Ma ciaoo! Ben ritrovati...abbiamo fatto un po’ di ritardo, ma capiteci,c’era traffico, le strade erano tutte intasate(scusa del cavolo vabbé ). Ci scusiamo e ci prostriamo ai vostri piedi( la solita Nick -_-‘). Ora basta con le baggianate e vi lasciamo al capitoluccio nuovo nuovo. Ci risentiamo giù per i soliti ringraziamenti.

NICK E KEKKS

Capitolo 11              Blame it on the girls_Mika

Bella’s pov

“Ciao scricciolo...come stai oggi?Spero bene perché ho una sorpresa per te"

Leggo e rileggo il suo messaggio,anche se il cellulare -secondo molti prof,tra cui quell’acidona della Sans che non fa altro che lanciarmi saette con gli occhi - non si porta a scuola. Certo,come no...Persino Kris e Rob si mandano messaggini smielati da tre banchi di distanza, e io non posso scrivere al mio ‘quasi’ ragazzo che non vedo da tre giorni?Sì, avete sentito bene...Io e Edward, dalla lite con Damon, ben 3 settimane fa, non ci siamo persi di vista nemmeno un secondo: la mattina facciamo colazione giù da Tony e a volte mi accompagna a scuola con la sua auto, la sera mangiamo una pizza davanti a un bel film. A parte gli ultimi giorni (Edward sta facendo uno stage a Los Angeles e non è riuscito a nascondermi nella valigia, come volevo io XD) non abbiamo fatto altro che passare tempo insieme e conoscerci meglio, d’altronde sapevo poco e niente di lui,di quello che fa,di quello che gli piace. Ora non più: oltre a gusti musicali, culinari, film e quant’altro, ho imparato a conoscere il suo modo di fare, gentile e non troppo soffocante, le sue smorfie, quello che gli passa per la mente e la capacità di mettere tutto se stesso in quello che fa.

-Signorina Swan!La vedo tra le nuvole...vuole renderci partecipi di quello che pensa?- La Sans si avvicina a me con un sorrisetto sadico, quello che ogni giorno mi verrebbe voglia di toglierle dalla bocca a suon di schiaffi, e mi guarda dall’alto (per quanto possa aiutarla il fatto di essere una nana) della sua cattiveria.

-O meglio, dovrei dire scrive. Sbaglio?-

-No,non sbaglia. Strano,vero? Di solito sono io quella che ha sempre ragione- Sorrido, grata per la prima volta in vita mia a quella faccia viola dalla rabbia perché ho trovato un pretesto per saltare la lezione. Si vede lontano un miglio che sta per scoppiare – quanto mi diverto!!odia essere contraddetta- e prima che la sua vocetta squillante faccia rompere tutte le finestre,la informo che le eviterò di urlare e andrò da sola in presidenza, come è ormai normale amministrazione.

Le faccio un piacere, tanto.

Sbuffando, esco da quella scuola del cavolo -sempre se si può chiamare veramente scuola- accompagnata dalla mia fidata borsa con su scritte le mie citazioni preferite e, con mio grande stupore, dal cellulare, dopo ben due ore di conversazione con la preside e i miei genitori. Sono stanca di tutti quegli sguardi puntati addosso e non vedo l’ora di tornare all’hotel: una doccia rilassante e contemplare la foto dove io e Ed stiamo abbracciati sulla nostra terrazza, completando il tutto con una bella cioccolata calda, farà al caso mio. Mentre cammino verso la mia macchina, però, due fari proprio di fronte a me mi accecano e mi fanno fermare involontariamente. La luce scompare in un attimo e non vedo niente ad un palmo dal mio naso, essendo già tardi. Ma i lampioni non esistono? Sbuffo di nuovo e cerco di camminare, ma qualcosa, o meglio qualcuno, si scontra con me e mi fa cadere rovinosamente a terra di sedere.

-Ahi!!!- dico, cercando di non far trapelare troppo che mi sono fatta male. Una fragorosa risata, musica per me, mi fa bloccare il cuore, che riprende subito la sua corsa folle.

-EDWARD!!!Sei qui!!!- In fretta mi ridesto dal poco dolore e gli salto addosso, contenta che sia finalmente tornato, comunicandogli la mia felicità con un super abbraccio stritolatore.

-Sorpresa!- mi dice all’orecchio,tanto dolce da farmi sciogliere. Rimanemmo così per un tempo che sembrava infinito, ma un qualcuno (questa volta indesiderato) si schiarì la voce e Edward smise di dondolare, mi mise a terra e si girò, facendo apparire le figure di Charlie e Sophia.

-Ehm...scusate l’interruzione, ragazzi, ma ci tenevo a dirti- disse Charlie, con lo sguardo rivolto verso di me –che noi stiamo andando a fare le valigie. Ci dispiace salutarci così, Isa, ma ci hanno chiamati dal Brasile per un affare urgente e dobbiamo proprio scappare-

Ecco qua, un’altra “fuga”. Due giorni con la propria figlia sono troppi, no? In altre circostanze avrei iniziato ad urlare come una pazza, ma sono troppo felice per farmi rovinare l’umore.

-Oh, non preoccupatevi. Fate buon viaggio!- Entrambi mi sorridono contenti e vanno verso la loro macchina. Io, non appena i miei vanno via, mi giro subito, trovando il sorriso luminoso di Edward.

E una super idea affiora nella mia mente: ora lo sorprenderò io!

Edward’s pov

-Oh, scusa Ed!!!Mi sono scordata!!!- Scuoto la testa, divertito. E’ possibile che ricordi ogni singolo particolare dei libri che legge, ma non di quello che dice o fa 5 minuti prima?

-Non ti preoccupare. Ho già prenotato il tavolo per domani...Ti ho chiamata proprio per questo: oggi non posso uscire-

-COSAAA???-

-Beh, avevo promesso ad Alice di accompagnarla a fare shopping...sai,vuole rifarmi il guardaroba- Certo, non amo fare da cavia, ma è pur sempre mia sorella. Strano,però...A quest’ora Bella mi avrebbe chiesto di venire: so quanto adora girare per la Quinta Strada a fare compere, e in un certo senso speravo che venisse.

-Oh. Quando torni?-

-Non credo che tarderò. Ti piacerebbe venire?-

-Veramente ho da fare. Grazie comunque...CIAO!!!!- Mi da un bacio attraverso la cornetta e chiude,senza darmi il tempo di rispondere, o almeno di reagire.

Un’altra chiamata mi attira: Alice.

-Fratellino,scendi!!!Sono qui sotto!!!-

-Arrivo-

Oddio, sono esausto.

Non so come faccia a piacere alle donne correre da un negozio all’altro solo per trovare l’abbinamento perfetto che è -secondo Alice- sacro e di importanza vitale. Però devo ammettere che ha comunque buon gusto...per andare a beccare i capi più costosi, di sicuro!!! La risata di un bambino piccolo –la suoneria di Bella per il mio cellulare- mi distrae dall’ordinare il mio armadio. Corro subito a rispondere, rischiando anche di cadere per colpa del tappeto.

-Bella?-

-Ehm...Edward?Mi faresti un piacere?-

-Certo. Cosa c’è?-

-Potresti venire su, in terrazza?Per favore!!!-

-Cinque minuti e sono lì-

-Bella?Bella?Dove sei?- Dopo tutte quelle rampe di scale, arrivo sulla ‘nostra’ terrazza, ma qui non c’è neanche l’ombra di Bella. La sua voce, però, mi arriva nitida...come se stesse vicino a me o, semplicemente, come se stesse urlando a squarciagola, cosa che,mi accorgo dopo poco, sta facendo di sicuro.

-Edward!!!!Sono qui!!!- Correndo, arrivo alla porta dello stanzino, all’opposto delle scale d’entrata. Con uno strattone apro la porta di ferro e trovo Bella, con lo sguardo basso mentre con una mano giocherella imbarazzata con la collana che porta sempre (filo di caucciù e il simbolo del suo segno zodiacale,lo scorpione) e muove continuamente le sue adorate Adidas dorate, saltellando sul posto.

–Edward...mi dispiace tanto...io volevo farti una sorpresa ma sono rimasta chiusa qui dentro...e non riuscivo ad aprire la porta...io...-

-Non ti preoccupare. E’ tutto a posto- Lentamente mi avvicino, ma lei mi precede e si fionda direttamente sulle mie braccia. -Avevo portato anche da mangiare...- mi dice, mettendo la sua testa nell’incavo del mio collo.

–E allora perché non stiamo ancora mangiando?- le dico,sorridendo.

-Non ci posso credere!!!L’hai fatto davvero?- Lei è stupita, mentre io me la rido. E’ da tanto che stiamo qui sopra, seduti su una coperta spessa a chiacchierare e a mangiare uno dei manicaretti buonissimi di Tony, lo chef, con la luna che ci fa da “lampada” naturale. Non ricordo neanche da quanto tempo non mi divertivo così, da sentirsi completamente...felici. Gattonando, si avvicina a me e si siede tra le mie gambe, provocandomi un brivido. Non riesco a spiegare neanche come è successo, ma, come calamite, le nostre labbra si sono incollate, senza avere più il coraggio di staccarsi, quasi avessero paura di non incontrarsi più. La pioggia però ci interrompe e ci fa fermare e appoggio la mia fronte sulla sua.

-Che ne dici se...insomma...- deglutisco a vuoto. Oddio, quante volte avevo preparato questo discorso davanti allo specchio? Quante volte avrei voluto dirglielo? Tante. Dai, Ed, un respiro e vai.

–Si ecco...vedi...-

-Edward, cosa c’è? Non ti mangio mica- mi dice, sorridendo.

-Mi chiedevo se...ti andrebbe di provare a stare insieme?- Ecco,ce l’ho fatta. Senza balbettare. Mi meraviglio di me stesso. Lei sorride, così tanto da far sorridere anche me.

-Assolutamente sì- E, felice come non mai, tornai a baciarla con la pioggia che faceva da sfondo al giorno più bello della mia vita.

Bé bé bé che ne pensate?a noi è piaciuto un sacco!E a voi?Bé?Bé?Bé?

(Chi pensa che KEKKS dovrebbe smettere di scrivere, alzi la mano PLEASE!)

Ok,ho capito mi limito soltanto a dire GRAZIE a tutta la bella gente che legge la nostra FF, a coloro che l’anno messa tra i preferiti o seguiti e a coloro che lasciano la propria opinione recensendo(e non sono mai troppi)e a questo proposito:

a MirkoCullen96=ma quante recensioni ci hai messo per dirci di postare????...ma non importa t vogliamo bene per questo,e siamo contente che tu ti stia appassionando alla nostra FF...

a Bacieabbracci=siamo molto felici che ti piaccia la nostra storia e ci scusiamo ancora per il ritardo, ma è il traffico, non ci possiamo fare niente noi!!=)

a LAMPRA=ciaooo!Hai proprio dei bei gusti musicali sa!:-)

CIAOOOO AL PROSSIMO CIAPPY...!!

By nick e kekks