Nice shock
Epilogo
I personaggi
di questa storia
appartengono tutti a J. K.
Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli
che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di
seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.
Questa storia
è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si
ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.
AngéleJ e Phoebe80
Dopo
le 12 fatiche di Ercole (e Phoebe ne sa + che qualcosa… n.d. Angèle) finalmente
NOI siamo orgogliose di presentarvi il nostro grande, piccolo epilogo.
Quasi
non ci si crede … (N.d. Phoebe) ahaha (risata nervosa di Angèle)
Dovete
sapere che la prefazione a tal capitoletto è stata scritta in diretta
audiofonica via messenger, quindi posso affermare che è stata scritta in
contemporaneamente da tutte e due le autrici (sottolineato solo per
accontentare la piccola punta di autocelebrazione di Angèle! Che mi dice di
ricordare a tutti che il suo nome ha l’accento nella prima “e”… non
dimenticatelo… ^__^'' )
Questo
capitolo ci ha portato via molto tempo, poiché eravamo tentate dal dire o non
dire molte cose… ovviamente dovete leggere l’epilogo per conoscere la nostra
decisione uuhuhuhuhuhuhuhuhuh (risata satanica collettiva delle autrici n.dn
Phoebe stavolta me lo sono data da sola di autrice)!
Vi
lasciamo quindi alla lettura di questo mirabolante, favoloso, strepitoso, scoppiettante
nuovo chappino made in Angèle87 & Phoebe80!!
Baci,
baci, bacioni ci si rivede alla fine dell’epilogo!!!!!! J J
***
**** *** ***
Ho
praticamente setacciato metà del castello senza trovarla. Ho aperto ogni
singola porta che ho trovato sulla mia strada, ma di lei, nessuna traccia.
Ho
accuratamente evitato, però, l’ufficio di Gazza, sia perché sono praticamente
sicuro che mai si sarebbe nascosta lì, sia perché non voglio certo mettermi nei
guai più di quanto lo sia adesso. Ho anche evitato, per non so quale miracolo, una
fattura orcovolante proveniente da Calì che ho beccato con il suo nuovo ragazzo,
mentre non sono ancora del tutto certo di essermi ripreso dalla visione di
Neville in atteggiamenti molto intimi con Luna… devo dire che mai me lo sarei
aspettato da nessuno dei due!
È
per lo meno mezz’ora che corro senza sosta, pensando ad ogni suo possibile
nascondiglio, dentro e fuori il castello, ma non riesco proprio a capire dove
possa essere. Mi sono anche precipitato in sala comune, pur sapendo che le
probabilità che fosse lì erano meno dello zero per cento. L’intenzione, quindi,
non era quella di passarci delle ore ma di fare una toccata e fuga nella
speranza, magari, di trovare qualcuno che l’avesse vista.
Ma,
ovviamente, quando ti progetti qualcosa, quella è la volta buona che non andrà
mai come ti eri prefissato.
Ho
perso ben 15 minuti nell’involontario “quasi raggiungimento” dello scopo ultimo
di Voldemort.
Infatti,
avendo molta fretta di trovare Harry nella vana illusione che potesse essermi
di aiuto, mi sono letteralmente lanciato su per le scale in direzione del
dormitorio maschile. Dove, di Harry ovviamente, non c’era nemmeno l’ombra! Sarebbe
stato troppo bello…
Ritorno,
allora, sui miei passi, chiaramente correndo come potrebbe correre Malfoy alla
vista del prof. Moody che lo minaccia con la sua bacchetta. Ogni volta che ci
penso mi sbellico dalle risate… era proprio divertente Malfoy - io sono
superiore – in versione furetto!
Comunque,
tra un pensiero e l’altro, trovo Harry o meglio gli vado praticamente addosso,
trascinandolo giù per le scale con me!
Quando
dico di essere fortunato…
È
un vero miracolo se siamo ancora tutti e due interi: a dire il vero, credo di
essermi lussato una spalla ma, per adesso, non ho intenzione di andare in
infermeria; devo prima trovare ‘Mione e poi posso pensare a farmi curare, tanto
so già di avere il mio letto personale accanto a quello di Harry… Oramai Madama
Chips ci ha riservato un’ala dell’infermeria solo per noi con relativi
nomi..
***
*** ***
Il
cuore continua a battermi ancora forte. Le mani sudate e i capelli bagnati da
un assurdo pianto mi fanno compagnia in questo bagno deserto. Seduta sul
pavimento di un cubicolo, mi stringo con foga e disperazione le gambe al petto.
Perché piango? Mi chiedo mentre il cuore cerca di rallentare i suoi battiti
troppo veloci. Se passo la lingua sulle labbra le sento ancora un po’ gonfie ed
intorpidite da quella foga che mai avevo provato. Quella voglia di sentirlo
sempre più vicino a me, il desiderio di scomparire nel suo abbraccio in quel
sogno finalmente realizzato.
Socchiudo
gli occhi, appoggiando la mia testa sul freddo marmo della parete del cubicolo,
dietro di me. Dalla grande finestra in alto entra una luce arancio. Il tramonto
è iniziato e Ginny ed Harry dovrebbero essere già tornati al castello.
Mi
passo una mano bagnata sulle guance nel vano tentativo di cancellare le lunghe
tracce delle lacrime. Sento la mia pelle scottare sotto i polpastrelli. Credo
di essere ancora rossa o meglio le mie guance avranno assunto una colorazione
purpurea così accentuata da far concorrenza ai capelli di Ron.
Mi
isso sulle gambe e sfortunatamente vado a sbattere il mio ginocchio contro la
ceramica del gabinetto. Mordo le labbra dal dolore, fermandomi immediatamente.
Ho il terrore di poter cancellare il suo sapore dalla mia bocca. Sospiro,
rendendomi conto di quanto sia sciocca alcune volte.
-Oh,
piangi anche tu?- La voce di Mirtilla Malcontenta mi fa sobbalzare.
Alzo
il capo per vederla seduta sul davanzale del grande rosone del bagno. Il
sorrisetto soddisfatto le marca il viso pallido, mentre i capelli neri le ricadono
flosci sulle spalle.
-Harry
ti ha detto di essersi innamorato di un'altra?-
Sospiro,
inarcando un sopraciglio. Ma che centra Harry? Proprio lui non riuscirei mai a
vederlo sotto un aspetto romantico. Insomma, è il mio migliore amico, il
fratello che non ho mai avuto, la persona più simpatica che conosca ma è tutto
qui. Ossia, con lui non c'è un briciolo di passione. Con lui il mio cuore non
batte, le mani non sudano, le guance non diventano rosse e quando mi sorride
non sento nessun farfallio allo stomaco. Solo tenerezza.
-Per
quello che m'interessa potrebbe anche averlo detto.- apro la porta del cubicolo
ed esco fuori, lanciando un'occhiata allo specchio su uno dei lavandini. -Non è
lui che m'interessa.-
Ho
gli occhi rossi, gonfi e la leggera matita nera che avevo messo si è un po’
sbavata.
Mirtilla
mi compare alle spalle, facendomi raggelare il sangue per la seconda volta.
-Ah,no?- si ciondola sui piedi evanescenti e, per un breve secondo, mi sembra
di vedere una leggera trasparenza più rosa dalle parti del suo viso. -E
allora...lui... non è... fidanzato?-
Sto per vomitare. Ci mancano solo le
confessioni di un fantasma innamorato del bambino sopravvissuto. Che palle!
Mi
chino per rinfrescarmi il viso con l'acqua fredda che scorre dal rubinetto e
non sento la porta che si apre di scatto. I passi leggeri di qualcuno non mi
disturbano.
-Mirtilla,
Harry non è disponibile da un pezzo, quindi gira a largo.-
Riesco
appena a sentire questa frase e poi una
linguaccia da parte del fantasma, prima che la nuova arrivata mi aggredisca.
-Cosa
diavolo hai combinato?- Ginny-nana-rossa-Wealsey mi fissa con i suoi occhi
vivaci ed intelligenti. I lunghi capelli amaranti sono un po’ sconvolti deve
aver fatto una corsa.
Mi
fissa con insistenza ed io non resisto; mi tuffo tra le sue braccia riprendendo
a piangere.
***
*** ***
Non
è che mi sia fermato a guardarmi davanti ad uno specchio ma, dalle occhiate di
tutti quelli a cui ho chiesto notizie di Hermione, credo proprio di sembrare un
pazzo invasato. Penso anche che a considerarlo sia stata anche mia sorella che ho
appena incontrato e che, santa donna, mi ha dato l’Illuminazione che aspettavo:
IL BAGNO DI MIRTILLA!
Non
credo di aver mai corso così tanto e così velocemente in tutta la mia vita. Ho
percorso quello che credo sia la metà del castello che mi era rimasta da
visitare in qualcosa come meno di 10 minuti.
Arrivo
finalmente davanti alla porta che mi separa dall’ultimo casino che sono
riuscito a combinare e, signori e signore, l’unica cosa che riesco a fare è bloccarmi.
Vorrei
entrare ma non capisco perché qualcosa mi ferma: è il mio cervello che è
tornato. Maledetto lui che ha deciso di togliere il cartello “torno subito” e
ha ripreso il suo posto di lavoro… ma non poteva stare altri dieci minuti di
più in pausa?! Adesso, come previsto, mi stanno assalendo tutti i dubbi del
mondo.
- Ma sarà la cosa giusta da fare? - inizio a
sussurrare, come a voler parlare a me stesso per avere una risposta.
- Ma come ho fatto a non pensarci prima! Certo
che non è la cosa giusta da fare se voglio rimanere in vita fino alla fine
dell’anno. Hermione sarà nel pieno di una tempesta di sentimenti per colpa mia
ed io cretino che faccio?! Non mi fermo nemmeno un secondo a pensare a lei a
quale possa essere la sua reazione e al fatto che magari ora non voglia
vedermi. Forse dovrei andare da lei domani e parlarle… -
Sento
un fruscio alle mie spalle e, prima che possa girarmi, sento una voce molto
simile a quella di Harry che mi risponde:
-
O forse, brutto idiota che non sei altro, dovresti entrare controllare se
Hermione è lì. Nel caso ci sia, non
fartela sotto, ma fatti coraggio e ripara alla grande cavolata che sicuramente
hai combinato! E non provare a ribattere, sai?! Perché, se stai cercando
Hermione in questo modo, è più che mai certo che le hai fatto qualcosa! E
magari, se ti decidessi anche a baciarla una volta per tutte come si deve e a
dirle che non vorrai fare altro per il resto della tua vita, credo proprio sia
un buon inizio!–
-
Harry?! – chiedo quasi a me stesso, girandomi e trovandomelo di fronte - Ma che
diavolo ci fai qui? Perché non sei in infermeria, quando ti ho lasciato prima
avevi per lo meno una caviglia slogata! –
-
Infatti, ti ringrazio molto per l’aiuto… e sì! Ci sono andato in infermeria ma
sono anche tornato indietro ed indovina un po’ chi ho incontrato per la strada?
Mirtilla Malcontenta che mi stava cercando per
lamentarsi di Hermione che non vuole lasciare il suo cubicolo per nulla
al mondo dato che le pare talmente sconvolta da non riuscire a muoversi! –
-
Ma.. tu…come? –
-
Ma tu un corno! Fila là dentro e dì, una volta per tutte, a Hermione cosa provi
perché, se non lo fai immediatamente, giuro che ti lancio un Avada seduta
stante! –
Non
credo di aver mai visto Harry così arrabbiato con me, ma devo dire che la sua
reazione ha dato l’effetto desiderato dato che, senza volerlo, inizio a
spingere la porta…
Ma
evidentemente, oggi, la fortuna deve essere dalla mia fino alla fine e la porta
mi sbatte contro il naso, peggiorando la situazione fisica già critica in cui
mi trovo e, l’ultima cosa che mi ricordo prima di svenire, è la faccia di mia
sorella non certo con uno sguardo dispiaciuto per quello che aveva appena
fatto, anzi, pareva quasi che stesse per tirarmi un pugno.
***
*** ***
Ginny mi sposta una ciocca
di capelli dagli occhi. Siamo sedute per terra sotto la luce sempre più
arancione del sole. Io appoggio la mia testa sulla sua spalla, mentre lei mi
cinge la schiena. Ha ascoltato tutto quello che avevo da dire: i nostri baci in
riva al lago, la mia fuga e poi… quella terribile sensazione che provavo.
Mi stringo a Ginny
desiderosa di coccole e protezione.
-Ma siete due sciocchi!
Certo mio fratello piglia il primo premio per la stupidaggine ma anche tu,
tesoro mio, ti difendi bene e ti meriti un secondo posto. Ma come pensavate che
non avreste avuto complicazioni dopo il vostro bacio da amici?!-
Mi stringo nelle spalle.
Ginny è una delle poche che riesce a zittirmi. –Io…- e per la prima volta devo
ammetterlo. –Non lo so.-
Ginny sbuffa. –So che non lo
sai. Lo immaginavo.- mi dà un bacio sulla fronte. –Sai, Hermione, uno scambio
di effusioni, cambia tutto. Una stretta di mano e si diventa conoscenti, un
abbraccio e si diventa amici… con un bacio…-
-Si diventa qualcosa di
più…-
-Esattamente. Per baciare
qualcuno devi essere davvero innamorata, altrimenti ti fa un po’ schifo.-
Ridacchio, pensando che
baciare Ron mi ha fatto tutt’altro che schifo. Direi che definire la sensazione
che ho provato come entusiasmante sia un eufemismo.
–Ehm, allora io sono davvero
innamorata di lui…-
Ginny scoppia a ridere. –Ma
no? Guarda non me n’ero accorta…- mi prende un po’ in giro ed io sto zitta. So
che me lo merito. Mi distacco da lei, abbracciandomi le gambe ed appoggiandovi
la testa.
-E adesso che faccio?- le
chiedo, cercando di soffocarmi con i miei capelli.
Ginny si alza, per poi
voltarsi. –Beh, prima di tutto ti dai una rinfrescata. Sembri una morta in
vacanza… Poi, aspetti qui, mentre io vado ad uccidere di botte mio fratello,
ok?-
Rido, annuendo. –D’accordo.-
mi alzo in piedi per ricevere l’abbraccio della mia migliore amica.
-Non ti preoccupare, ora ci
penso io.-
Mi scocca un bacio sulla
guancia, dirigendosi verso la porta del bagno.
***
*** ***
I
suoni e le voci attorno a me mi giungono ovattate, quello che riesco a
distinguere è solo uno strano ronzio. Lentamente, il ronzio si attenua e mi
pare di distinguere delle voci attorno a me, senza, però, capire a chi
appartengano.
Sempre
più lentamente, riprendo conoscenza, anche se, a dire il vero, non vorrei, dato
che il dolore alla spalla comincia a farsi risentire. È insopportabile e come
se non bastasse ora il dolore si è espanto al naso… un momento come possono
essere legati?
Mi
porto istintivamente una mano al naso per capire in che condizioni è ma il mio
gesto viene fermato ancora prima che possa compierlo da un’altra mano più
piccola.
-
Brutto insensibile di un fratello che mi ritrovo! – Una voce “angelica“ mi urla
contro e per mia sfortuna ho appena riacquistato tutte le mie facoltà uditive
che mi permettono senza ombra di dubbio di dare un nome a quelle urla: Ginny,
mia sorella. Oserei dire molto arrabbiata.
Avrei
il coraggio dire che era proprio quello che ci voleva. Mi alzo grazie all’aiuto
di Harry che mi offre la sua mano e, dagli acuti piuttosto imbestialiti di mia
sorella, capisco che Hermione si trova in bagno.
-
Ringrazia Harry perché mi ha trattenuto dal finire l’opera, se fosse stato per
me al posto di un innerva ti saresti beccato una fattura gambemolli –
“
La situazione peggiora... devo trovare un modo per svingnarmela”
-
Io vorrei proprio sapere cosa cavolo ti passa per quella zucca vuota. Ma ti è
rimasto un pezzetto di materia grigia funzionante o hai deciso di staccare
definitivamente il già fine e fragile collegamento tra cervello e quel forno
che ti ritrovi al posto della bocca? -
-
Erm… - Il pavimento diventa improvvisamente molto affascinante.. non riesco ad
alzare gli occhi..
-
Ma cosa ho fatto di male per meritarmi un fratello come te? –
“E’
furiosa. Sì, decisamente furiosa. Mamma mia, mi sa che Hermione le ha
raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo tra noi… Ok! Ci
vuole calma e diplomazia. Sono più grande di lei dopotutto, dovrà avere un po’
di rispetto per me, no?!”
-
Adesso basta! – Alzo un po’ la voce, pensando di intimorirla ma ahia! quello
che ho sortito è solo l’effetto contrario.. Inizia ad assumere la tipica
posizione della mamma prima di iniziare a travolgerci con le sue urla …
- Ronald Bilius
Weasley! Adesso basta? Come
ti permetti di dire una cosa del genere a me? Sono IO casomai che dico a te
“Adesso basta”! sì, fratellone mio, è proprio il caso di farla finita. È giunta
l’ora che qualcuno ti parli seriamente! Ma come cavolo ti è venuto in mente di
fare così spudoratamente i tuoi porci comodi con Hermione? -
-
Cosa?- Le urlo dietro io - Io credo
proprio che non siano affari tuoi – mi sto infuriando! È mia sorella e la adoro
ma come cavolo si permette di giudicarmi così senza nemmeno sapere di cosa sta
parlando?
-
oh si che sono affari miei! – ribatte immediatamente – Sono diventati affari
miei dal momento in cui ho trovato Hermione in lacrime in bagno per colpa di un
cretino con la C maiuscola che solo perché non riesce a dare un nome ai suoi
sentimenti si nasconde dietro a frasi stupide e atteggiamenti che non fanno
altro che fare del male a tutti e due! E ovviamente tanto per precisare il
cretino con la C maiuscola sei tu Ron! -
-
Hermione sta piangendo..? – parlo, forse troppo forte, non avevo intenzione di
far sentire a tutti i miei pensieri.
-
Certo cosa credevi che facesse? Che andasse a sperimentare la novità con altre
persone? -
-
Ginny… - Harry a mio parere con spavalderia prende la parola – Non credi di
essere un po’ troppo dura con Ron, dopotutto tu non sai tutta la storia credo..
-
Apro
così tanto gli occhi che quasi mi scappano dalle orbite. Io credevo di essere
uno stupido senza cervello ma tu amico mio te lo sei proprio bevuto il tuo. Oh
Merlino aiutaci tu… ma come è saltato in testa a Harry di insinuare il dubbio in
testa a mia sorella, che lui sapesse qualcosa di tutta la storia. Povero amico
mio adesso hai veramente decretato la nostra fine..
-
Tu… piccolo degno compare del tuo amico… sapevi tutto vero? -
-
beh… io… - la flebile risposta di Harry
è udibile credo solo agli animali che percepiscono gli ultrasuoni tanto è
spaventato… cavolo mia sorella quando vuole è peggio di Voldemort!
-
E non ti è passato per la testa di avvertire Hermione, tua amica ti ricordo,
che questo zoticone qui si stava prendendo solo gioco di lei. Che tutte quelle
frasi e moine erano dette solo ed esclusivamente per soddisfare un suo istinto
e non perché gliene importasse veramente qualcosa di lei? -
Eh
no! Cavolo qui stiamo sorpassando il limite. Ora mi incazzo veramente! Ma con
che diritto sputa sentenze.
Lei..
lei non ha la minima idea di quello che IO provo realmente per Hermione.
-
Adesso finiscila sul serio Ginny! – La mia voce è bassa e calma, scandisco ogni
singola parola dalla quale trapela la mia rabbia per l’essere perennemente
incompreso e non riuscire mai ad esprimermi nel giusto modo.
-
Te lo ripeterò una volta sola: per quanto tu possa essere amica di Hermione
questi non sono affari tuoi. Quello che io provo per lei non è affar tuo. - Nel pronunciare queste parole non ho mai
alzato gli occhi da terra. Se lo facessi credo che potrei incenerire mia
sorella con il solo sguardo.
Certo
la adoro ma non deve permettersi di credere che Hermione per me non significhi
nulla.
-
Va bene Ron non ripetermelo, non sono affari miei quello che tu provi per lei
ma io invece voglio ripeterti che dal momento in cui Lei viene da me a chiedere
conforto per una delle tue solite cavolate diventa affar mio! Io ci tengo a lei
e non voglio vederla soffrire! Questa volta mi spiace ma hai superato il limite
non puoi pensare di baciare quella che era la tua migliore amica e poi far
finta di nulla. TI rendi conto che una cosa del genere non è nemmeno definibile
comportamento! – Non posso realmente più trattenermi quindi alzo la testa e
fissandola negli occhi le dico finalmente tutta la verità che fino ad ora mi ero negato.
-
Per tua informazione sorellina, IO ci tengo a Hermione anche più di quello che
tu possa pensare .. e NO non alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa a
quel modo perché lo sai benissimo che è così ! MAI e poi MAI mi prenderei gioco
di lei. Quello che provo per Hermione va al di la di ogni possibile
immaginazione. La prima volta che le ho rubato quel bacio è stato un atto di
vigliaccheria lo so, ma non di presa in giro. IO VOLEVO BACIARLA! E lo vorrei
ancora e ancora, tenerla tra le mie braccia e proteggerla da tutto ciò che in
questo mondo potrebbe anche solo farle un graffio. - Le dico tutto d’un fiato senza realizzare
bene che ho appena detto a mia sorella che sono pazzo di Hermione. Credo però
di aver fatto la cosa giusta in qualche modo. Infatti l’espressione di mia
sorella cambia improvvisamente, il suo volto prima contratto dalla rabbia si
distende per lasciare spazio alla dolcezza che la caratterizza e che la rende
ancora una bambina ai miei occhi.
Mi
scosta dal viso una ciocca di capelli, ormai quasi lunghi quanto quelli di
Bill, e vedo che una lacrima le scivola sulla guancia. Non capisco bene cosa ho
fatto ora per farla piangere e per questo guardo di sfuggita Harry per vedere
se almeno lui ci sta capendo qualcosa… ma è totalmente imbambolato a fissare
mia sorella. Non è di molto aiuto. La mia attenzione viene ripresa da mia
sorella che trattenendo un singhiozzo si rivolge a me.
-
Ron – parla con un tono di voce rassicurante – perché mi stai dicendo tutte
queste cose? Sai che non sono io quella con cui dovresti parlare. Perché Ron
non riesci a andare la dentro e spiegare a Hermione quello che realmente provi
per lei? -
-
Gin.. non è facile.. io beh.. -
-
Ha paura di perderla – Harry finisce la frase al posto mio, sa che non sarei
mai riuscito ad ammetterlo per questa mia stupida cocciutaggine e
vigliaccheria.
Mia
sorella guarda Harry e poi me regalandomi uno di quei suoi sorrisi sinceri e mi
chiede – Ron è solo per questo che ti sei sempre comportato come un insensibile
idiota? -
-
Beh… a questo punto direi di si – affermo con tutta la naturalezza di cui sono
capace, non riuscendo però a controllare il surriscaldamento che mi
caratterizza in zona orecchie.
-
Oh fratellone mio! Ma allora lo vedi che quando ti dico che non capisci nulla
ho ragione! -
-
Hey! Va bene che sono un po’ tonto però non c’è bisogno di insultami così-
sento Harry che sta trattenendo una risata.. effettivamente nella tragedia la
cosa sta diventando comica…
-
Ok, ok.. lasciamo perdere le tue facoltà intellettive però ron tesoro mio in
questi anni tu non ti sei mai accorto di nulla? -
-
Di cosa mi sarei dovuto accorgere? – le chiedo con una faccia che credo possa
definirsi un punto di domanda vero e proprio
Sento
Harry al mio fianco che si sbatte una mano sulla fronte e che si scambia uno
sguardo con mia sorella si pura compassione per me povero stolto e insieme
scuotono il capo
-
Gin glielo spieghi tu o glielo spiego io? -
- A te l’onore Harry -
-
Vediamo se spiegandotelo lentamente lo capisci… Hermione non ti vede
esattamente come un amico.. -
-
Ecco lo vedi lo sapevo che avevo ragione a non dirle nulla … - ma non riesco a
finire la frase perché Harry adesso mi urla contro
-
MA LO VEDI CHE SEI SCEMO! Lei non è che non ti vede come amico e quindi non
vuole avere più a che fare con te, al contrario quello che prova per te è
esattamente quello che tu provi per lei. Lo capisci questo? -
Mi
sento completamente stordito da questa rivelazione e mi volto verso mia sorella
chiedendole conferma – Lei mi ama? -
-
Si Ron, lei ti ama e tu? – mi chiede con un sorrisetto dei suoi. So già che no
me la darà mai vinta quindi tanto vale dire la verità dato che tra poco la dirò
anche alla diretta interessata.
Con
quella che credo sia la mia migliore faccia da ebete annuisco con la testa e
accompagno il mio gesto con la voce – Beh tanto vale che lo ammetta no? È vero
io sono completamente e pazzamente… -
Non
faccio in tempo a finire la frase che il rumore di un esplosione accompagnata
da un urlo che identifico come quello di Hermione riempie l’aria.
Mi
volto verso Harry che con la prontezza di riflessi degna di un Auror prende la
sua bacchetta e si mette di fronte a mia sorella come a farle da scudo. Peccato
però che anche mia sorella sia in posizione di difesa… Mi ritrovo a fare altrettanto
e con una spallata apro del tutto la porta.
***
*** *** *** ***
Quando Ginny ha aperto la
porta non ho potuto fare a meno d’intravedere un ciuffo di capelli rossi fuori
dal bagno. Le guance cambiano improvvisamente colore e, spinta da qualcosa, mi
avvicino all’uscita per origliare. Dietro di me ci sono i lavandini che se non
ricordo male dovevano essere l’entrata per la camera dei segreti.
Non sento chiaramente
quanto stanno dicendo fuori in corridoio , così, furtiva m’avvicino alla porta.
Dietro di me c’è la porta per la camera dei segreti, non riesco a non pensarci.
Devo ammettere che un po’ m’inquieta.
Socchiudo leggermente la
porta, quel tanto che mi serve per far entrare un po’ di voce.
-… Va bene, Ron. Non ripetermelo, non sono affari
miei quello che tu provi per lei. Io, invece, voglio ripeterti che dal momento
in cui lei viene da me a chiedere conforto per una delle tue solite cavolate,
quello che tu fai diventa affare mio! Io ci tengo a lei e non voglio vederla
soffrire…-
Ginny mi fa arrossire.
Com’è dolce quella ragazza. Io, però, non sono andata a chiederle conforto… Va
bene, va bene. Sì, le ho chiesto conforto perché è una grande. L’unica che
capisce realmente qualcosa di ragazzi e soprattutto di me. Cosa non molto
facile.
All’improvviso, il mio cuore si ferma quando
il mio Ron prende la parola.
-… Per tua informazione, sorellina, IO
ci tengo ad Hermione, anche più di quello che tu possa pensare …-
Il mio cuore si è fermato.
Con lentezza ma inesorabilmente, le guance tornano a colorarsi di rosso acceso.
La bocca diventa arida ed il respiro s’affanna.
Per un po’, mi rendo conto di non aver sentito nessun rumore attorno a
me, nessun discorso che facevano i miei amici al di là di questa porta. Quando
mi riprendo, sento Ron continuare.
-… Quello che provo per Hermione va al
di là di ogni possibile immaginazione. La prima volta che le ho rubato quel
bacio è stato un atto di vigliaccheria, lo so, ma non di presa in giro. IO
VOLEVO BACIARLA! E lo vorrei ancora e ancora: tenerla tra le mie braccia e
proteggerla da tutto ciò che in questo mondo potrebbe anche solo farle un
graffio…-
Sono tentata di spalancare
questa porta di massiccio legno scuro e correre tra le sue braccia. Tuffare il
mio naso tra quel profumo magnifico che aleggia sempre intorno a lui e rendermi
conto che forse anche la piccola Hermione può essere felice. Sorrido tra me
stessa e metto una mano sulla maniglia della porta.
Improvvisamente, sento un
rumore sordo ma continuo provenire da dietro di me. Uno stridio leggerissimo di
pietra su pietra, marmo u marmo.
Non ho il coraggio di
voltarmi, rimango ferma, immobile. Non sento più quello che si dice nel
corridoio.
Inghiotto il vuoto, quando
una confusione di passi echeggia dietro di me. Non ho nemmeno il coraggio di
gridare. Quando, istantaneamente, riconosco una mano appoggiarsi sulla mia
spalla non riesco a fermarmi e grido con tutta me stessa.
Poi,
il buio riempie i miei pensieri.
***
*** *** ***
Adesso
che avete scoperto la nostra decisione sul rivelarvi o meno tante cosine… beh,
se volete sul serio che un giorno, spero non lontano (n.d. Phoebe) queste vi
siano chiarite, vi pregheremmo di mettere via le armi bianche e tutte le altre
piccole diavolerie che vediamo la in prima fila cosi che ci sia possibile
vivere fino al primo capitolo del sequel!!! (Angèle annuisce accanto a Phoebe
leggermente preoccupata ma con u sorriso a trentadue denti!!!! J )
Speriamo
comunque che via sia piaciuto e ringraziamo vivamente chi non si è annoiato e
ci ha seguito fino a qui!
Un
grazie speciale da parte mia (Phoebe) che ancora non è convinta delle sue
“doti” di scrittrice! Siete stati/e tutti/e più che magnanimi! Favolosi oserei
dire grazie di cuore a tutti!!!
Invece
io (Angèle), vorrei ringraziare la mia co-autrice per la pazienza dimostrata
durante tutto questo periodo: tra no, ritardi, mezze verità ( cosa è questa
storia????? Angèle?!?!?!?!?! n.d. Phoebe); sono finalmente riuscita a terminare
la mia parte! (alleluia grida Phoebe)
Non
state ad ascoltare Phoebe per la sua non presunta bravura nello scrivere
(ASCOLTATEMI!!!! N.d. Phoebe) poiché tende a vedere in maniera negativamente
distorta le sue capacità. Io, Angèle, mi definisco ormai una talent scout
(Phoebe arrossisce … ma non è vero!!!) in quanto ho scoperto questa piccola
grande autrice (ora mi commuovo n.d. Phoebe). Per me, è stato divertente,
appassionate e mi ha permesso di conoscere una persona simpatica, divertente,
gentile e attiva (quest’ultima cosa forse anche troppo!! N.d. Angèle) (nun è
vero!!!! Non sono tutte queste belle cose!! N.d. Phoebe) e di conoscere una
nuova amica che spero di trovare anche nel futuro! (Ora sono commossa sul
serio… e per Angèle.. non sarà così facile liberarti di me ehheehe N.d. Phoebe)
Speriamo
di sentirci presto (non avete idea di quanto lo speri io n.d. Phoebe) al
sequel!!!!!!
Besos a
tutti!!!!!
Kisses and Hugs
Bisous à tous!
Angèle
& Phoebe