LA
BATTAGLIA FINALE
“Malfoy ti stavo aspettando”
Quella
voce.. così profonda e così tetra fece gelare il sangue nelle vene a tutti i
presenti.
“Vedo
anche che non sei venuto solo”…. Silenzio… nessuno rispondeva o osava rispondere
a quella voce che al solo ascolto metteva i brividi… E allora il Signore Oscuro
continuò, certo che alla fine il male avrebbe prevalso sul bene.
“Lucius
anche tu … tu, mi hai tradito alla fine… come ha già fatto Severus prima di te!
Lo dovevo capire, sono stato stolto, in fin dei conti eravate amici un
tempo…. Ma ora sia te che lui ne
pagherete le conseguenze… per non parlare di tuo figlio e di tuo nipote.
Ma
bene vedo che qui abbiamo tutto il corpo degli Auror al gran completo…Potter ..
e i suoi inseparabili amici .. oh Professor Silente che onore averla qui….”
“Tom…
non sei cambiato sei sempre così accogliente con i tuoi ospiti” Silente aveva
capito che ogni auror in quel luogo temeva di proferire parola, e perciò prese
a rispondere all’Oscuro Signore, per riequilibrare la situazione e infondere un
minimo di coraggio negli animi dei suoi uomini.
“Beh..
mi spiace se non ho preparato il the con i pasticcini Albus ma… sai come si
dice, non aspettavo degli ospiti così.. invadenti !!!!“ Disse Lord Voldemort
muovendo l’indice della mano destra
come ad indicare l’intero corpo degli auror li presenti, e al contempo facendo
apparire una barriera di fuoco a proteggerlo.
“Forse
non ti aspettavi che saremmo venuti qui a prendere il figlio di Draco?Beh se è così
sono quasi deluso, pensavo che mi conoscessi
meglio.” Harry aveva parlato con voce calma e pacata, probabilmente
conscio che ogni parola poteva
provocare reazioni fatali da una e l’altra delle fazioni in gioco.
“Potter…
sempre pronto a difendere i “buoni”… ma ti sei davvero chiesto se sta volta tu
sia dalla parte del giusto?”
“Vedi
Voldemort, si me lo sono chiesto, e non ho avuto dubbi, Nicholas e Draco
meritano il mio aiuto ora più che mai!” appena Harry finì di parlare, Draco lo
guardò e fece un piccolo cenno di assenso, come a ringraziare Harry di essere
li per lui.
“Sai”
disse Draco” non lo avrei mai pensato possibile ai tempi di Hogwarts Potter, ma
ora lo devo proprio dire, è stata una fortuna che io non sia diventato un
Mangiamorte”
“Ah
si Malfoy e perché?”
“Perchè
non avrei mai vinto oggi se fossi stato dalla loro parte”.
Approfittando
della distrazione che la conversazione aveva provocato Harry tentò di
avvicinarsi a Voldemort, ma subito un centinaio di mangiamorte vennero in suo aiuto. Allora anche gli altri
sfoderarono le loro bacchette, e da li iniziò una furiosa battaglia. Harry era
alle prese con i fedeli servitori del Signore Oscuro, così come Ginny, Ron,
Hermione e gli altri. Ognuno ne teneva a bada un paio, e parevano riuscirci
egregiamente, anche se ogni tanto qualche colpo o qualche incantesimo sortiva
qualche effetto.
Draco
sconfitto l’ultimo servitore oscuro che si trovava sulla sua strada ne
approfittò per avvicinarsi a Voldemort.
“Libera
mio figlio immediatamente”
“Mai.
Sei tu che dovresti piegarti al mio volere non il contrario”
“Mai.
Non diventerò mai un tuo suddito, ora so da che parte voglio stare, ora più che
mai.”
E
mentre gridava queste parole Draco gli si avvicinava sempre di più,
oramai erano di fronte, solo pochi metri di distanza li separavano. Nel
frattempo Ginny che aveva appena atterrato il 10° mangiamorte stava cercando Draco con lo sguardo e quando
lo vide, rimase impietrita. Era cominciata una sorta di battaglia, ma non quella
corpo a corpo iniziata da tutti gli altri, una mentale, psicologica, fatta di
bacchetta e magia sopraffina. Ad un tratto il Signore Oscuro parve avere la
meglio su Draco che si ritrovò senza bacchetta e allo stremo delle forze mentre
ansimando cercava con gli occhi un disperato aiuto.
Voldemort
aveva alzato un braccio, puntando la sua mano scheletrica contro Draco.
“Ed
ora ecco quel che ti meriti, caro ministro della magia per non aver scelto la
via del Male. E poi ricorda sarà il turno di tuo figlio e dei tuoi amici.”
Così
dicendo alzo ancora di più la mano verso Draco e pronunciò la maledizione senza
perdono con un ghigno satanico sul quelle che non potevano definirsi labbra.
“Avada Kevadra”
Draco
era pronto a tutto per evitarlo, ma le
sue forze lo stavano lentamente abbandonando. Fu allora che qualcosa lo lasciò di stucco. La maledizione
non aveva fatto neanche in tempo ad arrivare a lui, qualcosa o meglio qualcuno,
aveva lottato al suo posto. Non riuscì neanche a rialzarsi che vide Ginny
davanti a se, mentre cercava di frapporsi tra lui e Voldemort. Quando Voldemort
si accorse dello scambio di persona sorrise e mise ancora più potenza nella sua
magia. Harry sentì Draco gridare “No Ginny, fermati, non farlo”, accorse in
aiuto dell’amica ma questa oramai giaceva a terra come morta.
Una
sorta di furia cieca invase Draco che affiancò Harry e iniziò a sostenere con
lui l’ultima lotta contro il male. Man mano che i Mangiamorte cadevano in
battaglia, ogni auror si avvicinava ai due uomini, e sosteneva anche lui la
lotta contro l’oscuro potere. Quando anche l’ultimo mangiamorte cadde, e
l’ultimo auror si unì al gruppo, il
potere di Colui-che- non-deve-essere-nominato era notevolmente
affievolito. Oramai la sua figura pareva quasi sfocata, molto più simile ad un
etereo fantasma che ad un essere rivoltante ma “semi umano”.
“Allora
Tom pensi che resiterai ancora per molto?”
“Maledetto
sia tu Silente e tutti i tuoi auror.“ E dicendo quelle parole la battaglia fra
il bene ed il male parve volgere finalmente dal giusto verso. Voldemort perdeva
sempre più energia, il potere del gruppo di auror e di quell’Harry Potter che
tante volte lo aveva sconfitto era troppo anche per lui. D’un tratto la sua
bacchetta, parve non funzionare più. Oramai si trovava avvolto dalla luce
accecate, la luce del bene che sprigionavano le bacchette di centinaia di
auror. E fu così che lord Voldemort scomparve…..
Silente
si alzò in piedi davanti a tutti gli auror e salì sul palco.
La
folla di colpo si zittì e il vecchio ex preside della scuola di magia e stregoneria
di Hogwarts iniziò il suo discorso.
“Ieri
l’evento che tutti ci auguravamo è finalmente accaduto, Lord Voldemort è stato
sconfitto definitivamente.” E dalla folla di auror si levò uno scrosciate applauso.
Silente
riprese a parlare quando l’applauso parve scemare “Il merito va a tutti voi,
senza di voi tutto ciò non avrebbe mai potuto accadere. Quel che ha vinto non è
stato il singolo ma è stata l’unione di ogni singolo auror. Tutti siete accorsi
per salvare il giovane Malfoy e Voldemort non è caduto perché i suoi fedeli
servitori erano caduti ma perché semplicemente la vostra unione, il vostro
spirito di solidarietà erano rivolti ai giusti ideali. Tanta lealtà, bontà
d’animo e rispetto verso gli altri l’hanno
distrutto. Lui che aveva instillato in tutti l’odio, la paura, il dubbio è
stato sconfitto dall’amore e dalla lealtà.
Dall’amore
di un padre per un figlio, di una donna per un uomo, di un amico per altri
amici. Ieri non ha “vinto” o perso
nessuno, ne Draco Malfoy, ne Virginia Weasley ne tanto meno Harry Potter. Ieri
ha trionfato lo spirito di gruppo, l’amicizia e l’amore e Voldemort è caduto
perché questi sentimenti non fanno parte del suo essere, della sua essenza
stessa. Permettetemi di ringraziarvi anche da parte del ministro della magia
per l’importate aiuto dato al ritrovamento del figlio, come è comprensibile lui
non è qui in questo momento, come non lo è il Capitano Potter, capo reggimento
auror, ma so di parlare a nome loro dicendovi un sentito ed accorato “Grazie a
tutti voi””
La
folla era in tripudio e Silente si
godeva quel momento di gioia affiancato dall’amica Minerva e lisciandosi
sorridendo la lunga barba.
Intanto
a Malfoy Manor….
“Ron
dai andiamo a riposare un po’ alla tana” esclamò Hermione avvicinandosi
all’uomo coi capelli rossi.
“Hermione
ma se lei avesse bisogno di me, chi l’aiuterà al suo risveglio? Ancora non
capisco che bisogno c’era di portarla qui, non lavora più per Malfoy e la tana
è la sua casa.”
Fu
Harry a rispondere “Ron tutte le cose di Ginny si trovano ancora qui. Questa è
tuttora la sua casa…(e dicendo così rivolse un sorriso beffardo a Malfoy che
parve capire il doppio senso di Harry) Ron non possiamo fare nulla per Ginny,
come ti ha detto anche il medimago che l’ha visitata al San Mungo prima che
arrivassimo qui. Non ha ferite gravi, è il suo essere stesso che è stato
colpito da Voldemort. quando il suo corpo reagirà, Ginny tornerà tra noi. Puo’
essere tra un’ora, un giorno o un mese.
Ma sono sicuro che Draco e Hanna la veglieranno tranquillamente, qui è al
sicuro. Noi dobbiamo tornare alla base, compiere le ricerche sugli ultimi
mangiamorte ancora in libertà… abbiamo un sacco di lavoro da svolgere e Ginny
in questo momento so che vorrebbe vederti attivo. E poi dovendo lavorare chi di
noi poteva vegliarla? Portarla qui era l’unica soluzione non trovi??”
“Ma…”
tentò di rispondere Ron
“Ron,
Harry ha ragione. Appena tua sorella si sveglierà ti chiamerò subito non
preoccuparti. Fino a quel momento la veglierò personalmente” disse Draco
sorridendo al rosso.
Ron
era in minoranza, lo sapeva bene. Aveva anche la strana sensazione che se
avesse lasciato li Ginny l’irreparabile sarebbe successo, anche se non sapeva
bene come definire questo irreparabile.
“Va
bene andiamo, ma Malfoy appena si sveglia chiamami ok?”
“Ok
Ron sarà fatto”. Gli strinse la mano e
lo stesso fece con Harry.
“Harry, Hermione andiamo?” li
richiamò Hermione
“Voi
andate io passo un secondo da Luna e vi raggiungo”
E
così Ron ed Hermione si smaterializzarono mentre Harry rimase ancora nel salone
di Malfoy Manor.
“Allora
Potter dimenticato qualcosa?”
“No
Malfoy volevo solo scambiare due parole con te. So che abbiamo fatto bene a
portare Ginny qui, non chiedermi perché, ma so che sarà contenta di svegliarsi
qui. Quindi tu stalle vicino, non farle del male e saremo amici altrimenti…”
“Altrimenti
ti spunteranno i capelli rossi, le lentiggini e verrai qui anche tu a farmi la
pelle vero Potter? Non ti preoccupare non ho nessuna intenzione di farle alcun
male Potter casomai il contrario. Devo molto a quella ragazza, quindi…. ci
siamo capiti.”
Si
strinsero la mano sorridendo e Harry sparì dalla vista di Draco con il consueto
plop.
Draco
scosse il viso sorridendo alla ultime parole di Harry e iniziò a salire le
scale che lo portavano al piano superiore.
“Papà
quando è che Ginny si sveglierà?”
“Nicholas
presto non ti preoccupare. Presto tornerà tutto come una volta.” Nel mentre
dalla stanza di Ginny usciva Hanna che aveva assistito alla conversazione tra
padre e figlio.
“Una
volta quando Draco? Quando tu non c’eri mai o quando tu e Ginny bisticciavate
amorevolmente occupandovi di tuo figlio? Lei ora non lavora più per te, il suo
compito è terminato, nulla la lega più a Malfoy Manor ne a te….”
“Nicholas
vai da Charles e esercitati con la scopa vuoi?” E così dicendo il piccolo si
allontanò.
“Hanno
tu hai ragione nulla la lega più a noi. Se non l’affetto che piano piano è
cresciuto tra di noi. So che lei per Nicholas ha fatto molto e spero che voglia
far parte del suo futuro…”
“Draco
sei proprio incorreggibile. Non puoi legarla a te solo per via di Nicholas.
Certo gli vuole bene ma non sarà solo questo a trattenerla qui ricordati. Ci
vuole molto di più e questo di più deve essere chiaro ed espresso, e non un messaggio subliminale mi sono spiegata?”
Draco
abbassò gli occhi come quando la McGrannitt lo trovava in corridoio durante la
notte a scuola e lo sgridava nonostante fosse un prefetto.
“Si
Hanna come sempre sei stata chiara, diretta e concisa. Buonanotte e ricordami,
quando tutto sarà finito, di licenziarti ok?” le disse lui sorridendo,
avviandosi verso la camera di Ginny.
Entrò,
e subito il suo sguardo si posò sulla ragazza. Si sedette sulla poltrona messa
per l’occasione di fianco al letto.
“Virginia
Wesley.. cosa mi hai fatto? Sai mi mancano le nostre scarramucce, battibeccare
con Hanna non è divertente quanto lo è con te! Lei ha sempre la meglio, mentre
con te riesco ad essere alla pari! Mi ha appena detto che devo essere chiaro
con te, ma come faccio ad esserlo se quando ti sono vicino vado in confusione?”
disse lui prendendole la mano
“Virginia che devo fare con te? Non so cosa
farei se tu non ti svegliassi e non ricominciassi come sempre a punzecchiarmi.
Non riesco a parlare con nessuno come invece riesco a fare con te. Nicholas ha
bisogno di te. Ha passato tutta la
mattina qui su questa poltrona a guardarti dormire. Non vede l’ora cha tu
torni, vedi non ha capito molto di ciò che è successo in questi giorni
fortunatamente e quando l’ho trovato dopo che abbiamo sconfitto Voldemort
pensava che gli avessimo fatto uno scherzo. Mio figlio è stato bravissimo, un
vero ometto. Ne saresti fiera. Devi sbrigarti Weasley devi insegnargli
ancora un sacco di cose, capito?”
E
pian piano si addormentò al suo fianco, al fianco della donna che finalmente si
era reso conto di amare e sempre senza lasciarle la mano restò accanto a
lei con il sorriso dipinto sulle
labbra.
Virginia aprì lentamente gli occhi.
Non ricordava nulla di ciò che era successo.
L’ultima immagine che le riaffiorava alla mente, ancora piuttosto confusa, era
di Draco in serio pericolo di fronte a Voldemort e di lei che si frapponeva tra
i due e della sua magia che pian piano perdeva potenza fino ad esaurirsi
totalmente. La stanza era in totale oscurità, ma il fuoco magico del camino
provvedeva a lasciare su ogni cosa il suo pallido bagliore. Girò il suo volto
lentamente verso di esso e si accorse solo in quel momento che Draco era seduto
accanto a lei, su di una scomoda poltrona, con una coperta appoggiata addosso.
Pensò che allora qualcosa di bello doveva essere accaduto se lui si trovava li
tranquillo e dormiente, e che Nicholas doveva essersi salvato. Cercò di tirarsi
su a sedere sul letto ma anche quel piccolo gesto le costava un’enorme fatica.
Uno sbuffo piuttosto sommesso le uscì di bocca e
questo bastò a svegliare il ministro.
“Scusa… non volevo svegliarti.. è che non riesco
ad alzarmi da sola”
“Buongiorno Virginia bentornata tra noi. Possibile
che con te non si riesca mai a stare in pace cinque minuti?” le disse lui sornione
“Be scusa Malfoy se tentando di salvarti la
pellaccia sono rimasta senza forze!” Sbuffò di rimando lei
“Allora ricordi?”
“So solo che un secondo prima stavo combattendo
con Voldemort e un secondo dopo mi sono risvegliata qui con te”
“Beh tra questi due secondi passano circa tre
giorni mia cara”
“Dimmi di Nicholas come sta?”
“Benone chiede di te incessantemente e non gli
hanno torto neanche un capello, incredibile vero?”
“Meno male. E lui?”
“Lui non esiste più. L’abbiamo sconfitto
finalmente. Tutti insieme. Non abbiamo subito neanche una perdita, a parte
qualche auror ammaccato. La più grave eri tu. Harry e gli altri ora stanno
recuperando i Mangiamorte ribelli, ma in definitiva questo regno del terrore è
finito!”
“Meno male.”
“Sai dire solo meno male?”
“Senti Draco tu sei li seduto, ti puoi alzare
quando vuoi, io non riesco neanche a muovermi. Dopo avere sentito le belle
notizie ora scusami se mi preoccupo un po’ di me”
“Non sei l’unica a preoccuparti di te…”
“Che vuoi dire?”
“Che tutti siamo stati molto preoccupati. Anzi
diciamo che alcuni, uno con i capelli rossi, in particolare, è ancora molto
preoccupato ed ora che mi ricordo sto pure infrangendo una promessa in questo
momento!”
“Ma cosa stai blaterando?”
“Tuo Fratello Lentic-- ehm Ron si è arrabbiato
molto, non che sia una novità, per il fatto che ti abbiamo portato qui invece
che alla tana e gli ho promesso che appena ti fossi svegliata lo avrei mandato
a chiamare…”
“E perché non lo hai fatto ancora?”
“Perché immaginavo che Mr. Furia Weasley ti
avrebbe travolta come un ciclone e che
tu non saresti stata in condizioni ottimali tutto qui….
“tutto qui….”
“Weasley smettila di ripetere le cose che dico!”
“Ok mi daresti una mano a mettermi seduta per
cortesia?”
“E tuo fratello?”
“Lui può aspettare cinque minuti ok?” disse Ginny
quasi sbuffando
“Oh oh oh stiamo cominciando a pensare le stesse
cose …devo preoccuparmi?” disse lui sorridendo
Si alzò dalla poltrona e si avvicinò al letto.
Prese dolcemente le braccia di Ginny e se le mise dietro le spalle, in modo da
farla aggrappare a lui. Poi la circondò con le sue e pian piano l’aiutò a
mettersi seduta. Erano molto vicini… entrambi non riuscivano a smettere di
guardare negli occhi l’altro.
“Meglio?”
“Si grazie”
E detto questo lui fece per lasciare la stanza ma
lei lo trattenne.
“Dove vai?”
“A chiamare Ron”
“Aspetta…. ancora 5 minuti…”
Lui sorrise scuotendo la testa “Credo di averti
plagiata sai?”
“Perché?”
“Preferisci restare qui con me che con tuo
fratello…”
“No non è questo, è che Ron è talmente invadente
che appena vedrà che non mi sono ancora ripresa del tutto comincerà a dirmi che
non dovevo accettare la missione, che è colpa tua, che vuole che torni a casa
sua….”
“Per la prima opzione mi trova d’accordo, per la
seconda anche, in fondo è colpa mia se tu ti sei dovuta scontrare con Voldemort
e stai male ora, la terza: come casa sua?”
Solo in quel momento Virgina si rese conto di aver
pensato alla tana come alla sola casa di Ron e non sua… ed arrossì.
“Virginia guardami” e dicendolo si sedette sul
letto di fronte a lei e le alzò il mento. Lei era arrossita e lui sorrise
accorgendosene.
“Niente mi fa più piacere che sentire che
consideri questa casa come tua”.
“No .. ma … si … “
“Ehi calma. Lascia parlare me, vuoi?”
Virginia oramai allo stremo della vergogna annuì
con il capo
“Ok era una missione, un compito che dovevi
svolgere. Ma solo all’inizio e lo sappiamo entrambi. Poi tu e Nicholas siete diventati
amici e ora lui ti adora. Hanna pure mi ha fatto una ramanzina sta notte su
come dovrei trattarti e cosa dovrei dirti… Charles lo sai bene che ti stima
molto. Quindi a vedere bene questa è casa tua”
“E tu?”
“io?”
“Si tu Draco…” Voleva sapere, doveva sapere…
“Io mi diverto un mondo con te” disse lui ridendo
“Ecco lo sapevo maledetto”.. disse lei cominciando
a battere i pugni sul suo petto…
“Ehi calmati… e lasciami finire” disse lui
prendendole i pugni dolcemente tra le sua mani e bloccandoglieli.
“Io mi diverto un mondo con te perché sei ..
l’unica che sa tenermi testa. E la stessa cosa vale per Nicholas. Sei l’unica
che ascolta, e l’unica di cui si preoccupa! Non mi ha neanche chiesto come
stessi dopo la battaglia, si è preoccupato solo di te! non bada neanche più a
quel che dico sai? Ed è tutta colpa tua. E’ diventato un Weasley più che un
Malfoy, a mio padre quasi veniva un infarto quando l’ha visto all’opera prima
di rientrare in prigione….” La guardò negli occhi e subito si perse. Tutto il
coraggio acquisito 5 minuti prima era scomparso….
“Solo questo?”
“No poi c’è il fatto che so che oramai ci hai
preso gusto a dormire nel letto dei Malfoy..”disse lui ridendo.
“Tu maled….”
Ma lui le bloccava ancora le braccia “Virginia
Virginia… Perché con te ogni cosa è allo stesso tempo complicata e semplice?”
“Cosa vuoi dire?”
“Che c’ho messo un secondo ad innamorarmi di te, è
stato così facile…. ma è così difficile fartelo capire… farti capire che IO ho
bisogno di te”
La guardò negli occhi convinto che di li a poco
nonostante le poche forze della bella auror
sarebbe stato picchiato… ma lei rimaneva li e lo guardava dolcemente….
“Ma come, non mi hai ancora trasformato in un
furetto?”
“No perché mai? Tanto sei talmente egoista,
ottuso, eccentrico, megalomane che queste disgrazie ti bastano ed avanzano come
croce da portare per una vita e più…” disse lei sorridendo e aggiunse “ E poi
perché dovrei trasformare l’uomo che amo in un furetto?”
“Davvero?”
“Cosa? Che sei egocentrico ed ottuso o che ti
amo?” disse lei sorridendo
“Virginia non scherzare con il fuoco lo sai che
poi ti bruci”
“L’hai detto tu che sono l’unica che ti sa tenere
testa Malfoy… “
“Smettila di parlare Weasley…” e così dicendo la
prese dolcemente tra le braccia e la baciò. Finalmente un bacio vero, pieno di
amore donato e ricevuto.
“Weasley ricordami di farti dare una nota di
demerito da Remus”
“Perché?”
“Perché sul tuo curriculum non c’è scritto che
solitamente fai perdere la testa ai Ministri della magia”
Ginny rise di gusto.. e si riavvicinò a Draco,
baciandolo a fior di labbra.
“A proposito Weasley che ti è saltato in mente di
affrontare da sola Voldemort?”
“Be tu stavi li a terra, lui ti stava lanciando
una maledizione senza perdono e io cosa dovevo fare lasciarti li a morire? Non
era forse mio compito proteggerti?”
“Si era tuo compito ma…”
“Ma cosa avrei fatto senza il mio ministro della
Magia a cui far perdere la testa?” Lui sorrise e l‘abbracciò forte stringendola
a se.
“Odio interrompere questo momento ma sarà il caso di chiamare Ron. Non ho fatto tanti
sforzi per salvarti la pelle per poi vederti spellato vivo da mio fratello ”
“Ok vado…”
mentre diceva questo Nicholas si affacciava alla
porta
“Ehi tu piccoletto non vieni a salutarmi?”
“Ginny sei tornata!! Che bello. Avevo tanta paura
e anche il papà ne aveva, sai che è sempre rimasto sveglio a vegliarti?”
Ginny guardò Draco che scuoteva la testa
rassegnato dicendo “I bambini sono la
voce della verità”
“Lo so Nick ma ora sono tornata e sto bene”
“Non vai più via?”
Draco era già sulla soglia ma si voltò in attesa
della risposta di Ginny
“Non penso proprio. Vedi il tuo papà mi ha appena
detto che ha bisogno di me e lui è il ministro della magia non posso
disubbidire agli ordini”
“Evviva”
“Wesley sei incredibile” disse lui ridendo e
uscendo.
[if !supportEmptyParas] [endif]
Di li a poco arrivarono a Malfoy Manor tutti
quanti.
E come era prevedibile Ron iniziò subito a
tartassarla con i suoi “te l’avevo detto, era pericoloso… dovevi stare attenta”
Solo Hermione che non ce la faceva più a sentire
le scemenze di Ron, lo zittì. “Ron Ginny è abbastanza grande per prendere le
sue decisioni e la sua scelta le ha dato ragione.”
“Si ma si è fatta male”
“Si ma si tratta solo di qualche graffio Ron”…
“Ok e quando pensi di ritornare? Hai già fatto le
valige?”
Il silenzio calò di colpo nella stanza di
Virginia. Harry, Luna ed Hermione
guardavano alternativamente i due fratelli e Draco. Virginia aveva aperto la
bocca e stava per rispondere quando Draco la bloccò.
“Emh.. Ron, Virginia resta qui”
“Si ho capito che preferisce restare qui finchè
non si sarà ristabilita ma…”
“No Ron ho detto che Virginia resterà qui per
sempre. Ed ora non diventare tutto rosso e cominciare ad imprecare contro me e
lei perché non serve e fa male solo a te.” disse calmo Malfoy.
Harry e gli altri erano basiti dalla calma e
naturalezza di Draco.
“Ma perché?”
”Perché la
amo Ron e lei ha accettato di stare qui con noi.”
Virginia parlò solo allora. “Ron quel che dice Draco
è vero. Io sono innamorata di lui. Per quanto paia impossibile che io sia
innamorata di lui (disse sorridendo) è così. So che per te sarà difficile
accettarlo ma io resto qui”
“Oh cavolo avrò come cognato un ministro della
magia serpeverde…. beh poteva anche andarmi peggio” esclamò Ron stupendo tutti
i presenti.
“Una sola cosa Malfoy: trattala male e ti lancio
una maledizione senza perdono prima che tu te ne accorga”
“Non ti preoccupare non sarà necessario. Ci ho
messo così tanto tempo a capire che questa ragazza era davvero speciale che ora
che lo so vedrò di tenermela stretta”
“Un’altra cosa …”
“E ora cosa devi dirgli Ron??” sbuffarono
all’unisono Hermione e Ginny
“Solo… benvenuto in famiglia…” disse lui
stringendogli la mano e diventando rosso.
Ginny sorrise e Draco era davvero commosso.
“Papà Papà
non ho capito.. cosa vuol dire quello che avete appena detto” chiese Nicholas
tirando la giacca del padre
Lui lo prese in braccio e si avvicinò a Ginny
ancora stesa a letto
“Vuol dire che questa signorina diventerà presto
mia moglie, che tu avrai una mamma fantastica tutta per te, e che per il resto
dei miei giorni dovrò diventare pazzo a stare dietro a lei, a te e alla sua
pazza famiglia che già comincio ad adorare”.
Tutti risero…. e fu la prima vera e sincera risata
che fecero dopo tutti i momenti bui che avevano attraversato… La Missione
Malfoy si era conclusa con un risultato sorprendente ma forse questo lieto fine
Silente lo aveva già immaginato mesi prima…
.
FINE
Ecco la fine… lo so che vi ho fatto sospirare ma
non ne ero affatto convinta (e tuttora non mi piace molto ma dovevo pur farla
finire sta storia o qualche lettrice/lettore mi avrebbe folgorata ne sono certa :-P ) e
ho avuto un sacco di casini in questi lunghi mesi per cui ci ho messo un casino
a decidermi a pubblicare questo capitolo finale.
Allora che dire: un grazie grandissimo a tutti,
davvero, a chi ha letto, a chi ha recensito sia nel bene che nel male. E’ stata
una cosa emozionante leggere i vostri commenti e vedere che la fic veniva letta…
Magari non sarà una storia eccezionale e neanche
fantasiosa, ma mi sono divertita nello scriverla per cui spero di aver
contribuito almeno a farvi leggere qualcosa di simpatico!
Grazie di cuore per aver perso un pochino del
vostro tempo a leggere questa mia cosa.
Thewitch.