< Stupenda!
> Esclamò la regina Nimphadora < Semplicemente stupenda! Presto Harry
sarà sposato e il regno avrà di nuovo un re! > La regina si trovava nel suo
castello, insieme a Remus, intenta ad esaminare una futura corona per sua figlio. Era dorata con bellissimi rubini
incastonati.
< Ne dubito, Harry si rifiuta di fare il re finchè non ritrova
Hermione! > Replicò Remus, guardandosi intorno.
< Ah, ah, bubbole! > Esclamò la regina <
Le cose cambieranno al ballo di domani sera… >
Nella stanza
irruppe il ciambellano di corte, accompagnato da alcuni domestici che
sostenevano due pesanti sacchi di lettere.
< Verranno
tutte al ballo! > Esclamò euforico il ciambellano, un ometto basso e tozzo
< Tutte le principesse invitate… > Mostrò alla
regina alcune lettere prese da uno dei sacchi.
< Ah, ah!
> Fece contenta la regina afferrando una lettera e
colpendo con questa il naso piuttosto pronunciato del consigliere < Visto,
Remus? Una di queste gli farà cambiare idea per forza! >
< Oh,
assolutamente… No! > Rispose Remus scettico.
< Non
perdetene neanche una! > Impose la regina, restituendo malamente
la lettera al ciambellano.
< O no! > Rispose quest’ultimo.
< Ma dov’è Harry? Ah, no, lo so io dov’è! Sta lavorando al
mistero del grasso animale! > Affermò a regina dirigendosi verso la
biblioteca.
< Il grande
animale, altezza > La corresse Remus, correndole
dietro.
< Grasso,
grande, è grosso e peloso! > Obiettò la regina.
Infatti il principe era lì, nella biblioteca reale, a
rimuginare sulle ultime parole del re Guglielmo:
“Ascoltami bene Harry, non è quello che
sembra! Non è quello che sembra!”
< Che voleva dire re Guglielmo! > Si chiese Harry irritato,
sfogliando numerosi libri. Si muoveva per tutta la stanza avanti e indietro,
cercando di esaminare più libri possibile. Con una
scaletta arrivava agli scaffali più alti, e li sembrò trovare qualcosa che lo interessasse, poiché man mano che lo sfogliava il suo
sguardo riacquistava speranza:
< Non è
quello che sembra… > Poi trovò una pagina e la
strappò < Ma certo! Non è quello che sembra! Ora ti troverò Hermione! >
Il ragazzo
scese a terra e corse subito verso l’uscita, dove
incrociò sua madre, seguita dal ciambellano:
< Arrivano
Harry! > Ma quando si sentì baciare frettolosamente
dal figlio chiese < Harry, dove stai andando? >
< A cercare
il grande animale! > Fu la sua risposta piena d’entusiasmo.
< Ah,
splendido > Disse la regina, poco interessata < Basta che tu sia qui per
domani sera >
Harry si fermò
perplesso.
< Domani
sera? >
< Ehm… Il
ballo! > Rispose la Regina, mostrando le lettere che il ciambellano aveva
portato insieme.
< Mamma
> Cercò di scusarsi < Io non posso… > Poi la guardò < O madre, vi
prego, non fate il labbro tremulo > Il labbro
tremulo era un piccolo difetto fisico della regina, che le veniva spontaneo
quando qualcosa non stava andando come lei avrebbe desiderato.
< Se parto
subito forse arriverò in tempo! > Disse rassegnato,
infine, Harry.
< Ah!!! Grazie tesoro! > Il volto della madre si illumino.
< Vi prego
però, non trasformatela nella solita sfilata di bellezza! > Impose, mentre
si allontanava correndo.
< Oh, no,
no, no… Sono soli pochi amici… E le loro figlie… > E quando il figlio fu
sparito dalla sua vista si rivolse al ciambellano <
Voglio che sia una cosa in grande! Ogni principessa deve avere una sua
presentazione! >
< Ma, avete detto… > Replicò il pover
uomo.
< Oh, no,
no, no, scordate quello che ho detto! Ora mandate a chiamare i cuochi, e dite
all’orchestra di cominciare le prove… E voglio quattro lacchè per ogni
carrozza, o magari, cinque! > Al ciambellano non resto che sbattere la
testa, in segno di stizza, contro la parete.
Intanto
Hermione, ancora in sembianze di cigno, nuotava nel lago e spiegava la sua
situazione al tenente Ginny, che ascoltava a becco aperto, mentre Draco e
Neville stavano lì accanto.
< Vediamo
se ho capito bene! > Ricapitolò l’uccello < Insomma, ogni notte, quando
la luce della luna lascia il lago tu ti trasformi in
un cigno? >
< Esatto!
> Rispose la ragazza < La notte dopo, se voglio assumere sembianze umane,
devo essere sul lago > Aggiunse.
< Uhmp > Sbuffò Draco < A lei basta un poco di chiaro
di luna mentre a me invesce
devono sbasciucchiarmi! >
< Niente
paura! > Esclamò calmo il tenente < Tu voli dal tuo principe, noi lo
riportiamo al lago, spunta e luna, tu ti trasformi in un
principessa e tarattatà! Per sempre felici e
contenti! > Disse entusiasta.
< Ma come lo troverò? > Chiese perplessa il cigno.
< Non sai
dove sia? > Il tenente Ginny spalancò il becco dalla sorpresa.
< Non so
neanche dove sono io… > Rispose piano piano.
< Scommetto
che lui lo sa > Disse Neville, puntando la testa in
direzione del castello.
< Oh, che
idea fantastica! > Affermò Draco ironico < Basta
dire al Monsieur Voldemort “Vorrei andarmene pardon,
non è che per caso ha una mappa?” >
< Ma certo! > Esclamò il cigno guardando il tenente Ginny
< Una mappa! >
Hermione e
Ginny volarono verso il castello ed esaminarono bene tutte le finestre aperte
alla ricerca di una mappa. Hermione la trovò e tornò insieme a Ginny da Draco
Neville.
< E’ appesa
alla parete! > Esclamò la principessa < Nella stanza di sopra! >
< Bene,
ecco il piano! > Spiegò Ginny < Hermione resterà
di guardia, mentre noi prendiamo la mappa! >
< Noi? >
Chiese scettico Draco.
< Beh, se vuoi tirarti indietro… >
< Ci manca
un volontario o tutto a monte andrà! > Sussurrò il
cigno.
< Non
voglio e non verrò! > Decise Draco voltandosi.
< Verrai!
> Affermò Neville, trascinando Draco insieme a Ginny verso il castello.
< No!
Lasciatemi subito! > Tentò di opporsi la rana.
I tre animali
si trovarono davanti all’enorme portone del castello:
< Vediamo
capo! > Disse Draco, rivolgendosi all’uccello < Come fasciamo
ad aprire la porta? >
Il tenente
Ginny sorrise:
< Bussiamo!
>
Subito Neville batte il suo guscio contro la porta.
Dopo qualche
minuto venne ad aprire la sciocca scagnozza di Voldemort, Cho, che però, non
vedendo nessuno, richiuse subito l’entrata.
Neville fu
rapidissimo: si piazzò nell’apertura della porta, premettendo agli altri di
passare.
< Va bene, correte! > Sussurrò l’uccello.
<
Si fa presto a dirlo > Replicò Neville, con la sua voce malinconica, che era
rimasto incastrato.
Sia
Ginny che Draco lo guardarono rassegnati e
quest’ultimo sbottò:
<
Ogni volta che vado di fretta mi porto sempre dietro una tartaruga! > La
rana ansimava per la fatica. Alla fine riuscirono a liberare Neville, però
fecero moltissimo rumore.
Gli
animali si trovavano in un ampio salone, molto antico e consunto, dato la
scarsa pulizia e le numerose crepe sulle pareti. Per il piano successivo si
alzava una maestosa scalinata, l’unica cosa rimasta perfettamente intatta in
quel posto. Dopo aver salito i numerosi gradini della
scala, Neviile sussurrò depresso:
<
Credo di aver preso una storta > Scosse piano la zampa.
Draco
roteò gli occhi:
<
Finirò ammazzato, lo so! Vado in missione ad alto
rischio con una tartaruga zoppa! > Esclamò irritato <
Tu sci farai ammazzare tutti! > Sbatté le sue zampe contro un urna che cadde a terra rompendosi.
Cho,
sentito il rumore, si stava avvicinando agli animali, ma
Hermione, dall’esterno, la distraeva, bussando contro le finestre col becco. I
tre animali riuscirono a raggiungere la stanza con la mappa appesa alla parete,
la presero e, dopo cominciarono silenziosamente la loro discesa. Ma la scagnozza di Voldemort li vide e li inseguì per tutto
il tragitto. Gli amici scesero per le scale sul guscio della tartaruga,
attraverso il corrimano, ma lei fece lo stesso e alla fine riuscì a
raggiungerli.
<
Qui Neville dobbiamo fare qualcosa! > Esclamò Ginny pensando < Ecco! Al mio tre fermati di botto e vai sulle scale! 1…2…3! >
La
tartaruga scivolò dal corrimano alle scale, mentre Cho Chang continuava la sua
discesa, andando poi a finire contro un muro.
<
Bene, andiamo! > Ben presto i tre animali si ritrovarono fuori e raggiunsero
Hermione, posando la mappa sul terreno.
La
principessa la esaminò attentamente:
<
Eccolo il regno di Harry! Quando si parte? > Chiese
entusiasta.
I
tre amici gemettero di dolore.
Hermione,
nell’attesa, nuotava tranquillamente nel lago, quando, dopo
poco tempo fu raggiunta da Neville e Draco.
<
Hermione! > Esclamò quest’ultimo < Mi scuso per
il mio comportamento di prima! >
<
Non fa niente, Draco > Rispose dolcemente il cigno.
<
no, no, no, no, no! Questo Harry è molto importante per te e
io non so fare altro che pensare a me stesso… >
<
Lo fanno tutti! > Lo interruppe il cigno.
<
Ti prego Hermione, non rendermi le cose ancora più diffiscili!
> Sbottò la rana irritata < Ascetta
le mie scuse, ti prego! >
<
Va bene, le accetto! >
La
rana si avvicinò di più al cigno.
<
Bene! Ora possiamo basciarsci e fare pasce! >
<
Draco! > Esclamarono sorpresi Neville ed Hermione. Intanto avevano raggiunto
il luogo in cui il tenente Ginny li stava aspettando, per mettere in azione il
loro piano.
<
Attenti! > Esclamò l’uccello < E’ l’ora zero
soldati! > Si rivolse al cigno < Hermione, preparati al decollo! >
<
Va bene! > Affermò.
<
Voialtri sapete cosa fare! > Si rivolse a Neville e Draco < Siamo tutti pronti? >
<
Pronti ad entrare in azione > Fu la risposta malinconica di Neville.
<
Anche tu, Draco! > L’uccello guardò scettico la
rana, che in quel momento faceva finta di non sentire.
<
Draco??? > Niente < Altezza! > Esclamò alla
fine Ginny, leggermente irritata.
<
Oui? Grazie, sono pronto! > Rispose la rana.
<
Decollo! > Il tenente e Hermione volarono verso la
foresta, alla ricerca di Harry.
<
Buona fortuna, buon volo > Augurò la tartaruga.
<
E ricorda! > Intervenne Draco, rivolto a Ginny <
Se dovesse suscederle qualcosa, ti farò
fustigar! Scorticar! Mettere alla gogna! E poi, ti
farò friggere le zampe nel burro! >
Harry
e Ron, nel frattempo, si trovavano nella foresta che separava il castello della
regina Nimphadora da quello di Voldemort. Ron stava tranquillamente mangiando
una mela, quando Harry gli porse un foglio di carta stropicciato.
<
E’ un topo > Disse, osservando la figura
rappresentata sulla carta.
<
Il grande animale! > Spiegò Harry serio.
L’amico
ebbe un eccesso di risate:
<
Un po’ piccolino, non credete? > Chiese, cercando di trattenersi.
<
Certo > Il ragazzo trasse dal mantello un altro foglio < Finché non si trasforma in questo! > Ora sul foglio era rappresentato
un enorme drago viola.
<
Un animale che può cambiare forma! > Affermò con enfasi il
principe < Una creatura innocua si avvicina, poi, all’improvviso è
troppo tardi! >
Ron
impallidì.
<
Volete dire che potrebbe essere qualsiasi cosa? > Domandò spaventato.
< Qualsiasi > Rispose Harry, montando sul suo cavallo,
seguito a ruota dall’amico.
<
E qui Ron! > Sussurrò il principe
all’improvviso < Lo sento! >
<
Come lo riconoscerete il grande animale quando lo
avrete davanti? > Chiese l’amico.
<
Lo riconoscerò! > Disse soltanto, guardandosi attorno < Meglio stare
vicini… >
Ron
gli venne subito accanto.
<
Se lo dite voi… >
I
due amici continuarono a guardare ogni piccolo movimento della foresta, e Ron
scorse una libellula. Credendo che si trattasse del
grande animale, inforcò l’arco ed una freccia, e, con il braccio tremante,
cercò di colpire il piccolo insetto che gli svolazzava incontro. Ma il ragazzo sbagliò la mira, e lanciò la freccia verso il
cielo.
Sopra
la foresta volavano rapidi il tenente Ginny ed Hermione, diretti al castello.
<
Dovremo stare attenti ai cacciatori! > Consigliò
Hermione.
<
Non ti preoccupare, io posso fiutare un essere umano ad un miglio di distanza!
> Ed una freccia mortale, proveniente dalla
foresta, si lanciò contro l’uccello sfiorandolo.
<
Ah! > Gridò < Da dove è sbucata fuori? >
<
Harry! > Si sentì urlare sotto di loro. Il cingo
riconobbe la voce di Ron.
<
Harry! > Ripeté Hermione < E’ qui! > La
principessa si stava lanciando verso la foresta, ma fu bloccata da Ginny.
<
Non devi perdere il controllo! > Impose < Tu seguirai
il piano come previsto, ricevuto? Ehm, ricevuto? > Ma
il cigno non ascoltò e si diresse verso la foresta.
Harry,
nel bosco, alzava la guardia ad ogni minimo movimento o anche il più lieve
rumore. Poi, vide avviarsi verso di lui un cigno, ed il ragazzo si nascose
dietro un albero per riflettere.
<
Un cigno > Mormorava < Un cigno, certo! Non è
quello che sembra! > Il ragazzo preparò l’arco con una
freccia < Solo un po’ più vicino > Il volatile si stava
avvicinando < Ancora! Ancora! > Esclamava e quando l’uccello gli fu praticamente accanto, scattò fuori dal suo nascondiglio
pronto a colpire:
<
Questo è per Hermione! > Gridò, scoccando la freccia.
Hermione
rimase là ferma, spiazzata da quella freccia, e se non fosse
stato per il rapido intervento del tenente Ginny, che riuscì a spostarla
in tempo, il cigno sarebbe morto. I due uccelli volarono subito verso il cielo,
accertandosi di essere inseguiti dal principe.
<
C’è mancato poco! > Ansimò Ginny, puoi voltò la
testa < Funziona! > Esclamò, vedendo il ragazzo che correva verso di loro
< Eccolo che arriva! >
Poi notò che il cigno aveva preso un ulteriore distacco da lui.
Il tenente la raggiunse subito:
<
Ehi, rallenta! > Esclamò, cercando di tenerle le zampe < O lo perderai! >
Ma il cigno non ne voleva sapere di fermarsi.
<
E’ troppo vicino! > Affermò invece.
<
Troppo vicino? > Chiese Ginny, scettica < Quello neanche ci vede più, figuriamoci… > Ma un’altra freccia, venuta dalla foresta
lo mancò per poco.
<
Accelera ragazza! > Esclamò.
Il
tenente continuò a volare guardando sempre il principe.
<
Quel tuo ragazzo corre sul serio! > Affermò.
<
Te l’ho detto! Non ti aspettavi che fosse così veloce? > Chiese.
<
Non ti preoccupare Hermione, mi hanno insegnato cosa fare in situazioni del
genere! > Rispose.
<
Cioè? >
<
Beh, ehm…Uhm… >
<
Ginny! > Esclamò il cigno spaventato, notando che Harry stava prendendo
accuratamente la mira su di lei.
<
A, sì, sì, sì! Quando l’arciere ti ha preso di mira tu
vai verso il sole e vola contro luce! Seguimi! > I due volarono contro il
sole, impedendo ad Harry, per ora, di colpirli, a
causa della luce forte.
<
Ah, beh, che ti avevo detto? Ora vedi, non dobbiamo
fare altro che restare contro luce! > Disse rilassato Ginny.
Ma per loro sfortuna il sole stava calando e ben presto si
ritrovarono senza protezione. Per di più avevano perso di vista anche il
principe, che poteva essere dovunque, pronto a colpirli. Infatti
si trovava su un’altura, e stava scoccando la freccia mortale verso Hermione.
<
Hermione! Hermione! > Esclamò l’uccello quando vide
il ragazzo.
<
In mezzo agli alberi! > Gridò il cigno, spostandosi appena in tempi dalla
traiettoria della freccia.
I
due amici si rintanarono provvisoriamente dietro le chiome di
alcuni alberi, sperando di non essere visti.
<
Sarà meglio trovare una soluzione! E in fretta! >
Esclamò spaventata < Oppure siamo fritti! >
Harry era già lì, ma per fortuna non li aveva ancora notati.
<
Tutti gli uccelli, devono ricordare, disse l’Opossum,
che quando non c’è via di fuga, la cosa migliore è fare il morto! > Spiegò
Ginny, arruffandosi penne e piume
Il
principe Harry, attirato da quell’uccello, gli si avvicinò e provò a
scrollarlo. Niente. Stava per andarsene quando il
tenente Ginny, prontamente, gli beccò forte un piede, causandogli un dolore
tremendo, nonostante gli spessi stivali. Allora il tenente, accertandosi di
essere seguito dal ragazzo che camminava con più difficoltà ora, raggiunse
Hermione, che
stava già volando via.
<
Questo ci darà un discreto vantaggio! > Affermò felice l’uccello.
Alla
fine riuscirono a raggiungere il lago incantato, facendosi seguire dal
principe. Lì, su una roccia che dava sul lago, li aspettavano Neville e Draco.
<
Ancora non si vedono > Constatò la tartaruga.
<
Spero che quel pagliaccio pennuto sappia il fatto suo! > Esclamò la rana,
guardandosi attorno.
<
In arrivo! > Affermò Neville, quando vide comparire dagli alberi i due
uccelli.
Draco
si mise a saltellare ed a muoversi freneticamente per attirare l’attenzione.
<
Eccoli là! > Disse Ginny, notando la rana e lei ed Hermione andarono dai loro amici.
Anche il principe era arrivato, e fissava incantato il lago
e il castello, non avendoli mai visti prima.
<
E quasi ora Hermione, guarda! > Ginny indicò la
luna che stava spuntando da alcune nuvole nel cielo.
Il
cigno si rattristò.
<
Non posso farlo! > Diceva malinconica.
<
Dovrai farlo! > Impose l’uccello.
<
Mi ucciderà Ginny! >
<
Oh, se non lo farai ora Hermione, avrai perso la tua grande occasione!
> Ginny le si avvicinò.
<
Va bene > Disse infine, guardando il lago < Lo
farò! >
<
Vai! > La incoraggiarono i suoi amici.
Il
cigno lasciò il nascondigli e si poso sulle rive del
lago, proprio davanti al principe Harry, che lo guardava perplesso. La luna
ancora non compariva del tutto.
<
Cosa? > Il ragazzo preparò l’arco e la freccia e
prese la mira < Ora vedrai! >
Ma
Ginny intervenne immediatamente, volando sul volto del ragazzo, che preferì
prendere subito la mira sul quello strano uccello. Ma un bagliore lo distolse. Infatti
sul lago stava avvenendo qualcosa di magnifico: un piccolo vortice avvolse il
cigno, e quando la superficie dell’acqua ritornò piatta, al posto dell’uccello
vi era una bellissima principessa.
Harry
lasciò cadere il suo arco dallo stupore. Era la sua principessa, Hermione.
La
ragazza gli sorrise:
<
Ciao Harry! > Lo salutò.
Il
ragazzo corse subito da lei, e l’abbracciò e la bacio
con tutto l’affetto possibile, felice come non mai di riaver ritrovato la sua
dolce metà.
<
Oh Harry > Cominciò la ragazza < Quanto mi sei mancato!
> Stringendosi ancor di più a lui.
<
Nessuno mi credeva > Sussurrò dolcemente il principe <
Ma io sapevo… >
<
Non puoi restare! > Lo interruppe Hermione preoccupata.
<
Non posso restare? > Ripeté Harry ironico < D’ora in
poi non ti lascerò più un solo istante! > La prese per mano.
<
Ascoltami Harry! > La principessa lo guardò affettuosamente.
<
Hermione! > SI sentì gridare
lontano. Voldemort.
<
Oh no! > Esclamò la ragazza.
<
Chi è? Che succede? > Chiese il ragazzo.
<
E’ lui! > Rispose la ragazza nervosa.
<
Chi? >
<
Mi ha fatto un incantesimo! > Continuò la principessa.
<
Lui chi? >
<
Hermione! > Si sentì ancora.
<
Che venga qui! Lo… > Disse Harry adirato.
<
No! > Lo fermò subito la ragazza < Ha enormi
poteri, devi andartene! >
<
Allora tu verrai con me! > Impose.
<
Non posso! > Rispose lei < Quando la luna
tramonterà mi trasformerò di nuovo in un cigno! Ti prego
Harry, devi fidarti di me! Vai! >
<
Ci sarà pur un modo per rompere l’incantesimo? > Domandò a voce bassa Harry.
<
Oh, sì che c’è! Devi fare un giuramento d’amore eterno… >
<
Lo faccio! È tutto ciò che ho sempre desiderato! > Esclamò il principe
riabbracciandola.
<
Devi provarlo al mondo intero! > Aggiunse lei.
<
Come? Come? > Chiese lui, confuso.
<
Non lo so! > La ragazza scosse rapidamente la testa.
<
Hermione! > Voldemort si stava
avvicinando.
<
Vai! > La ragazza spinse il principe lontano da lei.
<
Il ballo! > Esclamò lui, mentre se ne andava <
Domani sera vieni al castello! Di fronte al mondo intero farò un giuramento
d’amore eterno! >
Lei
lo guardò innamorata.
<
Hermione! >
<
Arrivo! > Rispose lei, non riuscendo a non far trasparire inquietudine nella
sua voce < Vai! > Sussurrò al principe.
<
Domani sera! > Ripetè lui.
<
Sì… Domani sera… Ora vai! > Harry le lanciò la collana con il ciondolo a
forma di cigno, prima di sparire dietro gli alberi della foresta.
<
Hermione! > Gridò adirato Voldemort, comparendo da dietro
un albero < Non mi hai sentito chiamare? > Chiese squadrandola
< Mi è sembrato di sentire delle voci > Fece
notare, mentre controllava i cespugli e gli alberi vicini.
<
Beh… io… Ehm… >
<
Tu cosa? > Chiese duro lui.
La
ragazza usò la prima bugia che le venne in mente:
<
Ho deciso di diventare la vostra regina… >
I
tre animali, che stavano guardando la scena da dietro
un balzo sobbalzarono.
Sul
volto di Voldemort si presentò un’espressione di pura sorpresa.
<
No! Vuoi dire… Oh… Hermione, Hermione, mi hai reso
così felice! Sarò un buon re, porterò dei bei vestiti e mi fa tagliare la
barba… > Si toccò la sua barba rossa molto voluminosa < Oh, mi hai reso
così felice Hermione, io… Io… Oh… Ehm > Si bloccò all’improvviso < A
proposito, per caso non sai di chi sia questo, vero?
> Sfilò dal suo mantello l’arco di Harry.
I
tre animali sobbalzarono nuovamente.
<
Vieni al ballo, domani sera > Il mago imitava la
voce del principe < Farò un giuramento d’amore eterno… > Sorrise
malignamente < Credevi di poter ingannare Voldemort, signorina? > Lanciò
l’arco di Harry nel lago.
<
Non potrete mai avermi, orrenda creatura! > Esclamò Hermione adirata < Sposerò il principe Harry, e voi non potete impedirmelo!
> Il mago le si avvicinò.
<
Mi dispiace deluderti, Hermione! > Esclamò, aprendo la mano di Hermione e
prendendo il ciondolo < Ma non potrai partecipare al ballo, domani sera… >
<
Se volete fermarmi > Hermione abbassò lo sguardo
< Dovrete uccidermi! >
<
No! > Voldemort rise malignamente < Io non credo.
Vedi, hai dimenticato una cosa molto importante… >
Indicò la luna < … Domani sera, non ci sarà la luna! > E
si allontanò ridendo, lasciando Hermione sola a piangere.
Il
mago entrò nel suo castello, seguito dalla sua scagnozza
Cho, più brutta che mai in quei vestiti sgualcita, che risaltavano ancor di più
la sua gobba.
<
Qualunque cosa facciano sarò sempre io ad averli in
pugno… > Infilò il ciondolo in tasca < D’altre parte il giuramento del
principe Harry potrebbe rovinare tutto… Uhm… Dovrò vedere di sistemare anche
lui… Ma come! > Guardò Cho ed un’idea gli balenò per la testa.
<
Il giuramento! > Esclamò < Gli farò fare il
giuramento alla principessa sbagliata! > Prese per il colletto
la sua scagnozza, che, dopo aver sentito le parole del suo padrone alzò
la mano.
<
Esatto! > Affermò nuovamente < Io… Io ti farò diventare uguale ad Hermione… > Gli occhi di Cho si illuminarono < Ci
sarà da lavorare parecchio, ma ne varrà la pena, perché quando farà il
giuramento alla ragazza sbagliata… Hermione morirà… >
ECCOMI DI NUOVO QUA, PRONTO AD ACCONTENTARE LE MIE LETTRICI, (LO
DICO AL FEMMINILE PERCHE’ HO NOTATO CHE LE RECENSIONI
SONO TUTTE DI RAGAZZE, CREDO, E QUESTO NON PUO’ CHE
FARMI PIACERE XD!) CON QUESTO BEL CAPITOLONE LUNGO LUNGO (PRETENDO UN APPLAUSO, POICHE’
SONO BENE SETTE PAGINE DI WORD XD!). BEH, CHE DIRE, SE HERMIONE NON MI BACIA
DRACO, LO ANDRO’ A BACIARE IO, PERCHE’
IL SUO RUOLO DA RANA (SE IL VERO MALFOY LO VENISSE A SAPERE MI UCCIDEREBBE XD!)
MI PIACE SEMPRE DI PIU’! MA
ORA BASTA PARLARE DELLA STORIA, E PASSO AI NUMEROSI RINRAZIAMENTI:
-> MYU: WOW! SAI, DI SOLITO I FAN DELLE RON/HERMIONE, MOLTI MIEI AMICI,
SONO ARRIVATI A DISPREZZARMI PER LE MIE STORIE! LE TUE
RECENSIONI MI
FANNO SEMPRE MOLTO
PIACERE, QUINDI CONTINUA A SCRIVERMI!
-> HARAS: GRAZIE!!! EHEH, IL MIO DRACO… COSA MI SONO
RIDOTTA A FARE?
GLI HO AFFIDATO IL RUOLO DELLA RANA XD! MI PIACE TROPPO PERò IN
QUESTE
VESTI! E SONO CONTENTO CHE ANCHE NEVILLE E GINNY LI POSSA TROVARE
AZZECCATI! CONTINUA A
LEGGERE ED A RECENSIRE!
-> KIA91: HIHIHI… MIA HAI FATTO VENIRE L’ECCESSO DI RISATINE! SAI, HO
L’INTENZIONE DI FARE UN FOTOMONTAGGIO, UN
GIORNO O L’ALTRO, DOVE
INSERIRO’ LA TESTA
MI MALFOY SUL CORPO DELLA NOSTRA RANA.... HIHIHIHI!
MA RITORNIAMO SERI ORA!
BEH, COME SAI VOLEVO INSERIRE FRED E GEORGE
NEI RUOLI DI FRECCIA (LA TARTARUGA) E PUFFIN
(L’UCCELLO), MA Il PROBLEMA
ERA CHE NON SAREI PIU’ RIUSCITA AD INSERIRE GINNY E POI UN GEMELLO DA
SOLO STAVA MALE… PER GINNY HO SCELTO IL RUOLO
DI PUFFIN PERCHE’ MI
SEMBRAVA PIU’
ATTIVA DI FRECCIA E ANCHE PER L’INTESA CHE SI FORMA
TRA
PUFFIN E ODETTE! PURTROPPO SI’, BRIDGETTE (IN VERITA’ SI CHIAMA COSI’ LA
SCAGNOZZA DI ROTHBARTH)
NELL’INCANTESIMO DEL LAGO 2 PASSERA’ DALLA
PARTE DEL BENE ED ALLOTA VEDRò
COSA POSSO FARE! PER QUANTO RIGUARDA
IL NOSTRO RON, SONO
SICURA CHE SE LA ROWLING VIENE A SAPERE CHE PARTE
HO
FATTO FARE AL POVERETTO, MI UCCIDE! POVERINO RON, NON E’ CHE NON SIA
CORAGGIOSO, MA NON
VOLEVO DARGLI LA PARTE PRINCIPALE EHEHE XD! UN
VERO PECCATO CHE LE
CANZONI DELL’INCANTESIMO DEL LAGO NON VADINO
MOLTO D’ACCORDO CON IL
MIO TESTO, SOPRATTUTTO QUELLA MOLTO BREVE
DURANTE LA GARA TRA
DEREK E BRONDLIN (O FORSE DOVREMO DIRE HARRY E
RON? XD), CHE E’ LA MIA
PREFERITA XD! BENE! ORA TI LASCIO, E CONTINUA A
LEGGERE ED A RECENSIRE!
-> DAMA AMBER: CIAO CARA! SPERO CHE LA MIA RECENSIONE ED I MIEI
PICCOLI CONSIGLI PER LA TUA STORIA NON TI ABBIANO DATO FASTIDIO!
SONO
MOLTO CONTENTO DELLA TUA PROMESSA DI
RECENSIRE SEMPRE! HO VISTO
CHE
I RUOLI TI PIACCIONO, SOPRATTUTTO QUELLO DI CHO, MA NON TI
PREOCCUPARE, SE NON
SCRIVERO’ IL SEQUEL DI QUESTA FANFICTION SARA’
PERCHE’
AVRO’ MENO TEMPO, SAI, LA SCUOLA COMINCIA TRA POCO, MA
PROMETTO CHE FARO’
IL POSSIBILE! BACI BACI! IL
TUO CARO!
-> NIRVANA: GRAZIE PER LA RECENSIONE, E ALLA FINE DI QUESTO CAPITOLO
TI HO ACCONTENTATO LEGGERMENTE, RENDODO CHO GOBBA! E’ UN BUON
INIZIO, NO? IO,
ESATTAMENTE COME TE, CREDO CHE IL NOSTRO RONNIE SI
MERITASSE
QUELLA PARTE PER UN MOTIVO CHE SO IO, CHE RIGUARDA IL
SESTO LIBRO DI HARRY
POTTER, MA E’ MEGLIO SE STO ZITTO XD! CONTINUA A
LEGGERE ED A
RECENSIRE!
-> MARIPOTTER:
GRAZIE MILLE PER IL CONSIGLIO, CHE HO INTENZIONE DI
SEGUIRE ASSOLUTAMENTE! INFATTI ECCO UN
ALTRO CAPITOLO! MI DISPIACE
CHE PRENDANO IN GIRO TE, CHE SEI COSì CARA, MA SONO CONTENTO CHE
AFFRONTI LA COSA IN
MODO COSI’ MATURO, QUINDI COMPLIMENTI! GRAZIE PER
LA RECENSIONE, E
CONTINUA SEMPRE A LEGGERE ED A RECENSIRE!
-> FRAFRA: CIAO FRAFRA, BENVENUTA NELLA MIA FANFICTION! BEH, IO
SEGUIRO’ IL PROCESSO DEL CARTONE, E COME PUOI BENE CAPIRE, NON
SI
METTERANNO INSIEME
SUBITO! NE DOVRANNO AFFRONTARE DI COSE!
CONTINUA A LEGGERE ED
A RECENSIRE! ALLA PROSSIMA!
STAVO PENSANDO CHE QUESTO, PROBABILMENTE, SARA’
IL PENULTIMO CAPITOLO E QUINDI CREDO DI AVERE TEMPO A SUFFICIENZA PER SCRIVERE
L’INCANTESIMO DEL LAGO 2! CONTENTE? SPERO DI SI’!
SONO MOLTO CONTENTO DI TUTTE LE RECENSIONI CHE HO RICEVUTO, E NON MI SAREI MAI ASPETTATO UN SIMILE SUCCESSO, PERCUI GRAZIE! ALLA
PROSSIMA!