Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SadnessNeverEnds    02/06/2010    4 recensioni
Richie e Thanatos sono due gemelli omoziogoti.
Richie e Thanatos sono due ragazzi emo.
Richie e Thanatos sono le persone che si odiano di più al mondo.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Alex evans

AMBROSIA.

Richie e Thanatos sono due gemelli omoziogoti di 17 anni.

Richie e Thanatos sono emo.

Richie e Thanatos sono le persone che si odiano di più al mondo.

 

Alle 5.30 del mattino di Venerdì, Richie torna a casa e sembra un autentico miracolo il fatto che sia riuscito a ritrovare la strada viste le condizioni fisiche e mentali. Comunque, non è stato in grado di prire la porta e andare a letto; riposa infatti sulle scale della palazzina a tre piani, in uno stato di dormiveglia. Le luci dell'alba gli colpiscono il volto con le loro gradazioni di rosso, il vento fresco della mattina gli ha screpolato il labbro inferiore e si sono delineate due profonde occhiaia nere sotto gli occhi. Ha la maglietta al contrario e potrebbe vomitare o addormentarsi da un momento all'altro. Tutto ciò che ricorderà della notte appena trascorsa, sarà il nome e forse l'indirizzo della ragazza, la quale quando lui la pregò di lasciarlo andare, non oppose troppa resistenza. Thanatos è pronto per recarsi al liceo; ben vestito e preparato, scende in ascensore e, aperto il portone, trova il fratello accasciato sugli scalini gelidi. Può fare due cose: abbandonarlo a sé stesso, finché la madre lo avrebbe ripescato, oppure prendersi cura di lui ed evitargli una lavata di capo. Per lo schifo che gli procura la visione di un diciassettenne in quello stato da barbone morituro, lo farebbe rimproverare e punire; tuttavia, la pena e la compassione lo assalgono, procurando un gran senso di colpa.

«Perderò la prima ora di scuola» pensa, piegandosi per raccorglierlo.

"Richie! Mi senti?" domanda, tirandolo su per le ascelle. Richie persevera nel suo stato comatoso.

"Richie! Che hai combinato!" esclama Thanatos, scuotendolo con forza. Richie tossice e socchiude gli occhi. Il suo alito puzza di alcool e fumo, mentre le pupille sono dilatate. È ancora sotto l'effetto delle sostanze. Thanatos sbuffa; alla fine lo prende in braccio, fino alla porta di casa. Fortunatamente Richie pesa almeno 2 kg in meno di Thanatos, che già ne pesa solo 59 per 1.79cm di altezza. A questo punto, bisogna distrarre la madre che è probabilmente indaffarata nelle faccende di casa. Thanatos punta sull'aiuto del vicino di casa, uno scapolo di 40 anni che ha sempre aiutato dove possibile. Gli suona al campanello.

"Ehi, Thanatos! Che succede?" domanda, facendo capolino dietro alla porta blindata.

"Ti chiedo solo di impegnare mia madre, mentre lo porto in casa. Puoi fingere di aver un problema in cucina? Mi serve almeno un quarto d'ora"

"Un quarto d'ora? È che io devo andare al lavoro...fai veloce" risponde Lev e procede all'attacco.

Thanatos pensa che dovrà restituirgli il favore,anzi,Richie dovrà! Lo regge per le ascelle, poi per defaticarsi si aiuta con la parete, perché si sono nascosti dentro l'ascensore. Di tanto in tanto gli sussurra all'orecchio:

"Va tutto bene" e Richie sorride come un ebete. Lev porta fuori la madre, via libera. Thanatos lo appoggia dapprima sul divano; teme che se lo mettesse nel bagno, si affogherebbe da solo.

«No, sei troppo fumato» allora decide di portarlo a letto. Chiude gli scuri, gli rimbocca le lenzuola e lascia un messaggio.

-Chiamami, se ti sveglierai. Thanatos-. Ora deve correre a scuola, nella speranza di trovare un pullman e alla svelta.

Richie dorme per 5 ore di seguito. È un sonno malato il suo, agitato, fra incubi e sussulti. Suda e si scopre, gela e si ricopre. Vede immagini confuse, per lo più fantasie. All'una e mezza, come sempre, Thanatos è a casa. Ha aspettato durante le lezioni una chiamata che non è arrivata. Buono o cattivo segno? Entra in camera e fa fatica a vedere nel buio; apre gli scuri e cambia l'aria. Ecco Richie. Si sta stiracchiando sul letto, con una faccia che chiede pietà. Ha i capelli arruffati, gli occhi gonfi, le labbra incollate.

"Si può sapere che mi hanno fatto?" domanda, mentre Thanatos appoggia lo zaino di scuola.

"Che ti sei fatto! Tutta colpa tua" lo corregge severo. Averlo salvato non vuol dire averlo perdonato.

"Aggiungiamo al mio attuale decadimento un bel senso di colpa" dice Richie ironico e si mette seduto, la testa fra le mani.

"Ma è vero. Quando la smettera?"

"Non lo faccio con l'intento"

"Ah no? Io dico di sì".

Fra i due gemelli passa un minuto di silenzio; entrambi pretendono di avere ragione, entrambi ne hanno solo metà. Si squadrano arrabbiati, sguardi gelidi nella camera illuminata.

"Cosa ne sai tu" dice infine Richie, alzandosi per farsi una doccia. Thanatos non risponde. Lo guarda andarsene; gli sale un odio fortissimo.

"Che rabbia!" esclama, prima di tirare un pugno contro la parete. Solo Richie sa fargli perdere il controllo. È gravissimo.

Richie si lava via la stanchezza; esce profumato e piastrato, pronto per ricominciare. Indossa blue jeans a sigaretta, Converse nere e una felpa con teschi. Afferra le chiavi del motorino, cellulare e chiavi, poi bussa alla porta del gemello.

"Esco" annuncia ed è già voltato. Thanatos con un balzo esce e lo blocca per un braccio.

"Dove speri di andare?"

"Fuori?" risponde Richie, scansandosi.

"Non osare! Se torni come ieri ti lascio morire". Si scambiano uno sguardo di sfida. Richie sa che non è vero; Thanatos sa che lo farà. I loro occhi uguali e maledettamente inespressivi si fondono nella reciproca rabbia.

"Cazzi miei" dice infine a denti stretti Richie e infila le chiavi nella serratura.

"Tutta colpa di nostro padre" sussurra Thanatos, mordendosi la lingua. Quel nome non va pronunciato e farlo è bestemmia. Non ha il coraggio di alzare lo sguardo da terra, fissa il pavimento e sente che subirà ogni reazione.

"Sei bravo ad incolpare, Thanatos. Mai pensato di fare giurisprudenza? Possiedi la qualità essenziale degli avvocati: incolpi alla cieca, tutto pur di portare avanti una causa. E tu incolpi tutti solo per difenderci. Smettila, non ha senso. Lui ci ha lasciati, ma sai il modo e il perché. Non è colpevole, mentre io, io sono l'artefice del mio destino. Quindi, se ci tieni, incolpa solo me. Non starmi addosso!".

Richie, finito di parlare, esce. Thanatos, finito di ascoltare, crolla. Si getta a terra e piange a dirotto, perché si vergogna da morire. Suo fratello ha detto cose giustissime e non solo il fatto di essere in torto marcio lo rode; è proprio cogliere l'intelligenza sprecata di Richie, quello che più fa male. E quel -non starmi addosso-, detto con sprezzo indicibile? Il rifiuto e l'abbandono. Questi i motivi delle lacrime di Thanatos.

Se non fosse per l'arrivo della madre, il ragazzo sarebbe andato a giocare con le lame dei coltelli. Ha uno strano potere calmante; opta invece per un bel sonno indotto, ringrazia il sonnifero e chiude gli occhi umidi.

Richie invece è a mangiarsi una pizza fra amici. Racconta della sbornia e ci ride su. Gli altri propongono la discoteca, ma lui declina l'invito. Tornerà a casa entro mezza notte. Mentre chiacchierano, prende il cellulare. Scrive:

-Se siamo sopravvissuti 17 anni senza di lui, così faremo per sempre-. Cerca il numero di Thanatos, ma non l'ha ancora in rubrica. Chiederlo agli amici è escluso e non c'è più negli sms inviati. Allora elimina il testo e sente di avere un unico desiderio: tornarsene a casa. Verso le 11.30, prende il motorino e parte. Il suo migliore amico cerca di trattenerlo, ma inutilmente. L'ha promesso a sé stesso. Nel viaggio, molti ricordi salgono a galla enlla mente...le cure di Thanatos, il volto della ragazza, il sapore del fumo, il padre...parcheggia e sale in casa. Vuole guardarsi un film e chissà, magari anche il fratello lo vuole. Uno dei loro preferiti, come -The lord of the Rings- in versione integrale. Tuttavia, entra in camera e...

"Eh?" sussulta Thanatos, che è seduto alla scrivania fiancheggiato da una biondina. Richie rimane di gesso.

«Cosa significa?»

"Oh! Che maleducata! Sono Rebecca, piacere" dice la ragazza, sporta una mano verso Richie. Lui la trapassa. Trapassa le pareti e congela l'atmosfera. Gira sulle suole e si richiude la porta alle spalle.

«Guardatevelo voi un film» pensa ed è già in sella al motorino, con una sigaretta accesa in bocca.

"Richie!" urla una voce alle sue spalle. La voce di Thanatos. L'unica voce in quella buia buia notte.

 

NDA: Lettori e recensori! Scusate se sarò lenta, ma ho alcuni problemi tecnici! Però vi ringrazio tutti, in particolare:

Cristy, sei molto sagace! Spero di soddisfare sempre le tue aspettative, dici cose giustissime sui due gemelli :)

Maylea, addirittura intrigata? Wow!

Akira, ma sei una psicologa! E ti sta simpatico Than? Complimenti :)

Isuzu, hai ragione, è personale perché...shh! Non svelo nulla fino alla fine ò.ò

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SadnessNeverEnds