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Autore: Miki_TR    06/09/2005    8 recensioni
Iniziò, come tutte le cose importanti, quasi per caso.
Non per un fortuito incidente, nè per un'incomprensione, e stranamente neppure per scherzo. Se anni dopo qualcuno avesse domandato ad uno qualunque degli interessati, probabilmente questi avrebbe risposto che tutto aveva avuto inizio per noia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Peter Minus | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La notte dei complotti

La notte dei complotti

 

1 Febbraio 1977

 

James vagava per il castello, quella sera. Anche se il coprifuoco era scattato ormai da un'ora, anche se sapeva che ci dovevano essere decine di prefetti in giro per la ronda, James vagava per il castello. Persino la prospettiva di una punizione, inevitabile se qualcuno l'avesse visto, non lo fermava. Non aveva con sè la Mappa, nè il mantello dell'invisibilità. I due oggetti, preziosi per chi si avventurava di notte nei corridoi, erano in dormitorio. James non poteva entrare in dormitorio, punto.

Il dormitorio era occupato dai suoi amici. Che stavano parlando alle sue spalle. Non c'erano dubbi. Circa mezz'ora prima si era avvicinato alla porta, silenzioso, con l'idea di fare uno scherzo ai ragazzi. Entrare urlando, o qualcosa di simile. Ne sentiva il bisogno, per alleggerire la tensione che i suoi pensieri sbagliati negli ultimi mesi avevano creato. Per ricordare ai Malandrini che lui era James Potter, quello simpatico e casinista. Per sentirsi come prima che tutta quella storia incominciasse.

James sapeva essere molto silenzioso se voleva. Anni di scorribande insegnavano questo e altro. Si era avvicinato alla porta, e aveva sentito una parte della conversazione che Peter, Remus e Sirius stavano facendo in camera. Era rimasto fermo per un po' ad ascoltare le loro voci, e le loro risate. Ancora una volta l'avevano fatto sentire escluso. Loro erano insieme, si divertivano e ridevano, e sembrava che nessuno sentisse la sua mancanza. Quando lui era presente in una stanza non c'era più tutta quella spontaneità. Ormai persino Peter aveva capito che James aveva qualcosa che non andava. Ma quei pensieri che ormai erano diventati così dolorosamente familiari erano stati interrotti da un paio di frasi sussurrate, che avevano fatto gelare il sangue nelle vene a James e l'avevano indotto a scappare.

-Allora il quattordici.- aveva detto Remus, quasi sottovoce.

-E che altro giorno, se no?- aveva chiesto Sirius. James aveva sentito una risatina e poi Remus aveva continuato:

-Bisogna tenerlo lontano dal dormitorio.-

Peter aveva risposto, ma la sua voce era più lontana di quella degli altri (probabilmente era in bagno) e James non era riuscito a distinguere le parole.

-Bravo Codaliscia, vedi che sai renderti utile?-

Altre risate, sempre più fastidiose per le orecchie di James.

-Remus, sei sicuro di volerlo fare?- aveva chiesto Sirius.

-Certo, Felpato, mi hai preso per un codardo?-

-Sshh!- aveva detto Peter, più vicino questa volta. -James sta per tornare. Non vorrete che vi senta, vero?-

Le voci si erano abbassate, ma ormai non aveva importanza, perchè James era già scappato.

James sospirò, girando un angolo distrattamente. Bene, adesso era tutto chiaro. Quella conversazione faceva luce su molti dei suoi dubbi recenti. Non sapeva se si sentiva più triste, arrabbiato o geloso. Un mescolone letale di tutte le sensazioni, probabilmente. Il quattordici, San Valentino. I suoi amici stavano organizzando qualcosa per San Valentino, e quel qualcosa non coinvolgeva James. Nella sua mente era tutto chiaro come il sole: Sirius e Remus gli avevano mentito, avevano una storia. Peter lo sapeva e si era sicuramente offerto di tenere lontano James dal dormitorio in modo che gli altri due potessero avere un po' di intimità. Semplice come piano. Peccato che quella del quattordici fosse la sera in cui James aveva deciso di festeggiare il suo compleanno. Gli altri si erano dimenticati che avrebbe compiuto diciassette anni il quindici, e che a causa della luna piena non avrebbero potuto festeggiare? Evidentemente sì, e questo rattristava James. Quello che lo faceva arrabbiare era il fatto che non gli avessero detto niente. Nemmeno una parola sulla storia che evidentemente avevano. Forse capiva Remus, tutto sommato. Ma Sirius? Non era il suo migliore amico? Come aveva fatto a nascondergli una cosa del genere? Per altro dopo avergli detto chiaramente, con aria seria, che non c'era niente tra lui e Remus? E invece l'avevano detto a Peter! Peter sapeva tutto, e anche lui era stato zitto. James si sentiva decisamente messo da parte, e quella era una situazione che odiava con tutto il cuore.

Girò un altro angolo, sempre più perso nei suoi pensieri. Si accorse solo quando era troppo tardi che una figura nel corridoio reggeva una bacchetta illuminata.

Perfetto, proprio quello che mi ci voleva: una bella punizione.

-Potter?- chiese una voce femminile. -Che ci fai in giro a quest'ora?-

James non rispose, si limitò a guardare in basso con la faccia ancora torva. Aveva però riconosciuto la voce, nonostante la luce puntata negli occhi gli impedisse di vedere la persona davanti a lui.

-Che cosa stai combinando?- chiese ancora la voce, e James si decise a rispondere.

-Abbassa la bacchetta, Evans. Non sto combinando niente, sono solo incazzato. Toglimi questi accidenti di punti, e facciamola finita.-

Forse era il suo tono serio così insolito con lei, forse il suo volto cupo, ma Lily abbassò la bacchetta e lo guardò stupita e leggermente preoccupata.

-Che ti è successo?- chiese.

-Niente.-

Lily lo fissò un attimo in silenzio, poi si sedette per terra sotto ad un ritratto momentaneamente vuoto. Fece cenno a James di sedersi vicino a lei.

-Questo niente ha a che fare con i tuoi inseparabili amici?- chiese mentre James, sospirando, si sedeva.

-Come fai a...-

-Io osservo, Potter. Chiamalo intuito femminile, se vuoi; è da un po' che vi comportate in modo strano voi quattro.-

James era stupito da quello che gli stava succedendo. Stava avendo una conversazione seria con Lily. Lei non sembrava arrabbiata con lui per la sua escursione notturna, nè sulla difensiva come le volte che lui le aveva chiesto di uscire. Sembrava invece pronta a fargli da confidente, e questo lo faceva sentire bene per la prima volta in settimane. Non sentiva neanche il bisogno di passarsi la mano tra i capelli. In quel momento essere lì con Lily gli sembrò del tutto naturale. Era una bella sensazione.

-Allora? Me lo vuoi dire cos'è successo? Avete litigato?-

James scosse il capo. In quel momento provava la tentazione di confidarsi con Lily.

-E' una lunga storia.- azzardò.

-Bene, Potter. Mi piacciono le storie lunghe.-

Così dicendo Lily si sedette più comodamente contro il muro e spense la luce sulla bacchetta.

-E' anche una storia molto... be', diciamo che alcune cose sono un segreto. Se te le dico, prometti che non le dirai a nessuno?-

Nel buio James sentì Lily annuire. James sapeva si stare facendo la stupidaggine del secolo, ma non gli importava. Lily voleva ascoltarlo, e lui si stava tenendo tutto dentro da mesi.

-E' cominciato tutto ad Halloween. Ho visto qualcosa che... non so, mi ha sconvolto.-

-E questa cosa è un segreto, giusto?-

-Esatto.-

-Pensi che io possa capire anche se non mi dici di che si tratta?- chiese Lily.

-No. E va bene. Ho visto Sirius e Remus che si baciavano.-

Lily sussultò leggermente, e James immaginò che avesse sgranato gli occhi e fatto quell'espressione incredula che la faceva diventare ancora più bella del solito.

-Li hai visti? Speravo che non te ne fossi accorto.- rispose a sorpresa Lily.

-Cosa? Tu lo sapevi?-

-Li ho visti nel corridoio mentre... be', lo sai. Correvo in dormitorio.-

-Davvero? E... cosa... sì, insomma, cosa ne pensi?- chiese James, cauto. Dopotutto, solo perchè la Lily Evans dei suoi pensieri poteva comprendere qualunque cosa, non era assolutamente detto che la vera Lily Evans fosse di vedute altrettanto ampie. James pensò che se si fosse rivelata una bacchettona da quel punto di vista, poteva sempre evitare di raccontarle la parte della storia che riguardava la sua gelosia. Era un pensiero meschino, forse. Aveva messo in mezzo Sirius e Remus, e non voleva rischiare di dire troppo su di sè. Ma l'opinione di Lily era qualcosa di vitale per lui, e non si sarebbe compromesso.

-Lì per lì ho pensato che fossero ubriachi. Ma almeno Lupin non aveva bevuto così tanto alla festa.-

-Sì, ma...-

-Se vuoi sapere cosa ne penso in generale, non mi crea particolari problemi l'idea di due ragazzi che si baciano. A te sì?-

-No.- rispose James, imbarazzato.

-Quindi il problema sono loro. Non credevo che ci fossero stati altri episodi. Avevo pensato più ad un esperimento.-

-Infatti è quello che dicono. Ma secondo me c'è di più.-

Lily rimase un attimo in silenzio.

-Ed è questo che ti da fastidio?- chiese poi.

-No, non solo... non proprio.-

-James, se vuoi raccontarmi io sono qui. So che noi due non siamo davvero amici, ma ti assicuro che sono una brava ascoltatrice.-

James prese fiato. Poi sparò. -Ho paura del tuo giudizio.-

Lily ridacchiò. -Del mio giudizio su di loro?-

-No, del tuo giudizio su di me.-

Lily dovette intuire dal tono che James era decisamente serio, perchè rispose:

-Non ti giudicherò per quello che mi dirai, James Potter. Se vuoi fidarti di me.-

James si sentì rincuorato. In quel momento lui e Lily erano vicini ad essere amici come mai prima. James voleva confidarsi con lei. Sentiva che era sincera e che non lo avrebbe giudicato davvero.

Cominciò a raccontare. Disse tutto, delle spiegazioni dopo Halloween, del distacco di Peter e del fatto che Remus e Sirius lo facevano sentire tagliato fuori. Le parlò dei suoi sentimenti, della sua gelosia e della sua curiosità, e del tentativo fallito di baciare Remus prima di Natale. E le disse di come le cose erano peggiorate con il passare del tempo, di come ultimamente non riuscisse più ad essere tranquillo con loro e dei suoi sospetti sul loro rapporto. Finì col raccontarle di quella serata, della conversazione che aveva origliato e della sua tristezza e rabbia di quella sera. Dopo quel fiume di parole si sentì decisamente sollevato.

Lily l'aveva ascoltato in silenzio. Era davvero una brava ascoltatrice. Quando James tacque la ragazza rimase qualche secondo a pensare a tutto quello che James aveva detto. Poi chiese:

-James, ma sei sicuro non sia tutta una tua paranoia?-

-Sì. No. Non lo so. Non ci capisco più nulla. Sto impazzendo, Lily davvero. Non so se mi sto immaginando tutto. Non so se sia tutto vero. Non so perchè voglio quello che voglio. Non ce la faccio più.-

-Ti serve una mano.-

-Già. Il problema è a chi chiederla.-

Lily gli appoggiò una mano sulla spalla, comprensiva. James pensò che neanche nei suoi sogni più ottimisti lei era in gamba come si stava dimostrando. Non lo faceva sentire sbagliato, solo capito. Quella sensazione bandiva per qualche momento i suoi brutti pensieri.

-Be', se vuoi io sono qui. Per parlare, se hai bisogno. E posso provare a osservare i tuoi amici, per vedere che impressione mi fanno.-

-Ti stai offrendo di spiarli per me?-

-Detta così sembra una brutta cosa. A volte un osservatore esterno può essere più lucido su certe cose.-

-Lo faresti davvero, Lily?-

James non poteva vederla, ma ebbe l'impressione che stesse sorridendo.

-Certo. Allora ok? Mi faccio un'idea poi ti faccio sapere.-

Una voce maschile interruppe la conversazione.

-Evans? Sei qui? Hai finito la ronda?-

-Si, Craig. Adesso torno al dormitorio.-

-Ok.-

Craig si allontanò e James e Lily si alzarono.

-Torniamo alla torre, è meglio.- disse Lily.

James annuì, e si incamminarono verso la Sala Comune in silenzio, mentre un mago calvo, che abitava il quadro sotto il quale si erano seduti, sospirava commentando -Adolescenti!-.

James aveva la sensazione di essere molto più leggero di prima quando diede la buonanotte a Lily nella torre dei Griffondoro. Lei gli sorrise, e si girò per andare nella sua stanza. Fu solo allora che James si rese conto di non averle detto la cosa più importante.

-Lily?- chiamò.

-Sì?- chiese lei senza voltarsi.

-Grazie. Davvero.-

Lei si girò e di nuovo gli sorrise.

-Di nulla, James di nulla.-

 

 

 


 

 

Finalmente è arrivata Lily! Scommetto che qualcuno sta pensando che risolverà tutta la questione. Be', se fosse così io i prossimi venti capitoli che li scriverei a fare? (Se vedeste il mio ghigno sadico in questo momento!)

Il prossimo capitolo avremo la seconda Guest Star della storia. Immagino che non sia difficile capire chi sarà, no? Be', se qualcuno avesse dei dubbi, il prossimo capitolo si chiamerà "Lily la spia". (Ovviamente la protagonista è.... La Umbridge!!!! Ah, no, devo aver sbagliato storia, e anche autrice per la verità. Non scriverò mai una storia con Dolores protagonista... a parte lasciare libera la mia perversione e immaginare cosa le è successo tra i centauri...)

Sto impazzendo... Ma veniamo a voi. Con mio sommo diletto, per altro.

DarkElectra: Ciao! Sono felice di conoscerti! Il tuo commento mi ha fatto tantissimo piacere, davvero, sono rimasta tutta contenta e pimpante per una giornata! Il fatto è che ci sto mettendo tantissimo impegno per far risultare l'evolversi di questa storia "naturale", e sapere che ti piace e che lo apprezzi anche non amando lo slash mi ha dato una grandissima carica. E' bellissimo per me pensare che qualcuno che parte non amando la coppia possa apprezzare questa storia e il tuo commento mi ha lasciato... wow! A bocca spalancata. Ti ringrazio tantissimo e davvero, davvero, spero tanto di non deluderti! Un bacione grande!

Agartha: Ciao! Mi ha dato un gran gusto il tuo commento, perchè mi piace sempre come leggi tra le righe di quello che scrivo e come interpreti i capitoli. Hai centrato benissimo il punto che sta dietro a tutti i lapsus di Remus, ovvero il fatto che si sta prendendo una gigantesca cotta per Sirius, solo che lui non se ne rende conto, ancora... La parte dei lapsus è stata molto divertente da scrivere, e sapere che ti è piaciuta mi ha fatto un enorme piacere! Eh, sì, il nostro lupetto è proprio cotto a puntino, ma... (ma perchè queste piccole insinuazioni sadiche mi vengono sempre fuori quando rispondo a te? Mi sento molto cattiva!) In ogni caso in questo momento le cose sono un po' confuse ma stabili nella sua mente, quindi al più presto provvederò a metterci del mio per incasinarlo... Sicuramente hai ragione sul fatto che il momentaneo "sfaldarsi" dei Malandrini influisce sul fatto che Remus si stia legando a Sirius in maniera particolare, e che questo si rifletta sulle paure di Remus legate al suo essere un lupo mannaro. E mi piace giocare con loro, fare che si cerchino l'un l'altro inconsciamente, che si sentano attratti e abbiano paura di ammetterlo, che condividano scherzi privati. Mi diverte evolvere il loro rapporto, e mi brillano sempre gli occhi quando mi dici che ti piace! Per il resto, il dialogo tra Remus e Sirius si è trasformato in un quasi monologo di Sirius in pratica, ma in generale Remus fa sentire la sua presenza a modo suo... Ecco, vedrai, non manca poi moltissimo! Ah, già, e come ti ho già detto nell'altra recensione, pare che la mia casella e-mail abbia un problema, ovvero riceve tranquillamente la posta, anche la pubblicità, ma non invia un messaggio neanche per errore... -_-' Meraviglie dello spazio gratuito, suppongo. Ma puoi evitare di passare al lato Oscuro, per questa volta. Grazie mille e un bacione grande!

Joy: Promemoria per il futuro: se scrivi un titolo in forma di domanda, Joy cercherà di rispondere... ^__^ Ok, anch'io torno seria per quello che è nelle mie poche possibilità. Allora... Eh, sì, il nostro piccolo Remus viaggia con la mente negli ultimi tempi, vero? (Avevo detto seria....) C'è un po' di confusione in quella graziosa testolina da lupo mannaro, e ti dirò, imparare il linguaggio dei segni forse è una di quelle cosa che ti può schiarire la mente, perchè per farlo devi completamente cambiare ottica mentale. Non è come imparare una lingua, è più complesso, i segni sono concetti semplici e concreti, poi sono le espressioni che fanno il resto! Peccato che, per ora, il linguaggio verrà dimenticato. Questo perchè, come si intuisce da questo capitolo, si stanno raccogliendo nuove nubi all'orizzonte, e c'è aria di tempesta... Comunque avevi intuito giusto, per l'ennesima volta abbiamo protagoniste le paranoie di James, che devono ancora svolgere la principale funzione per cui le ho create... Ma veniamo alla tua domanda, che non mi ha affatto sotterrata, anche perchè ero preparata a rispondere stavolta! (^__-) Allora, la piccola Em ha un gesto come parola d'ordine, che la McG ha convenuto all'inizio dell'anno con la Signora Grassa. E per quanto riguarda gli incantesimi... Si possono fare anche senza parlare. E' una tecnica molto più difficile (non voglio fare spoiler, ma ne parla in HBP), ma credo che sia più difficile solo per chi è abituato ad usare la parola come mezzo di comunicazione. Chi, come Em, non lo fa e non l'ha mai fatto, non ha bisogno di usare una formula per incanalare la sua volontà. Ero partita con questa teoria dall'inizio, e ti confesso che trovarla coerente con quanto accade in HBP mi ha reso oltremodo fiera di me! Bella la tua teoria del registratore, comunque. Senza farlo apposta, hai tirato fuori un oggetto che vedrai presto... molto presto... E Sirius... se lo vedi nei tuoi sogni, saltagli al collo per me! Un grandissimo bacione!

Chu: Accipicchia, quella santa donna di JKR non è mai dove serve quando serve... Mi spiace, sorellina, missione fallita... Veniamo alla storia... eh, sì, colmo dei colmi, per una volta ha le idee più chiare il... la... insomma, mamma-Prezzemolo, no, insomma Sirius! (Mi sono confusa... ^_^') Prova a parlarci tu con papà, sperando che colga. E non avere paura, cattiveria dopo cattiveria e angheria dopo angheria sistemerò le cose. Non voglio mica rischiare un divorzio! Tanto meno di restare orfane, poi cosa facciamo la sera dopo il Mah-jong? Mi prendo un momento di tifo: disegnino! Disegnino! Dopo la spassosità di quello di Remus, non vedo l'ora di vederlo!!! Grazie per i tuoi incoraggiamenti, sorellina! E approfitto per chiederti, a parte il mancato incontro/sequestro, come è andato il tuo viaggio? Spero bene, e che tu ti sia divertita! Un bacione grande.

Serpedoro: Non devo farmi prendere dal panico, non devo farmi prendere dal panico... O__O' Ok, panico. Vedo che hai recuperato alla grande, eh? Mi gira un filo la testa, ma sarò bravissima e andrò con ordine e non perderò il filo. Respiro. Allora... Cap. 19 Dici che sei negata con i dolci proprio perchè ti piacciono? Be', sarebbe proprio una bella ironia! Io sono negata al cubo, mai fatto un dolce in vita mia, a parte una volta, ma stendiamo un velo pietoso... Invece forse con Remus ha funzionato la golosità, visto che la cucina c'è ancora e che la torta era buona... Un filino bruciata, ma buona. Alla faccia di pozioni. Sono contenta che ti piaccia Lucy, sai che mi è simpatica? E poi tira fuori il meglio di Remus-lapsus,a che se ci sarà di peggio. Mi sono divertita ad entrare brevemente in casa Lupin e a dare un'occhiata nei cassetti della famiglia. Anche con le piccole ombre.  Cap. 20 Signori e signori, ecco a voi la camera di James, liberamente ispirata a qualunque luogo dove io passi almeno qualche ora, armadio inutile incluso. Ecco, il capitolo volevo iniziarlo così, quindi vedi cosa pensare... Mi associo, "James" e "approccio" proprio non vanno d'accordo in questa storia. Pare quasi che caschi meglio con Lily tutto sommato... Quello che dici su Sirius, e su Sirius e James che parlano al freddo, e su James "solo"... *_* (che spero voglia dire mi brillano gli occhi). E immagina di che colore sono... Che sensibilità hai per dare delle definizioni così meravigliose? L'accenno era un voluto riferimento a quello che capiterà quando i "piccoli uomini" saranno "grandi" uomini. Perchè in quel momento James riuscirà a credere che Remus gli stia mentendo, ad un certo punto, e quello che accadrà lo sappiamo bene. Cap. 21 Buffo, neanche io ho tenuto un diario da ragazzina, anche se sporadicamente annotavo qualcosa qua e là per fogli sparsi. Cose che in genere erano molto più sgrammaticate della pagina di Em, per altro. La voce dell'innocenza... ma dai, è piccola questa bimba, è normale che possa aver preso qualche piccolo abbaglio... I Malandrini invece sono giustamente travolti dalla portata delle loro paranoie, quindi perdono un po' di lucidità! Sul far morire di invidia le compagne... Ti dico questo, Em avrà la sua vendetta, ma ammetto che mi hai fatto venire voglia di mettere un piccolo siparietto... vedremo, vedremo... Cap. 22 Strana cosa la mente di Sirius? Eh, sì, decisamente. Contenta che ti sia piaciuto questo viaggetto, e sempre più rossa... Cosa è accaduto a Sirius? Sì, lo saprete, lo saprete. Io lo so già... (ma immagino questo non ti consoli molto...) Va bene, un dubbio te lo tolgo. Sarà un "tete a tete" (letteralmente tradotto: faccia a faccia, non ci sono sottintesi), quindi puoi rilassarti e dimenticarti la presenza di James come terzo incomodo. Contenta? XD Cap. 23 Ti confesso che ad un certo punto mi hanno fatto pena i Tassorosso... Volevo quasi farli vincere. Quasi. Ma parliamo di Remus... la coda di paglia in effetti è notevole, ma gliela perdoniamo, vero? E Remus per me ha una doppia aura che spaventa i piccoli: Prefetto e Malandrino. Una combinazione letale. Mi rende molto felice che ti sia piaciuta quella parte addirittura da citarla, (per non parlare della tintarella...) perchè ho sputato sangue in quel capitolo e sentire il tuo commento mi ripaga ampiamente! Sirius... Ah, Sirius si infila in tutti i miei sogni come nei pensieri di Remus... (Faccina sognante con i cuoricini, hai presente quale?) Chissà perchè? ^__- Cap. 24 Sai, Serpe, il problema di Pete è che c'è l'espulsione per chi butta giù un prefetto dalle tribune... Ma guarda che la partita era noiosa, sai? Noiosa di brutto. Mi fa piacere che tu abbia gradito il rovescio della medaglia, sempre per il discorso "sangue e sudore su questi capitoli". Ma anche tanto divertimento, soprattutto sui lapsus. Ah, come mi piacciono questi due matti! Sì, Remus ci sta provando ad entrare in paranoia come una persona normale, ma io sono io e a breve gli complicherò un po' ulteriormente la vita... Tanto da fargli dimenticare il libro dei segni per un po'... aspetta e vedrai... Sulle Api Frizzole, sì, sono questi dettagli, queste piccole disattenzioni che contribuiranno a sfaldare il rapporto tra i Malandrini abbastanza perchè Voldy si infili in mezzo, per me, molto più delle crisi adolescenziali che adesso sembrano così insormontabili. Per finire questo trattato, il Whisky per una volta è passato senza conseguenze. Concludendo... Sono davvero riuscita a rispondere a tutto? Tu non immagini questi commenti come mi abbiano fatto piacere, senza di loro avrei postato due ore prima ma mooolto meno felice! Grazie mille di tutto, e un bacione grande!

  
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