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Autore: Hermia    05/09/2005    6 recensioni
Alla fine della guerra magica Harry Potter, Ronald Weasley, Hermione Granger, Ginny Weasley, Theodor Nott, Luna Lovegood e Draco Malfoy, il miglior gruppo di auror presente in circolazione prenderanno una decisione che alla fine cambierà loro la vita:andare in vacanza...una storia senza nessuna pretesa, prevalentemente incentrata su intrighi amorosi, il pairing è quello che è...se vi interessa non vi resta altro da fare che leggere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Premetto che questo capitolo è come si suol dire, di assestamento

Premetto che questo capitolo è come si suol dire, di assestamento. Potrebbe sembrare un po’ noioso ma state attenti ai piccoli dettagli perché qui sono distribuiti indizi su come andranno le cose dal prossimo cap. quindi occhi al dettaglio!

Dedicata a StefyGranger!

 

Si parte!

 

 

Si materializzò in una stanza poco illuminata dai primi raggi del sole.

Forse era un po’ in anticipo, ma non ricordava a che ora si fossero dati appuntamento.

E lui non sarebbe mai arrivato in ritardo, era da persone maleducate farlo, e tutto si poteva dire di lui tranne che non fosse beneducato.

Antipatico, forse.

Insopportabile, indubbiamente.

Pieno di sé, inverosimilmente.

Presuntuoso, oltre ogni limite.

Arrogante e superiore, come tutti i Malfoy, del resto.

Ma non maleducato. Questo mai.

Il salottino poco illuminato della piccolo appartamento che dava su Diagon Alley all’apparenza sembrava deserto.

Ma dalla stanza adiacente proveniva il rumore dello scrosciare dell’acqua, segno che probabilmente in quel momento la padrona di casa si stava facendo una doccia.

Poco male.

L’avrebbe avvertita della sua presenza una volta uscita.

Posò le sue valigie accanto ad un basso tavolino fatto di legno, come tutto in quella stanza in perfetto stile etnico, molto babbano a dire il vero.

Tavolini bassi, enormi cuscini per terra e poi degli strani oggetti bassi e grassi dai colori sgargianti non meglio identificati.

A dire la verità non era mai stato a casa della Weasley.

Ma, guardandosi intorno, non potè fare a meno di pensare che non poteva immaginarsela tanto diversa da come era in realtà.

Rispecchiava perfettamente il suo carattere, così vitale ed energico.

Le pareti della stanza erano tinte di un arancio molto acceso...quasi troppo acceso per i suoi standard. E poi erano tappezzate con una miriade di tappeti e maschere e specchi dalle cornici multicolori.

Si avvicinò ad uno di questi e fissò la propria immagine riflessa,  prima di fronte,  poi di profilo.

Il risultato gli piaceva.

Si scompigliò leggermente i capelli dandogli un’aria un po’ trascurata e poi, soddisfatto di sé andò a sedersi sul divano, che era sorprendentemente morbido proprio come piaceva a lui.

Allargò le braccia e le appoggiò alla spalliera del divano, rilassandosi.

Si, era troppo viva quella stanza per lui...gli dava alla testa.

Come Ginny...a volte proprio non la sopportava, perché lei era così viva, mentre lui no.

Perché lei era capace di essere felice, mentre lui no.

Anche quell’idea della vacanza era una manifestazione di come lei avesse proprio dentro la voglia di vivere. Questo non voleva dire che non gli facesse piacere affrontare questa nuova avventura, senza dubbio sarebbe stato interessante, divertente forse.

Poi con tutte quelle splendide ragazze scure che lui adorava intorno, non avrebbe potuto fare a meno di apprezzare la brillante idea della Weasley.

I suoi pensieri furono bruscamente interrotti quando qualcosa di caldo e peloso gli balzò agilmente sulle gambe.

Aprì gli occhi di scatto e fu travolto da un ammasso di peli rossi che lo travolse, iniziando a stusciarglisi addosso.

-Ciao...- disse Draco, prendendo tra le braccia la micetta e grattandole dietro le orecchie.

La micia gli fece le fusa in segno di gradimento e si sdraiò tra le sue braccia, lasciandosi coccolare.

Draco non aveva molta confidenza con gli animali. Inutile dire che non gli era mai stato permesso di avere un animale domestico quando era a casa...niente sentimenti, era la regola di Casa Malfoy.

In ogni caso gli sembrava che la micia stesse un po’ esagerando, visto che la micia si era arrampicata sulla sua camicia per leccargli il viso, conficcandogli i piccoli artigli nella candida pelle.

-Non ti sembra di stare prendendo troppa confidenza?- le chiese guardandola nei suoi furbi occhi gialli.

CRAK

In quel momento nel salottino della casa di Ginny si Materializzarono Harry, Ron ed Hermione, insieme come al solito.

Hermione era già pronta per tuffarsi in mare, con i capelli ricci sciolti sulle spalle e con tanto di costume, prendisole a fasciare il suo corpo snello e muscoloso.

I ragazzi avevano invece deciso di comune accordo di indossare una camicia Hawaiana aperta sul davanti per mostrare i loro addominali scolpiti, frutto di anni di duri allenamenti, pantaloncini, cappello di paglia e occhiali da sole.

Draco non potè fare a meno di pensare a quanto fossero ridicoli quei due e represse a stento l’istinto di prenderli in giro.

I tre si guardarono intorno e, quando i loro occhi si furono abituati alla tenue luce della stanza, si accorsero della presenza di Draco con in braccio la gattina del pelo fulvo.

-Ehi tu!-scattò Ron improvvisamente una furia, puntando un dito accusatore al petto di Draco.

-Metti giù le mani da mia sorella!- disse mentre lo stomaco di Harry si chiudeva in quella strana sensazione che provava sempre quando li vedeva insieme.

-Oh, su via, Ron! Ho ventidue anni ormai, non sono più la tua sorellina bisognosa di protezione- disse la ragazza dai capelli rosso fulvo che in quel momento si trovava, senza nessun imbarazzo, seduta sulle gambe di Draco, che preferì restare alla larga da quei battibecchi familiari avendo già testato parecchie volte i cazzotti del rosso.

-Certo che hai ancora bisogno di protezione!- ribattè lui, alchè la rossa si alzò impettita da quella comoda posizione e si parò di fronte al fratello con un’espressione incredibilmente simile a quella aveva sua madre quando doveva metterli tutti in riga, le gote in fiamme.

Ron si ritrasse facendosi piccolo piccolo, come se quella gracile ragazzina che arrivava a stento alla sua spalla, potesse spaventarlo più di un branco Mangiamorte assetati di sangue.

-Ora ascoltami bene, Ronald Weasley- iniziò Ginny avanzando contro di lui con espressione quanto mai imbufalita –Chi sarebbe quello che ha bisogno di protezione qui? Perché, se non ricordo male, sono io quella che ti ha salvato da quella pazza di Bellatrix Lastrange- disse lei puntando un dito contro il proprio petto prosperoso.

Ron arrossì violentemente in zona orecchie, quel ricordo era un piaga per lui...stava combattendo con l’assassina di Sirius e si stava quasi facendo ammazzare da quella furia indemoniata e poi era arrivata la sua sorellina e con un semplice incantesimo ben piazzato l’aveva stesa e catturata...non l’avrebbe dimenticato mai.

-E, sempre se non ricordo male,- continuò lei – sono io, e non tu, quella che si è infiltrata in un covo di assassini per portare ad Harry la pozione che gli serviva per sconfiggere Voldemort rischiando la pelle, quindi- si avvicinò ancora di più al fratello, poi soffiò come un gatto dicendo –quindi, io non ho bisogno di alcuna protezione Ron, tante grazie. So cavarmela alla grande anche da sola-

Gli occhi penetranti di Ginny restarono ancora un attimo a fissare quelli cristallini del fratello, poi parve accorgersi solo in quel momento che oltre loro Weasley c’era qualcun altro in quella stanza.

Così si calmò un po’ ed iniziò a salutare ad uno ad uno i suoi amici.

-Forse sei stata un po’ troppo dura con lui, Gin- le disse Hermione in un orecchio mentre si salutavano.

-Non credo Herm. Deve capire che questa è la mia vita e che sono capace di gestirla da sola- le rispose piano lei. Non avrebbe voluto umiliare il fratello in quel modo ma lui non le aveva lasciato scelta, non era mica la prima volta che le faceva quel genere di scenate.

Scosse la testa per allontanare quel pensiero e quella conversazione dalla sua mente.

-Siamo tutti?- chiese poi ad alta voce con il suo solito sorriso vitale.

-No, manca ancora Luna- disse Ron preoccupato – Strano perché le aveva detto proprio ieri sera l’orario dell’appuntamento...che le sia successo qualcosa? - continuò poi pensieroso.

Hermione si stupì dell’interessamento del ragazzo, poi disse –Se vi interessa non c’è neanche Theo- in tono acido.

-Saranno insieme, mi sa che dovremo aspettare- disse Harry sedendosi su una bassa poltrona dall’aria scomoda, seguito a ruota dagli altri due.

Ginny tornò a sedersi sul divano. Stavolta però accanto a Malfoy, che la guardava con sguardo ammirato per aver messo in riga il fratello, e gli sorrise.

-Non credevo ci sapessi fare con gli animali- disse poi con tono velato e ammiccante.

-Non sai tante cose di me- rispose lui in tono leggero, ma guardandola con i suoi occhi di ghiaccio così penetranti che riuscivano ad entrarti dentro leggendo da parte a parte tutto di te.

Ginny accavallò le gambe, coperte solo da un esiguo pezzetto di stoffa azzurra che arrivava si e no a metà coscia e gli rivolse un sorrisetto malizioso al quale lui rispose con il suo solito ghigno che, tempo addietro aveva scoperto, risultava molto seducente.

Quando poi si accorse che Ron, nonostante fosse stato umiliato a quel modo dalla sorella, continuava a guardarlo con sguardo omicida, decise di rivolgere la sua attenzione a qualcos’altro che non fosse quella ragazza seducente dai capelli color rubino.

-Bella camicia, Potter- disse beffardo osservando il suo abbigliamento. Non era proprio riuscito a trattenersi.

-Grazie- disse Harry, facendo finta di aver frainteso il suo velato insulto con un gentile complimento – Io e Ron abbiamo deciso di vestirci da perfetti turisti babbani-

-Che stupidaggine!- sbuffò Hermione che, a braccia conserte, osservava il cielo dalla finestra. Poi, accorgendosi di essersi attirata gli sguardi assassini di Ron ed Harry, aggiunse con impazienza –Nel senso che i turisti si vestono come tutti gli altri, e poi mica stiamo andando alle Hawaii!-

Non sapevano perché, ma si vedeva lontano un miglio che era arrabbiata.

Harry stava per chiederle cosa le prendesse quando un sonoro rumore annunciò che due persone si erano appena materializzate nella stanza.

Theo e Luna stavano ridendo per una battuta detta prima della materializzazione.

-Ciao ragazzi!- disse Ginny ai ragazzi appena arrivati –Siete in ritardo di ben un quarto d’ora- aggiunse poi leggermente arrabbiata guardandosi l’orologio da polso.

Theo si grattò la testa e poi disse imbarazzato –Scusate per il ritardo ma sono passato a prendere Luny, ci siamo messi a parlare e non ci siamo accorti di che ore si erano fatte. Mi dispiace-

 Luny”?

-Anche a me- aggiunse la ragazza, tutta rossa, lanciando poi uno sguardo verso Ron, che però la ignorò volutamente.

-Fa niente, allora si parte?- chiese Ginny impaziente, decisa ad eliminare qualsiasi cosa si frapponesse tra lei e la sua agognata vacanza; non gliene fregava niente di cosa facessero quei due nella loro vita privata, voleva solo partire.

Vi furono tanti cenni di assenso e poi un gran trambusto di persone che afferravano le loro valigie, rimpicciolendole per renderle tascabili e poi chiedendosi se avessero portato questo o quell’altro.

-Luna hai portato la crema solare?- chiese Hermione.

-Si, credo di si, tu le hai prese le stuoie?-

-No, mannaggia le ho dimenticate!-

-Poi le comprate li, piuttosto qualcuno ha portato gli scacchi magici?-

-Ma cosa te ne fai degli scacchi Ron??-

-E tu che te ne fai dei 75 libri che ti sei portata?-

-Che vacanza è se non posso leggere!-

-Come non detto, Harry l’hai presa la scopa?

-Certo, e anche le Gobbiglie!-

-Grande!! Allora possiamo andare-

Alla fine furono tutti pronti e formarono un cerchio attorno a Ginny, che teneva in mano un gigantesco sandwich al prosciutto dall’aria molto invitante.

-Buono, stavo proprio morendo di fame, me ne dai un morso?- disse Theo allungando le mani.

-No scemo, questa è la nostra passaporta.- disse Ginny mettendo fuori portata il panino, che per l’occasione era stato trasformato in una passaporta che si sarebbe attivata tra....

- 2 minuti a partire da ora- disse Ginny osservando il suo orologio.

Restarono così a guardarsi in faccia tenendo un dito sul sandwich al prosciutto per un minuto e cinquantacinque secondi, poi Ginny iniziò il conto alla rovescia seguita dal coro di tutti gli altri.

5... Theo cinse con un braccio la vita di Hermione...

...4... Luna strinse la sua piccola mano in quella di Ron...

...3... gli sguardi di Draco e Ginny si incontrarono...

...2... Harry prese delicatamente Ginny per mano.

...1.

-Si parte!!- l’urlo di Ginny rimbombò nel piccolo appartamento, vi fu il solito strappo all’ombelico e poi più niente.

 

~

 

La sabbia bianca e l’acqua azzurra e cristallina dell’atollo di Rasdu, uno dei più piccoli dell’arcipelago delle Maldive, li accolsero in quel luogo a loro estraneo.

I ragazzi appena apparsi dal nulla si ripresero in fretta dal momentaneo giramento di capo dovuto al fatto che avevano affrontato un viaggio piuttosto lungo e si concessero qualche minuto per assaporare appieno le sensazioni che quel luogo faceva provare.

-Fiuuuu- un fischio basso sfuggì dalla bocca del ragazzo dai capelli rossi legati in un codino, mentre le ragazze emettevano un –Ohhhh- meravigliato.

Il cielo ed il mare di fronte a loro sembravano essere un tutt’uno tanto erano entrambi limpidi, e l’aria era fresca, pulita ed incontaminata, come tutto in quell’isoletta, a giudicare dalla selva che iniziava a pochi metri dalle loro spalle e dal cinguettare degli uccellini.

Insomma niente a che vedere con il grigio paesaggio londinese.

-Ragazzi questo si che si chiama paradiso- disse la ragazza con i riccioli castani, di colpo passata la sua arrabbiatura.

Era come se la leggera brezza marina oltre a portare alle loro narici l’odore di salsedine, li facesse rinascere con quel contatto dell’aria fredda sul viso...una sensazione mai provata di...

Tranquillità.

Calma.

Relax.

Pace interiore.

La ragazza dai capelli color fuoco fu la prima a riprendersi; si tolse rapidamente la gonnellina e il top e con una corsa rapida si tuffò direttamente in acqua, seguita dagli sguardi meravigliati di tutti gli altri che non avrebbero mai smesso di pensare a quanto dentro fosse rimasta una bambina.

-Wow!!- urlò poi riemergendo dall’acqua –Questo posto è fantastico! L’acqua è caldissima, perché non venite a farvi il bagno?-

-Già, perché non andiamo a farci il bagno?- le fece eco un ragazzo con gli occhiali e i capelli scompigliati, spogliandosi frettolosamente e raggiungendola in un baleno.

Gli altri non se lo fecero ripetere due volte e immediatamente la sabbia chiara fu coperta da una miriade di vestiti gettati alla rinfusa da quei misteriosi ragazzi che all’improvviso erano apparsi dal nulla.

Solo uno di loro non si era unito ai festeggiamenti.

Un ragazzo alto e muscoloso, dalla pelle talmente chiara che probabilmente si sarebbe scottata entro pochi minuti se non si fosse messo immediatamente all’ombra.

Non se ne vedevano tipi così dalle loro parti...solo qualche turista ogni tanto.

Era un vero peccato perché quei capelli biondissimi lo rendevano davvero affascinante, soprattutto per una come lei, che di capelli platinati ne aveva visti si e no un paio nella sua vita.

Ma la Mamy glielo aveva sempre raccontato che il Principe Azzurro delle favole aveva i capelli color oro...proprio come quelli del ragazzo che, inconsapevolmente, si stava avvicinando sempre più al suo nascondiglio.

Rimase nascosta ed in silenzio, aspettando che il ragazzo le passasse davanti e, quando fu abbastanza vicino, allungò un braccio e gli afferrò il polso, spingendolo così all’ombra della palma dietro la quale si era nascosta.

 

Draco stava passeggiando sulla spiaggia con l’intenzione di esplorare un po’ la zona mentre gli altri facevano il bagno, cosa che a lui non andava per niente.

Anche perché poi si sarebbe rovinato i capelli.

Il sole era veramente cocente anche se erano solo le 10:00, fortuna che prima di partire si era fatto un incantesimo per impedire alla sua candida pelle di scottarsi.

Stava passando sotto una macchia d’ombra ai piedi di una palma da dattero quando qualcosa o qualcuno lo prese per il polso, trascinandolo quasi a terra.

In neanche un secondo il ragazzo immobilizzò la persona con una presa ferrea, non per niente era un auror, ma poi si rese conto che la persona in questione aveva dei lunghi capelli neri fin quasi sotto il sedere, un volto di donna dalla carnagione scura e il taglio degli occhi orientaleggiante e un corpicino armonioso coperto solo da un microscopico vestitino.

Immediatamente lasciò la presa, ma continuò a guardarla tenendosi all’erta, come se quella fanciulla delicata potesse rappresentare per lui un pericolo.

La ragazza parve rendersi conto di ciò che passava nella mente di Draco perché subito disse qualcosa che a lui sembrò assolutamente incomprensibile.

-Cosa?- chiese Draco, cercando di capire il motivo per cui quella ragazza lo avesse strattonato in quel modo; se era così che le ragazze facevano conoscenza con i ragazzi in quel luogo, non gli piaceva affatto.

La ragazza si rese conto che aveva parlato nella sua lingua, così si affrettò a tradurre –Se continui a stare al sole finirai per bruciarti- ed il suo tono era molto gentile. Poi, vedendo che il ragazzo continuava a fissarla come se fosse una specie di alieno, aggiunse –Mi hanno mandato dall’albergo dove alloggerete. Io sono Raya.-

Draco esitò un attimo prima di stringere la mano che quella graziosa ragazza dalla carnagione scura gli stava porgendo. Quella ragazza aveva degli occhi capaci di stregare la gente.

-Draco- disse poi, come ricordandosi le buone maniere.

Raya sorrise amichevolmente allo sconosciuto e lo invitò a sedersi con lei sulla sabbia all’ombra della palma, in attesa che gli altri uscissero dall’acqua.

Draco la guardò di sottecchi ancora un po’  analizzando i lineamenti del suo viso e le forme del suo corpo, che facevano di lei una bellezza particolare.

-Scusa se ti ho afferrato in quel modo.-

-Fa niente, piuttosto ti ringrazio per avermi salvato da una scottatura sicura. Cosa facevi nascosta qui?- chiese, all’improvviso preoccupato dal fatto che quella ragazza potesse essere babbana e li avesse visti apparire dal nulla. Quella sconsiderata di Ginny poteva anche aver trascurato questo piccolo dettaglio sulla segretezza magica, ne era capacissima.

La ragazza parve comunque intuire le sue preoccupazioni perché rispose –Mi hanno mandato qui quando siete arrivati con la passaporta per guidarvi fino all’hotel. Certo non mi aspettavo che i tuoi amici si sarebbero soffermati a fare il bagno, di solito i turisti preferiscono andare in albergo prima.-

-Già, ma noi siamo tipi un po’ fuori dalle righe-

La ragazza gli rivolse uno sguardo incuriosito dal quale Draco capì che lo stava studiando.

Gli faceva piacere sapere che anche lei fosse una strega, così non avrebbero avuto problemi e perché no, avrebbero anche potuto conoscersi tranquillamente.

 

-Malfoy non vieni a fare il ba...- Ginny, dopo aver giocato con gli altri spruzzandosi l’acqua in faccia e dopo aver fatto una bello scherzetto al fratello comparendo sott’acqua alle sue spalle e facendogli prendere un coccolone, si era accorta che Draco, invece di fare il bagno con loro, stava seduto solo soletto all’ombra di un albero, così era uscita dall’acqua per andarlo a chiamare e, se necessario portarlo in acqua di peso.

Poi però si era accorta che non era poi così tanto solo come poteva sembrare, visto che accanto a lui mimetizzata nell’ombra stava seduta una specie di top model indigena che gli sorrideva con sguardo ammaliante.

-...gno?- Non poteva negare di esserci rimasta male, neanche arrivati e già aveva trovato una preda!!

-Ginny...- Draco sembrava sorpreso dalla sua presenza, ma ormai che era là tanto valeva presentarla a RayaRaya ti presento Ginny, Ginny lei è Raya....è dell’albergo dove alloggeremo-

Ginny fece un sorriso forzato e strinse la mano della ragazza sussurrando –Puoi chiamarmi Ginevra- e pensando che era veramente fantastico che la ragazza lavorasse nel loro albergo, così l’avrebbe avuta sempre tra i piedi! Assolutamente meraviglioso!!

-Visto che sei in compagnia ti lascio solo- disse poi fintante serafica, prima di tornarsene in acqua dove un Harry preoccupatissimo l’attendeva.

 

~

 

Quando i ragazzi furono di nuovo asciutti e vestiti furono pronti per andare in albergo, accompagnati dalla splendida, come tutti i ragazzi non avevano fatto a meno di notare (-State lasciando una scia di bava lungo tutto il tragitto!- disse Ginny acida), Raya.

Quando giunsero a destinazione sui volti di tutti loro si dipinse un espressione alquanto...stupita.

L’albergo era poco più che una capanna di foglie di palma.

Arrivati davanti all’ingresso la loro guida entrò, lasciandoli un attimo da soli, fuori.

-Ginny....dove sarebbe l’albergo??- chiese Theo allarmato di dover dormire in quella catapecchia.

-Già...- gli diede corda Draco, se possibile ancora più preoccupato di lui.

-E’ questo l’albergo! Che c’è? Non vi piace?-

-Ginny, ma ti sei accorta che è una capanna?- le chiese allora Hermione, che, per quanto sapesse che molti abitanti del luogo abitassero in case come quella, non era per niente contenta di dover affrontare una full immersion proprio in quell’occasione.

-Oh, ma l’acqua di mare vi ha annacquato il cervello?? Siamo in un luogo magico, dentro è molto carino, ho visto le foto!- disse Ginny e poi, per mettere fine a quella stupida quantomeno inutile discussione entrò nella capanna.

I ragazzi diedero un’ ultima occhiata sconsolata alla catapecchia e poi entrarono anche loro.

Dentro non era un gran lusso, ma era abbastanza grande ed accogliente e si poteva definire nell’insieme abbastanza carino.

Lo stile dell’arredamento era sobrio, la maggior parte dei mobili in legno e con fiori dai colori sgargianti sparsi un po’ ovunque.

-Ragazzi, queste sono le chiavi delle vostre camere- disse Raya sorridendo loro mentre porgeva sette chiavi con portachiavi a forma di noce di cocco.

-Grazie- disse Ginny un po’ sgarbatamente prendendole tutte, se le sarebbero suddivise dopo.

-Lì trovate tutti gli orari dei pasti. Il pranzo verrà servito a mezzogiorno. Spero vi troviate bene qui al Cocoa Hotel !-

I ragazzi seguirono le indicazioni per le stanze e, nonostante il posto non fosse poi tanto grande, finirono col perdersi almeno un paio di volte.

Alla fine riuscirono a trovare le loro stanze, che fortunatamente erano disposte tutte sullo stesso corridoio quattro a destra e tre a sinistra.

-Io voglio questa- disse Hermione, spuntando da una stanza molto spaziosa e luminosa sulla destra.

-Anch’io voglio quella!- disse Ron accigliato.

-Si, ma l’ho vista prima io quindi è mia!-

-Ma che stai dicendo, l’avevo detto prima ad Harry che volevo quella stanza, vero Harry?-

-Tenetemi fuori, vi prego- disse Harry esasperato, non solo li doveva sopportare ogni santo giorno perché dividevano l’ufficio, ma per giunta anche in vacanza!

Il fischio di Ginny interruppe il match fra i due.

-Visto che tutti abbiamo delle preferenze facciamo che non sceglie nessuno e tagliamo la testa al toro! Ognuno prenda a caso una chiave da questo mazzo- disse risoluta tenendo davanti a sé le chiavi strette nel suo piccolo pugno.

-Luna- la chiamò Ginny e la ragazza dai lunghi capelli lisci e gli occhi nocciola un po’ sporgenti prese una chiave a caso e poi si diresse per andare a vedere com’era la sua stanza, la seconda a destra.

-Harry- il ragazzo dal fisico asciutto e gli occhiali a coprire quegli splendidi smeraldi che aveva al posto degli occhi prese una chiave sfiorando volutamente la mano di Ginny e poi si diresse verso prima camera a sinistra.

-Hermione- la ragazza dai vaporosi ricci castani e la corporatura minuta ma ben proporzionata si avvicinò e si concentrò per prendere la chiave che desiderava.

-Nooo- disse poi delusa scoprendo di aver preso la chiave della quarta a destra.

-Draco- il biondo alto e con le spalle molto larghe si avvicinò a lei e prese a caso una chiave senza molto interesse, poi si diresse tranquillamente verso la terza stanza a sinistra.

-Theo- il ragazzo dal corpo super palestrato, le mascelle piuttosto spigolose ma che nel contesto gli davano un aria da macho e degli occhi neri molto vispi si avvicinò alla ragazza e prese la chiave della terza porta a destra, senza accorgersi di un piccolo gesto della mano di Ginny, che aveva cambiato l’ordine delle chiavi. Poi si diresse verso la stanza con un sorrisetto sulle labbra carnose.

E ora erano rimasti solo i Weasley a contendersi le chiavi, ma entrambi sapevano già quale stanza desideravano per cui Ginny fece prendere volutamente al fratello l’altra chiave.

Il rosso prese la stanza che desiderava tanto, ovvero la prima a destra, mentre la rossa aveva preso la seconda a sinistra e ne era più che contenta ovviamente, tutto rientrava nei piani.

-Non è giusto però, quella stanza la volevo io!- disse Hermione uscendo dalla sua stanza sbuffando sonoramente.

-Mi dispiace ma abbiamo pescato onestamente quindi è stato il fato a volere che questa stanza finisse a me!-

-Ma quale fato e fato! Tu hai...-

Ginny uscì dalla sua stanza come una furia, non era così che avrebbero dovuto passare le vacanze!

-Ora piantatela! Non vi voglio sentire litigare più per tutta la settimana, e se proprio ci tenete a quella maledetta stanza perché non ci dormite insieme??-

E detto questo tornò in camera sua senza per nulla curarsi della colorazione scarlatta che avevano assunto quei due in corridoio.

Si appoggiò con le spalle alla porta e guardò il muro alla sua sinistra, esattamente dove si trovava una piccola porta di legno comunicante con la stanza adiacente.

Si, decisamente...quella stanza era perfetta.

 

 

Ciao a tutti!!

Allora come vi è sembrato alla fine? Noioso come vi avevo preannunciato? Avete colto i piccoli indizi che ho lasciato in giro, vi siete fatti per caso qualche ideuzza su come andranno le cose in seguito?

Cmq vi assicuro che già del prossimo capitolo le cose si faranno un po’ più movimentate, i giochi avranno inizio!!

Vi ringrazio di leggere la mia modesta storia e apprezzo molto i commenti e le critiche costruttive che mi stimolano molto ad andare avanti con la storia ^_^!!

 

Ringrazio in particolare le persone che hanno recensito il primo capitolo:

 

Fanny: Ti ringrazio per gli apprezzamenti sul mio modo di scrivere, mi fanno immensamente piacere! Ti dirò che di triangoli ce ne saranno forse più del giusto e che tutti avranno un assaggio della loro coppia preferita, ma non ti anticipo niente!! Spero continuerai a seguirmi ^_-!!

Izumi: Ciao mia cara, hai visto che alla fine siamo finite a ringraziarci vicendevolmente per le recensioni?! Non si sa mai cosa ti riserva la vita, cmq...puoi stare tranquilla che il tuo Draco è uno dei miei pupilli in questa storia (si è visto! ndTutti Lo so, lo so, ma non posso farci niente se mi ispira nd Me)!! Ebbene si, sono un’appassionatissima di triangoli, li trovo troppo divertenti, infatti in questa storia ce ne saranno a non finire, non li ho messi nel pairing xkè non esistono ma ce ne saranno di tutti i colori XD!! Bye!

Love_fuffy: Ciao! Sono davvero onorata che tu abbia deciso di recensire proprio la mia ff, sono contenta che ti piaccia... spero che continuerai a seguirmi e, se ti andrà, anche a recensire!! Baci!

Solare: Anche tu un’appassionata di triangoli? Molto bene!! Ti dirò che è anche il mio preferito, ma in questa storia ce ne sarà anche qualche altro....Non posso dirti come finirà, ma posso assicurarti che tutti avranno almeno un pochino di ciò che vogliono XP! Continua a seguirmi!!

Ale: Grazie! Come ho detto prima a Solare non vi posso assicurare niente ma tutti avranno un assaggino di ciò che vogliono!! Grazie per la recensione ^_^!!

Blacky: Grazie! Ecco un’altra appassionata di triangoli come me XD XD!! Per quella cosa sulla Ron/Hermione non posso dire niente neanche in questo caso, ma se analizzi un po’ a fondo questo capitolo forse noterai qualcosuccia che....fammi sapere!!!

StefyGranger: Ciao Stefy! Mi fa molto piacere ricevere la tua recensione, sai? Tu dimmi come poteva non esserci la coppia Ron/Hermione nella mia storia?? Sono contenta che la storia ti sia piaciuta, grazie!! Un bacione e continua a seguirmi  XP!!!

Gea_Kristh: Effettivamente mi rendo conto che ciò che ho scritto nel commento fa un po’ pensare a qualcosa di leggermente diverso, magari anche un po’ più pesante, ma ti dirò che quello non è proprio il mio genere, non mi piace leggerlo perciò figurati scriverlo! Questa è una storia più leggera soprattutto incentrata sul lato romantico per cui è in quel senso che va interpretata la frase ‘avventura che cambierà loro la vita’ !! Sono contenta che cmq tu non ne sia rimasta delusa!! Spero che continuerai a leggere!!

 

Un ringraziamento inoltre a tutte le persone che hanno letto senza recensire!!

 

Hermia

  
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