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Autore: CherryBomb_    01/06/2010    7 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Confusione

Ary POV

Finalmente era suonata la ricreazione, grazie a Dio.

Uscii e vidi arrivare la Ila.

-Ciao. Come va? – le chiesi.

-A parte che Mattia ha detto di amarmi, che mi ha sempre amato e che ha mollato la stronza per me. Simo viene, vuole parlarmi, mi chiede ancora scusa. E io che non lo guardo nemmeno perché so che se lo guardassi negli occhi, sorvolerei su qualsiasi cosa. Per il resto tutto bene, tu?

-Benissimo. Da dio. Mi ha dato una bacio sull’angolo della bocca.

-Oddio, che tenero. – le vennero le lacrime agli occhi.

-E poi ci siamo abbracciati. Mi ha detto che gli piaccio perché sono timida.

-Ok, quel ragazzo lo adoro. Che teneri che siete. – mi fece un sorriso. Non un sorriso tirato di quelli che dovrebbe avere una persona giù di morale, ma quello di una persona sinceramente felice e contenta.

-Sono felicissima.

-Lo immagino.

-Che hai intenzione di fare con Mattia?- di Simo non avevo nemmeno il coraggio di chiederglielo. Sapevo che non avrebbe fatto niente, per un po’ sarebbe stata a guardare. Avrebbe guardato cosa faceva lui e come si comportava, alla fine di tutto forse avrebbe fatto qualcosa.

-Non so. Vedrò. Cioè a me lui piace, ma….cioè….

-Pensi a Simo.

-Si. – ammise abbassando la testa.

-L’hai capito, che non si arrenderà?

-Si. – cominciò a piangere.- Cioè, no. Non lo so. Come posso saperlo? Non voglio soffrire. Ci sto già soffrendo adesso, figurati se mi fidavo. – la campanella suonò, ma la lasci parlare. – Come posso fidarmi, come posso solo credere a quello che mi ha detto?

Piangeva. Troppo per i miei gusti e forse anche per i suoi.

Non vedemmo neanche arrivare Mattia, che la prese da dietro, le mise le mani sui fianchi e le baciò una lacrima che stava scendendo dalla sua guancia. Al contatto con le sue labbra, lei chiuse gli occhi e un’altra lacrima le rigò il viso. Che teneri, erano carini insieme, ma ce la vedevo di più con Simo. Lei aveva la faccia sofferente. Povera, chissà che confusione aveva in testa.

-Mattia, lasciami. – gli domandò tranquilla.

-Ma amore perché….-

-Non..chiamarmi…amore…- disse prendendo e scappando, passando in parte alla Fede.

-Ila. – lei la chiamò.- Cos’è successo?- mi chiese.

-Confusione.

-Ah. Viene anche oggi?

-Immagino.

-Chi? Chi viene anche oggi?- chiese Mattia, guardando prima una poi l’altra.

-Ti dico solo che hai sbagliato momento. Non hai scelto il momento giusto per dirle di amarla.

-E perché? Quando l’ho capito gliel’ho detto.

-Ma non puoi saltare fuori di punto in bianco. Ti rendi conto che se n’era fatta una ragione? Aveva cominciato a girare la pagina.

-Be, cominciato è un parolone.- disse la Fede.

-In effetti. Va be, aveva preso in mano la pagina per girarla e tu dici di amarla? Quando quell’altro coglione ha fatto il coglione?

-Niente io vado a raggiungerla. Tanto ho religione. Ciao Ary ci vediamo dopo. Ciao Mattia.- disse la Fede andando nella direzione in cui era sparita la Ila.

-Vado anch’io. Ciao. – disse Mattia andando verso la sua classe.

Quanto avrei voluto che tutto si risolvesse in un batter d’occhio, ma non era possibile.

Passai le successive tre ore a pensare alla Ila, alla situazione di merda che si era creata. Finché non la vidi.

Portava gli occhiali da sole nonostante piovesse.

-Ila. – andai verso di lei e l’abbracciai.

-No, tranquilla. Non è niente.

La guardai male. Sapevamo tutti che non stava bene.

Uscimmo da scuola, le due fumatrici accesero la sigaretta.

Al cancello c’erano i nostri, o meglio il mio, semi-dio che mi aspettava.

-Ciao ragazze.- poi venne da me e mi diede un bacio sulla guancia.

-Ciao Edo. – dissero la Ila e la Fede.

-Ciao Simo. – disse la Fede.

La Ila non lo guardò minimamente. Non lo calcolò.

Lui stava quasi per parlargli, quando…..

-Ila.- era il compagno di classe di Mattia.

-Ciao Gio. – disse girandosi.

-Mi hanno pregato di darti questa.- e le porse un foglio o tanti fogli non riuscivo a capire.

-Grazie. – vidi la sua bocca fare una strana smorfia. Sapeva già di chi era, lo aveva capito.

-Ciao. – disse Gio andandosene via.

Lei non gli rispose. Si diresse verso il cestino. Voleva buttare il foglio.

-Naaaaaaaaa. Ferma questa è mia. Tu non la butti chiaro? Voglio vedere cosa ha scritto. – le tolsi dalle mani il foglio, che scoprii, erano più fogli.

-Bene, fai come vuoi.- cominciò a camminare.

-Guarda che scherzavo, Ila.- le dissi. Se fosse stata in stato normale mi avrebbe rincorso, avrebbe fatto di tutto per prenderla.

-Si, lo so. Io no, fai quello che vuoi. Facci quello che vuoi. Non voglio più sapere niente. Di nessuno.

-Dai, Ila. – dicemmo in coro io e la Fede.

Se ne andò con i suoi occhiali da sole e la sua musica.

Edo guardò me, poi la lettera, poi Simo.

-Non vorrai leggerla, vero?- mi chiese Simo.

-Non lo so. – guardai la lettera, poi Simo.

-Non guardare me, di certo non parla di me quella lettera. Quindi non mi frega. – disse Simo andandosene. Io lo fermai per il giubbino.

-Non è vero che non ti frega, cazzo Simo. Ti frega. Muori dalla voglia di sapere cosa gli ha scritto. Muori dalla voglia di parlarle, di abbracciarla e di baciarla. Non dire cazzate, per piacere.

Tutti e tre mi guardarono male.

-Ha ragione, lo sai. – disse Edo guardando Simo.

-Certo che lo so, ma cosa posso farci? Non la posso obbligare a stare con me o in mia compagnia se lei non vuole. Voglio sapere cosa gli ha scritto l’altro coglione, ma non leggerò la lettera. – disse andandosene, salì sulla sua BMW e avviò.

La Ila a quell’ora era già arrivata in fermata.

Camminai tutto il tempo con Edo a parlare e a scherzare, insieme ovviamente anche alla Fede. Ad un certo punto mi prese per mano. Mi stavo per sciogliere. Ero al settimo cielo. Sentire le sue mani calde a contatto con le mie che erano leggermente fredde.

Arrivammo in fermata. Non c’era traccia né della Ila, né di Simo.

Dov’erano finiti?

-Ali, hai visto la Ila?- chiesi io.

-Si, è salita in macchina con uno con una BMW nera.

-Simo.- dicemmo in coro tutte e tre.

-Grazie.

-Prego.

-Che cosa stanno combinando quei due?

 

A poca distanza in macchina...

-  Non mi piace vederti così. – mi disse Simo mentre guidava.

- Se dovessi lasciare stare e non venire più, non mi vedresti così e di conseguenza non ti darebbe fastidio.

- Smettila di trattarmi così.

- Così come?- ero sull’orlo di piangere ancora una volta. No Ila. Non davanti a lui.

- Di merda. mi stai trattando di merda. Mi dispiace. Basto io a farmi sentire una merda, non metterci anche tu.

- Io non ti faccio sentire una merda.

- Si, invece.

Mi girai di scatto e lo guardai.

-No.

Oddio, era distrutto. Sembrava una vita che non dormiva.

-Da quant’è che non dormi? – nel frattempo ci fermammo in un parcheggio, non eravamo molto distanti dalla scuola.

-Da domenica mattina alle 6.

Era un giorno e mezzo, che non dormiva. Era distrutto. D’istinto mi venne da abbracciarlo, ma mi fermai.

-Cosa è successo oggi? Non penso che sei così per colpa mia.

-Perché dovrei essere così per colpa tua? Ti ho detto che non mi fidavo di te e quindi non ci sto nemmeno male.

-Togliti gli occhiali.

-No. Ho le occhiaie e poi non…- mi prese gli occhiali dal viso.

Ora vedeva realmente il mio stato. Occhi gonfi, rossi. Infossati.

Avevo un’aria stanchissima.

Non riuscivo a guardarlo negli occhi.

Mi prese il viso con le mani e mi fece alzare lo sguardo.

Ci guardavamo, io mi vedevo riflessa nei suoi occhi neri, lui si specchiava nei miei azzurri.

Per fortuna eravamo fermi.

Nonostante mi tenesse il viso, abbassai lo sguardo. Una lacrima mi rigò il viso. Con il pollice me la tolse.

-Dimmi cos’hai. Cosa è successo oggi. Posso aiutarti.

-Non penso.

-Che ne sai?

-Mi ha detto di amarmi.

Sentii la sua mano sul mio viso irrigidirsi e il suo sguardo si fece sbarrato.

-Cosa?

-Mi ha detto di amarmi, di avermi sempre amato. Che l’ha capito quando mi ha visto con te, ha capito di essere geloso.

Mi asciugò un’altra lacrima dal viso.

-Non è solo questo vero?

-Si, è tutto. – lo guardai negli occhi, cercando di non fargli capire che in realtà mentivo.

-Non ci credo.

-Non so cosa fare. Io…cioè….mi piace ancora, ma…non…non sento più quello che sentivo prima. E io di te non mi fido. Cioè non posso fidarmi.

-Sono qua, con te adesso. E tu sei qua. Ti sei fidata, sei venuta. Perché?

-Perché…avevo bisogno di sentire la tua voce.- ormai ero crollata. Piangevo come non so che cosa. Mi abbracciò.

-Lasciami Simo. – mi lasciò senza fare storie.

-Voglio che tu ti fidi di me.

-E come posso fidarmi? Me l’avevi detto anche sabato di fidarmi, eppure lo stesso giorno, hai……- mi caddero una serie di lacrime.

-Io….- si fermò. Non andò più avanti.

Il cellulare suonò.

-Pronto.

-Ila, veloce che tra poco arriva il pullman.

-Arrivo

Era la Ary.

Simo aveva già messo in moto.

Arrivammo alla fermata in meno di cinque minuti.

Edo vedendo arrivare la macchina salutò la Ary con un bacio sull’angolo della bocca.

-è fortunata, lei. – disse Simo, vedendo che sorridevo.

-Si, davvero fortunata. – dissi scendendo.

-Lo potresti essere anche tu.

-Dipende tutto da te.

-Ciao Ila. – mi salutò Edo salendo in macchina.

-Ciao.

  

Eravamo lì, io e lei. Sole.

-Questa è tua. – le dissi io.

-L’hai letta?

-No.

La nostra conversazione per quella giornata finì lì. Sapevo che non aveva voglia di parlare ed io ero troppo felice. Doveva pensare, doveva ragionare. Doveva capire. Io ci sarei stata per ogni cosa, ma doveva arrivarci da sola ad una conclusione.

Ciao a tutte. Come state?

Devo chiedervi immensamente scusa per il ritardo, ma ho avuto piccoli problemi tecnici, che non riguardano con il fatto di scrivere i capitolo (sto scrivendo il 43° capitolo =D), ma proprio con il fatto che mi mancasse la materia prima (il pc).

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Chissà cosa c'era scritto sui fogli... non lo sappiamo, perchè la Ila non ha voluto leggerlo. Alla fine la Ila è salita in macchina con Simo... non è che abbiano fatto grandi passi avanti, però è sempre qualcosina =D

Allora, devo dirvi una cosa ragazze: quella che ha postato non sono io. So che forse non vi può fregare molto, ma la mia migliore amica mi sta facendo questo enorme favore. Dovete ringraziare lei se ho continuato a scrivere questa storia, sinceramente non ne avevo molta voglia, ma poi, giorno dopo giorno a dirmi di scrivere ed ecco che la storia si è evoluta. =D

Quindi, avendole passato tutti i capitoli in precedenza, me li posta e mi fa l’enorme piacere di riscrivere questo monologo che sto scrivendo durante l’ora di economia aziendale =D

Ringraziate insieme a me la mia migliore amica =D

Ho pensato di farmi fare questo piacere perché non sapevo quando avrei potuto postare e non volevo farvi aspettare troppo e tenervi con il fiato sospeso. Non mi sembrava il caso. Preciso che le note dell’autore e risposte alle recensioni ovviamente le scrivo io, non mi sembra il caso di farlo scrivere dalla mia migliore amica, no?

Allora, bando alle chance. Voglio ringraziare le persone che leggono, che recensiscono, che hanno aggiunto la storia tra le seguite, ricordate e preferite. Davvero grazie. Non mi aspettavo un così successo e ogni volta che vedo nuove seguaci mi si riempie il cuore di gioia. *.* Davvero non so come ringraziarvi.

Rispondo alle vostre recensioni:

ColeiCheAmaEdward: hai perfettamente ragione: Simo è uno stronzone, non posso davvero crederci che abbia fatto una cosa simile -.- ( la cosa è davvero preoccupante, dato che la storia l'ho scritta io ihih). Edo e Ary sono davvero tenerissimi *.* Ma come mai odi così tanto Mattia? nessuno che lo vuole poverino, eppure lui è così tenero *.* Magari tra Ila e Simo non si risolverà mai. Tutto puù succedere, no? Spero che il capitolo ti sua piaciuto e scusa davvero il ritardo. Un bacione. Al prossimo capitolo ^^

Tamara_Chan: Ciao Asia. Scusa, scusa scusa per l'immenso ritardo. Mi metto in ginocchio ad implorare perdono. *me in ginocchio per terra*. Quello che sta facendo la Ila secondo me è il minimo. Dopo quello che ha fatto farei anche di peggio, ma dovrei trovarmi nella situazione. E' facile dirlo quando non si è davvero coinvolti (anche se, essendo Ila un mio personaggio, mi sento coinvolta per forza). No adesso voglio sapere perchè nessuno sopporta Mattia. Poverino alla fine non ha fatto niente, povero patato *.* Carissima, spero che il capitolo ti sia piaciuto e spero di leggere la tua recensione. Al prossimo capitolo. Bacione ^^

Sunlight_girl: Ti ringrazio per il complimenti. Mi fai arrossire @^_^@ Eh sì, Ila e Simo hanno una storia tormentata che li fa da protagonisti, ma non ti preoccupare che  Ary e Edo saranno protagonisti anche loro con molti retroscena. E poi sai, l'amore tutto rose e fiori non è tanto interessante o sbaglio? Che ne pensi di questo capitolo? Fammi sapere mi raccomando. Al prossimo capitolo. Bacione ^^

TheDreamerMagic: Caraaa, come stai? Scusa il ritardo, non so davvero come scusarmi e di certo il capitolo non mi aiuta di certo -.-' Effettivamente Simo è cambiato, ma una volta che sei stata presa in giro, non è facile fidarsi, purtroppo. Voglio ringraziarti per il tuo continuo sostegno. Grazie davvero. Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo. A presto. Un bacione ^^

effe_95:Grazie per i complimenti e sono davvero felicissima che la storia ti sia piaciuta e che sei venuta a dare un'occhiata alla mia storia. Devo confessarti una cosa: non so nemmeno io cosa ci sia scritto in quella lettera. Non ci ho pensato sinceramente. Era come una scusa per far allontanare la Ila e far ingelosire Simo. Sì, lo so è un piccolo errore che ho fatto. Chiedo scusa. @^_^@ Spero di non aver deluso le tue aspettative non avendo svelato cosa ci fosse in quella lettera. Pensa che la Ila, facendo la strada per andare a prendere il pullman, l'abbia buttata via. Non sai nemmeno quando mi sento in imbarazzo per non aver accennato niente della lettera. @^_^@ Spero di leggere la tua recensione. Scusa ancora. Un bacione. Al prossimo capitolo. ^^

Vi lascio un piccolo spoiler:

-Senti- disse prendendomi per i fianchi e facendomi avvicinare a lui. – Come è stato il giro sulla giostra???

Arrossii. Avevo leggermente caldo.

-Ehm. Bello. – ammisi.

 

Stavo pensando, ma mi spiegate perchè nessuno vuole Mattia? Alla fine è carino, simpatico, ama la Ila e non è stronzo. Cos'ha che non va?

Voglio proprio saperlo =)

Allora, volevo sottoporvi ad un mio piccolo dilemma. Non so cosa fare con la storia durante l'estate, cioè se fermarla fino all'inizio della scuola (ma mi sembra eccessivo), se postare una volta al mese o fare qualcos'altro. Vorrei sapere voi cosa preferite. Alla fine siete voi che leggete e seguite la storia, io devo solo postare. =D

Quindi, proponetemi qualcosa, fatemi sapere cosa preferite =)

Al prossimo capitolo ^^

   
 
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