Come si individua
un’anima gemella a caso nella folla?
Camminavo da ore, o almeno così mi sembrava.
Guardavo intensamente ogni ragazza che mi passava accanto, cercando disperatamente dentro di me qualche cosa scattare, un’emozione diversa dalle altre, l’attrazione che avevo letto nei pensieri dei miei fratelli.
Quella ha bellissimi occhi verdi, i capelli di quella sono di una rara tonalità biondo-rossiccia, quella ha il naso più dritto che io abbia mai visto, pensai, giudicandole, mentre quasi mi sfioravano al loro passaggio.
No, questo non bastava. Nessuno spostamento di gravità, nessun battito irregolare del mio cuore, il dolore legato a ciò che mi aspettava a casa Cullen non era sparita vedendo nessuna di loro.
Decisi di uscire dal parco, rassegnato. Mi girai lentamente, sentendo l’ultima goccia di speranza che mi aveva spinto fino a lì perdersi in un mare di disperazione, di delusione, tristezza.
In quel momento incontrai lo sguardo acceso e allo stesso tempo distratto di due intensi occhi azzurri.
Mi fermai a fissarli, incantato dalla loro vitalità e profondità.
Tutte le preoccupazioni che mi avevano costretto a fuggire, i miei pensieri, i miei confusi e contrastanti sentimenti sembrarono dissolversi, sparire.
Tutto
ciò che mi
rendeva ciò che ero si staccò da me istantaneamente, in
meno di un decimo di
secondo, e fluttuò nello spazio.
E allora capii che il mondo, il mio mondo, dipendeva ora da quell’unico sguardo, da quell’azzurro puro in cui sarei potuto affogare.
-Posso aiutarti?- chiese la sua melodiosa e cristallina voce.
Non risposi, ammaliato dal suono musicale, completo, perfetto.
Continuò a fissarmi, una luce spazientita negli occhi, che li rendeva ancora più belli.
-Sì.. Io sono Jacob, Jacob Black.. Credo di .. volerti conoscere meglio. Ti sembrerà strano, ma mi.. sembra già di conoscerti da una vita, di volerti bene, di provare.. qualcosa per te. Dammi del pazzo se vuoi.-
Non avevo ancora finito di pronunciare quelle parole, e già mi accorgevo di quanto fossero assurde.
Ma in fondo non era assurdo, l’imprinting?
Mi guardò fisso, celeste del cielo nel nero della notte, poi tirò fuori veloce il suo cellulare.
-Sì, sono io John. Ti prego, vienimi a prendere, sono al parco di Seattle. Questa non mi era ancora capitata, pensa cosa scriveranno i giornali..-
Robert Pattinson montò veloce nella macchina della sua guardia del corpo.
-Accelera, ti prego- sibilò, entrando.
Una Aston Martin Vanquish nera lo seguiva, silenziosa.
Due giorni
dopo
“E’ ancora sconosciuta la ragione per la quale il celebre attore per teen-ager Robert Pattinson non si è presentato alla prima del suo nuovo film. La sua posizione è tutt’ora ignota. Le fan organizzano, ansiose, pattuglie per il ritrovamento”
Edward Cullen singhiozzava, silenziosamente, senza ascoltare le frivole notizie alla radio.
-La mia
Aston Martin!- gridò, tra le
braccia della moglie
ormai vampira.
ANGOLO
AUTRICE ^^
Eccomi qua :) Ora, non uccidetemi vi prego xD
Non chiedetemi nemmeno come mi sia
venuta, perchè ciò è ignoto anche a me, come
sempre xD
Le frasi in corsivo sono
tratte da Breaking Dawn, la stupidità
della storia è invece mia, me ne prendo la colp.. il merito xD
Bene, spero che questa storia
possa avervi lasciato almeno un sorrisino
:) Commentate, se vi va, anche solo per dirmi "tu sei da internare, in
una bella stanza bianca con le pareti bianche e le persone vestite di
bianco che ti sorridono e annuiscono" xD
A presto, immagino (mi dispiace
per voi xD) considerato che ultimamente
la mia ispirazione è alle stelle ^^