Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Giulls    07/06/2010    8 recensioni
Michelle Waldorf è all'apparenza una ragazza normale: ha 18 anni, vive con la madre a Los Angeles, sta per diplomarsi ed è il capitano della squadra di pallavolo della scuola. Eppure la sua vita viene presto sconvolta da due avvenimenti: il fantasma del suo passato e lui, il suo nuovo vicino di casa. Robert Pattinson.
< Ti va di ricominciare? > propose porgendomi la mano, < ciao, mi chiamo Robert Pattinson >
< Piacere, Michelle Waldorf >
< Waldorf? > ripeté sgranando gli occhi, < come Blair Waldorf in Gossip Girl? Cavolo, puoi farmi un autografo? Non capita tutti i giorni di conoscere una ragazza che faccia di cognome Waldorf >
< Va bene, ma tu devi promettermi di mordermi sul collo > risposi a tono e entrambi incominciammo a ridere.
[...]
< Io avrei ancora un paio di scatoloni da sistemare… okay, più di un paio e avrei bisogno di qualche buon'anima che mi dia una mano. Ti andrebbe? >
< Certo, perché no? > risposi alzandomi in piedi, < ma mi offri la colazione >
< Va bene, > asserì, posando una banconota da dieci dollari sul tavolo, < andiamo? >
< Andiamo > dissi mente prendevo la mia borsa e uscii dal bar insieme a Robert. Chissà, questo potrebbe essere l'inizio di una nuova amicizia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mercatino di beneficenza

Come tutte le mattine in cui la sera prima mi dimenticavo di sistemare la tendina della mia finestra e mi svegliavo con i raggi del sole che mi colpivano direttamente gli occhi, così era accaduto anche oggi. Un benedetto sabato in cui potevo recuperare il sonno perduto.
Cominciai a stiracchiarmi nel letto mentre mugugnavo qualcosa di incomprensibile anche per me stessa, fino a che non mi decisi ad alzarmi e sorridere al mondo.
Ancora assonnata e con gli occhi semichiusi mi tolsi il pigiama e indossai la prima tuta che tirai fuori dall'armadio. Con tutte quelle che avevo, mi era capitata tra le mani la mia tutta preferita, quella verde, quella che oltretutto non trovavo da due settimane. La giornata era cominciata davvero bene.
Presi dalla scrivania il mio cerchietto e lo misi in testa mentre scendevo di corsa le scale per andare in cucina a fare colazione. Dovevo essere in forze per andare a reclamare abiti per il mercatino di beneficenza e ancora di più per trasportarli tutti fino a casa.
< Mamma? Mamma, ci sei? > chiesi entrando in cucina.
< È uscita venti minuti fa > replicò Georgina mentre stava pulendo i fornelli.
Sbuffai e mi sedetti a tavola.
< Ha detto per caso dove sarebbe andata? >
< No, mi dispiace >
< È sempre così. Tutte le volte che ho bisogno di lei per il mercatino non c'è mai >
Georgina, dopo avermi gentilmente porto la tazza con dentro del latte caldo e i cereali, alzò lo sguardo e mi fissò.
< A proposito di mercatino! > esclamò mentre usciva dalla cucina < mi ha detto di dirti che puoi utilizzare tutte queste cose da usare >
Finii di bere il latte, misi tutto dentro la lavastoviglie e poi mi avvicinai verso l'altra estremità del tavolo e guardai cosa avesse messo dentro Bianca. Ero sbalordita. Davvero mia madre voleva dare via le scarpe di Armani e il tubino di Versace? Che diavolo le era preso? Generalmente quella che dava via le cose firmate ero io.
< Perfetto. Grazie, Georgina >
< Di niente > rispose sorridendo e continuò a pulire la cucina. < tesoro, hai già scelto il VIP da chiamare quest'anno? >
< Le Clovers mi fanno pressioni affinché chiami Orlando Bloom, solo che lui vive in Inghilterra e non penso voglia venire in America per un mercatino di beneficenza. Fino a qualche mese fa avevo pensato di chiederlo a Miley Cyrus, visto che lei va a nozze con la beneficenza, ma credo proprio che la lascerò in pace e andrò a chiedere a Robert di partecipare >
< Immagino che ti dispiaccia un sacco non invitarla >
Risi e mi voltai per guardarla.
< È una cosa che mi distrugge il cuore >
Portai la cesta in camera mia e guardai fuori dalla finestra nella speranza di scorgere un qualsiasi movimento da casa di Robert. Cavolo, ancora non mi capacitavo di essere la vicina di casa di uno degli attori più sexy del mondo, secondo la rivista People, e il numero uno, secondo Jenny e me. E dire che è ormai passato un mese da quando si è trasferito.
Presi un volantino dalla mia scrivania super disordinata e uscii di casa camminando fino alla casa accanto, dove suonai il campanello e attesi che Robert mi aprisse.
Aspettai qualche secondo e ad aprirmi fu un gorilla troppo abbronzato.
< Sì? >
< Sono Michelle Waldorf, la vicina di Robert. Avrei bisogno di parlare con lui. Posso
entrare? >
Il gorilla inarcò il suo mono-sopracciglio.
< Mi dispiace, ma il signor Pattinson non è in casa >
< Quella non è la sua macchina? > insistetti. Pensava di fregarmi?
< Sì, ma lui è uscito senza macchina >
< Immagino che tu sia la sua guardia del corpo. Ma se sei qui e lui non c'è, che corpo stai a guardare? >
La mia risposta sembrò spiazzare il gorilla e la cosa mi divertì parecchio, specialmente quando sentii dei rumori provenire da dentro casa.
< Chi è alla porta? >
Guardai quella sottospecie di armadio, divertita.
< Sono Michelle, la tua vicina. Avrei bisogno di parlarti. Non è che potresti affacciarti un attimo? Poi prometto di lasciarti in pace > continuai senza distogliere lo sguardo e il ghigno divertito dal gorilla e sentii dei passi affrettarsi, vedendolo infine sbucare di fianco all'armadio.
Robert mi sorrise.
< Ciao, piccola Michelle >
< Ciao, Robert > risposi sorridendo.
Alla mia risposta calma vidi il suo sorriso beffardo scomparire. Ancora non avevo capito perché si divertiva tanto a chiamarmi piccola Michelle.
< Cosa posso fare per te? Vuoi entrare? >
< No, ma grazie lo stesso. Anche perché credo che il tuo simpatico gorilla non voglia lasciarmi passare >
L'interpellato mi guardò accigliato e si spostò più a sinistra, nascondendo ancora di più Robert. Ma lo faceva apposta a coprirlo così?
< Prego >
< No, stai tranquillo. Vado di fretta. Robert, avrei bisogno che tu mi facessi un enorme favore. Sto organizzando per il prossimo sabato un mercatino dell'usato e tutto ciò che ricaveremo verrà donato in beneficenza. Ogni anno domando a qualche VIP di partecipare e quest'anno mi piacerebbe se fossi tu a partecipare >
< Uhm, è interessante. E devo portare anche io delle cose? >
< Se vuoi, sì >
Si grattò la testa e poi mi lanciò uno sguardo sospettoso.
< Non hai intenzione di mettere all'asta un mio bacio? >
Immediatamente la sua guardia del corpo si mise sull'attenti e mi guardò minacciosa.
< No, rilassatevi entrambi. Anche perché il botteghino dei baci sarà gestito da Megan >
Rise.
< Okay, ci sto >
< Grazie, ti sarò eternamente grata! > esclamai sorridendogli calorosamente e presi dalla tasca il pezzettino di carta che mi ero portata dietro < Questo è il mio numero, se trovi qualcosa che vuoi donare fammi uno squillo e verrò a prendere tutto >
< Va bene. Ciao > rispose mentre alzava la mano e mi sorrideva.
< Ciao, Robert > dissi sorridendo e poi mi voltai verso la body guard, che non la smetteva di guardarmi accigliato < Gorilla… >
Mi allontanai ancora ridacchiando da casa sua e mi camminai per tutto il quartiere, pronta a raccattare tutto ciò che non volevano più.
Dopo due ore riuscii a mettere di nuovo piede in casa, carica come non mai di enormi sacchi neri con dentro i vestiti del vicinato. Li posai per terra e poi andai in cucina.
< Georgina, sono stanca morta. È impegnativo organizzare tutto > sbuffai.
< E allora perché continui a farlo ogni anno? > chiese amorevolmente mentre mi passava un bicchiere di spremuta d'arancia.
< Perché è utile per il mio curriculum > ribattei passandomi una mano sugli occhi.
< E tu che vestiti hai deciso di donare? >
Sorrisi e mi accasciai sulla sedia.
< Ancora non lo so. I vestiti che ho li indosso ancora tutti o per lo meno ci sono affezionata. È difficile, ma alla fine mi diverto un mondo. E poi è un'ottima scusa per rinnovarmi il guardaroba > obiettai mentre mi alzavo in piedi < È meglio che cominci a dare una prima occhiata. Per prima cosa metterò in vendita il tubino di Bianca. Generalmente i vestiti che mi prende lei sono quelli che vendo subito >
< Perché i vestiti che compra tua madre piacciono >
< Piacciono le firme. Alcuni vestiti che mi regala non sono male…ma quando mi viene in mente che lei me li ha comprati per farmi assomigliare a Blair Waldorf mi viene una voglia improvvisa di disfarmene >
< Tesoro, conosco bene la tua storia > ribatté mentre si allontanava dalla cucina.
Mi alzai e andai verso il lavello, lavai il bicchiere e poi andai a cercare Georgina.
< Michelle, ti va se ti cedo anche alcuni miei vestiti? Non saranno molti, ma quelli che non uso più posso darteli volentieri >
< Sì, grazie > asserii sorridendo e poi scappai in camera per preparare il mio sacco.



Il grande giorno era arrivato e quando aprii gli occhi alle otto in punto ero pronta a spaccare il mondo. Con un balzo degno di un qualsiasi campione di salto in alto o in lungo scesi dal letto e mi incamminai, anche se correvo più che camminare, verso il bagno, per poi buttarmi dentro la doccia. Letteralmente. Inciampai con i piedi nel tappeto e caddi dentro la doccia. E sì, sbattei la testa contro il muro; piano, però avevo dato comunque una bella craniata.
< Mannaggia > borbottai tra me e me mentre mi massaggiavo il punto della fronte in cui avevo sbattuto.
Dopo venti minuti uscii fuori, questa volta stando bene attenta a non cadere e poi andai in camera. Mi asciugai i capelli, poi aprii l'armadio e tirai fuori un paio di jeans skinny scuri, una canotta bianca e una camicia a maniche lunghe a quadri rossa e bianca. Ai piedi indossai un paio di ballerine di stoffa nere, poi andai in camera di Bianca e mi riappropriai della collana nera che mi aveva gentilmente rubato.
Tornai in camera per guardarmi un'ultima volta allo specchio, poi presi gli ultimi due sacchi con gli abiti dentro, la mia targhetta col nome e quelle degli altri e poi andai verso la scuola.
< Sono in ritardo, scusate! > esclamai mentre mi avvicinavo a Jenny e Walter.
< Come sempre, ma ormai non ci scandalizziamo nemmeno più > ribatterono sorridendo e Jenny mi porse un bicchierone di Starbucks.
< Tieni. Cocco e caramello, come piace a te >
La guardai con gli occhi che luccicavano.
< Ti amo tanto, sappilo > dissi mentre mi voltavo a guardare Walter e risi della sua espressione < allora, questa notte sono stata fino alle due a pensare a come allestire tutto. Pensavo di fare lì in fondo la zona asta che chiuderemo con dei separé o delle tende, mentre qui il mercatino. Quest'anno non faremo come l'anno scorso. L'idea che in ogni bancone ci sia tutto quello che apparteneva ad una persona non va bene. A destra ci saranno le maglie, al centro i pantaloni e le gonne e a sinistra l'intimo, mentre laggiù ci sarà il bancone con tutte le scarpe. E ovviamente tappeti e specchi per farli provare, mentre sulla destra metteremo dei piccoli camerini prova. Okay? >
< Sei tu il capo > ribatté Walter mentre usciva dalla palestra.
< Dove va? > domandai guardando la mia amica.
Walter si voltò e mi sorrise.
< Da mio zio a prendere in prestito qualche separé e qualcosa da usare come camerino prova. Torno tra cinque minuti >
Non appena rimasi sola, Jenny mi guardò accigliata.
< Chi sarà il VIP di quest'anno? >
< Robert Pattinson > risposi mentre le attaccavo la targhetta.
< Ed è per questo che sei vestita così? >
< Così come? >
< È il primo anno che ti vesti così elegantemente. Generalmente sei in tuta o comunque non sei vestita così. Tua madre ne sarà felice >
< Grazie al cielo Bianca non sarà qui oggi > ribattei facendole la linguaccia < e comunque io mi sono vestita così perché mi andava, lui non centra assolutamente niente >
Cominciammo a dare una bella spazzata per tutta la palestra mentre attendevamo il ritorno di Walter per montare i camerini, i banconi e per sistemare i separé. Poi sistemammo tutta la merce, attendendo impazientemente l'arrivo delle altre Clovers. Ero davvero energica quel giorno e non vedevo l'ora di iniziare.
Non appena le mie amiche arrivarono consegnai loro la targhetta con i nomi e cominciai a spiegare i vari compiti:
io sarei stata alla cassa e le altre o dovevano stare dietro i vari banconi, o nella zona delle calzature, oppure di occuparsi della zona asta.
Alle nove e mezza avevamo già preparato tutto e alle dieci in punto la gente cominciò ad arrivare.
C'erano addirittura le girl scout che vendevano la limonata all'entrata.
Il mercatino stava andando alla grande, fino a che non cominciò un temporale tremendo, che ci costrinse a chiudere le porte della palestra.
A poco a poco la gente che era dentro voleva andarsene, mentre molte mie compagne di scuola, Olivia la oca compresa, volevano vedere Robert, che era in grande ritardo.
< Michelle, ma non doveva venire Robert Pattinson come VIP? > chiese Shelley, la mia compagna di laboratorio.
< Sì, ma è in ritardo >
< Ma arriva, vero? >
< Deve > ribattei tagliente e mi avvicinai a Jenny.
< Michelle, la gente inizia a spazientirsi. Dov'è Robert? >
< Jenny, non ne ho la minima idea… >
< Siamo sicuri che Robert venga? Non è che ti sei inventata tutto solo per chiamare tanta gente? >
< Taci, Olivia. Robert verrà >
E in quell'esatto momento la porta della palestra si aprì e vi fecero il loro ingresso Robert e il gorilla dell'altro giorno.
< Ecco, quando si parla del diavolo… > ribatté Jenny, mentre attorno a me tutte avevano incominciato ad urlare e ad applaudire Robert come se fossero impazzite e lui, dal canto suo, le guardava imbarazzato.
Sbuffai e mi avvicinai a lui di corsa.
< Ti sembra questa l'ora di arrivare? >
Il mio tono suonò talmente tanto minaccioso che il gorilla mi si piazzò davanti.
< Scusa, piccola Michelle, ma ero a fare un'intervista > ribatté, divertito < Michael, stai tranquillo, lei è l'ultima persona di cui devi preoccuparti >
Risi.
< Si vede che ancora non mi conosci bene. Comunque, visto che sua maestà non è bagnato può gentilmente venire a fare la sua presenza all'asta? >
Mi guardò, terrorizzato.
< Devi mettermi all'asta? Hey, non erano questi gli accordi, tu… >
< Calmati! > esclamai < tu devi solo presiedere l'asta, tutto qui >
< Oh, okay. Allora sì >. Alzai gli occhi al cielo, lo afferrai per il braccio e lo trascinai verso la zona dell'asta. < Lo sai che sei molto carina vestita così? >
< Grazie, sei molto gentile > ribattei frettolosamente e mi avvicinai a Sarah < Robert, lei è Sarah e ti aiuterà in caso di bisogno. Divertitevi e se avete bisogno di me cercatemi alla cassa >
Verso le due incominciai a contare l'incasso. A causa del brutto tempo avevamo guadagnato poco più di mille dollari e la cosa mi rendeva triste. Volevo fare una donazione sostanziosa per aiutare l'ospedale pediatrico.
Mi incamminai verso Sarah e Robert, domandando come stesse andando l'asta, ma i risultati non furono molto positivi, specie perché c'era molta gente che se ne stava andando via.
< Ragazze, torno subito > ci disse Robert e chiamò il suo scimmione, per poi uscire dalla palestra.
Hannah, una ragazza della mia squadra, mi corse incontro.
< Dove sta andando? >
< Vorrei tanto saperlo anche io > ribattei scocciata.
Molte ragazze, non appena videro Robert andarsene, vollero farlo pure loro, ma a fatica le convinsi a restare, promettendo che sarebbe ritornato.
Tornai alla cassa e fingi di essere tranquilla, ma tirai un sospiro di sollievo solamente quando lo vidi ricomparire dopo venti minuti, con in mano la sua chitarra preferita.
Inarcai le sopracciglia quando salì con la chitarra sul palco.
Intanto una ragazzina si era avvicinata per pagare, ma ascoltai con attenzione cosa diceva Robert.
< Voglio mettere all'asta questa mia chitarra. È la mia preferita e ci sono molto affezionato, ma abbiamo bisogno di soldi per la beneficenza, quindi sono pronto a separarmene. Le offerte partono da tremilacinquecento dollari >
< Quattromila! > sentii esclamare e sentii subito qualcun altro ribattere.
In men che non si dica il prezzo era arrivato attorno agli ottomila dollari. Cavolo, la chitarra preferita di Robert Pattinson faceva gola a parecchia gente.
Battei alla cassa anche l'ultimo capo della ragazza e lei mi porse la sua carta di credito. La presi in mano e mi preparai ad utilizzarla, mentre continuavo a prestare attenzione all'asta con un orecchio.
< Siamo arrivati a diecimila dollari. Chi offre di più? Nessuno? Okay, diecimila e uno… >
Lasciai la carta di credito sul bancone e guardai la tipa.
< Solo un momento >
Corsi verso la zona dell'asta.
< Diecimila e due… >
< Ventimila! > urlai, aggrappandomi a Sarah per non cadere.
Robert alzò immediatamente la testa e attorno a me cominciarono tutti a bisbigliare. Era divertente, mi sembrava di essere dentro un film.
Il suo sguardo stralunato durò per pochi secondi, poi mi sorrise.
< Chi offre di più? > domandò, ma nessuno osò controbattere < la chitarra viene venduta a Michelle Waldorf per ventimila dollari! > esclamò, battendo il martello sul baracchino in legno al quale stava dietro < fanne buon uso, mi raccomando >
Sarah andò verso Robert, prese la chitarra e me la consegnò.
Le sorrisi grata.
Tornai indietro, mi scusai con la ragazza per averla fatta attendere e compilai l'assegno di ventimila dollari, che depositai nella cassa. Guardai Jenny e la pregai di prendere il mio posto. L'asta stava per terminare ed io dovevo fare una cosa urgentissima. Salutai Robert con un cenno della mano e poi tornai a casa.
Cercai disperatamente una coccarda rossa, un foglio e una penna e una volta trovato il tutto mi sedetti sul tavolo e incominciai a scrivere.
Quello che hai fatto è stata la cosa più generosa che qualcuno potesse fare. Mi hai aiutato con il mercatino, hai fatto sì che l'ospedale ricevesse ventiduemila e cinquecento dollari (e il mercatino non è ancora finito!). Non potevo privarti della tua chitarra preferita. Considerala un regalo di benvenuto. Michelle.
Infilai il biglietto sotto l'adesivo della coccarda e poi lasciai la chitarra sotto il portico di Robert, e non appena misi piede sotto il mio portico, sentii una portiera sbattere.
Mi voltai curiosa di vedere la sua espressione e vidi Robert immobile, con la bocca e gli occhi spalancati. Alternava lo sguardo tra me e la sua chitarra.
Sorrisi e lo salutai con la mano, poi rientrai in casa e mi chiusi la porta alle spalle. Salii in camera, mi tolsi le scarpe, ormai con i piedi pieni di vesciche perché ero senza calze, mi misi in tuta e mi preparai a tornare in palestra per dare una mano a smontare tutto, ma Jenny mi precedette e mi mandò un messaggio nel telefonino, dicendomi che avevo già fatto abbastanza per quel giorno e che ora dovevo solo riposarmi.
Lunedì le avrei portato la colazione. A lei e a tutte le Clovers: ero troppo stanca, non avevo la forza di uscire di nuovo.
Stavo camminando verso la cucina quando vidi un bigliettino sotto la porta. Mi chinai e lo aprii.
Piccola Michelle, almeno una cena te la devo. Sei stata troppo gentile. Rob
< Okay, quando vuoi > sussurrai sorridendo.



Yeah, la scuola è ufficialmente finita!!!! Non riuscivo a realizzarlo ancora, ma dal momento che è mezzogiorno e sono ancora in pigiama, ora ci riesco xDD
Magari con l'arrivo dell'estate l'ispirazione mi torna e ricomincio a scrivere. Sto andando un bel po' a rilento a dir la verità. È che non so cosa scrivere; ogni cosa che scrivo mi sembra stupida, banale…
Comunque, in questo capitolo ci saranno sicuramente tanti errori grammaticali e di congiunzioni. Anche ripetizioni, ne sono sicura. Ma ho troppo caldo per concentrarmi e correggere. E in più sto tentando di convincere me stessa a prendere la bicicletta e di andare a scuola guida oggi pomeriggio. Ma fa davvero troppo caldo. E non ho voglia di usare il motore perché devo fare movimento xDD Oh, inoltre sto pensando a domani che devo prendere il treno delle 7 e mezza per andare a Milano. Vado a vedere il concerto dei Muse, sapete?
Anyway, basta parlare di me! Voglio ringraziare le personcine splendide che hanno letto, commentato, messo tra i preferiti, le seguite e chi più ne ha più ne metta la mia storia. Siete stupende, vi adoro <3
Sognatrice85: Marghe, tesoro mio…ultimamente ci sentiamo pochissimo, mi spiace tanto tanto :( Michelle e Rob si sono conosciuti…diventeranno amici? Boh, chi lo sa xDD Ma Robert è un po' tanto cazzone in sta storia, quindi dovrà dimostrare più e più volta la sua dolcezza e la sua gentilezza per farsi perdonare dalla nostra Michelle! Spero che il capitolo ti sia piaciuto, ti voglio bene <3
ilachan89yamapi: Sììì, e adoro Michele per questo. Anche io tendo a fare figuracce :P
Railen: E io ti adoro per questo. Continui a leggere anche se di Rob non ti interessa più una cippa lippa. Che cara ragazza che sei <3 Hey, stai tranquilla. Jared comparirà di nuovo nella storia (e magari non solo lui xD) e Michelle picchierà Robert. Molte volte. E non sarà solo lei a picchiarlo se ti può consolare xDD E alla radio ascolterà i Mars, stai tranquilla. Non spariranno dalla fiction. E a proposito, bisogna che mi metta di impegno e finisca la one-shot xDD Bello, anche qui il dono della sintesi non esiste xDD Michelle un po' mi rispecchia. Anche io faccio diverse figuracce, anche se non spettacolari come le sue xDD Sono felice di sapere che per me ci sei sempre. Ti adoro e non sai quanto <3
privi93: pensala positivamente! Io ti butto giù dal Tamigi e magari qualche bel giovincello londinese ti salverà! <3 Mancano 18 giorni, funghetta. 18 miseri giorni. Fa quasi paura a leggerlo, il tempo passa in un lampo. Luv ya <3
doddola93: Sei la prima a cui piace Bianca, lo sai? XD Chissà se continuerà a piacerti fino alla fine della storia :P Hus adorata, sono così contenta che la storia ti piaccia! È vitale la tua approvazione, sappilo. Ti voglio un mondo di bene. Anzi, una galassia. E prima che tu parta per Londra dobbiamo assolutamente vederci. Posso venire anche a Venezia o anche sotto casa tua (posso venire anche con un mazzo di rose rosse xD), non importa. Basta che incontri la mia Hus stupenderrima.
angiiie: Muse, domani sera! Ti sei fatta un mega ricaricone? XDD Smettila di odiarti! L'hai comunque letto, no? Non vedo dove sia il problema :) Michelle non è che odia Blair…odia il fatto che ci sia gente che pretenda che si comporti come Blair xDD Queste madri… -.- A proposito di cartoline! Da dov'è che me la avresti presa? xDD
Jodie: Hey! Sì, sono vegetariana :) Ma tu cosa intendi per vegetariana vegetariana? xD No, perché ci sono varie categorie di vegetarianismo (mi sono documentata, visto che brava? xDD) Spero che il capitolo ti piaccia e grazie per i complimenti! Sei troppo carina *_*
LoryeEmi: ciao! Grazie mille, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!

Spero di riuscire a postare prima di partire per Londra. Tra 18 giorni. Strano, mi viene un formicolio allo stomaco tutte le volte che mi rendo conto di quanto manchi poco. Non potete immaginare quanto io sia contenta, non vedo l'ora di partire!
A presto!
Un bacio,
Giulls

   
 
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