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Autore: Hagne    15/06/2010    2 recensioni
"In un'era oscura e buia come quella , era impensabile non guardarsi le spalle con occhi calcolatori ,
ma l'uomo è imperfetto , ed essendo tale commette degli errori che a volte risultano fatali per se stessi e per le persone che lo circondano .
In una Russia tetra e cupa che nasconde tra le sue vie innevate un segreto celato morbosamente da anni da colui che nessuno riteneva capcace di simili crudeltà .
Tra leggendarie città invisibili e creature che si ritenevano estinte si intreccia il destino del bambino che salvò il mondo magico e che divenne la speranza dei maghi ,il purosangue marchiato dal pesante passato del padre pentito che cerca di scegliere un destino per il figlio diverso dal suo , la bambina dagli occhi d'oro che sotto di sè radunò quell'esercito che per la prima volta avrebbe fatto tremare la schiera dei mangiamorte tornati alla ribalta per far rinascere il loro padrone .
Ma se qualcun altro fosse divenuto , per colpa del male da altri inflitto , una entità scura al pari o perfino superiore di Lord Voldemort ?
E tutte quelle morti , quei sussurri , quei segreti che la gente nascondeva per paura di essere punita ?
In uno sfondo dark e gotico l'amore troverà difficile imboccare la via giusta .
L'amicizia perderà valore quando l'egoismo guiderà l'animo umano corrotto dalla gelosia .
E la rivolta del popolo che per anni subì il massacro sconvolgerà il mondo magico fino ad allora conosciuto "
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Prima di iniziare voglio comunicarvi che l'avviso della storia , ovvero Non per stomaci delicati è stato aggiunto per un movito , per la rudezza che vi sarà in questo capitolo e in quello a seguire . Invito perciò a chi è perciò delicato di non leggerlo . Io vi ho avvisato , è una vostra scelta continuare la lettura , ho dato tutti gli avvertimenti possibili.

Vi ringrazio per l'attenzione , buona lettura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fruscio delle lenzuola , il gelo del materasso accanto a lui , l'affusolata figura accostata alla porta , Malfoy seguì ogni passo di Hermione continuando a fingere di dormire profondamente .

Quella era la terza volta consecutiva che sua moglie sgattaiolava via dal loro letto , dalla stanza che durante l'ultimo anno era stata sua e che da circa due settimane aveva nuovamente occupato sotto gentile richiesta del preside Silente .

A mezza notte , precisa come un orologio svizzero, la strega dell'Ovest celava la sua figura sotto un pesante mantello nero per poi dileguarsi oltre la pesante porta dei sotterranei , fuggendo chissà dove , e chissà da chi .

Ovvio era il fatto che Draco se ne fosse accorto nonostante tutti gli accorgimenti della mezzosangue , come ad esempio quello di creare una sua copia che tenesse il letto caldo al posto suo . Purtroppo per Hermione Malfoy era rinomato ad Hogwarts non solo per la sua casata , ma per la sua astuzia e oscura scaltrezza . Proprio come un serpente che striscia nell'ombra .

Inoltre , il purosangue non era neanche più un umano . Vampiro , per di più mago , con il braccio destro del diavolo sotto il suo controllo e con un innato senso di possessività per le cose proprie , e sua moglie , ovviamente , rientrava tra quelle .

Così , quando Hermione si decise ad abbandonare la stanza , Draco era già in piedi , abbigliato nel miglior completo di alta sartoria , con gli occhi grigi accesi di quella luce ferina che dal giorno della sua trasformazione mai aveva abbandonato il suo sguardo .

L'odore di sua moglie impregnava ogni cosa in quella stanza , di conseguenza il vampiro era come assuefatto dall'odore della mezzosangue , perciò a Draco non fu difficile seguire la donna .

La strega da parte sua non si era minimamente accorta della sagoma nera che nascosta nell'ombra la pedinava . Un paio di passanti le lanciarono uno sguardo di sconcerto , mentre Malfoy alle sue spalle storceva la bocca nel notare quale via Hermione avesse imboccato .

I bassi fondi , brutta storia pensò con un gesto seccato del capo il serpeverde .

I due continuarono ad avanzare tra i vicoli sudici e fetidi che la peggior feccia del mondo magico frequentava periodicamente , e infatti , come c'era da aspettarsi , un ubriacone provò un approccio non tanto riuscito con la ragazza .

Hermione non battè ciglio , spintonò l'alcolizzato ed accellerò il passo quando svoltato l'ennesimo angolo intravide l'insegna luminosa del Black Roses .

Fu a quel punto che Draco imprecò vistosamente ed assottigliò lo sguardo nel riconoscere il famoso bordello . Che ci faceva lì sua moglie ? Che avesse sbagliato strada ? Le vane speranze del mago andarono però in frantumi quando la strega , mostrato il viso al buttafuori , entrò nel locale come se lo facesse da molto tempo , come se quella fosse una consuetudine .

Infatti Malfoy non si era lasciato sfuggire lo sguardo d'intesa che l'uomo aveva lanciato a sua moglie , cosa che non aveva fatto molto piacere al vampiro , per nulla .

Come c'era da aspettarsi il poveretto all'entrata sobbalzò vistosamente nel vedere l'alta sagoma di Draco torreggiare su di lui , in confronto così poco minaccioso anche con tutti quei muscoli e quei tatuaggi .

Il purosangue non sapeva perchè la moglie avesse cominciato a frequentare un simile posto , un locale dal quale persino lui stava alla larga . Perciò l'idea che Hermione si fosse messa nei guai lo infastidiva . Ancor di più perchè la donna non lo aveva informato e non aveva chiesto neanche il suo aiuto .

Temeva per caso una sua critica ? Un suo giudizio al riguardo ? Impossibile si disse Malfoy . Da lui ci si poteva aspettare di tutto , ma non che sputasse sentenze contro la strega . In fondo sua moglie non aveva nulla da farsi perdonare al contrario di lui che aveva un eternità da scontare per espiare una parte dei propri peccati .

< Ehi amico sloggia , qui non sono ammessi i turisti > lo minacciò acremente l'energumeno , intimidito dall'elegante ragazzo che si era trovato davanti .

Quella sera Draco non era di buon umore per sua sfortuna , così a nulla poterono le suppliche del buttafuori prima che il purosangue gli spezzasse un braccio , una gamba e anche le dita della mano destra .

Dopo un simile servizio l'energumeno si decise ad aprire la porta magica con una riverenza , indietreggiando leggermente quando il viaggiatore entrò nel locale notturno con aria disgustata .

Un intenso odore di sesso , droga e alcool aveva in parte cancellato il profumo di sua moglie , ma la scia era ancora ben visibile .

Annusando l'aria Draco cominciò ad aggirarsi per i tavoli , attirando su di sè l'attenzione di tutte le prostitute che , vedendo un simile esemplare paseggiare indisturbato tra di loro , lasciarono i propri clienti per gettarsi tra le braccia del misterioso adone .

Qualcuna di loro urlò all'oltraggio quando il vampiro le scansò come relitti umani finchè Draco , raggiunto il punto in cui il profumo della strega svaniva , si trovò a fissare una rossa dalle curve procaci e dalle labbra corallo . Selena .

< Guarda chi abbiamo stasera , un Malfoy , quale onore > sussurrò languida la donna dal succinto abitino rosso fuoco che Draco vide aprirsi impudicamente davanti ai suoi occhi senza averlo neanche chiesto . Con la scioltezza di una venditrice di alimenti , Selena mostrava la sua mercanzia con un sorrisino sensuale che però nulla provocò nel mago se non un eccesso di fastidio .

< è entrata una donna poco fa , è impossibile che tu non l'abbia notata . Dov'è ? > chiese con una nota minacciosa nella voce , minaccia che la donna fu lesta a cogliere .

Le prostitute si dileguarono sotto il cenno imperioso del loro capo , mentre l'amazzone rossa si accendeva una sigaretta in un moto di stizza. < Anche tu sei un altro corteggiatore della strega dagli occhi d'oro ? Sei già il decimo che chiede di lei , gli ultimi corteggiatori li ho dovuti cacciare a calci in culo . E poi la bambola ha occhi solo per il vecchio Paul > confessò Selena con una sottile gelosia nel parlare di Hermione .

Tuttavia Draco aveva registrato un passo in particolare di quel discorso . Oltre ai corteggiatori , era quel lui che mise in agitazione Malfoy . Che sua moglie lo tradisse ? Il solo pensare a quella possibilità lo fece rabbuiare , ma la fiducia che riponeva nella strega non era totale . C'erano alcuni lati di Hermione che il purosangue temeva , come ad esempio la sua impulsività e il suo innato senso della giustizia che la metteva sempre nei guai , guai grossi ad essere sinceri . Perciò il trovarsi in un bordello , circondato da persone poco raccomandabili tra cui assassini e ladri non giovava alla posizione di sua moglie .

Chiese alla donna di portarlo dalla strega ,ma con sua somma sorpresa, la famosa prostituta perse tutta l'aria scherzosa per far posto alla gelida indifferenza di chi non aveva nulla da perdere . < Solo perchè decido di vivere come mi pare non significa che io non mantenga le promesse Malfoy . Sono una donna d'onore per quanto la cosa possa sorprenderti , e non tradirò mai il volere di una morta > ribattè minacciosa la rossa , le labbra corallo stirate in un sorriso duro e gli occhi scuri lucidi di fermezza .

L'aria sicura di Selena poteva ingannare la maggior parte degli uomini , ma Draco non era la maggior parte , lui non rientrava in nessuna categoria . Inoltre , la conoscenza del mondo femminile era propria di Malfoy dopo i suoi trascorsi di grande seduttore , perciò il mago non impiegò molto per trovare il suo punto debole .

Per quanto si mostrasse incorruttibile , il vampiro sapeva che c'era una cosa a cui le donne non potevano rinunciare per tutto l'oro del mondo .

I pettegolezzi .

< Quella strega è mia moglie , ho il diritto di sapere con chi mi tradisce > esclamò duro , fingendosi ferito e sofferente di fronte alla donna che abboccò all'amo immediatamente . Mai sottovalutare un Malfoy , nemmeno l'arte innata del saper mentire . Draco era sempre riuscito ad ingannare chiunque , donne , uomini o bambini che fossero , perciò una donnicciola con il cervello simile ad uno scolapasta non l'avrebbe fermato . Selena tentò di nascondere il sorrisino di compiacimento a quella visione , ma non riuscì nel suo intento quando , afferrata la chiave che portava al collo , guidò il ragazzo verso la consumata porta del locale .

Malfoy riuscì a cogliere il lampo di aspettativa e la vorace curiosità con cui la donna lo fissava , aprendogli uno spiraglio attraverso il quale Draco riuscì ad intravedere due figure fin troppo vicine .

< Se vuoi consolarti mio caro Malfoy , io sono sempre disponibile > Selena si congedò con quell'ultima frase prima di spingerlo dentro e chiudere il passaggio segreto che conduceva al piccolo bar in disuso .

E lì dentro tutta la buona fede riposta nella moglie si sciolse come neve al sole quando il purosangue la vide , o per meglio dire li vide .

Un uomo molto più grande di lei , sulla quarantina , le teneva una mano sulla guancia destra, mentre con la sinistra le accarezzava i capelli . Lei , dal canto suo , fissava l'uomo con un abbandono tale che Draco non riuscì più mantenere la posa stoica causata dallo shock .

Hermione fece appena in tempo a sentire un debole spostamento d'aria ,ma le bastò per rispondere all'attacco appena in tempo .

Paul si ritrovò a rotolare lungo il pavimento sotto lo spintone della ragazza , mentre Hermione afferrava il braccio demoniaco con il quale Draco aveva tentato di squarciare il petto dell'amico .

L'inziale sorpresa della strega nel rivedere suo marito , lasciò ben presto spazio alla rabbia quando il mago l'etichettò come una dannata sgualdrina . Il cozzare tra la sua falce e gli artigli di Draco fece vibrare le bottiglie di alcolici poste sopra al bancone che andarono irrimediabilmente in frantumi quando i due tornarono a scontrarsi .

Nonostante Malfoy fosse divenuto un vampiro , i movimenti della strega dell'Ovest erano più veloci , fluidi , letali , più adatti ad una battaglia . Tuttavia Draco riuscì a difendersi bene e a strattonarla per i capelli quando la donna , troppo occupata ad assicurarsi che Paul stesse bene , si lasciò cogliere di sorpresa . Un calcio negli stinchi del mago , ed entrambi si ritrovarono a rotolare lungo il legno scricchiolante .

Hermione , avezza com'era ai combattamenti corpo a corpo inchiodò il corpo del marito al suolo , bloccandogli entrambi i polsi e stringendo le ginocchia sui fianchi del purosangue ora più simile a ciò che era diventato .

< Si può sapere che cosa ...ti è preso ? > rantolò a corto d'aria la strega , gli occhi d'oro che confusi cercavano quelli sfuggenti del ragazzo . Paul , che fino a quel momento era rimasto in disparte osò avvicinarasi alla donna ,ma un ringhio gutturale da parte di quella creatura che Hermione teneva imprigionata lo fece indietreggiare. < La smetti di fare l'idiota ! Così lo spaventi ,dannazione ! > imprecò Hermione , le guance arrossate per lo sforzo e il cuore ancora ferito per le parole del purosangue . Sgualdrina , l'aveva chiamata sgualdrina , ma perchè ?

< Allora è così che ti diverti quando fuggi via dal nostro letto , vero amore ? > sibilò astioso il serpeverde , lo sguardo affilato duro come poche volte la strega lo aveva visto . Lo sguardo di gelida indifferenza che aveva sempre turbato la mezzosangue , proprio come stava facendo ora in quel momento .

Tuttavia Hermione non potè sentirsi spossata da quella discussione senza senso che uno scintillio di consapevolezza si accese nella sua mente . Che Draco stesse insinuando che lei... no , non era possile . Non ci credeva . Non era fattibile . < Credevi che ti stessi tradendo ? > domandò con voce flebile e insicura la donna , gli occhi d'oro via vai sempre più lucidi di tristezza .

Draco non fiatò davanti a quello sguardo mortificato , ma la rigidità dei suoi lineamenti e la durezza del suo sguardo parlavano per lui .

Hermione scattò in piedi come una molla , le mani chiuse in pugni lungo i fianchi e lo sguardo rivolto ad una parte indistinta della parete . < Draco , ti presento Paul , il mio tutore all'orfanotrofio . Paul , ti presento Draco Malfoy , il mio forse non più marito > sussurrò con voce incolore la strega dell'Ovest prima di afferrare il bicchiere di vodka abbandonato sul basso tavolino di legno , trangugiandolo in un sorso e lasciandosi cadere su uno dei divanetti disposti a cerchio in mezzo all'angusta stanza .

Paul prese posto alla destra della mezzosangue , mentre Draco , ancora disteso a terra fissava con sguardo allucinato la moglie .

< Allora Malfoy ? Non eri curioso di sapere perchè me ne sgattaiolassi via ogni sera ? > domandò perfida la diciottenne , la voce sepolcrale e le unghie della mano che lentamente divenivano affilate come rasoi . L'istinto di vampiro spingeva Draco a scappare , ma il suo istinto di uomo lo costrinse a prendere posto davanti ai due . I segni dell'iniziata trasfigurazione in chimera di Hermione erano evidenti . La pupilla obliqua si era ristretta , e l'oro degli occhi era divenuto quasi traslucido . La pelle abbronzata del volto era tirata, le labbra si erano dischiuse sotto la pressione dei denti , e il familiare sibilo della coda annunciava il punto di rottura . Ecco cosa succedeva se si faceva arrabbiare la signora Malfoy , di questo Draco se ne accorse troppo tardi .

< Come ben sai uccisi io stessa i suoi fratelli dopo l'assassinio di Angelique , non sapevo neanche dell'esistenza di Paul fino a quando mia madre non mi ha lasciato un indizio . La sua morte , il mandato di cattura nei miei confronti , il voltafaccia del ministero e la scomparsa del Lord Oscuro sono tutti collegati . Voldemort ha degli alleati potenti , talmente potenti da insabbiare lo sterminio in Russia, e qui entra in campo lui > si interruppe per indicare con un cenno del capo il tutore , turbato dal notare tre serpi dorate cingere la vita della pupilla e accarezzarle il volto in un riquadro davvero grottesco . < Paul è sotto incantesimo , non può parlare ,ma si è offerto di indicarmi il vero colpevole di questi massacri . è per questo che venivo ogni sera qui , per saperne di più . Perciò , ora che la tua curiosità si è finalmente esaurita , posso tornarmene ad Hogwarts per continuare le mie ricerche , amore > gli fece il verso Hermione , mettendosi in piedi e salutando con un cenno del capo Paul prima di dileguarsi dalla stanza e correre fuori dal locale .

Draco non degnò l'uomo di uno sguardo . Veloce come solo un vampiro poteva essere si gettò all'inseguimento della moglie che trovò a balzare da un tetto all'altro . L'inseguimento non fu uno dei migliori . La strasformazione in chimera rendeva la strega incredibilmente forte e pericolosa , soprattutto per lui. In fondo , sua moglie si cibava di immortali , e lui , dopo la trasformazione entrava nei bocconi che Hermione avrebbe mandato giù senza nessuna esitazione .

Perciò il trovarsi a meno di un metro dal proprio predatore non era una scena molto allettante , per non parlare della possibilità che la donna gli staccasse la testa a morsi dopo il modo in cui l'aveva trattata . Era vero , si disse Malfoy . Non avrebbe dovuto addittarla come una traditrice , ma la paura di perderla gli aveva fatto perdere lucidità , ed ora ne pagava le conseguenze .

Stava giusto oltrepassando una di quelle villette con tanto di piscina che i babbani amavano tenersi in casa che qualcosa , o qualcuno lo colpì violentemente alla schiena , facendolo schiantare in acqua .

Il cemento sotto di lui crepitò , mentre il mulinello d'acqua causato dalla caduta di una altro corpo nella piscina lo fece voltare . E lì , che fluttuava nell'azzurro di quel liquido dal puzzo di cloro , Draco vide la moglie sorridergli in modo inquietante prima di afferrarlo per la gola , portarlo in supericie , e sbatterlo rudemente contro il bordo della piscina .

< Cosa vuoi da me ? Cosa pretendi che ti dica oltre al fatto che ti amo ? > gli sibilò contro la donna , i corti capelli caramello incollati al mento e gli occhi d'oro intrisi di sofferenza . Malfoy sentì la presa sulla sua giugulare indebolirsi , mentre la strega continuava a urlargli contro il perchè godesse tanto nel farla soffrire in quel mondo . In fondo , Hermione non si aspettava di certo che il purosangue diventasse dolce o tenero come un normale marito , no . Però voleva che qualche volta il ragazzo non si barricasse dietro i suoi silenzi , bistrattandola e accusandola di tenere più ad Harry che a lui . La prima volta in cui Draco aveva affermato che la mezzosangue tenesse più in considerazione i consigli dello sfregiato anzichè i suoi era stata l'inizio del loro primo litigio coniugale , al quale , sempre per lo stesso motivo , ne erano seguiti molti altri .

La strega dell'Ovest non capiva il perchè Malfoy mettesse in costante discussione il suo amore , non ne aveva mai dato motivo . Perciò perchè tutta quella poca fiducia in lei ? Perchè non le credeva ?

Quando Hermione smise di agitarsi e di sparare sentenze distolse lo sguardo e si allontanò leggermente dal corpo del marito , rimasto immobile e muto durante tutto il suo discorso . Ecco , neanche di quello gli importava , si disse con rimpianto la donna . Stava per l'appunto pensando di fare un salto a Tortuga per affogare i dispiaceri in un barile di birra con Dente di Squalo quando si ritrovò improvvisamente schiacciata contro il petto del purosangue .

< Mi dispiace > le soffiò Draco nell'orecchio destro , cingendole la vita in una presa meno rude e più dolce . Ancora sorpresa da quella reazione e dalle scuse del marito , la strega si consesse un breve sorriso prima di ricambiare l'abbraccio e fissare il ragazzo in volto .

Era bello , così bello da dolerle al cuore .

Con un sorriso tenero Hermione gli scostò alcuni ciuffi scappati al codino con delicatezza , sfiorandogli in una carezza la guancia liscia e pallida . Malfoy non era mai stato di molte parole , neanche da bambini , durante la loro complicata amicizia , il serpeverde aveva spiccicato una o due parole messe in riga . Tuttavia c'era sempre stato il suo sguardo a parlare per lui . Quegli stessi occhi grigi che lasciavano trasparire l'amore che , incosciamente , Draco dimostrava a sua moglie in piccoli ed insignificanti gesti , come per esempio il baciarle la fronte la mattina appena svegli , o far scorrere una mano tra i suoi capelli e giocare con alcune sue ciocche anche in presenza altrui . Piccole cose che però significavano molto per entrambi .

< A volte ti comporti proprio come un bambino sai , però...> si interruppe quando vide il sopracciglio biondo del principe scomparire sotto la frangia , significando il suo scetticismo sull'argomento , ma Hermione non si lasciò intimidire . < Però ti amo per questo tuo essere così dannatamente possessivo e geloso da costringermi a fare la doccia ogni voltacon te > esclamò scherzosamente la strega prima di zittire le lamentele del marito baciandolo con passione .

Purtroppo per loro , il proprietario della villetta , sicuramente attirato dai rumori , uscì fuori nel giardino brandendo una scopa che , minaccioso , cominciò a ruotare come una scimitarra .

Hermione uscì velocemente dalla piscina , intrecciando le dita con quella di Draco mentre entrambi , fradici e spensierati , saltavano oltre la siepe con le loro risate a sovrastare le lamentele del babbano .

Proprio come una coppia di comuni ragazzini innamorati che mai avevano avuto la possibilità di essere .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I corridoi di pietra quella sera parevano soffocarlo tanto erano stretti , ma Percey Weasley continuò il suo cammino tenendo la punta della bacchetta dinanzi al volto per farsi luce .

Il brusio , gli impiegati che come trottole impazzite correvano da un ufficio all'altro avevano lasciato spazio ad un ministero desolato, silenzioso , e per questo motivo particolarmente inquietante .

Il segretario del Ministro , come ogni sera , aveva concluso alcune pratiche per la cattura dell'amica di suo fratello prima di raggiungere l'ufficio del Ministro , come quest'ultimo gli aveva chiesto poche ore prima .

Il perchè la chiamata fosse giunta a quell'ora così tarda , il giovane Weasley non seppe spiegarselo . Tuttavia , stare tanto a cuore al Ministro , tanto da essere l'unico a poter partecipare a quegli incontri segreti lo elettrizzava . Il far parte di quella stretta cerchia di eletti era un vanto che purtroppo non aveva la possibilità di mostrare alla famiglia . Il perchè ? Era un segreto di Stato , tanto pericoloso da essere conosciuto solo da pochi .

Di certo , molti suoi colleghi avrebbero urlato allo scempio nel venire a conoscenza di alcune questioni particolarmente delicate . Invece lui , coscente che le azioni del Ministro erano state fatte in buona fede e a fin di bene , solo per tutelare il Mondo magico , aveva accettato di buon grado il sacrificio di quelle vite . In fondo , i mezzosangue non erano neanche veri maghi come lui , non erano degni di molta considerazione .

Percey giunse davanti alla pesante porta di ciliegio in religioso silenzio , tutto impettito come se dovesse ricevere chissà quale benedizione dal Papa .

< Entra Percey , vorrei presentarti una persona > lo invitò la voce del ministrò dall'interno dell'ufficio .
Tronfio come un pavone , vestito in un completo impeccabile di alta sartoria e con un espressione servizievole in volto , il giovane Weasley fece la sua plateale entrata , finendo con l'ingobbirsi e sgranare gli occhi azzurri come un cucciolo spaurito di fronte al diciottenne che , sorridente , lo salutava con la mano pallida e macchiata di sangue .

< Ciao fratello > cinguettò divertito Ronald Weasley , l'uniforme interamente sporca di sangue e gli occhi cerulei sfumati in un rosso carminio che fece indietreggiare vistosamente il segretario .

Bianco come un cencio e con le labbra livide , Percey cominciò a balbettare nel ritrovare il fratello che di norma doveva essere a scuola , al fianco di Harry Potter , e non lì , con loro , a macchinare la disfatta del bambino sopravvissuto e della Strega dell'Ovest .

< Forza Weasley , cosa aspetti , chiudi quella porta e siediti > lo rimproverò aspramente Caramell , prima di battere le mano ingioiellata sulla scrivania per attirare l'attenzione del purosangue ,schizzato come un fulmine sulla sedia di fianco al minore dei Weasley .

La porta dell'ufficio si richiuse con un tonfo sordo , e lo scatto della serratura fece scattare a sedere il povero Percey come se gli avessero dato un colpo in mezzo alle scapole .

< Allora , ora che ci siamo tutti puoi cominciare a parlare Voldemort > esclamò annoiato il ministro prima di rilassarsi sulla morbida poltrona di pelle e cominciare a sfogliare pigramente il fascicolo che teneva al sicuro nel cassetto nascosto della sua scrivania .

Ronald Weasley sorrise debolmente nel vedere il fratello sbiancare vistosamente e cominciare a respirare come se una mano lo stesse strozzando . In preda allo shock , con gli occhi dilatati per la paura e le labbra tremule , Percey osò voltarsi , osservando con sguardo allucinato il proprio riflesso in quegli occhi rossi che tanto stonavano con il candore del viso di suo fratello .

< Su piccolo , Weasley , non vorrai che ti tagli quella tua testolina vero ? Sta buono > lo ammansì Ronald con una voce che però Percey non riconobbe . Troppo da uomo , troppo bassa e così simile ad un sibilo , troppo stonata in quel corpo da ragazzino .

< Come va la spalla ? > chiese senza un vero interesse Caramell , lanciando una breve occhiata all'arto offeso che Ron cominciò a massaggiarsi con una smorfia .

< Questo corpo è forte e giovane , non ci metterà molto a rimarginarsi . Ma per poco quella piccola strega non mi scopriva durante una partita , devo stare molto più attento . Sono ancora sorpreso che dopo tutti questi anni non abbia capito che il nemico che tanto affannosamente cerca di distruggere è sempre stato al loro fianco > e scoppiò a ridere con un tale foga da pazzo che Percey si fece piccolo piccolo sulla sedia , le mani nei capelli e gli occhi lucidi di pianto .

< Hai visto ? Ti avevo detto di dirglielo con più delicatezza . Guarda come l'hai ridotto > sbottò risentito Ron con la sua vera voce , osservando il suo riflesso attraverso lo specchio che Caramell aveva appositamente affisso alla parete per far discutere le due personalità che si dividevano il corpo del piccolo WEasley .

Il segretario inorridì nel sentire la voce del fratello e poi quella mansueta del Lord Oscuro fuori uscire dalle stesse labbra , alternando smorfie di rimprovero a ghigni sardonici che ebbero il potere di fargli accapponare la pelle e sillabbare un come che attirò l'attenzione delle due entità .

< Come dici ? > chiese Voldemort con un sorrisino di scherno < L'amore Weasley , l'amore è la causa di tutto . Devi sapere che non tutti possono essere posseduti . Solo chi ha un cuore debole e un animo tormentato può , e quando ho preso possesso del tuo fratellino ad undicini anni , lui stesso mi ha offerto il suo corpo . In fondo il mio era solo un ammasso di ossa e carne putrida , e tuo fratello è stato così tanto gentile da cedermelo > spiegò con voce ovvia il Lord Oscuro ripulendosi le mani macchiate di sangue sulla camicia della divisa .

Percey , ancora shockato da quella rivelazione , si chiese perchè mai suo fratello avesse volontariamente scelto di cedere il proprio corpo a Colui-che-non-deve-essere-nominato . Certo , era vero che anche lui aveva aderito ad una linea dura contro i mezzosangue , ma dare il proprio cuore al Lord Oscuro significava perdere la propria anima , e questo , Percey , non l'avrebbe fatto neanche per la più alta carica .

< Perchè ? Perchè lo hai fatto Ron > piagnucolò sconvolto il segretario , il volto lentigginoso così simile a quello del fratello minore che si arricciò in una smorfia infastidita . < Per avere lei . Lui me l'ha promesso . Entro la fine della guerra Hermione sarà mia > spiegò con voce dura al fratello , afflosciatosi su se stesso come un bambolotto di pezza .

< Bene , ora che questo teatrino si è conscluso veniamo a noi . Cosa volevi dirmi ? > domandò curioso il Ministro , massaggiandosi l'ispida barbetta che gli induriva il bel volto . Ron tornò ritto e con il solito ghigno meschino che però non aveva più potere sull'uomo che gli stava davanti , in fondo era così abituato a quella vista , che Caramell vi aveva fatto l'abitudine . < Devi sapere amico mio , che ...> < Non chiamarmi amico mio , è dai tempi di Hogwarts che mi definisci tuo amico , ma noi , Voldemort , siamo solo soci in affari > sbottò astioso l'uomo , picchiando il palmo della mano sulla coscia in un moto di stizza .

Un sorriso conciliante si delineò sulle labbra del purosangue , prima che Ronald riprendesse a parlare . < Certo , certo . Comunque , la piccola strega è ormai vicina a scoprire la verità . Alcuni mangiamorte mi hanno riferito che ha trovato tuo figlio Paul > confessò con una luce divertita negli occhi , trepidante nel vedere come il vecchio mago avrebbe reagito a quella notizia . E così come c'era da aspettarsi , Caramell sgranò gli occhi , dischiudendo le labbra sotto la pressione di un ruggito di rabbia che fece sobbalzare il povero Percey , mentre gli occhi scuri dell'uomo divenivano duri come il diamente . < Menti ! Paul venne ucciso con gli altri due dalla Granger , non può essere vero > urlò fuori di sè il mago , le mani artigliate al bordo della scrivania che scricchiolò sotto le sue nocche sbiancate .

< No , no amico mio . Tu credevi fosse morto , invece la bella Charlotte lo ha nascosto per bene , e ha lasciato un messaggio alla mezzosangue prima di morire per mano tua . Doveva aver capito cosa volevi fare , e ha deciso di schierarsi dall'altro lato , amico mio . Cosa si prova ad essere stato abbandonato dalle due donne che più ti amavano a questo mondo ? > ridacchiò divertito il grifondoro prima che il Ministro , sotto un impeto d'ira , scaraventasse tutto ciò che era sulla scrivania contro la parete .

Con il petto che si abbassava ed alzava sotto il respiro pesante ed accellerato , Caramell scardinò il cassetto centrale della scrivania , e lì ,sotto pile e pile di scartofie , agguantò la grande foto che molti anni fa aveva rubato negli archivi di Hogwarts . Lì , dove un se stesso appena diciottenne abbracciava due gemelle dallo sguardo innamorato , quell'amore che lui aveva utilizzato per i suoi scopi , per raggiungere la carica di ministro e mantenere l'ordine in quel mondo che lui voleva divenisse puro .

< Non è stata colpa mia , quella stupida di Rosette , scoperto cosa stavo macchinando , mi ha minacciato di spifferare tutto . Perciò è stata lei che se l'è cercata . Ho spedito quelle tre disgrazie dei miei figli in Russia per salvare le apparenze , e ho fatto sì che quella sgualdrina della loro madre morisse in un attacco di mangiamorte . Era necessario , andava fatto quello che andava fatto > < E il passare nel letto di tua cognata in quel bordello , metterla in cinta , uccidere la vostra piccola Angelique , buttandola tra le grinfie dei suoi fratellastri era necessario ? Tutto questo per evitare lo scandalo ? Per salvare le apparenze ? Anche questo andava fatto amico mio ? > lo interrogò con voce cupa il ragazzino , lo sguardo scarlatto scuritosi d'improvviso nel vedere l'uomo che aveva davanti annuire con fermezza , quasi come un martire pronto al sacrificio . Peccato che di sacrifici Caramell ne aveva fatti , però con la vita altrui , mai con la propria .

< Chiamerò i druidi , sicuramente mi daranno una mano nel sapere che la Strega dell'Ovest presto busserrà alle porte del ministero . Sono maghi dediti alla giustizia , accetteranno di certo , si > rimuginò ad alta voce il Ministro , la mano destra intenta ad estrarre la bacchetta con la quale creò una piccola bolla dorata che scomparve via in un battito di ciglia . < E poi ci sarai tu ad aiutarmi vero ? > < Su questo , amico mio , devo contraddirti . Non ci sarò durante la battaglia , ho altro da fare , un vaso da aprire > spiegò rimettendosi in piedi e ripulendosi con un tocco di bacchetta dal sangue che gli imbrattava le vesti .

Caramell sgranò gli occhi , orripilato dalla possibilità di perdere il suo miglior alleato in tutti quegli anni , ma non si lasciò abbattere . < Bene , vorrà dire che se anche quella piccola vipera riuscirà a raggiungere questa stanza , la porterò con me all'altro mondo > affermò con vigore il mago , scoprendosi il collo e sfiorando la stella viola a cinque punti alla cui vista , lo stesso Voldemort , tremò vistosamente .

< Attento a ciò che fai amico mio , quello è un potere contro il quale neanche io posso qualcosa . é magia celtica , antica e particolarmente pericolosa . Non scherzare con forze più grandi te > lo reguardì Ronald, gli occhi rossi presi dall'osservare con timore reverenziale quel simbolo magico che quell'umano , sciocco com'era , si era autoinflitto per tutelare il proprio segreto e la propria anima oscura .

< Lo so , non c'è bisogno che tu dica nulla . A proposito , hai trovato il vaso di Pandora ? Dov'era ? > cambiò discorso l'uomo, infastidito dall'aria funesta del grifondoro . Ronald sorrise , di un sorriso così radioso che per pochi secondi Percey credette di riaver avuto il fratello ormai perduto . < é sempre stato sotto il loro naso amico mio . Noi maghi dovremmo stare attenti alle leggende , specialmente a quelli che parlano di donne coraggiose . Lo sbaglio che ognuno di noi compie , è il pensare che ogni storia sia a sè stante , e non che la protagonista di quel mito sia sempre la stessa in diversi frangenti . L'immortalità , amico mio , è una cosa da non sottovalutare , specialmente se è Pandora colei che si cerca . > .

Caramell vide il ragazzino smaterializzarsi via dalla stanza in una nube di fumo nero , mentre Percey , ancora scombussolato da ciò che aveva appena vissuto , riuscì ad un udire un flebile sibilo serpeggiare tra le pareti , strisciare sul pavimento , e stritolare tra le sue spire l'aria che si bloccò nel petto del segretario .

E tu , amico mio , sarai il perfetto diversivo affinchè io raggiunga la città indisturbato .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mai come quel giorno la biblioteca del castello era piena di lettori che non fossero studenti di Hogwarts . Gli scaffali sempre ricolmi di libri ora erano vuoti come lo stomaco di Harry che , come c'era da aspettarsi , cominciò a brontolare rumorosamente , facendo ridacchiare più di una persona . < Vedo che l'appetito non ti manca come la concentrazione , Potter > lo prese in giro Selina , distesa sul pavimento a sfogliare gli annuari con aria annoiata . Sergej , l'unico veramente concentrato sulla loro ricerca , decise di dare a sè e agli altri una breve pausa , pausa che però Hermione non si volle concedere . < Fate pure , io ho ancora una cosa da controllare > lì liquidò la strega senza guardare nessuno in volto , gli occhi dorati attratti dalle scritte in gaelico che la mezzosangue leggeva velocemente .

Al suo fianco Draco non la perdeva di vista un solo istante . Con la coda dell'occhio controllava a velocità inumana la pila di libri che aveva finito in mezz'ora , mentre tutta la sua concentrazione era rivolta alla moglie . Dopo quella sera i loro rapporti si erano distesi , però c'era qualcosa che non andava .

Infatti la Strega dell'Ovest era da giorni sempre nervosa , stanca e silenziosa , tanto silenziosa da fomentare la preoccupazione nel marito .

Eppure non c'erano stati avvenimenti particolarmente gravi da far impensierire la donna . Nessuna morte , nessun segno di minaccia da parte di Voldemort , nulla .

< Che cosa c'è Kabum ? Non stai bene ? > chiese preoccupato Andrey quando vide la ragazzina saltargli in braccio con un espressione terrorizzata , emettando un suono molto simile alle sfregolio di scricchiolanti assi di legno . Daphne , la più vicina ai due , cercò di capire il perchè la piccola si comportasse in un modo così bizzarro , fin quando non vide Pansy tracciare con un gessetto sul pavimento il disegno trascitto frettolosamente sul foglietto da Hermione , uno dei suoi tanti appunti , ma il più pericoloso .

< Ho portato i tuoi dolci preferiti *mon cher , sono ... > Josephine , materializzatasi nella biblioteca in un fruscio di seta , lasciò cadere il sacchetto di dolciumi al suolo , aggrappandosi al braccio di Mefistofele con aria inorridita .

< Cosa stai facendo , stupida ! Fermati immediatamente ! > urlò fuori di sè la vampira , facendo sobbalzare tutti i presenti e avventandosi come una furia sulla povera serpeverde . Thoeodor tirò per una mano la fidanzata quando vide la demone provare ad artigliarle il braccio , ma quando la povera purosangue lasciò cadere il gessetto dalla mano tremante , la linea bianca tracciata nella caduta andò a finire la stella a cinque punte che Hermione aveva disegnato su ogni appunto .

< Sei per caso impazzita ? Cosa pensavi di farle ? Tu...> < Taci stupido insetto ! Chi ti ha dato quel disegno ? Dove l'hai visto ? Rispondimi > la vampira scrollò entrambi i fidanzati con gli occhi dilatati dalla paura , finchè un tonfo sordo non fece voltare il trio .

La sedia sulla quale Hermione sedeva da ore era stata ribaltata , ed ora la strega stava ritta in piedi , immobile come una statua di cera .

< Tesoro stai bene ? Snegurocka...> chiese con voce flebile Mira prima di arretrare e sbattere contro la schiena del fidanzato quando vide l'amica cominciare a muoversi in modo scordinato .

Malfoy mandò in frantumi il tavolo sul quale lavoravano nel vedere la moglie aprire e chiudere gli occhi a scatti , alzando le braccia e ritraendole come se provasse a controllarsi . < Cosa diavolo sta succedendo ? E perchè Hermione si comporta così ? > chiese con voce isterica Daphne , stringendosi al fianco di Sergej , inorridito nel vedere l'amica ingobbirsi ed artigliarsi i capelli fino a strattonarli con forza .

< Stai male ? Rispondimi Hermione . Rispondimi ho detto > le ordinò in preda al panico il principe , prima che la donna si inarcasse e cominciasse ad urlare a squarciagola per il dolore .

Un fascio di luce violetta si sprigionò sotto la strega, investendola e facendola levitare a un pelo dal suolo , mentre le sue urla disperate divenivano più acute e dolorose . Draco provò a sfiorarla , ma venne sbalzato via da una barriera che lo mandò a sfracellarsi contro la parete .

Harry , il più vicino alla migliore amica , tentò di avvicinarsi ad Hermione che aveva cominciato ad abbracciarsi le spalle e a digrignare i denti per non urlare . Ma neanche il bambino sopravvissuto riuscì a toccarla , scaraventato al suolo da quel dannato incantesimo che nessuno sapeva spezzare .

Josephine cadde carponi a terra , cominciando a graffiare la stella a cinque punte disegnata sul pavimento . E ogni qual volta la donna sfiorava il simbolo magico , una bruciatura deturpava le sue belle mani affusolate . Mefistofele riuscì ad afferrarla prima che la moglie si ustionasse completamente le mani rosse e ricoperte di abrasioni , ma la demone cominciò a piangere e a tendere le braccia verso quella piccola umana che continuava ad urlare con quanto fiato aveva in gola .

< Cosa facciamo ? Che dobbiamo fare ? Non ...> Selina si ritrovò in ginocchio , le mani pressate sulle orecchie per zittire l'urlo da banshee di Kabum che aveva preso a piangere e a correre verso la Strega dell'Ovest .

Nessuno sapeva cosa fare , perchè nessuno capiva cosa stesse successo . Tuttavia, in quell'accozzaglia di confusione e terrore , Mefistofele riuscì a rimanere lucido e ad ordinare a Malfoy di colpire la stella a cinque punte tracciata al suolo con il suo braccio demoniaco .

Il purosangue si mosse velocemente al centro della stanza , il respiro affannoso e gli occhi grigi che continuavano a saettare sulla moglie in preda al dolore , ma all'ennesimo urlò stizzito del demone , Draco fece come gli era stato detto .

Quando il marmo del pavimento crepitò sotto il pugno del serpeverde , frammentando il disegno , il fascio di luce scomparve , ed Hermione cadde riversa al suolo con un gemito .

Kabum fu la prima a raggiungere la strega e a tirare un sospiro di sollievo nel vedere che non aveva ferite particolari . Tuttavia , quando Draco la raggiunse e la strinse tra le braccia con il respiro affannoso e gli occhi spaventati , non potè non sentire il mugolio di dolore emesso dalla moglie nel toccarle la schiena .

Subito Josephine , riacquistato un certo contegno, si inginocchiò sul corpo dell'umana , sollevando con attenzione maniacale la camicia dell'uniforme e trattenendo il respiro nel vederlo . Perchè lì dove avrebbero dovuto esserci le cicatrici . Lì dove il tatuaggio del serpente era scomparso d'improvviso . Lì dove la frusta aveva lasciato lunghe linee bianche ,così in contrasto sulla pelle abbronzata , vi era una stella identica a quella tracciata sul pavimento che riluceva di quella stessa luce violetta che aveva investito la strega .

E fu quando la stella smise di brillare che Draco e i compagni si accorsero , non con un certo sconcerto , che quelle frustate che la strega aveva ricevuto da bambina per proteggere i compagni mezzosangue non erano state dettate dalla foga del momento , neanche dalla casualità .

Perchè quel sigillo celtico che Josephine e Mefistofele avevano sfortunatamente riconosciuto , era stato inflitto alla donna come era giusto che fosse . Saziando con il sangue e la carne il potere distruttivo di quell'incantesimo che , purtroppo per loro , non era possibile disfare .

 

 

 

 

 

 

 

Quando Mefistofele richiuse delicatamente la porta della torre , cinque paia d'occhi presero a fissarlo con preoccupazione . < Ha la febbre alta , ma con la pozione che le ho somministrato dovrebbe stare meglio > sussurrò il demone prima di prendere posto assieme alla moglie attorno al tavolo con gli altri studenti . Poco dopo lo svenimento della Strega , Kabum era tornata a Tortuga per avvisare i pirati dell'accaduto , Sergej ed Andrej avevano fatto ritorno a Kitez , mentre Pansy e il resto del gruppo era andato ad interrogare Piton e la McGranitt su cosa comportasse quell'incantesimo , dato che Silente aveva dovuto partecipare ad una riunione dell'Ordine .

Tuttavia , nessuno aveva saputo dar loro una risposta , se non i due demoni che non sembravano molto ben disposti sulla cosa . INfatti Josephine non aveva fatto altro che torturarsi le mani che il marito le aveva guarito dalle bruciature , continuando a lanciare occhiate colme di preoccupazione alla porta dietro la quale Hermione riposava . Da parte sua , Mefistofele non era più loquace della consorte , ma sia Draco che Harry riuscivano a vedere come il volto del vampiro fosse tirato per l'ansia .

< Allora ? Avete intenzione di parlare o no ? > sbottò d'un tratto il bambino sopravvissuto , profonde occhiaie violacee a segnargli il volto stanco e smagrito dalla preoccupazione . Mefistofele continuava però a mantenere quell'aria sostenuta , mentre Josephine prendeva continui respiri profondi e sembrava ...pregare ? < Conoscete qualcun altro che abbia lo stesso simbolo ? > chiese circospetta la vampira alle due russe

, le uniche testimoni di quanto avvenuto all'amica durante la convivenza nell'orfanotrofio . Mira scosse il capo con aria desolata , ma fu Selina ad annuire debolmente e a serrare i denti e i pugni con occhi colmi di lacrime . < Perchè vuoi saperlo ? > domandò con voce rauca la bionda , gli occhi bicolore segnati dalla sofferenza e dal dolore . Josephine smise di giocherellare con le dita e diede tutta la sua attenzione all'umana , assumendo un aria così grave che persino Mira si ritrovò a trattenere il fiato per la paura . < Perchè chiunque abbia quel simbolo ha legato a sè Hermione . E qualunque cosa accada all'uno , accadrà all'altro > spiegò coincisa la demone , gli occhi ametista seri come poche volte lo erano stati data l'indole infantile della vampira .

Selina trattenne il respiro , e piccole lacrime cominciarono a rigarle le gote man mano che i singhiozzi le scuotevano il petto e le spalle . Subito Mira le fu affianco e , prendendole le mani tra le sue , la convinse ad alzare lo sguardo affranto . < Caroline...Caroline e i suoi fratelli avevano quel sigillo , ma loro sono morti , Hermione li ha uccisi > disse tra i singhiozzi e le lacrime la bionda , stretta tra le braccia dell'empatica che prese a piangere a sua volta . < Non tutti >si intromise Malfoy , duro come il ghiaccio del suo sguardo . < Come ? > chiese Harry , confuso dall'aria infastidita dell'amico . < IL vostro tutore di nome Paul è ancora vivo , Hermione andava a trovarlo ogni sera > confessò con una certa riluttanza il principe , cogliendo con un certo fastidio il sospiro di sollievo che Mefistofele rilasciò alle sue parole . < Bene , molto bene > commentò più serena Josephine < ora dovrete fare tutto ciò che vi dirò . Trovate questo Paul e proteggetelo ad ogni costo , non importa come , l'importante è mantenerlo in vita > ordinò minacciosa la vampira , incupitasi d'un tratto alla domanda che il bambino sopravvissuto le rivolse . < Perchè dici ? Perchè se lui muore , lei morirà con lui > ammise sepolcrale .

Il gelo investì l'aria , e il respiro di tutti i presenti si strozzò in gola . Persino Draco si trovò a serrare i pugni lungo i fianchi nel capire che la vita di sua moglie dipendeva da quel vecchio ubriacone .

< Ma perchè ? Puoi spiegarci cosa diavolo è questo sigillo ? > chiese con voce strozzata Mira , gli occhi azzurri vacui e i lineamenti irrigiditi per l'ansia di quel dannato discorso che non sembrava avere mai fine . < è un sigillo celtico > spiegò impassibile Mefistofele , rigido come una statua di cera . < Ai miei tempi , e vi parlo di qualche milione di anni fa o giù di lì , i primi ad utilizzare la magia furono gli elfi . Gente pacifica certo , ma anche molto erudita . Il clan più famoso era quello celtico , il più rinomato persino tra noi demoni > e qui il vampiro si interruppe per avere l'attenzione di tutti . < Voi umani eravate solo dei colossi senza cervello , nomadi , perciò nessuno ne ha memoria . C'era una rigida gerarchia tra gli elfi , come tra gli uomini . C'erano i plebei , i nobili , ed infine , la regina . Come ho detto , erano un popolo pacifico , ma non lo furono per molto . Vi fu una guerra tra noi immortali . Alcuni demoni tentarono di carpire i segreti della regina e della sua gente , ma dacchè nessuno di loro voleva che i compagni divenissero schiavi , decisero di creare il sigillo , anche per difendere gli umani dei quali loro erano protettori . * Aranel , la regina , gran bella donna a dir la verità > Josephine gli rifilò una gomitata a quel commento , ma a parte una smorfia di scuse , Mefistofele riprese il racconto . < Dicevo , Aranel decise di imporre il sigillo su di sè e sul suo popolo . In seguito , si decise che la vittoria sarebbe stata decisa in un corpo a corpo tra i regnanti , risparmiando così i sudditi di ognuno . Non ricordo il nome del demone che osò combattere Aranel , ma era forte , dannatamente forte . Entrambi i popoli si ritrovarono accanto ai propri reali durante lo scontro , proprio come la regina aveva in mente . Si chiusero ad Atlantide che allora era non era ancora affondata , e da lì nessuno mai uscì . Lo scontro andò avanti per decenni , ma infine, la regina venne trafitta . Fu a quel punto che il sigillo si azionò . In poche parole , l'incantesimo è una specie di bomba ad orologeria , più grande è il potere magico di colui che lo ha tatuata , più devastante sarà la distruzione . Così , Aranel morì , portando con sè la propria gente legata a lei dal sigillo , tuttavia , la magia della regina era talmente grande che uccise il resto dei nemici , tutti , causando l'affondamento di Atlantide > . Nessuno osò parlare dopo che il demone interruppe il suo racconto , troppo sconvolti da una simile storia , troppo concentrati a trovare il modo per mantenere quel mago in vita . < Raggiungiamo gli altri , dobbiamo avvisarli > consigliò Harry , varcando per primo la porta e percorrendo la scalinata che portava giù dalla torre oscura . Draco tardò nel chiudersi la porta alle spalle , troppo preoccupato di lasciare la moglie sola in quella stanza , ma consapevole che la strega era al sicuro lì ad Hogwarts , decise di perdere qualche minuto con quegli idioti prima di correre al capezzale della moglie .

Intanto dall'altra stanza non giungevano altro che flebili mugolii di dolore che Hermione emetteva ogni qual volta una nuova scarica di dolore le infiammava il corpo . Era tutta sudata, e la camicia da notte che Malfoy che le aveva fatto indossare le si era appiccicata al corpo . Un ennesima ondata di fastidio la convinse a mettersi in piedi , seppur trabballante per la febbre , e a raggiungere l'unica finestra della stanzetta circolare . L'aria frizzantina le diede un pò di sollievo , e tentò persino di tenere gli occhi aperti , nonostante le costasse molta fatica . Aveva sentito tutto , tutto ciò che Mefistofele aveva detto . Caroline e i suoi fratelli erano stati più furbi di quanto pensasse , le avevano inflitto una maledizione del genere quando aveva 3 anni . Il pensare di essere stata per tutto quel tempo una sorta di mina vagante fece scurire in volto la strega , i corti capelli caramello attaccati alla nuca e alle labbra secche e asciutte . Forse era quello che Paul voleva confessarle , forse ,ma sembrava che il tutore celasse un segreto ancora più macabro e oscuro , più devastante . Stava giusto pensando a cosa l'uomo stesse facendo che una figura dietro i cancelli di Hogwarts attirò la sua attenzione . Un uomo batteva i palmi delle mani sul gelido metallo, facendo fremere le catene che lo chiudevano fuori . Seppur febbricitante , la strega aguzzò la vista , attenta a cogliere ogni più piccolo particolare dello sconosciuto . E quando la donna riconobbe i grandi occhi spauriti e la voce bassa e roca di Paul , Hermione non impiegò molto tempo per notare le due ombre nere e fluttuanti che andavano incontro al povero tutore . Il tempo per chiamare aiuto non c'era , perciò la mezzosangue decise di fare di testa sua , come al solito . Impulsiva come poche , salì sul davanzale e spiccò un balzo sul tetto , scivolando coi piedi nudi sulle mattonelle nere e librandosi in aria con il vento a scuoterle i capelli e la camicia da notte . Scivolò lungo la tettoia , arrampicandosi sulle colonne e scendendo ad una velocità inumana , attenta a non farsi vedere dai fantasmi che pagliuttavano i corridoi . Quando la strega toccò il suolo ,cadde carponi a terra, la testa che le girava e la fronte sudata per lo sforzo. Nuovamente la voce fin troppo bassa e cedevole di Paul la convinse a muoversi , così , in barba al dolore , si mise a correre come una forsennata verso il cancello .

L'uomo smise di battere i palmi insaguinati sulla cancellata quando il gorgoglio dei dissennatori lo fece tremare per la paura . I loro mantelli logori ondeggiavano , sospinti dal vento, e le loro mani ossute e sbilenche continuavano ad allungarsi nella sua direzione . Un passo e lo avrebbeeo raggiunto, perciò Paul non si diede pena per i propri muscoli indolenziti e cominciò ad arrampicarsi sù per il cancello . Purtroppo per lui , il mantello si impigliò in uno spuntone , e a nulla poterono le sue urla quando un dissennatore gli si avventò contro . Un ruggito e una tigre evanescente divorò la creatura . Al suo fianco , comparve un altro patronus simile che si mise a correre in direzione del mantello fluttuante . Intanto Hermione , saltato giù dal muretto andò ad aiutare l'uomo , mentre le due tigri si disfavano del dissennatore . < Che è successo ? Stai bene ? > chiese con voce affannosa e il corpo tremante la strega , gli occhi d'oro lucidi di febbre . Bianco come un cencio per la paura , l'uomo le circondò le spalle per non farla cadere , mortificato per l'aria affaticata della pupilla . < Mi hanno trovato , forse mio padre ha scoperto che ti sto aiutando . Comunque ora non abbiamo tempo per parlare , devo portarti lì prima che sia troppo tardi . Dobbiamo tornare all'orfanotrofio il più in fretta possibile > spiegò accorato il mago , gli occhi azzurri sfiancati da una disperazione tale che Hermione lo abbracciò di slancio senza neanche pensarci . < In queste condizioni non posso smaterializzarti così lontano ,ma abbiamo un modo per farcela . Basta che tu non abbia paura > Paul scosse la testa , accettando ogni proposta della strega . Ma quando sotto gli occhi spaventati dell'uomo Hermione prese le fattezze di una chimera , il mago non potè evitare di lanciare un urlo di terrore a quella vista . L'animale si chinò quel tanto che bastava per consentire all'uomo di salirle in groppa , così , quando Paul si aggrappò con un grido di paura alla pelliccia della chimera , la Strega dell'Ovest cominciò a correre . Fu nel sentire il ruggito della bestia che Draco smise di spiegare ai professori cosa avevano scoperto , sgranando gli occhi grigi per la sorpresa . Impiegò pochi secondi , grazie alla sua velocità vampiresca , a raggiunger la torre oscura , spalancare la porta e vedere il letto disfatto della moglie . Era scappata , ancora . Il ruggito di Malfoy sovrastò quello oramai svanito della chimera , mentre Hermione , rizzato le orecchie al grido del marito , non potè che accellerare il passo e sperare che il purosangue non la trovasse prima che lei fosse stata in grado di svelare questo grande segreto .


 

 

Mosca era sempre stato uno spettacolo impareggiabile ricoperta interamente di neve . Le luci soffuse dei lampioni poi , rendevano quel luogo ancora più suggestivo di quanto già non fosse in realtà . Hermione , nascosta sotto un pesante mantello nero , tirò per la manica il tutore , osservando con sguardo indifferente i cadaveri dei mangiamorte che avevano intralciato loro la strada .

Il mago aveva provato ad aprirsi un varco attraverso la via che dava al retro del centro , ma un folto gruppo di maghi era appostato negli angoli bui del vicolo , e li avevano attaccati . La strega dell'Ovest non aveva poi impiegato molto per farli fuori nonostante la febbre , dopotutto , erano uomini , non demoni . < Di qua , presto > le consigliò Paul , abbracciando la diciottenne che si massaggiava con una smorfia di dolore la gola . Le piante dei piedi gioirono nell'affondare nella neve, tuttavia non era un bene per la ragazza prendere freddo in quello stato , avrebbe aggravato solo le sue condizioni . I due si intrufolarono di soppiatto nell'edificio , scardinando la porta e percorrendo i corridoi di un bel rosso acceso .

Un brivido colse il mago quando , entrato nel loro vecchio ufficio , vide la finestra dalla quale quella notte fuggì , e lì , dall'altra parte della strada , gli sembrò persino di rivedere sua zia che lo aveva nascosto in quel bordello per tutto questo tempo . Hermione provò ad attirare l'attenzione dell'amico quando vide una lacrima rigargli il volto , ma Paul , ripresosi immediatamente , la condusse davanti alla parete a tinte sgargianti , spostando il mobile che gli ingombrava la via .

< Stai indietro > le ordinò l'uomo prima di poggiare il palmo della mano su una parte a caso della carta da parati , e lì , proprio come Hermione ricordava , vide apparire quella piccola porticina che non era mai riuscita ad aprire , con la famosa stella viola che lei aveva tatuata a sua volta sulla schiena . < Andiamo > Paul la prese per mano , aprendo la piccola porticina e facendosi luce con la propria bacchetta . La strega rischiò più volte di scivolare sui gradini , ma ogni qual volta un capogiro la coglieva , prontamente un braccio dell'uomo andava a sorreggerla . < Stai bene ? Vuoi che ti porti all'ospedale ? > le chiese ad un certo punto il mago nel vedere come la pupilla trabballasse sulle proprie gambe , ma Hermione si limitò a scuotere il capo e a stringersi nel mantello che l'uomo le aveva dato per coprirsi .

D'un tratto i piedi nudi della mezzosangue toccarono qualcosa di liscio , gelido ,ma pulito , probabilmente il pavimento della sala dove erano arrivati . La scalinata era stata ripida , tutta verso il basso , e la strega aveva notato che la profondità della sala era considerevole . < Questa era un vecchio bunker antiatomico , ha diverse gallerie , e si dirama sotto tutta la città > la informò il mago , attento a non farla sbattere contro quella che ad Hermione sembrò una scrivania . < Stai qui , arrivo subito > si dileguò con quell'unica frase , mentre la Strega continuava a respirare pesantemente e a guardarsi intorno perchè nonostante il buio , i suoi occhi in fondo erano abituati a oscurità più fitte .

A giudicare dall'aria fredda , quella stanza era incredibilmente larga ed alta, profumava di pulito , perciò doveva essere stata utilizzata recentemente , e ciò stava a significare che qualcuno vi era stato prima di loro .

Quando i fili di luci affisse al soffitto e alle colonne si accesero , Hermione chiuse gli occhi infastidita , massaggiandosi il viso e annusando l'aria in cerca di qualche indizio . Paul la prese per le spalle quando rischiò di accasciarsi al suolo , ma Hermione riuscì prontamente a riprendersi . < Ecco , questa è la stanza principale > le sussurrò l'uomo in un orecchio prima che la mezzosangue riaprisse gli occhi dorati ed aggrottasse le sopracciglia nel notare che tutte le pareti erano piene di ...archivi ? La donna fece qualche passo trabballante , accostandosi ad uno degli altissimi e lindi cassetti di metallo chiusi con il lucchetto . Erano sistemati in ordine alfabetico , e la Strega si ritrovò a fissare una grande P come indicazione . Rompere la chiusura non fu un problema , nè aprirlo , anche se la lunghezza del cassetto era impressionante , dovevano aver utilizzato la magia per allungarlo . Snegurocka cominciò a sfogliare le numerose cartelle presenti , finchè decise di afferrarne una per leggerne il contenuto . Nonostante fossero sottili , la strega si ritrovò con i muscoli delle braccia tesi per il peso considerevole del documento . A fatica si trascinò verso l'unica scrivania presente nella stanza , depositando il fascicolo sul legno e prendendo posto sulla sedia ovviamente pulita .

Il mago continuava ad osservarla in silenzio , poggiato alla parete con lo sguardo basso ,mentre Hermione cominciava a domandarsi il perchè di alcune frasi . Prese un foglio a caso , che così come gli altri , riportava i nominativi di alcune famiglie . Pattinson , Publin , Persi , cognomi su cognomi . E alla loro destra vi erano delle piccole buste al cui interno , la strega trovò le foto di alcuni uomini , donne e bambini . Sembrava uno schedario , e molti dei nominati Hermione li conosceva , russi , italiani , greci , erano tutti stranieri , e per qualche ragione , tutti mezzosangue . Lì erano descritti mestieri , dati inerenti allo status sociale , contatti con il mondo magico , ma nulla di strano , almeno finchè Hermione non la vide . UNa scritta in grassetto , rosso fuoco , che riportava la dicitura di idoneo . Idoneo per che cosa ? Continuò a sfogliare pagine su pagine , e la confusione andava via vai sempre più diradandosi quando , accanto ad alcune persone uccise durante uno degli scontri con mangiamorte , Hermione ritrovò quell'idoneo che su alcuni non c'era . Un dubbio costrinse Hermione ad abbandonare il fascicolo e ad avvicinarsi ad un cassetto in particolare , quello con la lettera G . Era parecchio in alto ,ma con la magia la serpeverde riuscì ad afferrare alcuni dei documenti che le interessavano . Tornò alla scrivania e cominciò a sfogliare con foga i dati , cercando un cognome in particolare .

Il cuore le martellava in petto, il fiato cominciò ad accellerare , ed i suoi occhi si dilatarono per la sorpresa quando il dito che faceva scorrere sulle pagine andò a sfiorare un cognome in particolare . Granger . Genitori , entrambi dentisti , status nullo . Idoneo .

è lì , in quella busta , trovò le foto di sua madre , suo padre , i suoi cugini , i suoi nonni ed i suoi zii . Poi , verso le ultime pagine , trovò delle firme . Tante firme , troppo per essere lette , pagine e pagine di nominativi che Hermione conosceva bene , e alla fine , sull'ultima riga , quella O puntata che le fece cadere il foglio tra le mani .

Percey Weasley , era stato recentemente inserito a giudicare dall'inchiostro fresco , tuttavia la strega non si perse in quel particolare , bensì sul perchè la maggior parte degli impiegati del ministero della magia , purosangue , e auror avessero firmato quei fogli , come a rilasciare un permesso .

< Paul , che cosa significa idoneo ? > domandò con voce tremula all'uomo , ma il mago non le rispose , si limitò a distogliere lo sguardo e a prendersi la testa tra le mani . < Durante la guerra > cominciò Paul < il lord Oscuro aveva dimezzato la popolazione magica , uccideva senza un criterio preciso , fin quando questo criterio non gli fu dato da mio padre > e qui l'uomo si fermò per guardare la pupilla con sguardo implorante .

< Per tutelare i piani alti della magia , si decise di schedare ogni mezzosangue , dividendoli in idonei e non , a partire dall'influenza che avevano sul mondo magico . Ci fu un patto tra Colui-che-non-deve-essere-nominato e mio padre , un patto che decideva chi poteva morire e chi no, chi poteva essere d'aiuto al Ministero e chi no . Lo chiamarono lo sfoltimento delle teste , una sorta di elenco di coloro che potevano essere sacrificati per la sete di sangue del Lord Oscuro , per tutelare i potenti e quelli ai piani alti > spiegò con voce tremula Paul prima di tornare a guardare la Strega , immobile , gli occhi lucidi non più di febbre , ma delle lacrime che le rigavano il volto . < Vorresti...vorresti dire che i miei genitori sono stati uccisi perchè facevani i dentisti ? è questo che mi vuoi dire ? > urlò sconvolta Hermione , il corpo tremante e le mani strette sotto al mento in una sorta di preghiera . Paul annuì , lasciandosi cadere lungo la parete , senza degnare più di uno sguardo la ragazza che prese a tremare convulsamente . < Li hanno uccisi , li hanno uccisi tutti solo perchè non contribuivao al buon andamento del ministero ? Li ... hanno sacrificati come animali per tutelarsi ? Io non...io ... > si interruppe per colpa di un singhiozzo che la fece piegare in due .

Erano stati selezionati come carne da macello , e poi dati in pasto al miglior offerente . Coloro che avrebbero dovuto proteggerli li avevano offerti al lato oscuro come avanzi . I suoi genitori , tutta la sua famiglia era morta perchè...perchè...suo padre faceva il dentista .

Hermione cominciò a ridere istericamente nel notare l'assurdità della situazione , ma tutto quello era vero , quella carneficina era vera , ed era stata anche autorizzata .

La scrivania saltò in aria quando la Strega , annientata da tutte quelle emozioni contrastanti , rilasciò un granello del suo potere . In un impeto di rabbia Hermione colpì con un pugno una parete , facendo tremare la stanza e la piccola porticina sbarrata che la mezzosangue non aveva ancora notato .

Paul fece appena in tempo ad alzare il capo che Snegurocka aveva sfondato il passaggio con un calcio , indietreggiando sotto l'odore pestilenziale che la investì e che la costrinse ad appoggiarsi allo stipite . < Ferma > la implorò il mago , sopraggiunto alle sue spalle poco prima di cingerle la vita e allontonarla dall'entrata . < Ti prego , basta così , non potrai sopportare anche questo > tornò a supplicarla l'uomo quando la donna lo scansò bruscamente , avanzando con il braccio pressato contro il naso .

Era buio pesto , e lì non entrava aria . Hermione cominciò a scendere gli scalini , questa volta viscidi , con i piedi nudi gelati dal freddo , mentre alle sue spalle Paul continuava a pregarla di tornare indietro .

Gli occhi cominciarono a pungerle per la puzza , ma la Strega non si diede per vinta . Stringendo i denti e il cuore continuò la sua discesa , rischiando più volte di scivolare . Fu proprio quando il tallone incontrò qualcosa di particolarmente viscoso e viscido che la mezzosangue perse l'equilibrio , e cadde in avanti . La discesa fu dolorosa . Rotolò lungo quelle scale che sembravano infinite finchè , raggiunto il fondo , non cadde su qualcosa di morbido , ma appiccicoso .

Non riuscendo ad abituarsi all'oscurità , Hermione provò a rimettersi in piedi , tastando il terreno con entrambe le mani . Incontrò qualcosa di duro , una specie di strato di muschio a giudicare dalla rudezza , ma non ne era sicura . Continuò la sua ricerca , trattenendo il respiro per la puzza ora fattasi più forte , tanto da farle venire un capogiro . Ricadde a peso morto su quello strato morbido , respirando a pieni polmoni prima di trattenere il respiro e sgranare gli occhi nel riconoscere un profumo . Un profumo che fin da bambina aveva amato . Fragola e lamponi . Lo shampoo di sua madre Charlotte .

Con la flemma di un condannato a morte , la Strega dell'Ovest decise di farsi luce con una piccola scintilla dorata che prese a vibrare in cielo , illuminando l'aria circostanza . E fu allora che quello che prima le sembrava muschio divenne sangue incrostato , la morbidezza divenne un corpo umano , un cadavere , e l'odore nauseante che le dava alla testa divenne puzza di morte . Perchè attorno a lei , ammassati gli uni sugli altri come animali , alcuni sotterrati in tombe senza croce , come esseri di poco conto , vi erano visi che Hermione conosceva , come alcuni bambini perduti che i mangiamorte avevano ucciso tempo addietro .

Ma Hermione non ebbe il coraggio di guardare oltre quando , riabbassato il volto , ritrovò la donna che da bambina l'aveva accolta in casa propria con quell'aria malinconica e quel sorriso stanco . Quegli occhi grigio-azzurri screziati di sofferenza ora così vacui e spenti .

Quegli stessi occhi attraverso i quali , ora , riusciva a vedere il proprio riflesso .

L'urlo che la Strega lanciò sembrò congelare il tempo . Trapassò pareti , fendette i cieli , entrò sottoterra e raggiunse le vette più alte . Penetrò muri e fortezze , strisciò nei vicoli bui e balzò da un tetto ad un altro . Scosse foreste , fece tremare montagne e raggiunse ogni parte del globo .

E chiunque , in case, campagne , sotterranei o castelli che fosse , udì quell'urlo . L'urlo di colei che tutto aveva perso . L'urlo di colei che Voldemort aveva ucciso proprio come aveva promesso , ma non trafiggendola con armi o incantesimi . Solo , spezzando quel piccolo pezzo di cuore che Hermione , devastata dal pianto , non ebbe più la forza di sentire .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Draco comparve al vecchio orfanotrofio fu bloccato dal pianto disperato e dal viso rigato di lacrime della Strega dell'Ovest , piegata in due dal dolore , con il cadavere della madre stretta al petto . Attorno a lui , come richiamati da quel lamento ,comparvero i bambini perduti , i pirati e persino l'intero ordine della fenicie . Nessuno osò avvicinarla però , nessuno osò fiatare .

Mira trattenne l'istinto di correre da Snegurocka e prenderla tra le braccia . Harry stentò a contenere la voglia di rincuorarla e portarla via da quel cadavere che la donna abbracciava con disperazione . Draco non ebbe la forza di assistere alla disperazione della moglie .

Quel pianto non era come il primo , non dettato dal rancore , dall'odio , dalla gelosia . Il pianto di una donna tradita . Quello era il pianto di bambina che mai la strega aveva potuto sfogare . Quel viso stravolto dal dolore e dalle lacrime era quello di una bambina alla quale tutto era stato tolto . Quel corpicino scosso dai singhiozzi non era più tanto forte come sembrava . Quegli occhi d'oro non erano più pacati e gentili come il bambino sopravvissuto li aveva sempre visti . Lì, ora , straziata dal dolore e dal pianto , c'era solo una ragazza a cui nulla era stato risparmiato , nè sangue , nè lacrime , nè cuore . Alcuni fra i pirati , capeggiati da Dente di Squalo , entrarono nell'edificio , e quando ve ne uscirono , Draco e i presenti videro per la prima volta il capo dei pirati , il terrore dei settemari , colui che tutto aveva visto e avuto , vomitare come un comune mortale . Le voci cominciarono a correre , i bisbigli a fremere , gli occhi a pungere . Ben presto Mira , Selina , e il resto dei bambini perduti si ritrovò a piangere e ad urlare a loro volta nel sapere cosa era conservato sotto i loro piedi, cosa era celato nelle fondamenta della città , lì in quel vecchio bunker abbandonato .

Harry , entrato a sua volta assieme a Malfoy , non potè che imitare il pirata , rimettendo e inginocchiandosi al suolo con gli occhi rivolti al cielo , mentre il principe continuava ad osservare la moglie piangente e disperata . Una fitta pioggia cominciò a cadere , ma nessuno si mosse . Perchè troppo il disgusto , troppo il dolore , troppo la vista di quella donna che tutti aveva sempre protetto e che ora ,nessuno era stato in grado di proteggere dal dolore .

Qualcuno provò a portare via la strega , accasciata sulla neve con una semplice camicia da notte , così leggera che probabilmente doveva essere congelata dal freddo . Ma quando Sergej provò a sfiorarle un braccio , Hermione prese ad urlare con più forza , stritolando il cadavere di Charlotte con quanta forza aveva in corpo . Purtroppo però , non tutti erano disposti a lasciarla morire assiderata . Draco convinse Harry a raggiungere la ragazza , ancora accovacciata al suolo con il volto nascosto sul petto insaguinato della donna .

Gli occhi verdi del bambino sopravvissuto diedero il segnale al compagno , e quando Harry afferrò il corpo senza vita di Charlotte , Malfoy fu lesto a prendere la moglie per la vita . La reazione della donna però sconvolse entrambi .

La Strega dell'Ovest cominciò a scalciare , a dimenarsi tra le braccia del marito con una forza inaudita , urlando con una voce così acuta e straziante che molti dell'Ordine furono costretti a portare via di peso alcuni bambini perduti pur di non farli svenire dal dolore . < Muoviti sfregiato ,allontanati > gli urlò contro Malfoy nel tentativo di sovrastare le urla della moglie , ma quando Harry provò ad allontanarsi , Hermione dilatò le pupille e tese le mani verso quel cadavere che voleva riavere con sè . Draco rischiò di farle male dato che i movimenti della mezzosangue erano troppo improvvisi e veloci, così veloci che il bambino sopravvissuto fu costretto a smaterializzarsi via da lì per non farsi prendere dalla donna . Hermione prese ad urlare e a piangere con maggiore vigore , battendo i pugni sulle braccia del marito , colpendolo con i talloni alle gambe per farla scendere dato che la tratteneva in aria , ma il vampiro non demorse .

Passarono ore sotto la pioggia , lei a piangere e a gridare , lui a trattenerla e a serrare ogni volta i muscoli della mascella per il dolore . Finchè non rimasero soli in quella desolazione , con le urla della donna a fare da sottofondo . Poi delle gocce , piccole e rosse cominciarono a cadere al suolo , macchiando la neve candida . Fu allora che Malfoy lasciò la presa sulla moglie , orripilato , fermando le mani con le quali la strega aveva cominciato a graffiarsi il collo, il petto e il viso .

< Sei impazzita ? Cosa credevi di fare ? Tu...> fu costretto a zittirsi quando incrociò quegli occhi , i suoi occhi . Grandi come mai li aveva visti , lucidi , arrossati dal pianto , segnati da una sofferenza e dolore tale da farlo ammutolire . Perchè lì, così scarmagliata con quei capelli incollati al volto , il corpo gelido e tremante, le labbra tremule e gli occhi gonfi Hermione sembrava così tanto ad una bambina che Draco , il cuore stretto dal dolore e dalla tenerezza , la soffocò in un abbraccio , baciandole ripetutamente il viso , il capo e accarezzandole la schiena per inerromperne i singhiozzi . Ed Hermione , dopo tante ore di immobilità , si aggrappò alla schiena del marito con angoscia , nascondendo il volto sul suo collo profumato , ascoltando il battito frettoloso di quel cuore che batteva così solo per lei e con il quale , stanca , si addormentò .

 

 

 

 

 

I giorni a venire furono orribili , almeno per i pirati e per l'Ordine . Nessuno se l'era sentita di lasciare che i bambini perduti seppellissero i propri cari , non dopo averli visti ammassati come animali . Così , Draco e gli altri purosangue si erano offerti di scovare le loro tombe , scoprendole ovviamente vuote , per metterci i cadaveri di tutta quella gente . Pansy scoppiò più volte a piangere , persino Daphne non ebbe più la forza di sotterrare un altro bambino e decise di tornarsene a Kitez con Sergej . Gli uomini però , non avevano scusanti . Continuarono a seppellire , trasportare cadaveri , portando fiori e foto che li commemorassero . File e file di tombe vuote furono riempite con l'aiuto di alcuni vampiri che si erano offerti a loro volta , avezzi com'erano al trapasso , ma nel seppellire i corpi dei Granger ci fu un dissociamento generale . Erano troppi , l'unica famiglia sterminata . Era vero che molti avevano perso una sorella , una madre , ma solo la Strega dell'Ovest aveva avuto la sfortuna di perdere tutta la sua famiglia, rimanendo sola al mondo . Dopo aver sequestrato gli archivi , e letto i vari schedari , fu ufficiale il tradimento del ministero della magia ,in combutta per anni con il Lord Oscuro . Nessuno sapeva spiegarsi il perchè di quell'azione , ma a molti non importava . Guerra . Tutti sapevano che presto Hermione si sarebbe presentata alle porte del Ministero con la propria falce , e tutti , ovviamente l'avrebbero seguita . I pirati avevano già inviato le navi con le quali , presto , si sarebbero presentati . L'ordine sotto il comando di Silente aveva accettato l'attacco . I vampiri che la mezzosangue aveva tratto in salvo si erano uniti agli uomini , e persino Victor Krum e qualche ex studente di Hogwarts andò in loro aiuto , come ad esempio Diggory ed altri loro compagni .

I funerali furono celebrati due settimane dopo il ritrovamento , e mai come allora vi erano state così tante persone in nero nel cimitero , o almeno , non tutti in una volta .

Il profumo di incenso impregnava l'aria fredda , rose bianche , rosse e fiori di ogni tipo coloravano le tombe . E a capo di quello stuolo di uomini , donne e bambini , Snegurocka , la Principessa di Russia , portava al petto sette mazzi di rose bianche che la donna dispose sulle tombe dei suoi cari messi a fila .

L'abito nero , lugubre , rendeva il volto della strega ancora più duro . Lo stretto chignon la faceva apparire più austera , più rigida , meno incline alla gentilezza e alla dolcezza . E gli occhi d'oro , freddi come specchi d'ambra congelati , paralizzavano ogni cosa , persona sulla quale la mezzosangue ponesse lo sguardo . Poi in ginocchio , con le mani giunte in grembo , e il mento abbassato, la donna cominciò a pregare . La voce ferma e autoritaria persino in quello . Draco che le era affianco chinò il capo , chiudendo gli occhi grigi , mentre alle loro spalle , i bambini perduti rendevano l'ultimo omaggio ai loro cari .

Un ultimo alito di ventò portò con sè le loro preghiere prima che la signora Malfoy tornata in piedi , sciogliesse lo chignon , ed ordinasse alle donne di portare a casa i bambini , chiudendosi nella città .

Parte dei bambini perduti rimase sull' attenti come soldati pronti alla battaglia , piegati sotto il volere di quella ragazza che avrebbero seguito fino alla morte . < Torniamo ad Hogwarts . Mefistofele e Josephine stanno controllando il tuo tutore , e dobbiamo aspettare ancora l'arrivo dei pirati > le consigliò Draco nel notare come la moglie guardasse il cielo . Minacciosa come i lampi che presero ad illuminare il cimitero . La donna annuì , smaterializzando lei e i compagni alla sua vecchia scuola di magia .

Lì dove Harry Potter attendeva la vendetta di un popolo mai risparmiato .

Lì dove spie e traditori si aggiravano tra le file amiche .

Lì dove Hermione avrebbe atteso l'alba di quel giorno che presto , si sarebbe macchiato del sangue di quell'uomo che fin da bambina l'aveva tormentata con l'inziale del suo nome . Una O puntata .

 

 

 

 

 

 

CONTINUA....

*Mon cher = mia cara

*Aranel = nome elfico che significa letteralmente "principessa" . L'ho trovato su internet .

 

PENULTIMO CAPITOLO , lungo lungo proprio come volevo . Qui le spiegazioni fioccano , se poi ci sono punti che non capite , chiedete pure .

Volevo avvisare che la leggenda di Kitez non è una mia invenzione , non è frutto della mia fantasia , l'ho scovata su un libro di leggende russo realmente esistito ,perciò non fatevi strane idee , non sono così fantasiosa . Per quando riguarda la storia del sigillo e roba varia , è tutta farina del mio sacco , a parte il nome di lei , ma la storiella è opera mia .

Per quanto riguarda l'ultimo capitolo , penso di postarlo entro questa o la prossima settimana , mi prudono già le mani per la voglia di scrivere . E siccome qui si muore dal caldo e di uscire non se ne parla , ho deciso di finire questa storia .

 

 

X : deaselene : Krum è stupido si , ma alla fine è un pochino bravo . Sono contenta che le nozze ti siano piaciute XD ed anche io sono dispiaciuta per la fine della storia , anche se non è detto ...

comunque ti ringrazio per il commento e per avermi seguito fin dall'inizio . Spero che questo capitolo ti sia piaciuto , un bacio .

Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito , che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare , ne sono lusingata .

All'ultimo capitolo , un bacio Gold Eyes

  
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