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Autore: Hil 89    27/05/2010    1 recensioni
E se James Potter avesse una sorella? E se lei si innamorasse di Sirius Black e se lui perdesse completamente la testa per lei?? Una raccolta di piccole fic che raccontano dal loro primo incontro, alla fine, costretta, della loro storia... Lasciate un commentino. Saluti, HiL
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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natale
NATALE


Era la vigilia di Natale e quell’anno Harry James Potter lo avrebbe passato a casa della famiglia Weasley, ma non sapeva che ci sarebbe stata una grande sorpresa ad attenderlo.

Il Bambino Sopravvissuto stava frequentando il suo quarto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e per motivi ancora non noti era stato scelto come uno dei partecipanti al Torneo Tre Maghi.
Quando varcò le soglie della Tana fu avvolto in uno abbraccio stritolante di Mamma Weasley, “Harry caro, come sono contenta di vedere che stai bene?”
“Signora Weasley, anch’io sono felice di vederla” sorrise il Grifondoro, alle sue spalle Ron ed Hermione stavano discutendo come al solito, “Te l’ho già detto, tu stai fraternizzando troppo con il nemico!”.
“Smettila Ronald, non sto assolutamente fraternizzando con il nemico, Victor non parla con me per chiedermi informazioni su Harry!”
“Questo è quello che credi tu!” continuò il rosso, cercando però di evitare il suo sguardo.
“Ma se eri tu che volevi il suo autografo!” urlò lei stringendo forte i pugni, quasi fosse pronta a colpirlo.
“Sai cosa ti dico, fai come ti pare, ma poi non venire a piangere da me” concluse lui voltandole le spalle, “Non sarei di certo venuta da te, neanche se ne avessi davvero bisogno” disse secca la grifoncina, salendo le scale seguita da un’indignata Ginevra Weasley, che prima di voltarsi per raggiungere la sua camera, incenerì con una sola occhiata il fratello.
Ron Weasley si voltò verso il suo migliore amico, “E non guardarmi anche tu con quella faccia, sai perfettamente che ho ragione” disse prima di salire anche lui le scale e sparire nella sua camera.
Harry fece un respiro profondo, poi accarezzo il petto di Edvige che lo fissava curiosa.
“La gelosia crea brutti scherzi tesoro, sempre è stato e sempre così sarà, prima o poi scopriranno che sono talmente attratti l’uno dall’altra che finalmente apriranno gli occhi”, nel sentire quella voce sul volto del Bambino Sopravvissuto spuntò un sorriso sincero, si voltò e specchiò il suo sguardo smeraldino in due pozze di cioccolato. “Zia Emily!”. La donna annullò velocemente la distanza che li separava e lo abbracciò forte.
Quando i due si separarono l’Auror guardò il giovane, “Accidenti quanto cresci in fretta, sei più alto della scorsa volta”.
“E’ normale scricciolo, i ragazzi d’oggi crescono in un batter d’occhio” un’altra voce conosciuta fece voltare i due e mentre uno sguardo sapeva chi c’era all’entrata della porta, l’altro ne rimase stupito, “Professor Lupin?”.
“Solo Remus, Harry, mi fa piacere vedere che stai bene, nonostante gli ultimi problemi che sono capitati tra le mura del castello”. L’ex professore di Difesa Contro Le Arti Oscure strinse la mano del Bambino Sopravvissuto e gli strizzò l’occhio.
“Già, al momento solo un Ungano Spinato!”
“Remus” la voce di Molly li fece voltare, “Finalmente siete arrivati, come è andato il viaggio?”
“Tutto tranquillo Molly, grazie” rispose il mannaro.
“Molly, grazie per averci invitato, sei stata molto gentile, come al solito” intervenne Emily.
“Figurati, cara. E’ sempre un piacere, lo sai perfettamente”.
L’Auror in risposta le regalò un dolce sorriso, poi salutò con un cenno del capo anche Arthur Weasley che raggiunse la moglie all’ingresso.
“Emy” la donna si voltò verso Harry, “Dimmi”. “Come sta?” chiese solo, non ci furono bisogno di ulteriori domande, Emily sapeva benissimo a chi si riferisse il nipote, “Devi stare tranquillo, non poteva stare meglio, per il momento sta facendo amicizia con Fierobecco” e gli strizzò l’occhio. Il Bambino Sopravvissuto le sorrise, le strinse la mano e poi si scusò, dicendo che doveva disfare i bagagli e raggiungere Ron in camera.
Quando i quattro adulti restarono da soli, Molly Weasley prese la parola per prima: “Ma siamo sicuri?”.
“Molly, non c’è da preoccuparsi, abbiamo già pianificato tutto. Non ti devi angustiare, è tutto sotto controllo” la tranquillizzo Lupin.
“E’ vero e poi nessuno sa che è a Londra, quindi siamo coperti” continuò Emily.
“E poi, mia cara, questa è la sorpresa migliore per il nostro caro Harry, non trovi?” concluse Arthur.
“Si, avete ragione voi” disse con un sospiro la donna, senza però nascondere un piccolo sorriso, al pensiero di far felice il Bambino Sopravvissuto.


La tavola era completamente pronta, le candele erano accese e il camino scoppiettava tranquillo, Molly Weasley aiutata da Hermione, Ginevra ed Emily stava finendo di preparare le ultime cose in cucina.
Gli uomini di famiglia erano radunati in salotto, “Ma dove è andato il professor Lupin?” chiese Harry.
“Si è dovuto spostare un attimo, ma sarà di ritorno tra poco” rispose tranquillo Arthur.
“Perché, Lupin era qui?” chiese incredulo Ron.
“Si, festeggerà con noi, Ronald” lo informò il padre.
I gemelli Weasley stavano scendendo le scale in quel momento, mentre Percie era in compagnia di Penelope lontano dalla Tana, Molly non aveva apprezzato questa decisione del figlio, ma non aveva potuto farci nulla, ma forse, fu stato meglio così.
Quando anche le donne uscirono dalla cucina, qualcuno bussò alla porta e quando Arthur andò ad aprire, Emily nascose a stento un piccolo sorriso.
Sulla porta c’era Remus Lupin e al suo fianco un grosso cane nero che non appena vide davanti a se la porta spalancarsi si fiondò all’interno, incurante degli sguardi completamente scioccati dei presenti, e si lanciò contro Emily buttandola a terra sul tappeto vicino al camino. Le leccò dolcemente una guancia, mentre scodinzolava allegramente, l’Auror guardò torva l’animale e lo spinse giù dal suo stomaco. “Idiota” disse tra i denti, mentre si toglieva dal vestito nero che indossava, tutti i peli. Il cane le sorrise in un modo che sembrava troppo umano, “Allora, si può sapere cosa diamine stai aspettando” intervenne Remus, “Sei sempre il solito esibizionista”.
Il cane sbuffò e poi sotto gli sguardi ancora increduli dei più giovani riprese le sue sembianze umane. Molly trattene un piccolo grido, nel vedere il volto ormai quasi dimenticato di Sirius Black, mentre il magico trio rimase a bocca aperta, specialmente il Bambino Sopravvissuto.
Harry si specchiò nello sguardo di Sirius e un attimo dopo fu tra le sue braccia, “Sirius” sussurrò contro il suo petto. Il malandrino lo strinse forte a se, mentre si scambiava un’occhiata con Emily che gli fece l’occhiolino.


“Caspita che mangiata!” esclamò Sirius lasciandosi andare contro lo schienale della seria, “Complimenti Molly”.
La signora Weasley sorrise, mentre Remus ed Emily scossero la testa, “Non cambierai mai” constatò il mannaro.
“Che ho fatto stavolta?” chiese guardandolo con uno sguardo innocente.
“Niente, niente. Tranquillo” continuò la fidanzata.
Harry scoppiò a ridere e in quella risata i due malandrini scoprirono la tremenda somiglianza con la risata del vecchio James, non nascosero un piccolo sorriso.
Emily strinse la mano di Sirius, lui intrecciò le dita, sfiorando il piccolo anello di fidanzamento che le aveva regalato.
Si avvicinò all’orecchio della donna, “Non pensi che sia giunto il momento” le disse serio, lei lo guardò negli occhi, “Ora?”. “Di cosa hai paura?” le chiese con un sorrisetto. “Non ho paura di niente, io!”.
“Cosa state confabulando voi due tutto in segreto?” il battibecco bisbigliato dei due fu interrotto dalla voce di Remus, in un istante tutti i discorsi nati si bloccarono e tutti gli occhi furono puntati sulla coppia incriminata. Emily arrossì lievemente, mentre Sirius sorrideva sermone mentre si passava una mano tra i capelli.
“Allora?” incalzò anche Harry.
“Ecco… noi” Emily non riusciva a trovare le parole, era cosi difficile? Non ci poteva credere.
“Felpato ci stai nascondendo qualcosa per caso? Cos’hai combinato questa volta?” continuò il mannaro.
“Ma perché devo per forza aver fatto qualcosa, e poi perché sempre io?!” domandò indignato il malandrino, “Beh, perché la nostra Emily non si faceva mai beccare se combinava qualche guai” rispose Arthur Weasley con un sorriso.
“Avanti ragazzi, cosa vi blocca?” incalzò anche Molly senza nascondere la sua curiosità.
“Allora?” dissero i ragazzi in coro, senza staccare gli occhi di dosso dalla coppia.
“E va bene” disse Sirius con un sospiro, “Credo che sia arrivato il momento di dirvelo” continuò lentamente, poi prendendo con dolcezza la mano sinistra di Emily, la sollevò mostrandola a tutta la tavola, le gote della donna erano leggermente imporporate e il cuore le batteva forte in petto, ma la stretta sicura di Sirius aveva il potere di tranquillizzarla.
“Tutto qui, un anello?” dissero in coro Fred e George.
Gli altri restarono senza parole, chi per la troppa sorpresa, chi per un leggero dubbio sul significato di quell'anello, chi perché ancora non riusciva a crederci, chi perché non aveva completamente capito l’importanza di quel dito, di quell’anello, di quella promessa.
L’anulare sinistro.
Molly Weasley fu la prima a parlare, o meglio, ad esultare, “Un anello di fidanzamento. Le hai chiesto di sposarla?!” esclamò alzandosi in piedi.
Un attimo solo e poi fu il degenero totale, “Che cosa!!!???” disse Harry osservando prima uno e poi l’altro, Hermione si avvicinò per notare la semplicità e la bellezza di quell’anello, poi sorrise mentre Emily annuiva alla domanda del nipote, “Già, Sirius mi ha chiesto di sposarlo” disse con un sorriso e lo sguardo lucido.
“Evvai!!” esultarono i gemelli, Arthur strinse la mano ad entrambi e Molly li abbraccio forte in uno dei suoi famosi abbracci, quando furono liberi dalla stretta di mamma Weasly i due fidanzati osservarono Harry e lui con un ampio sorriso si lanciò verso Emily e la strinse forte, “Sono felice per voi, davvero” disse guardando la zia negli occhi, poi si voltò verso Sirius e gli sorrise, lui gli diede una pacca sulla spalla e poi lo attirò verso di se per abbracciarlo.
Emily si voltò verso il suo amico di sempre e lo guardò fisso in quelle iridi cosi trasparenti ai suoi occhi, Remus Lupin era rimasto in silenzio, le restituì lo sguardo, la tenne sulle spine per qualche istante poi si sciolse anche lui in un tenero sorrise che faceva trasparire tutta la sua approvazione. Emily fece qualche passo verso di lui e lo strinse forte, “Sono così contenta per te, scricciolo” disse lui nascondendo il viso tra i suoi capelli. Poi senza allontanarsi troppo da lei, guardò Sirius, “E cosi ti sposi” disse serio, “Già” rispose l’altro con voce atona
“Era anche ora!”.
“Quanto sei simpatico, Lunastorta!” sorrise il malandrino, mentre l’altro si avvicina e gli stringeva a mano, prima di abbracciarlo stretto per un attimo.
“Allora, a quando le nozze?” chiese poi Molly.
“Non abbiamo ancora deciso” iniziò Sirius, “Anche perché fino a che non dimostriamo la sua completa innocenza è pericoloso per lui uscire allo scoperto” continuò Emily, “E poi dobbiamo aspettare che uno dei nostri testimoni diventi maggiorenne” concluse Sirius strizzando l’occhio ad un Harry alquanto incredulo.
“Io?” chiese guardando prima la zia e poi il padrino.
“Mi sembra ovvio” rispose con naturalezza Sirius.
“Grazie! Sarebbe un grande onore per me!” esclamò il Bambino Sopravvissuto abbracciandoli nuovamente.
Emily gli scompigliò i capelli prima di baciarlo sulla fronte, poi prese per mano Sirius e lo guardò dritto negli occhi, “Poi noi stavamo pensando, che se per te va bene, potrai venire ad abitare con noi, cosi non dovrai più stare dai tuoi zii. Adesso è più sicuro per te restare là, perché l’incantesimo che Lily ti ha fatto vale solo se resterai sotto la casa di Petunia, poi però, non appena sarai maggiorenne, se vorrai, potrai venire ad abitare con noi”.
“Davvero? Certo che voglio!” disse lui, stringendola nuovamente a se.
“Bene! Direi che qui bisogna fare un bel brindisi in onore di questi due ragazzi” esclamò Arthur, “Mi sembra più che giusto” lo affiancò la moglie, aiutandolo a distribuire i calici.
“A Sirius e ad Emily” disse Remus guardandoli negli occhi e alzando il calice, Sirius lo fissò ed annuì impercettibilmente, stringendo a se la donna.
Dopo aver bevuto un sorso di vino, Sirius alzò nuovamente il calice, “A James e Lily. Che nonostante la loro assenza, sono sempre in mezzo a noi” disse con la voce leggermente incrinata dell’emozione, mentre guardava Harry, che lo ringraziava silenziosamente.
“A James e Lily” dissero tutti in coro.

Eh si, perché nonostante tutto James e Lily erano sempre con loro. Remus, Sirius ed Emily li ritrovavano in quello sguardo smeraldino, in quelle labbra che ti riscaldavano il cuore se sorridevano, in quelle mosse che tanto gli ricordavano gli atteggiamenti di James, in quello sguardo allegro che faceva rivivere Lily.
Harry li manteneva vivi in mezzo a loro e questo non poteva che essere il regalo più grande.
Sirius alzò lo guardo verso il cielo stellato, “Ramoso, tu non te ne andrai mai. Però nonostante questo mi manchi. Mi manchi da morire” disse in un sussurro. Sentì scivolare una mano tiepida tra le sue e la strinse forte, attirando verso di se Emily che si avvicinò il più possibile al suo corpo, guardando anche lei il cielo pieno di stelle. Sirius la baciò su una tempia, “Ti amo” disse in un bisbiglio. In risposte ebbe solo due labbra calde sulle sue e un manto di stelle a fare da testimone a quella promessa. Due sembravano brillare più forte delle altre, ma poteva essere anche un’illusione, ma Harry, che le osservava dalla finestra della stanza di Ron non ci avrebbe mai creduto. Quella non era un’illusione.
  
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