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Autore: Naruto89    23/05/2010    3 recensioni
Naruto Uzumaki è uno studente universitario sfaccendato, che sogna di diventare un regista cinematografico; Sakura Haruno è la nuova barista del locale che si trova esattamente davanti alla Facoltà frequentata da Naruto. Lei viene da Hiroshima, è arrivata sino a Tokyo per dimenticarsi una volta per tutte del suo ex, Sasuke Uchiha, e ha deciso di non impegnarsi mai più in una relazione seria. La storia di Naruto e Sakura dura 500 giorni, che non verranno mostrati in ordine cronologico, bensì completamente sparpagliato, disomogeneo, come pezzi di un puzzle da ricomporre con molta pazienza. Durante questa storia Naruto e Sakura si incontreranno, si conosceranno, si prenderanno e si lasceranno. "Questa è la storia di un lui e di una lei ma, tanto vale chiarirlo subito, questa non è una storia d'amore." Forse.
Ispirato e dedicato al meraviglioso film indipendente "(500) giorni insieme - (500) days of Summer".
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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#14

“Non insegnate ai bambini
la vostra morale.
E’ così stanca e malata,
potrebbe far male.”

Non insegnate ai bambini – Giorgio Gaber

(302)

“Ehi, Sakura!”
Quello era un giorno come gli altri e, come sempre, non sembrava nascondere le insidie e le novità che invece avrebbe portato. Infatti, anche quel giorno – come molti altri – Naruto e Sakura erano usciti insieme, innocentemente, con l’unico scopo di farsi un giro tra le strade affollate di Tokyo, la città che li aveva fatti incontrare.
Erano passati davanti all’università di lui, ma senza entrare. Erano sfrecciati davanti al bar di lei, ma non si erano fermati. Avevano raggiunto le bancarelle che sempre sostavano poco dopo la via che aveva sancito il loro incontro e lì, finalmente, avevano arrestato la loro marcia. Alla Haruno piacevano tantissimo i braccialetti che vendevano lì e ogni occasione era buona per comprarne un paio.
Quel giorno, ne aveva preso uno di colore azzurro: era quello che preferiva, dopo il rosa richiamato alla mente sia dal suo nome, che dai suoi capelli. Il biondino, da bravo cavaliere, aveva pagato i pochi Yen del costo e l’aveva messo lui stesso al polso dell’amata. Amata, sì, ma con il patto che non gliel’avrebbe detto mai più.
Quando avevano ripreso la camminata, lei non riusciva a distogliere lo sguardo dall’acquisto appena fatto: non vi era un motivo particolare, ma quel bracciale le piaceva particolarmente. Forse era semplicemente di buon umore, o forse aveva apprezzato il modo in cui Naruto gliel’aveva infilato al polso.
Il ragazzo, dal canto suo, adorava osservare la giovane mentre era assorta in qualcosa, soprattutto se l’oggetto in questione la faceva sorridere: erano i momenti in cui il volto di lei assumeva l’espressione più carina e rilassata che lui le avesse mai visto. Persino quando dormiva, in alcuni casi, le si formava una piccola ruga tra le sopracciglia. Ma in quei momenti, no.
Tuttavia, quando si sta eccessivamente bene, le cose non possono peggiorare: il biondino l’aveva già imparato in precedenza, ma quella volta non poté farci nulla, perché non era colpa sua. Però, come se fosse destino, il tutto prese improvvisamente una piega inaspettata, una delle peggiori possibili. Forse.
Così, mentre i due passeggiavano amorevolmente mano nella mano, arrivò un elemento disturbatore che avrebbe cambiato le loro vite una volta per tutte. Una voce lontana ma possente, assolutamente sconosciuta all’Uzumaki, stava chiamando proprio Sakura. La rosa, dal canto suo, sembrava essere notevolmente impallidita.

“Io lo amo.”
I due si voltarono e videro chi era a chiamare Sakura a quel modo: un ragazzo alto e piuttosto robusto, vestito con un completo blu scuro, una cravatta dello stesso colore, una camicia bianca ed un paio di costose scarpe nere e firmate. A giudicare dagli abiti che indossava, doveva essere o un pezzo grosso di qualche ditta importante, o un fottuto figlio di papà. Purtroppo per Naruto, era decisamente la seconda.
Il giovane aveva gli occhi a mandorla, parecchio appuntiti anche per un giapponese, e i capelli color dell’ebano, con dei riflessi bluastri che ne aumentavano il mistero. Il suo viso era piuttosto allungato e scavato, era molto magro e superava il biondino di qualche centimetro, in altezza. La Haruno non gliel’aveva mai descritto, ma il ragazzo comprese subito chi si trovava davanti.
“S-Sasuke-kun…” fece lei, con voce tremante.
La ragazza era spaventatissima: aveva il viso pallido e bianco come un cencio e faceva degli sforzi incredibili per non tremare. Probabilmente le erano tornati subito in mente tutti i ricordi del suo precedente amore, sia quelli belli che quelli brutti. E, nella situazione in cui si trovava, era difficile giudicare quali fossero quelli che la spaventavano di più.
“E questo sgorbio, chi è?”
Tono secco, voce irritante e una boria tale da far venire voglia di prenderlo a pugni: questi era il figlio del direttore di una delle banche più importanti del Giappone. Ecco a voi Sasuke Uchiha.
“Ehi, ma come ti permett…”
Naruto tentò una reazione, ma la sua ragazza lo fermò in tempo e si mise a spiegare tutto, con relativa calma.
“Lui è Naruto Uzumaki, il mio ragazzo.”
Lo sguardo che lei e Sasuke si scambiarono era terrorizzante: sembravano due pugili prima dell’incontro per la cintura mondiale dei pesi massimi. Aspettavano calmi la mossa dell’altro, pronti a controbattere. Tuttavia, vista la situazione, stranamente ad essere in vantaggio e con il coltello dalla parte del manico, era proprio Sakura.
“Capisco…” biascicò lentamente l’Uchiha
“va beh, poco importa. Sono venuto qui per riprenderti con me. Ho deciso di mettere la testa a posto e ho lasciato il lavoro. Adesso condurrò anche io una vita da universitario, da ragazzo normale insomma… quindi, ritorneresti con me a Hiroshima?”
Malgrado le parole, il tono utilizzato da quel tipo era tutt’altro che accondiscendente o di supplica: sembrava piuttosto che le stesse dando un ordine, che le intimasse qualcosa. Evidentemente, era abituato ad avere tutto e subito e raramente si era sentito rifiutare ciò che chiedeva.
“No.”
La risposta di Sakura, infatti, lo fece trasalire: non sapeva come comportarsi quando qualcuno gli negava ciò che desiderava. Per un attimo, sembrò che stesse per andare su tutte le furie. Però, frenando con grande sforzo l’istinto di prenderla e portarsela via di peso, alla fine riuscì a ritrovare la sua compostezza.
“Per quale motivo? Io sono ricco e posso darti tutto ciò che vuoi. Sono decisamente meglio dello sgorbio che ti porti appresso, non trovi?”
“Già, peccato che io sia innamorata di questo sgorbio, se permetti.”
Quello più stupito dalle parole della ragazza dai capelli rosa, probabilmente, fu proprio lo sgorbio in questione: mai e poi mai Naruto avrebbe immaginato di essere amato da Sakura, dopo tutto quello che era successo. E invece, anche se lei aveva sempre cercato di negarlo, era proprio così. Il biondino era al settimo cielo, Uchiha un po’ meno.
“C-che hai detto…?” chiese, irritato.

“Te la farò pagare cara!!”
Quella sera, Naruto rientrò nella sua stanza del dormitorio e non trovò nessuno: probabilmente Kiba era di nuovo uscito a caccia di ragazze. Comunque, quella solitudine gli fece bene: erano successe troppe cose quel giorno per non ripensarci attentamente.
Innanzitutto, Sakura gli aveva detto che lo amava: era stato un vero e proprio tonfo al cuore. Un tonfo piacevole, ovviamente, ma comunque una grande sorpresa. Come gli aveva spiegato più tardi, proprio per colpa di Sasuke, lei aveva smesso di credere nell’amore e non voleva accettare di esserci ricascata con tutte le scarpe. L’espressione, in quel momento, fece sorridere il biondino. Però, rimaneva sempre l’altro problema…
Uchiha, proprio lui, era finalmente tornato alla ribalta: era apparso nel bel mezzo di Tokyo e aveva cercato di portarsela via, prima con le buone e poi accennando ad una reazione violenta, anche se il tutto si era risolto con la sfuriata della Haruno, sotto gli occhi esterrefatti del povero Uzumaki, che non sapeva come reagire.
Però, era comunque preoccupato: prima di andarsene, Sasuke aveva gridato ad entrambi che non era finita lì e che sarebbe senza dubbio ritornato, più e più volte, finché non fosse riuscito a riprendersi la “sua” Sakura. Vista l’espressione che aveva in quel momento – ovvero calmissima, malgrado il tono alterato della voce – doveva avere senza dubbio qualche idea in mente.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta. Il biondino si alzò e andò ad aprire: era proprio Sasuke Uchiha, ancora vestito di tutto punto con il suo irritante completo da ricchissimo figlio di papà, genere di persona che Naruto proprio non sopportava.
“Che vuoi?” fischiò lui, tra i denti.
“Sono venuto semplicemente ad avvertirti: io mi riprenderò Sakura, costi quel che costi. D’ora in poi dovrai stare attento notte e giorno, perché non me ne andrò più da qui. Mi sono iscritto proprio oggi ad economia alla Todai, l’università più prestigiosa di Tokyo. Ti conviene stare attento, pivello, perché io te la farò pagare cara!!”

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Ed eccoci ritrovati con la promessa fine di questa seconda parte della narrazione: il prossimo capitolo sarà il solito special divisore, e poi ci ritufferemo nelle avventure di Naruto e Sakura, con l’arrivo di un terzo personaggio che cambierà decisamente le carte in tavola: Sasuke. Mentre lo descrivevo, a momenti mi venivano i conati i vomito dall’odio che mi provocava: spero che sia lo stesso per voi, conati di vomito a parte xD Personaggio che odio dal profondo del cuore, ho cercato di renderlo il più antipatico possibile (e già mi immaginavo una scena alla O.C., con Naruto che lo prendeva a pugni dicendo: “Sai cosa mi piace dei figli di papà? Niente!” XD). Ma passiamo alle recensioni, adesso:
Pai: Grazie mille sia per i complimenti che per gli auguri! Purtroppo il libro mi sta rallentando nella scrittura della fanfic, ma tanto al momento sono in un punto ostico della narrazione del romanzo e quindi, per staccare un po’, sono riuscito a postare un altro capitolo =P
tikei_chan: Grazie mille! Beh, molto spesso nei capitoli utilizzo abbastanza la tecnica dello stream of consciousness: mi siedo davanti al pc con solo una frase che mi riassume quello che succede nel capitolo e per il resto vado ad ispirazione momentanea, scrivendo quello che mi viene in mente xD Mi fa piacere che siano cose interessanti!!
Un grazie anche a tutti i lettori che non recensiscono e soprattutto a quelli che hanno messo la mia storia nelle preferite/da ricordare/eccetera, eccetera, eccetera. Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, ja ne!!

   
 
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