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Autore: Dragonfly    02/09/2005    4 recensioni
Questa storia inizia in un’estate qualunque, come tutte le estati senza nome, di anni senza nome.
Ma per qualcuno può essere l’inizio di tutta una vita: di amori, speranze, tradimenti, illusioni.
Una rapsodia di sentimenti che danza sulle punte, arriva con il vento, si ferma, si espande attraverso le stagioni senza nome, di anni senza nome.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Interminabile Routine”

“Interminabile Routine”

Primavera, Peter

 

 

“No one should take themselves so seriously
With many years to fall in line
Why would you wish that on me?
I never want to act my age
Whats my age again?
Whats my age again?”

                                     Blink 182

 

 

Quell’anno la neve era davvero tantissima.

Un soffice tappeto bianco ricopriva tutti i prati attorno a Hogwarts.

Perfino la Foresta Proibita, vista in quel momento, assomigliava di più ad un biancheggiante boschetto natalizio, di quelli che si vedono nelle cartoline di auguri babbane.

Sarebbe dovuto essere tutto molto suggestivo: peccato che l’inverno fosse già finito da un pezzo.

La primavera quell’anno non aveva proprio voglia di arrivare; i Babbani dicevano che il tempo era instabile a causa dell’inquinamento e di altre cose inutili che in quel momento non aveva nessuna voglia di ricordare.

Ormai aveva tutte le gambe completamente ghiacciate e non trovava di nessun aiuto ripensare a quelle stupide ipotesi metereologiche.

Possibile che non gli venisse mai in mente qualcosa di utile?

Se fosse stato isieme ai suoi amici non avrebbe avuto questi problemi: loro sapevano sempre trovare la soluzione giusta in ogni momento.

Provò un piccolo moto d’invidia che però si perse nel brontoio del suo stomaco.

Non avrebbe dovuto dar retta a James; ancora lo sentiva  mentre decretava i suoi imperdibili consigli (almeno a detta sua) in Dormitorio, in piedi sul letto come fosse stato un imperatore che si rivolge al suo popolo: “Non c’è niente di meglio di una buona passeggiata mattutina per tonificare lo spirito e il corpo!” aveva detto con un’aria spropositatamente pomposa  “E voi sapete quanto sia importante mantenersi sempre in perfetta forma per essere un giocatore professionista…”

“…o per farsi notare dalla Evans!” aveva finito prontamente Sirius, guadagnandosi una cuscinata in piena faccia da Potter-giocatore-sempre-in-forma.

Ma lui quelle parole le aveva prese davvero sul serio.

James era sempre stato il suo modello, e se tutto questo sarebbe servito, in qualche modo, a farlo diventare come lui, si sarebbe sacrificato.

O almeno quello era stato il suo pensiero non appena sveglio: il fatto che ora si trovasse ad arrancare tra la neve cercando di tornare al castello, a stomaco vuoto, con la parte inferiore del corpo decisamente surgelata, e che fossero appena le sei di mattina, cambiava di un pochino la sua opinione.

Rabbrividì ancora una volta mentre, con un passo azzardato, sprofondò nella neve fino alla coscia.

Questo non sarebbe mai successo se fosse stato più intelligente.

O almeno, pensò sconsolato, se fosse stato più alto.

 

************

Appena arrivato fu immensamente grato che ci fosse ancora la colazione in tavola: ancora un po’ e, ne era sicuro, sarebbe morto di fame (oltre che assiderato, ovviamente).

Si avvicinò allla sua tavolata e fu felice di vedere uno dei suoi amici già seduto: Remus stava bevendo una tazza di caffè, immerso in una attenta lettura della Gazzetta del Profeta.

Possibile che non semettesse di leggere nemmeno per mangiare?

 

“Ehilà, ciao Moony!”

“Uh?..Ah, Peter! Scusa, non ti avevo sentito arrivare…”

Ma Peter era già sparito dietro una muraglia di brioches.

“Ehm...Wormtail? “

“Oh, perdonami  Moony, ma ho una fame tremenda e se non mangio subito qualcosa crollo…”

“Sì, sì, non preoccuparti…”

Ma a quanto pare Peter si preoccupava, perché riemerse dalle brioches, con un timido tentativo di sembrare interessato a ciò che lui stava facendo.

“Ehm…che leggi? C’è qualcosa di interessante?”

“Mah, le solite notizie…tieni, se vuoi dà un’occhiata.”

Il suo amico afferrò il giornale con le dita ancora sporche di marmellata, e Remus per un attimo assunse un’aria di disapprovazione, quella che assumeva ogni volta che la gente non sembrava capire il suo rispetto per tutto ciò che era scritto.

Possibile che non smettesse di mangiare nemmeno per leggere?

 

 

“Ah, sai per caso dove sono gli altri?”

Peter assunse un’aria di vago interesse mentre formulava questa domanda, quando in realtà non vedeva l’ora di trovare una qualsiasi distrazione da quella lettura tremendamente noiosa.

Era stato felice di fingersi interessato, anche solo per fare un piacere a Remus, ma adesso sperava che gli altri suoi due amici arrivassero al più presto con qualche proposta interessante.

“Veramente, oggi non li ho ancor…”

Prima che Remus finisse la sua frase le porte della Sala Grande si spalancarono e James e Sirius entrarono di corsa, travolgendo parecchie persone.

“Venite subito!! C’è una cosa incredibile che dovete vedere….ah, lo sapevamo che era una splendida idea!!! ”

Peter li seguì immediatamente con entusiasmo, mentre Remus, camminando un po’ più distante, si chiedeva quanti guai  e quante punizioni  poteva prevedere quella loro splendida idea.

 

************

Appena arrivati in Dormitorio, James cominciò a rovistare nel suo baule, mentre Sirius chiuse a chiave la porta.

Remus cominciava a chiedersi se fosse stata una buona idea seguirli fin qui. Se non gli avesse dato corda, forse sarebbe riuscito ancora ad evitare il peggio.

Forse.

James aveva una strana luce negli occhi, una luce viva e guizzante, la stessa che aveva ogni volta che sapeva di star facendo qualcosa di proibito.

Poteva essere eccitante per lui e Sirius.

Poteva essere pauroso per Peter.

Ma per Remus era un sicuro segnale che ciò che stava per accadere avrebbe portato un sacco di guai.

Per questo non si stupì poi molto quando James si avvicinò a lui e a Peter e con una voce cupa e spiritata(che ricordava vagamente la Cooman), sussurrò:  “Giurate che non farete mai parola di ciò che fra poco vedrete in questa stanzaaaa!”

“G-Giuro!!” Peter era davvero facilmente impressionabile.

“D’accordo.” rispose Remus con aria leggermente annoiata, troppo abituato alle manie teatrali di James per prenderlo davvero sul serio.

Però doveva ammettere che sarebbe stato un ottimo attore.

“Poiché avete giurato, riceverete il permesso di scoprire la nostra nuova, incredibile arma!!” ora era salito in piedi sul letto e con spropopsitati gesti indicò il suo baule “Signor Padfoot, la prego di portarmi quello.

“Subito Prongs, oh potente malvagio.” Sirius fece un buffo inchino e prese dal baule qualcosa.

“Ecco!!”disse James “ora anche voi potrete ammirare la nostra nuova fonte di potereeeee!!!”

“Ma...James!E’ solo un pezzo di stoffa!!”

In effetti Peter aveva visto giusto. Tra le mani di Prongs non c’era nient’altro che un comunissimo mantello, ed anche piuttosto logoro.

Ma per James sembrava fosse cascato il mondo.

“Solo un pezzo di stoffa???!” urlò stupito e quasi arrabbiato ”SOLO UN PEZZO DI STOFFA??!L’ha sentito  Signor Padfoot??!”

“L’ho sentito, oh illustrissimo.”

“Ah, forse il Signor Wormtail non sa ciò che ha davanti!!!Non sa dell’incredibili poteri che questo pezzo di stoffa, come lo chiama lui, è in grado di offrirci. Forse ha bisogno di una prova!”

E come se non aspettasse altro, si avvolse nel mantello.

Un secondo dopo si ritrovarono a fissare James a bocca aperta.

O meglio, a fissare il punto in cui prima c’era James.

Perché non appena quel mantello era calato su di lui, il loro amico era completamente scomparso.

Sirius sghignazzava in un angolo.

“Allora?!Che ve ne pare? Vi siete ricreduti ora?”una voce senza padrone eccheggiò tra i muri di pietra.

“J-James..?”chiese Peter titubante, come se avesse paura che il suo amico fosse stato risucchiato in qualche buia dimensione senza ritorno.

“Esattamente!!!” gridò improvvisamenet la testa di Prongs, l’unica parte tornata visibile, che si librava a mezz’aria sopra il letto.

“AAAH!Oddio James!!!!Che ti è successo?!!!”

“Sta tranquillo Wormtail.” disse Remus con la sua solita calma, anche se un sorriso divertito gli attraversava il volto “ è solo un mantello dell’invisibilità. Non è vero Prongs?”

“Esatto. Sapevo che l’avresti risconosciuto.” rispose l’altro sorridendo.

“Non è fantastico???”anche Sirius adesso si era avvicinato a loro “Gliel’hanno mandato i suoi come regalo!!”

“”Mi ha fatto prendere un colpo..”sussurrò Peter che si teneva ancora una mano sul cuore.

“Ah, ci pensate a quante cose si possono fare con un mantello del genere???!”James sembrava deliziato a questa prospettiva, con lo sguardo perso verso nuovi sogni di malandrinate.

“Quante vendette contro i Serpeverde..”disse Sirius, con la stessa espressione beata con lo sguardo nel vuoto.

“…quante abbuffate di nascosto nelle cucine…”

“…quanti scherzi a Mocciosus…”

“…quante spiate nei bagni delle ragazze…”

“Ok, ok , abbiamo capito….”li interruppe Remus  con un sospiro.

Scuotendo la testa come fosse stato risvegliato da un piacevolissimo sogno, James riprese: “Allora…è o non è una cosa favolosa?!Dobbiamo assolutamente fare una prova il più presto possibile!!”

Prima che Remus o Peter potessero replicare qualcosa, Sirius esclamò: “’Sta notte!!”

“Perfetto!Sta notte sarà la notte in cui i Malandrini risorgeranno a nuovo potere! Mwahahahah! Tremate Serpeverde! Aspettami Evans!”

Remus non pensava più che fosse una brutta idea.

Mentre James correva fuori dalla stanza cantando qualche stupida canzone da osteria, seguito da un Sirius saltellante, aveva capito che era decisamente pessima.

 

************

Erano ormai le undici passate, e in cielo non si vedeva neanche una stella.

L’unica luce era quella di alcune candele posate sul tavolo della Sala Comune, per accompagnare gli ultimi compiti di qualche studente ritardatario.

Sfogliavano distratti le pagine di vecchi libri, sbadigliando stancamente.

Ignari che a pochi metri da loro, all’interno nel Dormitorio, stava prendendo forma Il Piano Diabolico Per la Conquista di Hogwarts Ideato da James Potter, Con il Sentito Aiuto di Sirius Black e La Riluttante Cooperazione di Remus Lupin e Peter Minus.

James si scusa per il nome, ma non gli era venuto in mente altro.

 

“..Bene, non appena usciremo di qui andremo subito a fare una visitina allle cucine, giusto per prendere qualche rifornimento in caso le forze ci abbandonassero, e già che siamo lì ne potremmo approfittare per fare un salto nei sotterranei dei Serpeverde…non so se mi spiego…ah! e poi ci sarebbe anche quel corridoio al quarto piano che dovrebbe nascondere un passaggio segreto da qualche parte…mi piacerebbe darci un’occhiata…”

“James, davvero, sono commosso da tante opportunità, ma…”

“Ma?”

“..non credi che prima dovremmo riuscire ad infilarci questo coso?”

Sirius cercava in tutti i modi di coprirsi con il mantello, evitando di scoprire Peter davanti a lui, mentre Remus, rimasto aggrovigliato,  tenatava disperatamente di levarselo di dosso senza buoni risultati.

“Oh, Merlino!Ma che state facendo?!”

“Bè James, magari non te ne sei accorto, ma la cosa si sta rivelando più difficile del previsto!”

“Ehi qualcuno mi vuole liberare da qui sotto?!!Sto soffocando!”

“Ah, certo! La colpa è sempre di James! Forza insultatelo tutti visto che ormai c’è abituato!!”

“Per favore, adesso non fare la vittima!!Non ho detto che è colpa tua!”

“Ma l’hai pensato.”

“Da quando in qua leggi nella mente Potter?”

“Da molto prima che tu avessi iniziato a fare lo sbruffone, Black.”

“Ehiii!C’è ancora qualcuno??Sul serio comincia a mancarmi l’aria qua sotto!!”

“Remus, per piacere, c’è già Sirius che rompe oggi.”

“Certo, perché sono io che rompo!!Chi è che ha insistito per questa idea dell’uscita notturna?!Chi ha avuto questo colpo di genio?!”

“R-ragazzi, dai basta…”

“Ecco, vedi che alla fine la colpa è sempre mia?!Non prenderti le tue responsabilità Sirius, bravo, continuiamo a fare gli immaturi!”

“Sentite da che pulpito!! Proprio tu mi vieni a parlare di responsabilità?! Mi dispiace, ma le prediche lasciale fare a Remus..”

“…che, se non ve ne foste accorti, è qua sotto che rischia l’asfissia. Ma non c’è problema per me, davvero, continuate pure i vostri battibecchi, farò in modo di morire senza disturbare nessuno.”

 

Liberato finalmente Remus, tutti i ragazzi tornarono a fissarsi negli occhi.

“Allora che si fa?”

“Io direi che potremmo riprovare..”

“Se proprio dobbiamo…”

“Avevamo deciso che avremmo fatto questa cosa, e la faremo.Ci sarà pure un modo per starci tutti insieme…”

“..solo se avessimo un tendone dell’invisibilità…”

“Dai, in fondo che ci costa?Riproviamo.”

“V-va bene. Credo che sia meglio se io rimango davanti...”

“D’accordo. Starai assieme a Remus. E io starò dietro con…James?”

“Credevo non fossi degno di tanta attenzione.”

“Avanti, smettila di tenere il broncio….ci farebbe l’onore di unirsi a noi per questo esperimento, privo di buoni fini e  di una benchè minima logica, Signor Potter?” disse Sirius, esibendosi in un profondo inchino.

“Uhm…ci poteri pensare.”rispose James, mentre afferrava un angolo del mantello con cui coprirsi.

Aveva la testa un po’ bassa e lo sguardo sfuggente: nonostante cercasse di nasconderlo si vedeva benissimo che stava sorridendo.

Peter pensò che Sirius e James erano fatti così: litigavano, ed il momento dopo avevano già fatto pace.

Sembrava esserci un tacito accordo tra di loro, un segnale che decideva quando la guerra era finita ed era ora di tornare quelli di sempre.

Questa era una delle cose che più adorava nei suoi amici.

Sapeva che nonostante continuasse a tenere un’aria di finto distacco, James non era più arrabbiato.

E, guardando il piccolo sorriso sulle labbra dell’amico, era sicuro che anche Sirius lo sapesse.

 

“Bene, ci siamo. Al mio tre partiamo tutti con il piede destro, intesi? Peter, Remus…cercate di non tirare troppo, o il mantello scoprirà me e Sirius. Tutti pronti?...allora via!!”

Si sentì un forte rumore di scarpe sbattute sul pavimento: si muovevano ancora goffamente, barcollando leggermente.

-E’ già tanto se riusciamo a muoverci…-pensò Sirius, mentre cercava di tenere il passo con gli altri.

“Ecco, siamo alla porta!”esclamò Peter eccitato.

“Sai che conquista…”

“Dai Sirius, possibile che hai sempre da ridire?Forza proviamo ad aprire la porta ora…ma facciamo piano o sentiranno tutti…”

Uscirono silenziosamente sul pianerottolo, voltandosi verso la rampa di scale che portava diretti in Sala Comune.

Quei gradini non gli erano mai sembrati così tanti.

“Perfetto, e adesso?”

“Adesso proseguiamo. Non sarà così difficile scendere delle scale, no?Continuiamo come prima. Forza parti tu, Peter.”

Sempre in punta di piedi, cominiciarono a scendere.

Ma nonostante tutti i bei discorsi, non era così facile.

A James una volta caddero gli occhiali, e tutti si dovettero fermare immediatamente per aiutarlo a cercarli.

Un’altra volta Remus scivolò su un gradino, rischiando di battere la testa contro la pietra.

Infine, toccò a Sirius scivolare, travolgendo tutti gli altri in una pericolosa caduta.

“Ahii…che dolore...”

“Sirius, la prossima volta non potresti stare un po’ più attento?!”

“Guarda che non sono mica caduto apposta!”

“ Mi state schiacciandooo…”

“Oh, scusa Peter!”

“EHI, COS’ERA QUELLA?!!!Non allunghiamo le mani per piacere!!”

“Sirius, smettila di pensare di essere sempre nei nostri pensieri…nessuno ha voglia di molestarti.”

“Ma non me lo sono mica inventato!!Guardate che lo sentito chiaramente!!”

“Per favore, dobbiamo stare tutto il tempo a parlare di questo, o possiamo anche provare ad alzarci?”

“Remus ha ragione..cerchiamo di ricomporci…Sirius, ora alzati, così puoi aiutarci tirarci su.”

“E va bene..” cercò di rimettersi a posto i pantaloni, dopodichè tese una mano agli altri

“..ma giù le mani dal mio sedere.”

 

Erano così occupati a cercare di rimettersi in piedi, che non sentirono i passi che stavano arrivando verso scale.

Quando se ne accorsero, era troppo tardi.

“AAAAAAHHHHHHH!!!!!”

Una raggazza del primo anno aveva urlato con quanto fiato aveva in corpo.

“CHE SCHIFO!!!!!”

Durante la rovinosa caduta, a Peter era scivolata  la testa fuori dal mantello.

Una testa, che vista dall’esterno, pareva abbandonata senza un legittimo proprietario.

L’urlo della ragazza richiamò anche gli altri studenti rimasti in alzati, ma non fecero in tempo a vedere la causa di tanto terrore che un paio di mani sbucarono dal nulla, per acchiappare la testa, e fuggire a perdifiato verso il Dormitorio.

 

La porta si chiuse con un tonfo, mentre i ragazzi ansimanti si tenevano ancora una mano stretta sul cuore.

“Penso che forse…q-questa non sia la serata più adatta…per fare un’uscita…”

“G-già…e magari la prossima volta potremmo controllare che la Sala Comune sia vuota, prima di uscire..”

“LA PROSSIMA VOLTA?!”

“Be’ ci potremmo riprovare...in un futuro…piuttosto futuro e piuttosto lontano…”

“Ci servirebbe una mappa.”

“Già, una mappa che mostri tutta Hogwarts…”

“…ed anche i prati attorno…”

“...e tutti i passaggi segreti.”

“E magari anche le persone? Così possiamo evitare questo genere di incontri...”

“Sapete che non è una cattiva idea? Magari potremmo…”

“JAMES!!!!!!!”

“Capito, sto zitto…”

 

“Se questa esaltante avventura è terminata, io me ne andrei anche a letto.”

Remus si alzò, ed anche Peter lo seguì.

“Sì be’, andrei anche io..”

“Wormtail, ma che cos’hai?” Remus lo stava guardando fisso.

“Cosa?”

“Cos’hai fatto al braccio?”

Peter si accorse della stoffa lacerata e del piccolo rivoletto disangue che scendeva.

“Ah..me la devo essere fatta cadendo..”

“Dai, vieni in bagno. Ci penso io a curartela.”

“Davvero?Grazie mille, Moony.”

James rimase seduto per terra, con la schiena appoggiata alla porta, guardandoli mentre sparivano nella’altra stanza.

Sirius, emise uno strano verso, interpretabile come uno sbuffo.

“Che c’è?”chiese James voltando lentamente la testa versol’amico.

“Non mi sembrava gli facesse tanto male.”

“Eh?”

“La ferita. A Peter.”

“Ah.”

“Voglio dire: tutti ci siamo fatti male cadendo, ma mica cominciamo a lamentarci.”

“Se non te ne fossi accorto, Wormtail non ha aperto bocca.”

“Sì, ma poteva sempre rifiutare…dire, che non c’era bisogno…”

“Uhmm…”James ebbe un guizzo negli occhi.

“Remus poteva anche essere stanco, ma lui non gliel’ha mica chiesto…mi sembra un po’ troppo approfittatore...”

“Sirius, dì la verità…”

James aveva un sorriso da ebete stampato in faccia, e si avvicinò a Sirius tanto che i loro volti non distavano più di una spanna.

“...sei geloso?”

Sirius si irrigidì un’attimo, per poi voltare la testa dall’altro lato.

“Ma che diavolo dici, Prongs?!”

“Ah-ah, sei anche arrossito…ma che carino...”

“Basta, ti dico che non è così!!”

“Ah, certo…e io ieri ho visto la McGranitt ballare nuda.”

“Che ne sai, potrebbe anche averlo fatto, no?”

“Sì sì, ma tu non cambiare discorso…”

“Smettila Prongs!!”

“Ma sto solo dicendo la pura verità…non mento certo, se dico che sei GELOSO!!!!”rispose, urlando l’ ultima parola in direzione del bagno.

Sirius gli fu addosso in meno di due secondi, con intenti tutt’altro che amichevoli.

 

“Ma cos’hanno da urlare quei due?”

Peter sbuffò, seduto sullo sgabellino del bagno, mentre Remus rimetteva tutte le medicazioni all’interno dell’armadietto.

“Se la McGranitt li sente siamo davvero finiti…Remus?”

Remus non sembrava dar il minimo ascolto alle parole dell’amico, era perso in tutt’altri pensieri e sorrideva tra sé.

“Moony?”

“Ah, scusa Wormatail..m-mi ero perso un attimo.”

E riprese a rimettere in ordine velocemente, rosso in volto come se fosse stato scoperto a fare qualcosa di proibito.

Peter lo guardò un po’ accigliato: non era la prima volta che gli capitava di non capire i suoi amici.

Spesso si rendeva conto di essere tagliato fuori da un sacco di cose: non che gli altri gliele tenessero nascoste di proposito, ma era come se loro riuscissero a capirsi al volo, senza aver bisogno di parole per spiegare.

Remus gli diceva spesso che le parole potevano essere fonte di malintesi, e certe volte bastava uno sguardo o un gesto per comprendersi.

Il problema era che lui non riusciva proprio a coglierli questi segnali: era già succeso che i suoi amici iniziassero a ridere d’improvviso, senza un apparente perché, scambiandosi occhiate complici.

Avrebbe voluto chiedere loro che cos’era successo di così divertente, ma spesso preferiva rimanere in silenzio, oppure far finta di ridere anche lui, per non far capire di non aver capito.

Forse si sbagliava, forse le sue erano solo paranoie, ma tutte quelle volte era come se perdesse qualcosa di importante: non era parte di quella sotile complicità che esiste solo tra i veri amici, e per questo ne soffriva.

Ultimamente, inoltre, gli era sembrato che questi segnali aumentassero; erano di più le volte in cui James ridacchiava e Sirius si infuriava, o anche quelle in cui Remus arrosiva e cercava di evitare lo sguardo di Sirius.

Si chiese se tutto questo avesse a che fare con il sorriso di Remus poco prima.

Ma non seppe darsi una risposta.

 

“Ecco è tutto a posto!” Remus chiuse l’armadietto stiracchiandosi.

“Certo è stata davvero una giornata terribile!” sospirò Wormtail un po’ rassegnato.

“Terribile?! Non direi…”

Remus aprì la porta come per controllare che gli altri due non si fossero già ammazzati di botte, e sulla soglia si girò sorridendo.

“E’ sempre la solita interminabile routine.”

Peter si alzò sospirando e spense le luci del bagno, sperando dentro di sé che la routine del giorno dopo fosse un po’ meno interminabile.

 

 

 

Pensieri di fine Primavera

E finalmente sono tornata!! Vi chiedo davvero perdono, ma tra le vacanze e le versioni di greco e latino, non avevo più un momento libero (e non ne ho nemmeno adesso...-__-)

Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto. Ho accennato brevemente il rapporto di amicizia che c’è tra Sirius e James, un legame che ritengo molto profondo e di cui parlerò meglio anche nel prossimo capitolo (curiosi, eh?^^)

Dato che era un capitolo dedicato a Peter, non ho dato molto spazio alla relazione che invece si sta costruendo tra Remus e Sirius: come anche lui ammette, non riesce sempre a capire cosa pensino i suoi amici, soprattutto ultimamente.

Comunque una piccola parte dedicata a loro alla fine ce l’ho messa.^__^

E’ stato un po’ un capitolo di transizione, ma spero comunque non vi abbia annoiato.

Credo anche che la canzone all’inizio sia quella che abbia azzeccato di più per un capitolo finora.^^

Ma ecco la domanda del secolo:

Secondo voi, chi ha toccato il sedere a Sirius?XD               (risposta: io, è ovvio)

Lasciandovi con questo dubbio amletico, passo ai vostri splendidi commenti…

 

 

 

X fede_ea: Che bello una nuova commentatrice!!^__^ Sono davvero felice che questa fan fic ti piaccia, e spero tanto che continui a piacerti!!Un bacione

 

X immoto: Grazie! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto…avevo paura di aver un po’ esagerato con le smelensaggini, ma sapere che ti è piaciuto mi ha reso molto felice!

Il “mistero” della poesia verrà svelato un po’ più avanti, ma in realtà non riguarda solo la poesia…basta basta, non dico più niente!!!!!^^”Spero che continuerai a leggere questa fic con piacere. Un bacione

 

X Agartha: Grazie mille per il tuo commento!!

Davvero, sei riuscita ad inquadrare benissimo l’idea che volevo dare con quel capitolo, e le sensazioni che avevo intenzione di trasmettere. Sono felicissima di sapere che ti piace il modo in cui questa fic si sta evolvendo e ti come sto “amministrando” la situazione. Volevo che i sentimenti e le sensazioni dei personaggi fossero qualcosa di impreciso e sfuggente, qualcosa che si può solo spiare da lontano. Anche questo capitolo ti è paiciuto? Spero davvero di sì. Anche qui, come hai detto tu, James fa da “jolly” della situazione ed in più si diverte un mondo a farlo: se non esistesse davvero si dovrebbe inventarlo.^__^ Un bacione.

 

X Noesis: Questo è uno dei dubbi che avevo anch’io, sullo scrivere il capitolo: la paura che potesse risultare un po’ troppo melenso. Alla fine però ho scelto di tenerlo com’era, perché ho comunque pensato che al momento magari Sirius avrebbe accettato i sentimenti di Remus, senza nemmeno rendersene conto, riflettendo solo dopo sul loro vero significato (cosa che sta iniziando a fare). Come se fosse una specie di sogno, insomma. Ti ringrazio comunque perché il tuo commento mi ha aiutato a riflettere e a capire meglio i perché della mia scelta.

Mi fa moltissimo piacere sapere che ci sono delle frasi che addirittura reputi eccezionali, e sono molto contenta che i personaggi non risultino OOC. Un bacione.^__^

 

X Joy: Grazie mille!!!Davvero il tuo commento mi ha fatto arrossire^///^

Sapere che questa storia ti piace così tanto e davvero una bellissima soddisfazione. Sono molto contenta che tu abbia apprezzato soprattutto il terzo capitolo, che è quello su cui nutrivo più dubbi: ero indecisa fino all’ultimo perché a tratti pensavo fosse un po’ troppo smelenso, ma sapere che ti è piaciuto mi rende davvero felicissima!!

Hai capito che una cosa su cui punto molto sono le parole e gli scenari: penso siano indispensabili per creare una buona storia, o almeno lo sono per me!^^

Spero tantissimo che anche questo capitolo ti sia piaciuto…fammi sapere, d’accordo?Grazie mille e un bacione.

 

X Miki_TR: Ti ringrazio moltissimo per il tuo commento. L’atmosfera magica è una delle cose su cui puntavo e sono felice che abbia funzionato.^^

Inoltre hai capito perfettamente le sensazioni che volevo dare: volevo che tutto assomigliasse ad un sogno, un sogno sottile che si può appena intravedere, come le emozioni che provano i personaggi in questo capitolo. Anche io adoro quella fase “silenziosa” del rapporto: una fase costituita da certezze derivate dagli sguardi e dai silenzi. In fondo, come dice anche Remus in questo capitolo, le parole sono spesso fonte di malintesi.^_- Un bacione.

 

X Chu: Sono felice che ci piacciano le stesse cose!!^__^

Spero di averti trasmesso le emozioni che volevo dare con questo capitolo, e da quanto leggo nel tuo commento credo proprio tu le abbia individuate.

Mi piace molto il senso di delicatezza (brava è proprio l’aggettivo adatto!) che c’è attorno al rapporto di Sirius e Remus, ed adoro ancora di più questa fase del loro rapporto. Sono molto contenta anche di sapere che il capitolo non ti è sembrato troppo melenso ma che addirittura lo hai definito romantico!^^

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione

 

 

 

  
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