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Autore: DalamarF16    22/05/2010    3 recensioni
Siamo nel futuro. Chris è tornato finalmente a casa, in un futuro luminoso e di pace. Ma qualcuno o qualcosa minaccia di riportare tutto come prima, e rendere vano il suo viaggio nel passato. NB:mi scuso per alcuni errori di trama, ma quando ho scritto questa fanfic non avevo ancora visto settima e ottava serie ^__^
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Halliwell, Wyatt Matthew Halliwell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo futuro'
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PERSONAL SPACE: Grazie metaipod per le recensioni ^_^ e a tutti quelli che leggono anche se non recensiscono ^__^

 

A new power reveals the truth.

Appena torniamo a casa, mamma ci sorride e ci viene incontro, poi mi guarda bene, e i suoi occhi si fanno preoccupati. Evidentemente sono un libro aperto per lei.
-Che ti è successo, Chris? Stai bene?-
-Ho avuto un incubo oggi, a scuola, ma sì sto bene. Non preoccuparti-
-Proprio non me lo vuoi dire cosa hai cambiato? Vorrei sapere cosa ti angoscia così tanto- dice mentre mi accarezza dolcemente il viso. Scuoto la testa
-Non posso dirtelo, mamma. Correrei il rischio di rovinare tutto-
Lei allora guarda papà, che però scuote la testa.
-Lo sai che non posso, tesoro-
-Se qualcosa sta spaventando mio figlio, esigo saperlo! Sono sua madre!- Leo fa un respiro profondo, mentre cerca in sé stesso la forza per non perdere la pazienza con mamma, che non se lo merita proprio. Da parte mia non riesco a fare, né dire nulla. Ogni volta che mamma affronta questo argomento, mi sale il groppone in gola. Certo ora sta bene, ed è qui con me, ma non potrò mai dimenticare il giorno della sua morte, quando avevo appena quattordici anni.
-Piper, ti abbiamo già spiegato che qualunque cosa Chris abbia fatto, ora è tutto a posto. Non chiederci niente, per favore-
-Mamma- intervengo prima che litighino -per favore. Ti prometto che andrà tutto bene, sul serio. Fidati di me, per favore-
Lei sospira, non è contenta, e io mi sento un verme a mentirle così, ma per il momento non posso fare altro. La stringo forte a me, mentre caccio via l'angoscia.
-D'accordo, ma sta attento. State attenti. Tutti e due-
-Certo mamma-
-Va a riposarti ora, coraggio-
Sorrido e salgo di corsa le scale fino alla soffitta. Tecnicamente è il luogo dove teniamo il libro delle ombre, ma lassù c'è anche un angolino dove mi piace rifugiarmi. Ormai ci sto solo se mi rannicchio in modo da occupare il minor spazio possibile, ma lo adoro lo stesso. È nell'angolo più buio della stanza, tra due bauli e un vecchio armadio dove a volte mettiamo le pozioni avanzate.
Come al solito mi siedo. Non penso a niente di preciso, lascio semplicemente vagare la mente. Improvvisamente sento chiaramente quello che sta pensando Wyatt, un pensiero decisamente poco pudico riguardo la signorina Archer. Mi ritraggo, con una smorfia, ma nello stesso tempo mi viene da ridere.
In quel momento mio fratello fa irruzione in soffitta. Ci guardiamo
-Ti leggo nella mente!- esclamiamo all'unisono
-Cosa?- di nuovo all'unisono
-Ok, ok. Fermo lì! Basta parlare assieme. Vuoi dire che tu leggi nella mia mente, e io nella tua? Cos'è? Una presa in giro?-
-Non lo so...ero qui, non stavo pensando a niente e all'improvviso...ah non posso continuare, sei disgustoso!- rispondo con una smorfia
-Tu invece mi hai fatto venire il mal di testa. Chi cavolo è quella ragazza? E che fine ha fatto mamma?-
Lo guardo e sbianco completamente. Non avevo ancora pensato a questo risvolto. È inutile continuare a mantenere il segreto con Wyatt, comunque lo scoprirà
-Scoprire che cosa?-
-Ma la smetti?!- rispondo con una punta di acidità -Sei irritante, sul serio!-
-E tu smetti di pensare- mi rimbecca lui. Poi mi porge la mano -Alzati da quel buco, coraggio. Che succede? Cosa devi dirmi?-
Tenendolo per mano ci orbito entrambi nel corridoio della scuola di magia, da cui si sentono solo i rumori dei bambini della nursery. -Che ci facciamo qui?- Continuo a non rispondere, perchè se mi fermassi adesso, probabilmente poi non avrei più il coraggio di dire nulla. Sposto i libri e faccio arrivare il mio prezioso volume tra le mie braccia. Mi siedo a terra e faccio cenno a Wyatt di fare lo stesso. -Che cos'è?-
-Questo è il motivo dei miei incubi-
-Un vecchio libro?-
-Pagina 226-
-Scusa?-
-Pagina 226- ripeto deciso. Ma ho le mani che sudano. Mostrargli la foto è stato facile. Il difficile viene ora.
Lui mi guarda di sottecchi, quasi preoccupato, però fa quello che gli dico. Si ritrova tra le mani quella “vecchia” foto. La guarda attentamente, quasi non capisce. Poi si riconosce. Mi guarda.
-Ora sono confuso- ammette
rispondo
poi volta la foto e legge le frasi che mi sono state scritte dai nostri genitori; sorride poi torna serio.
Ci siamo.
-Io venivo da un futuro tutt'altro che luminoso. Eri...eri malvagio, Wyatt. Sei diventato cattivo, non ti importava più di niente e nessuno. Bianca era la mia ragazza, mi aveva spinto lei a tornare indietro nel tempo per salvarti, per salvare il nostro futuro. Poi l'hai cambiata. È venuta a cercarmi e mi ha tolto i poteri. E alla fine è morta per salvarmi e rimandarmi di nuovo nel passato-
dico tutto questo con voce sommessa, con lo sguardo fisso perso nel vuoto, come se stessi raccontando di un'altra persona, mentre immagini della mia vecchia vita mi tornano in mente.
Ora è lui a sbiancare
-E...E la mamma? Il papà...e le zie?-
Mi volto verso di lui, col groppo in gola, gli occhi già lucidi. Non riesco a parlare, non riesco a dirglielo. Ma non riesce a controllare il suo nuovo potere, specialmente ora che io sono in preda a emozioni tanto forti.
Lo abbraccio stretto, come mai ho fatto in tutta la mia vita. Lo sento che singhiozza, mentre i suoi pensieri mi rimbombano nella mente senza che io riesca a fermarli
-Va tutto bene ora, Wyatt. Ti abbiamo salvato, quello era un altra vita, che non esiste più. Stiamo tutti bene-
-Ma tu...tu ricordi tutto... e i tuoi incubi...è colpa mia... solo colpa mia...-
-Basta Wyatt. I miei incubi non c'entrano ora. L'importante è che tu sappia che va tutto bene. Mi dispiace...io non volevo dirtelo...ma preferivo dirtelo io, piuttosto che fartelo scoprire di botto. Adesso basta però-
Non parliamo per un po', restiamo semplicemente abbracciati, il libro e la foto abbandonati ai nostri piedi. In qualche modo riesco a chiudere la mente al torrente di emozioni che è in questo momento mio fratello.
-Mi dispiace. Spero di non averti fatto del male-
-Fortunatamente per me, hai sempre tenuto conto del fatto che ero tuo fratello. Ma non eri tu. Non ce l'avrò mai con te per le mie esperienze passate-
-Chi altri lo sa?-
-Solo papà. E così deve rimanere, d'accordo?-
-D'accordo-
Sentiamo dei passi provenire dalla hall. I controlli! Ci scambiamo uno sguardo e orbitiamo via appena in tempo. Per fortuna. Se no sì che sarebbero stati guai per noi! Nella fretta porto con me libro e foto. Ora non ho più bisogno di nasconderlo fuori casa.

Siamo in camera mia, ormai è quasi ora di dormire, domani c'è scuola. Riuscirò a fare una giornata normale? La foto ora è sulla mia scrivania, in una cornice che Wyatt ha rimediato non so dove.
A questo punto gli rivelo anche il motivo per cui quell'angelo nero mi stava cercando, almeno probabilmente. Lui mi ascolta attento, non è il momento adatto per prendermi in giro o scherzare. Nel frattempo ci alleniamo anche a chiuderci la mente a vicenda. Per un motivo di privacy, prima di tutto, ma anche per non impazzire definitivamente!
Papà entra nella mia camera, vede la foto, e guarda prima me, poi Wyatt.
-Abbiamo un nuovo potere- annuncio in risposta
-Attivo?- chiede lui
-Ci leggiamo nella mente. E così mi ha raccontato tutto. Mi dispiace. Scusa-
-Non devi scusarti. Era un'altra vita, che non ho vissuto. Chris, la zia Phoebe ti manda questa pozione, per aiutarti a riposare-
-Grazie- prendo in mano la tazza e la appoggio alle labbra -bleah! Che schifo!!- il sapore è terribile, come di una macedonia andata a male da circa un mese, però mi faccio forza e la bevo tutta. Voglio dormire questa notte. Senza incubi.
-Ho parlato con la mamma. Resterò accanto a te questa notte-
-Papà, ci penso io a Chris. Non preoccuparti, vai a dormire tranquillo. Ci resto io con lui-
-Ehi non sono un neonato!- protesto sentendomi messo in disparte; la verità è che non voglio preoccupare nessuno con i miei stupidi incubi
-Non sono stupidi! Ti terrorizzano- in risposta sigillo la mia mente. 19 anni, e mi tocca dormire con la balia!

   
 
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