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Autore: SLAPPYplatypus    02/06/2010    4 recensioni
occhei, devo dire che me ne vergogno un po'. cioè, ho sempre scritto cose serie eccetera eccetera, e poi vi rifilo questo. beh, non è assolutamente serio. se non siete in vena di ridere, non fa per voi :)
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta, ce l'ho fatta.», continuavi a ripetere, stretto in posizione fetale e schiacciato contro il muro dell'unica stanza assolutamente sicuramente sicura. Nessuno avrebbe mai osato entrare nella cabina armadio di Adrienne. Nessuno che ci tenesse alla vita, per lo meno. Nemmeno tu avresti osato, ma quei piccoli demoni non ti avevano lasciato altra scelta, essendosi impossessati anche della cantina. Alzasti lo sguardo, e notasti che Tré ti guardava, una via di mezzo tra il vorace e lo spaventato, cullando Tec e confabulandoci.

«No! No no non funzionerà mai!» sgridava la bottiglia, con aria di disapprovazione «Come puoi non capirlo?» aggiunse sbuffando.

«Tré.. ci troveranno. Ci troveranno e ci mangeranno.» sussurrasti sconsolato.

«Giammai!» urlò il batterista, tanto forte da farti acquisire la certezza che tutti, al piano inferiore, lo avessero sentito. «Non ci troveranno! Siamo troppo furbi per loro.» aggiunse ammiccante.

Un minuto di silenzio interruppe la conversazione, e tu riuscivi a sentire solo il rumore che produceva Tré, sghignazzando sicuro del suo successo. O del successo di Tec, in quel momento non volevi indagare. Piano piano, ti giunse alle orecchie un piccolo rumorino di passi.

«Oh Cristo!» urlasti senza controllo «Siamo fottuti, siamo fottuti! Ci hanno trovato!» balzasti in piedi, afferrando l'amico per le spalle e scuotendolo, provocando l'immediata caduta di Tec la Bottiglia.

«Cazzo!» si aggiunse il batterista, disperandosi per la sorte della tequila.

Mentre il caos regnava nella stanza, uno impaurito per la sua sorte, l'altro preoccupato di non avere più niente per ubriacarsi, i piccoli passi si avvicinavano sempre più. Si fermarono, proprio davanti alla porta, e dall'interno potevate sentire piccole mani che faticavano per aprirla. Essa si aprì cigolando, cantante e batterista esplosero in un agghiacciante urlo di orrore, ormai incuranti della povera Tec, gettata sulla moquette bianca.

Una piccola figura si delineò nell'ombra, troppo piccola per essere Joey o uno dei suoi famelici amici. O peggio, amiche. Billie Joe non ricordava che il figlio avesse un amico nano.

«Papà!» urlò la piccola figura abbracciandolo al collo. Oh giusto. Il secondo figlio. Il figlio non malvagio, e, speravi, non ostile. «Zio Tré!» urlò nuovamente il piccolo, aggrappandosi alla gamba del padrino. Okay, era fatta. Mostrandosi così felice di vedere il batterista, si era schierato. Tré non avrebbe mai permesso che il figlioccio si alleasse con il nemico. Nemmeno se il nemico era, in realtà, un altro figlioccio.

«Piccolo Jakob.» disse Tré, congiungendo le mani davanti al naso in un atto minaccioso «Piccolo, dolce Jakob. Tu vuoi bene al papà, giusto? Molto bene. Allora devi aiutare papà a salvarsi.» suggerì il batterista. «Devi semplicemente aiutarlo a non morire. Quelli là sotto, sai, sono cattivi, molto cattivi. Vogliono mangiare il tuo papà, e tu devi mandarli via. Se li chiudi in cantina, lo zio Tré ti fa un regalo bellissimo.» promise astutamente. Tu non avevi davvero pensato, al fattore corruzione.

«Ah, ah.» riflettè il piccolo, picchiettandosi le piccole dita sul piccolo mento. «Affare fatto!» canticchiò, uscendo saltellando dalla stanza.

«Vedi, Armstrong?» sussurrò il batterista, con un sorriso sghembo sulle labbra. «Niente è perduto. It's not over till you're underground, it's not over before it's too late.»


Oocchei! A costo di sembrare mezza scema, una grandissima ispirazione mi è stata fornita dal mio pazzo, irritante e soprattutto facilmente ricattabile fratello. Alla fine, a fare un secondo capitolo ce l'ho fatta. E ho anche in mente un qualcosina per un eventuale terzo capitolo, tanto per concludere la vicenda, senza lasciare in sospeso le vite dei nostri eroi.

Riusciranno a salvarsi la pelle? Il piccolo Jakob riuscirà a rinchiudere in cantina il grande e malvagio fratello e la diabolica combricola? Lo scopriremo nella prossima puntata.

Grazie a tutti, quelli che leggono, quelli che recensiscono, quelli che preferiscono (?), quelli che seguono, tutti tutti. < 3

   
 
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