Paper Girl
Hinata sospirò serena, mentre sedeva composta nell'ufficio dell'Hokage.
Vi si era recata per ricevere
comunicazioni inerenti il proprio Clan, ma sembrava proprio che
Tsunade-sama fosse stata trattenuta da altre questioni.
Così,
a lei non era rimasto altro da fare che attendere pazientemente il
suo arrivo.
Chissà quanto tempo era passato, ormai...
Bhè, non che questo fosse
davvero un problema, in fondo.
Sapeva di essere lì in
rappresentanza della sua Casata, ma era una pura formalità,
dopotutto.
Probabilmente, a casa Hyuga non si erano neppure accorti della sua assenza.
Si alzò, avvicinandosi alla scrivania dell'Hokage, cercando qualcosa che potesse distrarla dalla direzione che avevano preso i suoi pensieri.
Perchè era tutto così difficile?
Notò una pila di fogli bianchi,
pronti per essere compilati.
Erano quelli che venivano utilizzati
per le missioni? Pensò curiosa.
Ne prese uno tra le mani, per
osservarlo da vicino.
Da quel singolo pezzo di carta avrebbe
potuto persino dipendere la vita di uno di loro.
Eppure, mentre era ancora un semplice
foglio bianco, era assolutamente innocuo.
Ordinario, perfino.
Talmente simile agli altri della pila,
che nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza.
Ma questo già lo sapeva, no? Pensò Hinata con una punta d'amarezza.
Un foglio bianco non aveva l'eleganza
della carta regalo.
Lei non aveva la bellezza di Ino.
Un foglio bianco non era avvincente
come la pagina di un diario.
Lei non aveva la passione di Sakura.
Un foglio bianco non aveva la
perfezione di un origami.
Lei non aveva la grazia di Tenten.
Un foglio bianco era appunto... solo
questo, nient'altro.
Così insulso, da risultare
ridicolamente inutile.
Fin
imbarazzante, nella sua irrilevanza.
Il foglio che Hinata aveva in mano
tremò, mentre lo stringeva inconsciamente.
Mandò giù il nodo che
sentiva in gola mentre realizzava, quasi con rassegnazione, che...
...Lei
non era nient'altro che un misero foglio bianco, come quello che
teneva tra le mani.
E chi mai avrebbe potuto apprezzare un banale foglio bianco?
Strinse gli occhi, ricacciando indietro
a forza le lacrime.
Ad un tratto quella stanza le parve
diventata improvvisamente troppo piccola per lei.
Aria, aveva bisogno di aria.
Aprì la porta finestra dietro la scrivania dell'Hokage, affacciandosi sulla balaustra della terrazza.
Da quando aveva cominciato ad avere
pensieri così disfattisti?
Non era da lei, e sapeva che non
l'avrebbero portata da nessuna parte.
Ma era così difficile...
Le sembrava di faticare il doppio degli
altri, e di essere ancora a metà strada, quando invece i
più
avevano già raggiunto il traguardo.
Ma non le sarebbe
importato di arrivare per ultima, purchè ci fosse ancora
qualcuno ad attenderla all'arrivo, qualcuno che facesse il tifo per
lei...
Che credesse in lei...
All'improvviso, la porta della stanza
si aprì, generando una piccola corrente d'aria tra quelle
quattro mura.
Qualche foglio cadde a terra, mentre le tende
svolazzarono leggere.
-Ba-chaan, ci sei? - esclamò la voce squillante di un ragazzo, mentre varcava la soglia della stanza.
E Hinata sorrise dolcemente, mentre la brezza inaspettata asciugava le sue lacrime.
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Eccomi tornata, dopo un lungo
letargo... Che dire? Questa fic nasce come una One-shot,ma poi
scrivendola è tragicamente diventata una Long, Looong fic,
tanto da durare ben quattro (quattro!) capitoli... Abbiate pazienza
e, nonostante la premessa poco incoraggiante di questo primo cap., il
NaruHina arriverà, promesso.
Aggiornerò la prossima
settimana. Consigli&Commenti, thanks! ^_^