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Autore: Imouto chan    17/06/2010    3 recensioni
"Si ricordava bene le prime parole che le aveva detto:
-Con me sarai al sicuro: Danimarca, Svezia e Islanda non ti potranno più fare nulla. -.
Poteva sembrare premuroso e gentile…ma Janet era così orgogliosa! "
Da più di 700 anni, Janet O'Connor è sotto lo stretto controllo di Arthur, deciso più che mai a non concederle l'indipendenza, ma la vivace irlandese non si dà per vinta tanto facilemente!
...Non è facile, Janet. Non è facile quando basta una stretta di mano a farti battere il cuore a mille..
[Inghilterra-Arthur Kirkland/OC!Irlanda-Janet O’Connor] 
Genere: Romantico, Commedia, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fight - Griolsa

 

-Quel mangiapasta!!! Damnaigh..! Io e quel tuilí…fratelli???? Ba mhaith liom a thabhairt dó cic eile..!!..

-Fine come sempre, eh, Janet?-.

Dannazione.

Riconosciuta la voce, la ragazza si girò di scatto.

-Ti stavo cercando, teinomane!!!- urlò lei.

Arthur sospirò.

-Cos’è, un’altra sfida?...Non impari mai ver-

-KYAAAAAAH!!!!-.

-WAAH!-.

C’era mancato un pelo: se l’inglese non si fosse scostato velocemente, il calcio sferrato da Janet avrebbe colpito in pieno il… “Big Ben”.

-Maledetto demone in gonnella!- sbraitò lui -Are you crazy???-.

-Tzè, te la sei scampata per poco…!- ringhiò lei, per poi estrarre da chissà dove un lungo bastone in legno con delle pietre incastonate -Vediamo se riesci a resistere a questo!-.

Arthur sogghignò.

-Speri davvero di potermi battere con la magia??-.

-Non sottovalutare le arti magiche dei druidi, bastaird..-.

-Questa l’ho capita..!!!-.

-Allora fatti sotto, checca!-.

-Non hai speranze contro di me, Irlanda!-.

 

 

Si abbandonò sulla poltrona del salotto, asciugandosi la fronte con la manica del vestito. Tanto era già conciato male.

-Quel maledetto…!- mormorò battendo il pugno sul braccio della poltrona.

Ogni volta era la stessa storia: combatteva con tutte le sue forze, senza mai darsi per vinta, ma in un modo o nell’altro era sempre lui, Inghilterra, ad avere la meglio.

Si guardò le mani, piene di graffi e sporche di terra, quando una fitta alla testa la fece sussultare. Tutta colpa di quel teinomane!

-…Però ne ha prese un bel po’ anche lui…- si disse, sorridendo leggermente.

Avrebbe continuato a ribellarsi, su questo non c’era dubbio! Era da più di settecento anni che era sotto la “protezione” dell’inglese, come l’aveva chiamata lui. Povero idiota, non si rendeva conto che ormai lei era più che in grado di badare a sé stessa?! Perché continuare a controllarla?! …Con quel tipo, Alfred, non era stato così…

-Aah, che palle!- sbottò, e si alzò per andare a farsi una doccia.

La irritava sempre pensare ad America, che era riuscito a rendersi indipendente in così poco tempo rispetto a lei. Era Alfred molto forte? Era Arthur debole? Era lei, ora, quella debole? No, questo non poteva accettarlo! Con tutte quelle volte che gli aveva reso la vita un inferno, Arthur avrebbe dovuto lasciarla in pace già da un tot, mentre all’americano era bastato gettare un poco di tea in mare per essere considerato una minaccia!

-…Proprio..non lo capisco…- mormorò Janet, togliendosi dai capelli i due amati trifogli, messi piuttosto male. Ne avrebbe raccolti altri fra i campi verde smeraldo che circondavano casa sua.

 

 

-Prendi questo. -.

Arthur si voltò verso Janet, osservando curioso la strana piantina che la ragazzina le stava porgendo.

-..Che cos’è?-.

-..Si chiama “trifoglio”.- rispose secca lei, senza guardare l’inglese negli occhi, ma fissando un punto indefinito sull’orizzonte, oltre il podere in cui stavano passeggiando.

-Ah…E perché l’hai raccolto?- domandò lui, tendendo la mano e afferrando con due dita lo stelo della pianta.

-..N-Non è nulla…E’ che..mi ha ricordato i tuoi occhi, ecco. – balbettò arrossendo.

Stupido Inghilterra. Lui e le sue domande dirette.

-….Ah.- non riuscì a dire altro, ma sentì le guance farsi bollenti.

Stupida Irlanda. Lei e i suoi pensieri bizzarri.

 

 

 

 

ok, è davvero corta, lo so >_< vabbè, in fondo sono piccoli episodi, anche se questo è collegato al precedente :3 Prometto capitoli più lunghi! Questo l'avevo iniziato tempo fa, e ho preferito finirlo così. Il titolo può avere a che fare anche con il ricordo di Janet, sì... Ecco, una lotta interna :D Ok, detto questo vi saluto ^^ Un grazie ai lettori e a ballerinaclassica per aver recensito!Spero che continuerai a leggerla e che ti piaccia!

  
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