Aspettando…
Un
altro giorno è passato…
Qui…
In
questa prigione dell’anima…
E’
appena nato il giorno della mia morte…
La pioggia scende…
Implacabile…
Lacrime di angeli inconsolabili…
E’ bello illudersi che il mondo pianga con me…
Che pianga per me…
Per il destino che mi attende…
Per il presente che mi dilania…
Per il passato che non sono riuscito a vivere…
E’ bello illudersi che domani continui a piovere…
Che il mondo pianga la mia scomparsa…
La scomparsa del suo eroe…
Questa sera tu porrai fine a questa tortura chiamata
vita…
Perirò così…
Avvolto nel velluto del buio…
Riscaldato dalla costante presenza della solitudine…
Accompagnato dal piangere malinconico del cielo…
Resterò immobile…
Appoggiato a questo freddo muro di lacrime…
Aspetterò pazientemente il rompersi del silenzio…
Aspetterò di sentire i tuoi passi rimbalzare tra le
mura di questo castello per giungere fino a me…
Aspetterò d’incontrare il tuo sguardo…
Freddo, impassibile…
Stavolta io sarò la vittima…
Tu il carnefice…
Stavolta tocca a me contare gli ultimi battiti di
questo cuore straziato…
A te il provare quel piacere perverso vedendo il
soffio glaciale della morte spegnere la mia fiamma..
Stavolta sarò io a morire per vendetta…
Tu ad uccidere per placare lo straziante canto dei
rimorsi…
Ricordo quando tolsi la vita a tua madre…
Nessuno capì il motivo per cui lo feci…
Non lo dissi ad anima viva…
Forse perché io stesso avevo paura di ammetterlo…
Ma qui non c’è spazio per i pessimi attori…
Qui si è costretti a togliersi la maschera ed
affrontare i propri demoni…
Qui non c’è spazio per una passione insana…
Ribelle…
Malata…
Avrei voluto averti come amante…
Avrei voluto affondare le mie dita nei tuoi capelli
biondi…
Avrei voluto vedere la passione animare i tuoi occhi
grigi…
Sapevo che non potevo averti…
Ciò mi faceva infuriare…
Non potevo avere il tuo amore…
Pretesi il tuo odio…
Fu la prima vita che tolsi…
Era innocente ed io lo sapevo…
Dovevo scaricare la mia frustrazione, il mio dolore,
su qualcuno…
Dovevo ferirti nel profondo…
Lei…
Fragile…
Sfuggente…
Indifesa…
Consumata dal dolore…
Preda facile per il mio odio ceco…
Non riuscirò mai a togliermi dalla mente il suo
sguardo…
Continuerà a farmi visita…
Di notte…
Nei miei incubi tutto si ripeterà all’infinito…
Per non dimenticare…
Per continuare ad alimentare i rimorsi…
Vorrei aver parlato con qualcuno prima di morire…
Vorrei aver confidato questo segreto ad un amico…
Quell’amico che ho ferito…
Allontanato…
Per salvarlo?…
No…
Per salvare me stesso…
Per non aver sulla coscienza anche lui…
Per non sentire i suoi sogni sciogliersi nelle
lacrime…
Per non vedere la sua vita infrangersi come un’onda
su di uno scoglio…
Ostacolo troppo grande…
Fardello troppo pesante…
Fardello che il fato mi ha incaricato di portare…
Uccidere per non essere ucciso…
Uccidere per assicurare un futuro a questo mondo…
Uccidere per permettere ai loro sogni di volare…
Come non hanno potuto fare i miei…
Privati delle loro ali da questa stupida guerra…
So che anche tu sai cosa si prova…
Uscire di casa con la paura di non rientrarvi più…
Guardare fisso negli occhi le persone che ami…
Per memorizzare i loro sguardi…
Vivere di quei piccoli particolari…
Un gesto…
Una parola…
Una carezza…
Questa guerra ci ha distrutti…
Voldemort…
Il male…
È stato sconfitto…
Eppure la gente muore…
I fiumi alimentati dalle lacrime si tingono del
rosso del sangue…
Nell’aria c’è odore di morte…
Di paura…
Di dolore…
Ed è colpa nostra…
Diciamo di volere la pace…
Ma continuiamo a combattere…
Ad affondare spade nei corpi dei nostri simili…
Stupidi umani alla ricerca disperata di vendetta…
Seguiamo un ideale in cui ci convinciamo di credere…
Per essere i migliori…
Per ricevere l’applauso degli altri…
Per sentirci forti…
Per sopravvivere al dolore…
Per non lasciarci sopraffare dalla vita…
Ci facciamo possedere dall’odio…
L’odio per i nostri nemici…
Li consideriamo disumani…
Sbagliati…
Siamo sempre noi quelli dalla parte della ragione…
Quello che non capiamo è che ormai non esiste più
una ragione…
Un senso…
È tutto
offuscato…
Tutto distorto…
Le persone hanno più paura di vivere che di morire…
È forse normale questo?…
No…
Ma me ne rendo conto solo adesso…
Sarà la consapevolezza della mia morte…
Sarà il tempo che non ho mai dedicato a riflettere…
Sarà la pioggia…
Sarà che sei arrivato…
Mi guardi…
Non è lo sguardo che mi aspettavo…
Nei tuoi occhi vedo riflessa la stanchezza…
La stessa che alberga nei miei…
Sul tuo volto scarno non si legge emozione alcuna…
Mi concentro su quelli che qualcuno una volta definì
“gli specchi dell’ anima”…
Scruto nella tua anima…
Vedo solo il vuoto…
Sorridi…
Un sorriso carico d’amarezza…
Di rancore…
Sorrido anche io…
Sorrisi privi di calore…
Privi dell’amore per la vita che avrebbe dovuto
animarli…
Mi regali un secondo di pace…
Non la pace serena di un bimbo che dorme…
No…
La pace di chi è riuscito ad affrontare il nemico
più temuto…
Se stesso…
Alzi la
bacchetta…
La mia ora è giunta…
Chiudo gli occhi…
Non voglio continuare a soffrire tenendoli aperti…
Sento la tua voce pronunciare le fatidiche parole…
Calore…
E poi più nulla…
Harry Potter è morto adesso. Il cielo continua a
versare lacrime sul suo corpo. L’uomo che l’ha ucciso si lascia scappare dagli
occhi una goccia salata. Si concede, solo per un attimo, di esternare il dolore
che lo stringe nella sua ferrea morsa.
Ma è stato solo un attimo, scuote la testa e si volta. Esce e si
richiude alle spalle la porta dietro il quale giace l’uomo che avrebbe voluto
amare.
Salve a tutti!^^
Questa è la seconda one-shot che pubblico, mi rendo
conto che non è niente di particolarmente carino, ma mi andava di pubblicare
qualcosa e così eccomi qui a sottopormi al vostro giudizio!^^
Mi rendereste la persona più felice del mondo se
vorreste lasciarmi un commentino. Sono ben accette critiche e consigli, ma non
disprezzo i complimenti! XD
Grazie comunque a chi a letto questo mio delirio.
PS:Un bacione a coloro che hanno commentato “Sola…”.
Non sapete quanto sono stata contenta del fatto che il mio lavoro è stato
apprezzato!!!^^
Kiss, Sarry^^