3 Hermione
Scintillante
si muove nella sala, assapora lo champagne nella flute e sorride.
Magnificamente leggiadra. Si avvicina all’amica e torna seria.
-Sembra
procedere bene, la serata intendo.. –
Hermione
annuisce. Si guarda attorno e poi ride a fior di labbra. Ginny è lì, circondata
dall’elitte di tutta Londra e New York, indipendente e meravigliosa.
Scosta dal
collo i boccoli ramati e li tira dietro di sé.
-Arrivo!-
Ginny fa cenno ad un uomo di aspettate. –Vado e torno, aspettami qui..-
Hermione dal canto
suo veste un abito molto più molle, stretto sulle anche da una cintura. Da più
di un anno non indossava un abito del genere e tanto meno dei tacchi così alti.
Si sente a disagio ed allo stesso tempo agitata. Sapere Lucas a casa con una
baby-sitter non la convince per nulla. Lei sola sa come fare con lui, sa come
farlo dormire, mangiare, ridere e giocare. Allontana lo sguardo da quella festa
e si volta ad osservare Londra. Il party é sulla terrazza di una delle torri
della sede dei LeonGrown, la squadra di Quiddich di cui ora si occupa Ginny.
-Sigaretta?-
Un tizio moro
e molto giovane ammicca lievemente. Hermione fa segno di no.
-No, grazie.-
La ragazza
sorride e torna a guardare il paesaggio che la circonda ma il bel ragazzo non
demorde.
-Beh allora dimmi
almeno il tuo nome..-
Hermione
sogghigna e scuote la chioma bruna. –Hermione.. –
-Hermione..
Bel nome, davvero.. molto particolare. Io sono Jake-
I due si
stringono la mano.
Soddisfatto
di se Jake risistema la camicia e passa la mano fra i ricci bruni.
-Che lavoro
fai?- Domanda allora la signorina Grenger.
-Oh sono una
di quelle belve feroci che senti ogni tanto sulla Gazzetta del Profeta..-
Con un gesto
fluido ed elegante il ragazzo ruba altre due flute di cristallo e ne porge una
ad Hermione. Accondiscendente la ricciola posa il bicchiere vuoto sul vassoio
del cameriere e stringe il calice pieno.
-Che lavoro
fai tu?-
-Io, io sono
un dipendente del Ministero.. –
-Accidenti
sei un pezzo grosso.. Bella e intraprendente, sai mi piaci sempre più.-
Con sfacciataggine
Jake le si avvicina ancora di più. Sono vicinissimi l’uno all’altra.
Hermione
trangugia tutto di un fiato lo champagne e arretra leggermente. Jake posa il
suo bicchiere sul muretto e con lentezza infinita le si avvicina ancora un po’.
Allora la
ragazza non arretra, appoggia il bicchiere vicino a quello del ragazzo e lo
fissa, i loro sguardi sono quasi una sfida.
Ingenuo, avrai vent’anni..
Mentre
Hermione sogghigna Jake le prende i fianchi e con delicatezza le bacia le
labbra.
-Baci
anche bene..-
Vedendo
la siluette fine dell’amica Hermione gli si allontana.
Sopraggiunge
allora Ginny. Jake saluta e velocemente si allontana.
-Hai appena
conosciuto la promessa del mio settore. È il migliore.-
Hermione beve
un po’ di champagne e annuisce. Ginny allora continua. –Per non parlare del
fisico da super gnocco.-
Le due ridono
ed Hermione avvampa visibilmente.
-Vieni ora,
devo parlarti..-
In un piccolo
separè si trovano divanetti bianchi coperti da una fine e costosissima tenda
color lilla.
-Siediti.-
Hermione
ubbidisce e attende il ritorno della Signorina Weasley.
Pochi minuti
e la ragazza torna ondeggiando con altri due bicchieri nelle mani.
-Altro alcol?
Mi vuoi vedere brilla?- sogghigna Hermione.
Ginnny le
porge il bicchiere e le si siede di fronte su un altro divanetto candido.
-Serve alcol,
te l’assicuro.- Ora la fulva le sorride.
Hermione
invece inizia a preoccuparsi.
- Mi stai
facendo preoccupare..-
Ginny allora
distoglie lo sguardo, si accende una sigaretta ed inizia a spiegarsi. –Ho
sentito, ho sentito.. Harry.- pronunciare il suo nome ancora le fa male, si
vede ma prosegue velocemente.
-Mi ha
chiamato pochi giorni fa.. Stavo organizzando per questa festa e mi aspettavo
una telefonata da alcuni fornitori per fiori e altro. Allora vedo vibrare la bacchetta
e bang! “Ginny Weasley? Sono Harry, Harry Potter”.. Come quel film babbano, hai
presente?- accenna quasi a un sorriso e poi fa una lunga sorsata di champagne.
–Per fartela
breve abbiamo iniziato a parlare delle cose più banali. Senza preavviso rimane
ammutolito e allora penso sia caduta la linea. Sai, con queste bacchette
internazionali. La linea non era caduta “devo fuggire fra poco, sono oratore ad
una conferenza ma volevo dirtelo io prima di saperlo da altri. Non mi piace per
bacchetta ma non vedo altri modi. Mi sposo.”-
In simultanea
le due donne si mettono a bere finché il vino non scompare. Tocca allora a
Ginny rompere il silenzio.
-Sai la cosa
più bella in questa storia? Ci vuole vedere. Tutti quanti, assieme,
armoniosamente.. Già..- il tono vorrebbe risuonare ironico ma Hermione pare
solo confusa.
-“Ci”?-
-Me, te..
Ron, George.. Tutti noi insomma!- spegne allora la cicca e fa comparire una
bottiglia di wisky.
Hermione la
osserva preoccupata..