{Two.
La mattina seguente Lycka
svegliò i suoi genitori verso le
sei. Öde
si alzò e scese in cucina per farle il latte. Avendolo
riscaldato
troppo,immerse la bottiglina sotto l’acqua fredda per
raffreddarlo. Salita in
camera,Vind era in bagno a lavarsi prima di scendere a lavoro e Lycka
al centro
del lettone tutta sorridente pronta a succhiare e saziarsi.
Öde
con una mano accese la radio per riempire la stanza
di musica e adrenalina. Si aspettava passasse qualche canzone di Lady
Gaga
invece By your side prese a regnare nella stanza da letto, con Vind che
iniziò
a cantare quasi spaccando il vetro dello specchio con le sue doti
canore poco
comprese. Lycka prima dell’ultimo sorso,chiuse gli occhi e si
riaddormentò.
Velocemente Öde si spogliò e si lanciò
senza molta classe nella doccia. Essendo
lei,ballerina di danza classica, ogni tanto sin concedeva quei piccoli
gesti di
ippopotamo.
Quando
Vind fu pronto,salutò le sue donne e si recò al
solito lavoro. Con
l’asciugamano ad
-Tom??-
chiamò dall’alto.
-No,il
lupo nero- disse una voce dal basso. Si mise a
ridere, Tom era così…
Non
lo sapeva neanche lei cosa significasse Tom, ma di
certo tra loro c’era qualcosa di troppo forte,soprattutto ora
che era il
padrino di Lycka.
-Buongiorno
Öde- disse buttandosi sul letto mentre lei
era davanti la cabina armadio.
-Ciao
Tom, fai piano c’è Lycka che dorme- disse lei,
cercando tra i vari cassetti una maglia adatta per il pantalone nero
che era
appeso alla sedia.
-Tranquilla-
le sorrise. –Come stai?- aveva usato un
tono diverso. Dolce. Quasi come se prima fosse accaduto qualcosa di cui
lei non
era a conoscenza.
-Bene,io
sto bene. Tu che hai?- gli chiese gettando una
maglietta azzurra a terra.
Tom
si alzò,si avvicinò all’armadio e
raccolse la
T-Shirt.
-Questa
ti sta bene- disse passandogliela mentre le
metteva una mano tra i capelli. Iniziò a mancarle
l’aria. Tom aveva una presa
salda,e Öde i capogiri. Stringeva nella sua destra la maglia e
iniziò a sudare.
Lei
cercò di allontanarlo due,tre volte. Credeva di
avere una certa forza ma si ritrovò con la testa e il corpo
a quando avevano 16
anni. Lei indossava una maglia blu, e Tom le stava troppo vicino. Il
vento le
fece volare il fiocco che aveva come molletta e Tom per salvarlo le
mise una
sua grande mano dietro la testa. Salvò il fiocco e la spinse
verso di lui. Öde
non oppose resistenza e si baciarono. Adesso nella sua camera da letto
stava
succedendo la stessa cosa,solo che questa volta non c’era
nessun fiocco e
neanche il vento.
L’unica
cosa che ricordava quel pomeriggio erano i loro
occhi. Tom non poteva farle questo. Lui si avvicinò alla sue
labbra, le bagnò e
Lycka presa a piangere. Quando Öde si riprese mentalmente si
rese conto di
essere libera da Tom. Era lei che lo teneva stretto. Tom le sorrise e
andò a
cullare la piccola che era tremendamente a suo agio quando
c’era Tom accanto a
lei. Öde,nel bagno, si buttò tre volte
dell’acqua fredda in volto e si vestì.
Quando erano bambini,non c’era un marito e neanche una
figlia. Sarebbe potuto
succedere di tutto, erano liberi da ogni tipo di legame. Quando
uscì dal
bagno,Tom e sua figlia erano sul letto,lei sul petto di lui,con la
testa
poggiata su un lato. Nel suo piccolo pugno Lycka teneva una treccina
del
chitarrista e a lui sembrava star bene così.
-Finchè
non tira- disse lui,vedendo Öde incantata dalla
porta.
-Con
Vind odia stare così- disse lei.
Tom
teneva una sua mano sulla schiena di Ly e l’altra
sul piedino.
-Siamo
vicini di cuore, è bello tenerla così. Sembra mia
figlia-
Quelle
parole colpirono in pieno petto la mamma, che
cambiò espressione. Lui,continuò.
-Credo
che mi potrà chiamare,papy-
Öde
non rispose nulla. Tom il padre di Lycka? Padrino
sì,ma padre..
Si
mise sul letto,accanto a lui. La sua testa sul petto
del chitarrista e la mano sopra quella di Tom che aveva sulla schiena.
Lui la
guardò.
-E’
bellissima- disse.
-Ha
gli occhi come i tuoi- disse Öde, prendendo una mano
di Tom e stringendola forte. Tom le baciò il dorso.
-Scusa-
disse mentre prendeva la bimba per metterla
nella culla. Stava per scusarsi per quello accaduto poco prima,dato che
era
stata lei a tenerlo stretto e forse il bacio era partito dalle sue
labbra.
-
Öde- Si alzò, si avvicinò alla culla e
le prese un
polso. – Io sto per partire in tour. Non so se saranno 2 o
tre mesi. Mi
mancherete tu e la mia bambina-
La
stanza cambiò colore, Öde divenne rigida. Quasi
fredda. La bambina era al sicuro nella culla,poteva svenire. Senza Tom
come
avrebbe fatto? Soprattutto ora che…
-Tom,
Vind ha un’altra- disse lei lasciando la presa.
Adesso
era Tom ad aver assunto un colore diverso.
-Cosa
cazzo dici?- pronunciò quella frase con rabbia
e a denti stretti.
Öde,non
sorpresa dalla sua reazione ,gli mostrò messaggi
e foto.
-Da
quanto tempo va avanti questa storia?- chiese lui.
Le
foto parlavano chiaro,ma la cosa che era così
dannatamente schifosa era che lei non ne avesse parlato da prima.
-Da
prima che aspettassi Lycka-disse lei. Tom si sedette
sul letto.
-Perché
non ne hai parlato? Sono 12 mesi che va avanti
questa storia e tu me ne parli solo quando devo partire?-
Era
arrabiato con lei, avrebbe fatto qualcosa per
aiutarla ma lei non aveva avuto fiducia in lui.
-Tom,me
ne vergogno-
-Di
cosa? Di cosa? Sei la mia migliore amica,Öde!!! Tu
dormi ancora in casa di uno che ti tradisce! E Lycka? Che
bell’esempio,che
padre, che coglione!-
Si
era nuovamente alzato, andava su e giù per la stanza,
poi le urlava contro.
-Da
quanto lo sai?- chiese avvicinandosi alla culla.
Lei
gli si avvicinò. Gli prese una mano e lo guardò
negli occhi. Tom si sentiva così inutile, aveva sempre
reputato Vind come uno
stronzo,con il passare del tempo,aveva cambiato un po’ il suo
pensiero ma il
suo istinto non era mai stato sbagliato.
-Sempre-
disse lei.
-Perché
diavolo ci stai ancora insieme?- le mise le mani
sui fianchi. Lei non si mosse. Tom era la sua famiglia.
-Abbiamo
una figlia, Kau- disse lei scappando a sedersi
sul letto – non facciamo più l’amore,
non torna quasi mai la notte, tranne
quando loro due litigano. E’ una sua collega e quando
è nata Lycka è venuta
anche a trovarmi. Sono andati a fare dei viaggi, quando torna,porta
regali a
Lycka ma dimostra di tenere a sua figlia solo quando ci sei tu in casa.
Si
sente minacciato da te,ma so che mi ama-
Tom
le prese mani,le si inginocchio davanti e appoggiò
la sua testa sulle sue gambe. Lei, gli accarezzava i capelli con lo
sguardo
perso nel vuoto.
-Avresti
dovuto parlarmene. Quando è l’ultima volta che
hai fatto l’amore?- le chiese.
-Con
lui?- rispose lei
gettandosi sul letto. Tom si alzò,le
si mise accanto e annuì.
-Dopo
che ho fatto l’amore con te. Un anno fa,credo.-
Tom
sorrise.
Erano
tornati da un after party, lui era andato con lei
dato che Vind aveva detto di avere l’influenza. Avevano
bevuto troppo,
mischiato drinks assurdi e fumato. Quando rientrarono Vind non era in
casa e
Tom la trascinò a dormire da lui. Erano stesi sul letto,
avevano ancora qualche
sigaretta da fumare e una bottiglia di vodka a terra. Lei era rimasta
con i
calzini,la camicia e gli slip. Cantava una song di qualche gruppo che
si era
esibito qualche ora prima e la bottiglia le faceva da microfono. Ogni
tanto,Tom
applaudiva, e si davano un bacio per fare cambio. Tom aveva sono un
boxer a
quadri e tra una parola e l’altra faceva grandi sorsi. Quando
la vodka finì
erano tutti e due con le spalle al letto,seduti a terra e ridevano per
ogni
cosa. Una mosca. Una zanzara. Un po’ di polvere.
Bastarono
dieci secondi. Si guardarono,si baciarono. E
facero l’amore a terra,sul tappeto,nella doccia,sul letto.
Non c’era Vind, e
forse neanche più tanto alcool. Una scusa.
Quando
si addormentarono era già mattina,ma lei si alzò
e andò dall’altra parte della strada, ridendo.
Quando si videro il giorno
successivo fecero finta di nulla. Ne avrebbero riparlato ma
quell’occasione non
arrivò più.
-Ti
ricordi ancora? E la vodka?- chiese lui.
-
Ho ripreso conoscenza sotto la doccia- lei gli diede
un pizzico sul braccio.
-
Vind era già con l’amante?- chiese Tom.
-Non
è che io non abbia così tanto torto…-
disse lei.
-Ma
Vind lo sa…- concluse Tom.
–Si
mi ha perdonata-
-Lo
perdonerai anche tu? Almeno eri ubriaca. Lui mica
beve da 12 mesi?-
Öde
si voltò dalla sua parte, gli salì addosso e si
tolse la maglia blu.
-
Öde ascoltami- disse- non puoi perdonarlo-
Non
finì di parlare che lei aveva già iniziato a
baciarlo.
-Almeno
se devi andare via, vai via come dico io-
sorrise.
Quando
Tom si tolse la maglia,suonò il telefono.
Öde
si alzò,rispose e dopo dieci munuti lasciò cadere
la
cornetta a terra.
**
Bill
teneva Lycka tra le braccia,mentre la macchina
correva a tutta velocità.
Öde
piangeva a singhiozzi e Tom si sentiva un verme per
aver ricambiato quel bacio mentre Vind…
Al
cantiere c’era la polizia, l’ambulanza e un sacco
di
gente.
La
prima persona che Öde vide fu l’amante di suo
marito,
con un paio di manette. La signora Regn le si avvicinò e le
mollò uno schiaffo
in pieno volto.
-Sei
una puttana!- urlò cercando di colpirla ancora ma
Tom la teneva stretta tra le sue braccia. Si divincolava,scalciava ma
il
chitarrista nonostante i calci e i pugni che riceveva non mollava la
presa.
Bill,in
auto, copriva gli occhi alla piccola quando la
barrella con il telo bianco,gli passò accanto. Lycka
sorrideva, innocente. Un
dono del cielo.
Tom
accompagnò Öde davanti la macchina,proprio dove
c’era la salma di Vind.
Abbracciata
a Tom era completamente distrutta.
Quando
il corpo fu allontanato, un brigadiere scortò Öde
e Tom fino alla caserma.
-Lei
lo sapeva che suo marito si vedeva con la signorina
Dyja Huttel?-
Lei
annuì.
-La
signorina Huttel aveva minacciato suo marito di dire
tutto a voi, se lui non avesse chiuso il vostro matrimonio. Lui le ha
detto di no
e per vendicarsi mentre suo marito era giù a telefono con un
fornitore, ha
sganciato il carico della gru..-
Si
fermò, Öde chiuse gli occhi e strinse la mano a Tom.
-Non
continui- disse quest’ultimo. -Abbiamo capito come
è andata-
Abbracciò
Öde che piangeva in continuazione.
Lycka
e Bill erano andati a casa per
preparare tutte le borse. Loro dovevano
partire e Öde con sua figlia erano state affidate a Simone.
Era il momento meno
indicato per andarsene ma avevano davvero urgenza di partire. Gustav e tutta la famiglia di
Vind le erano vicini
ma lei non sentiva nulla. Non voleva nessuno e non salutò
neanche i Kaulitz
quando partirono. E’ vero che odiava il tradimento ma amava
Vind,era il padre
di sua figlia. Adesso come avrebbe fatto? Chi si sarebbe preso cura di
loro
due? Simone? Tom? Voleva suo marito, se aveva resistito un anno con le
corna
era perché credeva nel loro matrimonio, Vind sarebbe
cambiato. Tom da parte
sua, non poteva credere a quello che gli era successo in un solo
giorno. Aveva
scoperto che la sua migliore amica mandava avanti un matrimonio
infedele per
amore e poi di colpo,mentre si stavano baciando, il marito era morto.
Si
chiedeva se fosse morto per colpa loro. Dyja voleva che lui dicesse la
verità,ma più che altro era una malata di mente..
come si fa a dire di amare
una persona e poi sganciare il carico di una gru e colpirlo? Mentre il
bus
camminava lungo quelle strade, la sua testa era a Lycka. Il suo nome
significa
felicità,ma a soli tre mesi aveva già vissuto un
bel trauma.
Öde
mise a letto sua figlia. Simone mise a letto Öde.
Dyja piangendo in carcere chiedeva perdono per quello che aveva fatto.
Non a
Dio, o a Öde o a Lycka,ma alla bambina che portava in grembo. Öde e Tom
sapevano anche questo ma ad Öde non
importava quasi nulla. Figlia o meno di Vind non le importava
più. Come Lycka
non sarebbe cresciuta con un padre perché lo avevano ucciso
così quella della
matta avrebbe sofferto per colpa di sua madre. La bambina da grande
avrebbe
potuto uccidere sua madre per vendetta ma
Lycka avrebbe avuto sempre Tom.
Ecco
qua. Qualcuno nelle recensioni scriveva
“tradimento,tradimento” ma io credo che questo sia
proprio una bella sorpresa.
Vi ho detto che questa storia non finisce bene…
quindi… per ora mandiamo avanti
questo amore e questo tormento.
La_Lilin__=
spero,cara che anche questa parte sia di tuo gradimento. Lo so che
è un bel finale ma per arrivare allo scopo di questa storia
devo per forza fare
ciò. Un bacio.
stefi=Sei
sempre troppo gentile. Che te ne pare di questo? :D
Sweet
Princess 1995=
Tradimento sì,ma lieto fine per nulla.
Spero che questo sia di tuo gradimento.
Puffa_=
Questa storia è tutta tua. <3