Giovedì Duff si alzò di buonumore. Avrebbe finalmente
rivisto la sua sorellina Michelle. Infilò il suo giubbotto di jeans sopra la
canotta bianca, un paio di jeans di pelle e gli occhiali da sole.
Scese le scale e prese le chiavi della Mustang nera
parcheggiata in garage.
Il rombo del motore lo fece sentire meglio:era un po’nervoso
ma una sigaretta l’avrebbe calmato. Ne accese una e la fumò mentre guidava.
Giunse all’aeroporto di LA in anticipo e scese dall’auto passandosi una mano
tra i capelli leggermente cotonati.
Si avviò verso il gate degli arrivi fumando la quarta
sigaretta della giornata. Si sedette su una panchina di ferro nella sala degli
arrivi nazionali e aspettò per quasi un’ora osservando la gente che passava e
provandoci con qualche hostess.
Alle undici in punto, sotto comando della voce femminile di
un altoparlante, si diresse verso un gate d’arrivo. Stava fumando la sua ottava
sigaretta.
Aspettò l’uscita di tutti i passeggeri e si guardò in giro
per trovare Michelle.
C’erano varie famiglie con bambini chiassosi, qualche
vecchio e poi un gruppetto di ragazze in minigonna. Duff si passò una mano tra
i capelli e si avvicinò: - Ehi, ragazze, avete per caso visto una ragazza di
circa diciannove anni, alta, bionda?- Era a questo che si riduceva la
descrizione di Bruce riguardo a Michy.
Le ragazze lo osservarono affascinate e arrossirono, quando
una con lunghi capelli rossi e una minigonna azzurra gli rispose:- Sì, guarda,
è là.- disse indicando una ragazza girata di schiena.
- Ok, grazie…- rispose Duff-…se vuoi chiamami, sei carina.-
disse alla ragazza rossa dandole un biglietto con il suo numero di telefono e
facendole l’occhiolino.
La ragazza arrossì e lo salutò. Duff si avviò verso la
ragazza che gli avevano indicato.
Da dietro sembrava una modella. Alta, con capelli biondi e
mossi lunghi fino alla vita, indossava una minigonna di jeans che mostrava le
lunghe gambe pallide. Indossava un paio di stivali da cowgirl e un corpetto
color carne.
Duff le toccò la spalla:- Ehi, ciao, sei tu Mich…-
- Ciao Mike!- disse la ragazza girandosi e abbracciandolo.
- Ciao sorellina! Wow Michy sei cresciuta tantissimo!- disse
Duff guardandola contento e sbalordito al tempo stesso.
Michelle era diventata una donna. Era alta più di un metro e
settanta ed aveva le curve di una pin up. Una terza abbondante di seno, forse
una quarta, fianchi arrotondati, ventre piatto e gambe lunghe. Era bellissima.
Aveva gli stessi lineamenti delicati di Duff e anche gli
stessi occhi verde scuro, quasi smeraldo. Mentre Duff aveva invece labbra
sottili, Michelle aveva una bocca carnosa e sensuale.
Portava i capelli cotonati come il fratello e al collo aveva
una grande catena da cui pendevano cuori e croci.
“Cazzo, cazzo, cazzo i ragazzi vorranno scoparsela cazzo!
Porca puttana…” pensò il bassista. Michy era davvero stupenda, non avrebbero
resistito. Specialmente Axl. Ma se Michelle avesse sofferto…l’avrebbe ucciso.
La guardò orgoglioso:era bellissima, ma non provava niente
per lei. Nemmeno un minimo di attrazione. Era solo la sua sorellina, quella con
cui litigava da piccolo per avere il primo abbraccio della giornata da papà. Le
diede un bacio sulla fronte e le prese la valigia.
- Abbiamo tante cose da raccontarci, Michy..-
- Sì, per esempio il fatto che ho scoperto che vivrò con i
Guns N’Roses?- domandò Michelle guardandolo.
- Oh, ecco, anche quello…ma a proposito, se qualcuno ci
prova ti giuro che lo ammazzo!-
- Ahahah scemo…figurati se ci provano con la sorellina di
Mike!- disse lei ridendo. Era ancor più bella quando sorrideva. “Vaffanculo,
porca puttana…ti prego, Dio, fa che Axl la trovi ripugnante…”.
- Non conosci i ragazzi…Dio santo, se ci provano spaccherò
loro le teste!- disse Duff.
Michelle rise ancora.