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Autore: oby86    15/11/2003    5 recensioni
nuove avventure si prospettano all'orizzonte per i nostri amici, durante il loro sesto anno alla scuola di Hogwarts. ma i cambiamenti sono sempre in agguato per il mitico trio. ma resteranno sempre e solo loro? o verranno separati da un progetto più grande e misterioso di loro? e tutti saranno daccordo? e che cosa sono i Dragoni Blu?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il corpo, quasi senza vita, di Harry si stava progressivamente gonfiando, ricoprendosi di squame

I Dragoni Blu

 

Capitolo Quindici

 

“Trasformazioni”

 

*************

 

 

 

Il corpo, quasi senza vita, di Harry si stava progressivamente gonfiando, ricoprendosi di squame. A mano a mano che diventava più grande, la spada veniva espulsa dal corpo, fino a quando non cadde a terra. Una lunga coda bitorzoluta faceva capolino tra due gambe possenti e artigliate. Le zampe anteriori erano più piccole ma ugualmente pericolose. Il secondo dito aveva un artiglio che poteva arpionare un uomo e sollevarlo da terra, come se si trattasse di un ramoscello.

 

Ma ciò che fece tremare dalla paura fu la testa dell’animale. Un muso allungato con una lingua viola biforcuta che saggiava l’aria, due narici frementi di vendetta, due occhi piccoli che scrutavano l’ambiente circostante. Due corni che proteggevano due piccoli buchi che fungevano da orecchie e altri due corni centrali molto più imponenti che catturavano l’attenzione di chi lo guardava. La bocca semi schiusa che lasciava intravedere denti forti e robusti, capaci di sradicare giovani alberi di quattro anni. Ma ciò che più stava terrorizzando tutti i presenti era la maestosità, l’imponenza, la robustezza di quell’Ungaro Spinato.

 

 

Digrignando i denti, torse il collo verso Michel, ancora a terra dopo l’attacco di Ginny. Sembrava sul punto di attaccarlo da un momento all’altro invece gli diede il tempo per risollevarsi. Solo allora ruotò su sé stesso e la coda colpì il ragazzo alle gambe, una spina gli lacerò parte del polpaccio sinistro. Un urlò di dolore attraversò la Sala. Ancora sconvolta, Ginny osservò la scena stranita, incapace di fare qualsiasi movimento mentre vedeva un enorme drago accanirsi verso il gemello della sua migliore amica. Guardò nella direzione di Kristine e la vide rannicchiata in un angolo mentre osservava la scena con occhi vacui e lucidi. Una figura bionda le si avvicinò, appoggiandole una mano sulla spalla. Kris lo osservò tra le lacrime per poi, riacquistando un po’ di lucidità, gettarglisi tra le braccia, scossa dai singhiozzi.

 

Fece correre il suo sguardo lungo tutta la Sala, alla ricerca di Ron e Hermione. La ragazza restava vicino al corpo quasi senza vita del suo ragazzo. Aveva spostato Ron di modo tale che eventuali calcinacci non lo ferissero cadendo. Anche lei osservava stranita quello che stava accadendo nella Sala. 

 

 

Nonostante stesse distruggendo buona parte del soffitto e qualche colonna, gli studenti di Hogwarts osservavano l’Ungaro Spinato con ammirazione. L’unica volta che ne avevano visto uno fu ben due anni prima, durante la prima prova del torneo Tremaghi, ma unicamente i quattro Campioni avevano potuto avere l’ebbrezza di sfiorare il suo corpo coriaceo. E ora vederne uno da così vicino che tentava a suo modo di aiutarli li faceva sentire…bene, sicuri. Ma fu una sensazione che durò poco. Molto poco.

 

Anche se una volta che qualcuno si è trasformato nel proprio animale, ciò non vuol dire che riesca a controllarlo. Infatti Harry, o almeno speravano che ci fosse ancora lui all’interno di quel coso, scambiato per Michel un ragazzo di Corvonero, lo schiacciò con la coda, senza neanche soffermarsi sulla diversa altezza dei due ragazzi. Evidentemente la miopia gli era rimasta anche nella trasformazione.

 

Qualcuno urlò, qualcun altro cercò rifugio negli angoli della Sala ma la maggior parte si appiattì lungo quei pochi muri che erano rimasti ancora intatti, osservando con occhi terrorizzati i movimenti della bestia.

Michel, nel frattempo, si era suturato alla meglio la ferita al polpaccio con l’aiuto della bacchetta. Zoppicando leggermente uscì dal suo nascondiglio, esattamente alle spalle del drago.

 

Le sue narici fremettero non appena sentirono l’odore del nemico divenire presente nell’aria. La coda vibrò e spazzò il vuoto circostante subito dopo che Michel si era spostato da lì con un balzo. Urlando un incantesimo cercò di colpire l’enorme bersaglio, l’Avada Kedrava rimbalzò sul petto dell’animale, che si era girato.

 

Riparandosi dietro ad una delle colonne cadute il ragazzo evitò il proprio colpo. Ma i Mangiamorte, non più impegnati nei combattimenti coi Dragoblu, ritiratisi contro i muri spararono un Conjunctivus verso l’unica parte debole del drago, gli occhi. Gli incantesimi correvano veloci verso il muso dell’animale. Sbuffando il drago li bruciò con un’unica fiammata. Colpì anche le vesti di una Mangiamorte: Bellatrix Lestrange. Le urla della donna raggelarono i presenti e a nulla valsero gli incantesimi d’acqua. Morì bruciata.

 

Estasiato dall’odore di carne cotta, l’Ungaro Spinato cominciò a gettare fuoco su tutto ciò che aveva intorno, dimentico del reale motivo per cui era diventato quello che era. Ad un certo punto si volse verso i suoi compagni.

 

Ginny, Kristine, Draco e Hermione facevano scudo al corpo esamine di Ron.

Un sottile filo di fumo uscì dalle narici del drago. Si erse poi sulle zampe posteriori mostrandosi in tutta la sua potenza distruttiva. I ragazzi sfoderarono le loro bacchette, ben sapendo che non avrebbero potuto fare molto e sperando di non doverle usare contro uno dei loro più cari amici. Ma un movimento dietro la coda del lucertolone fece urlare Ginny:

- Attento Harry!!-

 

 

Quel grido riportò un po’ di lucidità nel cervello del drago.

 

Fu tutto come il guizzo di un pesce sull’acqua cristallina di un lago di montagna.

 

Harry che vedeva di sfuggita l’avvicinarsi di Michel con una potente sfera magica in mano.

 

Il drago che ruotava su sé stesso, abbassandosi.

 

Il muso che si trovò ad un paio di metri dal viso contratto dal terrore del ragazzo.

 

Le fiammate che lo avvolsero completamente.

 

Il drago che continuò ad eruttare fuoco finché i suoi polmoni contennero aria.

 

 

Quando il fumo e la polvere si dissolsero tutti poterono vedere il corpo inerme di Michel avvolto dalle fiamme. Sembrava un ciocco di legno che bruciava nel camino d’inverno. Si avvicinarono al drago che, lentamente, rimpiccioliva.

 

Tutti osservavano quel draghetto dalle dimensioni di Harry, tornare alle sue vere sembianze. Ultime a sparire furono le due alucce. Gli furono subito accanto, Ginny lo sorresse per le spalle mentre il ragazzo, in preda a un forte eccesso di tosse, si accasciava nuovamente a terra. Si volse lentamente a pancia in su. Con grande gioia di tutti i presenti, l’orribile ferita del ragazzo era sparita, lasciando solo la maglia strappata nel punto in cui la spada lo aveva oltrepassato. Si ritrovò, non si sa come, abbracciato a Ginny che singhiozzava felice.

 

Mentre si guardava intorno, stupito dall’enorme disastro che vedeva creato dal nulla, con un braccio abbracciava la ragazza che singhiozzava sul suo petto. All’altezza dello stomaco sentiva un leggero prurito ma l’orribile ferita che quasi lo aveva mandato all’altro mondo non c’era. Intorno a sé notava unicamente visi felici e con l’intenzione di dimenticare al più presto tutta quella brutta avventura. Anche Hermione lo abbracciò contenta di vederlo ancora vivo e nelle sue sembianze di ragazzo dai capelli perennemente in disordine.

 

Tentò di sollevarsi da terra ma una fitta alla spalla e al petto lo fece nuovamente cadere sul pavimento. Aiutata da Draco, Ginny lo fece alzare, lasciando poi che al biondino gravasse tutto il peso di Harry. Trascinando leggermente i piedi, con delicatezza lo fece sedere su un blocco di granito staccatosi da una colonna.

Respirando affannosamente un timido sorriso comparve sulle labbra di Harry.

- Accidenti ho esagerato un pochino…-

- Giusto un pochino, Harry…!- sorrise Draco, mentre un pezzo di capitello crollava al suolo provocando un secco rimbombo nella sala.

 

 

Poi un leggero sospiro fece voltare tutti verso il corpo di Ron. Il suo petto si sollevava a un ritmo respiratorio normale, anche se non era ancora sveglio.

 

- Ron…- Hermione corse al fianco del ragazzo, incredula rispetto a quanto vedeva. – Sta meglio! Respira molto meglio rispetto a prima…oh Ron!…- piccole lacrime cominciarono a scenderle lungo le guance. Ginny le si avvicinò circondandole le spalle:

- Vedrai che andrà tutto bene, adesso ci pensiamo noi. Mancano ancora tre poteri all’appello.-

 

 

Non fecero in tempo a riunirsi intorno a Ron che qualcosa, per la seconda volta li interruppe.

 

Il canto di una fenice li fece voltare e guardarsi ai lati. – Fanny?…- quel canto famigliare aveva spinto Harry a chiamare l’amica ma, quando vide la sagoma dell’uccello attraverso il fumo che si diradava, il suo cuore mancò un colpo.

 

Una fenice nera, con gli occhi bordati d’argento, avanzava volando sicura dal punto in cui le fiamme del drago ancora bruciavano. Sbattendo elegantemente le ali, catturò l’attenzione di tutti i presenti. Ma il dubbio di Harry e Draco trovò immediata conferma non appena l’animale riprese le sue reali sembianze.

 

Il sorriso perfido di Michel si stampò indelebile nella mente dei giovani lì presenti.

 

- Allora, Potter, dove eravamo rimasti?-

 

 

************

 

- Accidenti Albus, qui è tutto crollato, non riusciremo mai ad arrivare in tempo…Destrugo!- la professoressa McGranitt cercava di districarsi tra le macerie cadute durante i combattimenti nel castello. Era da tre ore e passa che i docenti vagavano per le segrete del castello senza trovare una via d’uscita. I muri incantati alcune volte cambiavano disposizione, impedendo agli altri di proseguire.

Aiutata dal professor Vitious, Minerva cercava in ogni modo di sgomberare il passaggio, mentre Rùf attraversava le varie pareti per ritrovare la via più breve per la superficie. Persino Piton non riusciva a trovare un punto di riferimento.

 

Lasciando i maghi ad occuparsi delle macerie, le streghe si erano riunite intorno a Silente, preoccupate per la situazione venutasi a creare. – I nostri ragazzi alle prese con Voldemort! Moriranno tutti come foglie cadute sotto la tempesta! Io l’avevo detto che quest’anno sarebbe stato tremendo!!- Sibilla Cooman andava avanti e indietro, facendo oscillare i suoi numerosi scialli colorati.

- Oh suvvia, non possono ucciderli, non possono fare una cosa del genere!!- la professoressa Sprite cercava di dare una visione leggermente positiva della situazione anche se l’insieme non era dei migliori.

 

- Non moriranno. O almeno non tutti. Li ho addestrati io… -

 

Tutti si volsero verso la voce di Grissom. Profonda dura e, soprattutto, sicura. Ma un’altra voce segnata dagli anni e dagli ultimi avvenimenti rispose a quest’ultima.

 

- Lo sappiamo Grissom – una pausa, riprendendo un po’ più di fiato e cercando di dare un tono meno languido- ma i tuoi ragazzi, per quanto siano preparati non potranno mai affrontare Voldemort e sconfiggerlo.- si sistemò gli occhiali a mezza luna, lisciandosi poi la barba – Non potranno sopravvivere. Soprattutto se ci saranno tutti i Mangiamorte. Quelli che ci hanno attaccato erano almeno una cinquantina e nessuno di noi ha potuto fare molto. Ma comunque sia noi abbiamo il dovere di salvare quei ragazzi, per questo dobbiamo cercare di arrivare in Sala Grande.-

 

- Se solo non ci fosse stato quel problema…- i ricordi della McGranitt tornarono al giorno precedente alla partita di Quiddich.

 

La sala dei professori era occupata in una riunione straordinaria. Il dibattito riguardava come al solito i Dragoblu. Tra i corridoi si incominciava a mormorare riguardo le strane capacità che qualcuno mostrava in giro. Uno di loro aveva trasfigurato uno del settimo anno di Serpeverde in un centauro. Questo era corso spaventato per i corridoi causando distrarsi ovunque. La cosa divertente fu che nessuno riuscì a riconoscere l’autore dell’incantesimo dato che aveva modificato le proprie fisionomie. Ma tutti sapevano che era un Dragoblu. Alcuni professori, tra cui Piton, premeva affinché si prendessero dei provvedimenti scolastici. Anche se lui era il primo a insegnare pozioni proibite agli allievi della casata di Grissom. – Anche se noi gli togliamo dei punti, loro riescono comunque a recuperarne il doppio tra compiti e partite- Silente aveva posto immediatamente in primo piano la questione quando, aprendo la porta violentemente, Hagrid fece irruzione nella sala dei professori.

- Professor Silente! Sconosciuti nelle segrete del castello e nella Foresta Proibita, Thor ha sentito l’odore…-

 

- Bene…Vai con Madama Bumb nella Foresta e portati Thor. Gli altri con me nelle segrete.-

 

Quando si ritrovarono nel grande corridoio, scavato tempo addietro dove avevano tenuto in cattività i draghi, tutto sembrava troppo silenzioso e tranquillo, anche se Hagrid e la Bump non erano ancora tornati, Silente aveva detto loro dove raggiungerli. Erano tutti con le bacchette spiegate camminando leggermente.

L’imboscata fu tesa molto intelligentemente e potenti incantesimi li disarmarono e tramortirono senza che neanche  se ne accorgessero. Jim e Piton furono gli unici a rimanere coscienti. Piton perché lo volevano i Mangiamorte e Jim perché era riuscito a fuggire nascondendosi dietro un altro corridoio. Mentre aveva cercato di raggiungere i ragazzi aveva però incontrato un gruppo di cinque Mangiamorte e ne era uscito parecchio malconcio.

Tutti quanti si erano risvegliati in una stanza che non presentava nessuna via d’uscita sprovvisti come erano delle loro bacchette. E tra loro mancavano Piton e Jim.

 

Speravano caldamente che fossero riusciti a scappare, anche se ne dubitavano. Dopo molto tempo, oppure poco? Non potevano saperlo, sentirono uno scalpiccio dall’altra parte del muro. Vitious e Madama Bumb incominciarono a battere sul muro e a urlare – Siamo qui!!! –

 

Tutto il resto nelle loro menti era avvolto dalle nebbie più oscure.

 

 

***********

 

 

Ok, lo so che sono, come al solito, in ritardo e che il capitolo è oltretutto più corto del solito ma, diciamo che ho avuto un po’ di impegni di troppo e che l’influenza ha fatto la sua parte!!

Credo che potrò aggiornare con meno frequenza del solito visto che sono in periodo di gare e il cavallino mi sta portando via molto più tempo del previsto…ovviamente la scuola è un optional…^^

Il capitolo sedici è praticamente già scritto e concluso e devo solo batterlo a computer e prometto che troverò il tempo ma non vi assicuro per la data…

Però, dato che sono molto buona, vi do una piccola anticipazione: il titolo è “Prior Incantatio”…

 

Mi scuso tantissimo se questa volta non inserisco le risposte ai vostri bellissimi commenti ma prometto che provvederò a farlo col prossimo capitolo…ragazzi, non avete idea di quanto possa essere sconvolgente una festa con i genitori dall’altra parte d’Italia…DEGENERO!!!!!

 

La Oby ancora un po’ brilla saluta tutti e manda un bacione a tutti quelli che si prenderanno la briga di fare un commento su questo nuovo capitolo!!

  
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