Steaven avanzò in direzione del corpo per osservare
meglio l’accaduto. Non sembravano esserci dubbi: si trattava di suicidio. Una
scala era stata posizionata proprio dietro il cadavere, il che stava a significare
solo una cosa: era stata usata per raggiungere l’altezza necessaria per
sistemare correttamente il nodo e quindi la corda. Il detective si chinò poi
verso le mani di quello che doveva essere il corpo di Lucas Might e sorridendo
si rivolse di conseguenza all’amico:
“Ho due notizie, una buona e una cattiva, Gary: quella
buona è che abbiamo trovato l’assassino di Nordon, quella cattiva è che non
sconterà adeguatamente la sua pena”.
“Che cosa vuoi dire?”
“Nelle mani di Lucas sono presenti dei graffi e vicino
il cadavere del signor Nordon avevo notato delle piccolissime macchie di
sangue. Anche nelle corde della chitarra le avevo notate e come puoi benissimo
supporre non appartenevano alla vittima visto che non riportava ferite di alcun
tipo. Ora Gabriele, prendi quei
fascicoli dalla scrivania alla tua sinistra e leggi quelli che parlano di borse
ed azioni”.
“Mmh… parla di un investimento milionario fallimentare
a cui hanno preso parte alcuni uomini del paese… aspetta un attimo! Riporta il
nome di Douglas Nordon e anche quello di Lucas Might!”
“Esattamente ed adesso ti spiegherò la dinamica ed il
movente…: i signori Nordon e Might erano soci in affari e finalmente avevano
tra le mani la possibilità di chiudere la loro carriera in bellezza. Un investimento
di due milioni di Dollari in quelle che sembravano essere delle quotazioni
assolutamente perfette. Un colpo da maestro e questo i due soci lo sapevano
bene. Nordon però notò poi alcuni elementi che potevano far fallire il loro
super colpo ma Lucas non voleva saperne di abbandonare il progetto. C’era in
gioco un intero patrimonio sia da una parte che dall’altra ma il signor Might
ci credeva troppo, aveva fantasticato troppo per abbandonare l’idea di divenire
ricco e glorioso. Ma anche Nordon doveva firmare per il versamento e senza
dubbio non ne aveva più la minima intenzione. I giorni passarono e Douglas si
decise ad abbandonare l’affare. Lucas non ci stette e l’unico modo per
continuare anche da solo quell’investimento era quello di liberarsi del socio.
Conosceva benissimo i suoi problemi cardiaci e la sua abitudine di fumare una
sigaretta a settimana un preciso giorno ad una precisa ora, ma quello che non
sapeva era che il vecchio toglieva sempre il filtro alle sue sigarette… e
questo fu determinante”.
Gary intuì:
“Il veleno era rimasto si nella sigaretta però in
quantità molto ridotte..”
“Esatto, allora temendo che la sostanza non bastasse
per l’omicidio, Might è saltato dentro casa dalla finestra, luogo in cui stava
osservando l’efficienza del suo lavoro. Nordon nel frattempo aveva avuto un
arresto cardiaco e non riuscì a divincolarsi dalla morsa delle corde di
chitarra. L’assassino si graffiò le dita, il sangue è colato giù per terra ed è
rimasto un po’ anche sulle corde. Basterà esaminare il sangue di Lucas e
confrontarlo con quello rinvenuto sulla scena del crimine, anche se sono sicuro
già che risulterà identico”.
“Che storia incredibile, ma come faceva ad avere a
portata di mano delle corde da chitarra?”
“La risposta è semplice: era esattamente come l’avevamo
intesa noi. Cercava di depistarci per far ricadere tutte le colpe sul figlio ed
aveva architettato tutto fin dall’inizio. Anche se Nordon non avesse tolto il
filtro sono sicuro che l’assassino avrebbe comunque inscenato il soffocamento.
Questo mi porta a pensare che avesse già preso la chitarra. Un'altra cosa a
favore di questa tesi è che controllando il fascicolo di Lucas Might ho notato
che nelle ultime due settimane è rimasto in casa per ‘malattia’. Tempo
necessario per studiare di mattina le abitudini della famiglia di Douglas e
preparare il tutto con una precisione davvero notevole. Ha avuto una sola
sfortuna: hanno assegnato il caso a me e come sai non mi sfugge mai niente!”