mette un’ora e mezza solo per andare a Torino e se penso a quante volte devo
moltiplicare questa distanza per arrivare a quella che ci separa mi viene male.
Ma un giorno ci incontreremo, prima di diventare vecchie
rimbambite, si intende. Te lo prometto, tesoro.
Sempre se avrai la pazienza di sopportarmi fino a quel
giorno, ovviamente. Cosa già di per sé degna di ammirazione.
Veramente, non so come tu faccia. Sei la persona che sento di
più, escludendo i membri della mia famiglia.
Per questo continuo a chiedere scusa, per tutti i
fraintendimenti, per tutte le volte che ti faccio perdere la pazienza, per
quella volta che sono riuscita anche a farti passare l’entusiasmo!
E’ sempre bello poter conversare con te, alla fine ti
sorbisci anche tutte le mie cavolate.
Te l’ho detto, mi dispiace tantissimo non sentirci più tanto
come prima, ma posso aspettare, anche se mi rendo conto che la fine di giugno è
lontana.
Spero solo davvero che questo non sia un problema del nostro
rapporto, che sia qualcosa di congiunturale (eh che parolone) che passerà
presto.
Presto…
Diciamo presto per te, perché per me non lo sarà. Un mese e
mezzo è abbastanza, ma credo, anzi ti auguro, che per te passi presto. Perché
si sa che quando non si aspetta qualcosa, questo arriva più velocemente.
Quindi rimango qui a aspettarti, se vorrai riprendere a
cucire con quel filo appoggiato sulla scrivania e non lo vorrai buttare via.
In bocca al lupo tesoro!
Ti faccio questi auguri di tutto cuore, te li rinnovo adesso,
ad una settimana di distanza, aggiungendo che sto perdendo i miei dubbi sul
nostro rapporto (quelli per cui potesse essere qualcosa di passeggero), cambio
molto facilmente idea.
La tua capacità di coinvolgimento è speciale, sei il mio
vulcano personale.
E la cosa più triste è che probabilmente non capirai mai
quanto bene io ti voglia, quanto tu sia importante, nemmeno con mille parole.
Ciao! Ho scritto il
capitolo in due tempi, un primo in cui non mi sono sentita molto con la mia
amica, un secondo in cui ci siamo ripigliate. Quindi, abbiate pazienza per il
cambio di tono del testo, sorry, ma non avevo il
coraggio di buttare via nulla.
Ma lo sapevate che
Aristotele ha scritto libri sull’amicizia?? Io l’ho scoperto oggi, spero che
domani il professore lo spieghi! Questo rivaluta molto Aristotele nella mia
stupida ottica!
Un bacio e un abbraccio
enormi a tutti quelli che mi continuano a seguire!
Vi
lascio con una frase di Aristotele, che in realtà è del mio libro di filosofia
(Fornero o Zanatta): L’amicizia, intesa come l’accezione più vasta del termine,
ossia comprendente tutti i sentimenti di affetto e di attaccamento verso gli
altri, non è solo una cosa necessaria alla vita ma anche una cosa bella.