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Autore: Mizar    11/06/2010    4 recensioni
"L’unica persona che può aiutarci a sconfiggere l’Oscuro Signore è quella ragazzina e tu devi ASSOLUTAMENTE andarla a prendere!". La nuova missione che Silente ha affidato alla sua spia, Severus Piton, pare una cosa ai limiti dell'assurdo. Cosa starà tramando la mente più contorta di Hogwarts?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La dura vita del Latin Lover


"Mister Bond!
Lei compare con la tediosa inevitabilità
di una stagione non amata..."
(Agente 007 Operazione Moonraker)



Se a Severus lo avessero raccontato solo qualche mese prima, non ci avrebbe mai creduto.
Lui, che sapeva manipolare pozioni che solo Merlino in persona conosceva.
Lui, il famoso Mangiamorte che faceva il doppio gioco con Voldemort senza minimamente scomporsi.
Lui, il famigerato Man in Black di Hogwarts, adesso era costretto a stare barricato in camera sua con la ragazza più scema e odiosa della terra che gli dava la caccia peggio di un segugio.
Da riderci sopra!
Ok, lo stava facendo per Lily, la persona che lui amava di più al mondo, ma che prezzo stava pagando!
Era tutta la settimana che doveva guardarsi le spalle perché, se solo si distraeva un attimo, l’assatanata ninfomane cercava di aggredirlo.
Madame Chips, nonostante la sera dell’incidente li avesse curati amorevolmente, ad un certo punto li aveva cacciati dall’infermeria prima del previsto, stufa marcia dei continui piani di Gaia per possederlo e, da allora, aveva già subito una moltitudine di molestie.
Il primo attacco lo aveva affrontato in sala grande il mattino stesso della dimissione e gli aveva procurato un nuovo ricovero di un giorno per ustioni alla mano sinistra, a causa del the bollente che si stava versando.
Erano poi seguiti vari agguati nelle aule, nei corridoi del castello, in giardino, in biblioteca e persino nel bagno dei professori.
Anche quella mattina aveva rischiato il cardiopalma, quando Gaia, dopo essere riuscita ad infiltrarsi nel suo sotterraneo, gli era sbucata fuori dal calderone in babydoll cantando la canzone ‘Bye Bye Baby’ , sotto lo sguardo allucinato degli studenti di Tassorosso.
Ormai esasperato lui l’aveva schiantata sul colpo, mandando a quel paese le raccomandazioni di Silente sull’essere paziente con la povera ragazza.
La professoressa Cooman, che in quel momento passava davanti alla porta del sotterraneo insieme a Mastro Gazza e a Mrs Purr, sentendo il botto dello Schiantesimo si era tutta eccitata.
“Il mio Occhio Interiore prevede la morte di qualche studentello. Sicuramente si sarà fatto a pezzi esplodendo con il calderone e troveremo i suoi poveri resti sparsi per l’aula”, aveva esclamato estasiata e, mentre affrettava il passo per giungere sul luogo del sinistro il più in fretta possibile, continuava predire stragi, disgrazie e morti violente, per buona pace di Gazza che tra uno scongiuro e l’altro la seguiva.
Il suo sguardo s’era illuminato quando, appena aperto la porta, aveva visto la povera Gaia stesa a terra esanime e, presa da euforia, aveva subito fatto una profezia che cominciava con un sinistro:

“Morte e distruzione
nel sotterraneo maledetto
del nero figuro
pozionista perfetto…”

Poi, però, vedendo l’abbigliamento inusuale della fanciulla s’era impappinata e, arrossendo furiosamente, non era più riuscita a parlare, mentre il bidello, con una serie di mugugni, comunicava al mondo il suo sdegno per i giovani professori, scapestrati, latin lover e sciupafemmine impenitenti.
Per fortuna, prima che Argus chiamasse la ‘Buoncostume’, era intervenuto Silente che, dopo essersi premurato di trasfigurare la succinta biancheria di Gaia in un cappotto molto simile a quello che indossava Hagrid nei giorni di festa, giusto per non generare ulteriore scandalo, aveva suggerito a Piton di chiudersi a chiave nei suoi appartamenti, mentre Remus e Sirius erano stati spediti a Diagon Alley per cercare gli ultimi ingredienti per l’antidoto al veleno di fata.
Così, dopo aver seguito il consiglio del preside, Severus rintanato sul lampadario di bronzo della sua camera, meditava sulle sue disgrazie, mentre una leggera brezza estiva entrava dalla finestra, scompigliandogli i capelli.
Per la centesima volta si domandò dove fossero finiti quell’inetto di un licantropo e il suo complice, pardon compagno.
Sicuramente avevano approfittato dell’uscita per infrattarsi a Nocturne Alley in qualche locale da scostumati a bere burrobirra e fire whiskey!
“Severuccioooo… sono tornataaaaa. Aprimi amoruccio mio bellooo” .
La voce di Gaia si fece sentire dalla porta sbarrata con almeno sei incantesimi e Piton,per riflesso condizionato, puntò la bacchetta dinnanzi a sé, mormorando tra i denti che avrebbe venduto cara la pelle!
Con orrore la sua mente riandò alla prima notte in ospedale quando, nonostante la pozione calmante che la Chips le aveva somministrato a forti dosi, Gaia era riuscita a fuggire dallo stanzino in cui era stata rinchiusa e a legarlo al letto con un paio di manette di peluche rosa, prese chissà dove.
Un brivido gli serpeggiò nella schiena mentre, cercando di sistemarsi meglio sullo scomodo lampadario, rinforzava con un colpo di bacchetta l’incantesimo di adesività dei calzoni alle sue carni.
Intanto a Diagon Alley, Sirius, Remus e Alice, stavano gustando un gelato seduti nel giardinetto della gelateria di Florian Fortebraccio, chiacchierando tranquillamente e infischiandosene dei problemi del povero pozionista.
“Chissà cosa starà facendo Severus al castello?”, chiese con malizia la ragazza, leccando la crema del suo super cono gigante.
“Alice, non si ride delle disgrazie altrui”,la riprese bonariamente il professor Lupin, mentre Sirius si riempiva la bocca di focaccina alla panna per nascondere il suo ghigno beffardo.
In quella settimana aveva accumulato un mucchio di ricordi imbarazzanti su Mocciosus e l’Arma Segreta e la sera prima, al poker settimanale dei Malandrini, li aveva trasmessi via pensatoio nel salotto dei Potter, davanti a una pizza gigante e varie burrobirre.
Naturalmente Remus non aveva approvato la cosa e aveva molto criticato anche il dono che aveva fatto a James : una gigantografia di Piton, in mutandoni ascellari e canottiera a costine in stile camionista, legato al letto dell’infermeria con manette rosa di peluche.
Sirius, per difendersi, lo aveva spacciato per un famoso quadro di Andy Warhol, ma Remus assumendo il fiero cipiglio della Mc Grannit, lo aveva sbugiardato subito, prendendolo pure a schiaffetti sul collo.
In compenso James aveva gradito moltissimo quel dono e adesso il quadro faceva bella mostra di sé nella parete centrale del salotto buono dei Potter, proprio sopra il divano.
“Sirius, piantala di ridacchiare”
La voce severa di Remus lo riportò alla realtà, mentre Alice interveniva in suo favore.
“Va be’ prof, ha ragione sul fatto che non si deve ridere delle disgrazie degli altri, ma è così buffo vedere Gaia che insegue Severus per i corridoi di Hogwarts”.
“Poveretto, non vorrei essere nei suoi panni” commentò il licantropo scuotendo il capo con tristezza.
“Secondo me, il vecchio pipistrellone, finge di non volerla”, commentò a bocca piena Black, beccandosi l’ennesima occhiataccia dal marito.
“Tu lo compiangi tanto, ma quando mai ha trovata una così carina che ci sta?” continuò ingollando l’ultimo boccone di focaccina.
“Pads!” la voce di Remus somigliava sinistramente a quella di Malfoy prima di lanciare un Avada e Sirius si zittì all’istante.
“Anche secondo me Severus finge”, commentò Alice, per nulla impressionata dai ringhi del suo professore.
“Lui ripete sempre che è un grande mago, ma se fosse vero si sarebbe già liberato di Gaia con un buon incantesimo!”
Remus sospirò, appoggiando le mani sul tavolino.
“Alice, non funziona così la magia, sarebbe troppo semplice e, comunque, davvero il professor Piton è un ottimo mago. Un pozionista di rimordine e anche un ottimo Legilimens.”
“Legi che?”
“Legilimens. Lui sa leggere nei pensieri.”
Alice sgranò gli occhi.
Adesso molte cose gli erano chiare!
Ecco come aveva scoperto delle sue disgrazie amorose con Terminator.
“Sì, Alice, quando quel serpentaccio ti guarda negli occhi, se non stai ben attenta, ti penetra nella mente”, aggiunse con disprezzo Sirius.
“Lo faceva anche da ragazzino! Io e Remy abbiamo imparato da tempo a non fissarlo mai senza stare all’erta!”
“…Ma quando lo fa non ti accorgi di nulla?” boccheggiò Alice.
“Piton è molto esperto ed ha un tocco assai delicato quindi, ad una persona poco allenata, la cosa potrebbe sfuggire. Comunque cara, per sicurezza, è meglio non fissare mai un mago negli occhi”, concluse Remus, ripulendo la coppa dalle ultime tracce di gelato.
“Non fissarlo? Col cavolo!” pensò Gaia.
“Adesso che lo so mi divertirò un pochino io, con quel brutto pipistrellone ficcanaso! Voglio proprio vedere se, dopo la mia cura, avrà ancora il coraggio di curiosare nella mia testolina”, si disse decisa, e da quel giorno, ogni volta che Piton la guardava negli occhi, Alice pensava intensamente a lui in mutande, sull’armadio, con Gaia abbarbicata addosso.

Angolino delle chiacchiere tra amiche, ovvero risposte alle recensioni

Per Sklupin : Ciao Sara, ben ritrovata nelle recensioni. Cosa ci avrà trovato Silente in Gaia? Questa è la domanda da un milione di dollari che tutti ci stiamo ponendo. Forse, come tu mi fai notare, il vecchiaccio maligno vuole disfarsi di quella mandria di addormentati che compongono l’Ordine della Fenice e, senza dare nell’occhio, sta cercando di eliminarli usando la sua terribile Arma Segreta, oppure è definitivamente rimbambito. Intanto, mentre meditiamo sulla questione, godiamoci il povero Piton insidiato da Gaia e sbeffeggiato da Sirius, e immaginiamo la sua faccia la prossima volta che cercherà di sondare la mente di Alice. PS: perchè mi chiedi se le recensioni arrivano? Ne abbiamo smarrita qualcuna?

Per Alohomora : Cara Giulia, non so perché ma ero più che certa che avresti individuato subito, tra la folla di studenti di Hogwarts, chi fosse il Serpeverde che aveva invitato Gaia al ballo. Sarà il mio occhio interiore? Hai ragione sul fatto che, dopo aver affrontato gli inferi(e io aggiungo anche la cara Wally), a lui le avance della ragazza non avrebbero fatto un baffo, ma lei s’è innamorata di Severus e questa volta senza neppure il prozaccone! Anch’io adorerei vedere i ricordi di Sirius su youtube, ma credo che per i maghi queste invenzioni babbane siano ancora inarrivabili… Per ora limitiamoci ad immaginare e, dopo questo capitolo, abbiamo tanto su cui lavorare.

Per Adhara : Credo che tu abbia ragione. Avanti così e dell’Ordine del Pappagallo, pardon Fenice, non rimarrà che cenere e macerie. Per ora il più, come possiamo dire, ‘colpito’ è il povero Piton, ma anche Sirius e James stanno correndo il tremendo rischio di morire dalle risate, a furia di visionare ricordi imbarazzanti del Pipistrellone e della pupa più scema dell’intero Mondo Magico. Speriamo che Lupin riesca a salvarli, prima che l’Arma Segreta riesca a mettere fuori uso anche lui!

Per Meissa : Cara Vale, lo sai bene, ho un debole per Sevvie! Se nell'altra fic lo lasciavo nelle grinfie della Girl in Black assatanata, in questa non potevo fargli mancare le attenzioni di Gaia. Ti faccio uno spoiler sottovoce...Il Pitonuccio ne vedrà ancora di belle prima del titanico scontro finale...Wally sta ringraziando Merlino e Maga Magò in tutte le lingue per lo scampato pericolo del figliolo buono. Già c'è Sirius che da scandalo in famiglia! Però... PS:Il "wizardtube" mi ha fatto morire dalle risate. Come vorrei potermi connettere!!!

   
 
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