“Interminabile Routine”
Primavera,
Peter
“No one should take themselves so seriously
With many years to fall in line
Why would you wish that on me?
I never want to act my age
Whats my age again?
Whats my age again?”
Blink 182
Quell’anno la neve era davvero tantissima.
Un soffice tappeto bianco ricopriva tutti i prati
attorno a Hogwarts.
Perfino la Foresta Proibita, vista in quel momento,
assomigliava di più ad un biancheggiante boschetto natalizio, di quelli che si
vedono nelle cartoline di auguri babbane.
Sarebbe dovuto essere tutto molto suggestivo:
peccato che l’inverno fosse già finito da un pezzo.
La primavera quell’anno non aveva proprio voglia di
arrivare; i Babbani dicevano che il tempo era instabile a causa
dell’inquinamento e di altre cose inutili che in quel momento non aveva nessuna
voglia di ricordare.
Ormai aveva tutte le gambe completamente ghiacciate
e non trovava di nessun aiuto ripensare a quelle stupide ipotesi
metereologiche.
Possibile che non gli venisse mai in mente qualcosa
di utile?
Se fosse stato isieme ai suoi amici non avrebbe
avuto questi problemi: loro sapevano sempre trovare la soluzione giusta in ogni
momento.
Provò un piccolo moto d’invidia che però si perse
nel brontoio del suo stomaco.
Non avrebbe dovuto dar retta a James; ancora lo
sentiva mentre decretava i suoi imperdibili
consigli (almeno a detta sua) in Dormitorio, in piedi sul letto come fosse stato
un imperatore che si rivolge al suo popolo: “Non c’è niente di meglio di una buona
passeggiata mattutina per tonificare lo spirito e il corpo!” aveva detto con
un’aria spropositatamente pomposa “E voi
sapete quanto sia importante mantenersi sempre in perfetta forma per essere un
giocatore professionista…”
“…o per farsi notare dalla Evans!” aveva finito
prontamente Sirius, guadagnandosi una cuscinata in piena faccia da
Potter-giocatore-sempre-in-forma.
Ma lui quelle parole le aveva prese davvero sul
serio.
James era sempre stato il suo modello, e se tutto
questo sarebbe servito, in qualche modo, a farlo diventare come lui, si sarebbe
sacrificato.
O almeno quello era stato il suo pensiero non
appena sveglio: il fatto che ora si trovasse ad arrancare tra la neve cercando
di tornare al castello, a stomaco vuoto, con la parte inferiore del corpo decisamente
surgelata, e che fossero appena le sei di mattina, cambiava di un pochino la
sua opinione.
Rabbrividì ancora una volta mentre, con un passo
azzardato, sprofondò nella neve fino alla coscia.
Questo non sarebbe mai successo se fosse stato più
intelligente.
O almeno, pensò sconsolato, se fosse stato più
alto.
************
Appena arrivato fu immensamente grato che ci fosse
ancora la colazione in tavola: ancora un po’ e, ne era sicuro, sarebbe morto di
fame (oltre che assiderato, ovviamente).
Si avvicinò allla sua tavolata e fu felice di
vedere uno dei suoi amici già seduto: Remus stava bevendo una tazza di caffè,
immerso in una attenta lettura della Gazzetta del Profeta.
Possibile che non semettesse di leggere nemmeno per
mangiare?
“Ehilà, ciao Moony!”
“Uh?..Ah, Peter! Scusa, non ti avevo sentito
arrivare…”
Ma Peter era già sparito dietro una muraglia di
brioches.
“Ehm...Wormtail? “
“Oh, perdonami
Moony, ma ho una fame tremenda e se non mangio subito qualcosa crollo…”
“Sì, sì, non preoccuparti…”
Ma a quanto pare Peter si preoccupava, perché
riemerse dalle brioches, con un timido tentativo di sembrare interessato a ciò
che lui stava facendo.
“Ehm…che leggi? C’è qualcosa di interessante?”
“Mah, le solite notizie…tieni, se vuoi dà
un’occhiata.”
Il suo amico afferrò il giornale con le dita ancora
sporche di marmellata, e Remus per un attimo assunse un’aria di
disapprovazione, quella che assumeva ogni volta che la gente non sembrava
capire il suo rispetto per tutto ciò che era scritto.
Possibile che non smettesse di mangiare nemmeno per
leggere?
“Ah, sai per caso dove sono gli altri?”
Peter assunse un’aria di vago interesse mentre
formulava questa domanda, quando in realtà non vedeva l’ora di trovare una
qualsiasi distrazione da quella lettura tremendamente noiosa.
Era stato felice di fingersi interessato, anche
solo per fare un piacere a Remus, ma adesso sperava che gli altri suoi due
amici arrivassero al più presto con qualche proposta interessante.
“Veramente, oggi non li ho ancor…”
Prima che Remus finisse la sua frase le porte della
Sala Grande si spalancarono e James e Sirius entrarono di corsa, travolgendo
parecchie persone.
“Venite subito!! C’è una cosa incredibile che
dovete vedere….ah, lo sapevamo che era una splendida idea!!! ”
Peter li seguì immediatamente con entusiasmo,
mentre Remus, camminando un po’ più distante, si chiedeva quanti guai e quante punizioni poteva prevedere quella loro splendida idea.
************
Appena arrivati in Dormitorio, James cominciò a
rovistare nel suo baule, mentre Sirius chiuse a chiave la porta.
Remus cominciava a chiedersi se fosse stata una
buona idea seguirli fin qui. Se non gli avesse dato corda, forse sarebbe
riuscito ancora ad evitare il peggio.
Forse.
James aveva una strana luce negli occhi, una luce
viva e guizzante, la stessa che aveva ogni volta che sapeva di star facendo
qualcosa di proibito.
Poteva essere eccitante per lui e Sirius.
Poteva essere pauroso per Peter.
Ma per Remus era un sicuro segnale che ciò che
stava per accadere avrebbe portato un sacco di guai.
Per questo non si stupì poi molto quando James si
avvicinò a lui e a Peter e con una voce cupa e spiritata(che ricordava
vagamente la Cooman), sussurrò: “Giurate
che non farete mai parola di ciò che fra poco vedrete in questa stanzaaaa!”
“G-Giuro!!” Peter era davvero facilmente
impressionabile.
“D’accordo.” rispose Remus con aria leggermente
annoiata, troppo abituato alle manie teatrali di James per prenderlo davvero
sul serio.
Però doveva ammettere che sarebbe stato un ottimo
attore.
“Poiché avete giurato, riceverete il permesso di
scoprire la nostra nuova, incredibile arma!!” ora era salito in piedi sul letto
e con spropopsitati gesti indicò il suo baule “Signor Padfoot, la prego di
portarmi quello.”
“Subito Prongs, oh potente malvagio.” Sirius fece
un buffo inchino e prese dal baule qualcosa.
“Ecco!!”disse James “ora anche voi potrete ammirare
la nostra nuova fonte di potereeeee!!!”
“Ma...James!E’ solo un pezzo di stoffa!!”
In effetti Peter aveva visto giusto. Tra le mani di
Prongs non c’era nient’altro che un comunissimo mantello, ed anche piuttosto
logoro.
Ma per James sembrava fosse cascato il mondo.
“Solo un pezzo di stoffa???!” urlò stupito e quasi
arrabbiato ”SOLO UN PEZZO DI STOFFA??!L’ha sentito Signor Padfoot??!”
“L’ho sentito, oh illustrissimo.”
“Ah, forse il Signor Wormtail non sa ciò che ha
davanti!!!Non sa dell’incredibili poteri che questo pezzo di stoffa, come lo chiama lui, è in grado di offrirci. Forse
ha bisogno di una prova!”
E come se non aspettasse altro, si avvolse nel
mantello.
Un secondo dopo si ritrovarono a fissare James a
bocca aperta.
O meglio, a fissare il punto in cui prima c’era
James.
Perché non appena quel mantello era calato su di
lui, il loro amico era completamente scomparso.
Sirius sghignazzava in un angolo.
“Allora?!Che ve ne pare? Vi siete ricreduti
ora?”una voce senza padrone eccheggiò tra i muri di pietra.
“J-James..?”chiese Peter titubante, come se avesse
paura che il suo amico fosse stato risucchiato in qualche buia dimensione senza
ritorno.
“Esattamente!!!” gridò improvvisamenet la testa di
Prongs, l’unica parte tornata visibile, che si librava a mezz’aria sopra il
letto.
“AAAH!Oddio James!!!!Che ti è successo?!!!”
“Sta tranquillo Wormtail.” disse Remus con la sua
solita calma, anche se un sorriso divertito gli attraversava il volto “ è solo
un mantello dell’invisibilità. Non è vero Prongs?”
“Esatto. Sapevo che l’avresti risconosciuto.” rispose
l’altro sorridendo.
“Non è fantastico???”anche Sirius adesso si era
avvicinato a loro “Gliel’hanno mandato i suoi come regalo!!”
“”Mi ha fatto prendere un colpo..”sussurrò Peter
che si teneva ancora una mano sul cuore.
“Ah, ci pensate a quante cose si possono fare con
un mantello del genere???!”James sembrava deliziato a questa prospettiva, con
lo sguardo perso verso nuovi sogni di malandrinate.
“Quante vendette contro i Serpeverde..”disse
Sirius, con la stessa espressione beata con lo sguardo nel vuoto.
“…quante abbuffate di nascosto nelle cucine…”
“…quanti scherzi a Mocciosus…”
“…quante spiate nei bagni delle ragazze…”
“Ok, ok , abbiamo capito….”li interruppe Remus con un sospiro.
Scuotendo la testa come fosse stato risvegliato da
un piacevolissimo sogno, James riprese: “Allora…è o non è una cosa
favolosa?!Dobbiamo assolutamente fare una prova il più presto possibile!!”
Prima che Remus o Peter potessero replicare
qualcosa, Sirius esclamò: “’Sta notte!!”
“Perfetto!Sta notte sarà la notte in cui i
Malandrini risorgeranno a nuovo potere! Mwahahahah! Tremate Serpeverde!
Aspettami Evans!”
Remus non pensava più che fosse una brutta idea.
Mentre James correva fuori dalla stanza cantando
qualche stupida canzone da osteria, seguito da un Sirius saltellante, aveva
capito che era decisamente pessima.
************
Erano ormai le undici passate, e in cielo non si
vedeva neanche una stella.
L’unica luce era quella di alcune candele posate
sul tavolo della Sala Comune, per accompagnare gli ultimi compiti di qualche
studente ritardatario.
Sfogliavano distratti le pagine di vecchi libri,
sbadigliando stancamente.
Ignari che a pochi metri da loro, all’interno nel
Dormitorio, stava prendendo forma Il Piano Diabolico Per la Conquista di
Hogwarts Ideato da James Potter, Con il Sentito Aiuto di Sirius Black e La
Riluttante Cooperazione di Remus Lupin e Peter Minus.
James si scusa per il nome, ma non gli era venuto
in mente altro.
“..Bene, non appena usciremo di qui andremo subito
a fare una visitina allle cucine, giusto per prendere qualche rifornimento in
caso le forze ci abbandonassero, e già che siamo lì ne potremmo approfittare
per fare un salto nei sotterranei dei Serpeverde…non so se mi spiego…ah! e poi
ci sarebbe anche quel corridoio al quarto piano che dovrebbe nascondere un
passaggio segreto da qualche parte…mi piacerebbe darci un’occhiata…”
“James, davvero, sono commosso da tante
opportunità, ma…”
“Ma?”
“..non credi che prima dovremmo riuscire ad
infilarci questo coso?”
Sirius cercava in tutti i modi di coprirsi con il
mantello, evitando di scoprire Peter davanti a lui, mentre Remus, rimasto aggrovigliato,
tenatava disperatamente di levarselo di
dosso senza buoni risultati.
“Oh, Merlino!Ma che state facendo?!”
“Bè James, magari non te ne sei accorto, ma la cosa
si sta rivelando più difficile del previsto!”
“Ehi qualcuno mi vuole liberare da qui sotto?!!Sto
soffocando!”
“Ah, certo! La colpa è sempre di James! Forza
insultatelo tutti visto che ormai c’è abituato!!”
“Per favore, adesso non fare la vittima!!Non ho
detto che è colpa tua!”
“Ma l’hai pensato.”
“Da quando in qua leggi nella mente Potter?”
“Da molto prima che tu avessi iniziato a fare lo
sbruffone, Black.”
“Ehiii!C’è ancora qualcuno??Sul serio comincia a
mancarmi l’aria qua sotto!!”
“Remus, per piacere, c’è già Sirius che rompe
oggi.”
“Certo, perché sono io che rompo!!Chi è che ha
insistito per questa idea dell’uscita notturna?!Chi ha avuto questo colpo di
genio?!”
“R-ragazzi, dai basta…”
“Ecco, vedi che alla fine la colpa è sempre
mia?!Non prenderti le tue responsabilità Sirius, bravo, continuiamo a fare gli
immaturi!”
“Sentite da che pulpito!! Proprio tu mi vieni a parlare
di responsabilità?! Mi dispiace, ma le prediche lasciale fare a Remus..”
“…che, se non ve ne foste accorti, è qua sotto che
rischia l’asfissia. Ma non c’è problema per me, davvero, continuate pure i
vostri battibecchi, farò in modo di morire senza disturbare nessuno.”
Liberato finalmente Remus, tutti i ragazzi tornarono
a fissarsi negli occhi.
“Allora che si fa?”
“Io direi che potremmo riprovare..”
“Se proprio dobbiamo…”
“Avevamo deciso che avremmo fatto questa cosa, e la
faremo.Ci sarà pure un modo per starci tutti insieme…”
“..solo se avessimo un tendone dell’invisibilità…”
“Dai, in fondo che ci costa?Riproviamo.”
“V-va bene. Credo che sia meglio se io rimango
davanti...”
“D’accordo. Starai assieme a Remus. E io starò
dietro con…James?”
“Credevo non fossi degno di tanta attenzione.”
“Avanti, smettila di tenere il broncio….ci farebbe
l’onore di unirsi a noi per questo esperimento, privo di buoni fini e di una benchè minima logica, Signor Potter?”
disse Sirius, esibendosi in un profondo inchino.
“Uhm…ci poteri pensare.”rispose James, mentre afferrava
un angolo del mantello con cui coprirsi.
Aveva la testa un po’ bassa e lo sguardo sfuggente:
nonostante cercasse di nasconderlo si vedeva benissimo che stava sorridendo.
Peter pensò che Sirius e James erano fatti così:
litigavano, ed il momento dopo avevano già fatto pace.
Sembrava esserci un tacito accordo tra di loro, un
segnale che decideva quando la guerra era finita ed era ora di tornare quelli
di sempre.
Questa era una delle cose che più adorava nei suoi
amici.
Sapeva che nonostante continuasse a tenere un’aria
di finto distacco, James non era più arrabbiato.
E, guardando il piccolo sorriso sulle labbra
dell’amico, era sicuro che anche Sirius lo sapesse.
“Bene, ci siamo. Al mio tre partiamo tutti con il
piede destro, intesi? Peter, Remus…cercate di non tirare troppo, o il mantello
scoprirà me e Sirius. Tutti pronti?...allora via!!”
Si sentì un forte rumore di scarpe sbattute sul
pavimento: si muovevano ancora goffamente, barcollando leggermente.
-E’ già tanto se riusciamo a muoverci…-pensò
Sirius, mentre cercava di tenere il passo con gli altri.
“Ecco, siamo alla porta!”esclamò Peter eccitato.
“Sai che conquista…”
“Dai Sirius, possibile che hai sempre da
ridire?Forza proviamo ad aprire la porta ora…ma facciamo piano o sentiranno
tutti…”
Uscirono silenziosamente sul pianerottolo,
voltandosi verso la rampa di scale che portava diretti in Sala Comune.
Quei gradini non gli erano mai sembrati così tanti.
“Perfetto, e adesso?”
“Adesso proseguiamo. Non sarà così difficile
scendere delle scale, no?Continuiamo come prima. Forza parti tu, Peter.”
Sempre in punta di piedi, cominiciarono a scendere.
Ma nonostante tutti i bei discorsi, non era così
facile.
A James una volta caddero gli occhiali, e tutti si
dovettero fermare immediatamente per aiutarlo a cercarli.
Un’altra volta Remus scivolò su un gradino,
rischiando di battere la testa contro la pietra.
Infine, toccò a Sirius scivolare, travolgendo tutti
gli altri in una pericolosa caduta.
“Ahii…che dolore...”
“Sirius, la prossima volta non potresti stare un
po’ più attento?!”
“Guarda che non sono mica caduto apposta!”
“ Mi state schiacciandooo…”
“Oh, scusa Peter!”
“EHI, COS’ERA QUELLA?!!!Non allunghiamo le mani per
piacere!!”
“Sirius, smettila di pensare di essere sempre nei
nostri pensieri…nessuno ha voglia di molestarti.”
“Ma non me lo sono mica inventato!!Guardate che lo
sentito chiaramente!!”
“Per favore, dobbiamo stare tutto il tempo a
parlare di questo, o possiamo anche provare ad alzarci?”
“Remus ha ragione..cerchiamo di ricomporci…Sirius,
ora alzati, così puoi aiutarci tirarci su.”
“E va bene..” cercò di rimettersi a posto i
pantaloni, dopodichè tese una mano agli altri
“..ma giù le mani dal mio sedere.”
Erano così occupati a cercare di rimettersi in
piedi, che non sentirono i passi che stavano arrivando verso scale.
Quando se ne accorsero, era troppo tardi.
“AAAAAAHHHHHHH!!!!!”
Una raggazza del primo anno aveva urlato con quanto
fiato aveva in corpo.
“CHE SCHIFO!!!!!”
Durante la rovinosa caduta, a Peter era scivolata la testa fuori dal mantello.
Una testa, che vista dall’esterno, pareva
abbandonata senza un legittimo proprietario.
L’urlo della ragazza richiamò anche gli altri
studenti rimasti in alzati, ma non fecero in tempo a vedere la causa di tanto
terrore che un paio di mani sbucarono dal nulla, per acchiappare la testa, e
fuggire a perdifiato verso il Dormitorio.
La porta si chiuse con un tonfo, mentre i ragazzi
ansimanti si tenevano ancora una mano stretta sul cuore.
“Penso che forse…q-questa non sia la serata più
adatta…per fare un’uscita…”
“G-già…e magari la prossima volta potremmo
controllare che la Sala Comune sia vuota, prima di uscire..”
“LA PROSSIMA VOLTA?!”
“Be’ ci potremmo riprovare...in un futuro…piuttosto
futuro e piuttosto lontano…”
“Ci servirebbe una mappa.”
“Già, una mappa che mostri tutta Hogwarts…”
“…ed anche i prati attorno…”
“...e tutti i passaggi segreti.”
“E magari anche le persone? Così possiamo evitare
questo genere di incontri...”
“Sapete che non è una cattiva idea? Magari potremmo…”
“JAMES!!!!!!!”
“Capito, sto zitto…”
“Se questa esaltante avventura è terminata, io me
ne andrei anche a letto.”
Remus si alzò, ed anche Peter lo seguì.
“Sì be’, andrei anche io..”
“Wormtail, ma che cos’hai?” Remus lo stava
guardando fisso.
“Cosa?”
“Cos’hai fatto al braccio?”
Peter si accorse della stoffa lacerata e del
piccolo rivoletto disangue che scendeva.
“Ah..me la devo essere fatta cadendo..”
“Dai, vieni in bagno. Ci penso io a curartela.”
“Davvero?Grazie mille, Moony.”
James rimase seduto per terra, con la schiena
appoggiata alla porta, guardandoli mentre sparivano nella’altra stanza.
Sirius, emise uno strano verso, interpretabile come
uno sbuffo.
“Che c’è?”chiese James voltando lentamente la testa
versol’amico.
“Non mi sembrava gli facesse tanto male.”
“Eh?”
“La ferita. A Peter.”
“Ah.”
“Voglio dire: tutti ci siamo fatti male cadendo, ma
mica cominciamo a lamentarci.”
“Se non te ne fossi accorto, Wormtail non ha aperto
bocca.”
“Sì, ma poteva sempre rifiutare…dire, che non c’era
bisogno…”
“Uhmm…”James ebbe un guizzo negli occhi.
“Remus poteva anche essere stanco, ma lui non
gliel’ha mica chiesto…mi sembra un po’ troppo approfittatore...”
“Sirius, dì la verità…”
James aveva un sorriso da ebete stampato in faccia,
e si avvicinò a Sirius tanto che i loro volti non distavano più di una spanna.
“...sei geloso?”
Sirius si irrigidì un’attimo, per poi voltare la
testa dall’altro lato.
“Ma che diavolo dici, Prongs?!”
“Ah-ah, sei anche arrossito…ma che carino...”
“Basta, ti dico che non è così!!”
“Ah, certo…e io ieri ho visto la McGranitt ballare
nuda.”
“Che ne sai, potrebbe anche averlo fatto, no?”
“Sì sì, ma tu non cambiare discorso…”
“Smettila Prongs!!”
“Ma sto solo dicendo la pura verità…non mento
certo, se dico che sei GELOSO!!!!”rispose, urlando l’ ultima parola in
direzione del bagno.
Sirius gli fu addosso in meno di due secondi, con
intenti tutt’altro che amichevoli.
“Ma cos’hanno da urlare quei due?”
Peter sbuffò, seduto sullo sgabellino del bagno,
mentre Remus rimetteva tutte le medicazioni all’interno dell’armadietto.
“Se la McGranitt li sente siamo davvero
finiti…Remus?”
Remus non sembrava dar il minimo ascolto alle
parole dell’amico, era perso in tutt’altri pensieri e sorrideva tra sé.
“Moony?”
“Ah, scusa Wormatail..m-mi ero perso un attimo.”
E riprese a rimettere in ordine velocemente, rosso
in volto come se fosse stato scoperto a fare qualcosa di proibito.
Peter lo guardò un po’ accigliato: non era la prima
volta che gli capitava di non capire i suoi amici.
Spesso si rendeva conto di essere tagliato fuori da
un sacco di cose: non che gli altri gliele tenessero nascoste di proposito, ma
era come se loro riuscissero a capirsi al volo, senza aver bisogno di parole
per spiegare.
Remus gli diceva spesso che le parole potevano
essere fonte di malintesi, e certe volte bastava uno sguardo o un gesto per comprendersi.
Il problema era che lui non riusciva proprio a
coglierli questi segnali: era già succeso che i suoi amici iniziassero a ridere
d’improvviso, senza un apparente perché, scambiandosi occhiate complici.
Avrebbe voluto chiedere loro che cos’era successo
di così divertente, ma spesso preferiva rimanere in silenzio, oppure far finta
di ridere anche lui, per non far capire di non aver capito.
Forse si sbagliava, forse le sue erano solo
paranoie, ma tutte quelle volte era come se perdesse qualcosa di importante:
non era parte di quella sotile complicità che esiste solo tra i veri amici, e
per questo ne soffriva.
Ultimamente, inoltre, gli era sembrato che questi
segnali aumentassero; erano di più le volte in cui James ridacchiava e Sirius
si infuriava, o anche quelle in cui Remus arrosiva e cercava di evitare lo
sguardo di Sirius.
Si chiese se tutto questo avesse a che fare con il
sorriso di Remus poco prima.
Ma non seppe darsi una risposta.
“Ecco è tutto a posto!” Remus chiuse l’armadietto
stiracchiandosi.
“Certo è stata davvero una giornata terribile!”
sospirò Wormtail un po’ rassegnato.
“Terribile?! Non direi…”
Remus aprì la porta come per controllare che gli
altri due non si fossero già ammazzati di botte, e sulla soglia si girò
sorridendo.
“E’ sempre la solita interminabile routine.”
Peter si alzò sospirando e spense le luci del
bagno, sperando dentro di sé che la routine del giorno dopo fosse un po’ meno
interminabile.
Pensieri di
fine Primavera
E finalmente sono tornata!! Vi chiedo davvero
perdono, ma tra le vacanze e le versioni di greco e latino, non avevo più un
momento libero (e non ne ho nemmeno adesso...-__-)
Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto. Ho
accennato brevemente il rapporto di amicizia che c’è tra Sirius e James, un
legame che ritengo molto profondo e di cui parlerò meglio anche nel prossimo
capitolo (curiosi, eh?^^)
Dato che era un capitolo dedicato a Peter, non ho
dato molto spazio alla relazione che invece si sta costruendo tra Remus e
Sirius: come anche lui ammette, non riesce sempre a capire cosa pensino i suoi
amici, soprattutto ultimamente.
Comunque una piccola parte dedicata a loro alla
fine ce l’ho messa.^__^
E’ stato un po’ un capitolo di transizione, ma
spero comunque non vi abbia annoiato.
Credo anche che la canzone all’inizio sia quella
che abbia azzeccato di più per un capitolo finora.^^
Ma ecco la domanda del secolo:
Secondo voi, chi ha toccato il sedere a
Sirius?XD (risposta: io, è ovvio)
Lasciandovi con questo dubbio amletico, passo ai
vostri splendidi commenti…
X fede_ea: Che bello una nuova
commentatrice!!^__^ Sono davvero felice che questa fan fic ti piaccia, e spero tanto
che continui a piacerti!!Un bacione
X immoto: Grazie! Sono contenta che
lo scorso capitolo ti sia piaciuto…avevo paura di aver un po’ esagerato con le
smelensaggini, ma sapere che ti è piaciuto mi ha reso molto felice!
Il “mistero” della poesia verrà svelato un po’ più
avanti, ma in realtà non riguarda solo la poesia…basta basta, non dico più
niente!!!!!^^”Spero che continuerai a leggere questa fic con piacere. Un
bacione
X Agartha: Grazie mille per il tuo
commento!!
Davvero, sei riuscita ad inquadrare benissimo
l’idea che volevo dare con quel capitolo, e le sensazioni che avevo intenzione
di trasmettere. Sono felicissima di sapere che ti piace il modo in cui questa
fic si sta evolvendo e ti come sto “amministrando” la situazione. Volevo che i
sentimenti e le sensazioni dei personaggi fossero qualcosa di impreciso e sfuggente,
qualcosa che si può solo spiare da lontano. Anche questo capitolo ti è
paiciuto? Spero davvero di sì. Anche qui, come hai detto tu, James fa da
“jolly” della situazione ed in più si diverte un mondo a farlo: se non
esistesse davvero si dovrebbe inventarlo.^__^ Un bacione.
X Noesis: Questo è uno dei dubbi che
avevo anch’io, sullo scrivere il capitolo: la paura che potesse risultare un
po’ troppo melenso. Alla fine però ho scelto di tenerlo com’era, perché ho
comunque pensato che al momento magari Sirius avrebbe accettato i sentimenti di
Remus, senza nemmeno rendersene conto, riflettendo solo dopo sul loro vero
significato (cosa che sta iniziando a fare). Come se fosse una specie di sogno,
insomma. Ti ringrazio comunque perché il tuo commento mi ha aiutato a
riflettere e a capire meglio i perché della mia scelta.
Mi fa moltissimo piacere sapere che ci sono delle
frasi che addirittura reputi eccezionali, e sono molto contenta che i
personaggi non risultino OOC. Un bacione.^__^
X Joy: Grazie mille!!!Davvero il
tuo commento mi ha fatto arrossire^///^
Sapere che questa storia ti piace così tanto e
davvero una bellissima soddisfazione. Sono molto contenta che tu abbia
apprezzato soprattutto il terzo capitolo, che è quello su cui nutrivo più
dubbi: ero indecisa fino all’ultimo perché a tratti pensavo fosse un po’ troppo
smelenso, ma sapere che ti è piaciuto mi rende davvero felicissima!!
Hai capito che una cosa su cui punto molto sono le
parole e gli scenari: penso siano indispensabili per creare una buona storia, o
almeno lo sono per me!^^
Spero tantissimo che anche questo capitolo ti sia
piaciuto…fammi sapere, d’accordo?Grazie mille e un bacione.
X Miki_TR: Ti ringrazio moltissimo per il tuo commento. L’atmosfera magica è una
delle cose su cui puntavo e sono felice che abbia funzionato.^^
Inoltre hai capito perfettamente le sensazioni che
volevo dare: volevo che tutto assomigliasse ad un sogno, un sogno sottile che
si può appena intravedere, come le emozioni che provano i personaggi in questo
capitolo. Anche io adoro quella fase “silenziosa” del rapporto: una fase
costituita da certezze derivate dagli sguardi e dai silenzi. In fondo, come
dice anche Remus in questo capitolo, le parole sono spesso fonte di
malintesi.^_- Un bacione.
X Chu: Sono felice che ci piacciano
le stesse cose!!^__^
Spero di averti trasmesso le emozioni che volevo
dare con questo capitolo, e da quanto leggo nel tuo commento credo proprio tu
le abbia individuate.
Mi piace molto il senso di delicatezza (brava è
proprio l’aggettivo adatto!) che c’è attorno al rapporto di Sirius e Remus, ed
adoro ancora di più questa fase del loro rapporto. Sono molto contenta anche di
sapere che il capitolo non ti è sembrato troppo melenso ma che addirittura lo
hai definito romantico!^^
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un
bacione