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Autore: xXxBlackRosexXx    31/05/2010    4 recensioni
Un vampiro è deciso a riprendere il suo trono come legittimo re dei vampiri. Ma i Volturi sono pronti a fermarlo a qualunque costo. Una piccola fan fiction che rivela le origini dei vampiri (secondo me)e che racconta la storia di un piccolo amore difficile.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Awakening

PREFAZIONE:


Da circa tre giorni mi trovo qui a Volterra con la mia migliore amica, nonché manager.
Dobbiamo preparare in un mese il suo matrimonio e già non ne posso più.
Fondamentalmente, per due ragioni: la prima è che tra trenta giorni circa avrei dovuto dire addio alla mia migliore amica e sarei tornato a vivere da sola con il mio fidanzato in un appartamento di New York, non che mi dispiaccia, ma sono ancora in quel periodo in cui non sono ancora certa se lui è l'uomo con cui voglio passare tutta la vita o è solo la cotta passeggera di qualche anno.
E secondo, Volterra è una città tremendamente noiosa, ma non avevo idea di quanto mi stessi sbagliando.


CAPITOLO 1: Cantante


Dopo un intera esistenza qui, finalmente sento cambiare l'aria che mi circonda, un profumo inebriante mi stravolge i sensi da giorni, è quasi impossibile resistergli.
Entra delicato dalla finestra del bancone e me lo sento delicato scorrermi dentro la gola, un sapore dolce che non posso dimenticare.
Ho provato a non respirare, ma è troppo forte non posso farne a meno è una cosa mia e soltanto mia. Esiste solo per me.
Speravo che dopo qualche giorno tutto sarebbe passato, ma insiste e so che non ne posso fare a meno, devo incontrarla, conoscerla, è un impulso troppo forte, non mi basta più sentirla passare in mezzo alla folla.
Ma che diamine sto dicendo?
Sono sposato con una persona che amo e la quale ricambia in pieno, però tutto questo mi sconvolge e ho paura che i miei fratelli abbiano già sospettato qualcosa.
Il problema è che vorrei parlarne con qualcuno per avere qualche consiglio, tipo: “Uccidila! E non pensarci più.” oppure “Provaci è ovvio che siete fatti l'uno per l'altra.”.
Ho anche provato a immaginarla, il suo aspetto, il suo carattere, come potrebbe cambiare la mia vita se lei ne dovesse far parte e ora sono alle strette per colpa di un umana.

Ah ah ah ah, sono proprio caduto in basso” dissi tra me e me con una risata forzata.
Chi è caduto in basso Caius?”.
Oh no, Aro e Marcus erano entrati in camera mia, erano davanti alla soglia e sapevo per cosa erano venuti.
Di solito le giornate di novembre sono sempre nuvolose, perciò me la svignavo dal balcone, proprio oggi doveva esserci il sole?

Ehm, mi dispiace, ma ho un impegno e...” provai comunque a passare per la porta, ma mi sollevarono di peso, Marcus mi reggeva per il braccio destro, mentre Aro mi reggeva per il sinistro.
Eh no, oggi vogliamo delle risposte!” disse Aro allegramente.
Mi gettarono sul letto, Marcus si accomodò sulla poltrona accanto al balcone con la solita espressione annoiata, mentre Aro era in piedi davanti a me con le braccia incrociate e un sorriso impaziente.

Allora Caius, cosa ti sta succedendo?” iniziò Aro.
In che senso Aro? Non ti capisco.”dissi cercando di assumere un espressione più incredula possibile, ma è difficile mentire a un vampiro che ti conosce da millenni e che con un tocco può conoscere tutti i tuoi pensieri.
Ecco, vedi...” la sua voce esitò per un attimo “sembri felice.”
Felice ? Io? Ma dai Aro, Marcus non dirmi che anche tu sei d'accordo con lui.”eppure, anche lui esitò a rispondere.
A dire il vero, devo dar ragione ad Aro, di solito te guardi tutti, come dire? In cagnesco. Ma da qualche giorno sei, felice. Sorridi perfino!”
Non mi aspettavo delle risposte del genere.

Perché non posso essere felice per una volta?”
Non è quello che io e Marcus volevamo dire, ma, insomma è strano che di punto in bianco te possa cambiare. Volevamo sapere se era successo qualcosa, dopotutto siamo fratelli”.
Guardai Aro dritto negli occhi, tanto prima o poi glielo avrei dovuto dire.

In effetti qualcosa è successo.” entrambi si irrigidirono “Ma non so con che parole dirvelo...”
Aro mi allungò la mano, ci riflettei un attimo.
In fondo era la cosa migliore.
Prima guardai la sua mano tesa davanti a me, poi lo guardai di nuovo in faccia e alla fine cedetti e gliela afferrai.
La sua faccia era rivolta verso di me, ma i suoi occhi non mi guardavano, era completamente perso nei miei ricordi.
All'inizio aveva gli occhi sbarrati, poi lentamente il suo respiro si fece affannoso e accadde una cosa che non gli avevo mai visto fare prima, con la mano libera si afferrò la gola. Non poteva sopportarlo quell'impulso e se fosse andato avanti non sarebbe riuscito più a controllarsi e per la prima volta fu lui a lasciare la presa.
Ammetto di aver contribuito a far risaltare meglio quel ricordo, mi sentivo bene a sentire il suo odore, era come se il sangue ricominciasse a scorrermi nelle vene e non potevo perdermi la possibilità di sentirlo di nuovo così nitidamente.
Aro rimase a fissarmi con una faccia imperscrutabile, non si muoveva di un millimetro. Fino a quando non inarcò le labbra nel suo solito sorriso e si buttò di peso accanto a me, appoggiò una mano sulla mia spalla.
Tentava di trattenere qualche risata e intanto guardava davanti a sé con lo sguardo vuoto, assorto nei suoi pensieri. Marcus si inarcò in avanti per sentire ciò che Aro aveva visto nei miei ricordi.

Marcus” iniziò finalmente a parlare Aro “il nostro Caius ha trovato la sua cantante”.
Marcus strabuzzò gli occhi meravigliato, era incredulo quasi quanto me, invece Aro era entusiasta della notizia, tanto che si tratteneva a stento.

Sei sicuro di quello che hai visto in Caius?”
Per chi mi hai preso? Non sono un novellino! E comunque sono le stesse emozioni che Edward provava per Bella.”
Marcus ne era sempre più sorpreso, dopotutto questo è anche il suo potere, quello di poter vedere i legami tra le persone.
Io invece mi sentì rabbrividire al pensiero.
Non che mi dispiacesse ma ero già innamorato non avrei mai voluto lasciarla e adesso,di punto in bianco salta fuori la mia cantante?
Dannazione!
Ero distrutto e i miei fratelli lo avevano già capito, ma non sapevano che fare.

Vuoi che mandi Alec a prenderla?” provò Aro a parlare per primo.
Cosa, perché?”
Ho sentito i tuoi pensieri e so che non potrai resistere a lungo così. Tanto vale farla finita in fretta.”
Ma Marcus si oppose.

No Aro, si farebbe solo del male.”
Allora che proponi?”
Che prima la veda, poi io dirò quanto è forte il loro legame e a quel punto sarà Caius a decidere.”
Vederla? Riuscivo appena a trattenermi quando la sentivo passare se l'avessi vista non sarei mai riuscito a fermarmi e avrei messo a repentaglio il segreto che custodivamo da anni.

No, non potrei mai, non riuscirei a fermarmi!”
Dai Caius, domani che è previsto brutto tempo possiamo fare una prova. Oggi magari bevi più del solito, Edward faceva così!” continuò allegramente Aro con il suo tono amichevole, come se mi spingesse nelle braccia della misteriosa ragazza.
Non mi aveva ancora convinto del tutto ma avevo ancora altri pensieri nella mente e non sarebbe stato facile sopprimerli.

Aspetta Aro” lo interruppe Marcus “cos'hai? Sei preoccupato per il piano di domani?”
Non riuscivo a parlare avevo un nodo tremendo in gola, non era da me.
Perché mi comportavo così? Non capivo più niente perché non riuscivo neanche ad arrabbiarmi?
Così con un filo di voce provai a dire il suo nome: “Athenodora...”
Come se non fossero già abbastanza pallidi sbiancarono ancora di più.
Come potevano aver dimenticato mia moglie?
“Già, è vero, ma non puoi farti sfuggire una possibilità del genere!”
Non riuscivo a guardarlo in faccia quanto ero abbattuto, figurarsi rispondergli.

Facciamo così, te domani la incontrerai e io ti dirò se il legame tra te e Athenodora è più forte o meno di quello con la tua cantante. Poi, la scelta sarà tua.”


***

Chi avrebbe mai potuto minimamente immaginare che organizzare un matrimonio fosse tanto difficile?
Ma è la mia migliore amica e ora sto organizzando il matrimonio che me la porterà lontano.
Comunque ho accettato di aiutarla per due motivi: uno è che in fondo sono in debito con lei e secondo mi mancava l'Italia.
Avevo sempre vissuto in una piccola cittadina vicino a Venezia e adesso invece, da qualche anno vivevo a New York, perciò un po' la nostalgia e un po' la curiosità perché non ero mai stata a Volterra mi convinsero a venire.
Adesso eravamo in pasticceria a decidere come sarebbe stata la torta e, mentre la mia amica Emily si metteva d'accordo con il pasticcere io preparavo la lista dei biglietti che avrei dovuto ordinare dopo.
Ma ero completamente distratta, questa era una città molto piatta ma c'era qualcosa di strano nell'aria, qualcosa di magico.
Ogni volta che passavo per la piazza non potevo fare a meno di sentirlo, mi faceva star bene, senza pensieri e come stregata da qualcosa di invisibile.

Ally, andiamo che ho finito!”
Quando tornai in me eravamo per le strade di Volterra, non vedevo l'ora di passare per la piazza, perché volevo riprovare quelle emozioni per prepararmi all'arrivo del mio ragazzo, che sarebbe arrivato tra quattro giorni e mi aveva fatto la domanda fatidica: “Mi vuoi sposare?”
Non sapendo cosa rispondere, così gli chiesi di aspettare e lui mi diede tempo fino a quando non mi avrebbe raggiunta a Volterra. Ma lui come un infame aveva anticipato il giorno rispetto agli altri invitati e davvero non sapevo cosa rispondergli.

Stai ancora pensando a Samuel?”
Mi ci volle qualche secondo prima di rispondergli.

Sì, ma non so davvero che rispondergli. Te come sapevi che Steven era la persona giusta per te?”
Ci pensò un attimo, poi rispose: “Non lo sapevo, me lo sentivo dentro che sarei stata felice solo se avessi sposato lui.”
Va bene, è logico, ma non mi aiutava a decidermi.
Finalmente arrivammo alla piazza e quella sensazione mi travolse un altra volta, era così perfetta. Sarei rimasta lì ore se avessi potuto.

Ci possiamo fermare qui per un po'?”
Ancora quella sensazione?”
Mi domandò, ma non la ascoltai e andai a sedermi sul bordo della fontana in mezzo a quel andirivieni di gente, riuscivo a vedere quello strano palazzo e uno strano impulso mi invitava ad entrare.
Ma il mio buon senso mi diceva di andarmene, ma quanti stanno a sentire il buon senso?
Non sarei entrata, ma non volevo neanche andarmene.
Emily aspettò paziente accanto a me, ne capiva quanto ne capivo io. Poi nel tentativo di distrarmi iniziai a fare domande.

Ricordami un attimo perché il matrimonio a Volterra?”
Perché Steven viveva qui con la sua famiglia prima di trasferirsi in America”
Ah, sì...”
Te stai cercando di inventarti una scusa per Sebastian, vero?”
Uffa, Emily mi conosceva fin troppo bene e sa che quando mi ripeto o faccio domande sapeva che volevo evitare un argomento più importante.

Senti, per me quando conosci la persona adatta a te, non ci stai proprio a pensare. Lo sai e basta, se esiti vuol dire che non è lui la tua anima gemella. Credo che sia molto meglio per entrambi se vi lasciate, prima che sia troppo tardi.”
Sapevo che aveva ragione, ma in quel momento mi travolse un senso di vertigine e vuoto. Va bene, non lo avrei sposato, ma come avrei potuto dirglielo?
La giornata passò in fretta mentre mi torturavo per inventarmi una qualsiasi scusa.


***


Per tutto il tempo passato a bere quanto più sangue potevo, al fine di controllarmi, sentì il suo profumo.
Ardeva in continuo la mia gola e più provavo a dissetare la mia sete con altro sangue, più sentivo il desiderio del suo. Volevo uscire, trovarla dare una forma all'immagine sfocata che avevo in testa di quell'umana e sapere come potesse calmarmi in questo modo.
Ovviamente i miei fratelli lo avevano notato, ma non erano gli unici.
Io e i miei fratelli decidemmo di trovarci in biblioteca per discutere del piano che avevano architettato, io non avevo più la forza di oppormi. Era così tanta la forza che dovevo concentrare che era molto meglio che la risparmiassi quando l'avrei incontrata.
Ma come temevo Athenodora mi stava seguendo, mi girai e vidi dal suo volto che aveva molte domande, alle quali pretendeva una risposta.

Athenodora? Cosa succede?” cercavo di mantenere il solito tono di voce, ma era difficile. Per la prima volta da quando ero immortale mi sentivo stanco.
Caius, te sei mio marito, me lo diresti se qualcosa non va, vero?”
Aveva l'aria davvero preoccupata, avrei voluto dirle tutto. Ma non so se sarebbe stata capace di sopportarlo, dopotutto non avevamo ancora deciso niente.
Era inutile farla soffrire.

Non ti preoccupare” mi avvicinai al suo corpo rigido come se temesse le mie sfuriate, gli avvolsi un braccio attorno al suo fianco e la avvicinai a me. Con l'altra mano le sollevai delicatamente il viso per guardarla dritto negli occhi.
Domani sarà tutto finito” se avesse saputo piangere, penso l'avrebbe già fatto.
Con un debole sussurro rispose: “Baciami” esitando esaudì il suo desiderio.



Athenodora sospetta qualcosa” dissi entrando nella biblioteca.
Tutti sospettano qualcosa, amico mio. Anche le mezzosangue”
Si riferiva alle ragazze che si erano da poco unite a noi dopo che avevamo ucciso il loro padre, Joham.
Il quale voleva dar vita a una nuova razza, in parte immortali e in parte mortali, ma dato che non seguiva molto le nostre leggi abbiamo dovuto fermarlo e le sue figlie hanno deciso di seguirci.
Adesso Aro, ogni giorno prende appunti su di loro, sulla loro storia, lo stile di vita... e così stava trascrivendo tutto quello che aveva scoperto oggi.
Io comunque non ci avevo mai parlato anche se erano con noi da qualche anno.

Come hanno fatto a capirlo anche loro se non ci parliamo mai?”
Comunque sia, ti assicuro che tutti sanno che sei cambiato. Ma nessuno aveva pensato a una cantante.”
Marcus fece un cenno per confermare le parole di Aro.

Ma allora, neanche Athenodora l'ha capito, ma perché è così preoccupata?”
Da quel che ha provato a spiegarmi ha paura, paura che te voglia di nuovo andare a caccia di licantropi”.
A sentire quella parola sentì un brivido lungo la schiena. Detestavo i licantropi, da quando uno di quelli aveva provato a uccidermi, così decisi di intraprendere una “crociata” contro questi. Ma Aro non poteva sopportare un genocidio, così mi dovetti fermare e lasciarne qualcuno in vita.

Ma non ha senso, sono troppo pochi. Sarebbe troppo facile, era divertente quando erano qualche centinaio.”
Spostai una sedia del tavolo e mi sedetti assieme ai miei fratelli.

Ma lei non stava pensando a quelli europei”
A quali allora?”
Ai muta-forma americani. Athenodora sa bene quando ti manchi lottare e così ha pensato che tu fossi così felice perché stavi organizzando un altra guerra.”
Sul serio ha pensato questo?”
Sì, dopotutto senza poterti leggere nel pensiero, questa era l'ipotesi più ragionevole.”
Non avevo idea di quanto la stavo facendo soffrire, ogni volta che vado a combattere lei va subito in panico. So che lo fa perché ci tiene a me, però sarebbe stato molto peggio per lei conoscere la verità.
Perciò decidemmo di non dirle niente fino a quando non avremmo preso una decisione ed ero quasi sicuro di scegliere l'opzione di Aro e ucciderla.
Ma poi guardavo Marcus e speravo di non finire come lui perdendo il mio vero amore.
Mi mancava il vecchio Marcus, era incredibile come fosse cambiato, di lui ormai era rimasto solo un involucro vuoto. In realtà tutti noi eravamo cambiati, mi mancavano davvero i vecchi tempi. Era incredibile come il tempo ci avesse cambiati.
Aro era rimasto più o meno come sempre, anzi, lui era quello che provava più di tutti a tornare come prima. Ma ora che molti erano contro di noi era difficile e se non fosse per Aro i Volturi si sarebbero già separati molto probabilmente. Nessuno ha mai capito cosa spingesse Aro a lottare per i vampiri con tutta quella decisione.

Neanche io lo so”
Senza che me ne accorgessi Aro mi stava toccando la mano e aveva ascoltato tutti i miei pensieri, io d'istinto ritirai la mano e lui non riuscì a trattenere una risata.

Scusa Caius, ma ero troppo curioso. Comunque io e Marcus abbiamo già pensato a tutto per domani.”
Ero ancora un po' stizzito, ma decisi di sorvolare e di ascoltarlo. Tanto non era la prima volta che mi leggeva il pensiero di nascosto.

Cosa dovrei fare?”
Allora, io e Marcus ti abbiamo procurato dei vestiti umani così potrai scendere in piazza e quando sarete abbastanza vicini io e Marcus saremo sul balcone così potrà vedere il vostro legame. Fai in modo che riesca a vedere entrambi, poi tutto il resto toccherà a te”
Questo è il piano che siete riusciti a pensare? Sembra fatto da un bambino.”
Continuammo a parlare tutta la notte ma io continuavo a pensare a lei e anche se non ne ero certo, sapevo che lei stava pensando a me.


  
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